REGOLAMENTI - PIANI DI STUDIO PROPEDEUTICITA

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1 FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 REGOLAMENTI - PIANI DI STUDIO PROPEDEUTICITA CLM Medicina e Chirurgia pag. 2 CLM Odontoiatria e Protesi dentaria pag. 38 CLS Scienze Infermieristiche e Ostetriche pag. 69 CLS Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione pag. 91 CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali pag. 107 CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Diagnostiche pag. 128 CLS Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione pag. 147 CL Infermieristica pag. 167 CL Ostetricia pag. 193 CL Fisioterapia pag. 209 CL Educatore Professionale Sanitario pag. 241 CL Ortottica pag. 257 CL Terapia Occupazionale pag. 273 CL Terapia della Neuro e Psicomotricità dell Età evolutiva pag. 292 CL Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica pag. 310 CL Dietistica pag. 328 CL Igiene Dentale pag. 348 CL Tecniche di Laboratorio iomedico pag. 366 CL Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia pag. 386 CL Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro pag. 405 CL Scienze e Tecnologie Cosmetologiche ed Erboristiche pag

2 Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in MEDICINA E CHIRURGIA Anno Accademico INDICE Art. 1 Oggetto e finalità del Regolamento...3 Art. 2 Obiettivi formativi qualificanti...3 Art. 3 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati...4 Art. 4 Quadro generale delle attività formative...4 Art. 5 Ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia...4 Art. 6 Crediti Formativi Universitari (CFU)...4 Art. 7 Obsolescenza dei crediti formativi...5 Art. 8 Tipologia delle forme didattiche adottate...5 Art. 9 Piano di studi...5 Art. 10 Attività formativa opzionale (AFO)...6 Art. 11 Tirocinio professionalizzante...6 Art. 12 Semestri...6 Art. 13 Propedeuticità...6 Art. 14 Verifica dell apprendimento e acquisizione dei CFU...6 Art. 15 Obbligo di frequenza...7 Art. 16 Prova finale e conseguimento del titolo di studio...8 Art. 17 Valutazione dell'attività didattica...8 Art. 18 Riconoscimento dei crediti, mobilità studentesca e riconoscimento degli studi compiuti all'estero...8 Art. 19 Orientamento e tutorato...9 Art. 20 Studenti impegnati a tempo pieno e a tempo parziale, studenti fuori corso e ripetenti...9 Art. 21 Consiglio di Corso di Studio...10 Art. 22 Entrata in vigore del Regolamento didattico di Ateneo...10 ELENCO ALLEGATI:

3 Art. 1 Oggetto e finalità del Regolamento 1. Il presente regolamento disciplina gli aspetti organizzativi del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia nel rispetto delle indicazioni riportate nel Regolamento Didattico di Ateneo. 2. Il Corso di Laurea Magistrale rientra nella Classe delle Lauree Magistrali LM-41 in Medicina e Chirurgia come definita dal D.M. 16 marzo Art. 2 Obiettivi formativi qualificanti 1. I laureati nel corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia dovranno essere dotati: delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie, ai sensi della direttiva 75/363/CEE, per l'esercizio della professione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. 2. Il corso di Laurea Magistrale prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso per l acquisizione: delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; della capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale e di genere, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato; delle abilità e dell'esperienza, unite alla capacità di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed etiche della medicina; della capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari; della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo; della capacità di applicare, nelle decisioni mediche, anche i principi dell'economia sanitaria; della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente. 3. Il profilo professionale dei laureati magistrali dovrà comprendere la conoscenza di: comportamenti ed attitudini comportamentali del sapere essere medico; nozioni fondamentali e metodologia di fisica e statistica utili per identificare, comprendere ed interpretare i fenomeni biomedici; organizzazione biologica fondamentale e processi biochimici e cellulari di base degli organismi viventi; processi di base dei comportamenti individuali e di gruppo; meccanismi di trasmissione e di espressione dell'informazione genetica a livello cellulare e molecolare; organizzazione strutturale del corpo umano, con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello microscopico sino ai principali aspetti ultrastrutturali e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo embrionale e del differenziamento; caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari dell'organismo umano, nonché i loro principali correlati 3

4 morfo-funzionali; meccanismi biochimici, molecolari e cellulari che stanno alla base dei processi fisiopatologici; fondamenti delle principali metodiche di laboratorio applicabili allo studio qualitativo e quantitativo dei determinanti patogenetici e dei processi biologici significativi in medicina; modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni normali; principali reperti funzionali nell'uomo sano; fondamenti delle principali metodologie della diagnostica per immagini e dell'uso delle radiazioni; principi delle applicazioni alla medicina delle tecnologie biomediche. 4. I laureati magistrali dovranno inoltre: avere acquisito ed approfondito le interrelazioni esistenti tra i contenuti delle scienze di base e quelli delle scienze cliniche, nella dimensione della complessità che è propria dello stato di salute della persona sana o malata, avendo particolare riguardo alla inter-disciplinarietà della medicina; avere sviluppato e maturato un approccio fortemente integrato al paziente, valutandone criticamente non solo tutti gli aspetti clinici, ma anche dedicando una particolare attenzione agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, nonché nella riabilitazione e nel recupero del più alto grado di benessere psicofisico possibile. Art. 3 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati 1. I laureati in Medicina e Chirurgia svolgono l attività di medico chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio medici. 2. La Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è, inoltre, requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica. Art. 4 Quadro generale delle attività formative 1. Il quadro generale delle attività formative (ordinamento didattico) risulta dalle tabelle di cui all allegato 1 che è parte integrante del presente Regolamento. 2. La programmazione dell attività didattica è approvata annualmente dal Consiglio di Facoltà, acquisito il parere favorevole della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà. Art. 5 Ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia 1. Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. 2. E' altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative all'accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale. 3. Agli studenti che siano stati ammessi a Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia avendo risposto correttamente a meno del 50% dei quiz nelle diverse materie d esame, vengono assegnati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso attraverso la frequenza a corsi di recupero nelle materie oggetto dell esame di ammissione e il superamento della relativa prova di verifica. Art. 6 Crediti Formativi Universitari (CFU) 1. Le attività formative previste nel Corso di Studio prevedono l acquisizione da parte degli studenti di crediti formativi universitari (CFU), ai sensi della normativa vigente. 2. A ciascun CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo per lo studente. 4

