DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: CULTURA E POLITICHE GIOVANILI Area: VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

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1 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 22/04/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: CULTURA E POLITICHE GIOVANILI Area: VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Approvazione di linee di indirizzo per l'attuazione della Legge Regionale 24 dicembre 2010, n. 9, art. 2, comma 42 Interventi per lo studio e la valorizzazione delle aree archeologiche. Revoca della DGR 16 dicembre 2011, n (VITAGLIANO SILVANA) (VITAGLIANO SILVANA) (S. VARRONI) (M. CIPRIANI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE CULTURA, POLITICHE GIOVANILI (Ravera Lidia) L'ASSESSORE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 07/05/2015 prot. 223 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 5 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 OGGETTO: Approvazione di linee di indirizzo per l attuazione della Legge Regionale 24 dicembre 2010, n. 9, art. 2, comma 42 Interventi per lo studio e la valorizzazione delle aree archeologiche. Revoca della DGR 16 dicembre 2011, n LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili; VISTO lo Statuto della Regione Lazio 11 novembre 2004, n. 1; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 1 concernente: Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni; VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 concernente: Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni; VISTA la Legge Regionale 20 novembre 2001, n. 25 concernente: Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione Lazio; VISTA la Legge Regionale 30 dicembre 2014, n. 17 concernente: Legge di stabilità regionale 2015; VISTA la Legge Regionale 30 dicembre 2014, n. 18 concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la Legge Regionale 24 dicembre 2010, n. 9 concernente: Disposizioni collegate alla Legge Finanziaria regionale per l Esercizio Finanziario 2011 e in particolare l articolo 2, comma 42 concernente: Promozione dello studio e della valorizzazione delle aree archeologiche presenti nel territorio del Lazio; VISTA la DGR 16 dicembre 2011, n 616 che, in attuazione della L.R. 24 dicembre 2010, n. 9, art. 2, comma 42, approva la destinazione delle risorse del capitolo G24553 dell E.F.2012; CONSIDERATO che per modifiche intervenute sugli stanziamenti di bilancio relativi al capitolo in questione non è stato possibile dare attuazione alla succitata DGR 16 dicembre 2011, n. 616; RITENUTO pertanto opportuno revocare la DGR 16 dicembre 2011, n. 616 e procedere con il presente atto alla individuazione di nuove linee di indirizzo per l attuazione della legge in parola; RITENUTO opportuno, in considerazione dell elevato numero di aree e siti archeologici presenti nel Lazio, di dare attuazione al succitato articolo 2, comma 42 della L.R. 9/2010 individuando degli aspetti territoriali e degli aspetti tematici salienti per l archeologia e la storia antica della Regione, su cui intervenire prioritariamente; VISTO l Accordo di Programma Quadro Beni e Attività Culturali (APQ1), sottoscritto il 12 aprile 2000 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica e dalla Regione Lazio; VISTA la DGR 5 febbraio 2012, n. 14 con cui è stato approvato l Avviso Pubblico per la presentazione di progetti a valere sulla nuova Attività II.5 - Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e paesistico nelle aree di particolare pregio - in virtù della proposta di Pagina 2 / 5

3 revisione del POR FESR Lazio che individua quali aree di pregio su cui intervenire prioritariamente il Sistema degli Etruschi e il Sistema delle Ville di Tivoli; VISTA la DCR 21 dicembre 2013, n. 14 di approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria regionale (DEFR) , con il quale la Regione si dota di uno strumento pluriennale che individua sette macro-aree d intervento con i rispettivi indirizzi programmatici per la promozione dello sviluppo, dell innovazione, della coesione sociale e della sostenibilità; VISTA la DCR 10 aprile 2014, n. 2 di approvazione delle Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo con le quali per la prima volta i Fondi Europei si inseriscono in un disegno di programmazione unitaria della Regione per il raggiungimento degli obiettivi comuni di crescita economica, inclusione sociale e sostenibilità ambientale; VISTO il documento 45 progetti per il Lazio (pubblicato sul Portale Lazio Europa Una grande regione europea dell innovazione) con il quale secondo, la visione programmatica regionale, vengono individuate alcune priorità di intervento denominate Azioni cardine, da realizzare nel medio lungo periodo, attraverso l utilizzo integrato di tutte le risorse disponibili (Bilancio Regionale; POR-FESR ; POR-FSE ; PSR ; Fondo Sviluppo e Coesione ; Altre Risorse); PRESO ATTO che: lo stesso documento di cui sopra individua nell ambito della macro-area Una grande regione europea per l innovazione l azione cardine relativa ai Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione; tra i sistemi territoriali e tematici individuati rivestono particolare valore, sotto il profilo archeologico, il Sistema delle Città dell Etruria e il Sistema delle Ville di Tivoli che comprendono tre dei quattro siti Unesco del Lazio: il Sito Unesco delle Necropoli di Tarquinia e Cerveteri; il Sito Unesco di Villa Adriana e di Villa D Este a Tivoli; CONSIDERATO che: con la Determinazione 09/06/2014, n. G08247 che assegna un contributo al Comune di Tarquinia per l aggiornamento del Piano di Gestione del Sito UNESCO Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia (ai sensi della Legge 77/2006), la Regione, in accordo con gli enti locali convolti e la Soprintendenza competente, ha individuato, a livello sperimentale, come nucleo iniziale del Sistema delle Città dell Etruria, le Necropoli di Tarquinia, Cerveteri e il Parco naturalistico archeologico di Vulci; l aggiornamento del Piano di gestione del Sito Unesco allargato al parco di Vulci ha prodotto un modello sperimentale di valorizzazione integrata e governance delle aree archeologiche del Sito UNESCO di Cerveteri e Tarquinia e del Parco archeologico di Vulci; con risorse POR-FESR Attività II.5 di cui alla succitata DGR 5 febbraio 2012, n. 14 è stato, tra gli altri, finanziato un progetto di Immagine coordinata relativo al suindicato Sistema delle Città dell Etruria; CONSIDERATO altresì che per quanto riguarda il Sistema delle Ville di Tivoli, questo, anche alla luce di precedenti Piani e Programmi di Valorizzazione promossi dalla Regione e dal MiBACT nell ambito di Accordo di Programma Quadro Beni e Attività Culturali (APQ1), è da intendere, come insieme integrato delle emergenze monumentali comprendente i Siti UNESCO di Villa Adriana e Villa d Este, il Santuario di Ercole Vincitore e Villa Gregoriana facenti tutti capo all area di attrazione culturale e turistica del cosiddetto Polo Tiburtino; Pagina 3 / 5

