LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DELLA VARIANTE DI ADEGUAMENTO DEL PTCP DELLA PROVINCIA DI LECCO ALLA L.R. 12/2005. Rapporto Ambientale

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1 Delibera di C.P. n. 7 del 23 e

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3 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DELLA VARIANTE DI ADEGUAMENTO DEL PTCP DELLA PROVINCIA DI LECCO ALLA L.R. 12/2005 Rapporto Ambientale

4 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Autorità Procedente per il PTCP Settore Territorio Trasporti Assessorato al Territorio Autorità Competente per la VAS Settore Ambiente ed Ecologia Procedura di VAS AMBIENTEITALIA srl v. C. Poerio 39 Milano Maria Berrini, Anna Bombonato, Lorenzo Bono, Giuseppe Dodaro, Paola Mani, Michele Merola, Barbara Monzani, Elena Toncelli, Enrica Zucca. Redazione del PTCP CAIRE Urbanistica Reggio Emilia II

5 VAS del PTCP Rapporto Ambientale INDICE 1. PREMESSA La VAS nel contesto normativo di riferimento I riferimenti normativi europei e regionali Gli obiettivi I prodotti e i passaggi previsti dalla direttiva e recepiti dalla Legge Regionale La normativa regionale lombarda e le linee guida per la VAS L articolazione del processo di VAS del PTCP della I passi compiuti dalla Provincia per avviare la VAS I soggetti identificati come competenti in materia ambientale Il processo di partecipazione e consultazione sviluppato nella VAS I contributi della VAS al processo di elaborazione del PTCP 8 2. I CONTENUTI DEL PTCP DELLA PROVINCIA DI LECCO Premessa: dal PTCP del 2004 al suo adeguamento del Individuazione delle componenti del PTCP rilevanti ai fini della VAS 9 3. LO STATO ATTUALE DELL AMBIENTE: LO SCENARIO DI RIFERIMENTO Inquadramento di sintesi L ambito di influenza Lo stato dell ambiente Analisi Ambientale Fonti delle informazioni Demografia Aria Acqua Suolo Natura e biodiversità Mobilità Rifiuti Energia ed elettromagnetismo Produzione di qualità Turismo 88 III

6 VAS del PTCP Rapporto Ambientale 3.3. Mappe delle fragilità ambientali Mappa dei beni culturali e paesaggistici Mappa delle fragilità ambientali Mappa delle fragilità: fattori antropici QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO, OBIETTIVI AMBIENTALI ED ANALISI DI COERENZA ESTERNA Piani ed obiettivi di riferimento per il PTCP Gli obiettivi ambientali di riferimento dalla dimensione regionale Gli obiettivi ambientali di riferimento dalla dimensione provinciale Integrazione degli obiettivi ambientali generali proposti dalla VAS Gli obiettivi generali del PTCP della Analisi di coerenza esterna degli obiettivi generali del Piano Verifica di coerenza esterna con gli obiettivi di livello regionale Verifica di coerenza esterna con gli obiettivi degli altri piani e programmi di livello provinciale DEFINIZIONE DELLE ALTERNATIVE, VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI ED ANALISI DI COERENZA INTERNA Individuazione delle alternative di Piano Orientamento strategico: definizione degli obiettivi e delle azioni per raggiungerli Valutazione Ambientale delle azioni di Piano: guida alla lettura Azione: Indirizzi generali di pianificazione Subazione: pianificazione degli insediamenti in rapporto alle caratteristiche della rete stradale e ferroviaria Subazione: ambiti prioritari per nuovi insediamenti Azione: Insediamenti produttivi Azione: Servizi e mobilità sostenibile Azione: Assetto idrogeologico Azione: Paesaggio Azione: Ambiti agricoli e Rete ecologica Azione: VAS ed energia Azione: Strumenti, procedure, rilevanza sovracomunale Azione: Compensazioni territoriali 138 IV

7 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Azione: i Progetti di Territorio Funzioni nodali della Città regionale di Lecco (PRINT) Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei (PVA) Distretto culturale della Valsassina (PVA) Attivazione del Polo produttivo del Circondario Oggionese nella forma di Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (PRINT) Potenziamento della direttrice ferroviaria Milano Lecco Sondrio e riqualificazione delle stazioni ferroviarie come nodi di interscambio (PRINT) Riqualificazione e potenziamento della direttrice ferroviaria Lecco Molteno Monza e Lecco Molteno Como (PRINT) Integrazione della nuova pedemontana nella rete viabilistica provinciale (PRINT) Riqualificazione, messa in sicurezza e tutela paesistica della SS. 36 (tratto Nibionno-Civate) (PRINT) Accessibilità e riqualificazione delle sponde del Lario Orientale (PVA) Riqualificazione del sistema produttivo del Meratese e del polo fieristico di Osnago Modifiche o integrazioni al quadro delle previsioni viabilistiche Tabella di sintesi: Coerenza Interna Tabella di sintesi: Valutazione degli effetti IL SISTEMA DI MONITORAGGIO Scopo dell attività di monitoraggio Progettazione del sistema di monitoraggio Gli indicatori di monitoraggio STUDIO DI INCIDENZA DELLE SCELTE DI PIANO SUI SITI DELLA RETE NATURA Premessa Metodologie utilizzate ed attività previste Valutazione di screening Possibili impatti su SIC e ZPS derivanti dalla previsioni di nuova urbanizzazione 171 V

8 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Possibili impatti sui SIC e ZPS derivanti dai Poli produttivi Possibili impatti sui SIC e ZPS derivanti dalla nuova viabilità Possibili impatti sui SIC e ZPS derivanti dai progetti di territorio Conclusioni dello Studio d incidenza 193 VI

