(gennaio 2010) L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA

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1 L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA (gennaio 2010) A livello nazionale il tasso d inflazione registra una nuova accelerazione passando dal +% di dicembre al +1,3% di gennaio. Sull andamento del tasso d inflazione hanno influito, con un effetto di sostegno della dinamica, i rialzi dei prezzi del capitolo Trasporti legati all aumento di alcuni prodotti energetici e, con un effetto di contenimento, l andamento dei prezzi del capitolo Abitazione. Nel comparto dell energia si registrano dinamiche differenti per i vari prodotti: in particolare i combustibili, sia da trasporto che da riscaldamento, registrano un incremento dei prezzi contribuendo all aumento del capitolo Trasporti; mentre il gas di rete e l energia elettrica registrano riduzioni sensibili che contribuiscono alla riduzione dei prezzi del capitolo Abitazione. Anche a livello regionale si registra una ripresa dell inflazione, con una variazione dell indice del +% rispetto a gennaio L indice regionale dei prezzi al consumo per l intera collettività sale quindi a quota 124,1 con un incremento congiunturale dello %. La dinamica registrata dall indice dei prezzi nel corso del 2009 lascia in eredità al nuovo anno un tasso d inflazione del +6% (effetto di trascinamento dal 2009) che, sommato all incremento registrato a gennaio ed in assenza di ulteriori variazioni in corso d anno, porterebbe ad un tasso di crescita medio dell inflazione per il 2010 del +0,45% (tasso d inflazione acquisito). Variazioni tendenziali - Lombardia anni ,0 3,0 2,0-1,6 1,6 0,8 0,5-0, ,6 Variazioni congiunturali - Lombardia anni , , ,6 1

2 Analisi per capitoli di spesa Nel mese di gennaio 2010, in Lombardia, si registrano variazioni tendenziali negative solo per i capitoli Abitazione (-2,9%) e Alimentari (-%). Tra i capitoli di spesa con un incidenza superiore all 8% sulla spesa di una famiglia media, si registra l incremento più consistente per il capitolo Trasporti (+3,2%), seguito da Beni e servizi vari (+2,7%), Mobili (+1,3%), Ristoranti e hotel (+%) e Abbigliamento (+%). Tra i restanti capitoli spicca ancora, per l incremento dell indice più consistente, Bevande alcoliche e tabacchi (+4,5%). I prezzi del capitolo Istruzione crescono del 2,1%, seguiti da Salute e Ricreazione con un incremento dello %. Il capitolo delle Comunicazioni, che nel corso del 2009 ha registrato una variazione media annua negativa (-0,6%), inizia il nuovo anno con una variazione nulla. Sul versante congiunturale si registrano ancora riduzioni dei prezzi i capitoli Alimentari (-%), Ricreazione (-0,6%) e Comunicazioni (-%). Tra i capitoli più importanti del paniere i Trasporti registrano l incremento congiunturale più forte (+0,5%), seguito da Abitazione e Beni e servizi vari (+%), Ristoranti e hotel e Mobili (+%). L Abbigliamento non registra variazioni rispetto al mese precedente. Variazioni tendenziali - Lombardia gennaio 2010 Pesi Alimentari - 16,5 Trasporti 3,2 14,3 Ristoranti e hotel 11,4 Abitazione -2,9 9,6 Mobili Abbigliamento 1,3 Vari 2,7 8,2 Salute Ricreazione 8,1 7,7 Bevande 4,5 2,9 Comunicazioni 2,8 Istruzione 2,1-6,0-4,0-2,0 2,0 4,0 6,0 1, Variazioni congiunturali - Lombardia gennaio 2010 Pesi Alimentari - 16,5 Trasporti 0,5 14,3 Ristoranti e hotel 11,4 Abitazione Mobili Abbigliamento Vari 9,6 8,2 Salute 0,6 8,1 Ricreazione -0,6 7,7 Bevande 2,9 Comunicazioni - 2,8 Istruzione -2,0-1,5 - -0,5 0,5 1,5 2,0 1,

