PROPOSTA DI LEGGE N. 108

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROPOSTA DI LEGGE N. 108"

Transcript

1 presentata dai consiglieri Dal Zovo, Bianchi, Frattolin, Sergo, Ussai il 27 luglio 2015 <<Incentivi per la coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione della canapa a uso industriale>>

2 Signor Presidente, signori Consiglieri, la proposta di legge mira a realizzare una filiera della canapa industriale in Friuli Venezia Giulia. A differenza della Indica, canapa ad alto contenuto di tetraidrocannabinolo (Thc) considerata sostanza stupefacente e riconosciuta a livello internazionale per i suoi effetti terapeutici, la Sativa, con un contenuto molto basso di Thc, viene utilizzata in diversi settori e la sua coltivazione non è proibita. Oggi ogni parte della pianta di Canapa Sativa può essere usata in vari settori: nell agroalimentare, nell edilizio ed industriale (mattoni, pannelli isolanti termo/acustici, intonaci, malte) e nel manifatturiero (tessile, carta). Un mondo di applicazioni che sta rendendo la coltivazione della canapa allettante per un nuovo mercato che si sta allargando sempre più anche grazie ad un economia green, che prevede l uso di materie biologiche ed ecosostenibili per alimentare le nuove tecnologie industriali. In passato la coltivazione di canapa era estesa proprio per la sua versatilità e per il suo multi utilizzo. La canapa fornisce da millenni un ottima fibra tessile. E stata coltivata in epoche storiche antiche in Asia e in Medio Oriente. La produzione commerciale di canapa in occidente è decollata nel XVIII secolo, anche se già coltivata nel XVI secolo nell Inghilterra orientale. A causa della espansione coloniale e navale dell epoca, le economie necessitavano di grandi quantità di canapa per corde e stoppa. Importanti paesi produttori sono Cina, Corea del Nord, Ungheria, ex Jugoslavia, Romania, Polonia, Francia e Italia. Per centinaia di anni, fino alla seconda metà del Novecento è stata utilizzata per la produzione di carta. La coltura della canapa per usi tessili ha una antica tradizione in Italia, veniva usata fin dall antichità per tessuti resistenti e cordame. Molto legata all espandersi delle Repubbliche Marinare, che l utilizzavano grandemente per corde e vele delle proprie flotte di guerra. La tradizione di utilizzarla per telerie ad uso domestico è molto antica, le tovaglie di canapa in Romagna decorate con stampi di rame nei due classici colori ruggine e verde sono oggetti di artigianato che continuano ad essere prodotti ancora oggi. Proprio il nostro paese, era il secondo produttore mondiale di canapa e il primo fornitore della marina Inglese. Inoltre la canapa sativa può essere utilizzata per bonificare terreni inquinati: queste piante fungono da pompe di calore, assorbono dal terreno metalli pesanti e li stoccano nella foglia e nel fusto. Potrebbe essere questo un modo per riutilizzare i terreni inquinati. Nonostante la coltivazione di canapa industriale non sia mai stata espressamente vietata nel nostro paese, la mala interpretazione delle leggi antidroga ha portato le forze dell ordine ad arrestare e sequestrare le coltivazioni di chi negli anni 70 e 80 aveva provato a riprendere la coltivazione della canapa da fibra o da seme. I

3 Questa situazione di incertezza si è protratta fino al 1997, anno della circolare del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali contenente disposizioni relative alla coltivazione della Cannabis sativa, integrata poi della circolare n.1 dell 8 maggio La legislazione europea si basa invece sui regolamenti 953 del 2006 e 507 del Con le materie prime della canapa si possono produrre, in modo pulito ed economicamente conveniente: tessuti, carta, plastiche, vernici, combustibili, materiali per l edilizia ed anche oli alimentari di altissime qualità. La canapa sottrae la luce e soffoca le altre erbe presenti sul terreno, liberandolo da tutte le infestanti. Non servono quindi diserbanti, riducendo così l inquinamento del terreno da sostanze chimiche. Alcuni esempi di prodotti che derivano dalla trasformazione della canapa: a) Tessuti: la pianta di canapa è più produttiva in fibra tessile del cotone. La fibra della canapa è molto più robusta e dura più a lungo. Non necessita di acqua né diserbanti. b) Semi e olio: i semi di canapa contengono proteine di elevato valore biologico. Per il loro valore nutritivo, sono stati proposti come rimedio alla carenza di proteine, nei Paesi in via di sviluppo. L olio può essere usato per la produzione di vernici, Non è inquinante e di qualità superiore rispetto a quello derivanti dal petrolio. Con esso si possono produrre saponi, cere, cosmetici, detersivi (biodegradabili). c) Carta: La stoppa che ne rimane non è uno scarto, ma una vera materia prima. Da questa si produce la carta. I trattamenti previsti per la produzione di carta, dalla canapa, non sono inquinanti e non vengono utilizzati prodotti per sbiancarla (come avviene attualmente) risultando così molto più rispettosi dell ambiente. d) Tavole: con i fusti interi della canapa, pressati, si possono fabbricare tavole per l edilizia e la falegnameria in sostituzione del legno, che sono di grande robustezza, flessibilità e molto più leggere. e) Materie plastiche: con la cellulosa si possono ottenere materiali plastici pienamente degradabili per imballaggi ed isolanti. f) Combustibili: la canapa è considerata anche la pianta ideale per la produzione di combustibili, in sostituzione dei prodotti petroliferi. Non fa aumentare l effetto serra. In passato Henry Ford aveva costruito un prototipo di automobile in cui parte della carrozzeria era realizzata in fibra di canapa e funzionava ad etanolo di canapa. Siamo in attesa di una legge quadro che possa dare certezze al settore e che dovrebbe essere promulgata in questo II

