S O M M A R I O. Premessa

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1 Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), per gli esercizi dal 1999 al S O M M A R I O Premessa Capitolo 1 - Profili istituzionali 1.1 Quadro normativo e processo costituivo dell INGV 1.2 L attività istituzionale 1.3 La programmazione dell attività e i piani triennali 1.4 Collaborazioni istituzionali e programmatiche Capitolo 2 - Gli Organi 2.1 Indennità di carica Capitolo 3 - Le Strutture 3.1 Generalità 3.2 Gli organismi di coordinamento Capitolo 4 - Le risorse umane 4.1 Il Direttore generale 4.2 Quadro normativo e assetto del personale 4.3 Oneri per il personale Capitolo 5 - Risultati della gestione finanziaria 5.1 Generalità 5.2 I rendiconti finanziari 5.3 Gestioni residui 5.4 Situazione amministrativa 5.5 Conto economico 5.6 Situazione patrimoniale Capitolo 6 - Considerazioni conclusive

2 2 PREMESSA Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento ai sensi dell art. 7 della legge n. 259 del 1958 i risultati del controllo eseguito sulla gestione dell Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.) relativamente agli esercizi dal 1999, anno della istituzione dell Ente, fino all esercizio 2007 da ultimo trasmesso. L istituzione dell INGV fu disposta con d.lgs n.381 mediante la confluenza dei preesistenti istituti: l Istituto Nazionale di Geofisica (I.N.G.) e l Osservatorio Vesuviano (O.V.) oltre ad alcuni istituti del C.N.R. L attività procedurale prevista dal menzionato decreto per la costituzione effettiva e l entrata in funzione del nuovo Ente ha determinato una fase di transizione in cui gli enti destinati all accorpamento hanno continuato ad operare secondo i previgenti ordinamenti con conseguente ritardo nell avvio dell attività gestionale unitaria dell Istituto. L ultimo referto depositato, relativo ai preesistenti Istituti (I.N.G. e O.V.), è stato pubblicato nel seguente atto parlamentare: XIII Legislatura, Doc. XV, n. 290.

3 3 1. PROFILI ISTITUZIONALI 1.1 Il quadro normativo e il processo costitutivo dell INGV L Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -INGV è stato introdotto, in attuazione della delega di cui all art. 11 della legge n. 59/1997, col d.lgs. 29 settembre 1999, n. 381 come ente di ricerca non strumentale di diritto pubblico attraverso la confluenza dell Istituto nazionale di geofisica (ING), dell Osservatorio vesuviano (OV) nonché dei seguenti istituti del C.N.R.: a) Istituto internazionale di vulcanologia di Catania (IIV); b) Istituto di geochimica dei fluidi di Palermo (IGF); c) Istituto di ricerca sul rischio sismico di Milano (IRRS); è connotato da autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile e si dota di un ordinamento autonomo mediante appositi regolamenti di organizzazione e funzionamento nonché di amministrazione, contabilità e finanza, in conformità al decreto istitutivo, alla legge 9 maggio 1989, n. 168, e successive modificazioni e integrazioni, al d.lgs. 5 giugno 1998, n. 204, nonché, per quanto non previsto da tali norme, al codice civile. Il Ministro dell università e della ricerca scientifica e tecnologica (MURST) e, successivamente, il Ministro per l istruzione l università e la ricerca (MIUR), esercitano le competenze di cui alla legge n. 168 del 1989 e al d.lgs n. 204 del 1998 sopra citate. Con l articolo 5 del decreto istitutivo vengono estese all INGV alcune disposizioni dettate dal decreto lgs. 30 gennaio 1999, n. 19 concernente il riordino del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), peraltro superate a seguito del nuovo riordino del CNR introdotto con il d.lgs. 4 giugno 2003, n. 127, che ha abrogato il precedente decreto n. 19 ed ha, tuttavia, esteso a tutti gli enti del comparto delle istituzioni e degli enti di ricerca e sperimentazione, di cui alla tabella 6 allegata al decreto legislativo, le disposizioni previste dall art. 3, comma 1, lettere i), n), o), p), e dagli articoli 16,18,19 comma 3 lettera f), 20, 21 e 22 comma 1. Per quanto riguarda le disposizioni contenute negli articoli 16, 20 e 21 si rinvia al 4.2 trattandosi di discipline che attengono alla materia del personale. Per quanto riguarda le altre disposizioni si rileva: - l articolo 3 comma 1, lettere: i) - è rivolto a promuovere la valorizzazione a fini produttivi e sociali e il trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca; n)- promuove la formazione e la crescita tecnico-professionale dei ricercatori italiani; o)- stabilisce che l ente svolge, su richiesta, attività di consulenza tecnico-scientifica a favore del MIUR, delle altre pubbliche amministrazioni, delle imprese e di altri soggetti privati; p)- prevede la possibilità di fornire servizi a terzi in regime di diritto privato;

