LI ANA. COMUNE DI ARZACHENA Provincia di Olbia Tempio. Realizzazione della Nuova Caserma dei Carabinieri

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1 REPV BBLICA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l Abruzzo e la Sardegna Sede Coordinata di Cagliari ITA LI ANA COMUNE DI ARZACHENA Provincia di Olbia Tempio Realizzazione della Nuova Caserma dei Carabinieri Redatto da: Ing. Mariella MEREU Ing. Maria Grazia CARTA Geom. Danilo CASALE Geom. Luigi PUTZOLU Elaborati Impianti Tecnologici CASERMA - ALLOGGI IMPIANTI ELETTRICI Relazione Tecnica Elaborato: IE-RT N Protocollo: Consulente Tecnico per gli Impianti Arch. Annalisa LA CAGNINA Perizia n Data: Il Responsabile del Procedimento (Dott. Ing. Carlo GUGLIELMI)

2 IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE TECNICA 1

3 1 PREMESSA Con il presente documento, si intende definire e illustrare, unitamente agli elaborati grafici, le opere di natura elettrica previste nel progetto esecutivo per la realizzazione della Nuova Caserma dei Carabinieri della località Pastura nel Comune di Arzachena (provincia di Olbia Tempio), costituita da palazzina uffici e alloggi. La specificità delle funzioni svolte ha guidato la progettazione impiantistica. Il progetto è relativo alla esecuzione degli impianti di seguito specificati, da realizzare all interno di due edifici distinti, la caserma con destinazione prettamente ad uffici e la palazzina alloggi costituita da n.4 appartamenti. Scopo del documento è la descrizione degli impianti elettrici e speciali da realizzarsi all interno degli edifici sopra indicati e la redazione dei calcoli dimensionali In particolare saranno trattati i seguenti impianti: ALIMENTAZIONE ELETTRICA ED AREE ESTERNE - Alimentazione generale del Centro da rete pubblica in bassa tensione (Caserma); - Alimentazione da gruppo elettrogeno ; - Alimentazione da UPS ; - Quadro generale e sottoquadri di piano/zona ; - Alimentazione degli impianti tecnologici; - Illuminazione esterna; - Movimentazione porte basculanti; - Impianto TVCC; - Impianto citofonico. 2

4 - Alimentazione generale della Palazzina alloggi da rete pubblica in bassa tensione; - Quadro generale condominiale e quadro di appartamento per ogni appartamento; CASERMA - Impianti di illuminazione e forza motrice; - Impianto fonia e dati; - Impianto citofonico; - Impianto telefonico; - Impianto di ricezione tv-sat ; - Impianto rivelazione incendi; - Impianto antintrusione; - Impianto di terra. PALAZZINA ALLOGGI - Impianti di illuminazione e forza motrice; - Impianto citofonico; - Impianto telefonico; - Impianto di ricezione tv-sat ; - Impianto rivelazione incendi (autorimessa); - Impianto antintrusione; - Impianto di terra. 2 FINALITA DEL PROGETTO Il fine del documento in oggetto, è quello di illustrare le specifiche tecniche e definire i criteri operativi e esecutivi degli impianti considerati precedentemente, il tutto raggiungendo i seguenti obbiettivi: 3

5 - soddisfare le esigenze rappresentate dagli Utenti finali; - soddisfare i criteri di affidabilità, funzionalità e flessibilità gestionale degli impianti necessari in simili edifici; - innalzare la sicurezza negli ambienti trattati delle persone e dei beni in essi contenuti. 3. ALIMENTAZONE GENERALE DEL COMPLESSO L alimentazione dei due edifici dovrà essere realizzata mediante due distinte condotte elettriche che dall ente erogatore servirà due quadri di consegna esterni per ogni lotto. Dal quadro di consegna verrà alimentato il quadro generale di ogni edificio tramite cavo tetrapolare del tipo FG7-R installato in tubazione interrata di PVC rigido e pesante posto in opera in scavo; il cavo derivato dovrà essere protetto a mezzo di interruttore tetrapolare magnetotermico scatolato con associato interruttore differenziale regolabile all intervento amperometrico e cronometrico per meglio organizzare la selettività finale della rete. Nella caserma a valle del quadro elettrico di bassa tensione e del gruppo elettrogeno da 40KVA, dovranno essere realizzate due distinte condotte elettriche relative all energia della sezione normale proveniente dalla rete e della sezione di energia di emergenza generata dal gruppo elettrogeno; le condotte dovranno essere realizzate in cavo N07V-K o FG70R secondo quanto indicato negli elaborati grafici. Le utenze alimentate dal gruppo elettrogeno sono: Circuiti luce emergenza Circuiti FM sotto UPS Illuminazione esterna sotto UPS Circuiti di sicurezza e prioritari Una alimentazione dedicata al sistema rivelazione incendi Ponte radio Apparati rack 4

6 Gli appartamenti della palazzina alloggi, alimentati da un sistema generale separato dalla caserma, con consegna, protezione e contatore indipendente, sono dotati ognuno di un quadro distinto. 3.1 CLASSIFICAZIONE DELL IMPIANTO Per quanto detto, ogni impianto dovrà rispecchiare uno schema radiale con distribuzione a 4 conduttori definito dalla normativa in vigore come TT con riferimento allo stato del neutro in cabina e delle masse; dal punto di vista normativo inoltre i locali con elevato carico di incendio, saranno classificati come luoghi a maggior rischio in caso di incendio e regolati nella installazione, dalla norma tecnica CEI 64/8, 5^ edizione, fascicolo QUADRI ELETTRICI GENERALI La linea elettrica che alimenta la caserma si attesterà su un quadri di edificio ubicato nel box militare al piano terra, dal quale saranno alimentati i quadri secondari del piano primo, del quadro di centrale termica. Il quadro elettrico generale della caserma, alimentato anche dal gruppo elettrogeno e da gruppo statico di continuità, sarà costituito : - da carpenterie metalliche modulari delle dimensioni approssimative di LxAxP = 955 x 2045 x 275mm. All interno del manufatto troveranno alloggiamento: - la commutazione rete gruppo; - gli strumenti di misura; - gli interruttori regolabili a protezione delle linee di alimentazione dei sottoquadri; - la centralina di gestione relativa alla commutazione; 5

