Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche. Torino, 11 LUG 2007 N /2007

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1 AREA SVILUPPO SOSTENIBILE E PIANIFICAZIONE AMBIENTALE Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche Torino, 11 LUG 2007 N /2007 OGGETTO: SOCIETA : SEDE LEGALE: SEDE OPERATIVA: P.IVA: AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59. BI.VI. S.r.l. C.so Moncalieri, 438/A TORINO Via Cuneo, LA LOGGIA (TO) POS. n. M0070 Il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche PREMESSO CHE: - con decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento (che ha abrogato e sostituito il D.Lgs. 372/1999) è stata recepita la normativa europea riguardante l Autorizzazione Integrata Ambientale; - ai sensi dell art. 2, comma 1, lettera l) del D.Lgs. 59/2005 l Autorizzazione Integrata Ambientale è il provvedimento che autorizza l esercizio di un impianto o una parte di esso a determinate condizioni che devono garantire che l impianto sia conforme ai requisiti del citato decreto. Un Autorizzazione Integrata Ambientale può valere per uno o più impianti o parti di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e gestiti dal medesimo gestore; - la Società BI.VI. S.r.l. è stata autorizzata all esercizio delle attività di deposito preliminare, messa in riserva e trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi di cui ai punti D9, D15, R4 ed R13 degli Allegati B e C del D.Lgs. 22/97 e s.m.i. con Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche della Provincia di Torino n /2004 del 19/05/2004 e s.m.i. Tali attività rientrano nella categoria di cui al punto 5.1 dell allegato I al D.Lgs. 59/2005; - con D.G.P. n del 31/01/2006 la Giunta Provinciale di Torino ha approvato il calendario per la presentazione delle istanze di Autorizzazione Integrata Ambientale; - nel rispetto dei termini previsti dal calendario provinciale in data 30/03/2006 con nota di prot. prov.le n /2006 la società BI.VI. S.r.l. ha presentato istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale per lo stabilimento di via Cuneo, 1 nel comune di La Loggia. Successivamente la Società ha provveduto ad integrare l istanza con il piano di gestione e prevenzione in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Regionale 1/R e s.m.i. in materia di acque meteoriche, depositato agli atti con prot. prov.le n /2006 del 03/05/2006; - in data 14/04/2006 veniva pubblicato il D.Lgs. n. 152 del 03/04/2006 recante norme in materia ambientale. All art. 213 si dispone che le autorizzazioni rilasciate ai sensi del medesimo decreto sono sostituite ad ogni effetto dalle autorizzazioni integrate ambientali rilasciate ai sensi del D.Lgs. 18/02/2006 n. 59 e s.m.i; - in data 20/05/2006 la Società provvedeva, a norma dell art. 7 del D.Lgs. 59/2005 alla pubblicazione dell annuncio contenente l indicazione della localizzazione dell impianto, del pag 1 di 31

2 nominativo del gestore, nonché degli uffici presso i quali sono depositati i documenti e gli atti al fine della consultazione al pubblico; - in data 12/07/2006 i tecnici della Provincia di Torino, unitamente al personale ARPA Dipartimento Provinciale di Torino ed della SMA Torino S.p.A. hanno effettuato una visita a fini istruttori presso l impianto; - in data 20/07/2006, secondo quanto stabilito dalla D.G.P. n dell 11 aprile 2006, si è svolta una conferenza dei servizi istruttoria, dove i soggetti convocati congiuntamente alla Società, verificavano lo stato di applicazione delle BAT (Best Available Techniques) all impianto in esame, fornendo, ciascuno per la propria competenza, indicazioni di carattere tecnico e amministrativo sull adeguamento proposto dall istante al D.Lgs. 59/2005; - alla luce di quanto emerso nel corso della conferenza dei servizi di cui sopra in data 24/07/2006 con nota di prot. prov.le n /LB3/RM sono state richieste alcune integrazioni alla documentazione presentata, sospendendo conseguentemente i termini del procedimento; - in data 30/03/2007 con nota di prot. prov.le n /2007 del 03/04/2007, la Società presentava le integrazioni richieste. Nelle integrazioni la BI.VI. S.r.l. formalizzava la richiesta di modifica dell impianto di trattamento di osmosi inversa, già autorizzato, finalizzata al trattamento di acque di lavaggio con limitate concentrazioni di inquinanti; - in data 29/05/2007 si svolgeva la conferenza di servizi, convocata ai sensi degli articoli 14, 14-ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, al fine di acquisire le pronunce delle Amministrazioni/Servizi competenti al rilascio dei provvedimenti ambientali sostituiti dall Autorizzazione Integrata Ambientale e di ottenere le prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, così come previsto all articolo 5 comma 11 del D.Lgs. 59/2005; - le risultanze della conferenza con le pronunce favorevoli delle Amministrazioni e dei Servizi intervenuti, sono stati riportate nel verbale della conferenza stessa. Ai sensi del comma 6 bis, dell art. 14 ter della legge 241/1990 e s.m.i. con nota di prot /LB3 del 4/7/2007 è stata di conseguenza determinata la conclusione favorevole del procedimento; - in data 15/06/2007 con nota di prot. prov.le n del 21/06/2007 la SMAT trasmetteva le proprie memorie tecniche in merito agli aspetti inerenti la gestione degli scarichi e delle acque meteoriche. PREMESSO ALTRESI CHE: Attualmente la Società effettua attività di recupero e smaltimento rifiuti ed è titolare delle seguenti autorizzazioni ambientali: - autorizzazione ai sensi dell art. 28 del D.Lgs. 22/1997 e s.m.i. con Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche n /2004 del 19/05/2004 e s.m.i. per l esercizio delle seguenti attività: 1. deposito preliminare e messa in riserva (punti D15 ed R13 allegati B e C al D.Lgs. 22/1997 e s.m.i.) di rifiuti pericolosi e non pericolosi; 2. trattamento di recupero di pellicole e carta fotografica contenenti argento e suoi composti (punto R4 dell allegato C al D.Lgs. 22/1997 e s.m.i); 3. trattamento di recupero elettrolitico dell argento (punto R4 dell allegato C al D.Lgs. 22/1997 e s.m.i); 4. trattamento chimico fisico e di osmosi inversa (punto D9 dell allegato B al D.Lgs. 22/1997 e s.m.i); - autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 6 del D.P.R. 203/1988 rilasciata con D.D. n /2004 del 19/05/2004; In seguito all emanazione del D.Lgs. 152/2006, il D.Lgs. 22/97 e s.m.i. in materia di gestione pag.2 di 31