4 CONSIDERATO che la Regione intende migliorare le condizioni e gli standard di offerta e di fruizione del patrimonio culturale dei siti sopra indicati, nonché potenziare i servizi legati alla cultura, alle attività espositive, agli eventi culturali e ricreativi; RITENUTO altresì necessario, al fine di raggiungere gli obiettivi di valorizzazione suindicati, individuare le seguenti tipologie di interventi prioritari: interventi per adeguamento strutturale di spazi e servizi legati ad attività ed eventi culturali e ricreativi; interventi per il miglioramento dell accessibilità fisica e della fruibilità dei siti; interventi di adeguamento e sviluppo integrato dei servizi (servizi per il pubblico di comunicazione, promozione, accoglienza e informazione); RITENUTO pertanto opportuno, alla luce di quanto premesso, individuare quali ambiti territoriali e tematici di intervento prioritari per l attuazione del succitato articolo 2, comma 42 della L.R. 9/2010, il Sistema delle Città dell Etruria e il Sistema delle Ville di Tivoli; VISTA la DGR 17 ottobre 2012, n. 518 che ha per oggetto: Disciplina dei rapporti tra l Amministrazione Regionale e l Agenzia Regionale per gli investimenti e per lo sviluppo del Lazio Sviluppo Lazio S.p.A. istituita dall art. 24 della L.R. n. 6 del 7 giugno 1999 Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione della Regione Lazio per l esercizio finanziario 1999 (art. 28 L.R. 11 aprile 1986, n. 17) e delle controllate FI.LA.S. S.p.A., BIC Lazio S.p.A., Unionfidi Lazio S.p.A.; VISTA la Determinazione 25 ottobre 2013, n. G01054 con la quale la Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili ha affidato a BIC Lazio S.p.A. del gruppo Lazio Innova S.p.A., come società strumentale della Regione Lazio, l incarico di assistenza tecnica per le attività di valorizzazione delle Aree Archeologiche del Lazio, da svolgere ai sensi dell art. 2, comma 42 della L.R. 24 dicembre 2010, n. 9; VISTA la Determinazione 10 dicembre 2013, n. G04023 con la quale la Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili ha trasferito a BIC Lazio S.p.A. l intera quota di risorse regionali disponibili sul Capitolo G24553 per l Esercizio Finanziario 2013 destinato allo studio e alla valorizzazione delle aree archeologiche del Lazio, per un totale di ,00; CONSIDERATO che con la stessa Determinazione si affida a BIC Lazio S.p.A. l incarico di assistenza tecnica affinché provveda, a seguito dell espletamento di procedure di evidenza pubblica, all erogazione delle risorse finanziarie secondo le modalità specifiche che verranno individuate con successivo schema di convenzione; VISTA la Determinazione della Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili 23 dicembre 2014, n. G avente ad oggetto: L.R. 9/2010, articolo 2 comma 42: "Interventi per lo studio e la valorizzazione delle aree archeologiche". Impegno di ,00 a favore di BIC Lazio S.p.A. sul Capitolo G24562 per l'e.f con la quale si è trasferita a BIC Lazio S.p.A. l intera quota di risorse regionali disponibili volta ad incrementare il Fondo, già costituito, con la succitata DE G04023/2013; VISTA la DGR 28 ottobre 2014, n. 738 Programmazione integrativa delle risorse finanziarie disponibili sul Capitolo G23912, esercizio finanziario 2014 che destina, tra gli altri, ,84 per la realizzazione di Piani di valorizzazione e promozione integrati del patrimonio culturale relativo ai Siti UNESCO del Lazio e affida a BIC Lazio S.p.A. l incarico di assistenza tecnica; Pagina 4 / 5