5 3. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è fissata convenzionalmente in 60 crediti. 4. La frazione dell impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%, tranne nel caso in cui siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico. 5. Nel carico standard di un CFU sono inclusi : a) didattica frontale: 10 ore/cfu b) esercitazioni o attività assistite equivalenti: 12 ore/cfu c) tirocinio professionalizzante: 16 ore/cfu 6. I crediti formativi corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente previo superamento dell esame o a seguito di altra forma di verifica della preparazione o delle competenze conseguite. 7. I crediti acquisiti a seguito di esami sostenuti con esito positivo per insegnamenti aggiuntivi rispetto a quelli conteggiabili ai fini del completamento del percorso che porta al titolo di studio, sono registrati nella carriera dello studente e possono dare luogo a successivi riconoscimenti ai sensi della normativa in vigore. Le valutazioni ottenute non rientrano nel computo della media dei voti degli esami di profitto. 8. L iscrizione al successivo anno di corso è consentita agli studenti indipendentemente dal tipo di esami sostenuti e dal numero di crediti acquisiti, ferma restando la possibilità per lo studente di iscriversi come studente ripetente. Art. 7 Obsolescenza dei crediti formativi 1. I crediti formativi non sono più utilizzabili se acquisiti da più di 8 anni solari, salvo che, su richiesta dell interessato, il Consiglio di Facoltà, sentita la Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, non deliberi diversamente. 2. Nei casi in cui sia difficile il riconoscimento del credito o la verifica della non obsolescenza, il Consiglio di Area Didattica, previa approvazione della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, può disporre un esame integrativo, anche interdisciplinare, per la determinazione dei crediti da riconoscere allo studente. Art. 8 Tipologia delle forme didattiche adottate 1. L attività didattica è articolata nelle seguenti forme: A. lezioni frontali. attività didattica a distanza (videoconferenza) C. esercitazioni pratiche a gruppi di studenti D. attività tutoriale durante il tirocinio professionalizzante E. attività tutoriale nella pratica in laboratorio F. attività seminariali Art. 9 Piano di studi 1. Il piano di studi del Corso, con l indicazione del percorso formativo e degli insegnamenti previsti, è riportato nell allegato 2, che forma parte integrante del presente Regolamento. 2. Il piano di studi indica altresì il settore scientifico-disciplinare cui si riferiscono i singoli insegnamenti, l eventuale suddivisione in moduli degli stessi, nonché il numero di CFU attribuito a ciascuna attività didattica. 3. L acquisizione dei crediti formativi relativi alle attività formative indicate nell allegato 2 comporta il conseguimento della Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. 5

6 4. Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è in ogni caso necessario aver acquisito 360 CFU, negli ambiti e nei settori scientifico-disciplinari previsti dal Regolamento Didattico di Ateneo. 5. La Commissione Didattica Paritetica di Facoltà verifica la congruenza dell estensione dei programmi rispetto al numero dei crediti assegnati a ciascuna attività formativa. 6. Il piano degli studi è approvato annualmente dal Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio di Corso, acquisito il parere favorevole della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà. Art. 10 Attività formativa opzionale (AFO) 1. Per essere ammesso a sostenere la prova finale, lo studente deve avere acquisito complessivamente 8 CFU partecipando ad attività formative liberamente scelte (attività formative opzionali, AFO) tra tutti gli insegnamenti attivati nell ateneo, che consentano anche l acquisizione di ulteriori crediti formativi nelle discipline di base e caratterizzanti, purché coerenti con il progetto formativo definito dal piano di studi. 2. La coerenza e il peso in CFU devono essere valutati dal Consiglio di Area Didattica con riferimento all adeguatezza delle motivazioni eventualmente fornite dallo studente. 3. Gli 8 CFU assegnati alle AFO vengono acquisiti dallo studente attraverso un unico esame. Art. 11 Tirocinio professionalizzante L Ordinamento Didattico (allegato 1) prevede l acquisizione, da parte dello studente di 60 CFU nell ambito disciplinare TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO delle cosiddette altre attività formative (DM 270/ Art. 10, comma 5). I CFU assegnati al Tirocinio Professionalizzante sono ripartiti nell ambito dei corsi integrati e assegnati a specifici SSD, come indicato nel prospetto allegato (allegato 2). L acquisizione dei CFU assegnati al Tirocinio Professionalizzante da parte dello studente avviene con il superamento dell esame dei corsi integrati che prevedono attività pratica professionalizzante. Art. 12 Semestri 1. Il calendario degli insegnamenti impartiti nel Corso è articolato in semestri. 2. Le date di inizio e fine dei semestri sono fissate annualmente dal Consiglio di Facoltà. 3. Nell organizzazione dell attività didattica, il piano di studi deve prevedere una ripartizione bilanciata degli insegnamenti e dei corrispondenti CFU tra il primo e il secondo semestre. Art. 13 Propedeuticità Le propedeuticità tra gli insegnamenti sono indicate nell allegato 3, che forma parte integrante del presente Regolamento. Art. 14 Verifica dell apprendimento e acquisizione dei CFU 1. Nell allegato 2 del presente regolamento (piano di studi) sono indicati i corsi per i quali è previsto un accertamento finale che darà luogo a votazione (esami di profitto) o a un semplice giudizio idoneativo. Nel piano di studi sono indicati i corsi integrati che prevedono prove di esame per più insegnamenti o moduli coordinati. In questi casi i docenti titolari dei moduli coordinati partecipano collegialmente alla valutazione complessiva del profitto. Posso, comunque, essere previste prove di esonero parziale relative ad uno o più moduli. 2. Il calendario degli esami di profitto, nel rispetto del calendario didattico annuale, è emanato dal Preside, in conformità a quanto disposto dal Regolamento Didattico di Facoltà ed è reso pubblico all inizio dell anno accademico e, comunque, non oltre il 30 ottobre di ogni anno. 3. Gli appelli d esame e delle altre verifiche del profitto devono avere inizio alla data fissata, che deve essere resa pubblica almeno trenta giorni prima dell inizio della sessione. Eventuali spostamenti, per comprovati motivi, dovranno essere autorizzati dal Preside, il quale provvede a darne 6

7 tempestiva comunicazione agli studenti. In nessun caso la data di inizio di un esame può essere anticipata. 4. Le date degli appelli d esame relativi a corsi appartenenti allo stesso semestre e allo stesso anno di corso non possono sovrapporsi. 5. I docenti, anche mediante il sito internet, forniscono agli studenti tutte le informazioni relative al proprio insegnamento (programma, prova d esame, materiale didattico, esercitazioni o attività pratica professionalizzante ed eventuali prove d esonero). 6. Gli appelli d esame, nell ambito della medesima sessione, devono essere distanziati di almeno 2 settimane. 7. Lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere, senza alcuna limitazione, le prove di esonero e gli esami in tutti gli appelli previsti, nel rispetto delle propedeuticità e delle attestazioni di frequenza previste dall ordinamento degli studi. 8. Con il superamento dell accertamento finale lo studente consegue i CFU attribuiti alla specifica attività formativa. 9. Non possono essere previsti in totale più di 36 esami o valutazioni finali di profitto. 10. L esame può essere orale, scritto, scritto e orale, informatizzato. L esame orale è pubblico. Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame. Le altre forme di verifica del profitto possono svolgersi individualmente o per gruppi, facendo salva in questo caso la riconoscibilità e valutabilità dell apporto individuale, ed avere come obiettivo la realizzazione di specifici progetti, determinati ed assegnati dal docente responsabile dell attività, o la partecipazione ad esperienze di ricerca e sperimentazione, miranti in ogni caso all acquisizione delle conoscenze e abilità che caratterizzano l attività facente parte del curriculum. 11. Lo studente ha diritto di conoscere, fermo restando il giudizio della commissione, i criteri di valutazione che hanno portato all esito della prova d esame, di prendere visione della propria prova, e qualora si tratti di prova scritta, di conoscere le modalità di correzione. 12. Gli esami comportano una valutazione che deve essere espressa in trentesimi e riportata su apposito verbale. L'esame è superato se la valutazione è uguale o superiore a 18/30. In caso di votazione massima (30/30) la commissione può concedere la lode. La valutazione di insufficienza non è corredata da votazione. 13. Nel caso di prove scritte, è consentito allo studente di ritirarsi in qualsiasi momento nel corso dello svolgimento delle stesse. Nel caso di prove orali, è consentito allo studente di ritirarsi, secondo le modalità definite dal Regolamento di Facoltà e comunque fino al momento che precede la verbalizzazione della valutazione finale di profitto. 14. Non è consentita la ripetizione di un esame già superato. 15. Le Commissioni giudicatrici degli esami e delle altre prove di verifica del profitto sono nominate dal Preside, secondo quanto stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo e dal Regolamento Didattico di Facoltà. 16. Il verbale d esame, debitamente compilato e firmato dai membri della Commissione giudicatrice, deve essere trasmesso dal Presidente della commissione alla Segreteria studenti competente entro tre giorni dalla data di espletamento dell esame o di altra verifica del profitto. Art. 15 Obbligo di frequenza 1. Lo studente ha l obbligo della frequenza a tutte le forme di attività didattiche previste nel piano di studi. 2. Per ciascuna tipologia di attività didattica, lo studente deve acquisire l attestazione della presenza ad almeno il 75% delle ore previste. 3. La rilevazione della frequenza dello studente è effettuata con le modalità di accertamento stabilite dal Regolamento Didattico di Facoltà. 7

