Arcidiocesi di Bologna RITO PER L INIZIO DEL MINISTERO PASTORALE DEL NUOVO PARROCO

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1 Arcidiocesi di Bologna RITO PER L INIZIO DEL MINISTERO PASTORALE DEL NUOVO PARROCO Bologna

2 Carta Arcivescovo Prot Tit. 1 Fasc. 9 Le Sacre Scritture ci dicono che Mosè scelse settanta anziani affinché lo coadiuvassero nel guidare il popolo di Dio. Gli apostoli, poi, associarono collaboratori nel ministero per annunziare e attuare l opera della salvezza. Il Concilio Vaticano II attesta che I vescovi grazie al dono dello Spirito Santo che è concesso ai presbiteri nella sacra ordinazione, hanno in essi dei necessari collaboratori e consiglieri nel ministero e nella funzione di istruire, santificare e governare il popolo di Dio (cfr. PO n. 7). Il vescovo, per favorire l'aumento della gloria di Dio e nello stesso tempo arricchire le persone della vita divina, costituisce nella sua Chiesa particolare delle comunità di fedeli che affida a un presbitero quale proprio pastore. La nomina e l inizio del ministero pastorale di un nuovo parroco è, quindi, un momento importante per la vita della comunità e del territorio. È tradizione della Chiesa che tale avvenimento sia segnato da un rito particolare. Pertanto, facendo tesoro di quanto indicato dal Benedizionale vigente, dell esperienza e delle legittime consuetudini della nostra Chiesa di Bologna, si promulga il presente Rito per l inizio del ministero pastorale del nuovo parroco, predisposto dall Ufficio Liturgico Diocesano, che entrerà in vigore dalla Prima domenica di Avvento, il 2 dicembre Dato a Bologna, dalla Residenza Arcivescovile, l 8 novembre 2018, Memoria di Tutti i Santi della Chiesa bolognese. Matteo Maria Zuppi Arcivescovo di Bologna 2

3 PREMESSE GENERALI 1. L'inizio del ministero pastorale di un nuovo parroco è un avvenimento di rilievo nella vita di una o più comunità e delle altre comunità della zona. È opportuno che esso venga celebrato in giorno domenicale o festivo nel contesto della liturgia eucaristica con la partecipazione del vicario pastorale, del moderatore e dei presbiteri della stessa zona e delle parrocchie confinanti, i quali concelebrano la Messa come segno di unità del presbiterio diocesano, e di un gran numero di fedeli delle comunità. Sia presente anche il presidente della zona pastorale. 2. Il rito è presieduto dall arcivescovo o dal suo delegato. 3. Il rito prevede sempre la celebrazione della Messa. Quando l arcivescovo presiede solo il rito dell inizio del ministero pastorale (nn ) o quando il rito è presieduto dal delegato dell arcivescovo (nn ) la Messa si celebra con il rito stazionale. Terminato il rito, il nuovo parroco presiede la Messa e il delegato dell arcivescovo, se concelebra l'eucaristia, prende il primo posto tra i concelebranti. Quando l arcivescovo presiede la Messa (nn ) il nuovo parroco prende il primo posto tra i concelebranti. In questo giorno la celebrazione eucaristica sia possibilmente unica per tutte le parrocchie che accolgono il loro nuovo parroco. 4. La domenica si celebri la Messa propria del giorno del Signore. Negli altri giorni, quando presiede il nuovo parroco, se lo si ritiene opportuno e le norme liturgiche lo consentono, si potrà usare il formulario della Messa per il sacerdote celebrante (cfr. Messale Romano pp ). 5. Nel caso in cui si affidasse la cura pastorale di più parrocchie, la celebrazione sarà preparata e animata in modo unitario dai cori, dai lettori, dai ministranti ecc. di tutte le parrocchie. Per quanto riguarda i canti, i cori delle parrocchie siano concordi nel proporre un repertorio comune e conosciuto che favorisca la partecipazione di tutta l'assemblea. 6. Le intenzioni della preghiera universale siano sobrie e chiare nella formulazione; siano proposte da vari fedeli, in rappresentanza delle diverse realtà della parrocchia (e, nel caso di più parrocchie, delle diverse comunità). Fra le intenzioni della preghiera universale è bene che si formulino suppliche per la Chiesa diocesana, le vocazioni al ministero ordinato, il nuovo parroco. 7. Nella presentazione dei doni insieme al pane e al vino per la celebrazione dell Eucaristia si possono portare anche alcuni doni significativi della stagione e delle attività lavorative della zona, i quali verranno destinati per qualche 3

4 opera assistenziale. Eventuali regali per il nuovo parroco siano presentati nella sala parrocchiale durante un momento di festa, al termine della celebrazione della Messa. 8. Al rito della pace, il nuovo parroco scambia il saluto con alcuni rappresentanti della parrocchia (o delle parrocchie) presso la loro sede: anziani, fanciulli, operatori pastorali, catechisti, membri della Caritas parrocchiale, ecc. 9. Se lo si ritiene opportuno, l'accoglienza all arcivescovo e al nuovo parroco si può fare ai confini della parrocchia o sul sagrato della chiesa parrocchiale secondo le consuetudini. 10. L'eventuale saluto delle autorità cittadine si effettuerà opportunamente, secondo le consuetudini locali, in tempo e luogo concordati e al di fuori del rito liturgico. 4