4 Molte regioni hanno già legiferato in materia, con provvedimenti simili a questa proposta. L articolato è composto da 8 articoli. L articolo 1 riassume le finalità della legge e istituisce il progetto pilota specificando il tipo di canapa utilizzato per progetto. L articolo 2 definisce gli interventi contenuti nel progetto pilota, delegando alla Giunta regionale la predisposizione del regolamento per il progetto e la sua durata. L articolo 3 detta le disposizioni per la coltivazione della canapa. L Articolo 4 inserisce in norma gli obblighi del coltivatore. L articolo 5 inserisce i controlli e le sanzioni previste, per le violazione delle disposizioni di legge, regolamenti e utilizzi impropri della canapa. Il Corpo Forestale e le forze di polizia sono delegate ai controlli e a erogare le eventuali sanzioni. L articolo 6 definisce le modalità di attuazione della presente proposta di legge, nel rispetto del regime europeo de minimis. L articolo 7 prevede la copertura finanziaria della norma. L articolo 8 determina l entrata in vigore della norma il giorno successivo alla pubblicazione sul BUR regionale. I DAL ZOVO BIANCHI FRATTOLIN SERGO USSA III

5 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari INDICE Art. 1 - (Finalità) Art. 2 - (Interventi e contenuti del progetto pilota) Art 3 Art 4 - (Disposizioni per la coltivazione della canapa) - (Obblighi del coltivatore) Art 5 - (Controlli) Art 6 - (Modalità di attuazione) Art 7 Art 8 - (Norma finanziaria) - (Entrata in vigore)

6 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari Art. 1 (Finalità) 1. La Regione Friuli Venezia Giulia, nell ambito delle politiche agro-ambientali ed energetiche e nel rispetto delle disposizioni europee e nazionali vigenti, sostiene e promuove la realizzazione di una filiera della canapa (cannabis sativa) che, anche tramite un progetto pilota, di cui all articolo 2, integri e crei le condizioni per un estensione della coltivazione della cannabis sativa e per una stabilizzazione della sua produzione. 2. Il progetto pilota è dimensionato e finalizzato alla creazione di una filiera agroindustriale regionale economicamente equilibrata per consentire l avvio del settore. 3. La Regione, altresì, favorisce attraverso gli strumenti dei bandi attuativi di Regolamenti europei nei settori delle attività produttive, dell ambiente e delle risorse energetiche, gli interventi che prevedono l impiego della canapa e dei suoi derivati. 4. Ogni intervento previsto dalla presente legge è destinato esclusivamente alla canapa (cannabis sativa) per uso industriale coltivata senza l impiego di prodotti diserbanti, nanizzanti o disseccanti. Possono essere coltivate soltanto varietà di cannabis sativa iscritte nel Registro europeo delle sementi. Art. 2 (Interventi e contenuti del progetto pilota) 1. La Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la realizzazione di un progetto pilota, sostiene gli aspetti produttivi e ambientali relativi alla coltivazione, trasformazione e commercializzazione della canapa. 2. Il progetto pilota di cui al comma 1 si articola nei seguenti interventi: a) realizzazione di campi sperimentali di diverse varietà di canapa, di tipo dioico e monoico, preferibilmente di varietà italiana; b) selezione delle sementi più adatte al territorio, in collaborazione con la banca del germoplasma del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); c) valutazione dei risultati ottenuti, sia in termini di qualità che di quantità, in relazione alla varietà, ai terreni, alla concimazione, al consumo d acqua impiegato nella coltivazione; d) riproduzione dei semi selezionati e certificati sulla base dei risultati ottenuti; e) realizzazione di campi dimostrativi presso le aziende agricole per l avvio della coltivazione, tenendo conto dei vantaggi ambientali che ne possono derivare;

7 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari f) sperimentazione della coltivazione della canapa ai fini della bonifica di terreni inquinati da metalli pesanti; g) progettazione di attrezzature e macchinari idonei alla raccolta della canapa; h) ricerca preliminare relativa alla costruzione di un centro di prima trasformazione, stoccaggio e stigliatura/pettinatura della canapa coltivata in via sperimentale; 3. La Giunta regionale, entro 90 giorni dall approvazione della presente legge, con proprio atto redige il progetto pilota nel rispetto del comma 2 e ne affida la gestione con bando pubblico in materia di ricerca, sviluppo e innovazione, nell osservanza delle condizioni e dei limiti della normativa europea in particolare in materia di aiuti di stato. 4. Nel medesimo atto di cui al comma 3 la Giunta regionale individua il periodo sperimentale cui il progetto pilota è sottoposto, al termine del quale viene effettuata la valutazione delle potenzialità produttive e della convenienza socioeconomica alla creazione di una filiera agro-industriale regionale, ai fini dell avvio del settore. Art. 3 (Disposizioni per la coltivazione della canapa) 1. La Regione Friuli Venezia Giulia, sentite le associazioni di categoria degli agricoltori e le associazioni dei produttori di settore più rappresentative a livello regionale, adotta, previo parere della Commissione consiliare competente, uno o più regolamenti al fine di individuare: a) i requisiti dei coltivatori di cannabis sativa; b) gli adempimenti a carico di tali coltivatori e dei primi trasformatori; c) le modalità per la concessione dei contributi. 2. Il regolamento di cui al comma 1 è adottato in conformità ai seguenti criteri: a) la coltivazione di cannabis sativa senza necessità di specifica autorizzazione preventiva è consentita: 1) agli agricoltori o agli imprenditori agricoli a qualsiasi titolo, singoli o associati; 2) alle imprese o ai singoli che utilizzano coltivatori o contoterzisti per sperimentare la coltivazione della cannabis sativa ai fini dell avvio di una nuova attività o di una nuova impresa;

