1. ABSTRACT 2. SORGENTI NIR

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1 SORGENTI NIR NEI SITI MILITARI E LORO IMPATTO SUL PERSONALE Gianluca Angelone, Alessandro Brancaccio, Sergio Severini C.I.S.A.M., San Piero a Grado (Pisa) 1. ABSTRACT Il presente lavoro riporta i risultati di una lunga serie di misure di campo e.m. effettuata all interno dei siti militari dell Amministrazione della Difesa (AD). Dopo un esame delle sorgenti nelle varie bande di frequenza e nei principali settori di applicazione, il lavoro presenta le diverse modalità di misura adottate a seconda del tipo di sorgente e della norma di riferimento. Infine vengono esaminati i risultati ottenuti in funzione della tipologia di personale (lavoratore, popolazione) presente all interno ed all esterno dei siti esaminati. 2. SORGENTI NIR Nei siti militari italiani (sul territorio italiano e all estero) è possibile incontrare una larga varietà di sorgenti non ionizzanti (NIR) che creano un ambiente e.m. molto complesso e talvolta di intensità notevole che può interferire con la strumentazione ivi presente ed interagire con il personale presente per ragioni professionali o non professionali (popolazione). Le tipologie di siti sono riportate in tabella 1. Fra i siti, sono presenti piattaforme fisse (edifici, container) e mobili (navi, veicoli). C è da precisare che talvolta all interno di un sedime militare o nelle sue vicinanze sono presenti anche sorgenti NIR non di proprietà AD, quali, ad esempio, elettrodotti, stazioni radio base (SRB), impianti di radiodiffusione che contribuiscono ad aumentare il livello di fondo dell ambiente e.m. Nella tabella 2 e 3 sono riportate, in funzione della banda di frequenza, le tipologie di sorgenti NIR rinvenute durante le campagne di misura, il settore di applicazione e il tempo medio di trasmissione nell arco di una giornata. Come si può notare, le sorgenti NIR non sono solo per usi prettamente militari, ma anche per applicazioni industriali (stabilimenti militari) e mediche (ospedali militari). Le potenze erogate possono variare da frazioni di Watt (ponti radio, ecc.) a decine di Megawatt (radar). Come indicato nelle tabelle 2 e 3, i tempi di trasmissione variano in funzione della tipologia di impianto e dal carico di lavoro: - i ponti radio, i radio fari, i sistemi satellitari, le stazioni radio base e gli impianti di tele radio diffusione sono sempre in trasmissione con la stessa potenza in antenna; - gli eventuali elettrodotti presenti e le cabine di trasformazione emettono continuamente campi elettrici e magnetici, anche se l intensità di questi ultimi può variare nel corso della giornata, in funzione della corrente assorbita dagli utilizzatori; - gli impianti ed apparati sono in trasmissione a seconda delle esigenze operative e tipicamente per tempi che non superano qualche minuto nell arco di un ora; - i radar sono sorgenti che emettono continuamente con potenze di picco notevoli, tuttavia le potenze medie, considerando i duty cycle e gli angoli di irradiazione, sono assai modeste; - gli apparati medicali presentano tempi di trasmissione limitati al tempo della diagnosi o della terapia e interessano, in genere, solo i pazienti.

2 Tipologia di sito Settore di /mobile applicazione Aeroporti Controllo traffico Assistenza al traffico Meteorologia Identificazione aerei Difesa /mobile /mobile Caserme Centri radio Enti/Comandi Scuole Addestramento /mobile Poligoni di tiro Assistenza al tiro /mobile Stazioni radio Teleposti Ospedali Diagnostica Terapia Chirurgia Stabilimenti Industriale /mobile Postazioni Radar Remote Sorveglianza traffico Navi Navigazione GE Identificazione aerei Aerei Navigazione GE Identificazione aerei /mobile Veicoli Jamming Teatri operativi Tabella 1 Siti militari Banda di frequenza Tipologia di sorgente Settore di applicazione Tempo (h) di trasmissione giornaliero ELF Elettrodotti Trasporto energia elettrica 24 ELF Cabine trasformazione Trasformazione energia elettrica 24 ELF Distribuzione Distribuzione energia elettrica 24 ELF Macchine a induzione magnetica Tempra metalli 6 ELF Utensili Lavorazioni in officine 6 ELF Videoterminali Lavori d ufficio 8 Tabella 2 Sorgenti NIR a bassa frequenza