9 VAS del PTCP Rapporto Ambientale 1. PREMESSA Il Rapporto Ambientale del PTCP della risponde ad un preciso impegno normativo, di cui si dà conto nei paragrafi successivi. Nel contempo esso rappresenta un quadro di riferimento che può contribuire a semplificare l attività dei Comuni impegnati nello sviluppo delle loro Valutazioni ambientali e dei loro PGT. Come infatti raccomandato dagli Indirizzi Regionali in materia, il Piano e il Rapporto Ambientale di livello gerarchico più alto fornisce indicazioni [ ] mirate allo scopo di razionalizzare ed evitare duplicazioni. Di conseguenza, come riportato nella normativa di PTCP (Titolo IX) questo Rapporto Ambientale vuole offrire ai Comuni ed alla anche una guida alla interpretazione della norma, un modello applicativo da seguire, nonché un patrimonio di elaborazioni (l inquadramento ambientale, le analisi di coerenza con il sistema di pianificazione provinciale e regionale, il sistema degli obiettivi, degli indicatori e dei dati) che i Comuni potranno utilizzare, adeguandoli alla propria scala territoriale LA VAS NEL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO I RIFERIMENTI NORMATIVI EUROPEI E REGIONALI La Valutazione Ambientale di Piani e Programmi è la procedura introdotta nell ordinamento europeo dalla Direttiva 2001/42/CE e recepita in Lombardia dalla L.R. n 12/2005 Legge per il governo del territorio GLI OBIETTIVI La Valutazione Ambientale di Piani e Programmi è stata introdotta nell ordinamento europeo con l'obiettivo di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi. Non si tratta, quindi, di una procedura di controllo finale, ma di un percorso più complesso e più ambizioso di effettiva integrazione delle considerazioni ambientali negli strumenti di pianificazione e programmazione. Secondo la L.R. n 12/2005: Al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile ed assicurare un elevato livello di protezione dell ambiente, la Regione e gli Enti Locali, nell ambito dei procedimenti di elaborazione e approvazione dei piani e programmi, [ ] provvedono alla valutazione ambientale degli effetti derivanti dall attuazione dei predetti piani e programmi I PRODOTTI E I PASSAGGI PREVISTI DALLA DIRETTIVA E RECEPITI DALLA LEGGE REGIONALE La Direttiva (e, come chiarito nel successivo paragrafo, anche la Legge Regionale che ne sancisce l attuazione) prevede l elaborazione, come prodotto finale della VAS, di un Rapporto Ambientale che documenti le modalità con cui la variabile ambientale è stata integrata nel processo di pianificazione, richiamando le alternative di piano individuate, la stima dei possibili effetti sull ambiente e le modalità di scelta tra le alternative, le misure di mitigazione e di compensazione adottate e gli indicatori impostati per il monitoraggio degli effetti del piano sull ambiente. 1

10 VAS del PTCP Rapporto Ambientale I contenuti del Rapporto Ambientale sono specificati nell'allegato I della Direttiva e ripresi dalla Legge Regionale e dai suoi indirizzi: a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi; b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente e sua evoluzione probabile senza l'attuazione del piano o del programma; c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate; d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma; e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al piano o al programma, ed il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale; f) possibili effetti significativi sull'ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l'interrelazione tra i suddetti fattori; g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente dell'attuazione del piano o del programma; h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste; i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio; j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti. Come si vedrà nel seguito, il presente Rapporto Ambientale ha sviluppato in modo completo l elenco dei contenuti previsto, adattando la sua articolazione alle specificità del processo di Piano e del territorio coinvolto. La Direttiva prevede apposite consultazioni (art. 6): la proposta di piano o programma e il relativo rapporto ambientale devono essere messi a disposizione delle autorità e del pubblico (una o più persone fisiche e le loro associazioni o gruppi) che devono poter esprimere il loro parere. Per quanto riguarda il monitoraggio, la Direttiva stabilisce (art. 10) che occorre controllare:... gli effetti ambientali significativi dell attuazione dei piani e dei programmi al fine, tra l altro, di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e essere in grado di adottare le misure correttive opportune. Infine, fa parte della VAS la redazione di una Sintesi non tecnica che, come strumento di divulgazione, utilizzando un linguaggio non tecnico e facilmente comprensibile illustri i contenuti del Rapporto Ambientale. La VAS prevede anche la redazione e la diffusione di una Dichiarazione di sintesi, parte integrante del Piano stesso, che esplicita in che modo si è tenuto conto, nella decisione finale, del Rapporto Ambientale, dei pareri e delle osservazioni ricevute; inoltre nella Dichiarazione si compendiano gli obiettivi e gli impegni assunti per la sostenibilità nell attuazione del Piano, compresi quelli relativi al sistema di monitoraggio ed alle regole di retroazione qualora gli effetti siano diversi da quelli previsti. 2

11 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Queste definizioni e prescrizioni sono state successivamente fatte proprie dalla normativa regionale e dalle rispettive linee guida LA NORMATIVA REGIONALE LOMBARDA E LE LINEE GUIDA PER LA VAS La legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Legge per il governo del territorio, in accordo con la Direttiva Europea 2001/42/CE, ha fissato all Art. 4 l obbligo della Valutazione Ambientale di Piani e Programmi per il Piano Territoriale Regionale, per i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali e per il Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio (nonché per i programmi urbanistici attuativi e i piani settoriali come i piani dei trasporti e della mobilità, i piani energetici, dei rifiuti). Come indicato nella medesima legge al comma 1 dell art. 4, la Regione Lombardia ha diffuso il documento Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi (approvato nel marzo 2007 e pubblicato sul BURL n 14 del 2 aprile 2007), integrato successivamente con gli allegati della Delibera di Giunta Regionale della Lombardia n. VII/00642 del 27 dicembre 2007 tra cui il Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di paini e programmi (VAS) dei PTCP. Questi atti forniscono le Linee Guida attuative della Legge Regionale specificando al meglio alcuni passaggi (per esempio offrendo indicazioni di un certo dettaglio circa le modalità di sviluppo della partecipazione). Gli Indirizzi regionali, in modo particolare, sottolineano ulteriormente la necessità di una piena integrazione della dimensione ambientale nella pianificazione e programmazione che deve essere effettiva, a partire dalla fase di impostazione fino alla sua attuazione e revisione, sviluppandosi durante tutte le fasi principali del ciclo di vita del piano/programma, che gli Indirizzi regionali riassumono come segue: - Orientamento e impostazione; - Elaborazione e redazione; - Consultazione, adozione ed approvazione; - Attuazione, gestione e monitoraggio. Il filo che collega le analisi/elaborazioni del Piano e le operazioni di Valutazione Ambientale appropriate per ciascuna fase (cfr. figura seguente, estratta dagli Indirizzi regionali) rappresenta la dialettica tra i due processi e la stretta integrazione necessaria all orientamento verso la sostenibilità ambientale. La dialettica tra attività di analisi e proposta del Piano e attività di Valutazione Ambientale deve essere reale: entrambe devono godere di pari autorevolezza e di comparabile capacità di determinazione. 3