4 4 - l articolo 18 prevede che l ente per lo svolgimento di determinate attività può avvalersi di determinati strumenti come la stipula di accordi e convenzioni; a riguardo si rinvia all articolo 1 del regolamento di organizzazione e funzionamento dell INGV, evidenziato in questo referto nel paragrafo 1.2 su: L attività istituzionale ; - l articolo 19, comma 3, lettera f) prevede la facoltà di erogare anticipazioni per le forniture di strumentazione scientifica e tecnologica di particolare complessità, in deroga alle disposizioni normative vigenti in materia; - l articolo 22, comma 1 stabilisce che i bilanci preventivi e consuntivi e le relative relazioni di accompagnamento (ossia quella del collegio dei revisori dei conti, quella annuale di verifica dei risultati gestionali ed economici dell ente, quella del comitato di valutazione) siano inviati al MIUR e al Ministero Economia e Finanza. L istituzione dell Ente è stata voluta dal decreto n. 381 con le modalità e i tempi di cui all articolo 6, il quale contiene norme transitorie attraverso le quali si stabilisce che in prima applicazione del decreto sarà provveduto alla costituzione di un apposito comitato con il compito di predisporre e trasmettere al MURST gli schemi dei suddetti regolamenti autonomi. A seguito dell approvazione definitiva dei regolamenti il Presidente e i componenti del comitato hanno assunto, ai sensi dell articolo 6, rispettivamente, le funzioni di Presidente e di membri del Consiglio direttivo dell INGV. Contestualmente all insediamento dei suddetti organi (avvenuto il 10 gennaio 2001) si sono anche verificati, ope legis, i seguenti effetti giuridici: a) la costituzione ufficiale dell INGV; b) la soppressione dell ING; c) la perdita di personalità giuridica dell OV che diventa sezione del nuovo ente; d) il trasferimento al nuovo ente dei gruppi nazionali di ricerca scientifica di cui all articolo 2, comma 1, lettera e) del decreto; e) l acquisizione di efficacia dei nuovi regolamenti come regolamenti dell INGV; f) il subentro del nuovo ente in tutti i rapporti attivi e passivi degli enti ed istituti predetti. Il suddetto percorso ha comportato una fase di transizione la quale ha ritardato l avvio della operatività gestionale dell Ente ed è durata anche oltre la data dell insediamento ufficiale del Presidente e del Consiglio direttivo. Infatti non solo la gestione del 1999 e quella del 2000 ma anche quella del 2001 si è svolta sulla base del bilancio di previsione già adottato dal rispettivo organo di amministrazione degli enti accorpati, in particolare l ING e l OV, in quanto il Consiglio direttivo dell INGV ha dovuto, in via necessariamente preliminare, adottare una serie di deliberazioni per rendere possibile l avvio dell attività e operative le proprie strutture. La linea di demarcazione tra il precedente ordinamento e il nuovo assetto amministrativo è venuta a coincidere, in data 21 dicembre 2001, con l adozione del

5 5 bilancio di previsione per il 2002, primo documento contabile redatto dall INGV e, dunque, sulla base dei nuovi regolamenti. 1.2 L attività istituzionale dell Ente In base all art. 2 del decreto istitutivo l INGV: a) promuove ed effettua, anche nell ambito di programmi dell Unione europea e di organismi internazionali, attività di ricerca nel campo delle discipline geofisiche, della vulcanologia e delle loro applicazioni; ivi compresi lo studio dei fenomeni fisici e chimici precursori dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche; dei metodi di valutazione del rischio sismico e vulcanico; della pericolosità sismica e vulcanica del territorio anche in collaborazione con le università; b) progetta e coordina programmi nazionali ed internazionali di ricerca finalizzati al rilevamento sistematico dei fenomeni geofisici; c) svolge funzioni di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale e di coordinamento delle reti sismiche regionali e locali, ivi comprese le funzioni di sorveglianza sismica e vulcanica della Sicilia orientale (progetto Poseidon); d) provvede alla organizzazione e gestione della rete sismica nazionale integrata; e) è sede e fornisce supporto all attività del Gruppo nazionale per la difesa dei terremoti (GNDT) e al Gruppo nazionale per la vulcanologia (GNV), istituiti ai sensi dell articolo 17 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, con le condizioni di autonomia previste dalla predetta disposizione; f) rende disponibili per tutta la comunità scientifica i dati raccolti. Le attività assegnate all INGV comprendono non solo i compiti ereditati dagli enti soppressi, in particolare l ING e l OV, come ad esempio la gestione della rete sismica nazionale, ma anche nuovi importanti compiti attraverso i quali il nuovo ente - in aggiunta alle tradizionali attività geofisiche elaborate dall ING nei settori del geomagnetismo, dell aeronomia e della geofisica ambientale - provvede agli studi sulle modificazioni del clima, alle attività in ambito marino e, come gia indicato, alla gestione del sistema Poseidon e al coordinamento e supporto delle attività dei due gruppi nazionali di ricerca gia indicati alla lettera e). Inoltre l ente è componente del Servizio nazionale della Protezione civile (legge 24 febbraio 1992, n. 225). Pertanto sono svolte in regime di convenzione con il Dipartimento della protezione civile le attività di cui alle suddette lettere: a) relativamente alla valutazione del rischio e della pericolosità, nonché c) quanto alle funzioni di sorveglianza sismica e vulcanica, d) quanto all organizzazione e gestione

6 6 della rete sismica nazionale ed e) quanto al supporto dei gruppi nazionali per la difesa dai terremoti e per la vulcanologia. E anche previsto che il ministero vigilante, si avvalga dell Ente per promuovere, sostenere e coordinare la partecipazione italiana a organismi, progetti e iniziative comunitarie e internazionali nel campo della ricerca geofisica, vulcanica e sismica. E stabilito nell art. 1 del regolamento di organizzazione che nello svolgimento delle suddette attività l Istituto può stipulare - secondo criteri e modalità da stabilirsi con delibera del Consiglio direttivo (C.D.) accordi e convenzioni e può partecipare o costituire consorzi, fondazioni o società con soggetti pubblici e privati, nazionali, comunitari e internazionali. 1.3 La programmazione dell attività e i piani triennali Ai sensi dell articolo 4 del decreto n. 381 l INGV deve definire i propri programmi e progetti sulla base di un piano triennale di attività (e dei suoi aggiornamenti annuali). Il piano stabilisce indirizzi generali, obiettivi, priorità e risorse in coerenza con il programma nazionale per la ricerca (PNR) di cui all articolo 1, comma 2 del d.lgs. 5 giugno 1998, n. 204 nonché con i programmi di ricerca dell Unione europea e deve comprendere anche la programmazione triennale del fabbisogno di personale e finanziario; è approvato dal Ministero vigilante con il concerto del Dipartimento della protezione civile quando tale istituzione interviene in regime di convenzione con l INGV. La strategia del nuovo Ente con il primo piano triennale è stata mirata a sviluppare i fondamenti scientifici dell attività individuati nelle seguenti linee portanti ritenute capaci di ampliare le attività già consolidate nei singoli enti confluiti: - sviluppo della infrastruttura INGV-GRID che può identificarsi con la costruzione di una infrastruttura a griglia distribuita su tutto il territorio nazionale tale da consentire a tutti i ricercatori dell ente l accesso all intero complesso di risorse disponibili a prescindere dalla loro collocazione geografica; - sviluppo dei sistemi di osservazione geofisica, geochimica e vulcanologia: esso è condizione necessaria per un intervento effettivo e strutturale nel campo ambientale e fa riferimento ad azioni contemplate nelle linee guida del PNR; - struttura e dinamica dell interno della Terra (progetto ADE sull approfondimento delle proprietà endogene); tra le varie situazioni indicate si possono selezionare: la pericolosità sismica, la sismologia delle aree vulcaniche e geotermiche, i vulcani napoletani, quelli