7 - morsettiera tetrapolare da barra In = 100A a valle del generale per la distribuzione all interno del quadro; - morsettiere unipolari etichettate per il collegamento dei conduttori in uscita; - un trasformatore di sicurezza 230/24Vac per gli ausiliari; - un contattore per comando luci esterne, gestito da interruttore crepuscolare. Per agevolare le azioni di manutenzione e per facilitare l approvvigionamento delle parti di rispetto, le apparecchiature dovranno rispettare nella loro realizzazione criteri di omogeneità nella scelta dei dispositivi di protezione, delle carpenterie metalliche e, in generale di tutti i componenti. 3.3 DISTRIBUZIONE PRIMARIA DEGLI EDIFICI La distribuzione primaria degli edifici è realizzata con cavi multipolari, posti nella caserma del tipo FG70R su passerella metallica 300x75mm nel controsoffitto ispezionabile dei connettivi o in cavedio verticale mentre nella palazzina alloggi del tipo N07V-K in tubazione a vista nel controsoffitto dei connettivi e un cavedio verticale principale. Nell attraversamento delle strutture portanti, all interno dei cavedi e in generale in uscita da zone di compartimentazione, le forometrie di transito delle condotte elettriche, dovranno essere protette dal pericolo di propagazione degli incendi mediante la posa in opera di materassini intumescenti chimici e/o con malte in sacchetti o impasto. 3.4 QUADRI ELETTRICI DI PIANO E/O DI ZONA Nella caserma i quadri elettrici secondari di piano o di zona sono : - il quadro elettrico del piano primo; -il quadro elettrico della centrale termica 6

8 Questi quadri elettrici sono posti a comando e protezione dei circuiti elettrici terminali dell edificio. Saranno realizzati con carpenterie metalliche modulari munite di portelle in vetro munite di serrature e chiavi e di dimensioni di dimensioni adeguate e saranno costituita da: - strumenti di misura; - interruttori sezionatori con funzione di generale per le diverse sezioni di energia; - interruttori automatici magnetotermici modulari accessoriati con blocchi differenziali; i magnetotermici previsti, dovranno essere caratterizzati da curve caratteristica C per i dispositivi delle sezioni normale e emergenza; - scaricatori tetrapolari di sovratensioni in classe II I max 75 ka derivati a valle dei generali e collegati alla barra di protezione; - i trasformatori 230/24Vac per gli ausiliari. Le varie sezioni di energia all interno dei quadri, dovranno essere segregate con pannelli di plexiglass. 3.5 DISTRIBUZIONE DI PIANO E TERMINALE La distribuzione terminale di piano per l alimentazione degli utilizzatori finali, derivata e protetta dai quadri di zona sopra enunciati, è realizzata tenendo conto delle caratteristiche architettoniche dell edificio. Nella caserma, in presenza di controsoffitto, la distribuzione secondaria viene derivata da canala metallica mediante scatole di derivazione da esterno alloggiate sulle condotte metalliche stesse, con distribuzione negli ambienti stessi eseguita in conduttore unipolare del tipo N07V-K in tubazioni di PVC del tipo flessibile e pesante, nei singoli ambienti posto in opera in traccia a pavimento e/o a parete. I collegamenti di parallelo di ambiente avviene in scatole di derivazione del tipo da incasso e a multi-scomparto. Nella palazzina alloggi, la distribuzione dai contatori avviene in tubazione di PVC posta a vista, in intercapedine, o in tracantone; da qui viene derivata tramite scatola da 7

9 incasso in ogni appartamento a servizio della centralina di ogni unità abitativa. Dalla centralina la distribuzione di ogni appartamento avviene in traccia a pavimento e/o a parete derivate da un numero adeguato di scatole di derivazione. In generale le soluzioni adottate devono avere significativi benefici riscontrabili in: - facilità di manutenzione e modifiche dovuta alla semplicità di ispezione delle condotte all interno dei controsoffitti; - semplicità e razionalità nell esecuzione delle opere; - completa assenza di accavallamenti con gli impianti idro-termici a pavimento; - riduzione delle opere di assistenza edile per gli impianti trattati; Nella realizzazione delle specifiche opere, dovranno essere applicati tutti gli accorgimenti necessari alla individuazione dei circuiti elettrici provenienti dalle varie sezioni di energia (normale, di emergenza, in continuità); per tale aspetto dovranno essere impiegate targhette indicatrici, tubazioni diversificate in funzione dei circuiti, cassette di derivazione separate e/o multi-scomparto, il tutto in modo da separare le dorsali e agevolare in assenza di pericolo, le azioni manutentive. La siglatura dei circuiti dovrà essere fatta impiegando timbri di tipo componibile costituiti da caratteri di almeno 10 mm di altezza ed impiegando inchiostro di tipo indelebile. Le sigle dovranno essere poste sulla superficie interna del coperchio di ciascuna cassetta solamente nel caso di cassette installate su pareti o superfici che sicuramente saranno tinteggiate. Per le altre, le sigle dovranno essere poste sulla superficie esterna. 8

10 3.5.1 UTILIZZATORI I carichi elettrici relativi alla sezione di forza motrice presenti e da alimentare all interno dell edificio sono costituiti principalmente dalle prese di utilizzo previste all interno degli uffici, degli alloggi e dagli impianti tecnologici ILLUMINAZIONE Per l illuminazione artificiale dell edificio e nella scelta dei corpi illuminanti relativi, in sede di progetto si è fatto riferimento a: destinazione d uso degli ambienti da illuminare; valore d illuminamento da raggiungere; tipologia dei corpi illuminanti in relazione alle Norme CEI. I corpi illuminanti, oltre al necessario flusso luminoso emesso, le apparecchiature dovranno essere in grado di assicurare il necessario confort agli utilizzatori finali. Dovranno dunque essere previste apparecchiature di illuminazione a plafone IP40 con ottica dark light per gli ambienti di lavoro, plafoniere IP40 con schermo prismatico per i percorsi orizzontali e verticali, corpi illuminanti IP40 per i locali archivio e plafoniere stagne per i locali tecnici, i servizi, le autorimesse e i corpi illuminanti sulle pareti esterne, globi IP55 su sopporti verticali per le aree esterne. Per gli ambienti di lavoro, l illuminazione dovrà essere realizzata con corpi illuminanti di buon valore estetico e funzionale con alimentazione derivata dalla sezione preferenziale di energia presente nei quadri di piano; questo al fine di elevare l operatività dell edificio. 9

11 Per migliorare l efficienza e il rendimento dei corpi illuminanti inoltre, sono state preferite apparecchiature con lampade fluorescenti ad alta resa da 18W, con ottiche di diffusione di tipo dark idonee all installazione in ambienti con presenza di video terminali. Si rimanda agli elaborati grafici per la specifica dei corpi illuminanti scelti e disposti per ambiente. 3.6 IMPIANTO DI TERRA In ottemperanza alle norma in vigore e precisamente alla CEI 64-8, l impianto di protezione dovrà essere costituito dai seguenti componenti: - Conduttore di terra dal quadro fino al sistema disperdente esistente in cavo N07V-K G/V, della sezione di 35mmq; - conduttori di protezione in uscita dal quadro elettrico e gli utilizzatori; - conduttori equipotenziali tra nodo e masse estranee (tubazioni gas, acqua). - dispersori intenzionali verticali in tondo di acciaio ramato della lunghezza di metri 2 e diametro 18mm; - corda nuda interrata della sezione di 35mmq; - nodo di terra di edificio in barra di rame e morsetti; - nodi supplementari di alloggio per locali bagno. 10