5 I. RITO DI INIZIO DEL MINISTERO DEL NUOVO PARROCO PRESIEDUTO DALL ARCIVESCOVO Premesse 11. Nella sacrestia si preparino: -paramenti per la Messa con casula per il nuovo parroco, per diaconi e ministri; -croce astile, candelieri, turibolo con navicella. In presbiterio si preparino: -sede per il nuovo parroco in luogo adatto; -posti per concelebranti, diaconi, ministri; -quanto necessario per la celebrazione eucaristica; -libretti per la concelebrazione; -aspersorio e secchiello con acqua santa; -vassoi con i vasetti degli oli benedetti, vassoio con stola viola, vassoio con chiave del tabernacolo, vassoio con chiave della chiesa. Il Libro dei Vangeli sia posto sulla mensa dell altare, aperto alla pagina del brano previsto per la Messa del giorno. Rito di inizio del ministero del nuovo parroco INGRESSO IN CHIESA 12. Sul sagrato della chiesa l arcivescovo, in abito corale, è accolto dal nuovo parroco, rivestito di camice e stola ma senza casula, dal vicario pastorale, dal moderatore e presbiteri della zona pastorale, dal presidente della zona pastorale e da rappresentati della parrocchia o delle parrocchie. L arcivescovo, con a fianco il nuovo parroco, entra in chiesa. Un ministro porge la croce all arcivescovo, che la bacia e la offre al bacio di venerazione al nuovo parroco. È opportuno che sia la stessa croce astile che poi viene usata in processione. 13. Quindi processionalmente nel modo consueto, preceduti da ministri con croce e candelieri si raggiunge il presbiterio. Nel frattempo si esegue un canto adatto. L altare si venera solo con l inchino del capo. INIZIO 14. L arcivescovo si porta alla sede e inizia il rito dicendo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen. 5

6 SALUTO 15. L arcivescovo saluta i presenti con queste parole o altre simili: Dio Padre, fonte di ogni dono e ministero, Cristo, maestro e pastore delle nostre anime, lo Spirito Santo, artefice di comunione nella carità, sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito. PRESENTAZIONE DEL NUOVO PARROCO 16. Quindi l arcivescovo prosegue con queste parole o altre simili: Carissimi, la nostra comunità parrocchiale di N. (in caso di più parrocchie le comunità parrocchiali di N. N.) riunita (riunite) nel giorno del Signore (in questo giorno di festa), vive (vivono) un momento di particolare gioia e solennità, perché riceve (ricevono) dal vescovo il suo (loro) nuovo parroco nella persona del presbitero N.. Nella successione e nella continuità del ministero si esprime l'indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il vescovo affida una porzione del suo gregge. PROFESSIONE DI FEDE DEL NUOVO PARROCO 17. L arcivescovo e il nuovo parroco si portano all altare ove è posto il Libro dei Vangeli aperto alla pagina del brano previsto per la Messa del giorno. Il nuovo parroco fa la Professione di fede e il giuramento toccando con la mano destra il Libro dei Vangeli. Quindi il nuovo parroco firma il foglio con la Professione di fede, a sua volta controfirmato dall arcivescovo. I fedeli intonano una acclamazione di giubilo (ad es.: Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio). Quindi si ritorna alla sede. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 18. L arcivescovo invita tutti a pregare con queste parole o altre simili: Invochiamo ora lo Spirito del Signore, perché il parroco e i parrocchiani formino una sola famiglia, riunita nella fede, nella speranza e nella carità. Si canta il Veni Creator Spiritus o un altro canto adatto. 6

7 PREGHIERA DI BENEDIZIONE 19. Terminato il canto, il nuovo parroco si porta in mezzo al presbiterio di fronte all arcivescovo e si inchina. Quindi l arcivescovo dice: Preghiamo. Tutti pregano per qualche istante in silenzio. Poi l arcivescovo, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione: Sii benedetto, Dio nostro Padre, pastore dei pastori, per i grandi doni del tuo amore. In Cristo tuo Figlio, presente e operante nella santa Chiesa, ci hai fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, per formare un'unica famiglia, riunita nella celebrazione dell'eucaristia, centro e fulcro della vita cristiana. Guarda con paterna benevolenza il nuovo parroco, a cui affidi un'eletta porzione del tuo gregge; fa' che la comunità parrocchiale di N. (in caso di più parrocchie le comunità parrocchiali di N. N.) cresca (crescano) e si edifichi (edifichino) in tempio santo del tuo Spirito e renda (rendano) viva testimonianza di carità, perché il mondo creda in te e in colui che hai mandato, il Signore nostro Gesù Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen. RITI ESPLICATIVI 20. Poi l arcivescovo si rivolge al nuovo parroco con queste parole: Aspergi con l acqua, segno del Battesimo, questa famiglia parrocchiale (in caso di più parrocchie questa porzione del popolo di Dio) che affido alle cure della tua paternità spirituale; custodisci e guida questo gregge di Cristo alla salvezza eterna. 21. L arcivescovo porge al nuovo parroco il secchiello con l acqua benedetta e l'aspersorio. Il nuovo parroco, dopo se stesso, asperge i fedeli passando attraverso la navata della chiesa. Nel frattempo si esegue un canto adatto. 7