8 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari 3) alle università e agli istituti di ricerca riconosciuti; 4) agli istituti scolastici di ogni ordine e grado; 5) ai titolari o ai partner di progetti di ricerca o di sviluppo industriale ovvero di progetti di rilievo sociale approvati da enti pubblici che prevedono la realizzazione di coltivazioni di cannabis sativa o l impiego di materiali di cannabis sativa, nonché ai titolari o ai partner di progetti approvati che prevedono l impiego della cannabis sativa come pianta depuratrice dei terreni da sostanze inquinanti; b) superficie minima coltivata pari o superiore a 0,5 ettari; c) il coltivatore, l impresa o la persona per conto della quale il coltivatore opera devono dimostrare l impiego di semente certificata mediante fattura di acquisto e il cartellino rilasciato dall ente preposto. Art. 4 (Obblighi del coltivatore) 1. Al fine di disciplinare la produzione della canapa e di prevedere i controlli necessari per evitare eventuali abusi, il coltivatore denuncia preventivamente alla Direzione centrale competente le coltivazioni di canapa. 2. Con il regolamento di cui all articolo 3, comma 1, la Giunta regionale individua i dati che devono essere contenuti nella denuncia di inizio produzione Art. 5 (Controlli) 1. Le Guardie Forestali Regionali e le forze dell ordine sono autorizzate a effettuare i necessari controlli sulle coltivazioni di canapa. 2. I controlli di cui al comma 1 che comportino prelievi e campionamenti della coltura sono effettuati in presenza del coltivatore, cui è consegnato un esemplare per ogni prelievo o campionamento. Dei controlli è dato preavviso al coltivatore almeno sette giorni prima degli stessi. In caso di assenza ingiustificata del coltivatore preavvisato, i controlli si considerano effettuati in sua presenza. 3. Il procedimento ufficiale per la determinazione del contenuto di tetraidrocannabinolo della canapa è quello previsto dal regolamento (CEE) n. 421/86 della Commissione, del 25 febbraio 1986, che modifica i regolamenti (CEE) n. 771/74 e (CEE) n. 2188/84 stabilendo un metodo per l accertamento del tenore di tetraidrocannabinolo nella canapa.

9 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari Art. 6 (Modalità di attuazione) 1. Ai sensi degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell Unione Europea (TFUE), ai provvedimenti di attuazione della presente legge che prevedono misure di aiuto soggette all obbligo di notifica, non è data esecuzione prima dell adozione della decisione di autorizzazione da parte della Commissione europea ovvero fino alla scadenza del termine di due mesi dalla ricezione completa della notifica, ai sensi dell articolo 4 del Regolamento (CE) n. 659/1999, del 22 marzo 1999, recante modalità di applicazione dell articolo 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea. 2. Ai sensi della vigente normativa europea i provvedimenti di attuazione della presente legge che comportano misure di aiuto in regime di esenzione sono comunicati alla Commissione europea. 3. I provvedimenti di attuazione della presente legge, che istituiscono o modificano misure di aiuto in regime de minimis, sono adottati nel rispetto della vigente normativa europea, senza obbligo di preventiva notifica o comunicazione alla Commissione europea. Art. 7 (Norma finanziaria) 1. Per le finalità previste dall articolo 2 è autorizzata la spesa di euro per l anno 2015 a carico dell unità di bilancio e del capitolo di nuova istituzione nello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni e del bilancio per l anno 2015, con la denominazione Attuazione del progetto pilota per il sostegno degli aspetti produttivi e ambientali relativi alla coltivazione, trasformazione e commercializzazione della canapa. 2. Agli oneri derivanti dal disposto di cui al comma 1, si provvede mediante prelevamento di pari importo complessivo dall unità di bilancio e dal capitolo 9700 (fondo globale) - partita n. - dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni e del bilancio per l anno Art. 8 (Entrata in vigore) 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Friuli Venezia Giulia.

10 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari Avvertenza: NOTE Il testo delle note qui pubblicate è stato redatto ai sensi dell articolo 2 della legge regionale 13 maggio 1991, n. 18, come da ultimo modificato dall articolo 85, comma 1, della legge regionale 30/1992, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali è operato il rinvio. Restano invariati il valore e l efficacia degli atti legislativi qui trascritti. Note all articolo 6 - il testo dell articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell Unione Europea (TFUE) è il seguente: Articolo Salvo deroghe contemplate dai trattati, sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza. 2. Sono compatibili con il mercato interno: a) gli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza discriminazioni determinate dall origine dei prodotti; b) gli aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali; c) gli aiuti concessi all economia di determinate regioni della Repubblica federale di Germania che risentono della divisione della Germania, nella misura in cui sono necessari a compensare gli svantaggi economici provocati da tale divisione. Cinque anni dopo l entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Consiglio, su proposta della Commissione, può adottare una decisione che abroga la presente lettera. 3. Possono considerarsi compatibili con il mercato interno: a) gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione, nonché quello delle regioni di cui all articolo 349, tenuto conto della loro situazione strutturale, economica e sociale; b) gli aiuti destinati a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse europeo oppure a porre rimedio a un grave turbamento dell economia di uno Stato membro;

11 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari c) gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse; d) gli aiuti destinati a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio, quando non alterino le condizioni degli scambi e della concorrenza nell Unione in misura contraria all interesse comune; e) le altre categorie di aiuti, determinate con decisione del Consiglio, su proposta della Commissione. - il testo dell articolo 108 del Trattato sul funzionamento dell Unione Europea (TFUE) è il seguente: Articolo La Commissione procede con gli Stati membri all esame permanente dei regimi di aiuti esistenti in questi Stati. Essa propone a questi ultimi le opportune misure richieste dal graduale sviluppo o dal funzionamento del mercato interno. 2. Qualora la Commissione, dopo aver intimato agli interessati di presentare le loro osservazioni, constati che un aiuto concesso da uno Stato, o mediante fondi statali, non è compatibile con il mercato interno a norma dell articolo 107, oppure che tale aiuto è attuato in modo abusivo, decide che lo Stato interessato deve sopprimerlo o modificarlo nel termine da essa fissato. Qualora lo Stato in causa non si conformi a tale decisione entro il termine stabilito, la Commissione o qualsiasi altro Stato interessato può adire direttamente la Corte di giustizia dell Unione europea, in deroga agli articoli 258 e 259. A richiesta di uno Stato membro, il Consiglio, deliberando all unanimità, può decidere che un aiuto, istituito o da istituirsi da parte di questo Stato, deve considerarsi compatibile con il mercato interno, in deroga alle disposizioni dell articolo 107 o ai regolamenti di cui all articolo 109, quando circostanze eccezionali giustifichino tale decisione. Qualora la Commissione abbia iniziato, nei riguardi di tale aiuto, la procedura prevista dal presente paragrafo, primo comma, la richiesta dello Stato interessato rivolta al Consiglio avrà per effetto di sospendere tale procedura fino a quando il Consiglio non si sia pronunciato al riguardo. Tuttavia, se il Consiglio non si è pronunciato entro tre mesi dalla data della richiesta, la Commissione delibera. 3. Alla Commissione sono comunicati, in tempo utile perché presenti le sue osservazioni, i progetti diretti a istituire o modificare aiuti. Se ritiene che un progetto non sia compatibile con il mercato interno a norma dell articolo 107, la Commissione inizia senza indugio la procedura prevista dal paragrafo precedente. Lo Stato membro interessato non può dare esecuzione alle misure progettate prima che tale procedura abbia condotto a una decisione finale.