3 rifiuti, il D.P.R. 203/1988 e s.m.i in materia di emissioni in atmosfera ed il D.Lgs. 152/99 e s.m.i in materia di gestione delle risorse idriche sono stati abrogati. I nuovi disposti in materia di autorizzazione all esercizio delle attività di gestione rifiuti, di emissioni in atmosfera e di scarichi idrici sono riportati ai seguenti articoli: - autorizzazione ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la realizzazione e l esercizio degli impianti di gestione rifiuti; - autorizzazione ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per le emissioni in atmosfera; - autorizzazione ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. allo scarico di reflui industriali in pubblica fognatura; L impianto della società BI.VI. S.r.l. è sottoposto a procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale in quanto facente parte delle tipologie impiantistiche previste al punto 5.1 dell allegato I al D.Lgs. 59/2005 e deve considerarsi impianto esistente ai sensi della definizione di cui all art. 2, comma 1, lettera d) dello stesso decreto, in quanto già in possesso delle autorizzazioni ambientali necessarie all esercizio anteriormente al 10/11/1999. Con D.G.P. n del 02/08/2005 Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi la Provincia di Torino ha, tra l altro, aggiornato le competenze dei singoli Servizi e in particolare, per quanto attiene alle competenze relative al presente procedimento, ha individuato a carico del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche il compito di coordinare e sovrintendere i procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale relativamente agli impianti di recupero e smaltimento rifiuti. CONSIDERATO CHE: nel corso dell istruttoria, così come previsto all art. 3, comma 1, del D.Lgs. 59/2005, nel determinare le condizioni per l Autorizzazione Integrata Ambientale, si è tenuto conto dei principi generali previsti dalla norma IPPC; sempre nel corso dell istruttoria sono stati presi a riferimento i BREF (Bat REFerence Documents ) che, a livello europeo, costituiscono, per ciascun settore industriale, i documenti di riferimento per la determinazione delle migliori tecniche disponibili. Tra questi sono stati presi in esame per verificare lo stato di applicazione delle BAT all impianto in esame: waste treatments industries, emissions from storage, common waste water and waste gas treatment/management system in the chemical sector e general principles of monitoring. Dall esame della documentazione agli atti e tenuto conto dei pareri espressi dai soggetti competenti nel corso della conferenza istruttoria del 20/07/2006 è emerso che: per quanto concerne gli aspetti legati all attività di gestione rifiuti dal confronto tra lo stato di fatto dell impianto e le migliori tecniche disponibili individuate dai documenti comunitari di riferimento è emersa una sostanziale conformità tra l impianto preso in esame e le BAT di settore e ciò in quanto: - la Società è in possesso per la sede operativa di La Loggia di un sistema di gestione ambientale tipo ISO14001 i cui contenuti, analizzati in fase istruttoria, sono stati ritenuti rispondenti ai requisiti individuati dalla BAT di riferimento; - la Società ha manifestato l intenzione di includere all interno del provvedimento di AIA anche l attività di trattamento tramite osmosi inversa di rifiuti liquidi. Tale impianto, seppur presente in autorizzazione rilasciata ai sensi dell art. 28 del D.Lgs. 22/97 e s.m.i non è stato sinora utilizzato. La società ha provveduto ad effettuare il confronto tra lo stato di fatto dell impianto e le migliori tecniche disponibili nella documentazione integrativa trasmessa con nota di prot. prov.le /2007 del 03/04/2007: da tale documentazione si evince la sostanziale rispondenza dell impianto ai requisiti individuati dalle BAT; - contestualmente all istanza di autorizzazione integrata ambientale, la Società ha richiesto pag.3 di 31