7 7 siciliani e quelli dei colli albani. La ricerca, in questo caso, del fondamento scientifico rende chiaro che solo attraverso lo studio della struttura profonda del pianeta si può migliorare la conoscenza sui processi che generano i suddetti vulcani; - scienze dell atmosfera, del clima e dell ambiente: i contenuti scientifici consistono nei processi fondamentali che regolano la dinamica dei fluidi geofisici e sono alla base di investigazioni in campi che hanno acquistato una grande rilevanza politica e sociale. Il piano triennale si presenta rinnovato nella forma e nella sostanza e riflette un punto di arrivo nel processo di transizione tra l INGV e gli enti confluiti. La sorveglianza sismica e vulcanologica del territorio nazionale rimangono un asse portante dell INGV del quale il Piano prevede un notevole rafforzamento. Sono accolti gli enormi progressi tecnologici nell informatica e nelle comunicazioni basando su di essi molti progetti di ricerca e portando a compimento l infrastruttura INGV-GRID proposta nelle precedenti pianificazioni. Viene ampliato il concetto di laboratorio, inteso come attività sperimentale utile per l Ente ma anche per il resto della comunità scientifica nazionale. E promosso lo studio del sistema Terra anche nella consapevolezza che le grandi questioni poste dal nostro pianeta spingono verso una migliore integrazione delle conoscenze acquisite. Nel corso del 2004 fu posto il problema di come poteva essere migliorata la struttura dell ente in quelle attività in cui gruppi di ricerca lavoravano su temi simili in Sezioni separate senza un ottimale coordinamento. Pertanto si stabilì di rendere trasversali quelle attività che, venendo svolte in più sezioni anche molto distanti geograficamente, potevano trarre vantaggio da un forte coordinamento nazionale. Nel 2005 il nuovo modello, denominato Temi Trasversali Coordinati (TTC), entrò a far parte della programmazione dell INGV col decreto presidenziale n. 627 del 27 ottobre 2005 (Riorganizzazione della rete scientifica dell INGV Terza fase). Il C.D., sentiti il collegio di istituto, il direttore generale e quello amministrativo, valutate le risorse in linea di massima disponibili, ha identificato alcuni programmi di ricerca riassumibili nei seguenti cinque obiettivi generali (complessivamente suddivisi in 23 obiettivi specifici): 1. Sviluppo dei sistemi di osservazione; 2. Attività sperimentali e Laboratori; 3. Studiare e capire il Sistema Terra; 4. Comprendere e affrontare i rischi naturali; 5. L impegno verso le Istituzioni e le Società.

8 8 Piano triennale Il piano in oggetto ripropone lo schema, introdotto come è noto nel 2004, di pianificazione delle attività dell Ente secondo grandi temi ordinati gerarchicamente (gli obiettivi generali e specifici) piuttosto che seguendo la sua ripartizione sul territorio. In base ai precedenti piani , e , le attività dell INGV vengono descritte mediante una griglia a tre livelli: gli Obiettivi Generali, gli Obiettivi Specifici e i Progetti. Gli obiettivi generali, che rappresentano i temi portanti dell attività dell ente, sono costituiti dai cinque temi già identificati a partire dal 2004 (vedasi sul punto l elenco esposto per il precedente piano triennale) e pienamente confermati; gli obiettivi specifici, attraverso i quali vengono curati svariati temi, diversi da quelli portanti dell attività dell ente, sono passati da 42 a 40: essi, possono essere identificati come Temi Trasversali Coordinati con la dicitura di TTC (come già rilevato precedentemente); i Progetti (Convenzioni, Consulenze), sono individuati all interno degli obiettivi specifici. I progetti in senso stretto generalmente attengono al cofinanziamento. Le Convenzioni riguardano spesso la fornitura di servizi ad amministrazioni pubbliche, e altri soggetti, con una estensione dei compiti istituzionali; le Consulenze riguardano la fornitura di elaborazioni, o pareri di elevato livello scientifico, a grandi committenti Collaborazioni istituzionali e programmatiche Gran parte delle attività dell Ente si svolgono in collaborazione con le grandi strutture nazionali ed europee che hanno il compito di agevolare gli interventi sulla ricerca scientifica. Un altro canale di stretta collaborazione riguarda le strutture che svolgono attività nella valutazione e protezione dai rischi naturali: ossia rapporto di stretta sinergia con il MIUR e con il Dipartimento della Protezione civile. a) Rapporto con il MIUR Attraverso il proprio ministero vigilante l INGV partecipa a molte iniziative in corso con una forte presenza, come si vedrà, in importanti programmi nazionali e internazionali di ricerca. Il finanziamento avviene attraverso i seguenti canali: il Fondo per gli investimenti della ricerca di base (FIRB); il Programma operativo nazionale (PON) per la ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e alta formazione, che

9 9 si inseriscono nella strategia del piano di sviluppo del Mezzogiorno, la legge n. 488 del 1992 con cui è stato finanziato l importante Progetto Irpinia (PRO.S.IS. Programma sperimentale per la sismologia e l ingegneria sismica). L INGV è stato individuato quale centro di spesa nel quadro delle assegnazioni di fondi per la realizzazione delle attività scientifiche previste dal Programma nazionale di ricerche in Antartide (P.N.R.A.). Va anche ricordato che in occasione del Trattato per la proibizione totale delle esplosioni nucleari firmato a New York nel 1996 fu prevista una Organizzazione degli Stati firmatari per sovrintendere all esecuzione degli obblighi del trattato (CTBTO). L INGV ha partecipato, a sostegno dell azione diplomatica dell Italia, alle riunioni tenute presso la Commissione preparatoria, fornendo il supporto tecnico soprattutto per le esplosioni sotterranee. b) Rapporti con la Protezione civile I rapporti con il Dipartimento della Protezione civile si svolgono attraverso un forte sistema sinergico in quanto devono fronteggiare gli aspetti tecnico-scientifici concernenti i rischi sismico, vulcanico e maremoto. Essi sono regolati attualmente dall allegato tecnico alla convenzione ProCiv INGV stipulata il 15 aprile Nell articolo 5 della convenzione sono specificati in tre categorie di attività i finanziamenti concessi dal Dipartimento: a) l attività di monitoraggio e sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale lungo tutto l arco di 24 ore; b) attività di potenziamento delle reti di monitoraggio che ha l obiettivo di progressivo ampliamento e modernizzazione della strumentazione utilizzata; c) attività di ricerca: l INGV d intesa con il Dipartimento ha organizzato tale attività in dieci progetti scientifici più uno dedicato alla divulgazione avvalendosi di due comitati di gestione affidati a ricercatori per progetto e da responsabili sismologi e vulcanologi. Seguono alcuni progetti sismologici sulla base di un proseguimento dell assistenza al Dipartimento della protezione civile per il completamento e la gestione della mappa di pericolosità sismica prevista da un ordinanza del Presidente del consiglio dei ministri con progettazione di ulteriori sviluppi. Si tratta di sei progetti tutti di carattere sismologico rispetto ai quali alcune attività si sono già concluse durante il c) Rapporti con altre istituzioni nazionali

