Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

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1 COMUNE CORTE DE CORTESI CON CIGNONE Provincia di Cremona DELIBERAZIONE N. 07 COPIA Adunanza del Codice Ente Corte de Cortesi con Cignone Codice Materia: Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO D INTESA PER ONERI SOCIO ASSISTENZIALI.- L anno 2012 addì TRENTUNO del mese di GENNAIO alle ore 13,.00 nella sala delle adunanze. Previa l osservanza delle modalità e nei termini prescritti, sono stati convocati a seduta per oggi i Consiglieri Comunali. All appello risultano: Presenti Assenti 1 ROTTOLI Luigi Sindaco SI 2 LAZZARONI Elisa Vice Sindaco Sì 3 CORNETTI Virgilio - Assessore SI 2 1 Partecipa all adunanza il Segretario Comunale Sig. MALVASSORI dott. Fabio il quale provvede alla redazione del seguente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti ( presenti n 2 assenti n. 1) il Sig. ROTTOLI Luigi nella qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopra indicato. Pagina 1 di 12

2 OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO D INTESA PER ONERI SOCIO-ASSISTENZIALI.- LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: l art. 6 della legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali stabilisce che i Comuni sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale; lo stesso art. 6, al comma 4, dispone che per i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, il Comune nel quale essi hanno la residenza prima del ricovero, previamente informato, assume gli obblighi connessi all eventuale integrazione economica; l art. 8 della legge regionale 12 marzo 2008, n. 3 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, in armonia con i principi enunciati dalla legge 8 novembre 2000, n,. 328, stabilisce al comma 4 che gli oneri per le prestazioni sociali e le quote a carico dei Comuni, relative a prestazioni sociosanitarie, sono a carico del comune in cui la persona assistita è residente, e al comma 5 che qualora la persona assistita sia ospitata in unità d offerta residenziali situate in un comune diverso, i relativi oneri gravano comunque sul comune di residenza in cui ha avuto inizio la prestazione, essendo a tal fine irrilevante il cambiamento della residenza determinata dal ricovero ; Considerato e verificato che: in alcuni Comuni dell Ambito Territoriale di Cremona sono presenti unità di offerta sociale alloggi protetti per anziani di cui alla D.G.R. 17 marzo 2010, n Definizione dei requisiti minimi di esercizio dell unità di offerta sociale alloggio protetto per anziani ; in alcuni Comuni dell Ambito Territoriale di Cremona sono presenti sperimentazioni nell ambito di interventi e servizi a favore delle persone anziane e/o fragili e/disabili; le forme di ospitalità in essere non prevedono, di norma, una permanenza stabile presso le strutture in parola, tanto che, in relazione agli alloggi protetti per anziani, è espresso il concetto della locazione; le persone ospiti delle strutture in questione trasferiscono la residenza presso la nuova dimora sia per stabilizzare il loro status sia perché nella loro abitazione risiede un altro nucleo familiare sia per la sollecitazione dei Comuni di provenienza per decorso biennio sia a seguito di eventi, quali il censimento generale della popolazione; le persone ospiti possono richiedere l attivazione di servizi domiciliari, quali l assistenza domiciliare o il telesoccorso, ovvero possono richiedere l ingresso in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) ovvero possono richiedere l ingresso in Residenza Sanitaria Disabili (R.S.D.) ovvero possono richiedere prestazioni sociali che comportano un concorso dei Comuni; Atteso che: il trasferimento di residenza, con carattere non definitivo, presso la struttura socio assistenziale impone una presa in carico da parte del Servizio Sociale del Comune di ubicazione della struttura, con un maggiore carico sia per oneri sia per risorse umane; il trasferimento di residenza, con carattere non definitivo, presso la struttura socio-assistenziale impone in capo al Comune di ubicazione gli oneri conseguenti ai servizi ed alla eventuale integrazione della retta per il ricovero in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) ovvero Residenza Sanitaria Disabili (R.S.D.), a norma del citato art. 8 della legge regionale 3/2008, con evidente grave danno del Comune interessato; l Assemblea dei Sindaci dell Ambito Distrettuale di Cremona ha ritenuto opportuno e necessario definire a livello di Ambito Distrettuale un sistema di regole circa l assunzione degli oneri socio assistenziali e socio sanitari relativi agli ospiti di strutture socio assistenziali ubicate nell Ambito Distrettuale di Cremona; Pagina 2 di 12