4 l eliminazione di alcuni codici CER nell elenco delle tipologie già autorizzate e l introduzione di nuovi codici tra quelli conferibili presso l impianto. In merito, preso atto delle motivazioni addotte dal gestore, la proposta avanzata si ritiene accoglibile pertanto nell ambito del presente provvedimento verrà anche aggiornato l elenco delle tipologie di rifiuti di cui è ammesso il conferimento presso l impianto; - nell ambito della richiesta di AIA la Società ha altresì richiesto la possibilità di stoccare in un area esterna denominata zona G il rifiuto di cui al codice CER materiali da costruzione contenenti amianto. L azienda ha precisato che tale rifiuto consiste in lastre di amianto opportunamente incapsulate ed imballate secondo le disposizioni vigenti al fine di evitare la dispersione di fibre libere, pertanto in merito non sussistono elementi ostativi all accoglimento della richiesta suddetta. Analogamente, si ritiene di poter accogliere la proposta avanzata dalla BI.VI. di un estensione della zona D, posta all interno del capannone e già autorizzata : entrambe le modifiche verranno concesse senza aumento della capacità massima di deposito; - presso l impianto vengono stoccati rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui al D.Lgs. 151/2005. In merito l azienda ha trasmesso con nota di prot. prov.le del 13/2/2006 la documentazione prevista all art. 20 del decreto sopra citato dalla quale emerge che l impianto è già adeguato ai requisiti individuati dal decreto stesso. In materia di gestione rifiuti non sussistono pertanto elementi ostativi al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale. Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera: - la società è attualmente in possesso di un autorizzazione alle emissioni in atmosfera derivanti dall attività di svuotamento fustini e dall attività di osmosi inversa e recupero elettrolitico. In merito il rappresentante del servizio competente al rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera ha manifestato il proprio assenso al rilascio dell AIA confermando i limiti emissivi già in essere in virtù del precedente atto autorizzativo; - in fase istruttoria è stata evidenziata l opportunità di dotare il locale elettrolisi di un sistema di ricambi d aria: con nota di prot. prov.le n del 3/4/2007 la Società ha dichiarato di aver realizzato tale sistema di ventilazione. Anche dal punto di vista delle emissioni in atmosfera non sono emersi elementi ostativi al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale. In merito alla gestione degli scarichi ed al risparmio idrico: - attualmente dall attività svolta presso l impianto della BI.VI. S.r.l. non scaturiscono scarichi di natura tecnologica soggetti ad autorizzazione ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006 parte V. La richiesta di attivazione dell impianto di trattamento acque di lavaggio che verrà inclusa nell AIA rende necessario il rilascio dell autorizzazione allo scarico di reflui in pubblica fognatura. In merito la SMAT, in qualità di gestore del servizio idrico integrato ha manifestato il proprio assenso all inclusione dell autorizzazione allo scarico nell AIA, stabilendo come limiti di emissione quelli previsti dalla tabella 5 allegato 3 parte V del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i; - parimenti, il gestore del servizio idrico integrato ha manifesto il proprio assenso in merito al piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche presentato dall azienda secondo quanto disposto dal Regolamento regionale 1/R così come modificato dal Regolamento Regionale 7/R. Per quanto riguarda i consumi energetici non sono emerse criticità o necessità di attuare un piano di riduzione. In merito alla matrice rumore, in fase istruttoria, il Servizio Inquinamento Acustico della Provincia di Torino ha evidenziato che dalla documentazione fornita dalla Società si evince il rispetto del limite assoluto di immissione diurna di cui al piano di classificazione acustica adottato pag.4 di 31

5 dal Comune di La Loggia. Pertanto l azienda dovrà attenersi al rispetto dei limiti di emissione differenziali come previsto all art. 4 comma 1 del DPCM 14 novembre Sulla base di quanto sopra esposto, dal confronto dell attuale situazione impiantistica e gestionale rispetto alle BAT non risultano necessari interventi di adeguamento per soddisfare i requisiti stabiliti dal D.Lgs. 59/2005 e consentire il rispetto dei limiti di emissione in un ottica di prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento. Dalla documentazione presentata risulta inoltre che anche le modifiche impiantistiche proposte dal gestore sono conformi alle indicazioni riportate dai BREF di settore. Non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico previste all art. 5 comma 8 del D.Lgs. 59/2005; il Sindaco del Comune di La Loggia non ha individuato prescrizioni in materia igienico sanitaria di cui all art. 216 del TULLS; ai sensi della vigente normativa, a copertura degli obblighi derivanti dall attività di gestione rifiuti, risulta necessario prescrivere la presentazione di idonee garanzie finanziarie a copertura dell attività svolta nel periodo di tempo cui si riferisce il presente provvedimento, tenendo debitamente conto dei quantitativi di rifiuti autorizzati. RITENUTO pertanto di: rilasciare, ai sensi e per gli effetti dell art. 5 del D.Lgs. 59/2005, alla Società BI.VI. S.r.l. l Autorizzazione Integrata Ambientale relativamente al sito di via Cuneo, 1 nel Comune di La Loggia. La stessa sostituisce i seguenti provvedimenti: - autorizzazione ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i per l esercizio delle seguenti attività: deposito preliminare, e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi (punti D15 ed R13 dell allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006); trattamento di recupero di pellicole e carta fotografica contenenti argento e suoi composti (punto R4 dell allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006); trattamento di recupero elettrolitico dell argento (punto R4 dell allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006); trattamento acque di lavaggio (punto D9 dell allegato B alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006); - autorizzazione ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per le emissioni in atmosfera; - autorizzazione ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. allo scarico di reflui industriali in pubblica fognatura; - approvazione del piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche ai sensi del regolamento regionale 1/R; stabilire alcune prescrizioni, condizioni e limiti di emissione cui il titolare dovrà attenersi nell esercizio dell attività autorizzata con il presente provvedimento, dettagliatamente descritti negli allegati A, B, C, D ed E che costituiscono parte integrante del presente provvedimento; stabilire che entro 60 giorni dalla data di conoscenza del presente provvedimento vengano presentate idonee integrazioni alle garanzie finanziarie già prestate tenendo conto dei quantitativi di rifiuti autorizzati secondo i criteri di cui alla D.G.R. n del 12/06/2000 e s.m.i. VISTI: - la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi ; - il decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59 recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento; pag.5 di 31