8 22. Terminata l aspersione, il nuovo parroco si porta davanti all arcivescovo. Il diacono porge all arcivescovo il Libro dei Vangeli e l arcivescovo lo consegna al nuovo parroco dicendo: Ricevi il Libro dei Vangeli: fai risuonare nel cuore delle persone l annuncio di salvezza di Gesù Signore, nutri i tuoi fedeli degli insegnamenti di Cristo, divino Maestro. Il nuovo parroco prende il Libro dei Vangeli, lo bacia e lo porta all ambone. Nel frattempo si esegue un brano musicale. 23. Quindi il nuovo parroco si porta nuovamente davanti all arcivescovo, il quale gli consegna un vassoio con gli oli santi e un vassoio con la stola viola dicendo: Ricevi in consegna l Olio con cui disporrai i catecumeni al lavacro battesimale, il Crisma per ungere i rinati dall acqua e dallo Spirito Santo come re, sacerdoti e profeti; con il sacramento della Penitenza riconcilia i fedeli con Dio in nome della Chiesa; con l Olio santo dona sollievo agli infermi. 24. Quindi l arcivescovo infonde l'incenso nel turibolo. Un ministro con il vassoio con la chiave del tabernacolo si avvicina alla sede. L arcivescovo rivolto al nuovo parroco dice: Venera il santo altare sul quale si celebrano i santi misteri. Ricevi anche la chiave del tabernacolo: conserva con rispetto il Pane eucaristico, cura che sia portato a quanti non possono prendere parte all Eucaristia, insieme con questo popolo adora il Cristo qui presente come Dio con noi e coltiva lo spirito di preghiera. Il nuovo parroco si porta all altare per venerarlo con il bacio, poi riceve il turibolo da un ministro e incensa l altare. Quindi si reca al tabernacolo e aperta la porta, fatta la genuflessione, incensa il Santissimo Sacramento. Poi, fatta nuovamente genuflessione, chiude la porta. Nel frattempo si esegue un brano musicale. 25. Quindi l arcivescovo invita il nuovo parroco alla sede presidenziale dicendo: Carissimo N., figlio e collaboratore nostro, ti affido questo gregge di Dio: 8

9 tu guidalo non perché costretto, ma volentieri, non per interesse ma generosamente, non come padrone delle persone ma facendoti umile modello per questi figli di Dio. Il Signore ti conceda di presiedere e servire fedelmente, in comunione con me, tuo vescovo, questa famiglia parrocchiale (in caso di più parrocchie questa porzione del popolo di Dio). E quando apparirà il Pastore supremo Cristo Gesù, egli non mancherà di coronare le tue fatiche con la sua gloria. Il nuovo parroco siede sulla sede presidenziale. 26. Quindi l arcivescovo può consegnare al nuovo parroco anche le chiavi della chiesa dicendo: Ricevi le chiavi della chiesa. Custodiscila sempre come Santuario del popolo santo di Dio, amane il decoro e la bellezza, sia sempre come sposa adorna per il suo sposo. 27. Terminati questi riti, un rappresentante della comunità ringrazia il l arcivescovo per le sue premure di padre e pastore della Chiesa e per il dono del nuovo parroco. 28. Quindi l arcivescovo dice alcune parole di saluto e augurio alla comunità o alle comunità e al nuovo parroco. Al termine del saluto l arcivescovo benedice il popolo con la formula consueta. 29. Quindi l arcivescovo, al centro del presbiterio, saluta il nuovo parroco con un abbraccio di pace, poi lascia la chiesa accompagnato dal vicario pastorale, dal moderatore e dal presidente della zona pastorale. Il nuovo parroco, indossata la casula, si porta alla sede. Nel frattempo si esegue un canto adatto. 30. Quindi, omesso l'atto penitenziale e, secondo l'opportunità, il Kyrie eleison, il nuovo parroco inizia l'inno Gloria a Dio, se deve essere detto. Poi la Messa prosegue come al solito. 31. Come testo per la Professione di fede si suggerisce quello previsto per la professione battesimale della Veglia Pasquale. Il nuovo parroco: Fratelli carissimi, la santa Chiesa che è nostra madre, ci ha generati alla fede per mezzo del Battesimo; ci ha nutrito della parola di Dio e dei sacramenti della sua misericordia; ci insegna a vivere come fratelli nella famiglia dei figli di Dio, 9

10 portando gli uni i pesi degli altri, facendoci carico soprattutto dei più deboli e dei più indifesi. In comunione con lei rinnoviamo la nostra fede in Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, e ravviviamo la grazia del nostro Battesimo Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? R. Credo. Il nuovo parroco: Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? R. Credo. Il nuovo parroco: Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? R. Credo. Il nuovo parroco conclude: Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna. R. Amen. 32. Quando è possibile, al termine dell orazione dopo la comunione, con una monizione si invitano i fedeli a formare una processione per uscire nel sagrato, dove si fa una benedizione e un congedo che valorizzino la presenza della comunità sulla piazza e in mezzo alle case. Quindi il nuovo parroco saluta le persone e, poi, ci si porta negli ambienti parrocchiali per un momento di festa. 10

