LA POLITICA COMUNE DELLA PESCA
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- Aniella Franchi
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1 POLITICHE INTERNE DELL UE: PESCA, TRASPORTI E RETI TRANSEUROPEE PROF.SSA MARIATERESA STILE
2 Indice 1 LA POLITICA COMUNE DELLA PESCA LA DISCIPLINA DEI TRASPORTI LE RETI TRANSEUROPEE di 7
3 1 La Politica comune della pesca La Politica comune della pesca, ha lo scopo di incrementare la conservazione del settore ittico. promuovere la gestione razionale ed Base giuridica: artt. 38 TFUE. Materia di competenza concorrente tra Unione e Stati membri, tranne che per la conservazione delle risorse biologiche del mare, ove l UE ha competenza esclusiva. Obiettivi: - gestione razionale e conservazione delle risorse ittiche; - garantire ai pescatori degli Stati membri il libero accesso, a pari condizioni, alle zone UE di pesca; - assicurare un reddito adeguato agli operatori del settore; - garantire la stabilità dei prezzi; - assicurare un prezzo ragionevole per i consumatori. Disciplina: - Reg. CE n. 2371/2002, (che disciplina il regime comune di conservazione e gestione delle risorse della pesca, istituito nel 1983), modificato dal Reg. UE n. 1152/ Reg. CE n. 1198/2006, (disciplinante l insieme degli interventi comunitari, oggi UE, diretti a definire la PESC nel quadro di uno sfruttamento sostenibile delle risorse acquatiche). Strumenti: FEP (Fondo europeo per la pesca), che ha sostituito il precedente SFOP (Strumento finanziario di orientamento della pesca). Il FEP, nel periodo opera principalmente attraverso: - la predisposizione di una strategia territorialeadattata alla situazione delle singole regioni; - la concessione di aiuti finanziari a strutture e imprese operanti nell ambito di sua competenza, al fine di garantirne la competitività; 3 di 7
4 - l adozione di una politica di tutela dell ambiente e delle risorse naturali nel caso in cui esista una connessione tra il loro sfruttamento e il settore della pesca o dell acquacoltura. Il FEP, nell ambito del quadro finanziario , opererà principalmente attraverso il FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca),da cui sarà sostituito nel Il FEAMP sarà disciplinato da un Reg. del Parlamento e del Consiglio, che abrogherà il vigente Reg. CE n. 1198/2006. Il FEAMP contribuirà al conseguimento degli obiettivi delineati dalla Strategia Europa 2020, articolandosi in quattro pilastri : pesca intelligente ed ecocompatibile, più selettiva ed orientata alla compatibilità; acquacoltura intelligente ed ecocompatibile; sviluppo territoriale sostenibile ed inclusivo, per fronteggiare il declino delle comunità costiere e di quelle interne dipendenti dalla pesca; politica marittima integrata, volta a sostenere la ricerca marina, la pianificazione dello spazio marittimo, la gestione integrata delle zone costiere e la sorveglianza marittima integrata, la protezione dell ambiente marino (in particolare della sua biodiversità) e l adattamento agli effetti avversi del cambiamento climatico sulle zone costiere. 4 di 7
5 2 La disciplina dei trasporti La Politica comune dei trasporti (avente ad oggetto trasporti su strada, ferroviari, marittimi e aerei) ha lo scopo di promuovere la gestione di un sistema di trasporti coordinato nei vari Stati membri volto ad evitare sensibili distorsioni nei flussi commerciali. Base giuridica: artt TFUE. Materia di competenza concorrente tra Unione e Stati membri. Obiettivi: - eliminazione degli ostacoli, che i trasporti possono opporre alla realizzazione del mercato interno e, quindi, soppressione delle discriminazioni di prezzo e condizioni di trasporto; - integrazione dei trasporti in ambito UE, con conseguente abolizione delle discriminazioni tra i trasportatori; - organizzazione generale dei trasporti, mediante una politica tariffaria comune, un coordinamento in materia d investimenti in infrastrutture, ecc. Disciplina