PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg. delib. n Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE OGGETTO: Approvazione dello schema di Bilancio sociale e determinazione delle Linee guida per la sua redazione. Il giorno 06 Luglio 2018 ad ore 08:45 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita LA GIUNTA PROVINCIALE sotto la presidenza del PRESIDENTE UGO ROSSI Presenti: VICEPRESIDENTE ALESSANDRO OLIVI ASSESSORE CARLO DALDOSS MICHELE DALLAPICCOLA SARA FERRARI MAURO GILMOZZI LUCA ZENI Assenti: ASSESSORE TIZIANO MELLARINI Assiste: IL SOSTITUTO DIRETTORE ALEXIA TAVERNAR Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta Pag 1 di 6 RIFERIMENTO : 2018-S Num. prog. 1 di 44

2 Il Relatore comunica, La legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13, all articolo 20, comma 5, richiede a tutti i soggetti accreditati o che intendano accreditarsi per gestire servizi socio-assistenziali, indipendentemente dal loro fatturato, di redigere il bilancio sociale, quale strumento di rendicontazione sociale della propria attività, del valore e del capitale sociale prodotto, sulla base di uno schema definito con deliberazione approvato dalla Giunta provinciale. Con l introduzione del bilancio sociale nel Sistema provinciale di qualità dei servizi socioassistenziali, la Provincia promuove un processo di convergenza ed integrazione delle finalità, delle delle strategie, delle metodologie e delle attività delle Pubbliche Amministrazioni e del Terzo settore, per la definizione delle politiche territoriali di welfare generativo, anche attraverso la coprogrammazione, la co-progettazione e la co-costruzione dei servizi socio assistenziali. In questa prospettiva, gli Enti Pubblici e i soggetti del Terzo Settore sono co-attori nella definizione di azioni rivolte alla persona, alla famiglia e alla comunità, al fine di meglio intercettare, affrontare e monitorare le mutevoli istanze sociali, nonché identificare e progettare soluzioni inedite implementando un azione oppure una pluralità di azioni appropriate, anche attraverso sistemi di reti, di collaborazioni, più o meno formalizzate, tra diversi soggetti, tenuto conto che sempre meno un unica azione è in grado di rispondere in maniera esaustiva alle istanze delle persone. Le strategie del welfare moderno sconfinano dalla dimensione del singolo intervento, tanto per la varietà e novità dei bisogni che per le modalità più articolate e coordinate delle risposte e delle azioni quanto per le finalità, impattanti sul benessere individuale ma anche su percorsi di coinvolgimento della comunità territoriale, accrescendo la responsabilità collettiva, il senso di appartenenza e l inclusione sociale. La Giunta provinciale, in linea di continuità con le proprie deliberazioni che hanno approvato il Regolamento per l autorizzazione e l accreditamento dei servizi socio-assistenziali e le Linee guida per la redazione della Carta dei servizi e determinazione dei suoi contenuti previste dalla l.p. 13/2007, propone ora l approvazione dello schema del Bilancio sociale e delle Linee guida per la sua redazione. Il documento proposto è coerente anche con la Riforma del Terzo Settore, perché questa recentissima normativa non soltanto introduce l istituto del Bilancio sociale come obbligo per alcuni degli enti del Terzo settore, ma promuove anche, in diverse forme, la collaborazione tra gli Enti del Terzo settore (ETS), le Pubbliche Amministrazioni e, se possibile, anche i soggetti privati e il mercato. Il bilancio sociale è uno strumento con una triplice valenza/rilevanza: - interna come processo di gestione strategica dell organizzazione. Da questo punto di vista, il bilancio sociale è il documento finale di un processo gestionale e decisionale interno che permette di misurare l operato aziendale attraverso informazioni qualitative e quantitative. Attraverso il bilancio sociale gli ETS, al proprio interno, possono rendersi conto, mediante un autovalutazione, dell appropriatezza della loro organizzazione, dell andamento della loro gestione strategica, dei risultati di breve, medio e lungo periodo, al fine di individuare possibili misure di miglioramento. Tale rilevanza deriva da: - la riflessione sull impostazione strategica della attività dell organizzazione; - l integrazione tra gli strumenti gestionali; - i processi di coinvolgimento (engagement) degli stakeholder. Pag 2 di 6 RIFERIMENTO : 2018-S Num. prog. 2 di 44

