Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale RELAZIONE DELLA 4ª COMMISSIONE CONSILIARE

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1 Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale RELAZIONE DELLA 4ª COMMISSIONE CONSILIARE Sig. Presidente, Colleghi Consiglieri, la presente legge disciplina, in conformità alla normativa comunitaria e nell ambito delle potestà e delle competenze regionali secondo le disposizioni del Titolo V della parte II della Costituzione, lo sviluppo del sistema produttivo regionale e della ricerca scientifica e dell innovazione. La Legge individua il sistema produttivo regionale come motore di sviluppo economico, compatibile con la valorizzazione del territorio e la coesione sociale, in coerenza con gli orientamenti comunitari e con la legislazione regionale. Lo sviluppo e la competitività territoriale passano necessariamente attraverso la capacità di tutti gli attori locali di fare sistema in forma stabile e continuativa, solo attraverso capacità aggregative strutturali è, infatti, possibile attivare processi di crescita sostenibili e attrarre risorse e competenze esterne rispetto al nostro sistema economico. Con questo dettato normativo la Regione Abruzzo mette a coerenza e stabilisce i rapporti tra i diversi attori dello sviluppo economico regionale, la Legge, infatti fornisce una base legislativa, individuandone ruoli, responsabilità e finalità, ai soggetti che sono e saranno destinatari di risorse regionali. La Regione intende, così, rafforzare ulteriormente le proprie scelte programmatiche e gli indirizzi di politica industriale, definendo un quadro complessivo in cui si stabilizzi e si consolidi un nuovo modello di sviluppo del territorio che preveda una selezione, concentrazione e qualificazione delle risorse finanziarie disponibili da diverse fonti. - Allegato 1: TABELLA PER IL RACCORDO DEGLI STRUMENTI PER LA CRESCITA DEL SISTEMA PRODUTTIVO (artt. 6 9) - Allegato 2: TABELLA PER IL RACCORDO DEGLI STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA (artt ) La legge si compone di n. 31 articoli, di cui 28 del testo originario e n. 3 rispettivamente il 19 bis, 19 ter e 26 bis introdotti nel corso dell esame nelle Commissioni consiliari. Il Capo I, con gli art. 1-4 definiscono Finalità, Obiettivi, Promozione dello Statuto delle Imprese e Beneficiari. Il Capo I Bis, con gli art. 5 9, disciplina lo Sviluppo del Sistema Produttivo Regionale. Il Capo II, con gli art , disciplina la Programmazione Negoziata Regionale. Il Capo III, con gli art , disciplina il Sostegno dei Processi d Internazionalizzazione delle PMI. Il Capo III Bis, con gli art. 19 Bis e 19 Ter disciplina il Sostegno all economia sociale.

2 2 Il Capo IV con gli art , disciplina la Ricerca Scientifica e l Innovazione. Il Capo V, con gli art , disciplina le Disposizioni Finali, tra le quali il Fondo Rotativo per le PMI (art. 24) e le Aree di Crisi Regionali (art. 25). Art. 1 FINALITÀ In 11 punti (a-k) la Regione dettaglia gli ambiti che intende promuovere e sostenere attraverso la Legge, sinteticamente riconducibili a: - nuove forme di aggregazione del sistema produttivo; - la sostenibilità dello sviluppo; - lo sviluppo della ricerca e dell innovazione; - la competitività del sistema produttivo; - la diffusione di sistemi di qualità aziendale e di certificazione ambientale; - la riduzione dell impatto ambientale e il miglioramento della sicurezza sui luoghi del lavoro; - la semplificazione amministrativa; - la tutela e lo sviluppo delle produzioni legate alla valorizzazione del territorio; - il sostegno della formazione; - Il reinserimento delle attività produttive, artigianali, professionali e commerciali nei centri storici regionali. Art. 2 OBIETTIVI In 12 punti (a-l) la Regione individua gli obiettivi che la Legge intende perseguire, in sintesi: - definisce gli strumenti di coordinamento e di attuazione delle politiche industriali; - individua le forme di aggregazione tra i vari soggetti che concorrono allo sviluppo economico; - definisce le azioni di sistema di informazione e di condivisione; - promuove e sostiene progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale; - promuove e sostiene l accesso delle micro e piccole e medie imprese a servizi specialistici relativi alla ricerca e all innovazione; - promuove e sostiene gli investimenti in processi, prodotti e servizi innovativi nelle micro, e PMI; - favorisce e sostiene la ricerca; - promuove e sostiene la creazione e lo sviluppo di nuove imprese; - persegue la semplificazione dell'azione amministrativa; - facilita l accesso al credito delle PMI; - elabora programmi tesi a favorire la mobilità ed il distacco temporaneo del personale delle università; - favorisce l utilizzo delle nuove tecnologie. Art. 3 STATUTO DELLE IMPRESE