6 - il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante Norme in materia ambientale ; - la legge regionale 26 aprile 2000 n. 44, contenente disposizioni normative per l attuazione del Decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112; - la legge regionale 24 ottobre 2002 n. 24, recante norme per la gestione dei rifiuti; - il regolamento regionale del 20/02/2006 n. 1/R recante Disciplina delle acque meteoriche e di dilavamento e di lavaggio piazzali così come modificato dal regolamento regionale 02/08/2006 n. 7/R - la D.G.R. n del 12 giugno 2000 e s.m.i. recante criteri e modalità di presentazione e di utilizzo delle garanzie finanziarie previste per le operazioni di smaltimento e di recupero di rifiuti; - la D.G.P. n del 2 agosto 2005 Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi ; - la D.G.P. n dell 11 aprile 2006 Approvazione linee guida per lo svolgimento delle conferenze istruttorie ; Atteso che la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell'articolo 107 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18/08/2000 n. 267 e dell'articolo 35 dello Statuto provinciale; Visti gli artt. 41 e 44 dello Statuto. DETERMINA: 1) di rilasciare ai sensi e per gli effetti dell art. 5 del D.Lgs. 59/2005 alla società BI.VI. S.r.l. con sede legale in corso Moncalieri, 438/A nel comune di Torino e sede operativa in via Cuneo, 1 nel comune di La Loggia, l Autorizzazione Integrata Ambientale, conformemente a quanto emerso dal verbale di conclusione del procedimento della Conferenza dei Servizi del 29/05/2007 e come previsto dal comma 9 dell art. 14 ter della legge 241/1990 e s.m.i.. La stessa sostituisce le seguenti autorizzazioni: - autorizzazione ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i per l esercizio delle seguenti attività: deposito preliminare, e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi (punti D15 ed R13 dell allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006); trattamento di recupero di pellicole e carta fotografica contenenti argento e suoi composti (punto R4 dell allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006); trattamento di recupero elettrolitico dell argento (punto R4 dell allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006); trattamento acque di lavaggio (punto D9 dell allegato B alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006) - autorizzazione ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per le emissioni in atmosfera; - autorizzazione ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. allo scarico di reflui industriali in pubblica fognatura; - approvazione del piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche ai sensi del regolamento regionale 1/R; 2) di far salvi gli adempimenti del gestore previsti all art. 11 del D.Lgs. 59/2005 ed in particolare quanto previsto al comma 1 ed ai successivi commi 5, 6 e 10; 3) di stabilire che, al fine di garantire la protezione ambientale come previsto all art. 5 comma 18 del D.Lgs. 59/2005 il gestore dovrà attenersi alle prescrizioni, condizioni e limiti di emissione individuati negli allegati A, B, C, D ed E al presente provvedimento; pag.6 di 31

7 4) di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto ogni altro visto, parere, autorizzazione in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e dalle relativa norme di attuazione a far data dalla ricezione del presente provvedimento da parte del gestore; 5) di stabilire che la durata dell'autorizzazione rilasciata con il presente provvedimento è limitata a sei anni, come previsto all art. 9 comma 3 del D.Lgs. 59/2005 per gli impianti certificati secondo la norma UNI EN ISO 14001, a decorrere dalla data della presente determinazione; ai fini del rinnovo dell autorizzazione, il gestore deve presentare apposita domanda alla Provincia almeno sei mesi prima dalla data di scadenza; 7) di dare atto che il presente provvedimento sarà oggetto di riesame da parte dell Amministrazione Provinciale qualora si verifichi una delle condizioni di cui all art. 9, comma 4, del D.Lgs. 59/2005; 8) di stabilire che entro 60 giorni dalla data di ricevimento del presente provvedimento devono essere presentate idonee integrazioni alle garanzie finanziarie già prestate dalla Società a copertura dell attività di gestione rifiuti svolta nel periodo di tempo autorizzato dal presente provvedimento, tenendo conto dei quantitativi di rifiuti autorizzati, secondo i criteri stabiliti dalla D.G.R. n del 12/06/2000 e s.m.i.; 9) di far salvo il pagamento da parte del gestore delle spese occorse ed occorrenti per l effettuazione dei rilievi, degli accertamenti dei sopralluoghi necessari per l istruttoria della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale e per i successivi controlli. Fanno parte integrante del presente provvedimento gli Allegati A, B, C, D ed E. Avverso il presente provvedimento è esperibile entro il termine perentorio di 60 gg. dalla data della sua conoscenza ricorso innanzi al T.A.R. Piemonte. Il presente provvedimento, non comportando spesa, non assume rilevanza contabile. Torino, RM/LR Il Dirigente del Servizio (Dott. Guglielmo FILIPPINI) pag.7 di 31