8 Art. 16 Prova finale e conseguimento del titolo di studio 1. Per sostenere la prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i crediti formativi universitari previsti nel piano degli studi. 2. Alla prova finale sono attribuiti n. 15 CFU. 3. La prova finale si svolge davanti a una Commissione d esame nominata dal Preside su proposta del Consiglio di Corso di Studio competente ed è composta da almeno sette componenti. 4. Per il conseguimento della laurea magistrale è richiesta la presentazione di una tesi elaborata dallo studente in modo originale sotto la guida di un relatore. Le modalità sono definite dal Regolamento Didattico di Facoltà. 5. La votazione finale deriva dalla somma dei seguenti punti: Voto della prova finale: da 1 a 11 punti La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazione in trentesimi, comporta una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. 0,34 punti per ciascuna lode Esperienze Erasmus: fino ad un massimo di 2 punti 6. La valutazione della prova finale e della carriera dello studente, in ogni caso, non deve essere vincolata alla durata individuale complessiva del percorso di studi. 7. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66 punti. L eventuale attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio massimo di 110 punti, è subordinata alla accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato e alla valutazione unanime della Commissione. La Commissione, all unanimità, può altresì proporre la dignità di stampa della tesi o la menzione d onore. 8. Lo svolgimento della prova finale, se orale, è pubblico e pubblico è l atto della proclamazione del risultato finale. 9. Le modalità di organizzazione delle prove finali sono disciplinate dal Regolamento Didattico di Facoltà. Art. 17 Valutazione dell'attività didattica 1. Il Consiglio di Corso rileva periodicamente la qualità dell attività didattica svolta dai docenti, mediante appositi questionari distribuiti agli studenti e da essi anonimamente compilati. 2. Il Consiglio di Facoltà, avvalendosi della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, predispone una relazione annuale sull attività e sui servizi didattici, utilizzando le valutazioni effettuate dal Consiglio del Corso. La relazione annuale è redatta tenendo conto della soddisfazione degli studenti sull attività dei docenti e sui diversi aspetti della didattica e dell organizzazione oltre che del regolare svolgimento delle carriere degli studenti, della dotazione di adeguate strutture e laboratori, della qualità dei servizi e dell occupazione dei laureati. La relazione, approvata dal Consiglio di Facoltà, è presentata al Nucleo di Valutazione di Ateneo che formula proprie proposte ed osservazioni e successivamente le invia al Senato Accademico. 3. Il Consiglio di Facoltà valuta annualmente i risultati dell attività didattica dei docenti tenendo conto dei dati sulle carriere degli studenti e delle relazioni sulla didattica percepita per attuare interventi tesi al miglioramento della qualità del percorso formativo. Art. 18 Riconoscimento dei crediti, mobilità studentesca e riconoscimento degli studi compiuti all'estero 1. Il Consiglio di Area Didattica può riconoscere come crediti le attività formative maturate in percorsi formativi universitari pregressi, anche non completati, fatto salvo quanto previsto dall art. 7 del presente regolamento. 8

9 2. I crediti acquisiti in Corsi di Master Universitari possono essere riconosciuti solo previa verifica della corrispondenza dei SSD e dei relativi contenuti. 3. Relativamente al trasferimento degli studenti da altro Corso di Studio, dell Università dell Aquila o di altra università, è assicurato il riconoscimento del maggior numero possibile dei crediti già maturati dallo studente, secondo criteri e modalità stabiliti dal Consiglio di Area Didattica e approvati dalla Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, potendo anche ricorrere a colloqui per la verifica delle conoscenze effettivamente possedute. Il mancato riconoscimento di crediti deve essere adeguatamente motivato. 4. Il Consiglio di Area Didattica può riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati e approvati dalla Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, le conoscenze e abilità professionali, nonché quelle informatiche e linguistiche, certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello postsecondario alla cui progettazione e realizzazione l Università abbia concorso. Il numero massimo di crediti riconoscibili per conoscenze e attività professionali pregresse è, comunque, limitato a 40 CFU. 5. In relazione alla quantità di crediti riconosciuti, ai sensi dei precedenti commi, il Consiglio di Area Didattica, previa approvazione della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, può abbreviare la durata del Corso di Studio con la convalida di esami sostenuti e dei crediti acquisiti, e indica l anno di corso al quale lo studente è iscritto e l eventuale debito formativo da assolvere. 6. La delibera di convalida di frequenze, esami e periodi di tirocinio svolti all estero deve esplicitamente indicare, ove possibile, le corrispondenze con le attività formative previste nel piano ufficiale degli studi o nel piano individuale dello studente. 7. Il Consiglio di Corso attribuisce agli esami convalidati la votazione in trentesimi sulla base di tabelle di conversione precedentemente fissate. 8. Ove il riconoscimento di crediti sia richiesto nell ambito di un programma che abbia adottato un sistema di trasferimento dei crediti (ECTS), il riconoscimento stesso tiene conto anche dei crediti attribuiti ai Corsi seguiti all estero. 9. Il riconoscimento degli studi compiuti all estero, della frequenza richiesta, del superamento degli esami e delle altre prove di verifica previste e del conseguimento dei relativi crediti formativi universitari da parte di studenti del Corso di Laurea Magistrale è disciplinato da apposito Regolamento. Art. 19 Orientamento e tutorato 1. Sono previste le seguenti attività di orientamento e tutorato svolte dai Docenti: a) attività didattiche e formative propedeutiche, intensive, di supporto e di recupero, finalizzate a consentire l assolvimento del debito formativo; b) attività di orientamento rivolte sia agli studenti di scuola superiore per guidarli nella scelta degli studi, sia agli studenti universitari per informarli sui percorsi formativi, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti, sia infine a coloro che abbiano già conseguito titoli di studio universitari per avviarli verso l inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni; c) attività di tutorato finalizzate all accertamento e al miglioramento della preparazione dello studente, mediante un approfondimento personalizzato della didattica finalizzato al superamento di specifiche difficoltà di apprendimento 2. Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rinvia all apposito Regolamento di Ateneo. Art. 20 Studenti impegnati a tempo pieno e a tempo parziale, studenti fuori corso e ripetenti 1. Sono definiti due tipi di curriculum corrispondenti a differenti durate del corso: a) curriculum con 9