3 3 Nell articolo, la legge promuove e sostiene i principi e le finalità contenute nello Statuto delle Imprese e dell Imprenditore, così come disciplinati all interno delle norme approvate dal Parlamento Italiano. Art. 4 BENEFICIARI I beneficiari della legge sono: - Le micro imprese, le PMI industriali, artigianali, del settore terziario e dei servizi innovativi e le imprese eccedenti i limiti delle PMI, previste dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato, limitatamente ai regimi autorizzatori della Comunità europea. - I soggetti di cui al punto precedente riuniti in forme associative, consortili o cooperative. - I consorzi export ai sensi della Legge 21 febbraio 1989, n.83, purché sia garantita la partecipazione attiva al progetto di almeno 4 imprese associate al consorzio stesso. - Le Reti d Impresa disciplinate da specifici Contratti di Rete (ai sensi dell art. 3 del decreto legge n.5/2009 convertito con legge n. 33/2009 nonché dell art. 42 del decreto legge n. 78/2010 convertito con legge n. 122/2010). - Le università, i centri di ricerca e i centri di servizi alle imprese, gli enti locali e le loro società. - I Poli di Innovazione; - I parchi scientifici e tecnologici e gli incubatori d'impresa; - Gli enti gestori i Parchi naturali e le riserve della Regione Abruzzo; Art. 5 ABRUZZO SVILUPPO Per la società in house della Regione Abruzzo, La Legge determina gli ambiti d intervento, il processo di applicazione del Controllo Analogo e le modalità operative e gestionali della società. Artt. 6 9 GLI STRUMENTI PER LA CRESCITA DEL SISTEMA PRODUTTIVO La Legge individua i seguenti strumenti: I Poli d Innovazione (art.7) Le Reti d Impresa (art.8) La Piattaforma Regionale di raccordo con i Poli d Innovazione (art.9) Art. 10 L ATTUAZIONE DELLA POLITICA DI SVILUPPO ECONOMICO REGIONALE La Regione Abruzzo individua nella Programmazione Negoziata una modalità di carattere ordinario per l attuazione della politica di sviluppo economico regionale. Artt GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Gli strumenti della Programmazione Negoziata Regionale sono:

4 4 - Intesa Quadro Istituzionale (IQI) art.12 - Accordo di Programma Regionale (APR) art.13 - Contratto di Sviluppo Locale (CSL) art.14 - Contratto di Riqualificazione Produttiva (CRP) art.15 Art. 16 L INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA REGIONALE La legge prevede la costituzione di un tavolo per l internazionalizzazione composto dalle rappresentanze di Regione Abruzzo, Centro Estero delle Camere di Commercio d Abruzzo, ed Associazioni datoriali più rappresentative. Art LE INIZIATIVE AGEVOLABILI La Regione Abruzzo favorisce la partecipazione delle PMI rappresentative dei principali comparti e settori regionali a iniziative di internazionalizzazione che prevedano attività promozionali, fieristiche, di cooperazione commerciale e industriale, di sostegno alla qualità dell'export regionale, di penetrazione commerciale e ampliamento e rafforzamento dei mercati esteri. Art NORMATIVA DI RIFERIMENTO Regolamento CE n. 800 del 2008 della Commissione del 06/08/2008 relativo all esenzione alla notifica per alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato e Regolamento CE n del 2006 (Regolamento De Minimis ). Art OSSERVATORIO REGIONALE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE La legge al fine di favorire la conoscenza dei mercati internazionali, prevede l istituzione dell Osservatorio Regionale per l Internazionalizzazione. Art. 19 Bis e 19 Ter L ECONOMIA SOCIALE DEL SISTEMA REGIONALE E IL FONDO PER L ECONOMIA SOCIALE La disciplina è diretta al riconoscimento del ruolo essenziale dell economia sociale come settore cardine dello sviluppo economico e sociale della regione. Art SISTEMA REGIONALE DELL'INNOVAZIONE La Legge individua i soggetti del sistema regionale dell'innovazione: a) la Regione Abruzzo, le province, gli enti dipendenti o strumentali e le società partecipate; b) le Università degli studi e i Centri di Ricerca pubblici e privati; c) le Organizzazioni economiche e sociali di categoria maggiormente rappresentative su base regionale; d) le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e le loro aziende speciali; e) i Poli di Innovazione; f) le Reti di Impresa.

