POSTO DI BLOCCO ILLUMINATO

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1 POSTO DI BLOCCO ILLUMINATO LUNEDI 28 GIUGNO 2010 Figura 1 Questo nuovo lavoro nasce dall idea di un mio collega, che qualche mese fa mi suggerì mentre si parlava dei cosiddetti Occhi di gatto, dispositivi utilizzati dalle Forze dell Ordine durante l espletamento dei servizi di Polizia Stradale per allestire posti di blocco in ore scarsamente illuminate. Tali luci, portatili e stroboscopiche, vengono posizionate sul manto stradale in modo da creare un percorso obbligato e ben visibile attraverso cui dovrà transitare e fermarsi il veicolo che sta per essere sottoposto a controllo. L effetto che queste luci offrono ricorda vagamente i dispositivi sistemati lungo le piste di atterraggio/decollo degli aeroporti, utili a delimitare gli spazi di manovra degli apparecchi. In Figura 1 possiamo vedere la fase di preparazione del piano su cui si svilupperà il diorama, con la tracciatura indicativa delle posizioni che assumeranno i vari elementi dello stesso. Si possono infatti intuire le bozze dei lampioni della Pubblica Illuminazione, degli alberi e dell aiuola, marciapiede e carreggiata, posizioni del veicolo fermato e di quello di polizia ed infine la posizione dei famigerati occhi di gatto e dei coni segnaletici.

2 Figura 2 In Figura 2 si vede già dipinto il manto stradale con la mascheratura predisposta per realizzare le strisce di delimitazione corsia e banchina. Il marciapiede rialzato è costruito con fogli di balsa dipinti in color mattone e lavati col grigio per simulare il pulviscolo. I bordi del marciapiede, dell aiuola e della cabina elettrica sono ottenuti con la posa di quadrelle in legno da 4mm. Si intravedono infine i fori sul pannello attraverso cui passano i fili di alimentazione dei led che andranno ad azionare gli occhi di gatto, i lampioni ed i lampeggianti dell auto di servizio.

3 Figura 3 Con la Figura 3 andiamo a vedere la sistemazione definitiva degli elementi sopra descritti e la tracciatura della segnaletica orizzontale.

4 Figura 4 In Figura 4 si illustra la prima fase di costruzione della cabina elettrica: vengono issati i quattro pali portanti della struttura, posti a debita distanza tra loro per poter ospitare i dispositivi elettronici che andranno a comandare il funzionamento delle luci.

5 Figura 5 La Figura 5 ci mostra la chiusura delle pareti a vista della cabina utilizzando i soliti fogli di balsa (su cui è stato improvvisato un cartellone pubblicitario per giustificare la presenza di questo insolito scatolone ), nonché la sistemazione dei lampioni e degli occhi di gatto. Questi ultimi sono incastrati dalla facciata inferiore del pannello stradale all interno dei fori praticati di misura sul medesimo. I fili di rame che li alimentano sono fissati con della colla a caldo sempre sulla facciata inferiore, ragion per cui, ai bordi del pannello principale, è stato creato un rialzo con delle quadrelle da 5mm allo scopo di offrire un sufficiente alloggiamento ai fili stessi ed alla parte dei led che non affiora in superficie. Tale rialzo consente inoltre di ospitare agevolmente le viti di fissaggio degli automodelli (ovviamente in scala 1/43) senza ricorrere all uso di feltrini od altro.

6 Figura 6 In figura 6 possiamo invece vedere l interno della cabina elettrica, pronta ad accogliere i dispositivi elettronici di funzionamento dell impianto, che dovranno essere collegati su tre circuiti. I primi due sono destinati ai dispositivi che alimentano gli occhi di gatto ed i lampeggianti dell auto di servizio mediante due centraline ad impulso intermittente, mentre il terzo circuito, dotato di resistenza per ridurre la corrente di uscita, è destinato alle luci fisse, cioè i lampioni dell illuminazione pubblica e della lampada del cartellone pubblicitario. L intero impianto sarà alimentato da un trasformatore tarato a 9 Volt in corrente continua, oppure da due batterie di eguale tensione, sistemate in parallelo.

7 Figura 7 La Figura 7 ci mostra la realizzazione dell aiuola, ottenuta impastando sabbia, segatura e pigmenti erbosi sintetici da fermodellismo con parti uguali di acqua e colla vinilica. Questo impasto viene poi adagiato sulla porzione rimasta libera all esterno del marciapiede, previo spennellamento della base con un poco di colla vinilica. Una volta compattato e modellato il tutto, si immergono nell impasto i tre alberelli in corrispondenza dei tre fori di alloggiamento predisposti a suo tempo. Ad essiccazione avvenuta, si ottiene un omogeneo strato di terriccio e sassolini senza il pericolo di distacco di parti dello stesso, alberi compresi.

8 Figura 8 Nella Figura 8 vediamo quindi la chiusura del tetto della cabina elettrica, il posizionamento e il fissaggio a vite dei due veicoli, degli Agenti (con pettorina gialla ad alta visibilità) e dei coni segnaletici a strisce bianche e rosse, nonché la coloritura degli occhi di gatto (blu trasparente nella parte discorde al senso di marcia ed arancione plastico in quella concorde). Sulla cabina elettrica è stato poi fissato un led che illuminerà il cartellone pubblicitario, nascosto dal pannello grigio in balsa. Nel frattempo è stato ultimato il collegamento di tutte le parti elettriche, che non sto a descrivere per non dilungarmi troppo e non usare termini impropri, data la mia quasi totale ignoranza in materia elettronica

9 Figura 9 La Figura 9 ci mostra il lavoro ormai ultimato e pronto ad entrare in fiunzione.

10 Figura 10 Nella Figura 10 vediamo in funzione le sole luci fisse nel preciso istante in cui quelle intermittenti sono disattivate dalle relative centraline.

11 Figura 11 La Figura 11 mostra infine la fase di accensione dei lampeggianti e degli occhi di gatto, offrendo un quadro completo di questa macchinosa lavorazione. MIRKO

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