Lo stato ecologico Lago di Varese

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1 Lo stato ecologico Lago di Varese Sala Coop Varese, 10 marzo 2015 Dr Valeria Roella Settore Monitoraggi Ambientali ARPA Lombardia

2 Il Lago di Varese: inquadramento EMISSARIO: fiume Bardello Lago Maggiore SUPERFICIE DEL LAGO: 14,8 km2 PROFONDITA MASSIMA: circa 23 m BACINO IDROGRAFICO: 112 km2 LUNGHEZZA COSTA: 24 Km LUNGHEZZA: 8,8 km LARGHEZZA: 4,5 km 290 m s.l.m. riceve le acque di una dozzina di corsi d acqua a regime torrentizio, di portata trascurabile su scala annua 9 comuni rivieraschi IMMISSARIO SIGNIFICATIVO: canale Brabbia Lago di Comabbio 2

3 Aspetti normativi, accenni Il quadro normativo a tutela delle risorse idriche è molto complesso e in evoluzione e ha introdotto sostanziali innovazioni in tema di monitoraggio e classificazione e posto degli obiettivi di qualità ambientale. L intero sistema di monitoraggio e di valutazione dello stato ecologico delle acque ha subito una profonda trasformazione per l adeguamento alla normativa europea: in particolare, ai fini della classificazione dello stato delle acque superficiali, la Direttiva 2000/60/CE attribuisce importanza prioritaria agli elementi di qualità biologica, da indagarsi ai diversi livelli della catena trofica. Obiettivi o prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo o migliorare lo stato delle acque o assicurare un utilizzo sostenibile o rendere partecipi i cittadini delle scelte adottate in materia (piani di gestione dei bacini idrografici)

4 Aspetti normativi, accenni Decreto legislativo n. 152/2006 Norme in materia ambientale, recepimento della Direttiva 2000/60/CE. Decreto 16 giugno 2008, n. 131, Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni); Decreto 14 aprile 2009, n. 56, Regolamento recante criteri per il monitoraggio dei corpi idrici e l identificazione delle condizioni di riferimento; D.M. Ambiente 8 novembre 2010, n.260, Criteri tecnici per la classificazione modifica norme tecniche D.lgs 152/06. 4

5 Entro il 31/12/2015 salvo proroghe al o deroghe motivate deve essere raggiunto per tutti i corpi idrici superficiali lo stato di buono deve essere mantenuto, ove già esistente, lo stato di qualità ambientale elevato

6 Problematiche Segnalata prima anossia estiva Modifica della comunità macrobentonica Forte calo dei popolamenti ittici

7 AZIONI ESTERNE rimozione dei carichi esterni di fosforo 1986 messa in funzione I linea impianto di depurazione Varese-Lago; 1988 II linea Collettori circumlacuali impianto depurazione Gavirate scarico finale fiume Bardello notevole miglioramento qualità delle acque: riduzione del carico di fosforo da 50 t/anno a 16 t/anno.

8 .tuttavia 1999: dopo 13 anni dall inizio del collettamento degli scarichi a lago 30 % del volume lacustre risulta anossico per 5 mesi

9 AZIONI INTERNE riduzione dei carichi interni di fosforo fiume Bardello prelievo ipolimnico e ossigenazione Schiranna Cassinetta di Biandronno- Cazzago Brabbia Bodio Lomnago

10 Istituzione Osservatorio Lago di Varese (2004) Obiettivi: 1.Valutazione dei progetti in essere, predisposizione di nuovi progetti per il risanamento ed il recupero del lago, reperimento di risorse finanziarie per l attuazione di interventi che esulano da competenze ed obblighi già assegnati dalla vigente normativa agli enti partecipanti all Osservatorio; 2. salvaguardia dell ecosistema lacustre; 3. valorizzazione del lago dal punto di vista naturalistico, ricreativoculturale ed economico; 4. promozione della ricerca scientifica con riferimento al lago stesso. 10