11 II. RITO DI INIZIO DEL MINISTERO DEL NUOVO PARROCO DURANTE LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DALL ARCIVESCOVO Premesse 33. In un luogo adatto si prepari la sacrestia perché l arcivescovo, il nuovo parroco, i presbiteri, i diaconi e i ministri possano agevolmente assumere i paramenti prima della celebrazione e poi salutare le persone al termine della liturgia. 34. Nella sacrestia si preparino: -croce astile, candelieri, turibolo e navicella; -Libro dei Vangeli. In presbiterio si preparino: -sede per il nuovo parroco vicino alla sede dell arcivescovo; -posti per concelebranti, diaconi, ministri; -quanto necessario per la celebrazione eucaristica; -libretti per la concelebrazione; -aspersorio e secchiello con acqua santa. Rito di inizio del ministero del nuovo parroco ARRIVO DELL ARCIVESCOVO 35. Sul sagrato della chiesa l arcivescovo e il nuovo parroco sono accolti dal vicario pastorale, dal moderatore e presbiteri della zona pastorale, dal presidente della zona pastorale e da rappresentati della parrocchia o delle parrocchie. L arcivescovo e il nuovo parroco si recano al luogo adibito a sacrestia. Dopo aver salutato gli altri presbiteri, diaconi e ministri, indossano i paramenti per la celebrazione della Messa. INGRESSO IN CHIESA 36. Quindi processionalmente nel modo consueto, preceduti da ministri con turibolo e navicella, croce e candelieri, diacono con il Libro dei Vangeli, si arriva alla porta della chiesa. L arcivescovo, con a fianco il nuovo parroco, entra in chiesa. Un ministro porge la croce all arcivescovo, che la bacia e la offre al bacio di venerazione al nuovo parroco. È opportuno che sia la stessa croce astile che viene usata in processione. Poi processionalmente nel modo consueto, si raggiunge il presbiterio. Nel frattempo si esegue il Veni Creator Spiritus o un altro canto adatto. 11

12 37. Arrivati in presbiterio, il diacono depone sulla mensa dell altare il Libro dei Vangeli aperto alla pagina del brano previsto per la Messa del giorno. L arcivescovo, i concelebranti, ma non il nuovo parroco, e i diaconi baciano l'altare. PROFESSIONE DI FEDE DEL NUOVO PARROCO 38. Terminato il canto, l arcivescovo e il nuovo parroco rimangono all altare, rivolti verso i fedeli. Il nuovo parroco fa la Professione di fede e il giuramento toccando con la mano destra il Libro dei Vangeli. Quindi il nuovo parroco firma il foglio con la Professione di fede, a sua volta controfirmato dall arcivescovo. I fedeli intonano una acclamazione di giubilo (ad es.: Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio). Quindi l arcivescovo e il nuovo parroco si portano alla sede. INIZIO E SALUTO 39. L arcivescovo inizia la celebrazione dicendo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen. 40. L arcivescovo saluta i presenti con queste parole o altre simili: Dio Padre, fonte di ogni dono e ministero, Cristo, maestro e pastore delle nostre anime, lo Spirito Santo, artefice di comunione nella carità, sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito. PRESENTAZIONE DEL NUOVO PARROCO 41. Quindi l arcivescovo presenta alla comunità il nuovo parroco. Lo può fare con queste parole o altre simili: Carissimi, la nostra comunità parrocchiale di N. (in caso di più parrocchie le comunità parrocchiali di N. N.) riunita (riunite) nel giorno del Signore (in questo giorno di festa), vive (vivono) un momento di particolare gioia e solennità, perché riceve (ricevono) dal vescovo il suo (loro) nuovo parroco nella persona del presbitero N.. Nella successione e nella continuità del ministero si esprime l'indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il vescovo affida una porzione del suo gregge. 12

13 VENERAZIONE DELL ALTARE 42. Terminata la presentazione, l arcivescovo infonde l incenso nel turibolo. Quindi rivolto al nuovo parroco dice: Venera il santo altare: guida i discepoli di Cristo, Maestro e Signore, nel cammino della verità e della vita, dal fonte battesimale alla mensa del sacrificio eucaristico. Interceda (Intercedano) per te e per tutti (inserire il Titolare della chiesa parrocchiale o i Titolari delle chiese parrocchiali), protettore (protettori) di questa comunità parrocchiale (di queste comunità parrocchiali). 43. Il nuovo parroco si porta all altare per venerarlo con il bacio, quindi riceve il turibolo da un ministro e incensa l altare e la croce. 44. Terminate le incensazioni, la celebrazione continua al solito modo. LITURGIA DELLA PAROLA 45. Le letture sono quelle previste dal Lezionario del giorno. 46. Al canto del Vangelo, l arcivescovo infonde l incenso al turibolo. 47. In assenza del diacono, il nuovo parroco riceve dall arcivescovo la benedizione e si reca all ambone per la proclamazione del Vangelo. 48. L arcivescovo tiene l omelia. PREGHIERA UNIVERSALE E BENEDIZIONE DEL NUOVO PARROCO 49. Terminata l omelia, dopo qualche istante di silenzio, l arcivescovo dalla sede guida la preghiera universale o dei fedeli. 50. Terminata la lettura delle intenzioni, il nuovo parroco si presenta davanti all arcivescovo alla sede e si inchina. Quindi l arcivescovo invita i fedeli alla preghiera con queste parole o altre simili: Invochiamo ora lo Spirito del Signore, perché il parroco e i parrocchiani formino una sola famiglia, riunita nella fede, nella speranza e nella carità. Tutti pregano per qualche istante in silenzio. Poi l arcivescovo, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione: Sii benedetto, Dio nostro Padre, pastore dei pastori, per i grandi doni del tuo amore. In Cristo tuo Figlio, presente e operante nella santa Chiesa, ci hai fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, per formare un'unica famiglia, 13

