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1 RENOVA s.r.l. Piazza Garibaldi NIZZA MONFERRATO Stabilimento di Incisa Scapaccino (AT) Reg. Prata 5 Relazione tecnica Nizza Monferrato, 15 Ottobre 2009

2 1. SCOPO La presente relazione illustra il processo produttivo adottato per il trattamento di recupero dei rifiuti non pericolosi da parte della Ditta RENOVA s.r.l. per l impianto della sede operativa di Reg. Prata in Incisa Scapaccino ed il rispetto delle norme tecniche previste all allegato 5 del D.M. 05/02/98 come modificato dal D.M. 186/ DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE La Ditta Renova s.r.l. svolge attività di recupero di rifiuti non pericolosi, autorizzata dalla Provincia di Asti, mediante procedure semplificate ai sensi degli articoli 31 e 33 del D.Lgs. 22/97. Le tipologie di rifiuti trattati sono quelle individuate ai punti 7.1 e 7.6 del D.M. 5/02/1998 così descrivibili: 7.1 rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non... purchè privi di amianto. Essi sono caratterizzati dai seguenti codici CER: , , , , , , conglomerato bituminoso. CER autorizzato: L attività di recupero praticata dall Azienda consiste nell effettuare il trattamento di macinazione (riduzione volumetrica) dei rifiuti individuati ai punti 7.1 e 7.6 del D.M. 5/02/1998 con separazione di eventuali rifiuti in essi contenuti quali: ferro, plastica, legno, ecc. Le operazioni di trattamento vengono effettuate in zone dell impianto ben definite come riportato sulla documentazione grafica allegata alla presente relazione. In planimetria è pure indicato il posizionamento dei materiali di risulta e dei rifiuti separati. 3. AREE DELL IMPIANTO La superficie totale a disposizione della Società risulta di m 2. L area è identificata da due particelle: - n. 377 di m 2 - n. 378 di 280 m 2 per un a superficie totale di m 2. Di queste superficie una parte pari a m 2, composta dalla particella 378 e da m 2 della particella 377, è stata dismessa a favore del Comune di Incisa Scapaccino. La superficie totale a disposizione della attività risulta pari a m 2. Nell ambito della superficie totale si hanno le seguenti ripartizioni: - area a disposizione della attività 7.1. con superficie di m 2 di cui m 2 per il recupero e m 2 per lo stoccaggio del prodotto finito. - area a disposizione della attività 7.6. con superficie di m 2. - area di servizio per transito, pesatura, stoccaggio contenitori per ferro, plastica, legno, ecc. con superficie di m 2.

3 4. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO - L impianto è costituito da un frantoio a mascelle installato su un carro mobile cingolato. Il materiale da frantumare viene depositato in una tramoggia di carico posta nella parte posteriore e più alta della macchina. Dalla tramoggia il materiale passa su un alimentatore vibrante che a sua volta lo avvia al frantoio. Il frantoio consta di due mascelle dentate a regolazione idraulica di cui una è fissa e l altra è mobile.il materiale frantumato cade su un nastro trasportatore orizzontale reversibile e di qui avviato al nastro trasportatore principale avente la funzione di espellere, dalla parte anteriore, il materiale frantumato, raccogliendolo in cumuli. Sul nastro trasportatore orizzontale il materiale viene spruzzato con acqua per abbattere le polveri. Una elettrocalamita provvede alla separazione del ferro che viene scaricato lateralmente. - La potenzialità nominale dell impianto è la seguente: - produzione max 200 t/h - produzione min 30 t/h La potenzialità effettiva dell impianto varia in funzione delle caratteristiche del materiale frantumato e della pezzatura in uscita. - Il funzionamento della macchina è continuo. Il turno di lavoro è di 8 ore/giorno. Il numero di giorni di funzionamento annuo è di circa 240 giorni/anno. - Esistono i seguenti sistemi di regolazione dell impianto: - autoregolazione dell alimentazione mediante alimentatore vibrante. - regolazione idraulica del frantoio a mascelle per variare la pezzatura in uscita. - Per il funzionamento della macchina non necessitano apparecchiature ausiliarie se non la pala meccanica per il carico degli inerti nella tramoggia. - I rifiuti vengono immessi nella tramoggia di carico dell impianto mobile, posta nella parte posteriore della macchina, tramite pala meccanica. - L uso dell impianto mobile non crea situazioni da comportare la stesura di un piano di emergenza ambientale. - Dall impianto si producono polveri in seguito all operazione di macinazione. L entità di tali emissioni è funzione del tipo di materiale trattato. L impianto possiede un sistema fisso di abbattimento polveri costituito da una serie di N 7 ugelli nebulizzatori d acqua alimentati da una pompa autoadescante ad anello liquido che preleva acqua da un serbatoio in dotazione all impianto. La percentuale di abbattimento raggiungibile è funzione del tipo di materiale trattato. Mediamente si hanno rendimenti che possono raggiungere o superare il 40% del valore delle polveri prodotte. - Per evitare inquinamenti da rumore è stato applicato un silenziatore sullo scarico del motore e si sono insonorizzate le prese d aria del circuito di raffreddamento.