10 durata normale per gli studenti impegnati a tempo pieno negli studi universitari; b) curriculum con durata superiore alla normale ma comunque pari a non oltre il doppio di quella normale, per studenti che si autoqualificano "non impegnati a tempo pieno negli studi universitari". Per questi ultimi le disposizioni sono riportate nell apposito Regolamento di Ateneo. 2. Salvo diversa opzione all'atto dell'immatricolazione, lo studente è considerato come impegnato a tempo pieno. Art. 21 Consiglio di Corso di Studio Il Corso è retto dal Consiglio di Corso, costituito da tutti i docenti del Corso, e da un Consiglio di Area Didattica (CAD) costituito in base a quanto stabilito nel Regolamento Didattico di Facoltà. Art. 22 Entrata in vigore del Regolamento didattico di Ateneo 1. Il presente Regolamento entra in vigore a decorrere dalla data di emanazione del relativo decreto rettorale. 2. All entrata in vigore del presente Regolamento sono abrogate tutte le norme regolamentari in contrasto con esso. 3. Per quanto non previsto nel presente Regolamento, si rinvia al Regolamento Didattico di Ateneo e al Regolamento Didattico di Facoltà. ELENCO ALLEGATI: ALLEGATO 1 ORDINAMENTO DIDATTICO (SCHEDA OFF.F) ALLEGATO 2 PIANO DI STUDI 10

11 Università Classe Nome del corso Denominazione inglese Codice interno all'ateneo del corso Università degli Studi de L'AQUILA LM-41 Medicina e chirurgia Medicina e chirurgia Medicine and Surgery D4M trasformazione di ALLEGATO 1 Il corso è MEDICINA E CHIRURGIA (L'AQUILA) (cod 48529) Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico 15/05/2008 Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico 15/05/2008 Data di approvazione del consiglio di facoltà 18/12/2007 Data di approvazione del senato accademico 29/01/2008 Modalità di svolgimento convenzionale Indirizzo internet del corso di laurea Facoltà MEDICINA e CHIRURGIA Sede del corso PIAZZALE S. TOMMASI - COPPITO (L'AQUILA) L'AQUILA Organizzazione della didattica semestrale Modalità di svolgimento degli insegnamenti convenzionale Data di inizio dell'attività didattica 01/10/2009 Utenza sostenibile 140 Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni In data 4 gennaio 2008 si è svolto l'incontro per la consultazione con le organizzazioni rappresentative delle parti sociali interessate, organizzato dal Presidente del Corso di Laurea Magistrale. Alla riunione hanno partecipato il Presidente dell'ordine dei Medici della Provincia dell'aquila, il rappresentante locale della Federazione Nazionale Medici di Medicina Generale, il Direttore Generale della ASL n. 4 AQ. Il Presidente del Corso ha esposto le ragioni della trasformazione dell'ordinamento ex-509 all'ordinamento ex-270 che ha dato la possibilità di apportare fattori correttivi rivedendo i contenuti alla luce dei cambiamenti della domanda di assistenza da parte del Sistema Sanitario. Il Corso è stato costruito tenendo presente gli obiettivi formativi qualificanti finalizzati alla formazione della figura professionale del medico all inizio della sua professione. E stato recepito l invito dei presenti a dare maggiore enfasi alla Medicina territoriale e agli aspetti deontologici legati all elevato grado di responsabilità della professione medica. Con la trasformazione si è cercato di razionalizzare il piano formativo rendendolo coerente alle esigenze del mondo della sanità e alle richieste innovative di salute, garantendo una diminuzione del tempo di inserimento lavorativo, una minore frammentazione degli insegnamenti e lo svolgimento di stage pre e postlaurea. L esito della consultazione è stato molto favorevole alla impostazione data al nuovo ordinamento e al rispetto dello spirito del DM 270/2004. Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia dovranno essere dotati: delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE all'esercizio della professione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che 11

12 le circonda. A tali fini il corso di laurea magistrale prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali; delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; della capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale e di genere, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato; delle abilità e dell'esperienza, unite alla capacità di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed etiche della medicina; della capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari; della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo; della capacità di applicare, nelle decisioni mediche, anche i principi dell'economia sanitaria; della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente. Il profilo professionale dei laureati magistrali dovrà comprendere la conoscenza di: comportamenti ed attitudini comportamentali del sapere essere medico; nozioni fondamentali e metodologia di fisica e statistica utili per identificare, comprendere ed interpretare i fenomeni biomedici; organizzazione biologica fondamentale e processi biochimici e cellulari di base degli organismi viventi; processi di base dei comportamenti individuali e di gruppo; meccanismi di trasmissione e di espressione dell'informazione genetica a livello cellulare e molecolare; organizzazione strutturale del corpo umano, con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello microscopico sino ai principali aspetti ultrastrutturali e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo embrionale e del differenziamento; caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari dell'organismo umano, nonché i loro principali correlati morfofunzionali; meccanismi biochimici, molecolari e cellulari che stanno alla base dei processi fisiopatologici; fondamenti delle principali metodiche di laboratorio applicabili allo studio qualitativo e quantitativo dei determinanti patogenetici e dei processi biologici significativi in medicina; modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni normali; principali reperti funzionali nell'uomo sano; fondamenti delle principali metodologie della diagnostica per immagini e dell'uso delle radiazioni, principi delle applicazioni alla medicina delle tecnologie biomediche. I laureati magistrali dovranno inoltre: avere acquisito ed approfondito le interrelazioni esistenti tra i contenuti delle scienze di base e quelli delle scienze cliniche, nella dimensione della complessità che è propria dello stato di salute della persona sana o malata, avendo particolare riguardo alla inter-disciplinarietà della medicina; ed avere sviluppato e maturato un approccio fortemente integrato al paziente, valutandone criticamente non solo tutti gli aspetti clinici, ma anche dedicando una particolare attenzione agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, nonché nella riabilitazione e nel recupero del più alto grado di benessere psicofisico possibile. I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia svolgeranno l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici. Ai fini indicati i laureati della classe dovranno avere acquisito: la conoscenza della organizzazione, della struttura e del funzionamento normale del corpo umano, ai fini del mantenimento dello stato di salute della persona sana e della comprensione delle modificazioni patologiche; la conoscenza delle cause delle malattie nell'uomo, interpretandone i meccanismi patogenetici molecolari, cellulari e fisiopatologici fondamentali; la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra microrganismi ed ospite nelle infezioni umane, nonché i relativi meccanismi di difesa; la capacità di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti clinici, funzionali e di laboratorio, interpretandoli 12

