AZIONE INTERVISTE AI MAESTRI DELLA MILANESITA 1 censimento MAESTRO LAURA MARELLI modisteria

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1 AZIONE INTERVISTE AI MAESTRI DELLA MILANESITA 1 censimento MAESTRO LAURA MARELLI modisteria

2 MAESTRO LAURA MARELLI modisteria intervista esplorativa di: Sara Radice, Ilaria Guglielmetti (rilievo fotografico) milano, via moscova, ottobre 2011

3 IL MAESTRO Si tratta di un attività di famiglia tramandata da quattro generazioni; ha iniziato a fare questo lavoro la bisnonna di Laura Marelli e si è tramandato da figlia in figlia (figlie maggiori). La signora Marelli ha iniziato dunque da piccola giocando in laboratorio fino a diventare molto appassionata di questa nicchia dell artigianato. La modisteria, infatti, soprattutto in Italia, fatta con il sistema di una volta (cioè fare il cappello in testa alla cliente, personalizzato alla sua fisionomia e a quello che indossano ), è una nicchia, apprezzata ma piccola.

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6 STRUMENTI E TECNICHE La modista Marelli segnala la massiccia introduzione di strumenti per industrializzare la produzione, abbassando il prezzo del manufatto:... senza neanche così tanto avvilirlo, perché se a questo si aggiunge l aspetto creativo di gusto in conclusione in Cina sono bravissimi! L artigiana afferma che... è vero che le mani sanno fare tutto e a volte di più delle macchine, ma hanno dei tempi estremamente lunghi, per cui fare una cosa che ci metti quasi 2 giorni, devi venderla ad una cifra tale, che sembra esagerata anche per un occhio allenato, se confrontato con un altro manufatto che viene venduto ad una cifra irrisoria perché ha avuto un passaggio più rapido e una distribuzione più capillare. Si parla di contro 300.

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11 TRASFERIMENTO DEL SAPERE Ci sono molti giovani che chiedono di formarsi a bottega. L. Marelli vorrebbe creare una scuola ma le manca il tempo. Occasionalmente insegna, aiuta degli studenti nella tesi o nella realizzazione di un unico pezzo. Attualmente lavora con stagiste giapponesi. Anche la ragazza che lavora in bottega da 8-9 anni è giapponese. Dice... c è una manualità paziente e non dimenticata, mentre nella manualità più nostrana c è una dimenticanza nelle mani, e lo vedo soprattutto quando insegno, c è un urgenza creativa che viene imposta sin dalla giovane età in cui questa urgenza crea l ansia di dover concludere una cosa molto velocemente e su questo tipo di oggetti non va bene...

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14 L AMBIENTE DI LAVORO Gallia e Peter, insegna del negozio-bottega, sono i cognomi della bisnonna e della nonna: siccome inizialmente hanno lavorato insieme, hanno messo insieme i loro cognomi. Attualmente la bottega è in via Moscova 6o, ma la sede storica era in via Monte Napoleone 3 e inizialmente, prima della guerra, era sulla strada e in seguito in un cortile interno a causa di danneggiamenti. Gli spazi espositivi e di rappresentanza sono subito all entrata ed evidenti dalla strada. La bottega vera e propria invece è separata da una porta. Sono esposti prototipi, disegni, foto che ritraggono personaggi celebri che indossano le sue creazioni in un atmosfera molto elegante ed intima.

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19 L OGGETTO La modisteria italiana, dai tempi degli anni 30, aveva come riferimento Parigi, che era la patria della modisteria, in cui le case di copia vendevano alle modiste (anche alla nonna della Marelli che andava di proposito in Francia) con etichette di case di moda famose, rigorosamente con un etichetta con scritto copia perché veniva comperata la base sulla quale fare il cappello (fusto) e i tessuti e i materiali che gli stilisti (couturier) preparavano e le modiste acquistavano e confezionavano. La Marelli è dunque una rtigiana e non uno stitlista: da lei scelgono il prodotto e la possibilità che sia personalizzato. Crea circa pezzi, sia nell estivo, che nell invernale, ma sono modelli che rappresentano quasi tutti gli stili del contesto. C è uno stile di eleganza e di manufatto che caratterizza il marchio Gallia e Peter da sempre, ma una persona, qualunque sia il suo stile, può scegliere tra i modelli che facciamo quello che più le sia adatta.

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23 SISTEMA VISIVO DI RESTITUZIONE DELLE INTERVISTE/ SEMILAVORATO...ottore 2011