5 5 g) i Parchi scientifici e tecnologici e gli incubatori d'impresa. Art OSSERVATORIO REGIONALE SULLO SVILUPPO DEL SISTEMA PRODUTTIVO E DELLA RICERCA ED INNOVAZIONE La Legge istituisce l Osservatorio Regionale sullo Sviluppo del Sistema Produttivo e della Ricerca ed Innovazione con l obiettivo di favorire la partecipazione alla definizione delle priorità di intervento di tutti i soggetti interessati allo sviluppo del sistema produttivo e della ricerca e dell innovazione. Art INTERVENTI IN MATERIA DI RICERCA ED INNOVAZIONE La Legge interviene a sostegno di attività svolte da imprese o loro aggregazioni, nei settori di interesse regionale, riguardanti in particolare: a) progetti di ricerca e sviluppo sperimentale finalizzati all introduzione di innovazioni di processo e di prodotto, organizzativa, gestionale e commerciale; b) investimenti in processi ed in prodotti innovativi nelle PMI o loro aggregazioni (Poli di Innovazione e Reti di impresa). Art STRUMENTI E TIPOLOGIE DI INTERVENTO La Legge individua strumenti e tipologie d intervento per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo della ricerca scientifica e dell innovazione, gli strumenti sono: a) aiuti alle imprese, anche in forma aggregata; b) servizi alle imprese; c) strutture e servizi per la ricerca applicata del sistema regionale dell'innovazione; d) progetti strategici a regia regionale; e) altri strumenti di intervento individuati e definiti dalla Giunta regionale. Le tipologie di intervento sono: a) contributi in conto interessi; b) promozione e finanziamento di progetti; c) costituzione, partecipazione e finanziamento di organismi pubblici e privati; d) fondi di rotazione e di garanzia ed altre forme agevolative che prevedano il coinvolgimento del settore creditizio; e) altre forme di intervento individuate e definite dalla Giunta regionale. Art FONDO ROTATIVO PER LE PMI La Legge istituisce il Fondo rotativo per le PMI con l'obiettivo di supportare il complesso degli interventi regionali in materia di sostegno delle Piccole e Medie Imprese attivati con risorse regionali, nazionali e comunitarie. Art LE AREE DI CRISI REGIONALI