10 10 L INGV ha affrontato temi di grande rilevanza sociale. Va ricordato quello dell inquinamento, in particolare con la specifica variante del seppellimento abusivo di materiali pericolosi. Risulta che in questo ambito l INGV è attivo da anni in valida sinergia con la Magistratura e con gli organi di Polizia, Carabinieri, Corpo forestale e Guardia di finanza. Di recente ha anche offerto la propria collaborazione per l elaborazione di una nuova normativa sismica nazionale. Ha svolto attive collaborazioni con il Ministero dell ambiente siglando, negli anni, diversi accordi di programma in settori scientifici anche molto diversi tra loro, come l attività nel campo della convenzione internazionale sul clima o il recente accordo per gli studi in materia di anidride carbonica nel sottosuolo. Altri accordi sono intervenuti con il Ministero della difesa per rendere possibile la gestione immediata delle radio frequenze in onda corta. Numerose collaborazioni sono avvenute con l ASI, l ENI, INAF, il CNR, le Università e gli altri enti di ricerca nonché con diverse strutture. d) Rapporti con istituzioni extra-nazionali Nella relazione introduttiva al rapporto sull attività scientifica del 2006 (redatto dal Comitato di consulenza scientifica e concluso con il parere finale del 24 aprile 2007) si rileva che l INGV, oltre ad essere ben posizionato nell area internazionale per la qualità della ricerca e la leadership riconosciutagli in determinati ambiti disciplinari, trae da questa situazione rilevanti fonti di finanziamento. Infatti la Comunità europea concede finanziamenti nei campi della sismologia, vulcanologia, clima e ambiente nel quadro di grandi programmi triennali. Programmi di grande rilevanza internazionale sono supportati da prestigiose istituzioni come la National Science Foundation, l ONU e l UNESCO.

11 11 2. GLI ORGANI A norma dell articolo 3 del d.lgs. n. 381 del 1999 e del regolamento di organizzazione e di funzionamento dell Ente gli organi dell INGV sono i seguenti: - il presidente; - il consiglio direttivo; - il comitato di consulenza scientifica; - il collegio dei revisori dei conti. Il Presidente E nominato ai sensi dell articolo 6, comma 2 del d.lgs. n. 204 del 1998; dura in carico 4 anni e può essere confermato solo per il successivo quadriennio. Rappresenta l ente, ne sovrintende l andamento, convoca e presiede il consiglio direttivo; stabilisce, unitamente al Consiglio direttivo, gli obiettivi programmatici generali dell attività dell Ente e le direttive per il conseguimento dei fini istituzionali. La prima nomina risale al decreto del Presidente del consiglio dei ministri emesso in data ai sensi e per gli effetti del processo costitutivo dell INGV secondo le note norme transitorie di cui all articolo 6 del decreto n. 381 del 1999 (cfr. 1.1). Alla scadenza, il mandato è stato rinnovato per un altro quadriennio in data 7 maggio Per quanto concerne la scadenza successiva al 2008 va rilevato che con legge delega , n. 165 il Governo è stato autorizzato ad adottare decreti legislativi al fine di provvedere al riordino degli enti di ricerca. Nel caso specifico con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del , al Presidente appena scaduto sono state prorogate, senza soluzione di continuità, fino a 60 giorni dopo l entrata in vigore del decreto di riordino dell INGV le funzioni di presidente dell Istituto medesimo. Il Consiglio direttivo -C.D. La prima nomina risale al 10 gennaio 2001 con la composizione di sei esperti di alta qualificazione scientifica nominati dal MURST; dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta per il quadriennio successivo; svolge compiti di indirizzo, di programmazione, di verifica dell andamento delle attività dell Ente, delibera sui regolamenti interni, sui bilanci e su altri oggetti dettagliati nel regolamento organizzativo dell INGV.

12 12 E stato rinnovato il 26 maggio 2005 con decreto del MIUR n.1135/ric con quattro componenti, oltre al Presidente, dei quali due designati dal Miur, uno dal Presidente del Consiglio dei Ministri e uno dalla Conferenza Stato-Regioni. Il Comitato di consulenza scientifica Già previsto dal quinto comma dell art. 3 del decreto n. 381 del 1999 nella composizione di dieci membri e con il compito di esprimere parere obbligatorio sul piano triennale e svolgere, su richiesta del Consiglio direttivo, determinate attività consultive. Modificato dalla disposizione transitoria di cui all articolo 28 del regolamento organizzativo, è stato, infine, nuovamente nominato dall articolo 3 della citata delibera del 20 dicembre 2006, con nuova composizione, di quattro membri, costituita a decorrere dal 1 gennaio Il suddetto Comitato si è già espresso redigendo il verbale 02/2008 relativo al rapporto sull attività scientifica dell INGV Il Collegio dei revisori dei conti E nominato dal Consiglio direttivo e, ai sensi dell articolo 3, comma 7 del decreto n. 381 del 1999, è composto dai seguenti membri:un revisore designato dal Ministero dell economia con funzioni di presidente del collegio; due revisori designati dal Ministero vigilante;due revisori designati dallo stesso consiglio direttivo; con lo stesso provvedimento sono nominati i tre revisori supplenti. L organo dura in carica quattro anni e i suoi membri possono essere confermati solo per il quadriennio successivo. Per la nomina a revisore dei conti è necessaria l iscrizione al registro dei revisori contabili. Il collegio dei revisori, oltre a svolgere le funzioni previste per il collegio sindacale dall articolo 2043 del codice civile, per quanto compatibile, vigila sulla gestione finanziaria, economica e patrimoniale; accerta la regolarità della tenuta delle scritture contabili; esamina i bilanci; effettua verifiche di cassa; esercita ogni altra funzione espressamente prevista da norme di legge e di regolamento. Nominato con delibera del 19 aprile 2001 è stato rinnovato per altri quattro anni dal 12 luglio Il Collegio unico di valutazione scientifica e controllo strategico Si tratta originariamente di due organi distinti: il Comitato interno di valutazione scientifica e il Servizio di valutazione e controllo strategico non previsti dal decreto 381/1999 ma dal regolamento di organizzazione e funzionamento, nel titolo delle strutture, agli articoli rispettivamente 27 e 26.