12 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari 4. La Commissione può adottare regolamenti concernenti le categorie di aiuti di Stato per le quali il Consiglio ha stabilito, conformemente all articolo 109, che possono essere dispensate dalla procedura di cui al paragrafo 3 del presente articolo. - il testo dell articolo 4 del Regolamento (CE) n. 659/1999 è il seguente: Articolo 4 (Esame preliminare della notifica e decisioni della Commissione) 1. La Commissione procede all esame della notifica non appena questa le è pervenuta. Fatto salvo l articolo 8, la Commissione adotta una decisione a norma dei paragrafi 2, 3 o La Commissione, se dopo un esame preliminare constata che la misura notificata non costituisce aiuto, lo dichiara mediante una decisione. 3. La Commissione, se dopo un esame preliminare constata che non sussistono dubbi in ordine alla compatibilità con il mercato comune della misura notificata, nei limiti in cui essa rientri nell ambito di applicazione dell articolo 92, paragrafo 1, del trattato, la dichiara compatibile con il mercato comune (in seguito denominata «decisione di non sollevare obiezioni»). La decisione specifica quale sia la deroga applicata a norma del trattato. 4. La Commissione, se dopo un esame preliminare constata che sussistono dubbi in ordine alla compatibilità con il mercato comune della misura notificata, decide di avviare il procedimento ai sensi dell articolo 93, paragrafo 2, del trattato (in seguito denominata «decisione di avviare il procedimento d indagine formale»). 5. Le decisioni di cui ai paragrafi 2, 3 e 4 devono essere adottate entro due mesi. Tale termine inizia a decorrere dal giorno successivo a quello di ricezione di una notifica completa. La notifica è ritenuta completa se entro 2 mesi dalla sua ricezione, o dalla ricezione di ogni informazione supplementare richiesta, la Commissione non richiede ulteriori informazioni. Il termine può essere prorogato con il consenso della Commissione e dello Stato membro interessato. Se opportuno, la Commissione può fissare scadenze più ravvicinate. 6. Se la Commissione non provvede ad adottare una decisione ai sensi dei paragrafi 2, 3 o 4 entro il termine stabilito al paragrafo 5, si ritiene che l aiuto sia stato autorizzato dalla Commissione. Lo Stato membro interessato, dopo averne informato la Commissione, può quindi attuare le misure in questione, a meno che la Commissione non adotti una decisione a norma del presente articolo entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione della notifica.

Profili procedurali Antonello Lapalorcia

Profili procedurali Antonello Lapalorcia Profili procedurali Antonello Lapalorcia Articolo 109 TFUE (ex articolo 89 del TCE) Il Consiglio, su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, può: A) stabilire tutti i

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, GAGNARLI, L ABBATE, PARENTELA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, GAGNARLI, L ABBATE, PARENTELA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1373 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, GAGNARLI, L ABBATE, PARENTELA Disposizioni

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE N. 196

PROPOSTA DI LEGGE N. 196 presentata dai consiglieri Marsilio, Edera, Gerolin, Gabrovec 1, Revelant 2, Boem 2, Ret 3, Bagatin 3, Codega 4, Gregoris 4, Gratton 4, Moretti 5, Agnola 5, Barillari 6, Zilli 7 il 2 marzo 2017 1 Firma

Dettagli

Regolamento (CE) 1998/2006 Relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore ( de minimis )

Regolamento (CE) 1998/2006 Relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore ( de minimis ) Regolamento (CE) 1998/2006 Relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore ( de minimis ) Milano, 6 febbraio 2007 Articoli 87 e 88 del trattato articolo 87

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO LEGGE REGIONALE N. 26 DEL 20-07-2007 REGIONE ABRUZZO Modifiche alla L.R. 16 marzo 2001, n. 6 recante: Norme in materia di coltivazione, allevamento, sperimentazione e commercializzazione di organismi geneticamente

Dettagli

LEGGE REGIONALE 6 giugno 2017, n. 21 Promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi ed ambientali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO

LEGGE REGIONALE 6 giugno 2017, n. 21 Promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi ed ambientali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO 10 LEGGE REGIONALE 6 giugno 2017, n. 21 Promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi ed ambientali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Valoritalia società per la certificazione delle qualità e delle produzioni vitivinicole italiane S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste

Dettagli

LEGGE 2 dicembre 2016, n (GU n.304 del ) Vigente al: IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Promulga. la seguente legge: Art.