14 riunita nella celebrazione dell'eucaristia, centro e fulcro della vita cristiana. Guarda con paterna benevolenza il nuovo parroco, a cui affidi un'eletta porzione del tuo gregge; fa' che la comunità parrocchiale di N. (in caso di più parrocchie le comunità parrocchiali di N. N.) cresca (crescano) e si edifichi (edifichino) in tempio santo del tuo Spirito e renda (rendano) viva testimonianza di carità, perché il mondo creda in te e in colui che hai mandato, il Signore nostro Gesù Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen. PROFESSIONE DI FEDE E ASPERSIONE 51. Il nuovo parroco rimane presso l arcivescovo, il quale si rivolge ai fedeli con queste parole o altre simili: Fratelli carissimi, la santa Chiesa che è nostra madre, ci ha generati alla fede per mezzo del Battesimo; ci ha nutrito della parola di Dio e dei sacramenti della sua misericordia; ci insegna a vivere come fratelli nella famiglia dei figli di Dio, portando gli uni i pesi degli altri, facendoci carico soprattutto dei più deboli e dei più indifesi. In comunione con lei rinnoviamo la nostra fede in Dio, Padre e Figlio e Spirito santo, e ravviviamo la grazia del nostro Battesimo. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? R. Credo. L arcivescovo: Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? R. Credo. L arcivescovo: Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? R. Credo. 14

15 L arcivescovo conclude: Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna. R. Amen. 52. Quindi il diacono consegna il secchiello con l acqua benedetta e l aspersorio all arcivescovo, il quale li porge al nuovo parroco. Il nuovo parroco, dopo se stesso, asperge i fedeli. Nel frattempo si esegue un brano musicale. PRESENTAZIONE DEI DONI 53. Durante il canto di presentazione dei doni, l arcivescovo resta alla sede, mentre il nuovo parroco accoglie davanti all altare i doni dei fedeli per la celebrazione eucaristica, e li consegna ai ministri perché preparino la mensa. Se non c è il diacono, prepara il calice per l arcivescovo. 54. Le parti proprie della Messa sono quelle della Messa del giorno. PREGHIERA EUCARISTICA E COMUNIONE 55. Il nuovo parroco è il primo dei concelebranti. 56. Allo rito della pace, l arcivescovo scambia il saluto con il nuovo parroco, il quale si reca, poi, da alcuni rappresentanti della parrocchia o delle parrocchie, presso la loro sede: anziani, fanciulli, operatori pastorali, catechisti, membri della Caritas parrocchiale Al momento della comunione, il nuovo parroco riceve il pane consacrato dall arcivescovo, quindi riceve da lui la pisside per la comunione dei fedeli e va a comunicarli. L arcivescovo affianca il nuovo parroco, oppure torna alla sede. REPOSIZIONE SOLENNE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO 58. Quando tutti i fedeli hanno ricevuto la comunione eucaristica, il pane consacrato rimasto si raccoglie in un unica pisside che viene chiusa e rimane sull altare. 59. L arcivescovo recita l orazione dopo la comunione dalla sede. 60. Quindi l arcivescovo infonde l incenso nel turibolo. Un ministro con il vassoio con la chiave del tabernacolo si avvicina alla sede. L arcivescovo consegna la chiave del tabernacolo al nuovo parroco dicendo: Ricevi la chiave del tabernacolo: conserva con rispetto il Pane eucaristico, 15

16 cura che sia portato a quanti non possono prendere parte all Eucaristia, insieme con questo popolo adora il Cristo qui presente come Dio con noi e coltiva lo spirito di preghiera. A) Se il tabernacolo è in presbiterio 61. Il nuovo parroco si reca davanti all altare, si inginocchia, incensa la pisside con il Santissimo Sacramento, quindi la prende e la ripone nel tabernacolo. Dopo avere fatto la genuflessione chiude la porta del tabernacolo e consegna la chiave ad un ministro. B) Se il tabernacolo è in un altro luogo, fuori del presbiterio 62. Il nuovo parroco si reca davanti all altare, si inginocchia, incensa la pisside con il Santissimo Sacramento, quindi, indossato il velo omerale, prende la pisside, la avvolge nel velo omerale e preceduto da ministri con candelieri e turibolo si reca al tabernacolo. 63. Giunti al luogo della custodia eucaristica, il nuovo parroco ripone la pisside nel tabernacolo. Dopo avere fatto la genuflessione chiude la porta del tabernacolo e consegna la chiave ad un ministro. 64. Il nuovo parroco ritorna in presbiterio per la via più breve. AFFIDAMENTO DELLA SEDE 65. Quindi l arcivescovo invita il nuovo parroco alla sede presidenziale dicendo: Carissimo N., figlio e collaboratore nostro, ti affido questo gregge di Dio: tu guidalo non perché costretto, ma volentieri, non per interesse ma generosamente, non come padrone delle persone ma facendoti umile modello per questi figli di Dio. Il Signore ti conceda di presiedere e servire fedelmente, in comunione con me, tuo vescovo, questa famiglia parrocchiale (in caso di più parrocchie questa porzione del popolo di Dio) annunziando la Parola di Dio, celebrando i santi misteri, testimoniando la carità di Cristo. E quando apparirà il Pastore supremo Cristo Gesù, egli non mancherà di coronare le tue fatiche con la sua gloria. Il nuovo parroco siede sulla sede presidenziale. 16

