REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI BIOLOGIA E NORME DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
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- Ada Sabina Mancuso
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1 1 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. GALILEI Biologia Chimica Elettronica Elettrotecnica Informatica Meccanica Via G. Galilei, Livorno Tel.: Fax: REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI BIOLOGIA E NORME DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI per il triennio di BIOTECNOLOGIE SANITARIE BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI A cura del Docente Responsabile del laboratorio S1 Ai sensi degli articoli 36/37 del DLgs 81/08 Documento consegnato a: Nome e Cognome Classe
2 2 Premessa Il presente documento integra i contenuti del regolamento vigente nei laboratori chimici, relativamente agli insegnamenti che afferiscono al laboratorio S1 (laboratorio di biologia-microbiologia e biotecnologie). Permanendo vigenti tutte le disposizioni indicate nel regolamento dei laboratori di chimica, relative al rischio chimico, ai comportamenti ed alle regole, comuni a tutti i laboratori, lo scopo di questo documento risiede nello stabilire regole chiare per la fruizione della struttura laboratoriale nella quale sussiste l'esigenza di gestire il rischio biologico. Il laboratorio S1 (laboratorio di biologia-microbiologia e biotecnologie) Indice generale Premessa...2 INTRODUZIONE...2 SEGNALETICA DI SICUREZZA...3 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)...4 DISPOSITIVI DI PREVENZIONE COLLETTIVA (DPC)...5 DISPOSITIVI DI SALVATAGGIO o di SOCCORSO...6 IN LABORATORIO...6 In laboratorio e obbligatorio...7 In laboratorio e vietato...8 Etichettatura delle sostanze chimiche...8 Schede dei dati di sicurezza (SDS o MSDS)...9 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DI ORIGINE BIOLOGICA...10 INTRODUZIONE L attenzione alla sicurezza costituisce un fattore imprescindibile e, pertanto, è considerata pratica integrante dell attività laboratoriale bio-microbiologica. La struttura offre le adeguate caratteristiche atte a garantire il costante mantenimento degli opportuni livelli di sicurezza, al quale concorrono gli Insegnanti, il Personale Tecnico e gli studenti stessi, ai quali si richiama la responsabilità individuale e diretta per comportamenti non conformi o potenzialmente in grado di pregiudicare la propria o altrui sicurezza. Tutte le attività, come previsto dal Dlsg 81/2008 e successive integrazioni, devono essere svolte in condizioni di sicurezza personale ed ambientale, attenendosi scrupolosamente alle linee guida per le buone pratiche di laboratorio, quindi anche se per ogni attività verranno fornite accurate istruzioni operative, (POS e dettagliata spiegazione dell'esperienza) è SEMPRE necessario seguire ATTENTAMENTE le disposizioni generali riportate più avanti. Gli studenti sono tenuti ad una stretta osservanza delle seguenti PRESCRIZIONI. E consentito l ingresso in laboratorio agli alunni solo in presenza di un Insegnante. Il lavoro in laboratorio è possibile solo in presenza dei due docenti (teorico e pratico) oppure di un docente e dell assistente tecnico.