12 Il sistema descritto dovrà assicurare la rispondenza ai criteri di sicurezza, un basso valore di resistenza totale e una resistenza meccanica e chimica prolungata nel tempo. 4 IMPIANTO IN CABLAGGIO STRUTTURATO PER DATI E FONIA All interno dell edificio caserma, dovrà essere approntato un impianto in cablaggio strutturato per la trasmissione dati e telefonia tale da soddisfare le esigenze operative della struttura considerata. L installazione dovrà comprendere: la rete interna con cablaggio strutturato in categoria 5E; il centro stella del sistema con gli armadi per la centale telefonica e apparati passivi di collegamento; il collegamento con gli armadi switching, di segmentanzione e permutazione di zona; la realizzazione della rete terminale dagli armadi fino alle postazioni di lavoro; la fornitura e la posa in opera della centrale telefonica. L utilizzatore finale, come da specifiche richieste, si è fatto carico degli oneri relativi al completamento del sistema, per ottimizzare l intera installazione alle specifiche esigenze. Nel locale di arrivo della rete esterna, dovranno essere previste e realizzati le opere necessarie all ingresso della rete pubblica all interno dell edificio. Nel locale server preposto, dovrà essere installato un armadio metallico in versione Rack 19 da 42 unità per l alloggiamento delle apparecchiature di permutazione ottica e telefonica e la centrale telefonica prevista. 11

13 Come indicato negli elaborati grafici, dovrà essere realizzato un impianto telefonico per entrambi gli edifici; il sistema dovrà avere origine dalla consegna dell ente distributore e sarà composto dalle segunti parti: - linee di collegamento edifici-consegna in cavo in categoria 3 con rivestimento in PVC posto in opera in tubazioni rigide e pesanti di PVC adatte alla posa interrata. - cassette di permutazione di edificio; - rete fisica di collegamento in cavo Cat. 3, posto in opera in tubazioni, come precedentemente indicato per la rete elettrica di energia. - Prese di utilizzo, una per ambiente del tipo RJ45 o similare. Dovranno inoltre essere considerate le opere e gli oneri per la predisposizione del centralino telefonico e del quadro di premutazione. La centrale telefonica sarà del tipo a dialogo analogico o digitale; tale apparato sarà installato nel locale box militare della caserma. 5 IMPIANTO TV E CITOFONICO Sarà realizzato un impianto centralizzato di ricezione dei segnali televisivi del tipo terrestre e satellitare per ognuno degli edifici; tale impianto dovrà essere costituito da: - complesso delle antenne di ricezione dei segnali terrestri; - palo telescopico controventato da 3 mt installato in copertura; - amplificatore di segnale con adeguato guadagno in db; - cavo di collegamento RG75 in tubazione di pvc pesante; 12

14 - prese di utilizzo in derivazione come e derivatori di linea. Sarà realizzato inoltre un impianto citofonico di comunicazione e portiere elettrico. I sistemi citofonici, dovranno permettere la comunicazione tra gli accessi pedonali agli edifici e i locali interni a d essi. In particolare per l edificio caserma il posto esterno dovrà poter porre in comunicazione audio in funzione della chiamata effettuata, il personale di servizio della caserma; per la palazzina alloggi, si è previsto un ulteriore posto esterno dal quale di comunica con ogni appartamento. I sistemi previsti saranno composti dalle seguenti parti e componenti: - posto citofonico esterno con tasto di chiamata e sistema fonico; - posto citofonico interno da tavolo e/o parete con tasto apri porta; - elettro-serratura sui cancelli e portoni di accesso; - linea di collegamento in cavo 1(6x1mmq) con guaina in pvc esterna. 6 CHIAMATA SERVIZI Tutti i servizi igienici per i portatori di handicap, saranno dotati di interruttori di chiamata per invio di richiesta di aiuto a posto presidiato (sala piantone); l impianto considerato sarà gestito, per quanto concerne la segnalazione, da centralina, con alimentazione degli avvisatori ottico/acustici a 24Vac, derivata dagli ausiliari della sezione di emergenza presente nei quadri di piano. Il sistema dovrà comprendere: - pulsante a tirante in chiusura con cordone; - pannello con suoneria locale e avvisatore ottico alimentati a 24Vac e completi di pulsante di tacitazione locale; - pulsanti interni e non alle celle; 13

15 - avvisatore ottico acustico a 24V nel locale piantone; - ripetizione degli allarmi nell ufficio Comando su pannello da tavolo. 7 IMPIANTO RIVELAZIONE INCENDI L impianto ipotizzato nel presente documento dovrà rispondere alle Leggi, Norme e disposizioni vigenti, in particolare: - UNI EN 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d incendio ; - UNI EN 54 parte 2, 7 e 9 Componenti dei sistemi rivelazione incendi ; - NORME CEI per gli impianti elettrici in quanto applicabili; Nella caserma è stato previsto un impianto automatico di rilevazione fumi e allarme incendio di tipo indirizzato, a totale protezione del volume dai rischi di incendio. Il sistema ipotizzato estende la sua protezione a tutti i locali di ogni edificio con le sole eccezioni previste dalla normativa UNI 9795 e cioè i locali destinati a servizi igienici docce e simili. Sono direttamente sorvegliate da rivelatori di fumo anche i volumi al di sopra di controsoffitti, con forte presenza di cavi di energia, i locali in genere con carico di incendio, i cavedi verticali degli impianti e la totalità delle centrali tecnologiche. 7.1 SENSORI DEL SISTEMA La rivelazione dei principi d incendio sarà affidata a rivelatori ottici di fumo puntiformi ad effetto Tyndall, analogici e indirizzati; in quei locali dove per particolari 14

16 condizione ambientali non risulti possibile il loro utilizzo (ad es. autorimesse, ecc.), la protezione dovrà essere assicurata da rivelatori di tipo termico. In ausilio ai rivelatori automatici dovranno essere installati dei pulsanti manuali di allarme incendio posizionati in prossimità delle uscite di sicurezza e lungo i percorsi d'esodo, e comunque in punti raggiungibili con percorsi inferiori a 40 mt; i pulsanti inoltre, dovranno essere installati all interno di cassette da esterno e/o incasso di colore rosso e complete di vetro frangibile. 7.2 RETE DI COLLEGAMENTO Il collegamento fisico tra sensori periferici e centrale di gestione sarà realizzata con cavo 1(2x1mmq) schermato e twistato, con andamento a loop richiuso sulla centrale stessa; anomalie della rete e/o eventuali interruzioni della stessa non pregiudicheranno la funzionalità dell intero sistema. Sia i rivelatori automatici che i pulsanti manuali dovranno essere installati sulla stessa linea loop a due conduttori chiusa ad anello sulla quale dovranno altresì essere inseriti degli isolatori di corto circuito in numero di almeno uno ogni trentadue tra rivelatori e pulsanti. 7.3 CENTRALE DI GESTIONE L impianto di rivelazione incendi dovrà essere gestito da una centrale a logica programmabile MULTILOOP con almeno due loop di rivelazione espandibili con 99 indirizzi per loop. Tale centrale dovrà essere ubicata nel box militare dove sarà possibile controllare completamente su di un unico display tutto l impianto, ovvero: - verificare eventuali eventi presenti; 15