13 criticamente anche sotto il profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi e la capacità di valutare i rapporti costi/benefici nella scelta delle procedure diagnostiche, avendo attenzione alle esigenze sia della corretta metodologia clinica che dei principi della medicina basata sull'evidenza; una adeguata conoscenza sistematica delle malattie più rilevanti dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le alterazioni funzionali rilevate nell'uomo con le lesioni anatomopatologiche, interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato clinico; la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità; la conoscenza dei principi su cui si fonda l'analisi del comportamento della persona e una adeguata esperienza, maturata attraverso approfondite e continue esperienze di didattica interattiva nel campo della relazione e della comunicazione medico-paziente, nella importanza, qualità ed adeguatezza della comunicazione con il paziente ed i suoi familiari, nonché con gli altri operatori sanitari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui nonché la capacità di utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all'informazione, all'istruzione e all'educazione sanitaria e la capacità di riconoscere le principali alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi, indicandone gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi; la conoscenza dei quadri anatomopatologici nonché delle lesioni cellulari, tessutali e d'organo e della loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati e la conoscenza, maturata anche mediante la partecipazioni a conferenze anatomocliniche, dell'apporto dell'anatomopatologo al processo decisionale clinico, con riferimento alla utilizzazione della diagnostica istopatologica e citopatologica (compresa quella colpo- ed onco-citologica) anche con tecniche biomolecolari, nella diagnosi, prevenzione,prognosi e terapia della malattie del singolo paziente, nonché la capacità di interpretare i referti anatomopatologici; la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica per immagine, valutandone rischi, costi e benefici e la capacità di interpretare i referti della diagnostica per immagini nonché la conoscenza delle indicazioni e delle metodologie per l'uso di traccianti radioattivi ed inoltre la capacità di proporre in maniera corretta valutandone i rischi e benefici, l'uso terapeutico delle radiazioni e la conoscenza dei principi di radioprotezione; la conoscenza delle principali e più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica in patologia clinica, cellulare e molecolare, nonchè la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi e benefici e la capacità di interpretazione razionale del dato laboratoristico; la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, anatomopatologiche, preventive e cliniche riguardanti il sistema broncopneumologico, cardio-vascolare, gastro-enterologico, ematopoietico, endocrino-metabolico, immunologico e uro-nefrologico fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici ed individuando le condizioni che,nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista; la capacità di riconoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche e del cavo orale, dell'apparato locomotore e dell'apparato visivo e delle malattie cutanee e veneree indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia e la capacità di individuare le condizioni che, nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista; la capacità di riconoscere, mediante lo studio fisiopatologico, anatomopatologico e clinico, le principali alterazioni del sistema nervoso e le patologie psichiatriche e di contesto sociale fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici; la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche in una visione più ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed apparati, aggregandoli sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico e riabilitativo; la conoscenza delle modificazioni fisiologiche dell'invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell'anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico; 13

14 la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine internistico, chirurgico e specialistico, valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell'appropriatezza diagnostico-terapeutica; la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine oncologico affrontando l'iter diagnostico terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza, nonchè la conoscenza della terapia del dolore e delle cure palliative; l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure diagnostiche e terapeutiche, della continuità terapeutica ospedale-territorio e dell'appropriatezza organizzativa; la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze umane per quanto concerne l'evoluzione storica dei valori della medicina, compresi quelli epistemologici ed etici; la abilità e la sensibilità per valutare criticamente gli atti medici all'interno della équipe sanitaria; la conoscenza delle diverse classi dei farmaci, dei meccanismi molecolari e cellulari della loro azione, dei principi fondamentali della farmacodinamica e della farmacocinetica e la conoscenza degli impieghi terapeutici dei farmaci, la variabilità di risposta in rapporto a fattori di genere, genetici e fisiopatologici, le interazioni farmacologiche ed i criteri di definizione degli schemi terapeutici, nonché la conoscenza dei principi e dei metodi della farmacologia clinica, compresa la farmacosorveglianza e la farmacoepidemiologia, degli effetti collaterali e della tossicità dei farmaci e delle sostanze d'abuso; la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo, delle problematiche relative allo stato di salute e di malattia nell'età neonatale, nell'infanzia e nell'adolescenza, per quanto di competenza del medico non specialista e la capacità di individuare le condizioni che necessitano dell'apporto professionale dello specialista e di pianificare gli interventi medici essenziali nei confronti dei principali problemi sanitari, per frequenza e per rischio, inerenti la patologia specialistica pediatrica; la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilità e la sessualità femminile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita dal punto di vista endocrinoginecologico, la gravidanza, la morbilità prenatale ed il parto e la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia ginecologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista; la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilità maschile e la valuazione del gamete maschile, la sessualità maschile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita da punto di vista endocrino-andrologico, la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia andrologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista; la capacità di riconoscere, nell'immediatezza dell'evento, le situazioni cliniche di emergenza ed urgenza, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita e la conoscenza delle modalità di intervento nelle situazioni di catastrofe; la conoscenza delle norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunità e la conoscenza delle norme e delle pratiche atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro, individuando le situazioni di competenza specialistica nonché la conoscenza delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e la capacità di indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva nelle diverse ed articolate comunità; la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla elevata responsabilità professionale, valutando criticamente i principi etici che sottendono le diverse possibili scelte professionali e la capacità di sviluppare un approccio mentale di tipo interdisciplinare e transculturale, anche e soprattutto in collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il lavoro di gruppo nonché una adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, connessa ad una sensibilità alle sue caratteristiche, alla bioetica e storia ed epistemologia della medicina, alla relazione con il paziente, nonché verso le tematiche della medicina di comunità, acquisite anche attraverso esperienze dirette sul campo; la conoscenza degli aspetti caratterizzanti della società multietnica, con specifico riferimento alla varietà e diversificazione degli aspetti valoriali e culturali; 14

15 una approfondita conoscenza dello sviluppo tecnologico e biotecnologico della moderna bio-medicina, comprensivo della conoscenza dei principi della ricerca scientifica all'ambito bio-medico ed alle aree clinico-specialistiche, della capacità di ricercare, leggere ed interpretare la letteratura internazionale ai fini di pianificare ricerche su specifici argomenti e di sviluppare una mentalità di interpretazione critica del dato scientifico; una adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente e la capacità di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento, la capacità di effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici derivante dalla conoscenza dell'inglese scientifico che consenta loro la comprensione della letteratura internazionale e l'aggiornamento; la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'unione Europea, oltre all'italiano; la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione; una adeguata conoscenza della medicina della famiglia e del territorio, acquisita anche mediante esperienze pratiche di formazione sul campo. In particolare, specifiche professionalità nel campo della medicina interna, chirurgia generale, pediatria, ostetricia e ginecologia, nonché di specialità medico-chirurgiche, acquisite svolgendo attività formative professionalizzanti per una durata non inferiore ad almeno 60 CFU da svolgersi in modo integrato con le altre attività formative del corso presso strutture assistenziali universitarie. La durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in medicina e chirurgia è di 6 anni. Relativamente alla definizione di curricula preordinati alla esecuzione delle attività previste dalla direttiva 75/363/CEE, i regolamenti didattici di ateneo si conformano alle prescrizioni del presente decreto e dell'art. 6, comma 3, del D.M. n. 270/04. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Alla fine del Corso di Laurea il giovane laureato acquisisce un profilo professionale corrispondente a quello del medicochirurgo. Il profilo professionale di un medico-chirurgo si costruisce lentamente sulla base di saperi scientifici quali la iologia, la Fisica, la Statistica, la Genetica, l'anatomia, la iochimica fino alla Fisiologia del funzionamento del corpo umano, ecc. Sullo sfondo dei reperti funzionali dell'uomo sano, imparerà a cogliere le alterazioni del funzionamento degli organi, degli apparati nel contesto specifico del singolo individuo, elaborando ipotesi diagnostiche, verificandole alla luce anche dei progressi delle conoscenze scientifiche. Il profilo professionale del medico-chirurgo moderno implica necessariamente la conoscenza della complessità della società che diventa sempre più multietnica in cui culture, convinzioni, modalità di esprimere le patologie esigono una particolare sensibilità e il superamento di stereotipi culturali. In questo contesto è di enorme importanza che il medico acquisisca una sensibilità anche nei riguardi degli aspetti sociali delle malattie verificando eventualmente anche di persona le clamorose differenze in termini di incidenza e prevalenza di malattie in base alla loro localizzazione geografica con particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo. Ancora, il medico viene messo in grado di provvedere alla propria formazione permanente e al suo continuo aggiornamento acquisendo competenze informatiche e di almeno una lingua dell'unione europea. Per il raggiungimento dei sopra descritti obiettivi, il percorso formativo prevede l'acquisizione graduale di saperi integrati e di competenze professionalizzanti secondo la seguente articolazione: Acquisire dei pensieri-guida della storia dell arte medica in una visione globale del passato ed individuazione dell'influenza esercitata sullo sviluppo del pensiero medico e sull impatto di questo sugli altri settori del sapere. Conoscere l organizzazione generale del corpo normale, sapendo individuare i principali correlati morfofunzionali degli apparati e sistemi dell organismo umano anche alla luce dell evoluzione del pensiero medico scientifico. Conoscere le metodologie scientifiche della Fisica nelle applicazioni in fondamentali settori della Medicina. Conoscere le nozioni di base Chimica con spiegazione dei principali processi nei diversi stati della materia e delle variazioni energetiche ad essi associati Conoscere la chimica del Carbonio con la descrizione delle principali reazioni utili per la 15

