DELIBERA N 28 del 03/08/2012

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1 PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELIBERA N 28 del 03/08/2012 Trasmessa al CONSIGLIO REGIONALE della TOSCANA il PROT. N. VERBALE: Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE IL DIRETTORE PUBBLICAZIONE: La pubblicazione della presente deliberazione all Albo Pretorio è iniziata il giorno e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi. IL DIRETTORE ESECUTIVITÀ: La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi dell art comma 3 del Decreto Legislativo 18/08/2000, n 267 per decorrenza del termine. Seravezza, OGGETTO: Attività di gestione e conservazione della popolazione di lupo Adesione al Wolf Apennine Center (WAC) e approvazione schema di convenzione L'anno duemiladodici, addì tre del mese di agosto alle ore 16,30, presso gli uffici del Parco di Castelnuovo Garfagnana, Fortezza di Montalfonso, si è riunito il Consiglio Direttivo dell'ente Parco, nominato con decreto del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana 4 agosto 2008, n. 12. Presiede il Commissario per l espletamento delle funzioni di Presidente Dott. Paolo Giannarelli nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 151 del 25 luglio 2012 Sono presenti componenti n. 9 Assenti n. 4 (A = assente; P = presente) Bruno BATTINI A Emanuele BERTOCCHI A Armando DELLA PINA P Riccardo FORFORI A Emanuele GUGLIELMI P Daniele Giuseppe MARCHETTI A Marco MUSONI P Giuseppe OTTRIA P Franco PUCCI P Alberto PUTAMORSI P Vittorio TORRE P Pietro VECCHI P Responsabile del procedimento amministrativo: Alfredo LAZZERI Partecipa il Direttore dell'ente Dott. Antonio BARTELLETTI IL DIRETTORE

2 Il Direttore o suo delegato _ IL CONSIGLIO DIRETTIVO CONSIDERATO che la rinnovata presenza del lupo solleva rilevanti problemi gestionali su aree vaste, principalmente connessi alla predazione sul bestiame domestico e alla percezione di pericolosità della specie; PRESO ATTO che lo status quo normativo affida la gestione dei problemi associati alla presenza del Lupo sia al sistema dei parchi (Legge n. 394/91) che alle Regioni ed alle Province (Legge n. 157/92 e n. 142/90), che raramente coordinano i propri interventi, con il risultato di una notevole diversità di azione tra aree diverse; VALUTATO che, anche a livello locale, le competenze in materia di conservazione e gestione del Lupo risultano ancora frammentate tra enti ed amministrazioni diverse, e che ciò determina una generale incoerenza delle strategie di intervento nonostante gli sforzi intrapresi da ogni singolo soggetto; VISTA la deliberazione n. 1 in data 24 gennaio 2012 della Giunta esecutiva del Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano con la quale è stato istituito il Wolf Apennine Center (WAC) presso l Ufficio conservazione della natura e delle risorse agro-zootecniche quale centro istituzionale permanente di riferimento per la gestione del Lupo su scala interregionale; ACCERTATO che le attività del WAC si articolano in quattro diversi settori per rispondere all'esigenza di trovare soluzioni mirate a specifiche manifestazioni del conflitto uomo-lupo e specificatamente interessano il settore sanitario (riguardo alla biologia del lupo, conoscenza del territorio e delle realtà locali), della prevenzione danni (nell' ambito della prevenzione ed accertamento dei danni al patrimonio zootecnico), del monitoraggio (tecniche di monitoraggio del lupo e delle specie preda) ed infine della divulgazione (educazione ambientale e comunicazione); VISTO il contenuto dello schema di convenzione tipo tra il Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano ed i soggetti titolari di responsabilità e competenze nell ambito della conservazione della specie Lupo e della gestione delle problematiche connesse alla sua presenza attraverso azioni tese a: o acquisire e condividere dati in modo standardizzato e su larga scala riguardo consistenza numerica della popolazione di lupo, principali fonti di minaccia per la specie e distribuzione ed abbondanza relativa delle prede selvatiche; o promuovere e condividere con le autorità pubbliche competenti, su un area vasta, programmi di gestione e