12 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Regione Lombardia Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi Gli Indirizzi regionali ripercorrono le fasi del processo di piano con l'obiettivo di definire con un più elevato livello di dettaglio le singole componenti e di chiarirne per quanto possibile gli aspetti metodologici e operativi. Lo schema processo metodologico-procedurale che segue riprende la successione di fasi e di operazioni già avanzate nella figura precedente. Nella fase di Orientamento sono individuati gli orientamenti del piano e le autorità ambientali da coinvolgere e viene effettuata una prima ricognizione dei dati disponibili. Viene quindi convocata la Conferenza di Verifica/Valutazione con la quale si continuerà un confronto durante il processo di redazione del Piano e della VAS. Nella fase di Elaborazione e redazione del P/P si sviluppano le attività di definizione del quadro ambientale e dello scenario di riferimento, l individuazione degli obiettivi ambientali del Piano (con le valutazioni di coerenza esterna ed interna), la definizione delle alternative, la scelta degli indicatori e la messa a punto del sistema di monitoraggio degli effetti ambientali del Piano. La fase di elaborazione del P/P si 4

13 VAS del PTCP Rapporto Ambientale intreccia e si conclude con la redazione del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica. Nella fase finale dell elaborazione del Piano la consultazione si intensifica con tutte le parti e, prima dell adozione del Piano stesso, è previsto un nuovo incontro della Conferenza di Valutazione. Sulla base degli esiti di questo incontro, dei contributi e delle osservazioni raccolte nell intero processo partecipativo alla VAS, l Autorità Competente per la VAS esprime un parere motivato sulla proposta di Piano e sul Rapporto Ambientale. La fase successiva è quella durante la quale vengono acquisiti ed eventualmente integrati nel piano gli ulteriori contributi della Conferenza di Valutazione e viene valutata la sostenibilità delle osservazioni del pubblico e dei soggetti non istituzionali. Alla fine di questa fase viene prodotta, dall autorità procedente, la Dichiarazione di Sintesi e viene approvato il Piano. L ultima fase è quella di Attuazione e gestione, che prevede la messa in atto del piano ed il suo monitoraggio, che permette di individuare gli effetti sull ambiente e di mettere in atto le misure correttive, se necessarie. Il Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) dei PTCP (Delibera di Giunta Regionale della Lombardia n. VII/00642 del 27 dicembre 2007) conferma e dettaglia questa impostazione, fornendo ulteriori indicazioni relative al processo partecipativo e schematizzando come segue contenuti e fasi del percorso: 1. avviso di avvio del procedimento; 2. individuazione soggetti interessati e definizione modalità di informazione e comunicazione; 3. elaborazione del PTCP e del Rapporto Ambientale; 4. messa a disposizione; 5. convocazione conferenza di valutazione; 6. formulazione parere ambientale motivato; 7. adozione del PTCP; 8. pubblicazione e raccolta osservazioni; 9. formulazione parere ambientale motivato finale e approvazione finale; 10. gestione e monitoraggio L ARTICOLAZIONE DEL PROCESSO DI VAS DEL PTCP DELLA PROVINCIA DI LECCO I PASSI COMPIUTI DALLA PROVINCIA PER AVVIARE LA VAS La Provincia ha compiuto, ancor prima dell avvio del processo di VAS, diversi passi utili a preparare il terreno del percorso di adeguamento del PTCP alla Legge Regionale. In particolare, per la VAS, vanno citati: - le Linee Guida per l adeguamento del PTCP del Maggio 2007 (esito e oggetto di numerosi confronti pubblici e raccolta di pareri) che hanno introdotto e inquadrato la VAS all interno e in rapporto all adeguamento; - la Delibera di G.P. n. 138 del 31/05/07 che ha ufficialmente avviato il procedimento formalizzando i soggetti coinvolti e gli indirizzi a cui attenersi nell applicazione del percorso. 5