3 Vista la nota in data 23 gennaio 2012, con la quale l Azienda Sociale del Cremonese ha chiesto ai Comuni di approvare il protocollo di intesa sulla assunzione degli oneri socio assistenziali in parola, come approvato dalla citata Assemblea del 2 dicembre 2011; Dato atto che, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, è stato richiesto e formalmente acquisito agli atti, il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa espresso dal Segretario Comunale in data odierna; Con voti unanimi e avorevoli espressi in forma palese dagli aventi diritto; D E L I B E R A 1) di approvare il protocollo di intesa per l assunzione di oneri socio assistenziali, come proposto dall Azienda Sociale del Cremonese, riportato nell'allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 2) di dare mandato al Sindaco per la firma del protocollo in parola. Pagina 3 di 12

4 ALLEGATO N. 1 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 07 DEL COMUNE DI CORTE DE CORTESI CON CIGNONE PROVINCIA DI CREMONA =========================================================================================== PARERI OBBLIGATORI Art. 49, comma 1^, D.Lgvo n. 267/2000 ========================================================================================== OGGETTO: Approvazione protocollo di intesa per oneri socio-assistenziali.- 1) PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' TECNICA: FAVOREVOLE Corte de' Cortesi con Cignone, IL TECNICO COMUNALE (Arch. RUVIOLI Mara) 2) PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA TECNICO-AMMINISTRATIVA FAVOREVOLE Corte de Cortesi con Cignone, IL SEGRETARIO COMUNALE F.to (Malvassori dr. Fabio) 3) PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' TECNICO- CONTABILE: FAVOREVOLE Corte de' Cortesi con Cignone, IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO BERTELLI Anna Pagina 4 di 12

5 Il presente verbale viene così sottoscritto IL PRESIDENTE F.to ROTTOLI Luigi IL SEGRETARIO COMUNALE F.to MALVASSORI dr. Fabio RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE Il sottoscritto responsabile del servizio delle pubblicazioni aventi effetto di pubblicità legale visti gli atti d ufficio; Visto lo statuto comunale, A T T E S T A che la presente deliberazione è stata pubblicata in data odierna, per rimanervi 15 giorni consecutivi nel sito web istituzionale di questo Comune accessibile al pubblico (art. 32,comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69) ed è stata compresa nell elenco n /. in data odierna, delle deliberazioni comunicate ai capigruppo consiliari (art. 125, del T.U. n. 267/2000). Dalla Residenza Municipale, li IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Corte de Cortesi con Cignone li: F.to ONESTI VILMA CERTIFICATO DI ESECUTIVITA (Art. 134 del D.Lgs.vo 18/8/2000 n 267) Il sottoscritto, visti gli atti d ufficio, A T T E S T A che la presente deliberazione è stata pubblicata nel sito web istituzionale di questo Comune per quindici giorni consecutivi dal al ed è divenuta esecutiva oggi, decorsi 10 giorni dalla pubblicazione ( art. 134, c. 3, del T.U. n. 267/2000) Dalla Residenza Municipale, li IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Corte de Cortesi con Cignone li: MALVASSORI dr. Fabio COPIA CONFORME all originale per uso amministrativo Corte de Cortesi Con Cignone li: IL SEGRETARIO COMUNALE f.to MALVASSORI dr. Fabio Pagina 5 di 12