conservazione della specie; o identificare e attuare le migliori strategie per l attenuazione del conflitto con i singoli gruppi di interesse; o aumentare la conoscenza e la percezione positiva della specie nel pubblico generico e nei gruppi di interesse; PRESO ATTO delle riunioni tecniche intercorse tra il Parco regionale delle Alpi Apuane e il Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano finalizzate all adesione al WAC e conseguentemente ad assicurare una gestione coordinata delle attività previste nell ambito dello schema di convenzione sopra richiamato e ad estenderle all area delle Alpi Apuane; VALUTATO utile e convenente per entrambi gli Enti, nell ambito della gestione della presenza del lupo, definire reciproci accordi allo scopo di ottimizzare gli sforzi, condividere e valorizzare il know-how maturato nel corso degli anni di attività; CONSIDERATO inoltre che hanno già aderito al Wolf Apennine Center (WAC) i Parchi Regionali dei Cento Laghi (PR) e del Frignano (MO), l Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità dell Emilia Occidentale, le ASL di Lucca, Massa-Carrara, Parma e Reggio Emilia nonché con il Corpo Forestale dello Stato UTB di Lucca; Pag. 1/2

3 Il Direttore o suo delegato _ VISTO lo schema di convenzione elaborato, in accordo con il Parco nazionale dell Appennino Tosco Emiliano), dall U.O.C. Valorizzazione Territoriale e dall U.O.S. Vigilanza e protezione della fauna del Parco regionale delle Alpi Apuane che si allega al presente atto sotto lett. A, quale parte integrante e sostanziale, nel quale vengono individuate una serie di azioni ed interventi tra loro integrati per la conservazione della specie Lupo e della gestione delle problematiche connesse alla sua presenza nel territorio protetto; VISTA la proposta di deliberazione predisposta dall Ufficio Responsabile del procedimento; ACQUISITO e conservato in atti il parere favorevole di regolarità tecnica di cui all art. 49, comma 1, del Testo unico di cui al D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; Con voti unanimi e tutti favorevoli, resi nei modi di legge, dai consiglieri presenti e votanti D E L I B E R A 1. di aderire, per le ragioni espresse in premessa, al Wolf Apennine Center (WAC) istituito presso il Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano; 2. di approvare lo schema di convenzione tra il Parco regionale delle Alpi Apuane e il Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano relativo alla conservazione della specie Lupo e della gestione delle problematiche connesse alla sua presenza nel territorio protetto; 3. di dare atto che tale schema, allegato sotto lett. A, è parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 4. di autorizzare il Presidente, o suo delegato, alla sottoscrizione della convenzione indicata in oggetto; 5. di dare mandato ai Coordinatori dell U.O.C. Valorizzazione Territoriale e dell U.O.S. Vigilanza e protezione della fauna di provvedere a tutti gli adempimenti conseguenti a tale sottoscrizione. DELIBERA inoltre a voti unanimi, stante l'urgenza, di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del Testo unico di cui al D.Lgs. 18 agosto 2000, n AL/al C:doc. / protocolli / deliberawac Pag. 2/2

4 Allegato A alla deliberazione n. 28 in data 3 agosto 2012 Wolf Apennine Center SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO-EMILIANO E IL PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE PER L ATTIVITA DI GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA POPOLAZIONE DI LUPO NEL TERRITORIO DI AFFERENZA DEL WOLF APENNINE CENTER L anno duemiladodici (2012), il giorno ( ) del mese di ( ) nella sede del Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano, in Via Comunale 23 a Sassalbo (MS). TRA: il Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano (di seguito denominato Parco nazionale), con sede a Sassalbo (MS) in Via Comunale n. 23, rappresentato dal.. autorizzato a sottoscrivere il presente documento a seguito della Deliberazione del Consiglio Direttivo n.... del.; E Il Parco Regionale delle Alpi Apuane (di seguito denominato Parco regionale) con sede in Seravezza (LU) in via Corrado del Greco n. 11 rappresentato dal.. autorizzato