6 6 La Giunta Regionale definisce con apposita delibera, su proposta dell Assessore competente per materia, nel rispetto, ai sensi e per gli effetti della normativa vigente, le Aree di Crisi Regionali. Art RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE La Legge disciplina modalità attuative e contenuti della Relazione annuale sullo stato d attuazione della Legge stessa. Art. 26 Bis MISURE DI AIUTO L articolo disciplina gli adempimenti da adottare per i provvedimenti di attuazione della legge che prevedono rispettivamente misure di aiuto soggette all obbligo di notifica, che comportano misure di aiuto in regime di esenzione ed in regime de minimis. Art NORMA FINANZIARIA La legge contiene disposizioni di natura programmatoria nell ambito dello sviluppo economico e non comporta oneri diretti a carico del Bilancio Regionale. Art ENTRATA IN VIGORE La legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo. La 6^ Commissione consiliare Per le Politiche europee, internazionali e per i programmi della Commissione Europea, nella seduta del 14 giugno 2012, ha espresso, a maggioranza dei presenti, parere favorevole con osservazioni sul testo proposto dalla Giunta. La 4^ Commissione Consiliare Industria e Commercio, Turismo ha esaminato il provvedimento legislativo proposto dalla Giunta con atto n. 217/C del 16 aprile 2012 nel corso di alcune sedute. In merito son stati ascoltati i rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni interessati ed il rappresentante di Abruzzo Sviluppo SpA. Proposte di modifica sono state avanzate dai consultati, e dai Commissari attraverso la formalizzazione di emendamenti. Sul testo proposto è pervenuta la scheda di istruttoria finanziaria, prot del , del Servizio Analisi Economica, Statistica e Monitoraggio e la scheda per l istruttoria legislativa, prot del del Servizio legislativo, qualità della legislazione e studi. In data 26 giugno 2012 la Commissione, dopo aver recepito l emendamento n. 1 a firma Federica Chiavaroli - Argirò, l emendamento n. 2 a firma Federica Chiavaroli Sospiri - Argirò - Di Matteo e le osservazioni avanzate dalla 6^ Commissione e dal Servizio Legislativo, sul testo così emendato ha espresso parere favorevole a maggioranza dei presenti.

7 7 Hanno votato a favore i consiglieri: Argirò, F. Chiavaroli + delega del cons. Tagliente, Di Matteo + delega del cons. Sospiri, Nasuti; si astenuto con riserva di esprimere il proprio voto in Aula il consigliere De Matteis. Si propone, pertanto, al Consiglio: di approvare nel testo allegato il progetto di legge n. 403/12 che, a seguito delle modifiche introdotte nel corso dell esame nelle Commissioni 6^ e 4^, differisce parzialmente dalla proposta iniziale avanzata dalla Giunta Regionale con atto n. 217/C del 16 aprile Nicola Argirò

8 8 Allegato 1 TABELLA PER IL RACCORDO DEGLI STRUMENTI PER LA CRESCITA DEL SISTEMA PRODUTTIVO (artt. 6 9) POLI D INNOVAZIONE RETI D IMPRESA PIATTAFORMA DI RACCORDO DEI POLI D INNOVAZIONE Che cosa è? I Poli d Innovazione sono raggruppamenti di imprese start up innovatrici, piccole, medie e grandi e di organismi di ricerca, attivi in filiere prioritarie dello sviluppo regionale. Le Reti d Impresa sono organismi privati, composti esclusivamente da imprese che liberamente, attraverso il Contratto di Rete, ne definiscono attività, obiettivi, risorse e durata. La Piattaforma è l organismo regionale coordinato da Abruzzo Sviluppo di raccordo dei Poli d Innovazione Su quale ambito opera? I Poli d Innovazione operano nell ambito dei domini individuati dalla Regione Abruzzo, sono organismi regionali, settoriali e aperti, la cui governance è completamente privata Le Reti d Impresa operano nell ambito di tutte le attività imprenditoriali, definite da un apposito Programma di Rete, all interno di un Contratto di Rete (ai sensi dell art. 3 del decreto legge n.5/2009 convertito con legge n. 33/2009 nonché dell art. 42 del decreto legge n. 78/2010 convertito con legge n. 122/2010). Svolge azioni funzionali alle esigenze di condivisione, informazione e trasferimento delle conoscenze e delle informazioni. Inoltre favorisce la comunicazione e lo scambio di esperienze tra i Poli Quali obiettivi persegue in via prioritaria? I Poli d Innovazione hanno l obiettivo generale di stimolare l attività innovativa ed incoraggiare l interazione intensiva, l uso in comune di istallazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuire in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese aderenti Le Reti d Impresa sono aggregazioni di due o più imprese che decidono di svolgere in comune determinate attività funzionali allo sviluppo e all incremento della propria competitività. Gli obiettivi sono quindi scelti in relazione alle specifiche esigenze delle imprese aderenti La Piattaforma ha l obiettivo generale di coordinare le azioni dei diversi Poli e di raccordare gli stessi nei confronti della Regione e degli interlocutori nazionali e comunitari. La Piattaforma inoltra individua e selezione per i Poli i rapporti con partner esterni, con fornitori e utilizzatori di servizi innovativi. Quali risorse utilizza? I Poli sono stati finanziati attraverso l attività I.1.2 del POR FESR , mentre i propri progetti di ricerca verranno finanziati con l attività I.1.1 del POR FESR La Regione Abruzzo ha sottoscritto con il MISE un apposito Accordo di Programma, Abruzzo 2015, che utilizza residui del Fondo Unico Nazionale per le Attività Produttive La fase di start up è stata finanziata con risorse di Abruzzo Sviluppo pianificate all interno del proprio Piano Industriale.