6 Allegato n. 2 alla deliberazione n. 7/G.C./ PROTOCOLLO DI INTESA PER ONERI SOCIO - ASSISTENZIALI Tra i COMUNI di 1) Acquanegra Cremonese 2) Annicco 3) Azzanello 4) Bonemerse 5) Bordolano 6) Cappella Cantone 7) Cappella de Picenardi 8) Casalbuttano ed Uniti 9) Casalmorano 10) Castelverde 11) Castelvisconti 12) Cella Dati 13) Cicognolo 14) Corte de Cortesi con Cignone 15) Cremona 16) Crotta d Adda 17) Derovere 18) Formigara 19) Gabbioneta Binanuova 20) Gadesco Pieve Delmona 21) Gerre de Caprioli 22) Grontardo 23) Grumello Cremonese ed Uniti 24) Isola Dovarese 25) Malagnino 26) Ostiano 27) Paderno Ponchielli 28) Persico Dosimo 29) Pescarolo ed Uniti 30) Pessina Cremonese 31) Pieve d Olmi 32) Pieve San Giacomo 33) Pizzighettone 34) Pozzaglio ed Uniti 35) Robecco d Oglio 36) San Bassano 37) San Daniele Po 38) Scandolara Ripa d Oglio 39) Sesto ed Uniti 40) Soresina 41) Sospiro 42) Spinadesco 43) Stagno Lombardo 44) Unione Lombarda Comuni Corte F. e Olmeneta 45) Vescovato 46) Volongo Pagina 6 di 12

7 Premesso che: l art. 6 della legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali stabilisce che i Comuni sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale; lo stesso art. 6, al comma 4, dispone che per i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, il Comune nel quale essi hanno la residenza prima del ricovero, previamente informato, assume gli obblighi connessi all eventuale integrazione economica; l art. 8 della legge regionale 12 marzo 2008, n. 3 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, in armonia con i principi enunciati dalla legge 8 novembre 2000, n,. 328, stabilisce al comma 4 che gli oneri per le prestazioni sociali e le quote a carico dei Comuni, relative a prestazioni sociosanitarie, sono a carico del comune in cui la persona assistita è residente, e al comma 5 che qualora la persona assistita sia ospitata in unità d offerta residenziali situate in un comune diverso, i relativi oneri gravano comunque sul comune di residenza in cui ha avuto inizio la prestazione, essendo a tal fine irrilevante il cambiamento della residenza determinata dal ricovero ; Considerato e verificato che: in alcuni Comuni dell Ambito Territoriale di Cremona sono presenti unità di offerta sociale alloggi protetti per anziani di cui alla D.G.R. 17 marzo 2010, n Definizione dei requisiti minimi di esercizio dell unità di offerta sociale alloggio protetto per anziani ; in alcuni Comuni dell Ambito Territoriale di Cremona sono presenti sperimentazioni nell ambito di interventi e servizi a favore delle persone anziane e/o fragili e/disabili; le forme di ospitalità in essere non prevedono, di norma, una permanenza stabile presso le strutture in parola, tanto che, in relazione agli alloggi protetti per anziani, è espresso il concetto della locazione; le persone ospiti delle strutture in questione trasferiscono la residenza presso la nuova dimora sia per stabilizzare il loro status sia perché nella loro abitazione risiede un altro nucleo familiare sia per la sollecitazione dei Comuni di provenienza per decorso biennio sia a seguito di eventi, quali il censimento generale della popolazione; le persone ospiti possono richiedere l attivazione di servizi domiciliari, quali l assistenza domiciliare o il telesoccorso, ovvero possono richiedere l ingresso in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) ovvero possono richiedere l ingresso in Residenza Sanitaria Disabili (R.S.D.) ovvero possono richiedere prestazioni sociali che comportano un concorso dei Comuni; Atteso che: il trasferimento di residenza, con carattere non definitivo, presso la struttura socio assistenziale impone una presa in carico da parte del Servizio Sociale del Comune di ubicazione della struttura, con un maggiore carico sia per oneri sia per risorse umane; il trasferimento di residenza, con carattere non definitivo, presso la struttura socio-assistenziale impone in capo al Comune di ubicazione gli oneri conseguenti ai servizi ed alla eventuale integrazione della retta per il ricovero in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) ovvero Residenza Sanitaria Disabili (R.S.D.), a norma del citato art. 8 della legge regionale 3/2008, con evidente grave danno del Comune interessato; ritenuto opportuno e necessario definire a livello di Ambito Distrettuale un sistema di regole circa l assunzione degli oneri socio assistenziali e socio sanitari relativi agli ospiti di strutture socio assistenziali ubicate nell Ambito Distrettuale di Cremona; Pagina 7 di 12