a sottoscrivere il presente documento a seguito della Deliberazione del Consiglio Direttivo n.... del.; RICHIAMATE: - la Legge 6 dicembre 1991, N. 394 Legge quadro sulle aree protette ; - la Legge 11 febbraio 1992, N. 157, "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche ed integrazioni; - la Direttiva Comunitaria 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatica; - il Decreto del Presidente della Repubblica n. 357 dell 8 settembre 1997 e successive modifiche, recante attuazione della sopraccitata direttiva 92/43/CEE; - il D.P.R. 21 maggio 2011 Istituzione del Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano ; - la L:R.T. 11 agosto 1997, n. 65 Istituzione dell Ente per la gestione del Parco Regionale delle Alpi Apuane ; CONSIDERATO CHE: - con Deliberazione Consiliare n. 6 del 11/03/2009 il Parco nazionale ha approvato il progetto Life + LIFE07NAT/IT/ Natura & Biodiversity Improving conditions for large carnivore conservation a transfer of best practices denominato sinteticamente EX-TRA con durata dal al ed avente come beneficiario il Parco nazionale del Gran Sasso Monti della Laga e tra i Partner, oltre al Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Transilvania University of Brasov (Romania), Faculty of Silvicolture and Forest Engineering (Romania), Balkan Wildlife Society (Bulgaria), Ministry of Enviroment and Water (Bulgaria) e Callisto Wildlife and Nature Conservation Society (Grecia); - il Parco nazionale, nell ambito del suddetto progetto ha posto in essere attività di monitoraggio delle popolazioni di lupo, oltre ad attività di monitoraggio degli eventi di predazione a carico di bestiame domestico, attività di formazione del personale nonché attività di sensibilizzazione rivolte ai principali stakeholders ; - il territorio attualmente afferente al Parco nazionale è già stato in passato oggetto di attività di monitoraggio della specie lupo e di mitigazione del conflitto lupo-zootecnia. In particolare sono stati attuati il Progetto LIFE96NATIT denominato Azioni di conservazione del lupo in sei siti SIC del Parco Regionale dell Alto Appennino reggiano ; il Progetto LIFE00NAT/IT/7214

5 denominato Azioni di conservazione del lupo (Canis lupus) in 10 siti S.I.C. di tre Parchi della Regione Emilia-Romagna e il progetto denominato Conservazione del Lupo su larga scala. Proposta dei parchi regionali di crinale per la gestione associata di un progetto sperimentale di monitoraggio dei branchi locali di Lupo ; - con deliberazione di Giunta n. 1 del 24 gennaio 2012, allo scopo di rispondere e riparare alla frammentazione locale delle competenze in materia di conservazione e gestione del lupo, il Parco nazionale ha istituito il Wolf Apennine Center (di seguito denominato W.A.C.) presso il proprio Servizio Conservazione della Natura e delle Risorse agro-zootecniche quale un centro permanente di riferimento istituzionale per la gestione del Lupo su scala interregionale (Appennino settentrionale); - Il W.A.C. del Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano si articola in quattro diversi settori per rispondere all'esigenza di trovare soluzioni mirate a specifiche manifestazioni del conflitto uomo-lupo: 1. Settore sanitario, con competenze generali riguardo biologia del lupo, conoscenza del territorio e delle realtà locali (attività zootecniche, attività venatoria, presenza di ibridi, presenza cani, ecc.), utile al coordinamento generale delle attività riguardanti il recupero di lupi feriti e/o avvelenati, il recupero e l analisi di lupi morti e il recupero di ibridi; 2. Settore prevenzione danni, con competenze nell' ambito della prevenzione ed accertamento dei danni al patrimonio zootecnico. 