8 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ALLEGATO A A.1) TIPOLOGIE DI RIFIUTI Vengono di seguito elencate le tipologie di rifiuti autorizzati ed i relativi settori in cui avviene lo stoccaggio, la colonna denominata TRA individua i rifiuti destinati agli impianti di trattamento autorizzati con il presente atto (con riferimento alle zone descritte la punto A.2 del presente allegato); con l'asterisco (*) sono contraddistinti i rifiuti pericolosi. CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alla voce e rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce X * fanghi e rifiuti di perforazione contenenti oli fanghi di perforazione e altri rifiuti di perforazione contenenti * sostanze pericolose fanghi e rifiuti di perforazione contenenti cloruri, diversi da quelli delle voci e X fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia X rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) X * rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce rifiuti metallici fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia X scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti X rifiuti prodotti dall'estrazione tramite solvente X scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi dal trattamento in loco degli effluenti X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti X rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche rifiuti prodotti dai trattamenti chimici scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e * piallacci contenenti sostanze pericolose segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti * composti organici non alogenati X fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) X fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce carniccio e frammenti di calce X rifiuti di calcinazione X bagni di sgrassatura esauriti contenenti solventi senza fase * liquida X liquido di concia non contenente cromo X rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) rifiuti provenienti da operazioni di finitura, contenenti solventi * organici X rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce X pag.8 di 31

9 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA * tinture e pigmenti, contenenti sostanze pericolose X tinture e pigmenti, diversi da quelli di cui alla voce X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi da processi di dissalazione fanghi residui dell'acqua di alimentazione delle caldaie rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento X rifiuti contenenti zolfo prodotti dalla desolforizzazione del petrolio X rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento X * acido solforico e acido solforoso X * acido cloridrico X * acido fluoridrico X * acido fosforico e fosforoso X * acido nitroso e acido nitrico X * altri acidi X rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente a resine scambiatrici di ioni e paraffina) X * idrossido di calcio * idrossido di ammonio * idrossido di sodio e potassio * altre basi rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente a paraffine di scarto e resine ascambio ionico non pericolose diverse da X ) * sali e loro soluzioni, contenenti cianuri X * sali e loro soluzioni, contenenti metalli pesanti sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci e * ossidi metallici contenenti metalli pesanti ossidi metallici, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente a resine scambiatrici di ioni originate da laboratori connessi alla PFFU di sali, soluzioni ed ossidi metallici) * rifiuti contenenti mercurio * rifiuti contenenti altri metalli pesanti rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente a resine scambiatrici di ioni contenenti metalli originate da laboratori) fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce X * carbone attivato dalla produzione di cloro * fanghi di solfato di bario, contenenti mercurio X * soluzioni ed acidi, ad es. acido di contatto X rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio contenenti o * contaminati da sostanze pericolose rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio, diversi da quelli di cui alla voce prodotti fitosanitari agenti conservativi del legno ed altri * biocidic * carbone attivo esaurito (tranne ) nerofumo * rifiuti della lavorazione dell'amianto * fuliggine * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri pag.9 di 31

10 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce X * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione, assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce X * fondi e residui di reazione alogenati * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * Rifiuti prodotti da additivi contenenti sostanze pericolose * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce X * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * fondi e residui di reazione, alogenati X * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * rifiuti solidi contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi, diversi di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti (composti farmaceutici di scarto inutilizzabili, deteriorati o scaduti da produzione e/o, formulazione, non in confezioni e non codificabili con i CER X ) * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * fondi e residui di reazione, alogenati X * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati pag.10 di 31

11 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce X rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente a cere, grassi, saponi, detergenti liquidi e solidi, disinfettanti liquidi e solidi, e X cosmetici in scarti di lavorazione e prodotti deteriorati) * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri X * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose X fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce X pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre * sostanze pericolose X pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce X fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, contenenti solventi * organici o altre sostanze pericolose X fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, diversi da quelle di cui alla voce X fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, contenenti * solventi organici o altre sostanze pericolose X fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, diversi da quelle di cui alla voce X sospensioni acquose contenenti pitture o vernici, contenenti * solventi organici o altre sostanze pericolose X sospensioni acquose contenenti pitture o vernici, diversi da quelle di cui alla voce * residui di vernici o di sverniciatori X polveri di scarto di rivestimenti fanghi acquosi contenenti materiali ceramici sospensioni acquose contenenti materiali ceramici rifiuti liquidi acquosi contenenti inchiostro * scarti di inchiostro, contenenti sostanze pericolose scarti di inchiostro, diversi da quelle di cui alla voce * fanghi di inchiostro, contenenti sostanze pericolose X fanghi di inchiostro, diversi da quelle di cui alla voce X * residui di soluzioni chimiche per incisione * toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose toner per stampa esauriti, diversi da quelle di cui alla voce adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre * sostanze pericolose adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli di cui alla voce fanghi di adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre * sostanze pericolose X fanghi di adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce X fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti * solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce pag.11 di 31