17 - effettuare esclusioni di singoli rivelatori zone o loop; - analizzare lo stato di ogni singolo punto controllando il valore analogico di ogni singolo rivelatore; - controllare lo stato stesso della rete fisica di collegamento; Al fine di garantire un adeguata sicurezza all intero sistema, la centrale impiegherà un doppio processore: uno principale ed uno di riserva in caso di avaria del primo; inoltre, ad ogni gruppo di tre loop dovrà essere dedicato un proprio processore che dovrà funzionare anche in modo indipendente. Il protocollo di comunicazione tra la centrale ed i dispositivi in campo dovrà essere completamente digitale sia per la trasmissione dell indirizzo sia per la trasmissione del valore analogico, tale protocollo dovrà essere inoltre particolarmente insensibile a disturbi sulla linea nonché alla lunghezza della stessa. 7.4 ATTUAZIONI Il sistema previsto, dovrà essere completato da una serie di attuazioni tutte indispensabili alla sicurezza del personale e dei beni presenti nel volume protetto; in particolare l attivazione dei dispositivi di allarme ottico/acustici interni presenti nei percorsi e nelle aree di passaggio. Tali azioni dovranno essere realizzate mediante moduli di comando di tipo indirizzato, ubicati nei locali tecnologici (locali quadri elettrici di zona) e alimentati dagli alimentatori locali a 12Vcc, 4A. 8 IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA Nella caserma si prevede l installazione di un sistema di diffusione sonora in grado di inviare messaggi audio indirizzati nei diversi piani e ambienti della stessa, installato al fine di incrementare la sicurezza e la funzionalità della struttura stessa. 16

18 Tale impianto dovrà essere costituito delle seguenti parti e componenti: - centrale di amplificazione con consolle di comando; - moduli di zona con tecnologia a BUS per lo smistamento dei segnali audio inviati; - moduli di alimentazione locali; - diffusori acustici da esterno e/o da incasso pre-amplificati della potenza di 6W e 20W; - rete di collegamento a BUS con cavi RG174 per i segnali e N07V-K per le alimentazioni. L impianto dovrà essere in grado di inviare messaggi audio da postazione microfonica, sottofondi (opzionali) da sorgenti sonore diversificate e messaggi da sintetizzatore vocale in caso di allarme incendio; l invio di questi ultimi, dovrà avvenire su comando della centrale di allarme incendi interfacciata con l impianto sonoro. 9 IMPIANTO TV CC A protezione dell intero complesso è stato predisposto un sistema TVCC. In particolare verranno installate opportunamente lungo la recinzione esterna telecamere di tipo tradizionale e una unità di registrazione ubicata nel locale box militare di controllo della caserma. Le telecamere da esterno saranno a scelta in b/n o a colori con sensore CCD, con risoluzione > 500 linee H, del tipo day e night, dotate di obiettivo autoiris, aventi focali determinate dalle condizioni di installazione, idonee a funzionare anche in ambienti scarsamente illuminati (sensibilità minima 0,1 lux). 17

19 Le telecamere saranno essere alloggiate entro custodie in alluminio complete di staffe con snodo, resistenze antiappannamento, tettuccio parasole. Grado di protezione minimo IP55. L impianto sarà completato con tubazioni, canalizzazioni, cavi video RG59, cavi di segnale e di potenza prescritti dal costruttore delle apparecchiature, schede, unità periferiche ed accessori vari necessari per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d arte. In particolare i cavi dovranno possedere un isolamento minimo di 450/750 V (per i cavi di energia) ed essere del tipo non propaganti l incendio e a bassa emissione di fumi, gas tossici e corrosivi a norme CEI 20-22II, e Il posizionamento dei principali componenti risulta indicato negli elaborati grafici. Per il complesso si prevede la fornitura in opera di un sistema integrato di antintrusione e controllo accessi con terminali nei connettivi e in alcuni locali particolari della caserma di seguito elencati: - Locale CED - Box militare - Atrio di accesso - Mensa, Locale ritrovo e Locale Lavatoio, ambienti con apertura su terrazza esterna. Il sistema di rivelazione intrusione e controllo accessi sarà costituito da rivelatori volumetrici a microonde, contatti magnetici alle porte di accesso, elementi di indirizzamento (moduli I/O), terminali con display e tastiera e rilevatori biometrici, alimentatori periferici, linee di collegamento tra i rivelatori volumetrici e i contatti magnetici o i terminali con display e tastiera, linee di alimentazione. Il sistema di Antintrusione sarà realizzato attraverso l utilizzo di sensoristica certificata secondo gli standard IMQ 79-2, e CEI-EN

20 10 IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI Per la corretta determinazione dei rischi dovuti agli eventi atmosferici, si è fatto riferimento alla norma 81.10; l esame ha indicato come auto protetta la struttura in esame ma è stato comunque previsto e dimensionato per ogni edificio un sistema di captazione e drenaggio delle correnti di fulmini di classe II con maglia di lato 10mt. - SISTEMA DI CAPTAZIONE Come anticipato, il sistema di captazione dovrà essere costituito da una maglia in bandella di acciaio zincato delle dimensioni di 30x2mm e lato massimo di mt10; sarà appoggiato sulle copertura dei vari edifici mediante mattoni e distanziatori e perimetralmente alla maglia, dovrà essere realizzato un anello di ripartizione con medesimo materiale, per il collegamento degli elementi della maglia e delle calate verticali. - DISPERSORE I dispersori, posizionati in corrispondenza d ogni calata, dovranno essere collegati alla rete generale di terra prima indicata e costituente un sistema di tipo B (interramento dello stesso per più dell 80% dell anello stesso) LPS INTERNO Dai calcoli di verifica relativi ai vari tipi di rischio, è stata rilevata la necessità di eseguire un sistema equipotenziale per le masse metalliche in ingresso alle strutture da proteggere. 19

