BASI DI DATI: Dal problema reale al modello concettuale
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- Federico Bartoli
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1 BASI DI DATI: Dal problema reale al modello concettuale a cura del Prof. Claudio Traini Rev. a.s
2 algoritmi + strutture dati = programmi Niklaus Wirth
3 Organizzazione / Azienda Sistema Informativo Sistema Informatico Il concetto di Sistema Informativo e Sistema Informatico
4 L approccio
5 Fasi del processo di realizzazione di una base di dati
6 L approccio Dalla progettazione concettuale alla progettazione fisica
7 Il modello concettuale
8 Differenza tra dato e informazione DATO: semplicemente un valore, ciò che immediatamente presente nella conoscenza prima di qualunque elaborazione INFORMAZIONE: qualunque elemento, notizia, descrizione che ci consente di avere una conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni o modi di essere
9 Concetto di DBMS Un DBMS (DATA BASE MANAGEMENT SYSTEM) è un sistema software in grado di gestire grandi collezioni di dati integrate, condivise e persistenti assicurando loro affidabilità e privatezza. E un prodotto efficiente ed efficace. Una BASE DI DATI (detto database) è una collezione di dati gestita da un DBMS
10 Concetto di DBMS DBMS DB Rapporto tra applicazioni, DBMS e base di dati
11 Nodi salienti Approccio su basi di dati Una gestione dei dati INTEGRATA, FLESSIBILE, CONDIVISA, eliminando i rischi della RIDONDANZA ed INCONSISTENZA
12 Nodi salienti Caratteristiche di un DBMS Sistema software i grado di gestire collezioni di dati GRANDI, CONDIVISE, PERSISTENTI, assicurando AFFIDABILITA' e SICUREZZA in maniera EFFICIENTE ed EFFICACE Deve garantire: Controllo di concorrenza Procedure di backup e recovery Meccanismi di autorizzazione
13 Nodi salienti INTEGRAZIONE Una base di dati è un insieme integrato di dati strutturati e permanenti memorizzati senza ridondanze superflue e organizzati in modo tale da poter essere usati da applicazioni diverse senza dipendere da alcuna di esse
14 Nodi salienti INDIPENDENZA LOGICA I dati sono definiti indipendentemente dalle procedure che li gestiscono: in questo modo la struttura logica della base di dati può essere ampliata senza necessità di modificare i programmi applicativi.
15 Nodi salienti INDIPENDENZA FISICA La struttura dei dati è descritta astraendo da quella che è la loro implementazione fisica: organizzazione della memoria, supporti, hardware, modalità di accesso..
16 Nodi salienti INTEGRITA E il sistema di gestione della base di dati e non le procedure di gestione di essi a dover prevedere meccanismi per controllare che i dati inseriti, letti o modificati soddisfino i vincoli di integrità specificati. VINCOLI DI INTEGRITA DEI DATI = Le condizioni che essi devono rispettare per essere significativi e validi
17 Aspetti dei dati Aspetto estensionale I valori specifici che i dati assumono Aspetto intensionale La loro interpretazione ossia cosa rappresentano
18 Aspetti dei dati CD 512 XB AH 674 DX UB 234 CT E l aspetto estensionale dei dati.ma come li interpretiamo?
19 Aspetti dei dati TARGA CILINDRATA KW ANNO IMM. CD 512 XB AH 674 DX UB 234 CT Completiamo con l aspetto intensionale.. ora è chiaro di cosa stiamo parlando!!
20 Schema e istanza SCHEMA ISTANZA Le caratteristiche dei dati I valori dei dati effettivi INVARIANTE NEL TEMPO VARIANTE NEL TEMPO E' la componente E' la componente intenzionale estensionale
21 In sostanza DB Aspetto intenzionale + Aspetto estensionale + Vincoli di integrità = Database
22 Il modello concettuale una rappresentazione astratta, ossia un modello, della realtà che vogliamo rappresentare con il database che andremo a costruire La creazione del modello concettuale consente di ragionare sulla realtà d interesse nei suoi vari aspetti, indipendentemente dagli aspetti realizzativi, sugli oggetti di cui essa è composta, sulle loro classificazioni e correlazioni
23 Il modello Entità/Relazioni Concetto di Entità come classe di oggetti
24 Il modello Entità/Relazioni Le rappresentazioni di Entità e Relazioni nel modello concettuale
25 Il modello Entità/Relazioni Cardinalità di una relazione In particolare 0 e 1 per la cardinalità minima dove con 0 indichiamo la partecipazione opzionale ed 1 la partecipazione obbligatoria 1 ed N per la cardinalità massima dove N non pone limiti alle occorrenze Cardinalità nella relazione tra auto e persone
26 Il modello Entità/Relazioni Tipi di relazioni Relazione uno a uno - detta anche 1:1 Relazione uno a molti - detta anche 1:N Relazione molti a molti detta anche N:M Relazione uno a uno Relazione uno a molti Relazione molti a molti
27 Il modello Entità/Relazioni Identificatori di Entità
28 Il modello Entità/Relazioni Identificatore di Entità esterno
29 Il modello Entità/Relazioni Generalizzazione totale Generalizzazione totale
30 Il modello Entità/Relazioni Attributi in una generalizzazione
31 Esempi
32 Medici di base
33 Campionato di calcio
34 Interventi auto
35 Cineteca
36 Casa di cura
37 Corsi di formazione
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