12 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti * solventi organici o altre sostanze pericolose rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce X * isocianati di scarto X * soluzioni di sviluppo e attivanti a base acquosa X * soluzioni di sviluppo per lastre offset a base acquosa X * soluzioni di sviluppo a base solvente X * soluzioni fissative X * soluzioni di lavaggio e soluzioni di arresto-fissaggio X carta e pellicole per fotografia contenenti argento o composti dell'argento carta e pellicole per fotografia non contenenti argento o composti dell'argento macchine fotografiche monouso contenenti batterie incluse nelle * voci , o macchine fotografiche monouso diverse da quelle di cui alla voce X ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce ) ceneri leggere di carbone ceneri leggere di torba e legno non trattato * ceneri leggere di olio combustibile e polveri di caldaia rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi ceneri leggere prodotte da idrocarburi emulsionati usati come * carburante ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal * coincenerimento, contenenti sostanze pericolose ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, contenenti * sostanze pericolose ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti sostanze * pericolose rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce , e fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, contenenti * sostanze pericolose fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti * sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce scaglie di laminazione altri fanghi e residui di filtrazione X * scorie saline della produzione secondaria schiumature infiammabili o che rilasciano, al contatto con * l'acqua, gas infiammabili in quantitá pericolose schiumature diverse da quelle di cui alla voce * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce pag.12 di 31

13 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA * scorie della produzione primaria e secondaria * polveri dai gas di combustione scorie della produzione primaria e secondaria * polveri dei gas di combustione scorie della produzione primaria e secondaria * polveri dai gas di combustione scorie della produzione primaria e secondaria * scorie salate della produzione primaria e secondaria altre scorie * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, * contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce scorie di fusione * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce * altri particolati contenenti sostanze pericolose altri particolati, diversi da quelli di cui alla voce scorie di fusione forme e anime da fonderia non utilizzate, contenenti sostanze * pericolose forme e anime da fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce * altri particolati contenenti sostanze pericolose altri particolati, diversi da quelli di cui alla voce scarto dei materiali in fibra a base di vetro polveri e particolato scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico, * contenenti sostanze pericolose scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico, diverse da quelle di cui alla voce rifiuti di vetro in forma di particolato e polveri di vetro contenenti metalli pesanti (provenienti ad es. da tubi a raggi * catodici) rifiuti di vetro, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti * sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, * contenenti sostanze pericolose X fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce X rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, * contenenti sostanze pericolose X rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce X rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente a bagni di fissaggio deargentati e non deargentati derivanti dalla X produzione di specchi) polveri e particolato pag.13 di 31

14 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi X rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti * sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, X rifiuti di calcinazione e di idratazione della calce X fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi X rifiuti della fabbricazione di amianto cemento, contenenti * amianto rifiuti della fabbricazione di amianto cemento, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti * sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti mercurio * acidi di decapaggio * acidi non specificati altrimenti * basi di decapaggio * fanghi di fosfatazione * fanghi e residui di filtrazione, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose X soluzioni acquose di lavaggio, diversi da quelli di cui alla voce X * rifiuti di sgrassaggio, contenenti sostanze pericolose rifiuti di sgrassaggio, diversi da quelli di cui alla voce eluati e fanghi di sistemi a membrana e sistemi a scambio * ionico, contenenti sostanze pericolose * resine a scambio ionico saturate o esaurite X * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose rifiuti della lavorazione idrometallurgica dello zinco (compresi * jarosite, goethite) rifiuti della lavorazione idrometallurgica del rame, contenenti * sostanze pericolose rifiuti della lavorazione idrometallurgica del rame, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti cianuri X zinco solido X ceneri di zinco X * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi X * fondente esaurito X limatura e trucioli di metalli ferrosi limatura e trucioli di metalli non ferrosi polveri e particolato di metalli non ferrosi limatura e trucioli di materiali plastici * cere e grassi esauriti X rifiuti di saldatura X * fanghi di lavorazione, contenenti sostanze pericolose X fanghi di lavorazione, diversi da quelli di cui alla voce X * materiale abrasivo di scarto, contenente sostanze pericolose materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce fanghi metallici (fanghi di rettifica, affilatura e lappatura) * contenenti olio X corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, contenenti * sostanze pericolose X pag.14 di 31

15 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, diversi da quelli di cui alla voce X rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente agli scarti solidi da attività di laboratori odontotecnici) * soluzioni acquose di lavaggio * rifiuti prodotti da processi di sgrassatura a vapore rifiuti solidi delle camere a sabbia e di prodotti di separazione * olio/acqua * clorofluorocarburi HCFC, HFC X * altri solventi e miscele di solventi, alogenati * altri solventi e miscele di solventi * fanghi o rifiuti solidi, contenenti solventi alogenati X * fanghi o rifiuti solidi, contenenti altri solventi X imballaggi di carta e cartone X imballaggi in plastica X imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi X imballaggi in materiali misti X imballaggi in vetro imballaggi in materiale tessile imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o * contaminati da tali sostanze imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose * (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti assorbenti, materiali filtranti, (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati * da sostanze pericolose assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce pneumatici fuori uso X * liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce * trasformatori e condensatori contenenti PCB apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate, * diverse da quelle di cui alla voce apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, HCFC, * HFC * apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi, * diversi da quelli di cui alle voci e apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci e X * componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alle voci X * rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose X rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce X gas in contenitori a pressione (compresi gli halon), contenenti * sostanze pericolose gas in contenitori a pressione, diversi da quelli di cui alla voce sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di * laboratorio sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite * da sostanze pericolose sostanze chimiche organiche di scarto contenenti o costituite da * sostanze pericolose pag.15 di 31