3. Settore monitoraggio, con competenze relative alle tecniche di monitoraggio del lupo e delle specie preda; 4. Settore divulgazione, con competenze in materia di biologia del lupo, di educazione ambientale e comunicazione. - le azioni afferenti ai diversi settori sono mirate essenzialmente a: (1) acquisire e condividere dati in modo standardizzato e su larga scala riguardo consistenza numerica della popolazione di lupo, principali fonti di minaccia per la specie e distribuzione ed abbondanza relativa delle prede selvatiche; (2) promuovere e condividere con le autorità pubbliche competenti, su un area vasta, programmi di gestione e conservazione della specie; (3) identificare e attuare le migliori strategie per l attenuazione del conflitto con i singoli gruppi di interesse; (4) aumentare la conoscenza e la percezione positiva della specie nel pubblico generico e nei gruppi di interesse; - il Parco regionale ha posto in essere attività di monitoraggio delle popolazioni di lupo, oltre ad attività di monitoraggio degli eventi di predazione a carico di bestiame domestico, attività di formazione del personale nonché attività di sensibilizzazione rivolte ai principali stakeholders; VALUTATO utile e convenente per entrambi gli Enti, nell ambito della gestione della presenza del lupo, definire reciproci accordi allo scopo di ottimizzare gli sforzi, condividere e valorizzare il know-how maturato nel corso degli anni di attività; PRESO ATTO CHE: il Parco nazionale e il Parco regionale hanno individuato, nell ambito del presente accordo, le seguenti funzioni da svolgere in forma coordinata e associata: a) attività riguardanti il recupero di lupi feriti e/o avvelenati, il recupero e l analisi di lupi morti e di ibridi; b) attività di monitoraggio della presenza dei branchi locali; c) gestione delle problematiche connesse ai conflitti uomo-lupo, alla potenziale presenza di ibridi e agli aspetti sanitari in generale; d) formazione e utilizzo del personale afferente, a diverso titolo, agli Enti convenzionati; e) azioni di sensibilizzazione e informazione degli stakeholder e del pubblico in generale; si concorda quanto segue: Art. 1 Oggetto La presente convenzione ha come oggetto la definizione di un rapporto di collaborazione con il Wolf Apennine Center del Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano al quale è riconosciuto dai soggetti convenzionati lo svolgimento delle seguenti funzioni: a) coordinamento delle azioni monitoraggio della presenza dei branchi locali di lupo; b) coordinamento della gestione delle problematiche connesse ai conflitti uomo-lupo e alla potenziale presenza degli di ibridi; c) coordinamento della formazione del personale afferente ai due Enti; d) coordinamento delle azioni di sensibilizzazione e informazione;

6 Art. 2 Impegni delle parti Il Parco nazionale, nell ambito delle proprie funzioni, si impegna a: a) coordinare le attività di monitoraggio della presenza dei branchi locali sull intero territorio degli Enti che afferiscono formalmente al W.A.C.; b) supportare il Parco regionale nel coordinamento delle attività finalizzate all applicazione di soluzioni locali di mitigazione dei conflitti con la zootecnia e con gruppi di interesse; c) collaborare con il Parco regionale alle attività finalizzate al monitoraggio degli aspetti sanitari; d) predisporre protocolli applicativi condivisi concernenti le tecniche di monitoraggio e concordare calendari di attività; e) archiviare dati e predisporre un sistema informativo territoriale su base GIS condividendolo con tutti gli Enti che afferiscono formalmente al W.A.C.; f) favorire lo scambio di dati e di informazioni tramite report periodici e relazioni di sintesi; g) mettere a disposizione il personale afferente al progetto Life EX-TRA per attività di monitoraggio della popolazione di lupo; h) supportare il Parco regionale nelle azioni di informazione e sensibilizzazione dell opinione pubblica locale; i) coinvolgere il personale del Corpo Forestale dello Stato, afferente al CTA del Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano, nelle azioni di cui all articolo 1 compatibilmente con le disponibilità complessive di risorse, personale, mezzi ed attrezzature; j) l) coordinare la produzione di progetti multi partner e candidare le proposte su specifici strumenti finanziari; k) m) elaborare e concordare un piano di comunicazione relativo alle attività del WAC e dei soggetti convenzionati. il Parco regionale nell ambito delle proprie funzioni, si impegna a: a) collaborare al recupero dei lupi rinvenuti in cattive condizioni di salute, feriti o deceduti nel territorio del Parco nazionale e più genericamente dell intero territorio