5 VISTA la Determinazione 23 dicembre 2014, n. G18817 che impegna le risorse complessive di ,69, di cui alla succitata DGR 28 ottobre 2014, n. 738, a favore di BIC LAZIO S.P.A. sul capitolo armonizzato G23912, - per l'ef 2014; VISTA la convenzione approvata con Determinazione 19 dicembre 2014, n. G18401 avente ad oggetto: Approvazione di uno schema di convenzione tra la Regione Lazio e BIC Lazio S.p.A. per la realizzazione di attività destinate alla valorizzazione del patrimonio culturale nell'ambito delle competenze della Direzione Cultura e Politiche Giovanili disciplinante i rapporti con BIC Lazio S.p.A. con riferimento ai fondi in precedenza citati; RITENUTO opportuno demandare a successive procedure di evidenza pubblica l individuazione dei progetti, coerenti con le finalità e i criteri di priorità indicati, finanziabili con le risorse trasferite a BIC Lazio S.p.A., di cui alle Determinazioni G04023/2013, G18812/2014 e G18817/2014. DELIBERA Per le motivazioni individuate in premessa che si intendono integralmente recepite di revocare la DGR 16 dicembre 2011, n. 616; di individuare, quali ambiti tematico-territoriali di intervento prioritario della L.R. 24 dicembre 2010, n. 9, articolo 2, comma 42 il Sistema delle Città dell Etruria e il Sistema delle Ville di Tivoli come indicati in premessa; di individuare altresì come prioritarie, nei suddetti ambiti tematico-territoriali, le seguenti tipologie di interventi di valorizzazione: - adeguamento strutturale di spazi e servizi legati ad attività ed eventi culturali e ricreativi; - miglioramento dell accessibilità fisica e della fruibilità dei siti; - adeguamento e sviluppo integrato dei servizi (servizi per il pubblico di comunicazione, promozione, accoglienza e informazione); Le successive procedure di evidenza pubblica provvederanno all individuazione dei progetti, coerenti con le finalità e i criteri di priorità indicati nel presente atto, finanziabili con le risorse trasferite a BIC Lazio S.p.A., con le Determinazioni G04023/2013, G18812/2014 e G18817/2014. La presente Deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito Internet della Regione Lazio Pagina 5 / 5

6 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 24/03/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: PIANI E PROGRAMMI DI EDILIZIA RESIDENZIALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Attuazione delle disposizioni di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 29 gennaio 2015, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo Approvazione dei criteri e delle modalità di gestione dell'annualità 2015 del Fondo destinato alle categorie sociali di cui all'art. 1, comma 1 della Legge 8 febbraio 2007, n. 9 sottoposte a procedure esecutive di rilascio per finita locazione. (DI GIOVANNI DANIELA) (BIANCHINI GIUSEPPE) (A. PISCIONERI) (M. LASAGNA) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE, AMBIENTE (Refrigeri Fabio) L'ASSESSORE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 23/04/2015 prot. 198 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

7 OGGETTO: Attuazione delle disposizioni di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 29 gennaio 2015, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo Approvazione dei criteri e delle modalità di gestione dell annualità 2015 del Fondo destinato alle categorie sociali di cui all art. 1, comma 1 della Legge 8 febbraio 2007, n. 9 sottoposte a procedure esecutive di rilascio per finita locazione. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle Infrastrutture, alle Politiche Abitative e all Ambiente; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modifiche concernente Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale ; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTA la Legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17 concernente Legge di stabilità regionale 2015 ; VISTA la Legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 concernente Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la Legge 9 dicembre 1998, n. 431 concernente Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo ed in particolare l art. 11 che istituisce presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il fondo nazionale per il sostegno all accesso alle abitazioni in locazione; VISTA la Legge 8 febbraio 2007, n. 9 concernente Interventi per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali ; VISTO il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 29 gennaio 2015 concernente Fondo nazionale di sostegno per l accesso alle abitazioni in locazione. Riparto disponibilità anno 2015, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo 2015, che: - ripartisce tra le regioni la disponibilità di 100 milioni di euro relativa all annualità 2015 del fondo nazionale per il sostegno alla locazione ex art. 11 della Legge n. 431/1998, assegnando alla Regione Lazio l importo di ,94; - destina una quota non superiore al 25 per cento delle risorse ripartite, per dare idonea soluzione abitativa ai soggetti di cui all art. 1, comma 1, della Legge n. 9/2007 sottoposti a procedure esecutive di rilascio per finita locazione, promuovendo, prioritariamente, la sottoscrizione di nuovi contratti a canone concordato; - dispone, per le finalità di cui al punto precedente, che i comuni interessati entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto in argomento, comunicano alla Regione il numero dei provvedimenti esecutivi di rilascio emessi nei confronti delle categorie sociali Pagina 2 / 4