16 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alla voce , e * batterie al piombo * batterie al nichel-cadmio * batterie contenenti mercurio batterie alcaline (tranne ) altre batterie ed accumulatori elettroliti da batterie e accumulatori, oggetto di raccolta * differenziata * permanganati, ad esempio permanganato di potassio X cromati, ad esempio cromato di potassio, dicromato di potassio * o di sodio X * perossidi, ad esempio perossido d'idrogeno X * sostanze ossidanti non specificate altrimenti X * soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose X soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce X * concentrati acquosi, contenenti sostanze pericolose concentrati acquosi, diversi da quelli di cui alle voci rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti * dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alle voci legno X vetro plastica vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse * contaminati rame bronzo e ottone alluminio X piombo X Ferro e acciaio metalli misti X cavi, diversi da quelli di cui alle voci X * materiali isolanti contenenti amianto Materiali isolanti diversi da quelli di cui alla voce e X * materiali da costruzione contenenti amianto X oggetti da taglio (eccetto ) X parti anatomiche ed organi incluse le sacche per il plasma e le riserve di sangue (tranne ) X rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando * precauzioni particolari per evitare infezioni X rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (es. bende, X ingessature, lenzuola, indumenti monouso, assorbenti igienici) * sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce * medicinali citotossici e citostatici X medicinali diversi da quelli di cui alla voce X * rifiuti di amalgama prodotti da interventi odontoiatrici X oggetti da taglio (eccetto ) X rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando * precauzioni particolari per evitare infezioni X rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni X * sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose X sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce X X pag.16 di 31

17 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA * medicinali citotossici e citostatici X medicinali diversi da quelli di cui alla voce X * residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi rifiuti liquidi acquosi prodotti dal trattamento dei fumi e di altri * rifiuti liquidi acquosi * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi * carbone attivo esaurito, impiegato per il trattamento dei fumi * ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce * ceneri leggere, contenenti sostanze pericolose ceneri leggere, diverse da quelle di cui alla voce * ceneri di caldaia, contenenti sostanze pericolose polveri di caldaia, diverse da quelle di cui alla voce sabbie dei reattori a letto fluidizzato miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi X * miscugli di rifiuti contenenti almeno un rifiuto pericoloso X fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, contenenti sostanze X * pericolose X fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, diverse da quelle di X cui alla voce X * ceneri leggere ed altri rifiuti di trattamento dei fumi liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani rifiuti dell'eliminazione della sabbia * resine di scambio ionico saturate o esaurite * soluzioni e fanghi di rigenerazione delle resine a scambio ionico fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue * industriali, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri * trattamenti delle acque reflue industriali fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari X fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua fanghi prodotti dai processi di decarbonatazione carbone attivo esaurito resine di scambio ionico saturate o esaurite X soluzioni e fanghi di rigenerazione delle resine a scambio ionico X rifiuti di metalli non ferrosi fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti * sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce carta e cartone Metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica e gomma X vetro * legno contenente sostanze pericolose legno diverso da quello di cui alla voce rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti) (limitatamente a rifiuti sanitari sterilizzati) X carta e cartone X vetro pag.17 di 31

18 CER Descrizione A D D1 D2 E F C G TRA rifiuti biodegradabili di cucine e mense * solventi acidi X * sostanze alcaline X * prodotti fotochimici * pesticidi * tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio * apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi oli e grassi commestibili vernici, inchiostro, adesivi e resine contenenti sostanze * pericolose X vernici, inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce X * detergenti contenenti sostanze pericolose detergenti diversi da quelli di cui alla voce * medicinali citotossici e citostatici medicinali diversi da quelli di cui alla voce batterie e accumulatori di cui alle voci , e nonché batterie e accumulatori non suddivisi * contenenti tali batterie batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce e , contenenti * componenti pericolosi apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce e e X * legno, contenente sostanze pericolose legno, diverso da quello di cui alla voce plastica X metallo rifiuti prodotti dalla pulizia di camini e ciminiere X rifiuti ingombranti pag.18 di 31