LEGGE 2 dicembre 2016, n (GU n.304 del ) Vigente al: IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Promulga. la seguente legge: Art. LEGGE 2 dicembre 2016, n. 242 Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. (16G00258) (GU n.304 del 30-12-2016) Vigente al: 14-1-2017 La Camera dei deputati

Dettagli

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 13 luglio 2016, n. 9 Riconoscimento del ruolo sociale delle società di mutuo soccorso della Regione ed interventi a tutela del loro patrimonio storico e culturale

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Reg. (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005 relativo al finanziamento della politica agricola comune;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Reg. (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005 relativo al finanziamento della politica agricola comune; DGR N.584 DEL 5 DICEMBRE 2012 OGGETTO: Reg.(CE) n. 1698/05. Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2007-2013. Modifiche e integrazioni alla DGR n. 724/2008 recante disposizioni regionali

Dettagli

lunedì 3 dicembre 2007

lunedì 3 dicembre 2007 lunedì 3 dicembre 2007 Conversazione su: Concorrenza e Aiuti di Stato (parte generale - II) Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 1 Assi di conversazione

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO. che modifica la decisione 2009/831/CE per quanto riguarda il relativo periodo di applicazione

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO. che modifica la decisione 2009/831/CE per quanto riguarda il relativo periodo di applicazione COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 19.12.2013 COM(2013) 930 final 2013/0446 (CNS) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO che modifica la decisione 2009/831/CE per quanto riguarda il relativo periodo di applicazione

Dettagli

C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (N. 135)

C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (N. 135) Atti consiliari Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (N. 135) approvata dal Consiglio regionale nella seduta antimeridiana del 17 ottobre 2001

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 27-04-1999 REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLE PRODUZIONI BIOLOGICHE REGIONALI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N. 28 del 6 maggio 1999 ARTICOLO 1 Finalità

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA PROVINCIA DI LATINA Medaglia D argento al Valor Civile

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA PROVINCIA DI LATINA Medaglia D argento al Valor Civile COMUNE DI CISTERNA DI LATINA PROVINCIA DI LATINA Medaglia D argento al Valor Civile REGOLAMENTO COMUNALE PER LO SVOLGIMENTO DEL MERCATO CONTADINO FARMER MARKET REGOLAMENTO COMUNALE PER LO SVOLGIMENTO DEL

Dettagli

Supplemento ordinario n. 15/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 70

Supplemento ordinario n. 15/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 70 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 Agli allegati A e B, dopo le parole: «TOTALE comuni delle regioni Friuli Venezia Giulia, Valle

Dettagli

IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA. La seguente legge:

IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA. La seguente legge: Legge Regionale 13 dicembre 2012, n. 43 Norme per il sostegno dei Gruppi acquisto solidale (GAS) e per la promozione dei prodotti agricoli da filiera corta, a chilometro zero, di qualità. IL CONSIGLIO

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Toscana CertiÞ cazione Agroalimentare S.r.l.», in breve «TCA S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste dall articolo 48 del Regolamento

Dettagli

Il Controllo degli Aiuti di Stato nelle Imprese. Penna

Il Controllo degli Aiuti di Stato nelle Imprese. Penna CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI MANTOVA Il Controllo degli Aiuti di Stato nelle Imprese Luca Penna Le politiche comunitarie per le imprese La definizione della dimensione dell Impresa RACCOMANDAZIONE DELLA

Dettagli

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo; DECRETO 2 aprile 2009. Adeguamento dell incarico a svolgere le funzioni di controllo al Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero per le DOCG «Barbaresco», «Barolo» e «Dolcetto di Dogliani

Dettagli

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo; DECRETO 2 aprile 2009. Conferimento al Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero dell incarico a svolgere le funzioni di controllo per la DOCG «Roero» e per le DOC «Colline Saluzzesi»,

Dettagli

L.R. 19/2003, art. 9, c. 6 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 5 dicembre 2006, n. 0369/Pres.

L.R. 19/2003, art. 9, c. 6 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 5 dicembre 2006, n. 0369/Pres. L.R. 19/2003, art. 9, c. 6 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 5 dicembre 2006, n. 0369/Pres. Regolamento recante i requisiti minimi di uniformità dei documenti contabili delle aziende

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 13 DEL REGIONE PIEMONTE "Norme per lo sviluppo dell'agricoltura biologica".

LEGGE REGIONALE N. 13 DEL REGIONE PIEMONTE Norme per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. LEGGE REGIONALE N. 13 DEL 25-06-1999 REGIONE PIEMONTE "Norme per lo sviluppo dell'agricoltura biologica". (Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte N. 30) ARTICOLO 1 (Finalità ) Il Consiglio Regionale

Dettagli

art. 2 soggetti beneficiari art. 3 iniziative finanziabili art. 1 finalità

art. 2 soggetti beneficiari art. 3 iniziative finanziabili art. 1 finalità Regolamento concernente criteri e modalità per la concessione di contributi, da parte dell Agenzia per lo sviluppo del turismo, denominata Turismo Friuli Venezia Giulia, per l organizzazione di soggiorni

Dettagli

L.R. 15/2005, art. 6, commi 35 e 42 B.U.R. 7/12/2005, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 novembre 2005, n. 0388/Pres.

L.R. 15/2005, art. 6, commi 35 e 42 B.U.R. 7/12/2005, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 novembre 2005, n. 0388/Pres. L.R. 15/2005, art. 6, commi 35 e 42 B.U.R. 7/12/2005, n. 49 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 novembre 2005, n. 0388/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli

Dettagli

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI creto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e del Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90: a)

Dettagli

L.R. 22/2007, art. 3, c. 47 B.U.R. 7/11/2007, n. 45. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 30 ottobre 2007, n. 0350/Pres.

L.R. 22/2007, art. 3, c. 47 B.U.R. 7/11/2007, n. 45. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 30 ottobre 2007, n. 0350/Pres. L.R. 22/2007, art. 3, c. 47 B.U.R. 7/11/2007, n. 45 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 30 ottobre 2007, n. 0350/Pres. Regolamento concernente i criteri di ripartizione e le modalità di concessione, rendicontazione

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Disposizioni per favorire lo sviluppo dell imprenditoria giovanile nel settore agricolo

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Disposizioni per favorire lo sviluppo dell imprenditoria giovanile nel settore agricolo Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 751 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore STUCCHI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 3 GIUGNO 2013 Disposizioni per favorire lo sviluppo dell imprenditoria giovanile

Dettagli

Il Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato

Il Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato Il Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato Vista la legge 25 febbraio 1992, n. 215, recante Azioni positive per l'imprenditoria femminile ; Visto il Decreto del Presidente della Repubblica

Dettagli

Vista la legge 183 del 16 aprile 1987, concernente il coordinamento delle politiche riguardanti l appartenenza dell Italia all Unione europea;