di riferimento trasporti su strada: - Reg. CE n. 1073/ Trasporto passeggeri, applicabile al trasporto internazionale passeggeri con autobus. - Reg. CE n. 1072/ Trasporto merci, applicabile ai trasporti internazionali di merci per i percorsi in territorio UE. La regolamentazione è volta a realizzare un quadro normativo comune per la sicurezza dei trasporti, tale da far fronte all eterogeneità di principi, norme e standard di sicurezza nazionali. Disciplina di riferimento trasporti ferroviari: - Reg. CE n. 881/2004, istitutivo dell Agenzia ferroviaria europea. La regolamentazione è volta a realizzare un quadro normativo comune per la sicurezza ferroviaria, potenziando il livello di interoperabilità dei sistemi ferroviari. Disciplina di riferimento trasporti marittimi : - Reg. CEE n. 4055/1986, disciplinante la libertà di accesso alle attività da parte del prestatore di trasporti marittimi stabilito in uno Stato membro diverso da quello della prestazione. 5 di 7
6 - Reg. CEE n. 3577/1992, disciplinante l esercizio dei trasporti marittimi da parte di armatori le cui navi sono iscritte nei registri e con i requisiti richiesti nello Stato ove essi hanno sede. - Reg. CE n. 1406/2002, istitutivo dell Agenzia europea per la sicurezza marittima. La regolamentazione è volta ad assicurare maggiore sicurezza e prevenzione dell inquinamento provocato da navi. L Agenzia opera attivamente attraverso l assistenza alla Commissione nelle fasi di iniziativa legislativa e mediante una collaborazione con gli Stati membri. Estensione al settore dei trasporti marittimi delle regole UE in materia di concorrenza. Disciplina di riferimento trasporti aerei: - estensione al settore dei trasporti aerei delle regole UE in materia di concorrenza (Corte giust., sent. Nouvelles Frontiéres C /84). - Liberalizzazione del settore: principio generale. - Eccezioni alla liberalizzazione: - accesso all interno del singolo Stato solo per i voli internazionali che effettuino più scali all interno di esso; - imposizione di obblighi di servizio pubblico per determinate aree o affidamento della gestione del servizio ad un solo vettore; - limitazioni temporanee cagionate da congestione delle rotte o da problemi ambientali. - Reg. CE n. 1008/2008, introduzione di un regime di piena liberalizzazione su tariffe merci, charter, nolo. 6 di 7
7 3 L Reti transeuropee, volte a favorire l interconnessione e l interoperabilità delle reti nazionali all interno dell Unione. Base giuridica: artt TFUE L UE concorre alla costituzione e allo sviluppo dell nei settori delle infrastrutture dei trasporti; delle telecomunicazioni e dell energia. Misure previste per favorire l azione dell UE in questo settore: - armonizzazione delle norme tecniche; - erogazione di finanziamenti per progetti volti a migliorare il trasporto tra i Paesi membri; - cooperazione con altri Paesi al fine di garantire l integrazione delle reti di trasporto e la realizzazione di progetti d interesse comune. Rete transeuropea dei trasporti (TENT-T): - base giuridica dec. 661/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 luglio 2010, art. 2 previsione di obiettivi specifici, tra cui quello di facilitare in generale l accesso a tali reti, mediante la copertura di tutto il territorio dell Unione, congiungendo le regioni insulari o periferiche e le regioni intercluse con le regioni centrali. Proposte di Reg., COM(2011) 650 e COM(2011) 665 (per il bilancio pluriennale ), volte all istituzione del Connecting Europe Facility CEF, ovvero di un Meccanismo per collegare l Europa. Reg. (UE) n. 670/2012, disciplinante un progetto pilota, (per il periodo , in attesa che il Meccanismo CEF entri in funzione), che ha introdotto lo strumento dei Project Bond, prestiti obbligazionari per mobilitare finanziamenti supplementari provenienti da investitori privati. 7 di 7
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