Associazione Direttori Casse Rurali Trentine

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1 STATUTO 2010

2 TITOLO I DENOMINAZIONE SEDE SCOPO DURATA Articolo 1. E costituita la ASSOCIAZIONE DEI DIRETTORI DELLE CASSE RURALI TRENTINE E DEGLI ORGANISMI DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, che assume la sigla ASDIR TRENTO. Detta Associazione è la prosecuzione della preesistente ed omologa Associazione, costituita il 3 febbraio 1988 con atto pubblico a rogito del notaio Dolzani Marco, registrato il 19 febbraio 1988 n rep. 9384/1032, e ne continua l attività. Articolo 2. La sede dell Associazione è fissata in Trento, Via Segantini n. 10. Articolo 3. L Associazione ha lo scopo di: - promuovere, valorizzare e tutelare la professionalità degli Associati; - essere componente attiva nel processo di sviluppo del movimento cooperativo; - assumere ogni iniziativa atta a potenziare la solidarietà, l assistenza e quant altro necessario ed occorrente a rinsaldare lo spirito associativo e di mutuo soccorso tra gli Associati; - promuovere e partecipare a ricerche e dibattiti di interesse comune degli Associati; - rappresentare gli Associati nei confronti di Società, di Enti e/o Organizzazioni provinciali, nazionali ed internazionali per il raggiungimento degli scopi sociali. Articolo 4. L Associazione è autonoma, non ha fini di lucro e non intende avere per oggetto l esercizio di attività commerciali. Articolo 5. L Associazione è costituita a tempo indeterminato fino a revoca dell Assemblea. TITOLO II SOCI Articolo 6. Possono essere Soci dell Associazione i Direttori, i Vice Direttori e i Dirigenti delle Casse Rurali che hanno sede nella Provincia di Trento, della Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord - Est spa, del Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine, il Responsabile ed il Vice Responsabile del reparto delle Casse Rurali della Federazione Trentina della Cooperazione di Trento. Possono essere altresì Soci i Direttori ed i Vice Direttori degli organismi centrali e delle società o degli enti ad essi collegati. Per essere ammessi quali Soci, i soggetti di cui sopra dovranno presentare domanda di ammissione al Consiglio Direttivo. La qualità di Socio si assume con la delibera di ammissione. L ammissione comporta l obbligo di versare la quota associativa che verrà annualmente stabilita dal Consiglio. La quota non è trasmissibile né rivalutabile. E esclusa la possibilità di aderire all Associazione a tempo determinato. Articolo 7. La qualità di Socio si perde per decesso, dimissioni, morosità o indegnità. La morosità e l indegnità verrà dichiarata dal Consiglio. Il Socio dichiarato indegno potrà ricorrere al Collegio dei Probiviri entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione del provvedimento a suo carico.

3 TITOLO III PATRIMONIO ED ESERCIZI SOCIALI Articolo 8. Il Patrimonio è costituito: a) dai beni mobili o immobili che diverranno di proprietà dell Associazione; b) da eventuali erogazioni, donazioni o lasciti. Le entrate dell Associazione sono costituite: a) dalle quote sociali; b) da ogni altra entrata di qualsivoglia natura. E vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge. Articolo 9. L esercizio finanziario si chiude al 31 dicembre di ogni anno. Entro sessanta giorni dalla fine di ogni esercizio verranno predisposti dal Consiglio Direttivo il rendiconto economico e finanziario e lo stato di previsione del successivo esercizio. Il rendiconto e lo stato di previsione sono depositati presso la sede dell Associazione fino all approvazione da parte dell Assemblea, che non può tenersi prima di trenta giorni dal deposito e comunque non oltre il 30 giugno di ogni anno. Ogni Socio può prenderne visione. TITOLO IV AMMINISTRAZIONE E RAPPRESENTANZA Articolo 10. L Associazione è amministrata dal Consiglio Direttivo composto da 7 (sette) membri eletti dall Assemblea tra i Soci per la durata di tre anni. In caso di dimissioni o decesso di un consigliere, il Consiglio provvede, alla prima riunione utile, alla cooptazione di altro membro, sottoponendone la convalida alla prima assemblea annuale. Il nuovo Consigliere assumerà l anzianità di carica del sostituto. Articolo 11. Il Consiglio Direttivo nomina nel proprio seno un Presidente, un Vicepresidente ed un Segretario Tesoriere. Nessun compenso è dovuto ai membri del Consiglio, salvo eventuali rimborsi di spese vive, sostenute per attività inerenti l Associazione. Articolo 12. Il Consiglio si riunisce tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o che ne sia fatta richiesta da almeno tre dei suoi membri o comunque almeno una volta all anno per deliberare in ordine al rendiconto economico e finanziario, allo stato di previsione e alla determinazione della quota associativa. Articolo 13. Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della maggioranza dei membri del Consiglio ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto di chi lo presiede. Il Consiglio è presieduto dal Presidente, in sua assenza o impedimento dal Vicepresidente, in assenza di entrambi dal più anziano di età dei presenti. Delle riunioni del Consiglio verrà redatto il relativo verbale, che verrà sottoscritto dal Presidente e dal Segretario. Articolo 14. Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell Associazione, senza limitazioni.