11 Il monitoraggio di ARPA Lombardia Attività istituzionale Monitoraggio in funzione dei criteri indicati dalla normativa - ubicazione delle stazioni di prelievo e misura; - profondità alle quali effettuare il campionamento - frequenza di campionamento (semestrale per la classificazione dello stato ecologico e ambientale delle acque lacustri) determinazioni sulla matrice acquosa studio della componente biologica Attività di approfondimento per Osservatorio lago di Varese (dal 2005 al 2010) - implementazione frequenza campionamento e analisi nel punto a maggior profondità (Biandronno) - monitoraggio dei sottobacini di Schiranna e Cazzago Brabbia determinazioni sulla matrice acquosa studio della componente biologica (comunità fitoplanctonica e ricerca di alghe potenzialmente tossiche) analisi chimiche ed ecotossicologiche su sedimenti attività analitiche in concomitanza alla sperimentazione con Phoslock 11

12 Il monitoraggio: stazioni di prelievo 1 Biandronno 2 Schiranna 3 Cazzago Brabbia 12

13 Il monitoraggio: campionamento, strumentazione Sonda multiparametrica Temperatura Conducibilità Ossigeno disciolto e in saturazione ph I prelievi lungo la colonna d acqua sono effettuati mediante l impiego di una bottiglia di profondità tipo Niskin ed un verricello manuale Trasparenza Determinazione visiva effettuata in campo mediante Disco di Secchi.

14 Il monitoraggio: campionamento, strumentazione microscopio gps batiscopio 14

15 Come si classifica un lago? Stato Ecologico dei laghi (SEL), sulla base della valutazione degli Elementi di Qualità Biologica (EQB): fitoplancton, macroinvertebrati, macrofite, fauna ittica. Elementi chimico- fisici a sostegno (fosforo totale, trasparenza, ossigeno ipolimnico) (LTLeco - Livello Trofico Laghi per lo Stato Ecologico), elementi chimici a sostegno. 15

16 Classificazione stato ecologico Stato del lago di Varese nel 2013 Lago/Invaso Località Elementi di qualità biologica 2013 fitoplancton Elementi generali chimico-fisici a sostegno LTLeco STATO CHIMICO Classe Varese Biandronno SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO sono previste cinque classi di qualità per ogni EQB (elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo) sono previste tre classi di qualità (elevato, buono e sufficiente) sono previste due classi di qualità (buono e non buono) I dati del 2012 sono sovrapponibili a quelli del In corso di validazione dati La classificazione è triennale 16

17 Stato ambientale STATO ECOLOGICO: stabilito in base alla classe più bassa relativa agli elementi biologici, agli elementi chimici e chimico-fisici a sostegno (fosforo tot, trasparenza, ossigeno ipolimnico). 5 CLASSI: elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo. STATO CHIMICO: stabilito in base al superamento SQA-MA e SQA-CMA delle sostanze prioritarie. 2 CLASSI: buono e non buono. STATO AMBIENTALE = il peggiore tra STATO ECOLOGICO e STATO CHIMICO 17

18 Fosforo totale e ossigeno disciolto

19 Trasparenza 19

20 Stato ecologico Il Piano di Gestione del distretto padano propone per il lago di Varese il raggiungimento l'obiettivo di buono stato ecologico e chimico entro il 2021 con la seguente motivazione: lo stato di compromissione del corpo idrico è tale da richiedere tempi di recupero lunghi. LTLeco assegna un giudizio sufficiente, tuttavia il lago presenta una dinamica invariata rispetto agli anni precedenti; dall analisi dei singoli parametri emerge chiaramente la condizione di elevata trofia del lago, quindi un allontanamento notevole dalla condizione naturale; vengono confermati lo stato di ipertrofia e anossia delle acque del lago (punto di max profondità - Biandronno), con elevate concentrazioni di fosforo e azoto e bassi valori di ossigeno disciolto (anossia nei mesi estivi). 20

21 Cazzago Brabbia e Schiranna Nei sottobacini di Cazzago Brabbia e Schiranna i valori misurati negli anni mostrano generalmente una situazione di discreta/buona ossigenazione mantenuta dalla superficie allo strato di fondo, (profondità 3 metri a Cazzago Brabbia e 5 metri a Schiranna). La ridotta profondità dei due sottobacini non permette l instaurarsi della stratificazione e di condizioni di anossia, che provocherebbero un ulteriore rilascio di fosforo dal sedimento, perciò la concentrazione di questo ultimo è paragonabile a quella osservata negli strati superficiali della stazione di Biandronno negli stessi mesi di campionamento. Anche i valori di azoto ammoniacale dei due sottobacini sono sovrapponibili a quelli di metà colonna/superficie del bacino di Biandronno. 21