13 13 Con l articolo 2 della già citata delibera del C.D. del 20 dicembre 2006 le due strutture sono state accorpate con la denominazione di Servizio unico di valutazione scientifica e controllo strategico, composto dai seguenti quattro esperti esterni all Istituto, due esperti in materie attinenti le attività dell Istituto dei quali uno con la funzione di coordinatore del collegio, un esperto di trasferimenti tecnologici e uno di valutazioni tecnico-economiche. Tali componenti durano in carica tre anni e possono essere confermati una sola volta. Inoltre il C.D. nella stessa delibera, all articolo 4, ha costituito a decorrere dal 1 gennaio 2007 il Collegio di valutazione scientifica e di controllo strategico, nominando i quattro componenti e stabilendo che nella sua prima seduta il Collegio nomina nel proprio seno il coordinatore Indennità di carica degli organi Al Presidente, ai membri del Consiglio direttivo, del Comitato di consulenza scientifica e del collegio dei revisori, compete una indennità di carica determinata dal Consiglio direttivo secondo criteri e parametri definiti con decreto del MIUR di concerto con quello dell Economia e Finanze. Per la partecipazione alle sedute degli organi collegiali spetta un gettone di presenza per non più di una seduta al giorno nella misura e con le modalità stabilite dal C.D. secondo criteri e parametri di cui sopra. Nel prospetto che segue sono stati riportati, dal 2002 al 2007 in migliaia di euro, i compensi di cui sopra secondo le determinazioni applicate dai relativi bilanci consuntivi. Il prospetto mostra, espressi in milioni di lire, anche i dati degli anni precedenti benché relativi ad esercizi comunque anteriori alla effettiva entrata in funzione del nuovo ente. Si segnala inoltre la flessione della spesa registrata nell ultimo triennio ( ). COMPENSI AGLI ORGANI in milioni di lire dal 2002 in migliaia di euro ASSEGNI ED INDENNITÀ PRESIDENZIALI 297,9 268,9 530,1 213,3 228,9 211,7 232,8 198,0 207,9 INDENNITÀ ORGANI DIRETTIVI 30,8 44,4 438, ,1 107,2 54,0 85,8 86,1 INDENNITÀ COLLEGIO REVISORI 14,4 14,4 97, ,2 68,8 87,6 89,6 96,4 INDENNITÀ ALTRI ORGANI 115,4 123,1 140,6 75,3 81,9 59,4 OPERATIVITÀ UFFICIO DI PRESIDENZA 19,0 24,9 22,0 30,0 TOTALE 343,1 327,7 1066,1 561,7 540,3 547,3 474,6 477,3 479,8

14 14 3. LE STRUTTURE Generalità Per il perseguimento delle finalità istituzionali sul territorio nazionale l INGV è articolato in strutture di cui al decreto istitutivo dell Ente e al regolamento di organizzazione e funzionamento. Esse rappresentano la realtà operativa dell Ente; possono essere anche multidisciplinari; hanno compiti di ricerca, osservazione e monitoraggio; sono dotate di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, ai sensi del decreto istitutivo e dei principi generali di cui all articolo 14 del regolamento suddetto. Nell ambito della propria autonomia ciascuna struttura può ricevere e autonomamente amministrare finanziamenti e contributi da parte delle regioni e di altri enti per la realizzazione di progetti. Per lo svolgimento di alcune attività e finalità l Istituto può costituire sezioni autonome presso le università. Per quanto riguarda l OV esso mantiene la sua denominazione ma è inquadrato come sezione dell Ente e come struttura di ricerca di rilevanza nazionale e internazionale. Alle strutture afferisce il personale, di ruolo e non, dell Istituto nonché: il personale docente universitario associato alla struttura; il personale comandato di altri enti; i titolari di borse di studio finanziate dall Istituto ovvero dall esterno; i titolari di assegni di ricerca; i titolari di borse di dottorato di ricerca fruite presso la struttura. In sede di prima attuazione (delibera del C.D. 18 gennaio 2001) sono state istituite le seguenti strutture: Sezioni istituzionali Sono strutture scientifiche aventi il fine di svolgere le attività necessarie alla realizzazione degli obiettivi programmatici generali dell ente. Sono istituite e soppresse dal C.D. sulla base delle proposte del presidente, sentito il comitato di consulenza scientifica e il collegio di istituto (organismi questi ultimi di cui si dirà appresso). Le sezioni istituzionali istituite dal regolamento comprendono: - Roma 1 : Sismologia e Tettonofisica; - Roma 2 : Geomagnetismo, Agronomia e Geofisica ambientale; - Sezione di Napoli - OV (Osservatorio vesuviano); - Sezione di Catania Istituto Internazionale di vulcanologia (IIV); - Sezione di Palermo Istituto Geochimica dei fluidi (IGF); - Sezione di Milano Istituto di ricerca sul rischio sismico (IRRS);