8 di cui al citato art. 1, comma 1 della Legge n. 9/2007, e che la Regione nei successivi trenta giorni provvede al riparto delle disponibilità e all erogazione delle risorse statali trasferite; VISTO il capitolo di entrata n denominato Assegnazione di cui al fondo nazionale per il sostegno all accesso delle abitazioni in locazione (Legge n. 431/1998) che nell esercizio finanziario 2015 del bilancio regionale presenta la disponibilità in competenza dell importo di ,94 incassato con reversale n. 3029/2015, accertamento n. 2949/2015, per il quale la Direzione regionale competente ha richiesto la disponibilità di cassa sul corrispondente capitolo di uscita E61105 per le finalità del D.M. 29 gennaio 2015 pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo 2015; RITENUTO di avviare concrete azioni di contrasto al disagio abitativo dei conduttori di immobili appartenenti alle categorie sociali di cui all art. 1, comma 1 della Legge n. 9/2007 sottoposti a procedure esecutive di rilascio per finita locazione; CONSIDERATO a tal fine necessario, così come disposto nel punto 2 del D.M. 29 gennaio 2015, vincolare per le finalità sopra indicate l importo di ,00 pari a circa il 9 per cento della dotazione relativa all annualità 2015 del sostegno alla locazione ex art. 11 della Legge n. 431/1998; CONSIDERATO inoltre stabilire che, trattandosi di fondo vincolato proveniente dallo Stato, a conclusione delle procedure di ripartizione e impegno di spesa del presente Fondo, le risorse eventualmente non utilizzate torneranno nella disponibilità dell annualità 2015 del fondo per il sostegno alla locazione di cui al D.M. 29 gennaio 2015 pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo 2015, che verrà comunque ripartito ed impegnato nell esercizio finanziario 2015 del bilancio regionale; RITENUTO di approvare l Allegato A che forma parte integrante della presente deliberazione concernente Criteri e modalità di gestione dell annualità 2015 del Fondo destinato alle categorie sociali di cui all art. 1, comma 1 della Legge 8 febbraio 2007, n. 9 sottoposte a procedure esecutive di rilascio per finita locazione ; DELIBERA per le motivazioni espresse nelle premesse che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; in attuazione di quanto disposto con decreto 29 gennaio 2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pubblicato sulla G.U. Serie generale n. 54 del 6 marzo 2015 concernente Fondo nazionale di sostegno per l accesso alle abitazioni in locazione. Riparto disponibilità anno 2015, di: 1. approvare l Allegato A che forma parte integrante della presente deliberazione concernente Criteri e modalità di gestione dell annualità 2015 del Fondo destinato alle categorie sociali di cui all art. 1, comma 1 della Legge 8 febbraio 2007, n. 9 sottoposte a procedure esecutive di rilascio per finita locazione ; Pagina 3 / 4

9 2. destinare al Fondo di cui al precedente punto 1 l importo di ,00 pari a circa il 9 per cento delle risorse attribuite alla Regione Lazio con il D.M. 29 gennaio 2015 pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo 2015, per complessivi ,94 incassati con reversale n. 3029/2015, accertamento n. 2949/2015, sul capitolo di entrata n del bilancio regionale esercizio finanziario 2015 denominato Assegnazione di cui al fondo nazionale per il sostegno all accesso delle abitazioni in locazione (Legge n. 431/1998), per i quali la Direzione regionale competente ha richiesto la disponibilità di cassa sul corrispondente capitolo di uscita E61105; 3. stabilire che, trattandosi di fondo vincolato proveniente dallo Stato, a conclusione delle procedure di ripartizione e impegno della spesa in favore dei comuni destinatari del Fondo previste nell Allegato A di cui al precedente punto 1, le risorse eventualmente non utilizzate torneranno nella disponibilità dell annualità 2015 del fondo per il sostegno alla locazione di cui al D.M. 29 gennaio 2015 pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo 2015, che verrà comunque ripartito ed impegnato nell esercizio finanziario 2015 del bilancio regionale. Il Direttore regionale competente, in conformità alle vigenti disposizioni di legge, provvederà ad adottare i provvedimenti di competenza necessari all esecuzione del presente provvedimento, ivi compresi quelli riguardanti la ripartizione in favore dei comuni destinatari del Fondo. La presente deliberazione sarà pubblicata sul sito internet e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Pagina 4 / 4

10 Allegato A CRITERI E MODALITÀ DI GESTIONE DELL ANNUALITA 2015 DEL FONDO DESTINATO ALLE CATEGORIE SOCIALI DI CUI ALL ART. 1, COMMA 1, DELLA LEGGE 8 FEBBRAIO 2007, N. 9 SOTTOPOSTE A PROCEDURE ESECUTIVE DI RILASCIO PER FINITA LOCAZIONE. 1. Finalità Ai sensi di quanto disposto dall art. 1, commi 2 e 3 del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 29 gennaio 2015, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo 2015, una quota non superiore al 25 per cento delle risorse ripartite dal decreto in questione è destinata a dare idonea soluzione abitativa alle categorie sociali di cui all art. 1, comma 1, della Legge 8 febbraio 2007, n. 9 sottoposte a procedure esecutive di rilascio per finita locazione, promuovendo, prioritariamente, la sottoscrizione di nuovi contratti a canone concordato. 2. Enti destinatari del Fondo I comuni del territorio della Regione Lazio indicati nell art. 1, comma 1, della Legge n. 9/2007: comuni capoluoghi di provincia; comuni confinanti con i capoluoghi di provincia con popolazione superiore a abitanti; comuni ad alta tensione abitativa di cui alla delibera CIPE n. 87 del 13 novembre 2003, pubblicata nella G.U. n. 40 del 18 febbraio Soggetti beneficiari del Fondo e requisiti per l ammissione ai contributi Gli inquilini conduttori di immobili adibiti ad uso abitazione sottoposti a provvedimenti esecutivi di rilascio emessi per finita locazione, che dal 6 marzo 2015 (data di pubblicazione del D.M. 29 gennaio 2015) al 6 luglio 2015 sottoscrivono un nuovo contratto di locazione. Tali soggetti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: residenti nei comuni indicati nel precedente punto 2; reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a euro; non possedere altra abitazione adeguata al nucleo familiare nel territorio della Regione Lazio; che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare: - persone ultrasessantacinquenni; - malati terminali; - portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento.