3 Analisi per capoluogo di provincia A livello provinciale variazioni tendenziali inferiori alla media regionale si registrano a Como e Milano (+%) e Lecco (+0,8%). Cremona e Varese (+%) sono perfettamente in linea con la media regionale. Le restanti province si posizionano al disopra della media con variazioni che si distribuiscono nell arco di mezzo punto percentuale (dal +% di Bergamo al +1,5% di Lodi). Rispetto a dicembre 2009 solo Bergamo registra una variazione negativa (-%). Pavia, Cremona e Milano sono perfettamente allineate con la media regionale (+%) e Lecco (+8%), Brescia (+4%) e Lodi (+%) registrano incrementi superiori alla media. Variazioni tendenziali - gennaio 2010 Variazioni congiunturali - gennaio 2010 Lodi (1) 1,5 Lodi (1) Brescia 1,3 Brescia 4 Pavia 1,2 Lecco (1) 8 Bergamo Milano Varese Lombardia Lombardia Cremona Cremona Pavia Lecco (1) 0,8 Como Milano Varese Como Bergamo - 0,4 0,6 0,8 1,2 1,4 1,6-0,4 L analisi per capitolo di spesa a livello territoriale mostra andamenti piuttosto omogenei. Gli Alimentari registrano variazioni, sia negative che positive, di intensità contenuta. Il capitolo Trasporti registra incrementi consistenti in tutte le province con il massimo a Lodi (+4,7%) e il minimo a Bergamo (+2,9%). La variabilità maggiore si registra per il capitolo Ristoranti e d hotel con variazioni tendenziali dell indice nelle varie provincie che si distribuiscono tra il -2,7% di Varese e il +3,7% di Lodi. Il capitolo Abitazione registra riduzioni dei prezzi in tutte le provincie (dal -1,8% di Varese al -4,2% di Como). Per il capitolo dei Mobili si registrano tensioni inflazionistiche sensibilmente superiori alla media regionale nella provincia di Bergamo (+2,2%), e sensibilmente inferiori nella provincia di Varese (+0,8%). Il capitolo Abbigliamento registra gli incrementi maggiori a Como (+2,9%) e Bergamo (+2,8%), mentre a Cremona i prezzi risultano in diminuzione (-0,4%). Infine, il capitolo comunicazioni presenta prezzi invariati in tutte le province, in quanto formato in gran parte da tariffe uniformi su tutto il territorio nazionale (servizi postali, servizi telefonici, ecc ). Indice NIC base 1998=100 Variazioni tendenziali per capitolo di spesa e provincia gennaio 2010 Capitoli Lombardia Bergamo Brescia Como Cremona Lecco (2) Lodi (2) Milano Varese Pavia (1) Alimentari - -0,4 0,6-0,5 - -0,4 - - Trasporti 3,2 2,9 3,1 3,9 3,7 3,0 4,7 3,0 3,4 3,1 - - Ristoranti e hotel - 1,8 - -2,1 3,7 2,4-2,7 2,2 - - Abitazione -2,9-2,1-2,0-4,2-2,5-2,7-2,3-3,6-1,8-2,7 - - Mobili 1,3 2,2 1,5 1,4 1,4 1,4 1,2 1,2 0,8 1,2 - - Abbigliamento 2,8 2,9-0,4 1,3 0,4 0,6 - - Vari 2,7 3,1 3,1 2,4 3,2 4,3 3,8 1,5 5,2 3,7 - - Salute 0,5-0,4 2,4-0,5 0,4 1,9 0,5 - - Ricreazione 0,6 2,1 1,4 1,4 - - Bevande 4,5 5,0 4,4 4,2 4,0 4,1 5,0 4,4 4,7 5,4 - - Comunicazioni - - Istruzione 2,1 2,4 2,9 2,1 0,4 2,0 2,6 2,3-1,1 - - Indice generale (con tabacchi) 1,2 1,4 0,8 1,5 0,8 1,4 - - Indice generale (senza tabacchi) 1,3 0,8 1,5 1,2 - - (1) Dati non disponibili (2) Lecco e Lodi indice base 2004=100 (1) 3

4 Il nuovo paniere per l indice NIC 2010 Annualmente l Istat provvede all aggiornamento sia dell elenco dei beni e servizi che rientrano nel paniere, sia dei pesi a loro assegnati ed utilizzati per la creazione degli indici. Tali aggiornamenti consentono di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, e di adeguare i pesi assegnati ai prodotti alla mutata struttura dei consumi delle famiglie. Nella tabella seguente viene presentato il confronto tra la struttura di ponderazione anno 2009 e la nuova struttura di ponderazione per l anno 2010 per l indice NIC oggetto del presente Focus congiunturale. Ogni indice calcolato dall Istat (NIC, IPCA o FOI) ha una sua struttura di pesi specifica. Tabella 1 - Indice NIC: struttura di ponderazione per capitolo di spesa Capitoli di spesa Anno 2009 (valori %) Anno 2010 (valori %) Differenza assoluta Differenza percentuale Prodotti alimentari e bevande analcoliche 16, , ,6116 Trasporti 14, ,2782-0,6341-4,2522 Servizi ricettivi e di ristorazione 11, , ,2401 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 9,8215 9, ,1534 Mobili, articoli e servizi per la casa 035 8, ,4527 Abbigliamento e calzature 865 8, ,5273 Altri beni e servizi 7,9976 8, ,0997 Servizi sanitari e spese per la salute 7,9461 8, ,5522 Ricreazione, spettacoli e cultura 7,3314 7, ,2787 Bevande alcoliche e tabacchi 2,8755 2, Comunicazioni 2,7295 2, ,6124 Istruzione ,4301 TOTALE Fonte: ISTAT La necessità di costruire un paniere della spesa che contiene i prodotti prevalentemente acquistati dal complesso delle famiglie, nasce dall impossibilità di misurare le variazioni dei prezzi di tutti i singoli prodotti consumati. Occorre quindi selezionare un campione di beni e servizi dei quali rilevare il prezzo mensilmente, che deve essere rappresentativo di un più esteso insieme di prodotti simili. Ovviamente, non tutti i beni e i servizi che entrano nel paniere incidono allo stesso modo sui consumi della popolazione. D altra parte, l esigenza di misurare il livello dei prezzi e la loro dinamica temporale attraverso indicatori di sintesi, richiede la definizione di un sistema di ponderazione che consenta di elaborare tali indicatori tenendo conto della diversa rilevanza che i singoli prodotti assumono sulla spesa complessiva per i consumi delle famiglie. I coefficienti di ponderazione degli indici dei prezzi al consumo (pesi) sono determinati attraverso l utilizzo dei dati di Contabilità Nazionale e di quelli derivanti dall indagine sui Consumi delle famiglie. Per ulteriori informazioni sulla metodologia di calcolo degli indici dei prezzi al consumo è possibile consultare la sezione: Informazioni, dati e analisi sull'inflazione del sito dell Istat. 4