15 15 Centri nazionali Strutture prevalentemente tecnologiche che hanno lo scopo di sviluppare, realizzare o gestire grandi sistemi strumentali per l attività dell Istituto. In prima attuazione è stato costituito il Centro nazionale per il monitoraggio della sismicità, con sede a Roma. Sezioni universitarie Sono strutture scientifiche istituite per svolgere l attività di ricerca in collaborazione con università e altri organismi scientifici. Vengono costituite presso dipartimenti universitari sulla base di apposite convenzioni. Gruppi nazionali Hanno la finalità di promuovere programmi di ricerca multidisciplinari in coordinamento tra l Istituto, le università e gli enti pubblici e privati; sono finanziati anche con fondi della protezione civile oppure di altri enti pubblici e privati. Amministrazione centrale E la struttura connotata dalla complessità dei servizi per l espletamento delle funzioni non attribuibili alle altre strutture. Ad essa è preposto un dirigente che svolge le funzioni di direttore amministrativo dell Istituto. L amministrazione centrale costituisce un unico centro di spesa, si articola in uffici e servizi, come i servizi generali della sede di Roma, il servizio patrimoniale, la consulenza giuridico-amministrativa e il contenzioso. Alle suddette strutture si aggiungono il Gruppo nazionale per la difesa dai terremoti (GNDT) e il Gruppo nazionale per la Vulcanologia (GNV). Con delibera del C.D. del 12 luglio 2005 sono state istituite le due nuove sezioni istituzionali di Bologna e di Pisa. Infine, va considerato che le attività dell INGV si svolgono non solo nelle sedi delle strutture ma anche presso le seguenti sedi distaccate: Ancona, Arezzo, Ercolano (NA), Gibilmanna (PA), Grottaminarda (AV), L Aquila, Lipari (ME), Messina, Napoli Via Coroglio, Nicolosi (C.T.), Portovenere (SP), Rocca di Papa (RM), Roma via Nizza, Roma-viale Pinturicchio, Stromboli (ME), Vulcano (ME).

16 Gli organismi di coordinamento previsti dal regolamento di organizzazione Il collegio di Istituto (articolo 24) Esso costituisce un organismo di coordinamento gestionale e di raccordo tra gli organi di indirizzo e i responsabili della gestione. E formato dal presidente, dal direttore generale e dai direttori di struttura: la loro funzione è gratuita. Il collegio predispone la proposta del piano triennale, organizza l annuale congresso dell Ente, formula suggerimenti sull organizzazione dell ente, nonché suggerimenti e raccomandazioni in ordine ai regolamenti per la disciplina dei principali aspetti della operatività dell ente. Le commissioni scientifiche (articolo 25) Sono nominate dal C.D. in base a proposte del presidente, sentito il comitato di consulenza scientifica, per ciascuna delle aree scientifiche. Durano in carica tre anni. Il direttore di struttura (articolo 19) Ogni struttura è retta da un direttore, il quale è responsabile del conseguimento dei risultati previsti, dell osservanza delle direttive generali e dell imparzialità e legittimità dell azione della struttura. I collegi di struttura (articolo 21) Per ogni sezione istituzionale e centro nazionale è costituito tale collegio, nominato dal presidente e costituito dal direttore della struttura, dai responsabili delle unità funzionali. Ha il compito di esprimere il parere sul bilancio di previsione della struttura, sulle proposte del direttore della stessa e di predisporre la rosa di candidati per la nomina del direttore della struttura. Le unità funzionali, quelle di progetto e i servizi (articolo 22) Le sezioni istituzionali e i centri nazionali in relazione alle proprie esigenze operative possono articolarsi in unità funzionali, in unità di progetto, e in servizi ovvero assumere anche la denominazione di osservatorio, laboratorio.

17 17 4. LE RISORSE UMANE Il Direttore generale A norma del decreto istitutivo dell Ente e del regolamento di organizzazione e funzionamento il direttore generale è responsabile della gestione e dell attuazione delle delibere del Consiglio direttivo e partecipa alle riunioni dello stesso con voto consultivo; in particolare formula proposte ed esprime pareri in materia di ristrutturazione operativa, consistenza di organici, conferimento di incarichi dirigenziali e di responsabilità, conferimento di deleghe, predisposizione di regolamenti per la disciplina della operatività dell ente. E nominato dal Presidente su parere conforme del Consiglio direttivo ed è scelto tra dirigenti delle pubbliche amministrazioni o tra esperti di elevata qualificazione. Il rapporto di lavoro è regolato da un contratto della durata massima di quattro anni rinnovabile una sola volta. La retribuzione è determinata dal C.D. secondo criteri e parametri definiti con decreto del MURST, di concerto con il Ministro dell economia. In data 10 gennaio 2001 è stato nominato il primo direttore generale con il trattamento annuo lordo di lire 150 milioni per retribuzione fondamentale; 84 milioni per retribuzione di posizione pari al 56% del trattamento fondamentale più una retribuzione fino a un massimo del 30% della retribuzione di posizione determinata annualmente del C.D. in relazione ai risultati della gestione. In data 1 febbraio 2005, a seguito del compimento del primo quadriennio è stato riconfermato il primo direttore il quale, però, il 18 novembre 2007 è deceduto. Al suo posto è stato chiamato il direttore amministrativo dell Ente a svolgere entrambe le cariche di direttore generale e di capo dell amministrazione centrale Quadro normativo e assetto del personale La disciplina normativa applicabile al personale degli enti di ricerca è contenuta nell articolo 9, comma 2 del d.lgs. n. 168 del 1989 istitutivo del MURST che prevede l articolazione in più livelli professionali di tali dipendenti. Ulteriore disciplina era contenuta nel d.lgs. n. 19 del 1999, ora sostituito dal d.lgs. n. 127 del L Ente con delibera del Consiglio direttivo ha approvato in data 31 novembre 2001 il regolamento del personale poi riformulato con nuova delibera decorrente dal 4 marzo 2003 sulla base di osservazioni ministeriali. A norma di tale regolamento l INGV si avvale:

