Cos è uno stipendio? Da cosa è formato? del trattamento economico dei militari e. Cap. Alberto Zanetta SMD - I Reparto Ufficio Trattamento Economico

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1 FORZE ARMATE Il trattamento economico dei militari Cap. Alberto Zanetta SMD - I Reparto Ufficio Trattamento Economico Cos è uno stipendio? Da cosa è formato? Questo articolo è stato scritto per dare una panoramica delle principali componenti del trattamento economico dei militari e dei più recenti, e talvolta controversi, provvedimenti di legge che ne stanno mutando le caratteristiche. Non sempre le vicende storiche e sociali hanno visto le Forze Armate in pieno allineamento con gli altri appartenenti alla Pubblica Amministrazione; solo di recente il servizio militare, ormai definitivamente inquadrato in funzione professionale, è definitivamente inserito nel pubblico impiego, pur mantenendo le peculiarità tipiche del particolare servizio che i militari prestano allo Stato. Paga o stipendio? Sono ormai lontani i tempi in cui il salarium accomunava tutti i legionari fino al grado di tribuno (un Tenente Colonnello di allora), ma la retribuzione costituisce ancora oggi una delle componenti fondamentali del rapporto di pubblico impiego, personale militare incluso, anche se assume caratteristiche diverse in relazione al rapporto giuridico che lega l interessato con lo Stato (cosiddetta Amministrazione Difesa): lo stipendio è il compenso spettante ai soggetti legati da rapporto d impiego. Viene determinato in misura annua lorda, con un pagamento in ratei mensili posticipati rispetto alla prestazione di lavoro. Questo difficile gioco di parole giustifica lo stipendio mensile; 51

2 la paga è, invece, la retribuzione che compete al personale di truppa. Essa si diversifica dallo stipendio in quanto i beneficiari sono vincolati da rapporto di servizio e non di impiego ed è determinata in misura giornaliera lorda. I militari, oltre ad essere destinatari dei diritti e dei doveri comuni a tutti i dipendenti pubblici, previsti dalla Costituzione, sono soggetti a specifici obblighi; è proprio questa condizione giuridica, non assimilabile a quella delle altre categorie del pubblico impiego, che si riflette anche in diversi contenuti retributivi. anzianità di servizio dalla nomina ad Ufficiale ed il personale non direttivo saranno, invece, destinatari, a decorrere dal 1 gennaio 2005, di un sistema basato su parametri stipendiali correlati alla qualifica o grado rivestiti. Con il Struttura della retribuzione La retribuzione del personale militare in servizio permanente è costituita dalle componenti fondamentale, accessoria ed eventuale, che vengono di seguito brevemente illustrate. Componente fondamentale Stipendio: remunera la prestazione lavorativa connessa con il rapporto di impiego con lo Stato. Attualmente, esistono due differenti tipologie stipendiali, una riferita al personale dirigente (basata sulla progressione stipendiale biennale di anzianità), l altra a quello non dirigente (progressione retributiva basata sulla procedura contrattuale). In particolare: gli Ufficiali con oltre 13 anni di servizio dalla nomina ad Ufficiale sono destinatari del solo trattamento stipendiale del Colonnello e delle indennità operative del grado rivestito; gli Ufficiali con oltre 15 anni di servizio dalla nomina ad Ufficiale hanno conseguito la cosiddetta totale omogeneizzazione con i pari grado delle Forze di Polizia, ovvero l accesso alla completa retribuzione dirigenziale (stipendio ed indennità operative del Colonnello); gli Ufficiali con oltre 23 anni di servizio dalla nomina ad Ufficiale sono destinatari del solo trattamento stipendiale del Generale di Brigata e delle indennità operative del Colonnello; gli Ufficiali con oltre 25 anni di servizio dalla nomina ad Ufficiale sono destinatari dello stipendio ed indennità operative del Generale di Brigata; gli Ufficiali con meno di 13 anni di Allievi dell Accademia Militare di Modena decreto legislativo 30 maggio 2003, n. 193 è stato infatti: introdotto un sistema basato su parametri correlati alla qualifica o grado rivestiti, in luogo dei livelli stipendiali, per valorizzare le diverse responsabilità del personale del comparto ; semplificato e razionalizzato il precedente sistema stipendiale attraverso la riduzione da 27 a 19 delle relative posizioni economiche; uniformato il trattamento stipendiale per tutto il personale del Com- 52