3 - esterna quale processo di accountability e rendiconto del processo di creazione di utilità sociale. Tale rilevanza deriva da: - la rappresentazione dei risultati raggiunti; - la dimostrazione della coerenza delle proprie scelte con i piani strategici, evidenziando la destinazione degli impieghi nelle varie aree di intervento. In questo senso, il Bilancio sociale serve per rendere conto agli interlocutori esterni della capacità dell organizzazione di raggiungere la propria missione, in termini di attività e servizi erogati (output) e loro effetti/impatti sul benessere delle persone (outcome). - il dialogo tra i diversi attori pubblici e/o privati coinvolti nell ideazione, progettazione e realizzazione delle azioni messe in campo in una logica di promozione del benessere complessivo della collettività. Il ruolo del Bilancio Sociale va quindi oltre la valutazione di singoli servizi che vengono erogati, in quanto vuole mantenere la sua connotazione marcatamente autonoma rispetto alle rendicontazioni relative a singoli contratti o contributi, con un focus sulla capacità dell organizzazione di intercettare e leggere i bisogni anche emergenti delle persone e di posizionarsi nei contesti di riferimento, delineando iniziative e interventi (anche) innovativi e creativi, che rispondano sempre meglio, nell ottica dello sviluppo di comunità, alle evolutive fragilità, vulnerabilità e istanze sociali. In questa prospettiva, la Provincia ha elaborato la proposta di Linee guida per la redazione del bilancio sociale e lo schema di bilancio sociale, avvalendosi del contributo professionale specialistico della prof.ssa Ericka Costa dell Università degli Studi di Trento e costituendo, allo scopo un gruppo di lavoro misto (formato da funzionari della Provincia e degli Enti Locali e rappresentanti del Terzo settore) istituito presso il Servizio politiche sociali. Le Linee guida per la redazione del il bilancio sociale e lo schema di bilancio sociale, derivando da elementi scientifici e da un attenta selezione delle migliori pratiche disponibili alla data di predisposizione delle stesse Linee guida, intendono supportare metodologicamente il processo di costruzione del Bilancio sociale. Esse rappresentano uno strumento utile ma non di cogente applicazione; resta vincolante invece, per esplicita previsione di legge, il rispetto dello schema di bilancio provinciale che si approva con questo provvedimento. Il Bilancio sociale, come definito nel modello trentino, è ispirato al principio dell accountability, pur non spingendosi alla modalità estrema che coniuga in un unico documento la rendicontazione sociale e finanziaria. Lo schema di bilancio sociale, definisce invece i contenuti e l articolazione del bilancio stesso, prevedendo la presenza di sette sezioni: le sezioni dalle 1 alla 5 sono obbligatorie mentre le sezioni 6 e 7 sono facoltative. Nella versione qui proposta, il bilancio sociale ha molteplici finalità e ricadute sia interne all organizzazione che esterne. Infatti il bilancio sociale si pone come strumento per la verifica dei risultati dell organizzazione, sia in termini di efficienza e valenza economico finanziaria e organizzativa/gestionale che di efficacia degli output e outcome). Ma in larga misura emerge la natura del Bilancio sociale quale strumento a disposizione di ciascun Ente del Terzo settore che lo adotta, per il monitoraggio continuo dell attività svolta e dei servizi prestati, al fine di migliorare la consapevolezza organizzativa ed identificare punti di forza e punti di debolezza delle attività e delle strategie, per promuoverne il miglioramento continuo. Di conseguenza, il Bilancio Sociale tende ad obiettivi ben più completi e organici delle singole rendicontazioni e dell autovalutazione dei singoli servizi erogati; si potrebbe definire come il Pag 3 di 6 RIFERIMENTO : 2018-S Num. prog. 3 di 44