14 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Le autorità procedenti e competenti per la VAS del PTCP in sono state quindi individuate (Del. G. P. n. 138 del 31/05/07) come segue: - Autorità Procedente: - Settore Territorio Trasporti Servizio Pianificazione e Gestione Territoriale; - Autorità Competente: Dirigente del Settore Ambiente della (che collabora con Aut. Proc. per la verifica della corretta applicazione). Altri referenti interni alla Provincia interessati dal processo di adeguamento del PTCP e dalla VAS sono stati coinvolti all interno del Tavolo tecnico Intersettoriale per l adeguamento del PTCP alla L.R. 12/2005 (che coinvolge i dirigenti dei Settori Viabilità e Protezione Civile, Ambiente ed Ecologia, Attività Economiche e Turismo, Cultura), coordinato dal Dirigente del Settore Territorio I SOGGETTI IDENTIFICATI COME COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE Per quanto riguarda strettamente la VAS, con la delibera di G.P. n. 138 del 31/05/07, sono state formalmente identificate le seguenti autorità ambientali da coinvolgere, salvo successive eventuali integrazioni, nella Conferenza di Valutazione: - Regione Lombardia (D.G. Territorio e Urbanistica, D.G. Infrastrutture e Mobilità, D.G. Qualità dell Ambiente, D.G. Agricoltura); - Presidente della Conferenza dei Comuni, delle Comunità Montane e degli Enti Gestori delle aree regionali protette; - Comunità Montane; - Enti Gestori delle Aree Protette Regionali; - Province confinanti: Milano, Como, Sondrio e Bergamo; - ARPA; - ASL; - Soprintendenza per i beni architettonici e il Paesaggio di Milano; - Soprintendenza Archeologica; - Autorità di Bacino del Fiume Po; - Consorzio del Lario e dei Laghi Minori; - Riserva Pian di Spagna. Con la medesima Delibera sono state precisate le modalità di pubblicizzazione dell avvio del procedimento (sul BURL e su un quotidiano locale) nonché la quantità e le modalità di indizione delle convocazioni della Conferenza di Valutazione 1. 1 Più in particolare, il c. 4 della Delibera, ha previsto che le convocazioni della conferenza di valutazione venissero articolata in: una seduta di apertura da svolgere sulla base del documento Linee guida per l adeguamento del PTCP alla LR 12/2005, volta ad illustrare e discutere le strategie di piano e individuare i temi ambientali da affrontare in via prioritaria nel Rapporto Ambientale; una seduta finale, da svolgersi prima dell adozione della proposta di PTCP, volta alla valutazione degli elaborati del PTCP e del relativo Rapporto Ambientale; eventuali riunioni intermedie tra le sedute di apertura e finale sui temi che necessitino di specifici approfondimenti; una ulteriore seduta verrà indetta per la valutazione delle osservazioni pervenute sul piano adottato, prima dell approvazione finale, nel caso che le osservazioni comportino modifiche sostanziali sui temi ambientali. La delibera ha previsto inoltre di: attivare una fase di informazione/partecipazione dei soggetti portatori di interesse e del pubblico in generale attraverso il coinvolgimento dei componenti del FORUM che verrà convocato in seduta plenaria durante lo sviluppo del lavoro, e prima della seduta finale della Conferenza di valutazione; utilizzare i mezzi di comunicazione ritenuti più idonei a garantire la massima partecipazione predisponendo un apposito spazio di consultazione sul sito della provincia ed istituendo una casella di posta elettronica. 6

15 VAS del PTCP Rapporto Ambientale IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE SVILUPPATO NELLA VAS LA CONFERENZA DI VALUTAZIONE In attuazione della Delibera G.P. n. 138/2007 (Allegato 1) è stata convocata la seduta di apertura della Conferenza di Valutazione, tenutasi il 17 luglio 2007, per illustrare le Linee Guida e individuare i temi ambientali da affrontare in via prioritaria nel Rapporto ambientale (Allegato 2). Il contributo dei partecipanti alla riunione è stato preso in considerazione nella messa a punto del Documento di scoping. La seconda seduta della Conferenza di Valutazione si è tenuta il 5 febbraio Ai partecipanti è stato fornito e presentato il Documento di scoping e il confronto è stato facilitato utilizzando una lista di domande, con lo scopo di focalizzare e sollecitare il contributo dei partecipanti (Allegato 3). L esito della riunione è servito a integrare e orientare al meglio lo sviluppo del Rapporto Ambientale. Il 13 giugno si e tenuta la terza seduta della Conferenza di Valutazione a cui sono stati sottoposti le elaborazioni del PTCP (nella veste messa a punto per l adozione) e il Rapporto Ambientale della VAS. Successivamente alcuni componenti della Conferenza hanno trasmesso proprie osservazioni scritte (Soprintendenza, Parco Monte Barro, provincia Como, Consorzio Lario, ARPA). Il 14 luglio la Conferenza degli Comuni, delle Comunità Montane e degli Enti gestori delle Aree Protette ha espresso parere favorevole. Il 15 luglio l Autorità competente per la VAS ha espresso Parere Motivato, decretando Parere Positivo a condizione che si ottemperi alle prescrizioni e indicazioni seguenti (segue elenco). Le suddette prescrizioni sono state prese in considerazione nella fase finale di elaborazione del PTCP (fase in cui ci si e confrontati anche con le osservazioni presentati da tutti i soggetti del territorio e con il Parere regionale). Si allegano la documentazione prodotta per le diversi sedute della Conferenza di Valutazione, l elenco dei partecipanti, i verbali, altri materiali predisposti e le note che i diversi Soggetti hanno inviato alla Provincia in merito all adeguamento del PTCP. ENTI LOCALI E SOGGETTI NON ISTITUZIONALI Oltre ai soggetti competenti in materia ambientale sono stati coinvolti nel processo di elaborazione del Piano e della VAS gli Enti Locali, alcuni soggetti non istituzionali ed il pubblico. In una fase preliminare, avendo come oggetto di confronto le Linee Guida del PTCP, si sono tenuti numerosi incontri che hanno coinvolto l Ufficio dei Circondari e la Conferenza dei Comuni, delle Comunità Montane e degli Enti gestori di aree protette e si sono articolati tenendo conto degli ambiti territoriali di riferimento per il PTCP (Allegato 4). Per garantire la partecipazione e l informazione rivolta al pubblico è stato istituito il Forum del PTCP aperto ai soggetti non istituzionali quali le categorie produttive, le associazioni, le organizzazioni ed i cittadini. Sono stati programmati incontri finalizzati 7