Vista la legge 183 del 16 aprile 1987, concernente il coordinamento delle politiche riguardanti l appartenenza dell Italia all Unione europea; DECRETO 16 marzo 2005 Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativamente al titolo IV, capitolo IV, che istituisce un regime di aiuto

Dettagli

proposta di legge n. 79

proposta di legge n. 79 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 79 a iniziativa dei Consiglieri Minardi, Busilacchi, Giancarli, Traversini, Urbinati, Giacinti, Rapa, Talè, Marconi presentata in data 10 agosto

Dettagli

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 570/2013 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 570/2013 DELLA COMMISSIONE L 168/18 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 20.6.2013 REGOLAMENTI REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 570/2013 DELLA COMMISSIONE del 17 giugno 2013 che approva la sostanza attiva geraniolo, a norma del

Dettagli

Art All'allegato VII del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 107, sono aggiunte, in fine, le seguenti sostanze:

Art All'allegato VII del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 107, sono aggiunte, in fine, le seguenti sostanze: DECRETO 8 maggio 2001, n.229 Regolamento recante modifica del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 107, concernente gli aromi destinati ad essere impiegati nei prodotti alimentari. IL MINISTRO DELLA

Dettagli

6) di dare atto che il quadro finanziario generale è 2005, modificando la prenotazione d impegno di così modificato; QUADRO FINANZIARIO GENERALE 2005

6) di dare atto che il quadro finanziario generale è 2005, modificando la prenotazione d impegno di così modificato; QUADRO FINANZIARIO GENERALE 2005 76 16.3.2005 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 5) di dare atto che per l integrazione di 100.000,00 Euro al quadro finanziario della parte Artigianato e cui alla Deliberazione della

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE DISCIPLINA SANZIONATORIA PER LE VIOLAZIONI DELLE DISPOSIZIONI DI CUI AL REGOLAMENTO (CE) N. 767/2009 DEL 13 LUGLIO 2009 SULL IMMISSIONE SUL MERCATO E SULL USO DEI

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA 2014 2020 Misura 10 - Pagamenti Agro Climatici Ambientali - Sub Misura 10.01 Pagamenti per impegni Agro Climatici Ambientali Intervento

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Decreto sulle modalità di selezione dei programmi delle Regioni italiane per la concessione di contributi di cui al comma 936, articolo 1, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 24/2005 (Atti del Consiglio) Disposizioni per il sostegno alla diffusione del commercio equo e solidale in Toscana. *************** Approvata dal Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 993/2007 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 993/2007 DELLA COMMISSIONE L 222/10 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 28.8.2007 REGOLAMENTO (CE) N. 993/2007 DELLA COMMISSIONE del 27 agosto 2007 che modifica e rettifica il regolamento (CE) n. 1973/2004 recante modalità di

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI, di seguito Ministero, rappresentato dal Ministro On.

PROTOCOLLO D INTESA. tra. IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI, di seguito Ministero, rappresentato dal Ministro On. PROTOCOLLO D INTESA tra IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI, di seguito Ministero, rappresentato dal Ministro On. Gianni Alemanno L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI PRIVATE E

Dettagli

Come aderire al progetto CANOPAES

Come aderire al progetto CANOPAES Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, (Dipnet) Università di Sassari Come aderire al progetto CANOPAES Gianluca Carboni Servizio per la Ricerca sui Sistemi Colturali Erbacei, Settore Innovazione

Dettagli

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DECRETO Disposizioni per l attuazione dell articolo 99 del regolamento (CE) n. 1782/2003 concernente l aiuto comunitario alla produzione di sementi certificate. IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 80 DEL 16-09-1998 REGIONE ABRUZZO

LEGGE REGIONALE N. 80 DEL 16-09-1998 REGIONE ABRUZZO LEGGE REGIONALE N. 80 DEL 16-09-1998 REGIONE ABRUZZO NORME PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA E DEL RISPARMIO ENERGETICO Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE ABRUZZO

Dettagli

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113 X LEGISLATURA ATTI: 12022 LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113 Legge europea regionale 2016. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Lombardia derivanti dall'appartenenza dell Italia all

Dettagli

art. 1 oggetto e finalità

art. 1 oggetto e finalità Regolamento per la concessione di finanziamenti in conto capitale di cui all articolo 10, commi da 44 a 50 della legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17 (Legge finanziaria 2009), per la realizzazione di

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

DECRETO N. 412 Del 26/01/2016

DECRETO N. 412 Del 26/01/2016 DECRETO N. 412 Del 26/01/2016 Identificativo Atto n. 61 DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Oggetto APPROVAZIONE DEL BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AD ASPIRANTI FRANCHISEE PER L'APERTURA DI ATTIVITA'

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 9 DEL REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE

LEGGE REGIONALE N. 9 DEL REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE LEGGE REGIONALE N. 9 DEL 19-04-2006 REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA N. 5 del 26 aprile 2006 Il Consiglio regionale

Dettagli

/06/2012 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA

/06/2012 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA 5391 19/06/2012 Identificativo Atto n. 378 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA BANDO DI INVITO A PRESENTARE PROGETTI INNOVATIVI NEI SETTORI ENERGIA-AMBIENTE, AGROALIMENTARE, SALUTE E MANIFATTURIERO

Dettagli

16/98/SR14/C10. Punto 14) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni

16/98/SR14/C10. Punto 14) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni 16/98/SR14/C10 SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA (UE) 2015/412 CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 2001/18/CE PER QUANTO CONCERNE LA POSSIBILITÀ PER GLI STATI MEMBRI DI LIMITARE O

Dettagli

AV V I S O P U B B L I C O P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 14 2020

AV V I S O P U B B L I C O P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 14 2020 AV V I S O P U B B L I C O P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 14 2020 Misura 10 - Pagamenti Agro Climatici Ambientali - Sub Misura 10.01 Pagamenti

Dettagli

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 8 giugno 2016. Criteri per la definizione dei valori di riferimento specifici di concentrazione

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi

Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi VISTO l articolo 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante Disciplina dell attività di governo e ordinamento