22 Sperimentazione del Phoslock Il Phoslock è un argilla, modificata con ioni di lantanio (La 3+ ), che costituiscono la componente attiva per il legame (ionico) dell orto-fosfato presente nella colonna lacustre e nell acqua interstiziale del sedimento. Utilizzo di due mesocosmi (meso II e meso III) trattati con 1,150 kg di Phoslock + un mesocosmo utilizzato come bianco Finalità della sperimentazione: efficacia del prodotto nel ridurre i carichi interni di fosforo; assenza di ripercussioni negative sull ecosistema lacustre in seguito all applicazione del prodotto.

23 Sperimentazione del Phoslock Inizio sperimentazione febbraio 2009 in località Groppello nel comune di Gavirate; interruzione luglio 2009 (eccezionale tempesta nel nord-ovest della provincia di Varese nella notte del 17 luglio 2009); ripresa sperimentazione novembre 2009 ottobre

24 Sperimentazione con Phoslock Il Phoslock si è dimostrato efficace per l abbattimento del fosforo ed il contenimento del rilascio dello stesso dai sedimenti; sono tuttavia rimasti degli interrogativi riguardo alla durata di tale efficacia; i test ecotossicologici effettuati dal Dipartimento (Daphnia magna e Vibrio fischeri) hanno evidenziato assenza di tossicità acuta nei sedimenti, ma non hanno potuto escludere eventuali fenomeni di bioaccumulo nei tessuti animali e vegetali e/o tossicità cronica; Il Comitato Direttivo dell Osservatorio ha quindi escluso, in via cautelativa, l applicazione del prodotto al lago. 24

25 Fioriture algali I Cianobatteri (organismi fotosintetici, volgarmente chiamati alghe verdiazzurre ) sono presenti in gran parte degli habitat acquatici e terrestri. Si riscontrano normalmente in corpi idrici superficiali, e talvolta, quando le condizioni climatiche e chimico fisiche diventano favorevoli, possono raggiungere concentrazioni elevate causando caratteristiche «fioriture» e schiume. 25

26 Cianobatteri La presenza di cianobatteri è considerata un problema sanitario emergente perché questi organismi possono produrre tossine con diversi effetti tossicologici. Il numero delle tossine conosciute finora è probabilmente una percentuale limitata di quelle effettivamente prodotte e il loro profilo tossicologico spesso non è noto. Eutrofizzazione e riscaldamento climatico sono considerati i due principali fattori chiave responsabili dell aumento dello sviluppo dei cianobatteri nei Paesi industrializzati e in via di sviluppo. Sono state osservate notevoli differenze nelle risposte delle singole specie di cianobatteri alle modificazioni nelle concentrazioni di nutrienti. Mentre alcune specie sono indicative di condizioni di elevata trofia, altre specie, per le loro specifiche caratteristiche autoecologiche, si ritrovano solo in laghi oligo-mesotrofici e mesotrofici caratterizzati da specifiche caratteristiche fisiografiche e climatiche. 26

27 Fioriture algali Lago di Varese 2011, fioritura di Planktothrix rubescens (novembre) Gli addensamenti superficiali presentano un caratteristico colore rosso. Stagione estiva 2014 (agosto - metà settembre), estese fioriture algali appartenenti al gruppo dei cianobatteri (Lyngbya). 27

28 Conclusioni Necessità di veicolare il carico esterno di fosforo, stimato dal Politecnico di Milano (2005) in 8,9 tonnellate/anno. Aggiornamento di tale carico esterno con dati puntuali. Indagini e verifiche stato di fatto collettori lago (Società per la tutela e la salvaguardia delle acque del Lago di Varese e Lago di Comabbio S.p.a.). Prosecuzione dell attività di monitoraggio chimico-fisico e biologico del lago. 28

29 Grazie a chi mi ha invitato Grazie a chi mi ha ascoltato 29

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