3 3 All inizio dell anno scolastico gli studenti devono acquisire tutte le informazioni che riguardano: le vie di accesso le uscite di sicurezza e il comportamento da tenere in caso di evacuazione la segnaletica di sicurezza i dispositivi di prevenzione individuali e collettivi e il loro utilizzo corretto la posizione dell estintore, della doccia e del lavaocchi la cassetta del pronto soccorso e la tabella di primo soccorso la collocazione dei reagenti lo smaltimento dei rifiuti Segue riepilogo su SEGNALETICA DI SICUREZZA Comprende: Segnali di DIVIETO che vietano un comportamento che potrebbe causare un pericolo. Sono di forma rotonda, bordo e banda rossi con pittogramma nero su fondo bianco. vietato l accesso ai non addetti vietato consumare cibi e bevande divieto generico Segnali di AVVERTIMENTO che avvertono di un rischio o pericolo. Sono di forma triangolare, bordo nero, pittogramma nero su fondo giallo. Particolare evidenza assume il seguente pittogramma Individua il rischio biologico, è esposto all'ingresso del laboratorio, sulle porte di ingresso al corpo centrale del laboratorio S1, sulla cappa biohazard e sulla porta di isolamento del locale termostati, dove l'accesso degli studenti è PERMANENTEMENTE vietato. Allegato XLV - Segnale di rischio biologico
4 4 Segnali di PRESCRIZIONE che prescrivono un determinato comportamento. Sono di forma rotonda, pittogramma bianco su fondo azzurro. obbligo di proteggere il corpo obbligo di indossare i guanti obbligo di indossare gli occhiali obbligo di lavarsi le mani al termine del lavoro obbligo di proteggere le vie respiratori Segnali di SALVATAGGIO o di SOCCORSO che forniscono informazioni sulle uscite di sicurezza o sui mezzi di soccorso. Sono di forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo verde. Lavaocchi di emergenza Doccia di emergenza Segnali di EMERGENZA ANTINCENDIO sono di forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo rosso. direzione da Seguire (SEGNALE ADDIZIONALE AI PANNELLI CHE SEGUONO) estintore idrante antincendio DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Durante l attività di laboratorio è necessario proteggere il corpo per evitare il contatto con le sostanze chimiche o biologiche indossando, quando richiesto, i D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) ed in particolare:
5 5 Camice - Il camice a norma EN340, con protezione limitata ai rischi minori è la prima difesa contro la proiezione di sostanze chimiche o biologiche. Affinché sia efficace esso deve essere SEMPRE abbottonato completamente, deve avere gli elastici alle maniche e deve arrivare fino al ginocchio. IMPORTANTE: sotto il camice l abbigliamento deve essere adeguato, niente pantaloni corti, indumenti in pile, minigonne e sandali che lasciano scoperto il piede. Occhiali di protezione La funzione primaria degli occhiali di sicurezza è quella di prevenire il contatto tra prodotti chimici e l occhio. I modelli possono essere diversi; in ogni caso devono riportare la sigla EN 166 oppure EN 172 ed il marchio CE. Guanti - La protezione delle mani (quando necessaria) viene affrontata mediante vari tipi di guanti, questi possono essere: semplici e leggeri guanti in lattice o nitrile che proteggono solo dal contatto durante le manipolazioni di reattivi chimici, o agenti biologici o in uso combinato. Da notare che alcuni soggetti possono essere allergici al caucciù, in tal caso sono disponibili guanti in gomma nitrilica. Gli studenti hanno l'obbligo di segnalare, se accertate, allergie ed ipersensibilità. Guanti per protezione contro le sostanze chimiche, norma EN 374, rivestiti in PVC o altro materiale, usati per travasare liquidi corrosivi, attività peraltro mai deliberata per gli studenti. Guanti per protezione meccanica, norma EN 388, per rimozione vetri o utilizzo oggetti da taglio. Guanti per protezione meccanica e anticalore, norma EN 407, per rimozione materiali da stufa e autoclave e per la preparazione o la fusione di mezzi di coltura. Maschere Rientrano nei DPI anche le maschere utilizzate per proteggere le vie respiratorie, norma EN 149, le tipologie disponibili sono: Maschere denominate FFP1/P2, utilizzate per protezione da polveri (preparazione terreni di coltura, o prelievo di altri prodotti chimici). Durante la preparazione dei terreni di coltura è prescritto l'uso del filtrante facciale FFP2V. Maschere pieno facciale, munite di filtri utilizzate per proteggere da gas e vapori tossici. Ad esclusivo uso del personale tecnico a cui tale DPI è assegnato. Mascherine chirurgiche (microbiologiche), che evitano la diffusione di aerosol riducendo il rischio di inalazione e contaminazione di agenti biologici e l'asepsi dei materiali. I DPI definiti a consumo sono permanentemente disponibili in laboratorio presso armadietti opportunamente indicati. DISPOSITIVI DI PREVENZIONE COLLETTIVA (DPC) Le cappe biohazard (a flusso laminare) hanno lo scopo fondamentale di evitare la diffusione di aerosol riducendo il rischio di inalazione da parte dell operatore, proteggendolo dal contatto con agenti biologici e salvaguardando anche l'asepsi dei materiali. Esse costituiscono il sistema più importante di protezione collettiva del laboratorio di microbiologia. Le cappe chimiche il cui scopo è basato sulla diluizione e rimozione degli agenti nocivi. Prima di iniziare le lavorazioni verificare che la cappa sia in funzione. La zona di lavoro e tutto il materiale in utilizzo nella cappa devono essere posizionati ad una distanza di almeno cm dall apertura frontale. Il piano di lavoro della cappa deve essere mantenuto sempre pulito e ordinato.