11 Alle stesse condizioni accedono al contributo anche i conduttori che abbiano nel proprio nucleo familiare figli fiscalmente a carico. 4. Risorse Con decreto 29 gennaio 2015 pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 54 del 6 marzo 2015, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ripartito l annualità 2015 del fondo nazionale per il sostegno alla locazione ex art. 11 della Legge n. 431/1998, assegnando alla Regione Lazio l importo complessivo di ,94. La quota di circa il 9 per cento di detto importo, pari a ,00, è destinata al Fondo di cui al presente documento. A conclusione delle procedure di ripartizione e impegno della spesa in favore dei comuni destinatari del Fondo, le risorse eventualmente non utilizzate torneranno nella disponibilità dell annualità 2015 del fondo per il sostegno alla locazione ex art. 11 della Legge n. 431/1998, ripartito con D.M. 29 gennaio Procedure, modalità di ripartizione e erogazione del Fondo Ai sensi di quanto disposto con l art. 1, comma 3 del D.M. 29 gennaio 2015 ed al fine di sostenere le categorie sfrattate per finita locazione che trovano soluzione abitativa attraverso la sottoscrizione di nuovi contratti di locazione: a) entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto in argomento, i comuni indicati al precedente punto 2 comunicano a mezzo PEC, all'indirizzo ediliziaresidenziale@regione.lazio.legalmail.it, il numero dei provvedimenti esecutivi di rilascio emessi nei confronti delle categorie sociali di cui all art. 1, comma 1, della Legge n. 9/2007; b) entro i successivi trenta giorni la Direzione regionale competente verifica i dati trasmessi e con apposito atto ripartisce la disponibilità del Fondo proporzionalmente tra i comuni che hanno posto in essere le procedure previste nella precedente lettera a), utilizzando come parametro il numero dei provvedimenti sopra indicati, attribuendo per ogni sfratto comunicato fino all importo massimo di 3.000,00 (euro tremila/00); c) entro il 6 luglio 2015 (quattro mesi dalla pubblicazione del D.M. 29 gennaio 2015), i comuni rientranti nella ripartizione del Fondo comunicano a mezzo PEC, all'indirizzo ediliziaresidenziale@regione.lazio.legalmail.it, il numero delle avvenute sottoscrizioni di nuovi contratti da parte dei soggetti facenti parte della comunicazione di cui alla lettera a). A tal fine, i comuni trasmettono alla Regione il provvedimento comunale di approvazione dell elenco dei soggetti beneficiari; d) sulla base di quanto dichiarato dai comuni nella comunicazione di cui alla lettera c) e nel rispetto della disponibilità ripartita, la Direzione regionale competente impegna la spesa in favore dei comuni destinatari del Fondo, attribuendo fino all importo massimo di 3.000,00 (euro tremila/00) per ogni nuovo contratto di locazione sottoscritto. A seguito dell impegno della spesa, la Direzione

12 regionale predispone i provvedimenti di liquidazione per la successiva erogazione dei contributi. 6. Concessione dei contributi da parte dei comuni destinatari del Fondo I comuni stabiliscono criteri di priorità nell assegnazione del contributo ai soggetti che sottoscrivono un nuovo contratto di locazione a canone concordato e attribuiscono agli stessi il contributo fino all importo massimo di 3.000,00 (euro tremila/00). L assegnazione del contributo ha luogo solo in favore dei soggetti di cui alla comunicazione del precedente punto 5, lettera c), che abbiano sottoscritto un nuovo contratto di locazione dal 6 marzo 2015 (data di pubblicazione del D.M. 29 gennaio 2015) al 6 luglio 2015.