9 9 Allegato 2 TABELLA PER IL RACCORDO DEGLI STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA (artt ) Intesa Quadro Istituzionale (IQI) Accordo di Programma Regionale (APR) Contratto di Sviluppo Locale (CSL) Contratto di Riqualificazione Produttiva (CRP) Che cosa è? Accordo politico e programmatico tra Regione ed Enti Locali per la realizzazione di interventi su area vasta Accordo di natura tecnica per coordinare l attuazione di opere e interventi che richiedono l intervento di diversi soggetti pubblici o enti locali Iniziativa di localizzazione, ampliamento e ammodernamento di unità industriali e turistiche promosse da imprese in forma singola o associata Programma per la realizzazione di infrastrutture e per iniziative imprenditoriali in aree dismesse ai fini del riassorbimento occupazionale o della riqualificazione del territorio Su quale ambito opera? Può interessare ambiti territoriali oppure ambiti di policy Interessa ambiti di intervento corrispondenti a settori d intervento regionale (es. infrastrutture, sviluppo economico, ambiente, turismo, cultura, casa, mobilità, etc.) Interessa singoli interventi su base quindi comunale, con priorità nelle aree di crisi individuate dalla Regione Abruzzo Interessa esclusivamente aree e situazioni di crisi per la chiusura di insediamenti produttivi appartenenti ad uno stesso settore produttivo Quali obiettivi persegue in via prioritaria? Raccordare la programmazione regionale con quella locale Facilitare la realizzazione di progetti complessi che interessano più livelli di governo Semplificare i processi d attuazione Velocizzare i tempi di realizzazione delle opere Concentrare i finanziamenti per lo sviluppo locale su progetti comuni (vs. finanziamenti a pioggia) Stimolare la produzione di strategie di sviluppo a livello locale Favorire progetti di investimento condivisi dalle forze sociali e dalle amministrazioni locali Chi partecipa alla negoziazione? Le Province, i Comuni e le Autonomie Locali che con la Giunta regionale negoziano sulle priorità di intervento L Assessore competente (o il Presidente della Giunta) sottopongono la proposta di accordo agli enti locali o ai soggetti pubblici da coinvolgere La Regione Abruzzo e soggetti privati si attivano autonomamente per accordarsi su un progetto di sviluppo, negoziando le agevolazioni concedibili Le Amministrazioni comunali propongono un piano di intervento e avviano procedure negoziali con le organizzazioni sindacali e i soggetti interessati alla sua realizzazione Quali risorse mobilita? Finanziamenti regionali e degli enti locali o pubblici che stanziano risorse sui singoli interventi programmati L Accordo presuppone che gli interventi in oggetto abbiano già trovato fonti di finanziamento Il CSL costituisce un bacino nel quale convogliare risorse di varia fonte da destinare ai singoli interventi del programma Il CRP costituisce un bacino nel quale convogliare risorse di varia fonte da destinare ai singoli interventi del programma Da quali esperienze deriva? Accordi di Programma di origine statale Patti territoriali Leggi nazionali e regionali d agevolazione Contratti di Programma Contratto d area Legge 181/89

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