4 5. DESCRIZIONE DELLE AREE DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA Per l intera area di svolgimento dell attività è prevista la realizzazione di una barriera arborea. Una parte di tale barriera è già esistente, mentre una altra parte, già precedentemente piantata e non sopravvissuta a causa, probabilmente, del terreno non adatto sarà reimpiantata previa sostituzione del terreno di posa. La zona dedicata allo svolgimento dell attività corrispondente alla tipologia 7.1 possiede una pavimentazione costituita da una massicciata ottenuta con inerti stabilizzati e rullati. La zona dedicata allo svolgimento dell attività 7.6 possiede invece una pavimentazione impermeabilizzata con asfalto dotata di apposite cordolature, pure in asfalto, aventi un altezza di circa 10 cm. 6. CONFORMITA ALLE NORME TECNICHE DELL ALLEGATO 5. Le norme tecniche generali per gli impianti di recupero che effettuano l operazione di messa in riserva di rifiuti non pericolosi enunciate all allegato n. 5 del D.M.05/02/98 come modificato dal D.M. 186/06 riguardano vari aspetti che sono rispettati dall impianto di via Prata della Soc. Renova srl. A) Ubicazione L impianto è stato autorizzato dalle Autorità Comunali in un area a vocazione industriale in possesso di caratteristiche di non alluvionabilità. I riferimenti della ubicazione dell impianto sono riportati nella cartografia allegata. B) Dotazioni minime L impianto è dotato di un adeguato sistema di contenimento delle acque meteoriche per la tipologia 7.6. C) Organizzazione L organizzazione delle attività è quella descritta al precedente paragrafo 5 e riportata sulla planimetria di progetto allegata. D) Stoccaggio in cumuli Su entrambe le aree il materiale stoccato è raccolto in cumuli posizionati ad una distanza minima di 5 m dalla recinzione della proprietà quando l altezza degli stessi supera quella della recinzione (2 metri). I cumuli posizionati come descritto sopra garantiscono una sicurezza contro la caduta di materiali in aree esterne.

5 E) Stoccaggio in vasche fuori terra Sono presenti contenitori metallici per la raccolta ed il contenimento di rifiuti separati, ferro, plastica, legno, ecc. Non sono presenti presso l impianto vasche fuori terra per lo stoccaggio di rifiuti da recuperare. Nell impianto non sono installati serbatoi o recipienti per lo stoccaggio di rifiuti liquidi. F) Bonifica dei contenitori Nell impianto non sono presenti contenitori da bonificare. I contenitori metallici per la raccolta dei rifiuti solidi di ferro, plastica e legno vengono sostituiti da altri in occasione del trasporto allo smaltimento. G) Criteri di gestione I ciriteri di gestione dell impianto comportano lo stoccaggio dei rifiuti da trattare in aree dedicate e separate da quelli già trattati. La movimentazione di tutti i tipi di rifiuti avviene in maniera attenta per evitare spandimenti e contaminazione di suoli non protetti. Analoga attenzione viene posta per evitare la dispersione di polveri attivando i sistemi di abbattimento di cui l impianto di frantumazione è dotato. ALLEGATI. 1) Planimetria di progetto con estratto di mappa. All. 1a). 2) Caratteristiche della macchina trituratrice ULISSE 96F. All. 2a). 3) Copia del documento di riaccatastamento delle particelle dell area aziendale. All. 3a).

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