18 18 1. di personale con contratto a tempo indeterminato appartenente al ruolo ordinario dell Istituto; ai ruoli speciali a esaurimento; ai ruoli speciali di cui alla delibera CIPE del 20 dicembre 1990; 2. di personale con contratto a tempo determinato ai sensi dell articolo 11 del d.lgs. n. 19 del 1999 come richiamato dal d.lgs. n. 381 del 1999; ai sensi della normativa vigente per gli enti pubblici di ricerca; 3. inoltre: di titolari di borse di studio; titolari di assegni di ricerca; di personale docente e di ricerca delle università ovvero di personale di ricerca di altri enti pubblici di ricerca e sperimentazione scientifica e tecnologica munito di incarico di ricerca gratuito; di personale esterno tramite contratti temporanei. Va anche ricordato che le disposizioni vigenti nella materia del personale debbono ritenersi integrate dagli articoli 16, 20 e 21 del d.lgs. n. 127 del Il rapporto di lavoro dei dipendenti dell INGV è regolato dal contratto collettivo del comparto del personale degli enti di ricerca. Il CCNL riguardante il suddetto comparto per il quadriennio e per il biennio economico è stato sottoscritto in data 7 aprile 2006 e pubblicato sulla G.U. del 21 aprile 2006; sulla G.U. del 22 aprile 2004 è stato pubblicato il contratto per il biennio economico e, sul supplemento ordinario della G.U. n. 67 del 20 marzo 2002, sono stati pubblicati il CCNL per il quadriennio e il primo e secondo biennio economico e A norma poi di quanto stabilito con l articolo 53 del suddetto regolamento la dotazione organica è adeguata autonomamente dall INGV in sede di approvazione di ciascun piano triennale di attività in base al relativo fabbisogno organico. Lo stesso articolo prevede che con successive delibere il C.D. provvederà a distribuire i posti di ruolo tra i profili professionali, i livelli retributivi, ed altro. Nel seguente prospetto si riassumono, per ciascuno degli esercizi considerati, i seguenti dati concernenti il personale in servizio dal 1999 al 2007: la dotazione organica con le unità in servizio e i posti ancora vacanti; il personale a tempo determinato con l indicazione delle autorizzazioni normative e la ripartizione tra le quote a carico dell Ente e quelle a carico di fondi esterni; le ulteriori unità di personale di carattere aggiuntivo. Al riguardo si segnala che la rideterminazione della dotazione organica, da 617 posti a 584, a decorrere dal 2005 è stata deliberata dall INGV a norma dell articolo 1, comma 93, della legge n. 311 del 2004.

19 TABELLA 3 PERSONALE IN SERVIZIO ANNO Posti Unità in posti Personale a tempo determinato Totale unità Ulteriori unità organico servizio vacanti assunto a vario titolo in servizio 18 Sismos + extracontingente Poseidon extracontingente, 10 Poseidon, GNDT extracontingente, 10 Poseidon, GNDT : art 36 L 70/75 (bil ente) 82 borsisti assegnisti : art 23 DPR 171/91 (fondi esterni) 597 e dottorandi 148: 99 art 6 L70/1975 (bil ente 109:Direttore Generale, 2,portieri, borsisti, : art 26 DPR 171/91 (fondi esterni) 639 assegnisti,incaricati di ricerca,dottorandi 208: 99 art 36 L70/75 (bil. ente) 122:Direttore Generale, 2,portieri, comandati, borsisti, : art 23DPR 171/1991 (fondi esterni) 701 assegnisti,incaricati di ricerca 236: 80 art 36 L 70/75 (bil ente) 154:Direttore Generale, 2,portieri, comandati borsisti, : art 23 DPR 171/91 (fondi esterni) 763 assegnisti,incaricati di ricerca M Curie 284: 80 art 36 L 70/75 (bil ente) 181:Direttore Generale, 2 portieri, comandati,borsisti, :art 23 DPR 171/1991 (fondi esterni) 806 assegnisti,incaricati di ricerca,borse di dottorato, Co.co.co 302: 81 art 36 L 70/75 (bil ente) 172: 2 portieri,,comandati, borsisti,assegnisti,incaricati di ricerca : art 23 DPR 171/1991 (fondi esterni) 823 borse di dottorato,co.co.co

20 Oneri per il personale Il prospetto che segue rappresenta il costo del personale in base alla categoria II del D.P.R. 696/1979. TABELLA 4 ONERI PER IL PERSONALE in milioni di lire dal 2002 in migliaia di euro Stipendi ed asssegni al personale , , , , , , , , ,5 Fondo emolumenti accessori pers dirigente 50,9 58,5 131,7 140,3 140,2 " " " " I-IIIliv 852, ,9 962,4 999,3 792,5 " " " " IV-IX liv 1.893, , , , ,1 Indennità missioni in Italia 185,0 449,5 511,0 713,8 564,8 667,9 846,7 600,0 643,2 " " estero 321,0 260,0 369,6 283,3 207,6 283,8 233,6 210,9 188,4 Mensa e serv sostitutivo mensa 391,0 376,1 446,4 623,7 625,2 770,7 Oneri previdenziali ed assistenziali 4.312, , , , , , , , ,0 Corsi per il personale 1,9 75,1 84,6 106,0 74,1 90,4 126,3 131,1 174,4 Contr Irap 1.395, , , , , ,6 Contr assicurativi 100,7 161,1 103,2 122,9 119,2 264,4 Equo indennizzo Fondo em.acc.per attività di interesse ProCiv fin. da DPC 760,9 Altri oneri per il personale 274,5 313,6 497,0 400,0 Fondo migliorameno efficienza 969, ,6 Fondo miglioramento accessori Trasf correnti oss Vesuviano 2.542, , ,0 Totale oneri personale in servizio , , , , , , , , ,9 Emerge dal prospetto una crescita esponenziale della spesa per il personale nei primi cinque anni ( ): il risultato verosimilmente a fronte dell aumento del personale da 242 unità nel 1999 a 639 nel 2003 (dati esposti nel precedente prospetto sul personale in servizio). Nel biennio la spesa risulta ancora in lieve ulteriore incremento, dopo la forte crescita registrata nel 2006 c è stata una flessione nel L incidenza percentuale del personale sul totale delle spese correnti oscilla nel primo quinquennio tra il 50,9% e il 41%; nel periodo la percentuale media dei quattro anni è del 53%.