8 tutto questo premesso, considerato e verificato si concorda quanto segue Articolo 1 - Premesse Le premesse formano parte integrante del presente protocollo di intesa. Articolo 2 - Oggetto Il presente protocollo di intesa è lo strumento con il quale i Comuni dell Ambito Territoriale di Cremona concordano un sistema di regole circa l assunzione degli oneri socio assistenziali e socio sanitari relativi agli ospiti con residenza non definitiva in strutture socio assistenziali, ubicate nel territorio dell Ambito, quali ad esempio casa albergo, casa famiglia, comunità alloggio, alloggi protetti per anziani, ecc., e coordinano conseguentemente i rispettivi interventi, determinando il ruolo e gli impegni di ogni soggetto, i sistemi di regolazione interna delle relazioni reciproche, i tempi, il finanziamento e gli adempimenti necessari. Articolo 3 - Gli Enti firmatari I soggetti firmatari del protocollo di intesa sono i comuni di Acquanegra Cremonese, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de Picenardi, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Corte de Cortesi con Cignone, Cremona, Crotta d Adda, Derovere, Formigara, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Isola Dovarese, Malagnino, Ostiano, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve d Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d Oglio, San Bassano, San Daniele Po, Scandolara Ripa d Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Vescovato, Volongo, l Unione Lombarda dei Comuni di Corte de Frati e Olmeneta. Articolo 4 Oneri per la presa in carico La presa in carico, qualora necessaria, delle persone con residenza non definitiva in strutture socio assistenziali, ubicate nel territorio dell Ambito, è assicurata dal Servizio Sociale Professionale del Comune di ubicazione della struttura. Nei casi di ospitalità di persone non residenti nei Comuni dell Ambito Territoriale di Cremona, il Comune di ubicazione della struttura, previamente informato dall Ente gestore prima dell ingresso, acquisisce impegno da parte del Comune di residenza circa gli oneri eventuali da assumere. Articolo 5 Oneri per interventi e servizi Pagina 8 di 12