3 Banda di frequenza Tipologia di sorgente Antenna Settore di applicazione Tempo (h) di trasmissione VLF Apparati radio fissi Filare trasmissioni a lunga distanza 2-4 LF - MF Radiofari Stilo Riferimento 24 HF Apparati radio fissi Filare 2-4 HF VHF R.M.N. n.a. Diagnostica 8 HF VHF MARCONI varie Terapia 8 VHF - UHF Apparati radio portatili Stilo 2-4 VHF - UHF Apparati radio fissi Dipolo 2-4 VHF - UHF Apparati radio fissi Dipolo Tele radio diffusione 24 UHF Stazioni radio base varie Telefonia 24 UHF Radar Parabola Terapia 8 Varie Jamming Varie Anti IED n.a. UHF - SHF Ponti radio Parabola 24 Controllo assistenza SHF - EHF Radar Parabola 24 identificazione meteo SHF - EHF Sistemi satellitari Parabola 24 Tabella 3 Sorgenti NIR ad alta frequenza 3. NORMATIVE DI RIFERIMENTO In Italia il riferimento normativo in ambito civile è la Legge quadro 2001/36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici che rimanda a successivi decreti applicativi che dettano i limiti di esposizione e i valori di azione per la popolazione e per i lavoratori. Essi sono: DPCM dell 8 luglio 2003, pubblicato sulla G.U. n. 199 del Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese fra 100 khz e 300 GHz DPCM dell 8 luglio 2003, pubblicato sulla G.U. n. 200 del Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti Entrambi i decreti sono basati sugli effetti nocivi dei campi a breve e a lungo termine. D.lgs del 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Il decreto è basato soltanto sugli effetti nocivi dei campi a breve termine (assorbimento di energia, circolazione di correnti indotte, correnti di contatto). Nei confronti delle Forze armate, la Legge quadro rimanda a successivi decreti che tengano conto delle particolari esigenze espletate, che attualmente non sono stati pubblicati. In campo militare i riferimenti normativi sono pertanto: lo STANAG 235 Ed. 3, Control and Recording of Personnel, Exposure to RF Radiation, 3 khz 300 GHz, applicabile in ambito NATO il Disciplinare Tecnico Interforze per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti, SMD- L-020 (2005), emanato dallo Stato Maggiore della Difesa per regolamentare l attività di

4 sorveglianza della popolazione e dei lavoratori dell Amministrazione Difesa esposti ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Ciascuna norma citata non è esaustiva, non coprendo, ad esempio, tutte le bande di frequenza e tutte le tipologie di sorgenti. La norma più completa rimane sempre la: Guidelines for Limiting Exposure to Time-Varing Electric, Magnetic and Electromagnetic Fields (Up to 300 GHz), emanate dall ICNIRP Questa guida copre tutte le tipologie di sorgenti, tutte le frequenze fino a 300 GHz e prevede l esposizione dei lavoratori e della popolazione e considera solo gli effetti dei campi elettromagnetici a beve termine. L applicazione delle suddette normative è stata dettata dal tipo di sorgente e dalla tipologia di personale (popolazione, lavoratore) esposto. Le operazioni di misura sono state effettuate in conformità alle prescrizioni riportate nelle norme CEI e MODALITA DI MISURA Nel rispetto delle normative adottate, le misure sono state eseguite secondo quattro modalità differenti, in funzione della tipologia di sorgente in esame: Banda larga per sorgenti a 50 Hz: questa tecnica consiste nella misura istantanea del valore efficace di induzione magnetica e di campo elettrico mediante l impiego di un misuratore a banda larga; tale misura è motivata dall induzione immediata di correnti nel corpo umano; Banda larga per sorgenti oltre i 100 khz: questa tecnica consiste nella misura mediata in un qualsiasi arco temporale di sei minuti del valore efficace di campo magnetico e di campo elettrico mediante l impiego di un misuratore a banda larga; la misura del valore mediato è motivata dal riscaldamento del corpo umano, processo sicuramente non istantaneo, dovuto ai campi a tali frequenze; Banda stretta per sorgenti oltre i 100 khz: questa tecnica consiste nella ricerca, mediante analizzatore di spettro, dei contributi di ogni singola sorgente al campo totale; Banda stretta per sorgenti pulsate (radar): questa tecnica consiste nella misura, mediante analizzatore di spettro, del valore di picco del campo elettrico e magnetico e del valore mediato, tenuto conto del duty cycle e dell angolo del lobo di irradiazione dell antenna del radar. Il valore di picco E picco si ricava dalla formula: (AF + A + P 13)/20 (V/m) E Picco = 10 dove: AF è l antenna factor dell antenna ricevente (db) A l attenuazione del cavo (db) P la potenza letta sull analizzatore di spettro (dbm) Il valore mediato si ricava dalla formula: E medio = E picco φ δ α