17 BENEDIZIONE E CONGEDO 66. Quindi l arcivescovo benedice i fedeli. Poi il diacono (o in sua assenza il nuovo parroco) invita a seguire la processione dietro all arcivescovo, con queste parole: Nel nome del Signore, procediamo in pace. R. Rendiamo grazie a Dio. 67. Si forma una processione fino al luogo deputato ai saluti e alla festa di benvenuto. Raggiunta la sala parrocchiale, i ministri si inchinano alla croce processionale. 68. Quindi l arcivescovo e il nuovo parroco salutano le persone convenute. 17

18 III. RITO DI INIZIO DEL MINISTERO DEL NUOVO PARROCO DURANTE LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTO DAL DELEGATO DELL ARCIVESCOVO Premesse 69. In un luogo adatto si prepari la sacrestia perché il delegato, il nuovo parroco, i presbiteri, i diaconi e i ministri possano agevolmente assumere i paramenti prima della celebrazione e poi salutare le persone al termine della liturgia. 70. Nella sacrestia si preparino: -croce astile, candelieri, turibolo e navicella; -casula per il nuovo parroco, se il delegato non resta per la Messa. In presbiterio si preparino: -sede per il nuovo parroco in luogo adatto; -posti per concelebranti, diaconi, ministri; -quanto necessario per la celebrazione eucaristica; -libretti per la concelebrazione; -aspersorio e secchiello con acqua santa. -vassoi con i vasetti degli oli benedetti, vassoio con stola viola, vassoio con chiave del tabernacolo, vassoio con chiave della chiesa. Il Libro dei Vangeli sia posto sulla mensa dell altare, aperto alla pagina del brano previsto per la Messa del giorno. Rito di inizio del ministero del nuovo parroco ARRIVO DEL DELEGATO 71. Sul sagrato della chiesa il delegato è accolto dal nuovo parroco, dal vicario pastorale, dal moderatore e i presbiteri della zona pastorale, dal presidente della zona pastorale e da rappresentati della parrocchia o delle parrocchie. Il delegato, il nuovo parroco, il vicario pastorale, il moderatore e i presbiteri della zona pastorale si recano al luogo adibito a sacrestia. Dopo aver salutato gli altri sacerdoti e i ministri, assumono i paramenti per la celebrazione. Se il delegato rimane anche per la Messa indossa da subito la casula e così pure il nuovo parroco. Se invece il delegato non rimane per la Messa, indossa cotta e stola, mentre per il nuovo parroco solo camice e stola. INGRESSO IN CHIESA 72. Quindi processionalmente nel modo consueto, preceduti da ministri con turibolo e navicella, croce e candelieri, si arriva alla porta della chiesa. 18

19 Il delegato, con a fianco il nuovo parroco, entra in chiesa. Un ministro porge la croce al delegato, che la bacia e la offre al bacio di venerazione al nuovo parroco. È opportuno che sia la stessa croce astile che viene usata in processione. Poi processionalmente nel modo consueto, si raggiunge il presbiterio. Nel frattempo si esegue il Veni Creator Spiritus o un altro canto adatto. 73. Arrivati in presbiterio il delegato se si ferma per la Messa, i concelebranti, ma non il nuovo parroco, e i diaconi baciano l'altare. INIZIO 74. Il delegato si porta alla sede e inizia il rito dicendo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen. SALUTO 75. Il delegato saluta i presenti con queste parole o altre simili: Dio Padre, fonte di ogni dono e ministero, Cristo, maestro e pastore delle nostre anime, lo Spirito Santo, artefice di comunione nella carità, sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito. PRESENTAZIONE DEL NUOVO PARROCO 76. Quindi il delegato prosegue con queste parole o altre simili: Carissimi, la nostra comunità parrocchiale di N. (in caso di più parrocchie le comunità parrocchiali di N. N.) riunita (riunite) nel giorno del Signore (in questo giorno di festa), vive (vivono) un momento di particolare gioia e solennità, perché riceve (ricevono) dal vescovo il suo (loro) nuovo parroco nella persona del presbitero N.. Nella successione e nella continuità del ministero si esprime l'indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il vescovo affida una porzione del suo gregge. LETTURA DELLA BOLLA DI NOMINA 77. Tutti siedono. Un ministro legge la bolla dell arcivescovo. Terminata la lettura, tutti in segno di assenso cantano: Coro: Rendiamo grazie a Dio. Assemblea: Rendiamo grazie a Dio. 19

20 PROFESSIONE DI FEDE DEL NUOVO PARROCO 78. Il delegato e il nuovo parroco si portano all altare ove è posto il Libro dei Vangeli aperto alla pagina del brano previsto per la Messa del giorno. Il nuovo parroco fa la Professione di fede e il giuramento toccando con la mano destra il Libro dei Vangeli. Quindi il nuovo parroco firma il foglio con la Professione di fede, a sua volta controfirmato dall arcivescovo. I fedeli intonano una acclamazione di giubilo (ad es.: Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio). Quindi ciascuno ritorna alla propria sede. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 79. Il delegato invita tutti a pregare con queste parole: Invochiamo ora lo Spirito del Signore, perché il parroco e i parrocchiani formino una sola famiglia, riunita nella fede, nella speranza e nella carità. Si canta il Veni Creator Spritus o un altro canto adatto. PREGHIERA DI BENEDIZIONE 80. Terminato il canto, il nuovo parroco si porta davanti al delegato e si inchina. Quindi il delegato dice: Preghiamo. Tutti pregano per qualche istante in silenzio. Poi il delegato, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione: Sii benedetto, Dio nostro Padre, pastore dei pastori, per i grandi doni del tuo amore. In Cristo tuo Figlio, presente e operante nella santa Chiesa, ci hai fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, per formare un'unica famiglia, riunita nella celebrazione dell'eucaristia, centro e fulcro della vita cristiana. Guarda con paterna benevolenza il nuovo parroco, a cui affidi un'eletta porzione del tuo gregge; fa' che la comunità parrocchiale di N. (in caso di più parrocchie le comunità parrocchiali di N. N.) cresca (crescano) e si edifichi (edifichino) in tempio santo del tuo Spirito e renda (rendano) viva testimonianza di carità, 20