5 GLOSSARIO Indice NIC Beni energetici Beni energetici regolamentati Servizi regolamentati Tasso d inflazione acquisito Crescita media annua Effetto di trascinamento Tasso d inflazione proprio Variazione tendenziale Variazione congiunturale Indice dei prezzi al consumo Nazionale per l Intera Collettività. Il NIC è utilizzato come misura dell inflazione a livello dell intero sistema economico. comprendono i carburanti per gli autoveicoli e i lubrificanti comprendono le tariffe per l energia elettrica, il gas per gli usi domestici e il gas da riscaldamento comprendono quelle tipologie di servizio i cui prezzi sono stabiliti da amministrazioni nazionali o locali e da servizi di pubblica utilità soggetti a regolamentazione da parte di specifiche Agenzie (Authority). In particolare i servizi a regolamentazione locale comprendono: i certificati anagrafici, la tariffa per i rifiuti solidi, l istruzione secondaria, i musei, i trasporti urbani multimodali (biglietti e abbonamenti), i taxi, le autolinee extraurbane i trasporti ferroviari regionali. I servizi a regolamentazione nazionale comprendono: i concorsi pronostici, i pedaggi autostradali, i trasporti ferroviari nazionali, i servizi di navigazione, il trasporto marittimo di auto, il canone tv, i servizi di telefonia fissa, i servizi di telefonia pubblica, i servizi postali, le tasse per il trasferimento della proprietà delle autovetture e dei motoveicoli. Il tasso d inflazione acquisito misura, ad una data intermedia dell anno, il tasso di crescita medio dell anno che si registrerebbe se l indice dei prezzi al consumo rimanesse uguale all ultimo valore rilevato per tutta la restante parte dell anno. Esso può essere letto come una sorta di livello minimo per il tasso d inflazione medio annuo, livello al quale si sommano gli effetti di quanto avverrà successivamente. Quindi, è un indicatore utile se applicato a variabili economiche caratterizzate da rigidità verso il basso, cioè variabili che difficilmente diminuiscono in misura rilevante, come nel caso dei prezzi al consumo. Variazione percentuale tra la media dell indice dell anno corrente (A t) e la media dell indice dell anno precedente (A t-1). Variazione percentuale dell indice misurata tra il mese di dicembre dell anno precedente (A t-1) e la media dell anno precedente (A t-1). Rappresenta il tasso d inflazione dell anno corrente ereditato dall anno precedente. Variazione percentuale dell indice misurata tra la media dell anno corrente (A t)e il mese di dicembre dell anno precedente (A t-1). Rappresenta la parte di aumento attribuibile alle dinamiche di prezzo dell anno corrente. Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell anno precedente. Variazione percentuale rispetto al mese precedente. DESCRIZIONE DETTAGLIATA CAPITOLI DI SPESA Abitazione: Alimentari: Bevande: Trasporti: Istruzione: Vari: Ristoranti e hotel: Mobili: Ricreazione: Salute: Abbigliamento: Comunicazioni: abitazione, acqua, elettricità e combustibili alimentari e bevande analcoliche bevande alcoliche e tabacchi trasporti istruzione beni e servizi vari servizi ricettivi e di ristorazione mobili, articoli di arredamento, servizi domestici ricreazione, spettacoli e cultura servizi sanitari e spese per la salute abbigliamento e calzature comunicazioni 5