6 6 All interno della cappa è necessario detenere i prodotti chimici utilizzati durante il ciclo lavorativo; è assolutamente vietato usare la cappa come deposito. Se presente non utilizzare il lavandino per smaltire prodotti chimici o rifiuti. Lavorare in piedi o seduti in posizione eretta evitando di sporgersi con la testa all interno della zona di lavoro. Altri DPC sono gli armadi ventilati e di sicurezza ignifughi. Con le cappe hanno in comune il principio di funzionamento basato sulla diluizione e rimozione degli agenti nocivi mediante aspirazione forzata. DISPOSITIVI DI SALVATAGGIO o di SOCCORSO. Dotazione Laboratorio S1 Doccia di sicurezza lavaggio oculare soluzioni pronte all'uso per lavaggio oculare Estintore Cassetta di pronto soccorso Uscita di emergenza IN LABORATORIO Le procedure di lavoro in sicurezza (POS, procedure operative di sicurezza) sono schede che riportano tutte le indicazioni per eseguire in sicurezza le esperienze di laboratorio. Esse sono presenti nei laboratori, vengono commentate, esaminate e consegnate prima dell esperimento e ritirate alla fine. Oltre a queste, possono essere consegnate agli alunni schede con i contenuti teorici e pratici dell esperienza che alla fine dell esercitazione rimangono in possesso degli studenti. Prima di iniziare l attività pratica, in laboratorio, l insegnante tecnico pratico farà informazione e formazione su comportamento, uso corretto delle attrezzature e apparecchiature, materiali e reagenti, simboli di pericolo, indicazioni di rischio, consigli di prudenza e procedure per la gestione delle emergenze.
7 In laboratorio e obbligatorio Indossare il camice, che deve essere sempre tenuto chiuso, appena si entra in laboratorio. Indossare gli occhiali di protezione a maschera o con schermi laterali (quando sono necessari e seguendo le indicazioni dell insegnante). E sconsigliato l uso delle lenti a contatto perché possono aggravare le conseguenze di un infortunio. Indossare i guanti di protezione quando sono necessari e a seconda delle istruzioni (manipolando: sostanze nocive per contatto o corrosive, oggetti e liquidi caldi, frammenti di vetro). L'impiego del guanto in lattice o nitrile è permesso solo in assenza di fiamme libere. Leggere sempre attentamente le etichette dei prodotti da utilizzare e consultare la Scheda di sicurezza; riportare nei propri appunti le frasi H (Indicazioni di pericolo) e P (Consigli di prudenza) da utilizzare nella valutazione dei rischi. Seguire fedelmente le procedure delle esercitazioni, le istruzioni dei docenti e le indicazioni del POS, senza prendere nessuna iniziativa personale. Non sperimentare qualcosa di nuovo o mescolare sostanze diverse a caso. Segnalare ai docenti, all inizio dell anno o appena accertate, eventuali allergie; Chiudere i contenitori dei prodotti dopo l uso. Usare un abbigliamento adeguato ed evitare sciarpe e indumenti svolazzanti che possono impigliarsi. I capelli lunghi vanno raccolti in una coda. Indossare scarpe chiuse. Non impiegare mai guanti in lattice monouso per manipolare recipienti caldi o durante operazioni con fiamme libere. Avvertire sempre e comunque l insegnante di eventuali allergie al lattice in modo da optare per guanti in nitrile. Usare sempre le protezioni o le pinze quando si maneggiano oggetti caldi. Non tenere in tasca forbici, tubi di vetro o altri oggetti taglienti o appuntiti. Tenere il banco di lavoro sempre pulito e sgombro da reagenti o apparecchiature che non servono. Non iniziare mai un esperimento su un banco sporco o ingombro di apparecchiature. NB: l utilizzo degli sgabelli è consentito solo nelle fasi di preparazione teorica delle attività, mentre, durante