9 Gli oneri conseguenti all attivazione di servizi domiciliari, quali l assistenza domiciliare o il telesoccorso, all attivazione di prestazioni sociali che comportano un concorso dei Comuni, all integrazione della retta in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) ovvero in Residenza Sanitaria Disabili (R.S.D.) sono in capo al Comune di residenza originaria della persona assistita, ospite in maniera non definitiva di strutture socio assistenziali, ubicate nel territorio dell Ambito. Articolo 6 Situazioni preesistenti Rientrano nella problematica di cui all articolo 5 anche le situazioni preesistenti alla sottoscrizione del presente protocollo, salvo diversi accordi tra i Comuni interessati. Articolo 7 Presa in carico e attivazione La presa in carico consegue l attivazione di interventi e servizi, i cui oneri sono a carico del Comune di originaria residenza, prima dell ingresso nella struttura di riferimento. Della presa in carico dovrà essere data dettagliata informazione all assistente sociale del Comune di originaria residenza. Nel caso di attivazione di interventi e servizi comportanti l assunzione di oneri, il Comune di ubicazione della struttura predispone preventivo di spesa da inviare al Comune di residenza originaria ed attiva gli interventi ed i servizi al ricevimento di impegno di spesa autorizzatorio. In situazioni di urgenza, l impegno autorizzatorio dovrà essere comunicato entro e non oltre le 48 ore dalla comunicazione. Articolo 8 Ruolo dell Azienda Sociale del Cremonese Ai fini di un attività di conoscenza della problematica, di coordinamento delle azioni e di monitoraggio del sistema delle regole, le eventuali prese in carico e le attivazioni di interventi e di servizi sono inviate per conoscenza all attenzione dell Azienda Sociale del Cremonese, i cui collaboratori agiranno sia in termini di supporto sia in termini consulenziali sulle diverse tipologie di difficoltà. L Azienda riferirà periodicamente al Consiglio di Amministrazione ed ai Comuni circa l andamento del presente protocollo. Articolo 9 - La validità Il presente protocollo mantiene la sua validità nel tempo, salvo diversa determinazione di tutti i Comuni interessati e/o fatte salve modifiche normative regionali. Cremona, / / P. IL COMUNE DI CREMONA 2. P. IL COMUNE DI ACQUANEGRA CREMONESE 3. P. IL COMUNE DI ANNICCO 4. P. IL COMUNE DI AZZANELLO 5. P. IL COMUNE DI BONEMERSE Pagina 9 di 12

10 6. P. IL BORDOLANO 7. P. IL COMUNE DI CAPPELLA CANTONE 8. P. IL COMUNE DI CAPPELLA DE PICENARDI 9. P. IL COMUNE DI CASALBUTTANO ED UNITI 10. P. IL COMUNE DI CASALMORANO 11. P. IL COMUNE DI CASTELVERDE 12. P. IL COMUNE DI CASTELVISCONTI 13. P. IL COMUNE DI CELLA DATI 14. P. IL COMUNE DI CICOGNOLO 15. P. IL COMUNE DI CORTE DE CORTESI 16. P. IL COMUNE DI CROTTA D ADDA 17. P. IL COMUNE DI DEROVERE 18. P. IL COMUNE DI FORMIGARA 19. P. IL COMUNE DI GABBIONETA BINANUOVA 20. P. IL COMUNE DI GADESCO PIEVE DELMONA 21. P. IL COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI Pagina 10 di 12

11 22. P. IL COMUNE DI GRONTARDO 23. P. IL COMUNE DI GRUMELLO CREMONESE ED UNITI 24. P. IL COMUNE DI ISOLA DOVARESE 25. P. IL COMUNE DI MALAGNINO 26. P. IL COMUNE DI OSTIANO 27. P. IL COMUNE DI PADERNO PONCHIELLI 28. P. IL COMUNE DI PERSICO DOSIMO 29. P. IL COMUNE DI PESCAROLO ED UNITI 30. P. IL COMUNE DI PESSINA CREMONESE 31. P. IL COMUNE DI PIEVE D OLMI 32. P. IL COMUNE DI PIEVE SAN GIACOMO 33. P. IL COMUNE DI PIZZIGHETTONE 34. P. IL COMUNE DI POZZAGLIO ED UNITI 35. P. IL COMUNE DI ROBECCO D OGLIO 36. P. IL COMUNE DI SAN BASSANO Pagina 11 di 12

12 37. P. IL COMUNE DI SAN DANIELE PO 38. P. IL COMUNE DI SCANDOLARA RIPA D OGLIO 39. P. IL COMUNE DI SESTO ED UNITI 40. P. IL COMUNE DI SORESINA 41. P. IL COMUNE DI SOSPIRO 42. P. IL COMUNE DI SPINADESCO 43. P. IL COMUNE DI STAGNO LOMBARDO 44. P. UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI CORTE DE FRATI E OLMENETA 45. P. IL COMUNE DI VESCOVATO 46. P. IL COMUNE DI VOLONGO Pagina 12 di 12