4 motore del miglioramento non soltanto della qualità dei servizi resi in risposta ai bisogni rilevati e monitorati ma anche rispetto alle capacità imprenditoriali dell organizzazione, intese come attitudine ad intercettare e leggere i bisogni, a fornire adeguate risposte alle singole situazioni, a posizionarsi appropriatamente nei contesti di riferimento, con capacità di attivazione delle risorse familiari, territoriali e di vicinato disponibili e di impianto di reti di collaborazione. Per l Ente del Terzo settore, il Bilancio sociale ha la sua massima efficacia quando è il promotore di azioni di miglioramento dei servizi e rileva la necessità di una modifica delle strategie interne. Il bilancio sociale, se opportunamente posto in relazione con le previsioni della Carta dei servizi, è il documento finale di un processo gestionale e decisionale interno che permette di misurare l operato aziendale attraverso informazioni qualitative e quantitative. Il Bilancio sociale ha anche una rilevanza esterna in termini di trasparenza, per il controllo da parte degli stakeholder (accountability), degli utenti, della Pubblica amministrazione e del cittadino in termini di efficacia degli output e outcome. Ciò premesso, gli elementi metodologici distintivi dello schema provinciale di Bilancio Sociale sono: a) modularità: il modello è articolato in maniera modulare, in modo da poter considerare le diverse dimensioni e specificità delle organizzazione del Terzo settore. b) sistema degli indicatori: il modello prevede un sistema articolato di indicatori qualitativi e quantitativi per la valutazione dei diversi livelli di risultato raggiunti. c) flessibilità: il modello garantisce e valorizza la possibilità di identificare indicatori che siano autonomamente definiti da ogni organizzazione del Terzo settore,sulla base dei principi e criteri condivisi d) periodicità: al fine di agevolare le organizzazioni del Terzo settore, nell implementazione del bilancio sociale, è stato previsto che il Bilancio sociale ha durata triennale per le prime due edizioni (quindi per un periodo di sei anni) e poi annuale (a partire dal settimo anno) e che ciascun ente del Terzo settore può comunque, fin dalla prima edizione del Bilancio sociale previsto da questo provvedimento, e fino ai sei anni successivi, adottarlo con periodicità inferiore ai tre anni. Tutto ciò premesso, LA GIUNTA PROVINCIALE - udita la relazione; - visti i documenti e le normative citati in premessa; - visti lo schema di Bilancio sociale e le Linee guida per la sua redazione; a voti unanimi, espressi nella forma di legge; D E L I B E R A 1) di approvare, per le motivazioni esposte in premessa, in attuazione dell articolo 20, comma 5, della legge provinciale n. 13 del 2007, lo schema del Bilancio sociale trentino, che gli enti del Terzo settore dovranno utilizzare, allegato a questo provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale; 2) di dare atto che il Bilancio sociale ha durata triennale per le prime due edizioni (quindi per un Pag 4 di 6 RIFERIMENTO : 2018-S Num. prog. 4 di 44

5 periodo di sei anni) e poi annuale (a partire dal settimo anno) e che comunque ciascun ente del Terzo settore può, fin dalla prima edizione del Bilancio sociale previsto da questo provvedimento, e fino ai sei anni successivi, adottarlo con periodicità inferiore ai tre anni. 3) di approvare il documento Linee guida per la redazione del Bilancio sociale ai sensi dell articolo 20, comma 5, della l.p. n. 13 del 2007, allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale, stabilendo che esso è volto a supportare metodologicamente il processo di costruzione del Bilancio sociale e, come tale, rappresenta uno strumento utile ma non di cogente applicazione; 4) di dare atto che l adozione del presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio provinciale; 5) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul sito istituzionale della provincia autonoma di Trento; 6) di disporre altresì la pubblicazione dello schema di Bilancio sociale e delle Linee guida per la sua redazione sul sito della Consulta delle Politiche sociali. Pag 5 di 6 FC - MS RIFERIMENTO : 2018-S Num. prog. 5 di 44

6 Adunanza chiusa ad ore 09:30 Verbale letto, approvato e sottoscritto. Elenco degli allegati parte integrante 001 Linee guida per il bilancio sociale 002 Schema di bilancio sociale IL PRESIDENTE Ugo Rossi IL SOSTITUTO DIRETTORE Alexia Tavernar Pag 6 di 6 RIFERIMENTO : 2018-S Num. prog. 6 di 44

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43 realizzazione 1 Num. prog. 43 di 44

44 efficacia efficienza o o o o o o effetti 2 Num. prog. 44 di 44