5 dove δ rappresenta il duty cycle, φ, l angolo di irradiazione del lobo d antenna e α l angolo di rotazione dell antenna (tipicamente 360 ). Le misure si effettuano sia in polarizzazione verticale che orizzontale. Il campo totale sarà, pertanto: E = E Orizz E Vert Per una misura corretta, il filtro IF dell analizzatore di spettro deve essere impostato ad un valore superiore a 2/τ, dove τ è la durata dell impulso del segnale radar. Il valore mediato deve risultare inferiore al valore di azione riportato nel D.lgs 81, il valore di picco deve risultare, invece, inferiore allo stesso valore moltiplicato per 32. L incertezza di misura della strumentazione impiegata è inferiore a 2 db. 5. RISULTATI Le misure sono state effettuate prima dell entrata in vigore del D.lgs 81, per cui sono state seguite le indicazioni del Disciplinare SMD-L-020; in particolare, le zone oggetto dei rilievi sono state classificate come segue: ZONA SICURA (ZS, ZSPL) ZS: Zona senza limite temporale di esposizione dove il valore di campo rilevato risulta inferiore al valore di attenzione per la popolazione (6 V/m) del DPCM 8/7/2003 ZSPL: Zona con Permanenza Limitata dove il valore di campo rilevato risulta superiore al valore di attenzione per la popolazione (6 V/m) e inferiore al limite di esposizione per la popolazione" del DPCM 8/7/2003 ZONA DI CAUTELA (ZC) Zona interdetta alla popolazione e con accesso consentito ai soli lavoratori esposti, dove il valore di campo rilevato è superiore al limite di esposizione per la popolazione e inferiore al "limite di riferimento per i lavoratori delle Guide ICNIRP. In questa zona il personale deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. ZONA DI RISCHIO (ZR) Zona ad accesso limitato ai soli lavoratori esposti, per tempi di permanenza valutati dall'esperto Qualificato, dove il valore di campo rilevato è superiore al "limite di riferimento per i lavoratori. In questa zona il personale deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. ZONA DI PERICOLO (ZP) Zona che, su parere dell'esperto Qualificato, è da intendersi interdetta a tutti. In sostanza, negli Enti sono state individuate zone accessibili a tutti con e senza limitazioni temporali, zone accessibili solo al personale considerato come lavoratore e zone interdette a tutti. Con l introduzione del D.lgs 257/07, questa classificazione decade in quanto nei luoghi di lavoro tutto il personale deve essere considerato come lavoratore. La sorveglianza sanitaria, però, è prevista solo per coloro che sono esposti a livelli superiori ai valori di azione previsti dal D.lgs 257/07, ma inferiori ai limiti di riferimenti previsti dallo stesso decreto.