16 VAS del PTCP Rapporto Ambientale a presentare la procedura di VAS (oltre che il PTCP), a fornire la documentazione inerente i passaggi principali della VAS e a raccogliere, contestualmente, le indicazioni del pubblico (Allegato 5). Nella fase successiva, nei mesi di gennaio e febbraio 2008, con l effettivo avvio del processo di VAS, si sono svolti tre incontri illustrativi dell adeguamento del PTCP e della VAS con i sindaci dei Comuni raggruppati negli ambiti territoriali di appartenenza (Allegato 6). Nello stesso periodo e allo stesso scopo si è tenuto un incontro specifico con gli agricoltori sul tema degli ambiti e delle aree agricole (Allegato 7). Il 13 giugno si è tenuta la terza e ultima seduta del Forum a cui sono stati sottoposti le elaborazioni del PTCP (nella veste messa a punto per l adozione) e il Rapporto Ambientale della VAS. Successivamente alcuni componenti del Forum hanno trasmesso proprie osservazioni scritte (numerosi Comuni, Legambiente). E compreso negli allegati l elenco dei contributi pervenuti durante le fasi del processo appena descritte (Allegato 8) I CONTRIBUTI DELLA VAS AL PROCESSO DI ELABORAZIONE DEL PTCP Alla luce di quanto sviluppatosi successivamente al 13 giugno 2008, la versione del Rapporto ambientale e della Dichiarazione di sintesi riportati in questo volume sono stati ulteriormente aggiornati. La Valutazione ambientale del PTCP della si è quindi sviluppata raggiungendo l obiettivo di rendere disponibili al decisore (la giunta, gli assessori competenti, i dirigenti, i consulenti urbanisti) ed ai soggetti della partecipazione i seguenti contributi (di cui nel dettaglio si darà conto nei capitoli successivi): - gli elementi di inquadramento e di analisi ambientale con cui si evidenziano le tendenze in atto (criticità ed opportunità) e le si rappresentano per mezzo di adeguati indicatori; - la messa a sistema del quadro degli obiettivi ambientali per la Provincia, come riferimento essenziale per orientare correttamente l elaborazione del Piano e per valutarlo; - indicazioni strategiche e proposte normative o progettuali, in attuazione agli obiettivi ambientali, utili a caratterizzare in senso ambientale i contenuti del Piano; - gli esiti della valutazione ambientale (analisi di coerenza interna ed esterna, analisi degli impatti, alternative, misure di mitigazione, ), ai sensi della normativa regionale, che costituiscono le componenti essenziali dei documenti previsti ai fini di questa procedura (il Rapporto Ambientale, la Sintesi, la Dichiarazione); - il progetto di monitoraggio (indicatori, tempistica e procedure, modalità di comunicazione e soggetti competenti), strumento essenziale per il futuro controllo sull attuazione del Piano; - la messa a punto di criteri o strumenti di supporto ai Comuni per lo sviluppo delle VAS dei loro PGT (in particolare il sistema provinciale di obiettivi ed indicatori, riferimento utile per lo sviluppo dei relativi sistemi locali). 8

17 VAS del PTCP Rapporto Ambientale 2. I CONTENUTI DEL PTCP DELLA PROVINCIA DI LECCO 2.1. PREMESSA: DAL PTCP DEL 2004 AL SUO ADEGUAMENTO DEL 2008 Nel marzo 2004 la ha approvato il proprio Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) che rappresenta lo strumento attraverso il quale la Provincia garantisce una funzione di governo del territorio provinciale attraverso un azione di coordinamento della pianificazione urbanistica comunale. Mentre era in corso l attuazione ed erano in corso di definizione aggiustamenti migliorativi del Piano, è intervenuta la Legge Regionale sul Governo del Territorio (L.R. 12/2005) che ha introdotto nuove coordinate per l azione di pianificazione provinciale per il suo rapporto con una strumentazione urbanistica comunale, a sua volta rivoluzionata profondamente nella struttura e nei contenuti dalla stessa legge regionale. Entro questo contesto ha dunque preso corpo la nuova stesura del PTCP in adeguamento alla L.R. 12/2005 e la relativa VAS INDIVIDUAZIONE DELLE COMPONENTI DEL PTCP RILEVANTI AI FINI DELLA VAS Sono elaborati costitutivi del PTCP i documenti elencati all articolo Elaborati delle Norme di Attuazione del Piano. Vengono ritenuti rilevanti ai fini della VAS gli elaborati seguenti: Documento degli Obiettivi L esplicitazione del sistema degli Obiettivi assunto dal Piano (una rilevante novità rispetto alla versione del 2004), rappresenta un requisito indispensabile per lo sviluppo della VAS e nel contempo rende più leggibili le finalità e la funzione strategica più complessiva del Piano. Il Sistema degli Obiettivi e la sua ricaduta nelle Norme (art. 8 ora art. 9) è quindi considerato oggetto della VAS e pertanto viene riportato ed analizzato con adeguato dettaglio, allo scopo di evidenziarne la coerenza con gli obiettivi ambientali di riferimento. Norme di Attuazione (NdA) e relativi allegati La normativa traduce in Indirizzi orientativi e Prescrizioni di carattere prevalente le strategie impostate in fase di analisi. La Normativa è quindi considerata il principale oggetto della VAS e a tale fine nei capitoli successivi si procede alla sua lettura sistematica, mirata a selezionare e estrapolare le singole norme di rilevanza per la VAS e a facilitarne le analisi di coerenza e la valutazione ambientale. Elaborati cartografici Gli elaborati cartografici di rilevanza ambientale sono quelli definiti di carattere Strutturale e Strategico che pertanto vengono assunti come oggetto della VAS. 9