21 11 DATI DI PROGETTO 11.1 DATI DI RETE Per il corretto dimensionamento degli impianti, in sede di progetto sono stati considerati validi ai fini del calcolo, i valori comunicati in forma ufficiosa e preventiva (cautelativi ai fini della sicurezza dell impianto), dall Azienda erogatrice dell energia: - Frequenza: 50Hz; - Corrente di circuito nel punto di consegna: 15kA; - Tensione di utilizzo: 400V-50Hz, 3F+N; - Classificazione dell impianto: TT VALORI DI ILLUMINAMENTO CONSIDERATI Per il corretto dimensionamento della potenza impegnata dalla sezione di illuminazione, per i vari ambienti interessati all intervento, sono stati considerati i valori di illuminamento sul piano di lavoro riportati nella tabella: AMBIENTE VALORE MINIMO DI ILLUMINAMENTO Ingresso e percorsi 150 Lux Uffici 500 Lux Mensa 300 Lux Locali tecnologici Lux Magazzini e depositi 200 Lux 20

22 11.3 RIFERIMENTO A NORMATIVE VIGENTI In sede di progetto per il dimensionamento e il calcolo delle reti e delle apparecchiature in genere, si è fatto continuo riferimento alle Norme, Leggi e disposizioni vigenti in materia di impianti: in particolare: - prescrizioni degli Enti preposti al controllo degli impianti nella zona in cui si eseguiranno lavori (Ispettorato del Lavoro, Vigili del Fuoco, USL, ISPESL); - disposizioni dell'ente fornitore dell'energia elettrica; - disposizioni della società telefonica; - Legge 5 Marzo 1990, n. 46: Norme per la sicurezza degli impianti ; - D.P.R. 6 dicembre 1991: Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti ; - D.P.R. 27 Aprile 1955, n. 547: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro ; - Legge 19 Giugno 1955, n. 518: Determinazione dei limiti fra l'alta e la bassa tensione negli impianti elettrici ; - D.M. 22 Dicembre 1958: Luoghi di lavoro per i quali sono prescritte le particolari norme di cui agli art. 329 e 331 del D.P.R. 27 Aprile 1955, n. 547 ; - Legge 1 Marzo 1968, n. 186: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici ; - Legge 18 Ottobre 1977, n. 791: Attuazione della direttiva CEE 73/23 relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione ; - D.P.R. 08 Giugno 1982, n. 524: Attuazione delle direttive CEE in materia di segnalazione di sicurezza ; - Norme CEI 17-13/1 fasc. n. 2463E (1995): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) ; - Norme CEI fasc. 832 (1988): Calcolo della portata dei cavi elettrici ; - Norme CEI fasc (1990): Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi ; 21

23 - Norme CEI fasc. n (1990): Sistemi di canali di materiale plastico isolante e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi per soffitto e parete ; - Norme CEI fasc (1990): Apparecchi di illuminazione ; - Norme CEI 64-8 fasc (1992): Impianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua ; 11.4 ELEMENTI DI CALCOLO In sede di progettazione, è stata data rilevante importanza al dimensionamento della rete; in particolare sono stati presi in considerazione: i calcoli dimensionali dei conduttori in funzione del tipo di posa previsto e del loro isolamento; i calcoli relativi alle correnti di guasto DETERMINAZIONE DELLA SEZIONE DEI CONDUTTORI La sezione dei conduttori elettrici sul lato di BT necessari al funzionamento dell impianto, è stata determinata tenendo in considerazione i seguenti parametri: - Tensione di esercizio lato BT: 400V 50Hz, 3F+N; - Stato delle masse rispetto al neutro: TT; - Caduta di tensione (c.d.t.) percentuale imposta: ε% = 4 totale; - Il tipo e la formazione dei cavi; - Tipo di posa nei condotti; - Numero massimo dei circuiti in ogni singolo condotto = 3/4; - Temperatura esterna pari a T = 30 C. - Fattore di potenza dell impianto: cosϕ = 0.9; 22

24 Identificata in sede calcolo le correnti di impiego IB per ogni singolo circuito mediante la relazione: I = P / V 3 cosϕ e consultando le tabelle relative alle portate per il tipo di cavo considerato e nella posa prevista è stata dimensionata la sezione del conduttore; il calcolo di verifica è stato effettuato, come detto, con l ausilio di appositi soft CALCOLO DELLE CORRENTI DI CORTO CIRCUITO Per il calcolo delle correnti di corto nei punti nodali dell impianto, si è fatto riferimento alla formula generalizzata: Icc = V / 3Z In particolare sono stati determinati i valori di corto minimo e massimo, riferiti ad inizio e fine di ogni condotta elettrica, correlati alla scelta dei dispositivi di protezione e del relativo coordinamento di questi con i conduttori protetti PROTEZIONE DAI SOVRACCARICHI Per la protezione dai sovraccarichi, come da norma ci si è riferiti alla relazione: Ib In Iz che esprime la relazione la relazione tra cavo, dispositivo e correnti di linea nelle condutture PROTEZIONE DAI CORTI CIRCUITI 23

25 Per l opportuna protezione dalle correnti di corto, è stata sempre rispettata in sede di calcolo, la relazione: I2t K2S2 In particolare per il corto circuito massimo ad inizio linea, il dispositivo di protezione considerato dovrà possedere un potere di interruzione superiore al valore di corto indicato PROTEZIONE DAI GUASTI A MASSA Come specificato nelle Norme per i sistemi TT, per la verifica delle protezione dai contatti a massa si è fatto riferimento alla relazione: Rt 50 / Id 24

26 Allegati di calcolo 25

27 Pagina : 1 Progetto : CASERMA EDIFICIO UFFICI Tensione di esercizio [V] : 400/230 Sistema di distribuzione : TT Corrente di corto circuito presunta trifase [ka] : 4,5 Corrente di corto circuito presunta fase-neutro [ka] : 2,6

28 Pagina : 2 QUADRO N 1 - FORNITURA BT Protezione di Backup : No Sezione minima di fase [mm²] : 1,5 Metodo per dimensionamento dei conduttori di Neutro e Protezione : 1/2 Fase Metodo per scelta della corrente nominale degli interruttori : In > Ib Corrente nominale minima degli apparecchi[a] : 6 Collegamento in morsettiera : Si Norma di riferimento per potere di interruzione dei Btdin : CEI EN Potere d'interruzione degli interruttori : Icn/Icu Note :

29 Pagina : 3 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. Descrizione Fasi Codice Modulo Potere di N linea linea Articolo differenziale interruzione [ka] 1 L1 L2 L3 N F84H/125 G43/125AC 10,0

30 Pagina : 4 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. Corrente Corrente Corrente Intervento Intervento Ritardo Corrente Selettività N nominale regolata regolata magnetico magnetico magnetico differenz. In [A] Ir [A] di neutro [A] di fase [A] di neutro [A] [s] [A] [KA] In = In = ,03