13 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 17/04/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Area: CREDITO, INCENT. ALLE IMPRESE, ARTIG. E COOP. Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: autorizzazione all'autorità di Gestione del POR FESR Lazio ad implementare la dotazione dell'avviso Pubblico per la concessione di agevolazioni agli investimenti innovativi delle piccole e medie imprese per impianti, sistemi ed apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale, approvato con la determinazione n. B02722/2013, utilizzando le economie riallocabili delle risorse già trasferite a Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici relativi all'attività I.4, autorizzando con proprio atto la società Lazio Innova SpA a prelevare l'importo di ,02 dalle suddette economie. (BARBIERI WALTER) (BARBIERI WALTER) (G. VASCIMINNO) (R. BELLOTTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE (Fabiani Guido) L'ASSESSORE DI CONCERTO CULTURA, POLITICHE GIOVANILI (Ravera Lidia) IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 07/05/2015 prot. 222 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 5 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

14 Oggetto: autorizzazione all Autorità di Gestione del POR FESR Lazio ad implementare la dotazione dell Avviso Pubblico per la concessione di agevolazioni agli investimenti innovativi delle piccole e medie imprese per impianti, sistemi ed apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale, approvato con la determinazione n. B02722/2013, utilizzando le economie riallocabili delle risorse già trasferite a Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici relativi all attività I.4, autorizzando con proprio atto la società Lazio Innova SpA a prelevare l importo di ,02 dalle suddette economie. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle Attività Produttive; DI CONCERTO con l Assessore alla Cultura e Politiche giovanili; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al personale regionale ; VISTO il Regolamento regionale n. 1 del 6 settembre 2002, concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo n. 118/2011 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009 n. 42 ; VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 concernente Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la L.R. n. 17 del Legge di stabilità regionale 2015 ; VISTA la L.R. n. 18 del Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la D.G.R. del 30 aprile 2013 n. 90 con la quale la Giunta Regionale ha nominato la dott.ssa Rosanna Bellotti Direttore della Direzione Regionale Attività Produttive; VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 98 dell 8/5/2013, concernente l'assegnazione alla Direzione Regionale Attività Produttive della funzione di Autorità di Gestione del POR FESR Lazio in ordine alla programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e controllo delle risorse del fondo; VISTO il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999, relativamente ai Programmi operativi per gli obiettivi Convergenza e Competitività regionale e occupazione e ss.mm.ii.; Pagina 2 / 5

15 VISTO il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 e ss.mm.ii relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/1999 e ss.mm.ii.; VISTO il Regolamento (CE) n. 1828/2006 del Consiglio dell'8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e ss.mm.ii.; VISTO il Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo (QSN) , approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni in data 21/12/06 e dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) in data 22/12/06 e approvato definitivamente dalla Commissione Europea con Decisione C(2007) 3329 del 13 luglio 2007; VISTE le delibere CIPE n. 166 del 2007 di attuazione del Quadro Strategico Nazionale (QSN) e della politica regionale unitaria e n. 1 del 2011 Obiettivi, criteri e modalità di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate e selezione ed attuazione degli investimenti per i periodi e con cui si stabiliscono indirizzi e orientamenti per l accelerazione degli interventi cofinanziati dai Fondi Strutturali ; VISTO il POR FESR Lazio approvato dal Consiglio regionale del Lazio con D.C.R. n. 39 del 3 aprile 2007 e adottato, nella versione originaria, con Decisione della Commissione n. C(2007)4584 del 2/10/2007 e ss.mm.ii; VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 370 del 2 settembre 2011 avente ad oggetto: Revoca delle Deliberazioni della Giunta Regionale n.611/2008 e n.644/2009 Conferma DGR n.485/2010 e n.166/2011. Rideterminazione programmazione finanziaria disposta dalla DC 50/2008 dell Asse I Ricerca, innovazione e rafforzamento della base produttiva e dell Asse II Ambiente e prevenzione dei rischi del POR FESR Lazio Conferma dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza ai sensi dell art. 65 del Reg.(CE) 1083/06 ; CONSIDERATO che la deliberazione di Giunta regionale n. 370 del 2 settembre 2011 ha ritenuto opportuno avviare nuove attività idonee a soddisfare le esigenze di competitività delle PMI del Lazio mediante successive Deliberazioni della Giunta, tenendo conto dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza ai sensi dell art. 65 del Reg.(CE) 1083/06; CONSIDERATO che, con determinazione dirigenziale C0433, del 27 febbraio 2009, è stato approvato lo schema di convenzione, poi sottoscritta in data 17 luglio 2009, fra la Regione Lazio e Sviluppo Lazio S.p.A. (oggi Lazio Innova S.p.A.), per la gestione delle domande di contributo che quest ultima, dovrà condurre in qualità di Organismo Intermedio ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 154 del 26/06/2013, con la quale è stata autorizzata l Autorità di Gestione del POR FESR Lazio ad approvare con proprio atto un Avviso pubblico per la concessione di agevolazioni agli investimenti innovativi delle piccole e medie imprese per impianti, sistemi ed apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale, motivata dal cosiddetto switch-off del dicembre 2013, che prevedeva una cessazione da parte delle distribuzioni cinematografiche e major americane della stampa di film in pellicola, per cui sarebbe stato possibile proiettare le produzioni americane soltanto in digitale e solo nelle sale adeguatamente attrezzate; Pagina 3 / 5

