Come si legge la mappa
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- Laura Carlini
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1 Come si legge la mappa Layout di pagina La cartografia on-line permette, attraverso il menù a disposizione, di accedere alle varie informazioni relative al PGRA del bacino del fiume Arno. Nella barra posta sopra alla mappa sono accessibili gli strumenti interattivi per lavorare nella mappa, tra i quali le varie funzioni di zoom, le funzioni di interrogazione per accedere alle informazioni sugli attributi, la misura delle distanze, etc. Inoltre è possibile, mediante gli strumenti di localizzazione, inserire luoghi ed indirizzi al fine di accedere alle informazioni di mappa relative. L interrogazione dei layers può essere effettuata in due modalità selezionabili dal menu a tendina, ovvero tramite gli strumenti recupera feature info (default) e feature info sul layer selezionato. Mentre la prima restituisce informazioni su tutti i layer attivi della TOC (table of content), richiedendo quindi all operatore di selezionare manualmente le informazioni d interesse, la seconda mostra solamente gli attributi dello strato selezionato nella TOC. Nella colonna di lato alla mappa (TOC) sono indicati i pulsanti relativi alle informazioni che possono essere visualizzate spuntando gli appositi campi. E divisa in due sezioni: livelli e legenda. I livelli indicano gli strati geografici riportati nella mappa; la legenda indica le informazioni di mappa associate ai simboli e/o i campi inerenti il livello o sottolivello attivato. Le informazioni relative ai pulsanti dei livelli e sottolivelli (e relative legende) sono le seguenti: 1
2 Predefinito: si riferisce alle informazioni della schermata iniziale rappresentate in quattro sottolivelli: o CTR 10k TOSCANA (WMS): servizio WMS offerto dalla Regione Toscana per la visualizzazione della Carta Tecnica Regionale (CTR) alla scala nominale 1:10.000; la cartografia risulta visibile a partire dalla scala minima 1: in seguito alle impostazioni del servizio. o CTR 10k MARCHE (WMS): servizio WMS offerto dalla Regione Umbria per la visualizzazione della Carta Tecnica Regionale (CTR) alla scala nominale 1: o Aree omogenee: rappresentano i sottobacini o le porzioni di bacino con caratteristiche fisiche ed antropiche omogenee. o Reticolo principale: è il reticolo costituito dall asta principale dell Arno e dai suoi affluenti; è il reticolo in cui l Autorità opera direttamente per l aggiornamento e la modifica delle mappe di pericolosità fluviale. INTERVENTI PGRA: in questo livello è riportata la distribuzione degli interventi per la difesa dal rischio idraulico (misure di protezione) in ogni area omogenea. A seconda della natura geometrica prevalente sono suddivisi in tre sottolivelli: o Interventi totali (punti) è la rappresentazione della distribuzione per punti di tutte misure di protezione previste in ogni area omogenea. Nel caso di interventi a prevalente sviluppo areale o lineare, il punto definisce il centroide dell intervento. Mediante il pulsante i informazioni (barra superiore della mappa) è possibile accedere al tipo di intervento e al codice RENDIS (piattaforma di monitoraggio degli interventi inclusi nel Piano nazionale Strategico). o Interventi di natura lineare riporta la distribuzione delle misure di protezione a prevalente sviluppo lineare, ove definite nel dettaglio, come nel caso di argini, etc. o Interventi di natura areale riporta la distribuzione delle misure di protezione a prevalente sviluppo areale, ove definite nel dettaglio, come nel caso di casse di espansione, aree di laminazione, etc. PERICOLOSITA IDRAULICA: in questo livello sono rappresentate le pericolosità da alluvione considerate ai fini del piano, oltre alla distribuzione di particolari elementi a rischio quali popolazione, ospedali/strutture sanitarie, scuole, impianti IED (E-PRTR, European Pollutant Release and Transfer Register). Il livello si divide in ulteriori 8 sottolivelli a cui si può accedere spuntando il pulsante on/off; i sottolivelli sono: o Scala di riferimento: si riferisce alla scala di riferimento a cui sono state elaborate le informazioni relative alla pericolosità fluviale e costiera; pertanto, benché sia possibile l ingrandimento anche a scale minori o con vari sfondi (vedi Sfondo), l informazione è riferibile solo alla scala indicata che per pericolosità fluviale e costiera è, secondo la zona, 1:10:000 o 1:25.000; per le aree oggetto di flash flood e le aree di contesto fluviale la scala di riferimento è 1: o Pericolosità alluvioni costiere: permette di accedere alla fascia di costa soggetta a pericolosità di alluvione; il perimetro mappato rappresenta la pericolosità elevata riferita ad un evento fino a 50 anni di tempo di ritorno. o Pericolosità alluvioni fluviali: è la distribuzione nel bacino delle aree oggetto di pericolosità di alluvione fluviale. La pericolosità è rappresentata in tre classi: P3 elevata con tempi di ritorno fino a 30 anni, P2 media con tempi di ritorno compresi tra 30 e 200 anni, P1 bassa con tempi di ritorno superiori a 200 anni. 2