31 Pagina : 5 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. Potenza Ku Kc Potenza Corrente CosØ Corrente Corrente Corrente N totale effettiva di impiego linea fase L1 fase L2 fase L3 [A] [A] [A] [A] 1 110,900 kw 0,60 1,00 66,400 kw 112,63 0,88 R 109,74 112,63 104,85

32 Pagina : 6 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. Corrente CosØ CosØ CosØ Moduli Accessori Accessori Accessori N Neutro fase L1 fase L2 fase L3 DIN Contatto Contatto Sganciatori [A] ausiliario scattato relè 1 7,14 0,88 R 0,88 R 0,88 R 12,0

33 Pagina : 7 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. Accessori Potenza diss. Icc max Icc max Icc F-N min Icc F-PE min Sezione N Motore/Maniglie apparecchio inizio linea fondo linea fondo linea fondo linea fase linea [W] [ka] [ka] [ka] [ka] [mm²] 1 58,29 4,306 2,782 1,293 50

34 Pagina : 8 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. Sezione Sezione Portata Portata N neutro linea PE linea fase linea neutro linea [mm²] [mm²] [A] [A]

35 Pagina : 9 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. Posa Sigla Tipo Isolante N cavi cavo cavo 1 In tubo interrato FG7-R Unip. con guaina EPR

36 Pagina : 10 DATI QUADRO N (1) - FORNITURA BT Simb. N Lunghezza C.d.T. C.d.T. Lunghezza Sezione Sezione Potenza diss. Codice N circ. linea linea totale cablaggio cablaggio cablaggio cablaggio morsetto raggr. [m] [%] [%] [m] fase [mm²] neutro [mm²] [W] ,0 1,44 % 1,55 % 1, ,93 M70

37 Pagina : 11 QUADRO N 2 - QEG Protezione di Backup : No Sezione minima di fase [mm²] : 2,5 Metodo per dimensionamento dei conduttori di Neutro e Protezione : 1/2 Fase Metodo per scelta della corrente nominale degli interruttori : In > Ib Corrente nominale minima degli apparecchi[a] : 6 Collegamento in morsettiera : Si Norma di riferimento per potere di interruzione dei Btdin : CEI EN Potere d'interruzione degli interruttori : Icn/Icu Note :

38 Pagina : 12 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. Descrizione Fasi Codice Modulo Potere di N linea linea Articolo differenziale interruzione [ka] 1 GENERALE NORMALE L1 L2 L3 N F74/125N 2 STRUMENTO F3/ A 3 QE PRIMO PIANO NORMALE L1 L2 L3 N F84/40 G43/63AC 6,0 4 QE ASCENSORE L1 L2 L3 N G8843/20AC 6,0 5 QE C.LE TERMICA L1 L2 L3 N G8843/16AC 6,0 6 MOTOCONDENSANTE 1 L1 L2 L3 N G8843/20AC 6,0 7 MOTOCONDENSANTE 2 L1 L2 L3 N G8843/20AC 6,0 8 AUTOCLAVE L1 L2 L3 N G8843/20AC 6,0 9 LUCE ESTERNA L6 L1 N F82/6 G23/32AC 6,0 10 PRESE LOC. TECNICI FM1 L2 N F82/16 G23/32AC 6,0 11 PRESE CORR. SRVIZI FM2 L3 N F82/10 G23/32AC 6,0 12 PRESE UFFICI FM3 L1 N F82/16 G23/32AC 6,0 13 PRESE UFFICI FM4 L2 N F82/16 G23/32AC 6,0 14 POSTAZIONI FM5 L3 N F82/16 G23/32AC 6,0 15 POSTAZIONI FM6 L1 N F82/16 G23/32AC 6,0 16 PRESE ZONA SICUREZZA FM7 L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 17 FAN COIL FM8 L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 18 Motorizzazione serranda FM9 L1 N F82/6 G23/32AC 6,0 19 Motorizzazione cancello FM10 L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 20 RISERVA L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 21 RISERVA L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 22 RISERVA L1 L2 L3 N G8843/6AC 6,0 23 RISERVA L1 L2 L3 N G8843/6AC 6,0 24 SCAMBIO RETE GRUPPPO L1 L2 L3 N F84/63 6,0 25 GENERALE EMRGENZA L1 L2 L3 N F84/63 6,0 26 STRUMENTO F3/ A 27 QE PRIMO PIANO PRIVILEGIATA L1 L2 L3 N G8844/16AC 6,0 28 QE UPS L1 L2 L3 N G8844/25AC 6,0 29 LUCE LOC.TECNICI L1 L1 N F82/6 G24/32AC 6,0 30 LUCE UFFICI L2 L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 31 LUCE UFFICI L3 L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 32 LUCE ZONA SERVIZI L4 L1 N F82/6 G23/32AC 6,0 33 LUCE ZONA SICUREZZA L5 L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 34 LUCE CORRIDOIO L7 L1 N F82/6 G23/32AC 6,0 35 LUCE SCALE L8 L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 36 LUCE GARAGE L9 L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 37 LUCE GARAGE L10 L1 N F82/6 G23/32AC 6,0 38 BATTERIE L11 L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 39 LUCE SICUREZZA L12 L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 40 CITOFONO L13 L1 N F82/6 G23/32AC 6,0 41 RISERVA L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 42 RISERVA L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 43 RISERVA L1 L2 L3 N G8843/6AC 6,0 44 GENERALE CONTINUITA' L1 L2 L3 N F74/32N STRUMENTO F3/ A 46 QE PRIMO PIANO CONTINUITA' L1 L2 L3 N G8844/6AC 6,0 47 TVCC L1 L2 L3 N G8843/10AC 6,0 48 POSTAZIONI FC1 L1 N F82/16 G23/32AC 6,0 49 POSTAZIONI FC1 L2 N F82/16 G23/32AC 6,0 50 C.LE TELEFONICA L3 N F82/6 G23/32AC 6,0 51 PONTE RADIO L1 N F82/6 G23/32AC 6,0 52 RISERVA L2 N F82/6 G23/32AC 6,0 53 RISERVA L3 N F82/6 G23/32AC 6,0

39 Pagina : 13 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. Corrente Corrente Corrente Intervento Intervento Ritardo Corrente Selettività N nominale regolata regolata magnetico magnetico magnetico differenz. In [A] Ir [A] di neutro [A] di fase [A] di neutro [A] [s] [A] [KA] In = In = In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = In = In = In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = , In = In = ,03