3 Piloti dell A.M. si preparano al decollo (foto A.M.) parto Sicurezza Difesa ; valorizzata la progressione in carriera attraverso l attribuzione al personale di un parametro crescente; attenuato l attuale appiattimento tra la retribuzione delle diverse qualifiche e gradi. Il nuovo sistema, come detto, andrà a regime a decorrere dal 1 gennaio 2005; mentre per gli anni 2003 e 2004 sono stati corrisposti acconti percentuali del 25% e del 50% dei futuri importi spettanti; Indennità integrativa speciale: il fine precipuo di tale indennità è quello di mantenere costante nel tempo il potere d acquisto della retribuzione. Inizialmente tale indennità era suscettibile di incrementi sulla base di appositi indici calcolati dall I.S.T.A.T., in relazione all andamento del costo di acquisto di alcuni beni di prima necessità (il così detto paniere ). Dal 1991, la stessa non è stata più oggetto di rivalutazione. Importo aggiuntivo pensionabile: tale emolumento, nato per compensare le ore settimanali di servizio previste in più per i militari rispetto agli altri dipendenti statali, è attualmente una voce che viene periodicamente rivalutata. Componente accessoria L indennità di impiego operativo, disciplinata dalla legge , n. 78 e successive modificazioni, è l indennità specifica del personale delle Forze Armate che compensa i rischi, i disagi e le responsabilità connesse con le peculiari attività svolte nelle diverse situazioni di impiego. Le indennità operative si distinguono in: fondamentali e supplementari. Le indennità fondamentali sono corrisposte con carattere di continuità a tutto il personale in relazione al grado e all anzianità di servizio posseduti. In pratica tali indennità sono legate allo status o alla professionalità del personale e non sono fra loro cumulabili (campagna, controllo dello spazio aereo, aeronavigazione, imbarco, volo, ecc.). Le indennità supplementari sono invece attribuite in aggiunta a quelle fondamentali in relazione all effettivo svolgimento di specifiche attività o a particolari condizioni di impiego operativo (indennità di marcia, indennità di fuori sede, indennità di comando, indennità di pronto intervento aereo, indennità di disagiata residenza, ecc.). Cos è la componente eventuale? Si denominano così quei compensi che vengono corrisposti solo al verificarsi di particolari eventi, per loro natura quindi non possono essere fissi, anche se oggi concorrono a formare il cumulo pensionistico. Straordinario: compensa le prestazioni di servizio eccedenti il normale orario di lavoro settimanale. L importo del compenso orario è diversificato a seconda che la prestazione eccedente sia stata effettuata durante il periodo feriale diurno, quello feriale notturno e festivo diurno, o quello festivo notturno. Le misure orarie, collegate sino alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della 53

4 Procedura di modifica dei contenuti del rapporto di impiego del personale militare Carabinieri in Antica Babilonia Repubblica 163/2002 allo stipendio, sono state ora stabilite in maniera autonoma. Assegno per nucleo familiare: attribuito al personale, in base al carico familiare ed al reddito complessivo del nucleo familiare stesso, riferito all anno precedente. L avente diritto è tenuto, annualmente, alla presentazione di una richiesta all Ente che lo amministra. I limiti di reddito che consentono la corresponsione di detto assegno variano di anno in anno e sono fissati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in relazione alle rilevazioni dell I.S.T.A.T. sulle percentuali dei prezzi al consumo. Emolumenti per trasferimenti e missioni: attribuiti per compensare i disagi sopportati nei trasferimenti di sede e per rimborsare le spese ed i disagi sostenuti in occasione di servizi isolati prestati fuori dall ordinaria sede di servizio. I contenuti economici del rapporto di impiego del personale militare, inizialmente modificabili solo in via legislativa per tutto il personale, sono ora adeguati in modo diversificato a seconda