Dettagli

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 641/2014 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 641/2014 DELLA COMMISSIONE L 181/74 IT Gazzetta ufficiale dell'unione europea 20.6.2014 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 641/2014 DELLA COMMISSIONE del 16 giugno 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1307/2013

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana BANDO PUBBLICO. ART. 1 Premessa

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana BANDO PUBBLICO. ART. 1 Premessa REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato dell Agricoltura e delle Foreste Dipartimento Regionale Interventi Strutturali Servizio VIII- Tutela, Valorizzazione e Promozione dei Prodotti Agroalimentari

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 4454 PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO N di iniziativa del Presidente della Giunta regionale

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 4454 PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO N di iniziativa del Presidente della Giunta regionale REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 4454 PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO N. 011 di iniziativa del Presidente della Giunta regionale Istituzione di Zone Economiche Speciali (ZES) nelle

Dettagli

Regolamento comunale

Regolamento comunale Comune di Belluno Provincia di Belluno Regolamento comunale per l istituzione dell imposta di scopo per la realizzazione di opere pubbliche. Indice Capo I Norme generali Art.1 Oggetto e scopo del regolamento

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 7 ottobre 2005 - Deliberazione N. 1291 - Area Generale di Coordinamento N. 11 -

Dettagli

IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA

IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA Prot. n. 50 Determinazione n. 5 del 30.11.2015 Oggetto: Quinto provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Peste Suina Africana 2015-2017, recante

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l adozione di sistemi di gestione conformi

Dettagli

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 1 febbraio 2016. Disciplina per l accesso e l esercizio delle attività di pesca nelle acque soggette alla giurisdizione di Paesi Terzi.

Dettagli

AGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO

AGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO Potenza Park Hotel 17 novembre 2006 FILIERE AGROENERGETICHE CORTE E PROTAGONISMO DEGLI AGRICOLTORI Gerardo DELFINO CRITICITA A LIVELLO MONDIALE 1. La materia prima che viene utilizzata per la produzione

Dettagli

21/04/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 32. Regione Lazio

21/04/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 32. Regione Lazio Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 18 aprile 2016, n. G03872 Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014/2020 del Lazio. Regolamento

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE. N. 28 DEL 13 luglio Anno LIII n. 28

BOLLETTINO UFFICIALE. N. 28 DEL 13 luglio Anno LIII n. 28 BOLLETTINO UFFICIALE N. 28 DEL 13 luglio 2016 Anno LIII n. 28 10 bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 13 luglio 2016 28 Parte Prima Leggi, regolamenti e atti della Regione

Dettagli

AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA PROD. AGR. ZOOT., TRASF., COMM. DIV. ATT. AGRIC. DETERMINAZIONE. Estensore DI GUIDA PASQUALE

AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA PROD. AGR. ZOOT., TRASF., COMM. DIV. ATT. AGRIC. DETERMINAZIONE. Estensore DI GUIDA PASQUALE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA PROD. AGR. ZOOT., TRASF., COMM. DIV. ATT. AGRIC. DETERMINAZIONE N. G02700 del 07/03/2017 Proposta n. 3954 del 06/03/2017

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres.

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione e l erogazione dei contributi

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento

Provincia Autonoma di Trento 25 Leggi - Parte 1 - Anno 2009 Provincia Autonoma di Trento LEGGE PROVINCIALE n. 13 del 03/11/2009 Norme per la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari di prossimità e per l'educazione alimentare

Dettagli

REGOLAMENTO SUI TERMINI DEI PROCEDIMENTI DI COMPETENZA DEL GSE

REGOLAMENTO SUI TERMINI DEI PROCEDIMENTI DI COMPETENZA DEL GSE REGOLAMENTO SUI TERMINI DEI PROCEDIMENTI DI COMPETENZA DEL GSE INDICE ART.1 PRINCIPI 3 ART.2 AMBITO DI EFFICACIA DEL REGOLAMENTO E DEFINIZIONE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO 3 ART.3 TERMINI DEL PROCEDIMENTO

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE UMBRIA N.14 DEL 10 MARZO 1999

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE UMBRIA N.14 DEL 10 MARZO 1999 REGOLAMENTO REGIONALE 1 MARZO 1999, N. 2. «Disciplina delle Associazioni turistiche Pro-Loco». BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE UMBRIA N.14 DEL 10 MARZO 1999 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE

Dettagli

L.R. 18/2005, art. 33, c. 3 B.U.R. 7/12/2005, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 novembre 2005, n. 0419/Pres.

L.R. 18/2005, art. 33, c. 3 B.U.R. 7/12/2005, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 novembre 2005, n. 0419/Pres. L.R. 18/2005, art. 33, c. 3 B.U.R. 7/12/2005, n. 49 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 novembre 2005, n. 0419/Pres. L.R. 18/2005, titolo III, capo I. Regolamento per la concessione di contributi finalizzati

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL REGIONE UMBRIA

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL REGIONE UMBRIA LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 04-12-2006 REGIONE UMBRIA Disciplina dei rapporti tra l autonoma iniziativa dei cittadini e delle formazioni sociali e l azione di Comuni, Province, Regione, altri Enti Locali

Dettagli

(Testo rilevante ai fini del SEE) (2011/874/UE)

(Testo rilevante ai fini del SEE) (2011/874/UE) 23.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 343/65 DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 15 dicembre 2011 che stabilisce l'elenco dei paesi terzi e dei territori da cui sono autorizzati

Dettagli

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore CASCINO STEFANO

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore CASCINO STEFANO REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G11220 del 04/10/2016 Proposta n. 14287 del 28/09/2016

Dettagli

Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia

Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia VIII LEGISLATURA - ATTI CONSILIARI - PROGETTI DI LEGGE E RELAZIONI PROPOSTA DI LEGGE N. 119 Presentata dal consigliere Puiatti

Dettagli

REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 MANIFESTAZIONE DI INTERESSE Per la presentazione di idee e proposte di innovazione rappresentative dell agricoltura calabrese per l avvio di una