16 VISTA la determinazione dirigenziale n. B02722 dell 1/07/2013, con la quale è stato approvato l avviso pubblico per la presentazione di richieste di contributo per investimenti innovativi delle piccole e medie imprese per impianti, sistemi ed apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale, con uno stanziamento complessivo di euro 3 milioni rappresentato nella seguente tabella: Capitolo Euro A ,65 A ,97 A ,68 A ,7 TOTALE VISTA la determinazione dirigenziale n. G02202 del di recepimento del verbale del nucleo di valutazione del , nel quale si prende atto che le risorse stanziate per le agevolazioni di cui all Avviso Pubblico approvato con la suddetta determinazione B02722/2013, pari a complessivi ,00 sono già state interamente assorbite, pertanto, i beneficiari ammessi al contributo nella seduta in parola e in quelle precedenti sono non finanziabili per un importo di ,02; CONSIDERATO che risultano economie riallocabili per un importo complessivo di ,15, derivanti dagli Avvisi Pubblici delle filiere produttive regionali e delle attività 1.4 e 1.6 del POR FESR Lazio , come confermato dalla nota di Lazio Innova S.p.A. del protocollo ed in particolare per l attività I.4 risultano economie riallocabili per un importo di ,59; RITENUTO di dover implementare la dotazione dell Avviso Pubblico della digitalizzazione delle sale cinematografiche descritto in premessa, per un importo di euro ,02, utilizzando le economie delle risorse già trasferite a Lazio Innova S.p.A. per gli avvisi pubblici relativi all attività I.4, che offre sufficiente disponibilità; RITENUTO, pertanto, di autorizzare l Autorità di Gestione del POR FESR LAZIO a implementare la dotazione dell Avviso Pubblico della digitalizzazione delle sale cinematografiche descritto in premessa, utilizzando le economie delle risorse già trasferite a Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici relativi all attivita I.4, autorizzando con proprio atto la società Lazio Innova SpA a prelevare l importo di ,02 dalle suddette economie, ATTESO che la presente deliberazione non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale, DELIBERA in conformità con le premesse che si intendono qui integralmente richiamate, - di autorizzare l Autorità di Gestione del POR FESR LAZIO a implementare, per un importo di euro ,02, la dotazione dell Avviso Pubblico della digitalizzazione delle sale cinematografiche approvato con la determinazione B02722/2013, utilizzando le economie delle risorse già trasferite a Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici relativi all attività I.4, autorizzando con proprio atto la società Lazio Innova SpA a prelevare il corrispondente importo di ,02 dalle suddette economie. Pagina 4 / 5

17 La presente deliberazione non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sui siti internet e Pagina 5 / 5

18 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 07/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Istituzione del Comitato di Sorveglianza del POR FESR Lazio (CORONATI STEFANO LUIGI) (CORONATI STEFANO LUIGI) (R. BELLOTTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE (Fabiani Guido) L'ASSESSORE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione 11/05/ prot. 229 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 6 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

19 OGGETTO: Istituzione del Comitato di sorveglianza del POR FESR Lazio LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore Sviluppo Economico per le Attività Produttive; VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, e in particolare: a) l articolo 47.1, che prevede che entro tre mesi dalla data di notifica allo Stato membro della decisione della Commissione di adozione di un programma, lo Stato membro istituisca un comitato, conformemente al suo quadro istituzionale, giuridico e finanziario, d'intesa con l'autorità di gestione, per sorvegliare sull'attuazione del programma (il Comitato di sorveglianza ); b) l articolo 47.2 che prevede che il Comitato di sorveglianza stabilisca e adotti il proprio regolamento interno conformemente al quadro istituzionale, giuridico e finanziario; c) gli articoli 48, 49, 56 e 110 che disciplinano la composizione e le funzioni del Comitato di sorveglianza; VISTO il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006; VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell ambito dei fondi strutturali e d'investimento europei (artt.8, 10, 11, 15); VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014, che integra il Regolamento (UE) n.1303/2013; VISTO il Programma Operativo POR Lazio FESR 2014/2020, approvato con decisione della Commissione europea n. C(2015) 924 del 12 febbraio 2015; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e s.m.i., concernente "Disciplina sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale" ed in particolare l'art. 11 che disciplina le strutture della Giunta; 1 Pagina 2 / 6