che si tratti di personale dirigente o non dirigente. Per il personale non dirigente (da volontario in servizio permanente ad Ufficiale non omogeneizzato ) sono previste procedure delegificate di tipo contrattuale da svolgersi presso il dipartimento della Funzione Pubblica con la partecipazione degli Organismi di Rappresentanza del personale (COCER). Tali procedure portano a recepire in decreti del Presidente della Repubblica i contenuti economici e normativi delle attività di concertazione interministeriale. I predetti decreti vengono emanati con cadenza quadriennale per gli aspetti normativi (orario di servizio, licenze, aspettativa, trattamento di missione e di trasferimento, ecc.) e biennale per quelli economici (stipendi, indennità). I contenuti normativi ed economici di tali provvedimenti sono poi estesi alla dirigenza con apposito provvedimento di legge poiché, a differenza della dirigenza statale, il personale militare dirigente non è contrattualizzato. La retribuzione del personale militare dirigente è adeguata annualmente di una percentuale corrispondente alla media dei miglioramenti contrattuali del pubblico impiego conseguiti nell anno precedente. Per il 2004 la retribuzione dirigenziale è stata incrementata del 1,38%, mentre per il 2003 l incremento era stato del 2,75%. Principali recenti provvedimenti legislativi sul trattamento economico Gli interventi di carattere economico a favore del personale sono stati apportati con provvedimenti normativi di varia natura. In linea generale, sono stati perseguiti obiettivi volti a migliorare la qualità della vita del personale militare, attraverso il formale riconoscimento, anche sotto il profilo economico, del peculiare status e delle particolari condizioni di 54

5 impiego in linea con la Direttiva Ministeriale in merito alla Politica Militare e alle attività informative e la sicurezza relativa al periodo e con i contenuti del Libro bianco della Difesa ed e del Progetto per la razionalizzazione dello strumento militare. Nel periodo infatti si è riscontrato un continuo e significativo incremento delle spese per il personale che nel 2004 raggiungono il 53,28% dell ammontare delle risorse stanziate per la Funzione Difesa. In sintesi, i predetti documenti di riferimento hanno anche delineato l esigenza di perseguire l obiettivo di un equo ordinamento, sotto il profilo economico, del personale militare delle Forze armate con il paritetico personale delle Forze di polizia. Di seguito vengono illustrati i principali provvedimenti legislativi e regolamentari approvati: Concertazione economica e normativa Con i provvedimenti di concertazione economica (DPR 8/2/2001 n. 139) e normativa (DPR 13/6/2002, n. 163) è stato possibile ottenere i seguenti risultati per il personale non dirigente: sono stati incrementati gli stipendi a partire dal ; l assegno pensionabile (le ex due ore di straordinario obbligatorio) è stato rivalutato e incluso nell importo aggiuntivo pensionabile; sono state incrementate nelle misure percentuali alcune indennità di impiego operativo (c.d. supercampagna, imbarco, aeronavigazione per paracadutisti, alpini); è stato consentito il c.d. trascinamento dell indennità di pronto intervento aereo e sono state successivamente introdotte norme interpretative allo scopo di dirimere alcune problematiche emerse; è stata attribuita l indennità di aeronavigazione anche ai paracadutisti fuori corpo (dannosa problematica emersa in sede di visita ispettiva del Tesoro ed ora risolta definitivamente); è stato introdotto il rimborso forfettario per le missioni isolate nazionali di durata superiore alle 24 ore (100 euro giornalieri). Concertazione integrativa Il provvedimento di concertazione integrativa (DPR 20/11/2003, n. 349) per il personale non dirigente delle Forze Armate contiene le seguenti disposizioni: relativamente all assegno funzionale, attribuito agli ufficiali non omogeneizzati - Rta, Cs, Aarus - nonché ai sottufficiali/volontari in servizio permanente: l abbassamento a 17 anni di servizio della fascia di 19 anni di servizio (per un maresciallo un aumento annuo lordo di euro circa, per un sergente euro circa, per un volontario euro circa); l incremento del 27% dell importo attualmente