CORSO REGIONALE SUI PRODOTTI FITOSANITARI E LA TUTELA DELLA SALUTE NELL AMBITO DEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE
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1 CORSO REGIONALE SUI PRODOTTI FITOSANITARI E LA TUTELA DELLA SALUTE NELL AMBITO DEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 9 NOVEMBRE 2016 Sala A. Campedelli -AULSS 21 Ospedale Mater Salutis Legnago (VR) - via Gianella, 1 Deriva dei prodotti fitosanitari ed inquinamento diffuso: tecnologie e tecniche di mitigazione Relatore Daniel Bondesan Fondazione Edmund Mach
2 Cos è la deriva? DERIVA Trasporto di miscela fitosanitaria al di fuori del frutteto bersaglio Deriva primaria (durante o appena dopo l applicazione) Deriva secondaria (volatilizzazione) Definizione (ISO 22866): «Il movimento del fitofarmaco nell atmosfera dell area trattata verso qualsiasi sito non bersaglio, nel momento in cui viene distribuito» Farm machinery
3 DISTRIBUZIONE DEGLI AGROFARMACI Evaporazione (4-6%) Deriva (10-15%) Deposito sul bersaglio (20-55%) Perdite a terra (30-60%)
4 Tecnologie del passato e più recenti
5 ATOMIZZATORE ASSIALE: MACCHINA A DUE FLUIDI Sostituire il volume d aria attorno alla chioma del frutteto con aria carica di goccioline di miscela: Volumi di liquido medio-alti Portate d aria molto alte Distribuzione dei flussi poco razionale
6 TECNOLOGIE E TECNICA AGRONOMICA DEVONO ANDARE DI PARI PASSO
7 Ridurre la deriva 1. Utilizzare attrezzature idonee ed efficienti 2. Valutare le condizioni ambientali in cui si opera e trattare in assenza di vento 3. Scegliere ugelli che producono uno spray adeguato (da medio a grossolano) 4. Utilizzare pressioni moderate 5. Prevedere barriere fisiche 6. Integrare le varie soluzioni in funzione delle condizioni della vegetazione per conciliare efficacia e basso impatto
8 1. Utilizzare attrezzature efficienti
9 Controllo funzionale Insieme di verifiche atte a valutare la corretta funzionalità di una macchina irroratrice Prima del controllo Dopo il controllo A seguito del controllo, le attrezzature devono funzionare correttamente assicurando che i prodotti fitosanitari siano accuratamente dosati e distribuiti
10 Regolazione strumentale Banco prova verticale profilo di distribuzione
11 2. Valutare le condizioni ambientali in cui si opera È opportuno operare in condizioni di assenza di ventosità per evitare lo spostamento della nube di gocce dalla zona trattata e quando la temperatura dell aria non è eccessiva in modo da scongiurare un eccessiva perdita di miscela per evaporazione L assenza totale di vento può dare luogo a fenomeni di risalita d aria calda del terreno verso l alto (moti ascensionali)
12 2. Condizioni ambientali 12 C 80% U.R. 25 C 60% U.R. 33 C 40% U.R. 70 µm 150 µm 70 µm 150 µm 70 µm 150 µm 1,0 m 66 µm 150 µm 55 µm 148 µm 0 µm 146 µm 3,5 s 0,7 s 4,2 s 0,7 s 5,7 s 0,7 s 0,5 m 0 µm 150 µm 11 s 146 µm 138 µm 61 µm 7,7 s 1,5 s 1,5 s 1,7 s 0 m
13 Modelli di studio formazione della deriva "Vento di corsa" 1 2 Trasporto Phase delle goccioline: 2: Verfrachtung deriva primaria Phase 1 - Formazione 1: Bildung della deriva des Abtriftpotentials potenziale Vento atmosferico Fonte principale: A. Herbst JKI (ex BBA)
14 Line collectors (captatori capillari)
15 Confronto fra tipi di polverizzazione Turbolenza Ugello a 3 bar grado di polverizzazione molto fine Foto BBA Iniezione Ugello 3 bar grado di polverizzazione grossolano Fonte principale: A. Herbst JKI (ex BBA)
16 Valutazione della deriva potenziale bar Altezza h bar 4 bar V 5 bar 25 Integrale delle curve sottese al piano verticale 20 Flusso Profilo deriva verticale Drift-Potential-Index DIX = (h V) 100% / h R V R Fonte: A. Herbst JKI (ex BBA)