che afferisce al W.A.C. mettendo a disposizione le professionalità presenti nel parco regionale stesso; b) condividere con il W.A.C. le tecniche e i protocolli applicativi del monitoraggio della presenza del lupo nel territorio del parco regionale e a concordare con il medesimo W.A.C. calendari di attività compatibilmente con la disponibilità di personale, risorse, mezzi ed attrezzature; c) avvisare tempestivamente il W.A.C. del Parco nazionale in caso di rinvenimento di lupi feriti, potenzialmente avvelenati o morti; avvistamenti di cucciolate o altri eventi significativi inerenti la specie lupo; d) scambiare con il W.A.C. del Parco nazionale, su base stagionale in funzione delle specifiche attività di monitoraggio svolte, e comunque con cadenza semestrale, dati utili all interpretazione dello status dell assetto territoriale della popolazione(tracciature, genotipi, rendez vous sites, avvistamenti, ecc.); e) collaborare con il personale afferente al progetto EX-TRA e al Parco nazionale ad attività sul campo, limitatamente alle proprie disponibilità di personale e mezzi; f) nominare un rappresentante del Parco regionale nell ambito del Comitato di Direzione del W.A.C. del Parco nazionale; In particolare, in un ottica di proficua collaborazione volta all implementazione delle attività di monitoraggio della presenza del lupo e al raggiungimento di uno standard di affidabilità più elevato nell interpretazione dei risultati ottenuti mediante l applicazione di tecniche integrate di monitoraggio, il Parco nazionale si impegna a fornire informazioni e dati in qualunque formato qualora fosse necessario per meglio interpretare i risultati delle attività e il Parco regionale si impegna a fornire, allo stesso modo, informazioni e dati in qualunque formato, qualora fosse necessario per meglio interpretare i risultati delle attività di monitoraggio nel territorio di riferimento. Art. 3 Svolgimento delle attività Il Parco nazionale e il Parco regionale si impegnano a concordare puntualmente e direttamente fra i competenti uffici, qualora necessario, gli aspetti operativi di ogni attività sopra elencata. Art. 4 Durata La presente convenzione ha la durata di due anni dalla sottoscrizione ed è rinnovabile previo accordo tra le parti.

7 Art. 5 Verifica attività, modalità e tempi Nel corso del primo anno di attività verrà monitorato l effettivo stato di attuazione della gestione associata delle azioni previste nell ambito della presente convenzione, tramite l elaborazione di un corno programma il cui andamento/rispetto verrà periodicamente verificato. Al termine del primo anno si provvederà alla verifica complessiva dell efficienza ed efficacia dei servizi comuni svolti, al fine di apportare eventuali correzioni alle modalità organizzative adottate. Nel secondo anno verrà proseguito il monitoraggio delle attività comuni e dei risultati ottenuti. Art. 6- Oneri finanziari Per la collaborazione prevista nella presente convenzione non sono previsti oneri aggiuntivi a carico del Parco nazionale e del Parco regionale. Le eventuali spese sostenute da ciascuna parte per le attività concordate saranno dalla stessa sostenute, senza che ciò comporti l origine di diritti od oneri per l altra parte. Art. 7- Utilizzo dei dati Entrambi gli Enti si impegnano a non divulgare a terzi, senza il consenso dell altra parte, dati sensibili eventualmente scambiati, acquisiti e/o utilizzati nell ambito della presente convenzione. Le parti, rispettivamente nella persona dei responsabili per la presente convenzione o altri referenti o collaboratori o partecipanti alle attività, sono tenute ad osservare riserbo sui dati ed informazioni. Le parti possono utilizzare per i propri fini istituzionali i risultati delle attività oggetto della presente convenzione. Art. 8- Risoluzione-recesso Le parti potranno risolvere la presente convenzione in caso di comprovate ragioni che dovranno essere motivate e comunicate per iscritto dalla parte con un preavviso di almeno 1 mese. Art. 9- Foro competente Per qualsiasi controversia il Foro competente è quello di Massa Carrara. Per il PARCO NAZIONALE per IL PARCO REGIONALE

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