16 comprensione dei meccanismi di attività enzimatiche che sono alla base dei processi biologici. Acquisire le basi per la successiva conoscenza, anche a livello molecolare, dei complessi fenomeni che presiedono l organizzazione, lo sviluppo e l evoluzione degli organismi viventi. Conoscere l organizzazione strutturale sistematica del corpo umano normale dal livello macroscopico a quello microscopico compresi i principali aspetti ultrastrutturali. Avere le nozioni delle fondamentali correlazioni di interesse anatomo-clinico anche basate su elementi di anatomia topografica, radiologica ed applicata. Conoscere i principali meccanismi organogenetici. Acquisire le nozioni fondamentali sull organizzazione e funzionamento della cellula; le nozioni fondamentali sulla trasmissione ed espressione dei geni; i principi generali della psicologia. Conoscere la struttura ed ultrastruttura della cellula nei tessuti umani, al fine di consentire la comprensione dei modi in cui i singoli componenti cellulari sono strutturalmente e funzionalmente correlati nei tessuti e negli organi, nonchè la derivazione embriologica dei tessuti e degli organi umani con il preciso scopo di fornire allo studente gli elementi necessari ed irrinunciabili alla futura comprensione di patologie correlate a difetti nello sviluppo embrionale. Conoscere le basi strutturali e funzionali delle principali biomolecole con particolare riguardo alle proteine riferibili fondamentalmente alla specie umana,problematiche inerenti studi e meccanismi dell attività enzimatica, integrati con l importanza e l azione dei cofattori enzimatici, i principi e le basi molecolari dell organizzazione e della regolazione metabolica. Conoscere le basi molecolari, le sequenze, e le modalità di controllo dei principali processi biochimici in relazione ai vari organi e tessuti. Individuare gli apporti che può fornire la metodologia statistica nelle varie fasi della ricerca, definire i piani e le modalità da seguire nella rilevazione dei dati, conoscere i metodi statistici utili per interpretare i fenomeni di interesse per la professione medica. Conoscere le modalità., le metodologie e le tecniche principali per la ricerca e la valutazione critica delle informazioni in ambito medico e sanitario. Saper riconoscere i determinanti di salute-malattia sulla base del rapporto uomo-ambiente e della storia naturale delle malattie. Saper individuare le strategie di intervento a tutela e a promozione della salute del singolo e della comunità. Conoscere i componenti cellulari e umorali del sistema immunitario dal punto di vista morfologico/fenotipico/funzionale per i primi e biochimico/molecolare per i secondi; dei meccanismi di cooperazione cellulare della risposta immunitaria e dei meccanismi alla base delle malattie del sistema immunitario: ipersensibilità, autoimmunità, immunodeficienze, rigetto di trapianto. Conoscere i batteri, i miceti, la biologia dei virus animali, e i meccanismi patogenetici alla base delle malattie sostenute da questi microrganismi. Conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale nell uomo sano. Apprendere i meccanismi patogenetici alla base delle alterazioni delle funzioni fondamentali e i sistemi di controllo ai vari livelli di integrazione. Apprendere l'importanza delle competenze umane "aspecifiche" della professione medica ed il ruolo dell'influenza interpersonale (in termini di tecniche comunicative, di controllo dell'espressione delle emozioni, di valorizzazione delle forme di comunicazione non verbale nell'approccio clinico) sul processo diagnostico e sugli esiti terapeutici; proporre un modello di approccio interpretativo dei segni e dei sintomi di interesse medico e chirurgico che più spesso conducono il paziente in ambiente sanitario; essere in grado di interpretare correttamente dati epidemiologici in relazione a scelte diagnostiche e terapeutiche. Sapere integrare la metodologia della ricerca in campo medico con la Statistica in modo tale che l intero processo di acquisizione di conoscenze scientifiche della Medicina sia visto in modo unitario; acquisire le basi metodologiche per una lettura critica della letteratura scientifica in campo medico. Acquisire le basi metodologiche e tecniche delle procedure analitiche utilizzate in medicina di laboratorio e le informazioni che si possono ricavare dall utilizzo di specifici test, come interpretare correttamente i risultati di uno o più test, come valutarli congiuntamente a quelli relativi alle altre indagini eseguite sullo stesso paziente e come confrontarli criticamente con quelli attesi per una determinata patologia. Conoscere le principali manifestazioni patologiche dei tre apparati: respiratorio, cardiovascolare ed emopoietico e del sangue, sia sotto il profilo nosografico che fisiopatologico in funzione delle fondamentali problematiche cliniche e dell orientamento terapeutico sia di tipo medico che chirurgico; deve saper utilizzare la diagnostica di laboratorio e/o strumentale per la conferma di un sospetto clinico; deve quindi conoscere i principi diagnostici e terapeutici delle diverse condizioni patologiche. Conoscere i quadri anatomo-patologici delle malattie più rilevanti dei diversi apparati e far conoscere l'apporto dell'anatomia patologica nel processo decisionale del medico. Acquisire la conoscenza delle principali manifestazioni patologiche degli apparati digerente, endocrino-metabolico, apparato genito-urinario sia sotto il profilo nosografico che fisiopatologico in funzione delle fondamentali problematiche cliniche e dell'orientamento terapeutico medico e chirurgico; saper utilizzare la diagnostica di laboratorio e/o strumentale per la conferma di un sospetto clinico; conoscere i principi diagnostici e terapeutici delle diverse condizioni patologiche. Identificare il metodo per costruire il rapporto con il paziente. Acquisire nozioni di epidemiologia nocnhé la patogenesi e clinica delle malattie infettive immunologiche e reumatologiche. 16