17 Classificazione della deriva Drift-Potential-Index DIX Lechler ID Lechler ID Lechler ID Lechler ID TeeJet AI VS TeeJet AI VS TeeJet AI VS TeeJet AI VS Pressione d esercizio (bar) Fonte: A. Herbst JKI (ex BBA)
18 Classificazione delle macchine irroratrici in funzione della deriva (ISO 22369) Classi di riduzione della deriva rispetto ad una macchina di riferimento (da stabilire per ciascun contesto: Stato, Regione, Provincia autonoma, ecc.) A >= 99% B 95 99% C 90 95% D 75 90% E 50 75% F 25 50% Occorre definire i parametri su cui basare la classificazione
19 Classe di riduzione 90% Irroratrici con diffusori a ventaglio e flussi orizzontali Portata d aria regolabile Ugelli antideriva Erogazione chiusa verso l esterno durante le prime passate
20 3. Tipologie di ugelli Ugelli a cono (turbolenza) a corpo unico (AlbuzATR, TeejetConejet, LurmarkFCX, ecc.): producono popolazioni di gocce fini o molto fini in funzione della pressione d esercizio utilizzata
21 3. Tipologie di ugelli Ugelli ad inclusione d aria: producono gocce contenenti aria al loro interno; ciò permette di ottenere popolazioni omogenee con gocce grosse e ridotte frazioni di gocce fini: a ventaglio o fessura (es.: TeeJetAI, LechlerID, Albuz AVI, Lurmark DriftBETA, ecc.) a cono (AlbuzTVI, TeeJetAITXB)
22 Grado di polverizzazione e deriva Classificazione del grado di polverizzazione secondo le indicazioni BCPC Grado di polverizzazione Diametro Mediano di Volume VMD (µm) Gocce <141 µm % in volume Termine di paragone: oggetti di uso comune dimensione approssimativa Molto fine (very fine) < 152 > 57 Capello 100 µm Fine (fine) Filoper cucire 150 µm Medio (medium) Setola di spazzolino 300 µm Grossolano (coarse) Punti metallici 420 µm Molto grossolano (very coarse) Rischio deriva Fermaglio per carta 850µm Estremamente grossolano (extra coarse) > 655 Mina di matita 2000 µm
23 4. Utilizzare pressioni moderate Classificazione degli spray Modèl : AVI 110 in bar VC VC VC VC EC EC EC EC EC EC 4 VC VC VC VC VC VC EC EC EC EC 5 C VC VC VC VC VC VC EC EC EC 7 C C C VC VC VC VC VC EC EC Modèl : ATR in bar white lilac brown yellow orange red grey green black blue 3 VF VF VF F F F F F F M 5 VF VF VF VF VF F F F F M 7 VF VF VF VF VF VF F F F F 10 VF VF VF VF VF VF VF VF F F 14 VF VF VF VF VF VF VF VF VF F 20 VF VF VF VF VF VF VF VF VF F VF F M C VC EC Very Fine Fine Medium Coarse Very Coarse Extremely Coarse
24 4. Utilizzare pressioni moderate Tipo di ugello e potenziale di deriva Galleria del vento
25 SCELTA DELL UGELLO IN BASE ALLE DIMENSIONI DELLE GOCCE Usare i cataloghi tecnici per determinare le caratteristiche dimensionali dello spray
26 Problemi riscontrabili Possibili otturazioni degli orifizi con conseguente riduzione della portata erogata o mancata inclusione d aria nelle gocce
27 Valutazione deriva in campo TOBLINO 30 luglio 2009 Guyot, var. Pinot g. Sesto: 2,15 x 0,75 m Età impianto: 10 anni Altezza piante: 1,9 m ASSENZA DI VENTO!
28 Irroratrice a polverizzazione mista su vite allevata a guyot Ugelli ATR marrone (grado di polverizzazione molto fine) ed ugelli antideriva AVI verdi su Pinot grigio in fase di invaiatura
29 5. Barriere fisiche Laddove non sussiste la sostenibilità tecnica/economica/ambientale possono essere utilizzate barriere artificiali realizzate, ad esempio, con reti plastiche Intercettazione di circa il 30% delle gocciolinese la rete ha una porosità otticapari al 64%
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31 6. Integrare le varie soluzioni Dispositivo ad azionamento(elettroidraulico) da cabina CLES, 24 FEBBRAIO 2016 Dispositivo ad azionamento manuale
32 STRIPNET microsprinkler MISTNET STRIPNET
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