21 21 5. RISULTATI DELLA GESTIONE FINANZIARIA Generalità Per quanto concerne il tipo di contabilità di bilancio le gestioni dei primi tre esercizi si sono svolte sulla base dei rispettivi bilanci preventivi adottati dai consigli di amministrazione dell ING e dell Osservatorio vesuviano. In particolare per l esercizio 1999 lo stesso conto consuntivo fu deliberato, in data 26 maggio 2000, dall ING; invece i consuntivi del 2000 e 2001 furono deliberati dal Consiglio Direttivo dell INGV essendosi concluso (il 10 gennaio 2001) il noto processo costitutivo del nuovo Ente. In ogni caso per tutti e tre i predetti esercizi sono state applicate le norme del D.P.R. n. 696 del 1979 recante la classificazione delle entrate e delle spese e i criteri per la contabilità degli enti pubblici di cui alla legge n. 70 del Dall esercizio 2002 fino a quello del 2005 il conto consuntivo è stato redatto in base al regolamento per l amministrazione, la contabilità e la finanza emanato dall INGV il 21 dicembre Anche il consuntivo dell esercizio finanziario 2006 e quello del 2007 sono stati redatti in base al predetto regolamento del 21 dicembre 2000, nelle more dell adozione del nuovo ordinamento contabile conformato al DPR n. 97 del Il nuovo regolamento di amministrazione e contabilità è stato deliberato dal C.D. in data ed è stato trasmesso agli organi vigilanti il Con note del e del rispettivamente il MIUR e il MEF hanno formulato alcuni rilievi che attualmente sono all esame del C.D.. Per quanto riguarda le gestioni speciali, esse sono costituite, sul lato dell accertamento, da entrate relative a contratti attivi e prestazioni di servizi; sul lato degli impegni, da spese per attività previste da contratti attivi e per prestazione di servizi. Il prospetto che segue riassume per ciascuno degli esercizi considerati i principali risultati della gestione finanziaria, tutti espressi in migliaia di euro.

22 22 TABELLA 5 QUADRO GENERALE DEI CONTI CONSUNTIVI DAL 1999 AL 2007 in migliaia di euro Entrate accertate , , , , , , , , ,4 Spese impegnate , , , , , , , , ,6 Saldo di competenza 858, , , , , , , ,7-790,2 Saldo di amministrazione 2.329, , , , , , ,8-961, ,0 Patrimonio netto , , , , , , , , ,0 Saldo del conto economico 1.373, , , , , , , , ,9 Saldo di cassa 7.747, , , , , , , , ,7 Gestione dei residui a) attivi 1564,5 2208, , , , , , , ,7 b) passivi 6.982, , , , , , , , ,4

23 23 Segue il prospetto riassuntivo delle entrate e delle spese, distinguendo quelle correnti, in conto capitale, gestioni speciali e per partite di giro. I dati sono espressi in milioni di lire dal 1999 al 2001 e in migliaia di euro dal 2002 al TABELLA 6 PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE ENTRATE E DELLE SPESE in milioni di lire dal 2002 in migliaia di euro ENTRATE Correnti , , , , , , , , ,9 in conto capitale 969,0 281,4 580,6 192,8 297, , , ,8 449,0 Gestioni speciali , ,2 Per partite di giro 4.288, , , , , , , , ,3 Totale entrate , , , , , , , , ,4 av di amministrazione 2.333, , , , , , ,3 disavanzo finanziario ,8 790,2 Totale generale entrate , , , , , , , , ,4 Totale a pareggio , , , , , , , , ,6 SPESE Correnti , , , , , , , , ,9 in conto capitale 5.160, , , , , , , , ,9 Gestioni speciali , ,5 per partite di giro 4.288, , , , , , , , ,3 Totale spese , , , , , , , , ,6 avanzo finanziario 3.995, , , , , , ,7 Totale a pareggio , , , , , , , , ,6 Nella suddetta tabella gli esercizi 2006 e 2007 mostrano normali disavanzi di competenza pari ad euro 26.17,8 e 790,2. Gli stessi esercizi presentano notevoli peculiarità sulla situazione amministrativa (vedasi l analisi della tabella n. 9). Il 2006 ha rilevato l impegno di tutti i finanziamenti finalizzati con conseguente incremento delle gestioni speciali e annullamento di avanzo dell amministrazione; pertanto viene esposta solo la somma di euro erroneamente non versata all erario. Il 2007 mostra invece un notevole avanzo destinato ad un totale impegno delle riserve finanziarie da fondi esterni in massima parte costituite da gestioni speciali.

24 I rendiconti finanziari I due prospetti che seguono, il primo concernente gli esercizi dal (espressi in milioni di lire) e il secondo gli esercizi dal 2002 al 2007 (espressi in migliaia di euro), mostrano i dettagli delle entrate e delle spese. TABELLA 7 Dettaglio entrate -spese 1999/2001 in milioni di lire Entrate correnti titolo II Entrate derivanti da trasferimenti correnti , , ,3 Trasferimenti da parte dello stato e degli altri Enti Totale titolo II , , ,3 Titolo III Altre Entrate Entrate per la vendita dei beni e la prestazione dei servizi 3.877, , ,1 Redditi e proventi parimoniali 1,9 1,8 1,6 Poste correttive e compensative 213,9 542,7 410,2 Entrate non classificabili in altre voci 11,3 18,4 23,8 Totale titolo III 4.105, , ,7 Totale entrate correnti , , ,0 Entrate in conto capitale Titolo IV Entrate per alienazione di beni patrimoniali Riscossione di crediti Alienazione immobilizzazioni tecniche Riscossione di crediti ed anticipazioni 969,0 281,4 580,6 Totale entrate in conto capitale 969,0 281,4 580,6 Entrate per partite di giro Titolo VII Partite di giro 4.288, , ,7 Totale entrate per partite di giro 4.288, , ,7 Totale entrate , , ,3 Dettaglio spese in milioni di lire Spese correnti Titolo I Spese correnti cat1 spese per gli organi dell'ente 343,1 327, ,1 cat 2 spese per il personale in servizio , , ,7 cat4 spese per l'acquisto beni di consumo e servizi , , ,8 cat 5 spese per prestazione istituzionali 274,3 242,5 291,1 cat 6 spese per trasferimenti passivi 154,0 92,5 208,0 cat 7 oneri finanziari 36,7 3,9 4,1 cat 8 oneri tributari 170,5 238,7 399,7 cat 9 poste correttive e compensative delle entrate 29,1 1, ,3 cat 10spese non classificabili in altre voci Totale spese correnti , , ,8 Spese in conto capitale cat11 spese per l'acquisto di beni durevoli ed opere 1.750,0 0,0 0,0 cat12 spese per l'acquisto di immobilizzazioni tecniche 2.441, , ,4 cat 14spese per la concessione di crediti ed anticipazioni 968,8 259,6 330,4 cat 15 spese per indennità di anzianità e personale 38,7 273,5 totale spese in conto capitale 5.160, , ,3 Spese per partite di giro tit IV spese aventi natura di partite di giro 4.288, , ,7 Totale partite di giro 4.288, , ,7 totale spese , , ,9

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