17 Acquisire il metodo di elaborazione dei dati clinico-semeiologici e laboratoristico-strumentali finalizzati all inquadramento diagnostico e terapeutico delle malattie immunologiche reumatologiche ed infettive attraverso l educazione al ragionamento induttivo e deduttivo nella metodologia clinica Conoscere i processi di valutazione costo-beneficio nella diagnostica clinica. Apprendere il meccanismo di azione, il metabolismo e gli effetti dei farmaci; conoscere i principali farmaci disponibili per il trattamento delle patologie più frequenti e di conoscere le modalità della loro prescrizione. Conoscere la farmacodinamica e la farmacocinetica dei singoli farmaci, e il rapporto fra effetti terapeutici e indesiderati. Conoscere le principali cause di intossicazione acuta e cronica e la loro prevenzione e terapia e le sostanze di abuso, la patologia da esse indotta e i possibili trattamenti disintossicanti. Conoscere i principi e l importanza di farmacovigilanza, farmacoepidemiologia e farmacoeconomia, i protocolli terapeutici e sperimentali in Farmacologia Clinica. Conoscere le malattie più rilevanti, internistiche, esaminate sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico nel contesto di una visione unitaria della patologia umana, con approfondimento dell oncologia medica che dovrà accompagnare la vita professionale del medico. Conoscere le malattie chirurgiche più rilevanti, esaminate sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico nel contesto di una visione unitaria della patologia umana, con approfondimento della chirurgia oncologica che dovrà accompagnare sempre la vita professionale del medico. Apprendere le metodologie scientifiche ed utilizzare i protocolli diagnostici e terapeutici riguardanti la diagnostica per immagini, la medicina nucleare, la radioterapia nei vari settori della medicina. Approfondire l anatomia, la fisiologia e la patologia dell apparato visivo. Sono trattate con particolare cura le patologie oculari più frequenti e che presentano maggiori punti di contatto con la medicina generale e le relative terapie. Acquisire la capacità di individuare le principali affezioni otorinolaringoiatriche, sia nell adulto che nel bambino, ed indicare la corretta terapia medica e chirurgica. Conoscere le patologie relative all apparato uditivo e vestibolare unitamente alle metodiche d indagine ed al trattamento terapeutico e riabilitativo. Acquisire competenze per un corretto procedimento diagnostico in dermatologia, apprendere gli aspetti clinici e semeiologici delle malattie cutanee e veneree, apprendere le recenti acquisisioni sulla etiopatogenesi delle malattie cutanee e veneree, acquisire nozioni di terapia sia medica che chirurgica, acquisire i nuovi approcci terapeutici e loro razionale d applicazione. Conoscere gli aspetti diagnostici delle più frequenti malattie del cavo orale e le interconnessioni con la pediatria, l ortopedia, la medicina preventiva e le malattie sistemiche, riconoscere ed evidenziare l importanza delle malocclusioni nell infanzia, nell adolescenza e nell età adulta; valutare ed evidenziare clinicamente gli aspetti delle interrelazioni esistenti tra le branche della medicina e delle disfunzioni dell A.T.M.; acquisire nozioni anatomo-cliniche sui principali quadri di traumatologia maxillo-facciale - possedere nozioni di base sulle neoformazioni benigne e maligne del distretto oro-maxillo-facciale e le conoscenze atte alla diagnosi precoce. Acquisire conoscenze su metodologia epidemiologica, epidemiologia e profilassi generale delle malattie, prevenzione delle malattie trasmesse per via aerea, via sessuale, parenterale e per contatto diretto, per via oro-fecale, trasmesse da vettori zoonosi, a trasmissione verticale; malattie infettive emergenti e riemergenti; infezioni ooportunistiche e nosocomiali; malattie infettive del viaggiatore internazionale. Epidemiologia e prevenzione delle malattie non infettive (malattie cardiovascolari; tumori maligni; tossicodipendenze; incidenti stradali, domestici e sul lavoro). Conoscere le principali patologie ortopediche e traumatologiche dell apparato locomotore sia a scopo preventivo che per formulare una corretta diagnosi ed indicazione terapeutica. Conoscere le principali alterazioni del sistema nervoso, fornendone l interpretazione eziopatogenetica e sapendone indicare gli indirizzi diagnostici e terapeutici. Acquisire conoscenze al fine di valutare il comportamento delle persone nella normalità e nella psicopatologia; maturare esperienze nel campo della relazione e della comunicazione medico/paziente, medico/familiari, medico e altri operatori sanitari; riconoscere le principali alterazioni del comportamento, cioè le principali malattie mentali e i relativi vissuti, acquisendo, alla fine del corso, la capacità di impostare una terapia psicofarmacologica e acquisire conoscenze relative agli eventuali interventi psicosociali e strategie di prevenzione; conoscere i rapporti tra psicologia, psicologia clinica e psicopatologia, con particolare attenzione ai disturbi di personalità; conoscere i principali quadri psicopatologici dell età evolutiva e dell adolescenza. Conoscere i principali quadri delle patologie occupazionali (malattie e infortuni) al fine di individuare, attuare e valutare strategie di prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro. Apprendere, parallelamente, come sia possibile stimare il rischio attraverso una serie di valutazioni di tipo qualitativo e quantitativo. Conoscere le pratiche anestesiologiche, rianimatorie ed analgesiche, e acquisire gli strumenti teorico-pratici per poter gestire le emergenze di primo soccorso, sia mediche che chirurgiche. Conoscere gli elementi essenziali di quadri clinici di urgenza relativamente alla Chirurgia Vascolare, Neurologia, Psichiatria. Acquisire le nozioni fondamentali della diagnostica e della clinica ostetrica e ginecologica, della prevenzione oncologica, della fisiopatologia della riproduzione umana. Acquisire conoscenze in ambito pediatrico relativamente alla salute del bambino nei suoi aspetti preventivi, diagnostici, terapeutici e formativi. 17