in godimento al personale con 19 anni di servizio (per un maresciallo un aumento annuo lordo di 303 euro circa, per un sergente 299 euro circa, per un volontario 240 euro circa); l incremento del 53% dell importo attualmente in godimento al personale con 29 anni di servizio (per un maresciallo un aumento annuo lordo di 830 euro circa, per un sergente 817 euro circa, per un volontario 587 euro circa); norma interpretativa dell art. 5, comma 10, del DPR n. 163/2002, relativa al cosiddetto trascinamento dell indennità di pronto intervento aereo al fine di dare completa attuazione alla disposizione introdotta con l ultima concertazione; introduzione di una norma sulla tutela legale analoga a quella delle forze di polizia che prevede la possibilità di anticipare le spese legali fino a euro; aumento dell importo aggiuntivo pensionabile per i volontari in servizio permanente. Totale omogeneizzazione degli Ufficiali delle Forze Armate con le paritetiche qualifiche delle Forze di polizia Con la legge 30/12/2002, n. 295 (legge LAVAGNINI), è stato formalmente raggiunto l obiettivo della c.d. totale omogeneizzazione attribuendo l intero trattamento economico da Colonnello e da Generale di Brigata agli Ufficiali che abbiano maturato, rispettivamente, 15 o 25 anni di servizio dalla nomina a Ufficiale, in analogia con quanto già previsto per Carabinieri e Forze di Polizia 55

6 sin dall entrata in vigore della legge n. 121/1981. Assegno di valorizzazione dirigenziale Il decreto interministeriale 23 dicembre 2003 ha attribuito, con decorrenza dal 1 gennaio 2003, un assegno di valorizzazione dirigenziale (c.d. vice-dirigenza) di euro annui lordi per tredici mensilità ai Tenenti Colonnelli ed ai Maggiori delle Forze Armate ed alle paritetiche qualifiche delle Forze di Polizia. L emolumento attua la valorizzazione dirigenziale dei trattamenti economici del predetto Equipaggio di nave Etna personale in relazione alla rilevanza delle funzioni svolte in rapporto all ordinamento gerarchico dei ruoli. Come illustrato, il trattamento economico del personale militare ha subito negli ultimi anni importanti e sostanziali modifiche che hanno, almeno parzialmente, raggiunto lo scopo di remunerare adeguatamente le peculiarità tipiche della condizione militare. In particolare, il citato sistema dei parametri stipendiali ha permesso, per il personale cosiddetto contrattualizzato, di creare un importante distinguo tra il comparto difesa e sicurezza e i restanti comparti della Pubblica Amministrazione. Tale sistema non deve essere però inteso come un punto di arrivo ma bensì come un privilegiato punto di partenza per il raggiungimento di traguardi sempre più paganti e che permettano di premiare maggiormente l anzianità di servizio. Per quanto riguarda il personale dirigente, l attuale sistema retributivo, fatta salva la necessità di procedere ad un aumento di alcuni particolari istituti retributivi, appare abbastanza soddisfacente e meritevole di essere caparbiamente difeso dalla sempre meno velata volontà del Ministero del Tesoro (prova ne è la sofferta estensione al personale dirigente dei contenuti giuridici e economici del DPR 163/2002) che intenderebbe, come già fatto per la dirigenza civile, contrattualizzare anche questa categoria di personale, eliminando così l automatismo e la certezza degli aumenti periodici stipendiali. Interventi urgenti sarebbero auspicabili nella componente accessoria e con particolare riferimento all istituto delle indennità operative, al fine di snellire l attuale struttura, perseguire, pur nel rispetto delle singole peculiarità, un sostanziale equilibrio tra le tre Forze armate e armonizzare gli effetti indotti. I traguardi da raggiungere sarebbero, come da più parti affermato, i cosiddetti stipendi europei ma, il senso di questa locuzione è ancora abbastanza nebuloso, anche in considerazione del fatto che non sembra ipotizzabile una trasposizione sic et simpliciter, nel sistema retributivo italiano, di uno di quelli dei principali Paesi europei (inglese? Francese? Tedesco?), in considerazione dei diversi regimi fiscali, del differente costo della vita e della difforme predisposizione dell opinione pubblica nei confronti delle istituzioni militari. 56