Dettagli

L 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007

L 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007 L 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007 REGOLAMENTO (CE) N. 434/2007 DELLA COMMISSIONE del 20 aprile 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTI gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante delega al Governo per la precisa individuazione

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE. VII Legislatura

REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE. VII Legislatura REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE VII Legislatura Deliberazione legislativa n. 89/2002 INTERVENTI PER LO SVILUPPO DEI SISTEMI DI RINTRACCIABILITA' NEL SETTORE AGRICOLO ED ALIMENTARE. MODIFICHE

Dettagli

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETO-LEGGE 16 dicembre 2014, n. 185. Disposizioni urgenti in materia di proroga dei termini di pagamento IMU per i terreni agricoli montani e di interventi di regolazione

Dettagli

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI 19.2.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 48/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 151/2014 DELLA COMMISSIONE del 18 febbraio 2014 che approva la sostanza attiva

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE, DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELLA PESCA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE

Dettagli

DECRETO 18 febbraio 2004

DECRETO 18 febbraio 2004 DECRETO 18 febbraio 2004 Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (CE) n. 1782/03 del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativamente al titolo IV, capitolo IV, che istituisce un regime di

Dettagli

L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34

L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34 L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 10 agosto 2011, n. 0198/Pres. Regolamento di cui all articolo 18, comma 3, della legge regionale 7 luglio 2006,

Dettagli

Helsinki, 25 marzo 2009 Doc: MB/12/2008 definitivo

Helsinki, 25 marzo 2009 Doc: MB/12/2008 definitivo Helsinki, 25 marzo 2009 Doc: MB/12/2008 definitivo DECISIONE CONCERNENTE L ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1049/2001 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO RELATIVO ALL ACCESSO DEL PUBBLICO AI DOCUMENTI

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile del procedimento CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile dell' Area O.

DETERMINAZIONE. Estensore CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile del procedimento CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile dell' Area O. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO AFFARI GENERALI DETERMINAZIONE N. G07929 del 30/05/2014 Proposta n. 9416 del 27/05/2014 Oggetto: Autorizzazione regionale all'istituto Poligrafico e Zecca

Dettagli

DECRETO N Del 15/10/2015

DECRETO N Del 15/10/2015 DECRETO N. 8488 Del 15/10/2015 Identificativo Atto n. 939 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto SELEZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA COSTRUZIONE DI SCUOLE INNOVATIVE, AI

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. 18096 del 26 settembre 2014 Individuazione dei tempi e delle modalità di gestione dei provvedimenti adottati dagli Organismi di controllo nei confronti degli operatori del settore della produzione

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni DETERMINA N. 1/17/SAG AVVIO DI UNA PROCEDURA APERTA IN AMBITO COMUNITARIO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO RELATIVO ALLA VERIFICA DELLA CONTABILITÀ REGOLATORIA

Dettagli

(Atti legislativi) DIRETTIVE

(Atti legislativi) DIRETTIVE 16.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 334/1 I (Atti legislativi) DIRETTIVE DIRETTIVA 2011/91/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 13 dicembre 2011 relativa alle diciture o marche

Dettagli

FILIERA CORTA ADEMPIMENTI PER LE AZIENDE AGRICOLE

FILIERA CORTA ADEMPIMENTI PER LE AZIENDE AGRICOLE FILIERA CORTA ADEMPIMENTI PER LE AZIENDE AGRICOLE Il termine Filiera corta sta diventando un termine di uso comune. Nel settore agroalimetare per Coldiretti con tale termine si intende la vendita diretta

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA

SENATO DELLA REPUBBLICA SENATO DELLA REPUBBLICA Attesto che il Senato della Repubblica, il 18 novembre 2008, ha approvato il seguente disegno di legge, d iniziativa del Governo, già approvato dalla Camera dei deputati: Conversione

Dettagli

Il sistema QV -Qualità Verificata della Regione del Veneto nell ambito dei Sistemi qualità nazionali

Il sistema QV -Qualità Verificata della Regione del Veneto nell ambito dei Sistemi qualità nazionali Il sistema QV -Qualità Verificata della Regione del Veneto nell ambito dei Sistemi qualità nazionali Legnaro - 25 giugno 2014 Sezione Competitività Sistemi Agroalimentari 1 LEGGE REGIONALE 31 MAGGIO 2001,

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 21 LUGLIO 2016 421/2016/R/EFR CONTRATTO-TIPO AI FINI DELL EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI PREVISTI DAL DECRETO INTERMINISTERIALE 16 FEBBRAIO 2016, RELATIVI A INTERVENTI DI PICCOLE DIMENSIONI PER

Dettagli

ASSESSORADU DE S'INDÙSTRIA ASSESSORATO DELL INDUSTRIA DETERMINAZIONE PROT. N REP. N. 688 DEL 23/12/2014

ASSESSORADU DE S'INDÙSTRIA ASSESSORATO DELL INDUSTRIA DETERMINAZIONE PROT. N REP. N. 688 DEL 23/12/2014 Direzione generale DETERMINAZIONE PROT. N. 33153 REP. N. 688 Oggetto: POR FESR 2007-2013. Asse VI Competitività Linea di attività 6.3.1.a). Deliberazione Giunta Regionale n. 43/18 del 28 ottobre 2014 Azioni

Dettagli

Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca

Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Regolamento per la concessione e l erogazione di contributi per il sostegno alle imprese che stipulano

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1767

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1767 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1767 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa delle senatrici AMATI e BIANCONI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 16 SETTEMBRE 2009 Modifiche al decreto legislativo 27 gennaio

Dettagli

Comune di Padova REGOLAMENTO COMUNALE DEI MERCATI DEDICATI ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI

Comune di Padova REGOLAMENTO COMUNALE DEI MERCATI DEDICATI ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Comune di Padova REGOLAMENTO COMUNALE DEI MERCATI DEDICATI ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 68 del 5 luglio 2011 INDICE Art.

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE NICCO, BRUGGER, ZELLER

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE NICCO, BRUGGER, ZELLER Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVI LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 1608 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI NICCO, BRUGGER, ZELLER Ratifica ed

Dettagli