18 Conoscere i principi della medicina di famiglia e delle cure primarie acquisendo specifiche competenze anche mediante esperienze pratiche di formazione sul campo nei distretti socio-sanitari, presso gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e nei Consultori. Conoscere l importanza della integrazione socio-sanitaria per la cura e l assistenza delle malattie croniche disabilitanti e della non autosufficienza. Conoscere le finalità della medicina legale, il metodo operativo e la particolare importanza del principio della causalità materiale; le principali problematiche etiche e deontologiche che caratterizzano, oggi, l attività professionale del medico e che sono alla base della sua elevata responsabilità professionale; conoscere le disposizioni del diritto penale e del diritto civile che hanno stretto riferimento con l esercizio della professione medica; conoscere le principali normative che regolano la sicurezza sociale; fronteggiare le problematiche tanatologiche e patologico-forensi che possono proporsi nel corso dello svolgimento dell attività professionale medica. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati magistrali in Medicina e Chirurgia devono dimostrare di avere acquisito conoscenze teoriche essenziali e capacità di comprensione al fine di elaborare e/o applicare idee originali anche in un contesto di ricerca ovvero nello studio o analisi accurata sulla base di una comprensione sistematica e criticamente consapevole della conoscenza. In particolare devono dimostrare di avere acquisito: - la conoscenza della organizzazione, della struttura e del funzionamento normale del corpo umano, ai fini del mantenimento dello stato di salute della persona sana e della comprensione delle modificazioni patologiche; - la conoscenza delle cause delle malattie nell'uomo, interpretandone i meccanismi patogenetici molecolari, cellulari e fisiopatologici fondamentali; - la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra microrganismi ed ospite nelle infezioni umane, nonché i relativi meccanismi di difesa; - una adeguata conoscenza sistematica delle malattie più rilevanti dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le alterazioni funzionali rilevate nell'uomo con le lesioni anatomopatologiche, interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato clinico; - la conoscenza dei principi su cui si fonda l'analisi del comportamento della persona e una adeguata esperienza, maturata attraverso approfondite e continue esperienze di didattica interattiva nel campo della relazione e della comunicazione medico-paziente, nella importanza, qualità ed adeguatezza della comunicazione con il paziente ed i suoi familiari, nonché con gli altri operatori sanitari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui nonché la capacità di utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all'informazione, all'istruzione e all'educazione sanitaria e la capacità di riconoscere le principali alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi, indicandone gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi; - la conoscenza dei quadri anatomopatologici nonché delle lesioni cellulari, tessutali e d'organo e della loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati e la conoscenza, maturata anche mediante la partecipazioni a conferenze anatomocliniche, dell'apporto dell'anatomopatologo al processo decisionale clinico, con riferimento alla utilizzazione della diagnostica istopatologica e citopatologica (compresa quella colpo- ed onco-citologica) anche con tecniche biomolecolari, nella diagnosi, prevenzione,prognosi e terapia della malattie del singolo paziente, nonché la capacità di interpretare i referti anatomopatologici; - la conoscenza delle principali e più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica in patologia clinica, cellulare e molecolare, nonchè la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi e benefici e la capacità di interpretazione razionale del dato laboratoristico; - la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, anatomopatologiche, preventive e cliniche riguardanti il sistema broncopneumologico, cardio-vascolare, gastro-enterologico, ematopoietico, endocrino-metabolico, immunologico e uro-nefrologico fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici ed individuando le 18

19 condizioni che,nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista; - la conoscenza delle modificazioni fisiologiche dell'invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell'anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico; - la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze umane per quanto concerne l'evoluzione storica dei valori della medicina, compresi quelli epistemologici ed etici; - la conoscenza delle diverse classi dei farmaci, dei meccanismi molecolari e cellulari della loro azione, dei principi fondamentali della farmacodinamica e della farmacocinetica e la conoscenza degli impieghi terapeutici dei farmaci, la variabilità di risposta in rapporto a fattori di genere, genetici e fisiopatologici, le interazioni farmacologiche ed i criteri di definizione degli schemi terapeutici, nonché la conoscenza dei principi e dei metodi della farmacologia clinica, compresa la farmacosorveglianza e la farmacoepidemiologia, degli effetti collaterali e della tossicità dei farmaci e delle sostanze d'abuso; - la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo, delle problematiche relative allo stato di salute e di malattia nell'età neonatale, nell'infanzia e nell'adolescenza, per quanto di competenza del medico non specialista e la capacità di individuare le condizioni che necessitano dell'apporto professionale dello specialista e di pianificare gli interventi medici essenziali nei confronti dei principali problemi sanitari, per frequenza e per rischio, inerenti la patologia specialistica pediatrica; - la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilità maschile e la valuazione del gamete maschile, la sessualità maschile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita da punto di vista endocrino-andrologico, la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia andrologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista; - la conoscenza delle norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunità e la conoscenza delle norme e delle pratiche atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro, individuando le situazioni di competenza specialistica nonché la conoscenza delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e la capacità di indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva nelle diverse ed articolate comunità; - la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla elevata responsabilità professionale, valutando criticamente i principi etici che sottendono le diverse possibili scelte professionali; - la conoscenza degli aspetti caratterizzanti della società multietnica, con specifico riferimento alla varietà e diversificazione degli aspetti valoriali e culturali; - una approfondita conoscenza dello sviluppo tecnologico e biotecnologico della moderna bio-medicina, comprensivo della conoscenza dei principi della ricerca scientifica all'ambito bio-medico ed alle aree clinico-specialistiche, della capacità di ricercare, leggere ed interpretare la letteratura internazionale ai fini di pianificare ricerche su specifici argomenti e di sviluppare una mentalità di interpretazione critica del dato scientifico; - la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'unione Europea, oltre all'italiano; - la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione; - una adeguata conoscenza della medicina della famiglia e del territorio, acquisita anche mediante esperienze pratiche di formazione sul campo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati magistrali in Medicina e Chirurgia devono dimostrare: - la capacità di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti clinici, funzionali e di laboratorio, interpretandoli criticamente anche sotto il profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi e la capacità di valutare i rapporti costi/benefici nella scelta delle procedure diagnostiche, avendo attenzione alle esigenze sia della corretta metodologia clinica che dei principi della medicina basata sull'evidenza; 19

20 - la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità; - la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica per immagine, valutandone rischi, costi e benefici e la capacità di interpretare i referti della diagnostica per immagini nonché la conoscenza delle indicazioni e delle metodologie per l'uso di traccianti radioattivi ed inoltre la capacità di proporre in maniera corretta valutandone i rischi e benefici, l'uso terapeutico delle radiazioni e la conoscenza dei principi di radioprotezione; - la capacità di riconoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche e del cavo orale, dell'apparato locomotore e dell'apparato visivo e delle malattie cutanee e veneree indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia e la capacità di individuare le condizioni che, nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista; - la capacità di riconoscere, mediante lo studio fisiopatologico, anatomopatologico e clinico, le principali alterazioni del sistema nervoso e le patologie psichiatriche e di contesto sociale fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici; - la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine oncologico affrontando l'iter diagnostico terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza, nonchè la conoscenza della terapia del dolore e delle cure palliative; - la abilità e la sensibilità per valutare criticamente gli atti medici all'interno della équipe sanitaria; - la capacità di sviluppare un approccio mentale di tipo interdisciplinare e transculturale, anche e soprattutto in collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il lavoro di gruppo nonché una adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, connessa ad una sensibilità alle sue caratteristiche, alla bioetica e storia ed epistemologia della medicina, alla relazione con il paziente, nonché verso le tematiche della medicina di comunità, acquisite anche attraverso esperienze dirette sul campo; - la capacità di riconoscere, nell'immediatezza dell'evento, le situazioni cliniche di emergenza ed urgenza, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita e la conoscenza delle modalità di intervento nelle situazioni di catastrofe; Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati magistrali in Medicina e Chirurgia devono avere: - la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche in una visione più ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed apparati, aggregandoli sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico e riabilitativo; - la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine internistico, chirurgico e specialistico, valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell'appropriatezza diagnostico-terapeutica; - l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure diagnostiche e terapeutiche, della continuità terapeutica ospedale-territorio e dell'appropriatezza organizzativa; - la capacità di valutare criticamente i principi etici che sottendono le diverse possibili scelte professionali, sulla base della conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla responsabilità professionale. Abilità comunicative (communication skills) I laureati magistrali in Medicina e chirurgia devono avere acquisito: - capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari attraverso un approccio che preveda non solo gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento 20

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