18 VAS del PTCP Rapporto Ambientale 10

19 VAS del PTCP Rapporto Ambientale 3. LO STATO ATTUALE DELL AMBIENTE: LO SCENARIO DI RIFERIMENTO La Direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente, nell Allegato I stabilisce che nel Rapporto Ambientale dovrebbero essere incluse informazioni relativamente a caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate ed a possibili effetti significativi sull ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l acqua, l aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale anche architettonico ed archeologico, il paesaggio e l interrelazione tra i suddetti fattori. Sono quindi state considerate nell analisi le seguenti tematiche (componenti/fattori di pressione): - aria - acqua - suolo e sottosuolo - beni materiali e culturali, paesaggio - flora, fauna e biodiversità - popolazione e salute - rumore - rifiuti - energia ed elettromagnetismo - mobilità e trasporti - economia e turismo Gli ultimi cinque aspetti sono stati aggiunti all elenco contenuto nell Allegato I della Direttiva, in quanto aspetti critici o comunque problematiche molto sentite per la INQUADRAMENTO DI SINTESI L AMBITO DI INFLUENZA Il PTCP della ha, ovviamente, come suo primo riferimento il territorio della provincia per il quale delinea le regole di sviluppo. Ma poiché la provincia di Lecco non può essere considerata come un territorio a sé stante e poiché le ricadute ambientali del PTCP (si pensi, ad esempio, al tema delle infrastrutture e della mobilità, o alla qualità dell aria e del lago) hanno evidentemente conseguenze anche oltre provincia, le decisioni assunte devono essere ponderate tenendo in considerazione i riflessi indotti su un territorio più ampio, che include almeno le province confinanti (Bergamo, Como, Milano e Sondrio). Per questo, come prevede anche la normativa, alla Conferenza di Valutazione partecipano anche le Province confinanti e la Regione, quale Ente sovraordinato. Inoltre la VAS del PTCP ha il compito di valutare gli effetti delle scelte oltre che a scala vasta, anche a scala sub-provinciale, per ambiti omogenei di territorio tra loro distinti per diverse caratteristiche morfologiche e territoriali, a partire dai seguenti ambiti strategici già individuati: - la Brianza lecchese composta dai seguenti comuni: Barzago, Barzano, Bulciago, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello Di Brianza, Cremella, Missaglia, Monticello Brianza, Nibionno, Sirtori, Viganò, Airuno, Brivio, Calco, Cernusco, Lombardone, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Olgiate, Molgora, Osnago, Paderno d'adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Verderio Inferiore, 11

20 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Verderio Superiore, Annone Di Brianza, Bosisio Parini, Cesana Brianza, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago, Ello, Garbagnate Monastero, Molteno, Oggiono, Rogeno, Sirone, Suello. - il Lecchese composto dai seguenti comuni: Abbadia Lariana, Ballabio, Civate, Galbiate, Lecco, Malgrate, Mandello Del Lario, Oliveto Lario, Pescate, Valmadrera, Calolziocorte, Carenno, Erve, Garlate, Monte Marenzo, Olginate, Torre De' Busi, Valgreghentino, Vercurago. - la Valsassina composta dai seguenti comuni: Barzio, Casargo, Cassina Valsassina, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Introbio, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Premana, Primaluna, Taceno. - il Lario Orientale composto dai seguenti comuni: Bellano, Colico, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introzzo, Lierna, Perledo, Sueglio, Tremenico, Varenna, Vendrogno, Vestreno LO STATO DELL AMBIENTE L inquadramento di sintesi rappresenta una riassuntiva e schematica base conoscitiva sullo stato dell ambiente in provincia di Lecco, utile per coglierne i punti di forza e criticità. La qualità dell ambiente ha effetti diretti ed indiretti sulla qualità della vita (rumore, degrado degli spazi pubblici, congestione, scarsità di spazi verdi fruibili in ambiti urbani), sulla sicurezza (incidenti stradali) e sulla salute umana (per esempio è noto il rapporto diretto tra inquinamento e malattie dell apparato respiratorio, e forme gravi di incidenza tumorale). Le fonti utilizzate per questo primo livello di inquadramento territoriale ed ambientale sono costituite essenzialmente dalla Relazione sullo Stato dell Ambiente 2003 della, dal rapporto Lo Stato dell Ambiente in Lombardia 2006 di ARPA Lombardia e dagli indicatori elaborati nel successivo paragrafo (3.2) Analisi ambientale. La Brianza lecchese L ambito strategico della Brianza lecchese racchiude i circondari comunali del Meratese, del Casatese e dell Oggionese. Il territorio interessato è quello della porzione più meridionale della Provincia e presenta una morfologia che ha comportato un modello territoriale fortemente connesso grazie alla rete stradale e con una modesta gerarchizzazione degli insediamenti. Essendo l area più meridionale della Provincia, al confine con la Provincia di Milano, esso risente molto della vicinanza con il capoluogo lombardo. Nell area sono distribuiti insediamenti residenziali e produttivi in maniera non uniforme; in modo particolare si nota una dominanza residenziale nell area del Casatese e sulle alture tra l Adda ed il Lambro ed una dominanza produttiva nell Oggionese e nella porzione meridionale del Meratese. Importante in questa zona è anche la componente verde: in particolare le alture a dominante boschiva e le aree agricole che seguono la linea del Monte Barro fino a Montevecchia e Lomagna. Tra i problemi che si evidenziano in quest area vi sono il consumo di suolo, la qualità e distribuzione degli insediamenti residenziali, la gestione della mobilità e l adeguamento infrastrutturale. Dal punto di vista delle risorse ambientali valorizzabili a fine turistico, si ricorda che il Piano del Turismo si è dato l obiettivo di sviluppare, nell ambito della Brianza lecchese, il turismo d affari e culturale, evidenziando anche la presenza dell Ecomuseo del distretto dei Monti e dei Laghi Briantei. 12