20 VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n.1 e successive modifiche e integrazioni denominato Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale ; VISTA la Deliberazione n. 660 del 14 ottobre 2014 con cui la Giunta regionale ha designato l Autorità di Audit, l Autorità di Certificazione, l Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) per il ciclo di programmazione ; VISTA la DGR n. 205 del 6 maggio 2015, avente ad oggetto: Adozione del Programma Operativo POR LAZIO FESR nell ambito dell Obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione ; VISTA la Direttiva del Presidente N. R00004 del 7 agosto 2013 avente ad oggetto l istituzione della Cabina di Regia per l'attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive) come aggiornata e integrata dalla Direttiva del Presidente n. R00002 dell 8 aprile 2015; RITENUTO necessario istituire il Comitato di sorveglianza del POR FESR Lazio , in conformità dell articolo 47 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio; RITENUTO che il Comitato di sorveglianza sia costituito dai seguenti membri con diritto di voto, in rappresentanza delle autorità pubbliche competenti, delle parti economiche e sociali e degli organismi che rappresentano la società civile: - l Assessore Regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, in qualità di Presidente; - l Autorità di Gestione del POR FESR Lazio ; - il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio; - il Direttore della Direzione Regionale Politiche del Territorio, Mobilità, Rifiuti; - il Direttore della Direzione Regionale alla Cultura e Politiche Giovanili; - il Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente; - il Direttore della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi; - il Direttore della Direzione Lavoro; - l Autorità di Gestione del POR FSE Lazio ; - l Autorità di Gestione del PSR FEASR Lazio ; - un rappresentante della Cabina di Regia per l attuazione delle politiche regionali ed europee; - il responsabile del Piano di Rafforzamento Amministrativo; - la Consigliera di parità della Regione Lazio; - un rappresentante dell Agenzia per la Coesione Territoriale; - un rappresentante del Ministero dell Economia e Finanze Ispettorato Generale per i rapporti con l Unione Europea IGRUE; - un rappresentante della Presidenza del Consiglio del Ministri Dipartimento delle Politiche di Coesione; - un rappresentante del Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; - un rappresentante dell Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale ; 2 Pagina 3 / 6

21 - un rappresentante dell Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane ; - un rappresentante della Presidenza del consiglio dei Ministri Dipartimento della funzione Pubblica; - un rappresentante del Ministero dello Sviluppo economico - Direzione Generale per gli incentivi alle imprese; - un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali; - un rappresentante di Lazio Innova SpA; - un rappresentante di ANCI; - un rappresentante di UNIONCAMERE; - un rappresentante della CRUI; - un rappresentante del CNR; - un rappresentante della CGIL; - un rappresentante della CISL; - un rappresentante della UIL; - un rappresentante di UNINDUSTRIA; - un rappresentante di FEDERLAZIO; - un rappresentante di ABI; - un rappresentante di CNA; - un rappresentante di CONFARTIGIANATO; - un rappresentante di CONFCOMMERCIO; - un rappresentante di CONFESERCENTI; - un rappresentante di ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE; - un rappresentante di FORUM TERZO SETTORE; - un rappresentante di WWF LAZIO; - un rappresentante di LEGAMBIENTE LAZIO; RITENUTO, altresì, che il Comitato di sorveglianza sia costituito dai seguenti membri a titolo consultivo: - un rappresentante della Commissione europea; - un rappresentante del Consiglio regionale - Commissione V - Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo; - un rappresentante dell Autorità di Certificazione; - un rappresentante dell Autorità di Audit; - un rappresentante della Banca Europea per gli Investimenti (BEI); CONSIDERATO che ai lavori del Comitato, inoltre, in attuazione di quanto stabilito dal Regolamento (UE) 240/2014, relativo al Codice di Condotta, potranno partecipare ulteriori soggetti portatori di interessi di strutture pubbliche e private operanti sul territorio regionale per la trattazione di specifici punti all ordine del giorno individuati dal Presidente del Comitato; DELIBERA Per quanto espresso in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: 1. di istituire il Comitato di sorveglianza del Programma Operativo Regionale POR FESR Lazio ; 3 Pagina 4 / 6

22 2. che il suddetto Comitato di sorveglianza è composto dai seguenti membri con diritto di voto: - l Assessore Regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, in qualità di Presidente; - l Autorità di Gestione del POR FESR Lazio ; - il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio; - il Direttore della Direzione Regionale Politiche del Territorio, Mobilità, Rifiuti; - il Direttore della Direzione Regionale alla Cultura e Politiche Giovanili; - il Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente; - il Direttore della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi; - il Direttore della Direzione Lavoro; - l Autorità di Gestione del POR FSE Lazio ; - l Autorità di Gestione del PSR FEASR Lazio ; - un rappresentante della Cabina di Regia per l attuazione delle politiche regionali ed europee; - il responsabile del Piano di Rafforzamento Amministrativo; - la Consigliera di parità della Regione Lazio; - un rappresentante dell Agenzia per la Coesione Territoriale; - un rappresentante del Ministero dell Economia e Finanze Ispettorato Generale per i rapporti con l Unione Europea IGRUE; - un rappresentante della Presidenza del Consiglio del Ministri Dipartimento delle Politiche di Coesione; - un rappresentante del Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; - un rappresentante dell Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale ; - un rappresentante dell Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane ; - un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della funzione Pubblica; - un rappresentante del Ministero dello Sviluppo economico - Direzione Generale per gli incentivi alle imprese; - un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali; - un rappresentante di Lazio Innova SpA; - un rappresentante di ANCI; - un rappresentante di UNIONCAMERE; - un rappresentante della CRUI; - un rappresentante del CNR; - un rappresentante della CGIL; - un rappresentante della CISL; - un rappresentante della UIL; - un rappresentante di UNINDUSTRIA; - un rappresentante di FEDERLAZIO; - un rappresentante di ABI; - un rappresentante di CNA; - un rappresentante di CONFARTIGIANATO; - un rappresentante di CONFCOMMERCIO; - un rappresentante di CONFESERCENTI; - un rappresentante di ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE; - un rappresentante di FORUM TERZO SETTORE; 4 Pagina 5 / 6

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