6 Nella figura 1 sono mostrate le medie dei livelli di campo elettrico rilevati nelle vicinanze degli apparati di telecomunicazione (a 5 cm), nella zona centrale del locale contenente gli apparati e all esterno degli edifici, confrontate con i livelli previsti per la popolazione, essendo quelli per lavoratori decisamente superiori. Nella figura 2 sono riportati i livelli di campo elettrico, sia di picco sia mediati, emessi dai radar e rilevati ad una distanza usuale di circa 100 m dalle antenne. Anche in questo caso, nella figura sono riportati i livelli previsti per la popolazione. Nei rari casi di presenza di linee di alta tensione, i livelli di induzione magnetica e di campo elettrico sono sempre risultati inferiori ai valori di azione per i lavoratori. All interno delle cabine di trasformazione sono stati riscontrati livelli di induzione magnetica superiori ai valori di attenzione (10 μt) per la popolazione e, in prossimità dei trasformatori, superiori ai limiti di esposizione (100 μt) per la popolazione, ma sempre inferiori ai valori di azione (500 μt). Gli apparati sempre in trasmissione (ponti radio, SRB, satellitari) sono risultati deboli emettitori, con livelli di campo e.m. sempre sotto il valore di attenzione (6 V/m). Gli impianti di radio diffusione, esterni ai siti militari, determinano, all interno degli stessi, livelli di campo e.m. sempre inferiori ai valori di attenzione. Unica eccezione i radiofari NDB presenti in quasi tutti gli aeroporti militari. I livelli di campo possono superare gli 800 V/m in prossimità dell apparato (figura 3), mentre già a pochi metri i livelli si mantengono al di sotto del valore di azione (610 V/m), ma superori ai limiti di esposizione. Per gli apparati di uso occasionale (radio HF, VHF, UHF), i livelli riscontrati sono stati in genere superiori ai valori di attenzione e talvolta superiori ai limiti di esposizione. L uso limitato nel tempo di questi apparati non comporta però nessuna prescrizione per il personale che li impiega e per quelli nelle vicinanze. I radar si sono dimostrati sorgenti di campo elettrico intenso, ma solo in corrispondenza dell impulso che normalmente ha durata di 1 μs o meno. Il valore di campo mediato, tenendo conto del duty cycle e dell angolo del fascio d antenna, risulta sempre inferiore a 1 V/m. In teatro operativo, oltre agli apparati, sono presenti i disturbatori veicolari (jammer) i cui livelli di campo all interno dei veicoli sono talvolta superiori ai valori di attenzione, ma sempre inferiori a quelli di azione. Le sorgenti NIR non di proprietà dell Amministrazione Difesa (elettrodotti, SRB, impianti di radiodiffusione) non hanno presentato livelli superori ai valori di attenzione. Misure condotte all esterno dei siti militari (alloggi demaniali, edifici pubblici e privati, strade) hanno mostrato un trascurabile contributo al livello e.m. di fondo dovuto agli apparati militari. 6. CONCLUSIONI Le misure condotte nei siti militari hanno evidenziato che le sorgenti NIR di proprietà dell Amministrazione Difesa non producono livelli di campo e.m. superori ai valori di azione previsti dal D.lgs 81. Non è prevista, pertanto alcuna sorveglianza sanitaria per il personale. All esterno dei siti militari, non si è riscontrato un aumento significativo del livello e.m. di fondo dovuto agli apparati di proprietà dell Amministrazione Difesa.

7 Valori medi di campo Elettrico range 3MHz-3GHz E ( V/m ) Valori misurati (medi) Valore di attenzione Limite di esposizione Limite di esposizione Limite di esposizione cm centro stanza esterno edificio Figura 1: Confronto tra i valori del campo elettrico degli apparati ed i limiti previsti per la popolazione Valori di Campo Elettrico sorgenti Radar militari (a 100 m) 10000, ,00 100,00 10,00 Valore misurato di picco Limite ICNIRP per la popolazione Valore misurato medio Limite ICNIRP per la popolazione 1,00 0,10 picco limite pk media limite rms E (V/m) Figura 2: Confronto tra i valori del campo elettrico dei radar ed i limiti previsti per la popolazione

8 Radiofari NDB 1000 E ( V/m ) Valori misurati D.lgs 257/07 Valore di attenzione Limite di esposizione 1 Prossimità Rack prossimità recinzione esterno sedime Figura 3: Confronto tra i valori del campo elettrico dei radiofari NDB ed i limiti previsti per la popolazione e per i lavoratori