21 perché il mondo creda in te e in colui che hai mandato, il Signore nostro Gesù Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen. RITI ESPLICATIVI 81. Poi il delegato si rivolge al nuovo parroco con queste parole: Aspergi con l acqua, segno del Battesimo, questa famiglia parrocchiale (in caso di più parrocchie questa porzione del popolo di Dio) che l arcivescovo affida alle cure della tua paternità spirituale; custodisci e guida questo gregge di Cristo alla salvezza eterna. 82. Il delegato porge al nuovo parroco il secchiello con l acqua benedetta e l'aspersorio. Il nuovo parroco, dopo se stesso, asperge i fedeli passando attraverso la navata della chiesa. Nel frattempo si esegue un canto adatto. 83. Terminata l aspersione, il nuovo parroco si porta davanti al delegato. Il diacono porge al delegato il Libro dei Vangeli e il delegato lo consegna al nuovo parroco dicendo: Ricevi il Libro del Vangelo: fai risuonare nel cuore delle persone l annuncio di salvezza di Gesù Signore, nutri i tuoi fedeli degli insegnamenti di Cristo divino Maestro. Il nuovo parroco prende il Libro dei Vangeli, lo bacia e lo porta all ambone. Nel frattempo si esegue un brano musicale. 84. Quindi il nuovo parroco si porta nuovamente davanti al delegato, il quale gli consegna un vassoio con gli oli santi e un vassoio con la stola viola dicendo: Ricevi in consegna l Olio con cui disporrai i catecumeni al lavacro battesimale, il Crisma per ungere i rinati dall acqua e dallo Spirito Santo come re, sacerdoti e profeti; con il sacramento della Penitenza riconcilia i fedeli con Dio in nome della Chiesa; con l Olio santo dona sollievo agli infermi. 21

22 85. Quindi il delegato infonde l'incenso nel turibolo. Un ministro con il vassoio con la chiave del tabernacolo si avvicina alla sede. Poi il delegato rivolto al nuovo parroco dice: Venera il santo altare sul quale si celebrano i santi misteri. Ricevi anche la chiave del tabernacolo: conserva con rispetto il Pane eucaristico, cura che sia portato a quanti non possono prendere parte all Eucaristia, insieme con questo popolo adora il Cristo qui presente come Dio con noi e coltiva lo spirito di preghiera. Il nuovo parroco si porta all altare per venerarlo con il bacio, poi riceve il turibolo da un ministro e incensa l altare. Quindi si reca al tabernacolo e aperta la porta, fatta la genuflessione, incensa il Santissimo Sacramento. Poi, fatta nuovamente genuflessione, chiude la porta. Nel frattempo si esegue un brano musicale. 86. Quindi il delegato invita il nuovo parroco alla sede presidenziale dicendo: Carissimo N., in nome dell arcivescovo, ti affido questo gregge di Dio: tu guidalo non perché costretto, ma volentieri, non per interesse ma generosamente, non come padrone delle persone ma facendoti umile modello per questi figli di Dio. Il Signore ti conceda di presiedere e servire fedelmente, in comunione con il tuo vescovo, questa famiglia parrocchiale (in caso di più parrocchie questa porzione del popolo di Dio). E quando apparirà il Pastore supremo Cristo Gesù, egli non mancherà di coronare le tue fatiche con la sua gloria. Il nuovo parroco siede sulla sede presidenziale. 87. Quindi il delegato può consegnare al nuovo parroco anche le chiavi della chiesa dicendo: Ricevi le chiavi della chiesa. Custodiscila sempre come Santuario del popolo santo di Dio, amane il decoro e la bellezza, sia sempre come sposa adorna per il suo sposo. 22

23 88. SE IL DELEGATO PRESIEDE SOLO IL RITO DI INIZIO DEL MINISTERO, un rappresentante della comunità ringrazia per le premure dell arcivescovo, padre e pastore della Chiesa, e per il dono del nuovo parroco. Quindi il delegato dice alcune parole di saluto e augurio alla comunità (o alle comunità) e al nuovo parroco. Poi, al centro del presbiterio, il delegato saluta il nuovo parroco con un abbraccio di pace e lascia l assemblea per la via più breve. Il nuovo parroco, indossata la casula, si porta alla sede. Nel frattempo si esegue un canto adatto. 89. SE IL DELEGATO RIMANE PER LA MESSA, le parole di ringraziamento e di saluto da parte di un rappresentante della comunità vengono pronunciate prima della benedizione finale, e il delegato prende il primo posto tra i concelebranti. 90. Il nuovo parroco, omesso l'atto penitenziale e, secondo l'opportunità, il Kyrie eleison, inizia l'inno Gloria a Dio, se deve essere detto. Poi la Messa prosegue come al solito. 91. Come testo per la professione di fede si suggerisce la professione battesimale della Veglia Pasquale. Il nuovo parroco: Fratelli carissimi, la santa Chiesa che è nostra madre, ci ha generati alla fede per mezzo del Battesimo; ci ha nutrito della parola di Dio e dei sacramenti della sua misericordia; ci insegna a vivere come fratelli nella famiglia dei figli di Dio, portando gli uni i pesi degli altri, facendoci carico soprattutto dei più deboli e dei più indifesi. In comunione con lei rinnoviamo la nostra fede in Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, e ravviviamo la grazia del nostro Battesimo Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? R. Credo. Il nuovo parroco: Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? R. Credo. Il nuovo parroco: Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? R. Credo. 23