21 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Il Lecchese L ambito strategico del Lecchese racchiude i circondari comunali di Lecco e della Valle San Martino. Il territorio interessato è quello della porzione centrale della Provincia con un insediamento urbano notevolmente complesso e limitato dall orografia, che ha progressivamente saturato gli spazi disponibili tra il lago e le montagne. La vocazione di questo ambito strategico, oltre ad essere quella di polo del settore terziario, è anche turistica, grazie al contesto paesaggistico che caratterizza l area. Il capoluogo è, inoltre, snodo della viabilità che collega Milano con la Provincia di Sondrio e Como con Bergamo. Emerge come problematica, in quest area, la mobilità, poiché l attuale assetto degli spostamenti di persone e merci presenta forti elementi di insostenibilità e criticità ambientali: oltre ai fenomeni di congestione e insicurezza sulle strade, i dati evidenziano un inquinamento dell aria che, ad esempio, nell ultimo anno ha registrato superamenti in tutte le stagioni per quanto riguarda il PM10 e il biossido di azoto. La Valsassina L ambito strategico della Valsassina comprende il circondario che dà il nome all ambito ed il comune di Morterone. Il territorio si presenta essenzialmente montano: tale conformazione geologica vincola fortemente gli usi del suolo e la morfologia insediativa dell area. I punti di forza di questo ambito sono diversi: la vocazione turistica, le attività produttive locali ed il comparto agro-silvo-pastorale. Tra le risorse da valorizzare la rete escursionistica locale, i beni forestali ed alcuni importanti beni storici e testimonianze del passato (Linea Cadorna, miniere, ). Una criticità ambientale che potrebbe manifestarsi anche a seguito del completamento della Lecco-Ballabio con connessione diretta alla SS36, sarà rappresentata dall orientamento, più o meno sostenibile, che verrà assunto dallo sviluppo turistico, urbanistico ed infrastrutturale della Valsassina. Il Lario Orientale L ambito strategico del Lario Orientale comprende il circondario che dà il nome all ambito stesso. I punti di forza di questo ambito sono diversi, primo fra tutti la vocazione turistica (anche di scala internazionale per tutto l arco dell anno) del bacino lacustre e la sua caratterizzazione di paesaggi naturali ed antropici di riviera; inoltre, il documento strategico regionale per il PTR considera il sistema dei laghi lombardi come una risorsa unica e fondamentale per il futuro sviluppo regionale e tra questi, il Lario, è una delle aree che hanno già in partenza un elevata capacità di attrazione e che potrà divenire un centro di eccellenza. La Provincia nel suo insieme La nell anno 2006 ha una popolazione di unità, distribuita su un territorio di circa 816 km 2, per una media di 403 abitanti/km 2, valore paragonabile a quello regionale, ma superiore a quello nazionale che si attesta a 382 abitanti/ km 2. La è suddivisa amministrativamente in 90 comuni e vi sono 3 Comunità Montane. Per quanto riguarda le attività produttive e l occupazione, la si contraddistingue positivamente, rispetto alla realtà regionale e nazionale, per un basso tasso di disoccupazione, pari al 2,6% nel L occupazione principale è nel settore dell industria manifatturiera: i comparti principali sono il metalmeccanico, il tessile, il chimico, l alimentare, il settore della gomma e della plastica, quello della 13

22 VAS del PTCP Rapporto Ambientale carta e dei minerali non metallici. La maggior parte delle aziende è situata nei dintorni di Lecco e nella Brianza lecchese. Nel 2007, gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante sono 9 (erano 13 nel 2003), mentre un azienda ha conseguito la registrazione EMAS e 58 imprese sono certificate ISO 14001, un valore pari a 2,4 imprese certificate ogni attive, superiore alla media nazionale. Le caratteristiche climatiche, altimetriche e geografiche del lecchese determinano in maniera incisiva la possibilità di utilizzo del territorio dal punto di vista agricolo: è destinato all agricoltura meno del 10% circa della superficie provinciale e di questo una forte percentuale è destinata alla coltivazione foraggiera (sicuramente la meno inquinante tra le altre tipologie colturali). Da ormai diversi anni si evidenzia un progressivo decremento nell estensione dei seminativi. Il comparto zootecnico di allevamenti di bovini da latte e ovi-caprini rappresenta il pilastro dell agricoltura lecchese. Sul territorio si contano 50 aziende agrituristiche. Dopo il netto incremento registrato al 2000, nell ultimo periodo non cresce la superficie destinata a coltivazioni biologiche, in contrasto con le dinamiche nazionali ed europee; tale superficie, comunque, presenta un valore percentuale del 6%, elevato rispetto alla media regionale. Nonostante la fitta ricopertura a boschi e foreste del territorio, la valorizzazione energetica della risorsa legname è poco diffusa. La mobilità delle persone e il trasporto merci sono, dal punto di vista ambientale, uno dei principali fattori di pressione per il loro impatto sulla qualità dell aria, sulla salute umana, sulla sicurezza sulle strade e la vivibilità delle aree urbane. Per quanto riguarda la domanda di mobilità, un indagine del 2002 della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, ha evidenziato come la grande maggioranza degli spostamenti con destinazione nella siano originati all interno della stessa Provincia (82%), mentre il 9% ha origine nella provincia di Milano e quote minori nelle province di Como e Bergamo. Gli spostamenti generati in hanno destinazione all interno della medesima Provincia nell 80% dei casi, mentre nel restante 20% si distribuiscono fra le Provincie di Milano (13%), Como, Bergamo e Sondrio. La gran parte della domanda di mobilità che interessa il territorio della Provincia di Lecco viene soddisfatta dal trasporto motorizzato, ed in particolare dalle autovetture private. I dati Istat al 2001 evidenziano la netta prevalenza del mezzo privato: con auto e moto sono effettuati l 84% degli spostamenti totali entranti, il 69% di quelli generati (uscenti e interni) e anche ben il 55% di quelli interni ai singoli comuni. Il tasso di motorizzazione privato della (59,9 auto ogni 100 abitanti) ha visto un incremento generale negli ultimi anni del 9,5% circa, passando da circa unità del 2001 a circa unità del 2006 (dati ACI). Questo incremento spiega, almeno in parte, la tendenziale saturazione di diversi tratti della rete stradale, che si traduce, come noto, in un significativo incremento delle emissioni inquinanti, oltre che in un generalizzato aumento di congestione e di incidentalità. A fronte di questi numeri il trasporto pubblico deve diventare un alternativa valida e competitiva con il mezzo privato. Ad oggi il sistema del trasporto pubblico su gomma (autobus) si articola in 21 linee ed il numero di passeggeri trasportati ha visto un importante aumento passando passeggeri nel I semestre 2006 a passeggeri nel I semestre 2007 (+11,1%). 14