40 Pagina : 14 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. Potenza Ku Kc Potenza Corrente CosØ Corrente Corrente Corrente N totale effettiva di impiego linea fase L1 fase L2 fase L3 [A] [A] [A] [A] 1 110,900 kw 0,75 0,80 66,400 kw 112,63 0,88 R 109,74 112,63 104, ,400 kw 0,61 1,00 18,650 kw 32,12 0,90 R 28,26 32,12 29,71 4 8,000 kw 1,00 1,00 8,000 kw 14,45 0,80 R 14,45 14,45 14,45 5 6,000 kw 1,00 1,00 6,000 kw 11,03 0,87 R 11,03 11,03 8,05 6 1,500 kw 1,00 1,00 1,500 kw 2,71 0,80 R 2,71 2,71 2,71 7 1,500 kw 1,00 1,00 1,500 kw 2,71 0,80 R 2,71 2,71 2,71 8 3,000 kw 1,00 1,00 3,000 kw 5,42 0,80 R 5,42 5,42 5,42 9 0,600 kw 1,00 1,00 0,600 kw 2,90 0,90 R 2, ,000 kw 0,50 1,00 2,000 kw 9,66 0,90 R 9, ,000 kw 0,50 1,00 1,500 kw 7,25 0,90 R 7, ,000 kw 0,60 1,00 1,800 kw 8,70 0,90 R 8, ,000 kw 0,60 1,00 1,800 kw 8,70 0,90 R 8, ,000 kw 1,00 1,00 2,000 kw 9,66 0,90 R 9, ,000 kw 1,00 1,00 2,000 kw 9,66 0,90 R 9, ,000 kw 0,50 1,00 1,000 kw 4,83 0,90 R 4, ,000 kw 0,50 1,00 1,000 kw 4,83 0,90 R 4, ,600 kw 1,00 1,00 0,600 kw 2,90 0,90 R 2, ,600 kw 1,00 1,00 0,600 kw 2,90 0,90 R 2, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 3,62 0,90 R 3, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 3,62 0,90 R 3, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 1,20 0,90 R 1,20 1,20 1, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 1,20 0,90 R 1,20 1,20 1, ,700 kw 0,83 1,00 26,450 kw 46,43 0,90 R 46,43 44,25 37, ,700 kw 0,83 1,00 26,450 kw 46,43 0,90 R 46,43 44,25 37, ,600 kw 0,80 1,00 6,100 kw 10,63 0,90 R 10,63 9,42 9, ,200 kw 0,85 1,00 8,700 kw 16,49 0,90 R 15,77 16,49 9, ,000 kw 1,00 1,00 1,000 kw 4,83 0,90 R 4, ,700 kw 1,00 1,00 0,700 kw 3,38 0,90 R 3, ,700 kw 1,00 1,00 0,700 kw 3,38 0,90 R 3, ,700 kw 1,00 1,00 0,700 kw 3,38 0,90 R 3, ,700 kw 1,00 1,00 0,700 kw 3,38 0,90 R 3, ,800 kw 1,00 1,00 0,800 kw 3,86 0,90 R 3, ,400 kw 1,00 1,00 0,400 kw 1,93 0,90 R 1, ,000 kw 1,00 1,00 1,000 kw 4,83 0,90 R 4, ,000 kw 1,00 1,00 1,000 kw 4,83 0,90 R 4, ,000 kw 1,00 1,00 1,000 kw 4,83 0,90 R 4, ,000 kw 1,00 1,00 1,000 kw 4,83 0,90 R 4, ,400 kw 1,00 1,00 0,400 kw 1,93 0,90 R 1, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 3,62 0,90 R 3, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 3,62 0,90 R 3, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 1,20 0,90 R 1,20 1,20 1, ,200 kw 0,85 1,00 8,700 kw 16,49 0,90 R 15,77 16,49 9, ,000 kw 1,00 1,00 0,000 kw 0,90 R 0,00 0,00 0, ,000 kw 1,00 1,00 2,000 kw 3,21 0,90 R 3,21 3,21 3, ,000 kw 1,00 1,00 2,000 kw 9,66 0,90 R 9, ,000 kw 1,00 1,00 2,000 kw 9,66 0,90 R 9, ,600 kw 1,00 1,00 0,600 kw 2,90 0,90 R 2, ,600 kw 1,00 1,00 0,600 kw 2,90 0,90 R 2, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 3,62 0,90 R 3, ,500 kw 0,50 1,00 0,750 kw 3,62 0,90 R 3,62

41 Pagina : 15 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. Corrente CosØ CosØ CosØ Moduli Accessori Accessori Accessori N Neutro fase L1 fase L2 fase L3 DIN Contatto Contatto Sganciatori [A] ausiliario scattato relè 1 7,14 0,88 R 0,88 R 0,88 R 4,0 2 8,0 3 3,38 0,90 R 0,90 R 0,90 R 8,0 4 0,00 0,80 R 0,80 R 0,80 R 4,0 5 3,11 0,85 R 0,85 R 0,90 R 4,0 6 0,00 0,80 R 0,80 R 0,80 R 4,0 7 0,00 0,80 R 0,80 R 0,80 R 4,0 8 0,00 0,80 R 0,80 R 0,80 R 4,0 9 2,90 0,90 R 4,0 10 9,66 0,90 R 4,0 11 7,25 0,90 R 4,0 12 8,70 0,90 R 4,0 13 8,70 0,90 R 4,0 14 9,66 0,90 R 4,0 15 9,66 0,90 R 4,0 16 4,83 0,90 R 4,0 17 4,83 0,90 R 4,0 18 2,90 0,90 R 4,0 19 2,90 0,90 R 4,0 20 3,62 0,90 R 4,0 21 3,62 0,90 R 4,0 22 0,00 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 23 0,00 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 24 8,54 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 25 8,54 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 26 8,0 27 1,21 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 28 6,43 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 29 4,83 0,90 R 4,0 30 3,38 0,90 R 4,0 31 3,38 0,90 R 4,0 32 3,38 0,90 R 4,0 33 3,38 0,90 R 4,0 34 3,86 0,90 R 4,0 35 1,93 0,90 R 4,0 36 4,83 0,90 R 4,0 37 4,83 0,90 R 4,0 38 4,83 0,90 R 4,0 39 4,83 0,90 R 4,0 40 1,93 0,90 R 4,0 41 3,62 0,90 R 4,0 42 3,62 0,90 R 4,0 43 0,00 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 44 6,43 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 45 8,0 46 0,00 0,00 R 0,00 R 0,00 R 4,0 47 0,00 0,90 R 0,90 R 0,90 R 4,0 48 9,66 0,90 R 4,0 49 9,66 0,90 R 4,0 50 2,90 0,90 R 4,0 51 2,90 0,90 R 4,0 52 3,62 0,90 R 4,0 53 3,62 0,90 R 4,0