24 Il nuovo parroco conclude: Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna. R. Amen. 92. Al termine dell orazione dopo la comunione, se il delegato del vescovo è presente, un rappresentante della comunità ringrazia per le premure dell arcivescovo, padre e pastore della Chiesa, e per il dono del nuovo parroco. Il delegato dice alcune parole di saluto e augurio alla comunità (o alle comunità) e al nuovo parroco. Quindi, se è possibile, con una monizione si invitano i fedeli a formare una processione per uscire nel sagrato, dove si fa una benedizione e un congedo che valorizzino la presenza della comunità sulla piazza e in mezzo alle case. Il nuovo parroco e il delegato, se è rimasto fino ad ora, salutano le persone e, poi, ci si porta negli ambienti parrocchiali per un momento di festa. 24

25 Appendice RITO PER LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO RETTORE DEL SANTUARIO Premesse 93. In un luogo adatto si prepari la sacrestia perché il nuovo rettore, i presbiteri, i diaconi e i ministri possano agevolmente assumere i paramenti prima della celebrazione e poi salutare le persone al termine della liturgia. 94. Nella sacrestia si preparino: -croce astile, candelieri, turibolo e navicella; -casula per il nuovo rettore -Libro dei Vangeli. In presbiterio si preparino: -sede per il nuovo rettore in luogo adatto; -posti per concelebranti, diaconi, ministri; -quanto necessario per la celebrazione eucaristica. Rito di inizio del ministero del nuovo rettore INGRESSO IN CHIESA 95. Sul sagrato della chiesa l arcivescovo, in abito corale, è accolto dal nuovo rettore, rivestito di camice e stola. L arcivescovo, con a fianco il nuovo rettore, entra in chiesa. Un ministro porge la croce all arcivescovo, che la bacia e la offre al bacio di venerazione al nuovo rettore. È opportuno che sia la stessa croce astile che poi viene usata in processione. 96. Quindi processionalmente nel modo consueto, preceduti da ministri con croce e candelieri si raggiunge il presbiterio. Nel frattempo si esegue un canto adatto. L altare si venera solo con l inchino del capo. INIZIO 97. L arcivescovo si porta alla sede e inizia il rito dicendo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen. 25

26 SALUTO 98. L arcivescovo saluta i presenti con queste parole o altre simili: Dio Padre, fonte di ogni dono e ministero, Cristo, maestro e pastore delle nostre anime, lo Spirito Santo, artefice di comunione nella carità, sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito. PRESENTAZIONE DEL NUOVO RETTORE 99. Quindi l arcivescovo prosegue con queste parole o altre simili: Carissimi, questo Santuario vive un momento di particolare gioia e solennità, perché riceve dal vescovo il suo nuovo rettore nella persona del presbitero N.. Nella successione e nella continuità del ministero si esprime l'indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il vescovo affida una porzione del suo gregge. LETTURA DELLA PAROLA DI DIO 100. Tutti siedono. Un lettore sale all ambone e proclama il brano della Sacra Scrittura. Ascoltiamo la Parola di Dio dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4, 1-6 Fratelli, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. Parola di Dio. R. Rendiamo grazie a Dio. PRESENTAZIONE DEL NUOVO RETTORE 101. Terminata la lettura della Parola di Dio, il vescovo rivolge un pensiero alla comunità riunita e presenta il nuovo Rettore. 26

27 PREGHIERA DI BENEDIZIONE 102. Terminata la presentazione l arcivescovo ritorna alla sede. Dopo qualche istante di silenzio, ci si alza in piedi. Il nuovo rettore si porta davanti all arcivescovo e si inchina. Quindi l arcivescovo dice: Preghiamo. Tutti pregano per qualche istante in silenzio. Poi l arcivescovo, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione: Sii benedetto, Dio nostro Padre, pastore dei pastori, per i grandi doni del tuo amore. In Cristo tuo Figlio, presente e operante nella santa Chiesa, ci hai fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, per formare un'unica famiglia, riunita nella celebrazione dell'eucaristia, centro e fulcro della vita cristiana. Guarda con paterna benevolenza il nuovo Rettore N., perché renda sempre viva testimonianza di fede, speranza e carità e il mondo creda in te e in colui che hai mandato, il Signore nostro Gesù Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen. SCAMBIO DELLA PACE 103. Terminata la preghiera di benedizione l arcivescovo scambia il segno di pace con il nuovo rettore. BENEDIZIONE CONCLUSIVA 104. Quindi l arcivescovo benedice il popolo con la formula consueta e lascia la chiesa accompagnato dal rettore. Il nuovo rettore, indossata la casula, si porta alla sede. Nel frattempo si esegue un canto adatto Omesso l'atto penitenziale e, secondo l'opportunità, il Kyrie eleison, il nuovo rettore inizia l'inno Gloria a Dio, se deve essere detto. Poi la Messa prosegue come al solito. 27

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