3 o o Aree di contesto fluviale: è la distribuzione delle aree in cui è possibile, al di là della loro natura fisiografica, morfologica e della presenza antropica, una dinamica fluviale naturale. Sono oggetto di particolari indirizzi (misure di prevenzione della disciplina di piano). Pericolosità flash flood: sono i sottobacini per i quali è stata definita, su base statistica e idrologico-morfometrica, la propensione al verificarsi di eventi tipo flash flood. Interessa l intero bacino dell Arno ed è rappresentata in quattro classi, da bassa a molto elevata. E oggetto di particolari indirizzi (misure di prevenzione della disciplina di piano). ELEMENTI SENSIBILI: in questo livello sono riportati alcuni elementi antropici particolarmente utili alla valutazione del rischio alluvionale, riguardanti la distribuzione della popolazione e la presenza sul territorio di alcuni elementi sensibili quali scuole, ospedali o impianti a rischio di dispersione di sostanze inquinanti. o Ospedali: è la distribuzione per l intero bacino degli ospedali e delle strutture sanitarie (punti). o Scuole: è la distribuzione per l intero bacino del fiume Arno delle scuole per l infanzia, primarie e secondarie (punti). o Impianti IED (E-PRTR): sono gli impianti che potenzialmente possono generare forme di inquinamento ambientale; fanno riferimento al registro europeo E-PRTR (2015). o Densità di popolazione: è la distribuzione della densità di popolazione per l intero bacino dell Arno; è rappresentata in quattro colori diversi, da inferiore a 100 ab/kmq (giallo) a superiore a 1000 ab/kmq (viola). ATTIVITA ECONOMICHE: in questo livello è possibile visualizzare, per l intero bacino dell Arno, le varie categorie di attività economiche presenti sul territorio. Le attività vengono indicate mediante sottolivelli che presentano il codice di riferimento richiesto dalla direttiva 2007/60/CE. I sottolivelli sono: o B_41_Property: si tratta dell edificato civile, ovvero della distribuzione in poligoni delle abitazioni. o B_42_Infrastructures: si riferisce alla distribuzione delle infrastrutture riferibili porti, aereoporti, linee ferroviarie, autostrade, strade di grande comunicazione, strade regionali e strade provinciali; è diviso in due livelli, linee (infrastrutture lineari) e poligoni (infrastrutture areali). o B_43_Rural_Land_Use: rappresenta la distribuzione di suolo destinato ad uso agricolo. o B_44 Economic_Activity: è la distribuzione delle aree industriali e produttive. PATRIMONIO CULTURALE: in questo livello sono riportati gli elementi areali sottoposti a vincolo paesaggistico, archeologico e architettonico che ricadono nell intero bacino del fiume Arno. Il livello è suddiviso in due ulteriori sottolivelli: o B_31_Cultural_Assets: qui si ritrovano gli areali soggetti a vincolo architettonico e archeologico. La codifica dei due temi segue l impostazione chiesta dalla direttiva, tuttavia si deve far presente che gli areali oggetto di vincolo archeologico coprono vaste estensioni (ad esempio l intera città di Firenze) coprendo le informazioni relative al singolo oggetto sottoposto a vincolo architettonico che, in ogni caso, rimane identificato nel database geografico predisposto. 3
4 o B_32_Landscape: in questo sottolivello vengono riportate le aree sottoposte a vincolo paesaggistico. AREE PROTETTE: il livello comprende le aree oggetto di forme di tutela ambientale che ricadono nel bacino dell Arno, la cui localizzazione è espressamente richiesta dalla direttiva. E costituito da otto sottolivelli secondo quanto richiesta dalla direttiva. I sottolivelli sono: o B23_Art7_Abstraction: sono le aree di rispetto dei pozzi utilizzati per scopo idropotabile. o B23_Bathing: in questo livello abbiamo le aree oggetto di tutela ai fini della balneazione ai sensi della direttiva 2006/7/CE. o B23_Birds: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 2009/147/CE. o B23_Habitats: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 92/43/CEE. o B23_Nitrates: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 91/676/CEE. o B23_UWWT: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 91/271/CEE inerente le acque reflue urbane. o B23_European_Other: qui sono raggruppate altre aree oggetto di tutela secondo i disposti comunitari. CORPI IDRICI WFD: in questo livello sono rappresentati i corpi idrici individuati per il bacino dell Arno ai sensi della Water Frame Directive (direttiva 2000/60/CE); le direttive acque ed alluvioni sono fortemente interconnesse; attraverso i vari pulsanti è possibile visualizzare le tipologie di corpi idrici (fiumi, laghi, transizionali, costali e sotterranei). Attraverso gli strumenti di interrogazione (pulsante i nella barra superiore alla mappa) è possibile accedere ai dati inerenti il corpo idrico sia per quanto riguarda il piano di gestione acque che il piano di gestione alluvioni ( cruscotto delle informazioni). Il confronto della distribuzione dei diversi elementi a rischio esaminati con le fasce di pericolosità idraulica fluviale e costiera permette di verificare l interazione dei fenomeni alluvionali studiati con i principali elementi naturali e antropici del bacino. Sfondo: il livello racchiude le varie possibilità di sfondo che è possibile inserire come base per la mappa. La possibilità di poter modificare lo sfondo di visualizzazione è attivabile per consentire una miglior comprensione delle informazioni. Si fa presente, tuttavia, che ai fini della applicazione dei disposti del PGRA è la base di elaborazione quella a cui fare riferimento (vedi Scala di riferimento). I sottolivelli di visualizzazione possibili sono otto: o None: sfondo bianco. o Bing Arieal With Labels: immagine aerea Bing con indicazione delle località. o Bing Aerial: immagine aerea Bing semplice. o Open Street Map: base topografica da Open Street Map. o MapQuest OpenStreetMap: base topografica da Open street Map con le informazioni aggiuntive MapQuest. o Google Hybrid: immagine Google Maps con sovrapposizione del sistema viario e ferroviario. o Google Terrain: immagine Google con rilievo e sovrapposizione del sistema viario e ferroviario. o Google Roadmap: base topografica da Google Maps. 4
5 Schermata iniziale La schermata iniziale illustra l immagine dell intero bacino con sfondo Bing Aerial. Di default sono rappresentate le aree a pericolosità fluviale e marina. Inoltre sono rappresentate le aree omogenee del bacino e il reticolo principale di riferimento per il PGRA. 5
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