42 Pagina : 16 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. Accessori Potenza diss. Icc max Icc max Icc F-N min Icc F-PE min Sezione N Motore/Maniglie apparecchio inizio linea fondo linea fondo linea fondo linea fase linea [W] [ka] [ka] [ka] [ka] [mm²] 1 30,00 2,782 2,766 1, , ,64 2,766 1,634 0, ,10 2,766 1,608 0, ,20 2,766 0,875 0, ,10 2,766 1,417 0, ,10 2,766 1,417 0, ,10 2,766 1,417 0, ,28 1,286 0,292 0, ,52 1,286 0,303 0,303 2,5 11 2,40 1,286 0,300 0,300 2,5 12 3,52 1,286 0,303 0,303 2,5 13 3,52 1,286 0,303 0,303 2,5 14 3,52 1,286 0,303 0,303 2,5 15 3,52 1,286 0,303 0,303 2,5 16 2,28 1,286 0,300 0,300 2,5 17 2,28 1,286 0,300 0,300 2,5 18 2,28 1,286 0,300 0,300 2,5 19 2,28 1,286 0,300 0,300 2,5 20 2,28 1,286 1,174 1, ,28 1,286 1,174 1, ,50 2,766 2,517 1, ,50 2,766 2,517 1, ,50 2,766 2,739 1, ,50 2,766 2,739 1, , ,20 2,739 1,005 0,486 2, ,60 2,739 1,929 0, ,28 1,274 0,314 0,314 2,5 30 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 31 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 32 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 33 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 34 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 35 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 36 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 37 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 38 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 39 2,28 1,274 0,314 0,314 2,5 40 2,28 1,274 0,240 0,240 2,5 41 2,28 1,274 1,164 1, ,28 1,274 1,164 1, ,50 2,739 2,494 1, ,20 1,807 1,778 0, , ,50 1,778 0,822 0,399 2,5 47 9,00 1,778 0,223 0, ,52 0,842 0,360 0, ,52 0,842 0,360 0, ,28 0,842 0,266 0,266 2,5 51 2,28 0,842 0,266 0,266 2,5 52 2,28 0,842 0,791 0, ,28 0,842 0,791 0,791

43 Pagina : 17 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. Sezione Sezione Portata Portata N neutro linea PE linea fase linea neutro linea [mm²] [mm²] [A] [A] ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2, ,5 2,

44 Pagina : 18 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. Posa Sigla Tipo Isolante N cavi cavo cavo In tubo in aria FG7-R Unip. con guaina EPR 4 In tubo in aria FG7-R Unip. con guaina EPR 5 In canali posati su parete con percorso orizzontale FG7-R Unip. con guaina EPR 6 In tubo in aria FG7-R Unip. con guaina EPR 7 In tubo in aria FG7-R Unip. con guaina EPR 8 In tubo in aria FG7-R Unip. con guaina EPR 9 In tubo interrato FG7O-R Unip. con guaina EPR 10 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 11 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 12 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 13 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 14 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 15 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 16 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 17 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 18 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 19 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 20 In tubo incassato in parete isolante N07V-K 21 In tubo incassato in parete isolante N07V-K 22 In tubo incassato in parete isolante N07V-K 23 In tubo incassato in parete isolante N07V-K In tubo in aria FG7-R In tubo in aria FG7-R Unip. con guaina EPR 28 In canali posati su parete con percorso orizzontale FG7O-R Unip. con guaina EPR 29 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 30 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 31 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 32 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 33 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 34 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 35 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 36 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 37 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 38 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 39 In tubo in aria N07V-K Unip. con guaina PVC 40 In tubo interrato FG7O-R Unip. con guaina EPR 41 In tubo incassato in parete isolante N07V-K 42 In tubo incassato in parete isolante N07V-K 43 In tubo incassato in parete isolante N07V-K In tubo in aria FG7-R Unip. con guaina EPR 47 In tubo interrato FG7-R Unip. con guaina EPR 48 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 49 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 50 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 51 In tubo in aria FG7O-R Unip. con guaina EPR 52 In tubo incassato in parete isolante N07V-K 53 In tubo incassato in parete isolante N07V-K

45 Pagina : 19 DATI QUADRO N (2) - QEG Simb. N Lunghezza C.d.T. C.d.T. Lunghezza Sezione Sezione Potenza diss. Codice N circ. linea linea totale cablaggio cablaggio cablaggio cablaggio morsetto raggr. [m] [%] [%] [m] fase [mm²] neutro [mm²] [W] 1 1,55 % 1, ,93 M ,0 0,76 % 2,31 % 1, ,66 M ,0 0,31 % 1,86 % 1, , ,0 0,76 % 2,31 % 1, ,32 M ,0 0,08 % 1,63 % 1, , ,0 0,08 % 1,63 % 1, , ,0 0,15 % 1,71 % 1, , ,0 0,69 % 2,24 % 1,00 2,5 2,5 0, ,0 2,22 % 3,77 % 1, , ,0 1,66 % 3,22 % 1,00 2,5 2,5 1, ,0 2,00 % 3,55 % 1, , ,0 2,00 % 3,55 % 1, , ,0 2,22 % 3,77 % 1, , ,0 2,22 % 3,77 % 1, , ,0 1,11 % 2,66 % 1,00 2,5 2,5 0, ,0 1,11 % 2,66 % 1,00 2,5 2,5 0, ,0 0,66 % 2,22 % 1,00 2,5 2,5 0, ,0 0,66 % 2,22 % 1,00 2,5 2,5 0, ,0 0,00 % 1,55 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M6 21 0,0 0,00 % 1,55 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M6 22 0,0 0,00 % 1,55 % 1,00 2,5 2,5 0,98 M6 23 0,0 0,00 % 1,55 % 1,00 2,5 2,5 0,98 M6 24 1,55 % 1, , ,0 0,00 % 1,55 % 1, , ,0 0,61 % 2,16 % 1, ,32 M ,0 0,23 % 1,79 % 1, ,13 M ,0 1,04 % 2,59 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 0,73 % 2,28 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 0,73 % 2,28 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 0,73 % 2,28 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 0,73 % 2,28 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 0,83 % 2,38 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 0,41 % 1,97 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 1,04 % 2,59 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 1,04 % 2,59 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 1,04 % 2,59 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 1,04 % 2,59 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M ,0 0,59 % 2,14 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M6 41 0,0 0,00 % 1,55 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M6 42 0,0 0,00 % 1,55 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M6 43 0,0 0,00 % 1,55 % 1,00 2,5 2,5 0,98 M6 44 1,81 % 1, ,13 M ,0 0,00 % 1,81 % 1,00 2,5 2,5 0,98 M ,0 1,14 % 2,96 % 1,00 2,5 2,5 2, ,0 1,38 % 3,19 % 1, , ,0 1,38 % 3,19 % 1, , ,0 0,66 % 2,47 % 1,00 2,5 2,5 0, ,0 0,66 % 2,47 % 1,00 2,5 2,5 0, ,0 0,00 % 1,81 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M6 53 0,0 0,00 % 1,81 % 1,00 2,5 2,5 0,65 M6

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