19 A.2) MODALITÀ DI DEPOSITO E TRATTAMENTO (Con riferimento alla planimetria Y-C1 allegata all'istanza finalizzata al rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale del 30/03/2006 ed allo schema di flusso C2 allegato alle integrazioni del 30/03/2007 di prot. prov.le n /2007 del 03/04/2007). Le aree di deposito e gli impianti di trattamento autorizzati con il presente provvedimento sono di seguito descritte ZONA A È situata nel piano seminterrato del capannone e consiste in un'area di 65 m² ospitante n. 6 serbatoi cilindrici fissi da 12 m³ ciascuno dotati di opportuno bacino di contenimento in cemento armato, impermeabilizzato con rivestimento epossidico, di capacità pari ad almeno 24 m³. I suddetti serbatoi sono utilizzati nel seguente modo: 2 per le acque di lavaggio trattabili mediante l impianto a membrane, 2 per i liquidi non trattabili dall impianto a membrane, 1 per il liquido deargentato, 1 per le soluzioni di sviluppo. I serbatoi possiedono le caratteristiche riportate nella nota di prot. 260/C/07/Pv (prot. prov.le n del 23/5/2007). Ognuno di tali serbatoi è dotato di controllo di livello collegato a display che ne consente la lettura sia al piano seminterrato (in prossimità dei serbatoi stessi) sia presso il punto di carico/scarico posizionato al piano superiore. Ognuno dei serbatoi è inoltre dotato di opportuna cartellonistica riportante tipologia di rifiuti e codici CER contenuti e di un filtro contenente zeoliti e carbone attivo per l'abbattimento delle emissioni nel locale interrato. Al piano superiore (terreno), internamente al capannone è posizionato un pozzetto, collettato ai suddetti serbatoi, per il carico e lo scarico dei rifiuti liquidi. Nei pressi di tale pozzetto è presente, per ciascun serbatoio l'indicazione delle tipologie di rifiuti e dei codici CER presenti negli stessi. La capacità complessiva di deposito della Zona A è pertanto di 72 m³. I rifiuti miscelati all'interno dei 6 serbatoi vengono classificati secondo il criterio del codice CER pericoloso presente in maggior quantità. ZONA C È situata all'esterno del capannone industriale ed individua le aree di posizionamento di n. 6 cassoni containers da 30 m³ ciascuno o, in alternativa di cassoni e/o semirimorchi separati dalla motrice, destinati al deposito preliminare di rifiuti di origine sanitaria per un volume massimo di 180 m³, pari a 12 t. Nella planimetria Y-C1 è inoltre individuata l'area adiacente alla zona C in cui può avvenire lo stazionamento di cassoni, containers e semirimorchi nelle fasi di carico e scarico, fermo restando il limite di 180 m³. ZONA D È situata nel piano terreno, all'interno del capannone industriale e consiste nelle aree individuate nella planimetria Y-C1, pavimentate in c.a. additivato con sostanze impermeabilizzanti (come il resto del capannone). Include le due campate centrali di una scaffalatura metallica a cinque ripiani addossata alla muratura di tamponamento del capannone (di cui le 3 di sinistra facenti parti della sottozona D2 descritta in seguito). La Zona D è destinata al deposito di rifiuti pericolosi e non pericolosi opportunamente confezionati al fine di evitare eventuali sversamenti e di garantirne una movimentazione in sicurezza. La capacità complessiva di deposito della Zona D è di 91 m³ sulla scaffalatura e di 490 m³ nello spazio rimanente. ZONA D1 È situata nel piano terreno, all'interno del capannone industriale e consiste nelle due campate di pag.19 di 31

20 destra della scaffalatura metallica a cinque ripiani addossata alla muratura di tamponamento del capannone. La Zona D1 è destinata allo stoccaggio di limitate quantità di rifiuti liquidi e solidi pericolosi e non pericolosi per una capacità massima complessiva di 36,4 m³. Tutti i ripiani di tale scaffalatura in cui vengono stoccati rifiuti liquidi sono dotati di bacino di contenimento fisso o mobile. ZONA D2 È situata nel piano terreno, all'interno del capannone industriale e consiste nelle tre campate di sinistra della scaffalatura metallica a cinque ripiani addossata alla muratura di tamponamento del capannone e di un area a terra di circa 6 m 2 individuata nella planimetria Y-C1. La Zona D2 è destinata allo stoccaggio di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE). ZONA E È situata all'esterno del capannone industriale in area coperta da tettoia (individuata nella planimetria Y-C1) e con pavimentazione in grigliato metallico autoportante; la superficie utile è di circa 66 m². Viene adibita allo stoccaggio di rifiuti solidi pericolosi e non pericolosi entro contenitori mobili per una capacità complessiva di deposito pari a 141 m³. ZONA F È situata all'esterno del capannone industriale a ridosso del muro di recinzione lato nord-ovest. Viene adibita allo stoccaggio di rifiuti solidi non pericolosi entro cassoni e/o cassoni containers per una capacità complessiva di deposito pari a 150 m³. ZONA G È situata all'esterno del capannone industriale a ridosso del muro di recinzione lato nord-ovest ed adiacente alla zona F. Viene adibita al deposito preliminare di eventuali partite di rifiuti pericolosi codificate con il CER materiali da costruzione contenenti amianto per le quali non è prevista movimentazione interna La capacità massima di deposito per tale zona è di 60 m³. Al piano terreno del capannone si trova l'area di trattamento reflui, divisa in tre stanze, alloggianti rispettivamente gli impianti nel seguito descritti. È inoltre presente un soppalco sovrastante dette stanze, alloggiante i serbatoi di processo dei trattamenti. Recupero di pellicole e carta per fotografia contenenti argento e suoi composti (CER ) Le pellicole vengono: triturate con un impianto di potenzialità pari a circa 300 Kg/h, immerse in una soluzione di sbianca in una vasca in HDPE da 1,5 m³ dotata di opportuno bacino di contenimento immerse in una soluzione di lavaggio/fissaggio in una vasca in HDPE da 1,5 m³ dotata di opportuno bacino di contenimento, Da tale processo si ottiene un rifiuto solido costituito da poliestere (avviato ad impianti per il recupero delle materie plastiche) ed una soluzione contenente argento che viene avviata al trattamento nell'impianto di recupero dell'argento nel seguito descritto. Impianto di recupero elettrolitico dell'argento I rifiuti sottoposti a questa attività sono costituiti da soluzioni acquose contenenti argento. I contenitori, contenenti i rifiuti ricevuti, vengono svuotati, mediante un apposita macchina collocata nell'area "svuotamento e lavaggio taniche" (indicata nella planimetria di cui sopra), oppure mediante apposite pompe, in un serbatoio in HDPE da 8 m³ collocata sul soppalco e dotato di idoneo bacino di contenimento. L'impianto è costituito da 14 celle elettrolitiche, in PVC, con capienza di circa 0,1 m³ ciascuna dotate di anodi in grafite, catodi in acciaio inox ed agitatore ad elica. pag.20 di 31

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