l esecuzione degli esperimenti, si deve lavorare in piedi e gli sgabelli non vanno tenuti vicino ai banconi. Maneggiare con cautela la vetreria e controllarne sempre lo stato prima di usarla, segnalando immediatamente ai docenti o al tecnico la vetreria che presenti crepe o scheggiature. Non cercare di forzare con le mani l apertura di tappi o giunti smerigliati. Non cercare di forzare con le mani la chiusura o l'apertura di tubi, eventuali tubi non conformi devono essere segnalati ai docenti o al tecnico. Nel caso si debba trasportare all interno del laboratorio vetreria contenente miscele o preparati di tipo pericoloso utilizzare bacinelle antisversamento con carrello. E' obbligatorio servirsi di dispositivi per il prelievo dei liquidi (aspirapipette, dosatori). Per i solidi usare la spatola. Assicurarsi che non ci siano sostanze infiammabili in presenza di fiamme libere. Avvisare tempestivamente l insegnante in caso di: rottura di oggetti di vetro, sversamento di reattivi e di colture biologiche, contatto con sostanze, malessere, comportamento scorretto dei compagni ed altre irregolarità o anomalie che possono verificarsi. Non risolvere i problemi da soli ma rivolgersi ai docenti. Conoscere la posizione dei dispositivi di protezione collettivi e individuali. Lavare con cura la vetreria utilizzata, seguendo le indicazioni degli insegnanti. 7
8 8 Lavarsi con cura le mani a conclusione del lavoro. Lasciare il posto di lavoro ordinato e pulito. In laboratorio e vietato L accesso al laboratorio se non accompagnati dall insegnante. Ostacolare il passaggio tra i banconi con zaini, borse, cartelle. Entrando in laboratorio bisogna depositare tutto ciò nell apposita area predisposta. È permesso portare sul bancone di lavoro solo il quaderno, il testo e la cancelleria indispensabile, ponendola nel cassetto quando non necessaria al fine di non intralciare le attività. Fumare, mangiare o bere, introdurre cibi e bevande (esclusi scopi didattici). Applicare cosmetici e lenti a contatto. Abbandonare la postazione di lavoro quando è in corso una esercitazione. Correre o muoversi troppo bruscamente. Toccare con le mani i prodotti o assaggiare qualsiasi sostanza, compresa l acqua distillata. Mettere il naso direttamente sui recipienti da cui si sviluppano gas o vapori o colture batteriche. Indirizzare verso il vicino un recipiente di reazione o tubi in genere, specialmente durante il riscaldamento. Non versare mai, salvo diversa indicazione, parte di un reattivo non utilizzato nel contenitore da cui era stato prelevato per evitare inquinamenti del reattivo originario. Toccare con le mani bagnate le apparecchiature elettriche. Curiosare in luoghi del laboratorio se non autorizzati. Usare lettori mp3 o altri dispositivi che possano ridurre l attenzione. Portare qualsiasi reagente o apparecchiatura fuori dal laboratorio. Il materiale in dotazione al laboratorio danneggiato o rotto per inavvertenza, superficialità, comportamento non corretto, come pure il materiale asportato dal laboratorio, verrà addebitato al singolo o all intera classe, qualora non fosse possibile risalire al responsabile. In caso di contatto: Lavare immediatamente la parte interessata con acqua e sapone e sciacquare abbondantemente sotto acqua corrente Nel caso la parte interessata siano gli occhi, usare gli appositi spruzzatori lava-occhi Avvisare immediatamente l insegnante Se sopraggiungono sintomi di malessere, recarsi al Pronto Soccorso presentando il contenitore (etichetta) della sostanza in questione. N.B.: ricordarsi che in caso di contaminazione, la scheda di sicurezza del prodotto contiene, al punto 4, le misure di primo soccorso da attuare. Etichettatura delle sostanze chimiche Chi immette sul mercato una sostanza o una miscela pericolosa ha l obbligo di apporvi un etichetta che dia informazioni circa la sua pericolosità. L etichetta apposta sulla confezione deve contenere le seguenti informazioni: 1. nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori;