4 Articolo 15. Il Presidente, ed in sua assenza il Vicepresidente, rappresenta legalmente l Associazione nei confronti dei terzi ed in giudizio, cura l esecuzione dei deliberati dell Assemblea e del Consiglio. Nei casi d urgenza, può esercitare i poteri del Consiglio, salvo ratifica da parte di questo alla prima riunione. TITOLO V ASSEMBLEE Articolo 16. I Soci sono convocati in assemblea dal Consiglio Direttivo almeno una volta all anno, entro il 30 giugno, mediante comunicazione scritta contenente l ordine del giorno, diretta a ciascun Socio, almeno 15 (quindici) giorni prima di quello fissato per l adunanza. L Assemblea deve pure essere convocata su domanda motivata e firmata da almeno un decimo dei Soci. Articolo 17. L Assemblea è sovrana e delibera sul rendiconto economico e finanziario e sullo stato di previsione, sugli indirizzi generali dell Associazione, sulla nomina dei componenti del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori e del Collegio dei Probiviri, sulle modifiche dello Statuto e su quant altro ad essa demandato per legge e per statuto. Articolo 18. Hanno diritto di intervenire all Assemblea tutti i Soci in regola con il pagamento della quota annua di associazione. Non è ammessa la facoltà di delega. Ogni Socio ha diritto a un voto. Articolo 19 L Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio, in mancanza dal Vicepresidente, in mancanza di entrambi dal Consigliere più anziano di età. L Assemblea nomina altresì un Segretario e se necessario due Scrutatori. Delle riunioni di Assemblea si redige un verbale firmato dal Presidente, dal Segretario ed eventualmente dagli Scrutatori. Il libro dei verbali è depositato presso la sede dell Associazione e i Soci possono liberamente consultarlo. Articolo 20. Le Assemblee sono validamente costituite con la presenza di un quinto degli iscritti e deliberano a maggioranza dei presenti. TITOLO VI COLLEGIO DEI REVISORI Articolo 21. La gestione dell Associazione è controllata da un Collegio dei Revisori, costituito da tre membri effettivi e due supplenti, eletti ogni triennio dall Assemblea tra gli Associati. Partecipano di diritto alle riunione del Consiglio Direttivo senza diritto di voto. I Revisori dovranno accertare la regolare tenuta della contabilità sociale, redigere una relazione al rendiconto economico e finanziario annuale e potranno procedere, anche disgiuntamente e in qualsiasi momento, ad atti di ispezione e di controllo.

5 TITOLO VII COLLEGIO DEI PROBIVIRI Articolo 22. E composto da tre membri eletti dall Assemblea fra gli iscritti. Essi durano in carica tre anni e possono essere rieletti e non possono far parte degli altri organi dell Associazione. Il Collegio è presieduto dal Presidente eletto dal Collegio fra i suoi membri. Articolo 23. Spetta al Collegio dei Probiviri di conciliare in ultima istanza le controversie fra gli Associati e gli Organi dell Associazione. Articolo 24. Le decisioni del Collegio debbono essere assunte entro trenta giorni dalla data di ricevimento del ricorso e sono inappellabili e vincolanti per le parti. I membri del Collegio sono tenuti al più scrupoloso segreto nei confronti dei terzi per fatti venuti a loro conoscenza in dipendenza del loro ufficio. TITOLO VIII SCIOGLIMENTO Articolo 25. Lo scioglimento dell Associazione è deliberato dall Assemblea con il voto palese della maggioranza numerica degli Associati. In tale circostanza l Assemblea provvederà alla nomina di uno o più liquidatori e delibererà in ordine alla devoluzione del patrimonio. Resta fermo l obbligo di devolvere il patrimonio dell ente ad altra associazione con finalità analoghe o a fini di utilità sociale come previsto dalla legge. Trento, 12 maggio 2010 Approvato dalla Assemblea Straordinaria del 12 maggio Registrato a Trento il 27 maggio 2010 al n vol. 70 serie III