9 9 2. quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione; 3. identificatori di prodotto (nome e numeri); 4. eventuali pittogrammi di pericolo; 5. avvertenze, se ve ne sono; 6. le frasi di rischio (Frasi R) e quelle di sicurezza (Frasi S), 7. indicazioni di pericolo (Frasi H) 8. eventuali consigli di prudenza (Consigli P) ; 9. informazioni supplementari, se necessarie. Schede dei dati di sicurezza (SDS o MSDS) Le schede dei dati di sicurezza sono redatte in maniera standard e, rispetto alle etichette costituiscono un sistema di informazione molto più completo ed approfondito per quanto attiene ai rischi associati all'impiego degli agenti chimici. Ogni scheda di sicurezza deve contenere 16 voci distinte dalla lettura delle quali si ottengono le informazioni necessarie per una corretta manipolazione della specifica sostanza chimica. Deve inoltre essere aggiornata e scritta in italiano. L'esame delle schede dei dati di sicurezza unitamente al rispettivo POS avviene sempre PRIMA dell'inizio di una qualsiasi operazione o manipolazione. In laboratorio sono presenti le schede di sicurezza di tutte le sostanze presenti, terreni, reattivi e diagnostici, a disposizione per la consultazione, in forma cartacea e digitale. Nelle schede di sicurezza devono essere presenti le seguenti voci: 1. Elementi identificativi della sostanza e della società produttrice 2. Composizione della sostanza 3. Identificazione dei pericoli 4. Misure di pronto soccorso 5. Misure antincendio 6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 7. Manipolazione ed immagazzinamento 8. Controllo dell'esposizione e protezione individuale 9. Stabilità e reattività 10. Proprietà fisiche e chimiche 11. Informazioni tossicologiche 12. Informazioni ecologiche 13. Smaltimento 14. Informazioni sul trasporto 15. Informazioni sulla normativa 16. Altre informazioni
10 10 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DI ORIGINE BIOLOGICA Nessun rifiuto pericoloso può essere eliminato attraverso le fognature, i rifiuti solidi urbani o immesso in diversa forma nell'ambiente. In ogni laboratorio è presente il protocollo di smaltimento rifiuti che verrà illustrato dall insegnante ed al quale è obbligatorio attenersi. In un area apposita del laboratorio sono posizionati i contenitori appropriati per la raccolta dei rifiuti pericolosi a rischio biologico. Si tratta di sacchi (BIOBAG), alloggiati in un cestello contenitore. Dopo sterilizzazione saranno avviati al deposito di raccolta con indicato il codice CER appropriato (codice europeo rifiuti). Tipologia Codice CER Rifiuti sanitari a rischio infettivo Al termine di ogni esercitazione, seguendo le indicazioni del docente, raccogliere i materiali da smaltire. -Materiali a rischio biologico. ll personale tecnico, provvederà alla sterilizzazione ed alla raccolta negli specifici contenitori previsti dal Protocollo di smaltimento. Residui di tipo chimico. I residui a rischio chimico da smaltire verranno raccolti, sempre a cura del personale tecnico, in specifici contenitori per lo stoccaggio temporaneo dei reflui ed avviati allo smaltimento secondo le prescrizioni previsti dal Protocollo di smaltimento. Le taniche hanno un segno in corrispondenza del massimo riempimento; non devono essere riempite fino all'orlo.
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