23 VAS del PTCP Rapporto Ambientale Per le caratteristiche peculiari del territorio lecchese un ruolo importante è svolto anche dal trasporto lacuale: sono serviti 12 porti in per un numero complessivo, nel 2006, di passeggeri. Tra i porti più frequentati vi è quello di Varenna ove nel 2006 sono transitati circa l 80% del totale dei passeggeri. Dal 2002 al 2006 il numero totale di passeggeri è aumentato del 11,4%. Per quanto invece riguarda il trasporto ferroviario, la Provincia presenta (secondo i dati del RSA 2003) una rete ferroviaria di 86 km totali dei quali l 84% a binario unico. L indice di dotazione della rete ferroviaria assume un valore di 105,4 (fatta 100 l Italia), superiore a quello regionale che si attesta a 84,3 (anno 2000). Si evidenzia che sono in corso d opera i lavori per il raddoppio della tratta Carnate Airuno ed il polo di interscambio ferro/gomma di Cernusco Lombardone- Merate. Un forte investimento, inoltre, è stato fatto da parte della, per l ammodernamento e l accessibilità anche a piedi e in bici, delle stazioni di Lecco, Calolziocorte, Olgiate e Cernusco Lombardone. A livello locale ed urbano numerosi comuni hanno iniziato ad investire nella realizzazione di percorsi ciclopedonali. A livello provinciale si stimano circa 100 km di piste ciclabili esistenti; il Piano Provinciale delle ciclopiste prevede inoltre un considerevole ampliamento delle stesso, con la creazione di ulteriori 380,6 km di piste ciclabili. La rete stradale della Provincia si estende per km, di cui 402 km di strade provinciali ed è costituita dalle direttrici che si sviluppano tra il polo di Milano e quello di Lecco e danno accesso alla Valchiavenna ed alla Valtellina. Il territorio non è invece dotato di collegamenti trasversali adeguati, criticità particolarmente accentuata nella zona della Brianza, dove a fronte di collegamenti minori ben sviluppati, mancano i percorsi principali che risultano discontinui e con la presenza di numerosi attraversamenti di centri abitati. Le politiche in questo campo si sono concentrate negli ultimi decenni sull ammodernamento della rete, la desemaforizzazione e l eliminazione dell attraversamento dei centri abitati. Collegato al tema della mobilità anche l inquinamento acustico, presente soprattutto nelle aree urbane e che ha assunto ormai dimensioni tali da divenire un elemento di degrado della qualità della vita, e un fattore di impatto sulla salute umana. Nella, al novembre 2003, diversi comuni avevano messo in campo i primi passi di politiche di intervento locale, effettuando la zonizzazione acustica (27 comuni, pari al 30% dei comuni della Provincia, percentuale elevata rispetto alla media regionale del 18%), a cui però dovrà seguire la redazione dei Piani di prevenzione e risanamento. La qualità dell aria dipende da diversi fattori, primi fra tutti il tipo e la quantità di emissioni atmosferiche, i processi di diffusione e di dispersione degli inquinanti e le caratteristiche meteo-climatiche dell area. Le emissioni inquinanti sono costituite da: - particolato fine (PM 10 ); - ossidi di azoto (NOx); - biossido di zolfo (SO 2 ); - monossido di carbonio (CO); - idrocarburi; - anidride carbonica (CO 2 ); - metano (CH 4 ); 15

24 VAS del PTCP Rapporto Ambientale - protossido di azoto (N 2 O); gli ultimi tre sono gas responsabili dell effetto serra. Caratterizzazione meteoclimatica (dati anno 2006): - precipitazioni: facendo il confronto con gli anni precedenti, il trend delle precipitazioni è stato diverso. I mesi di febbraio, luglio ed agosto sono stati particolarmente piovosi mentre nei mesi di maggio, giugno, ottobre e novembre, mesi nel quale normalmente si verificano diversi fenomeni piovosi, non è stata misurata una grande quantità di pioggia. Piovosità massima nel mese di agosto; - temperature: le massime giornaliere più elevate sono state raggiunte nei mesi di giugno, luglio e agosto, con un picco assoluto nel mese di luglio pari a 37 C a Lecco, registrato il giorno 21. I mesi più freddi sono stati gennaio, febbraio e dicembre: la temperatura più bassa, pari a 8.3 C, è stata registrata a Colico il 16 gennaio. - vento: nel 2006 è stata sempre inferiore ai valori medi decennali, ma in modo più marcato nei mesi di gennaio, febbraio, settembre ed ottobre. L andamento della velocità media del vento risulta essere più elevata nei mesi estivi. D altra parte la massima velocità oraria di 10.1 m/s è stata registrata a Colico il 12 marzo. Il monitoraggio della qualità dell aria della è effettuato tramite 9 stazioni fisse così ripartite: tre urbane, quattro suburbane e due rurali. L inquinante più problematico, si è confermato essere rappresentato dal particolato fine (il PM 10 ), per il quale si sono registrati superamenti sia del limite giornaliero che di quello annuo in tutti i periodi dell anno su tutto il territorio. Il secondo inquinante è l ozono ma in questo caso i superamenti sono di entità minore e non interessano né la città di Merate né quella di Lecco, dove, però, troviamo dei superamenti per quanto riguarda il NO 2. Le fonti di emissione di PM 10 sono principalmente rappresentate dal trasporto su strada e dalla combustione non industriale, comprendente un ruolo non irrilevante della combustione di legna per il riscaldamento civile (dati Rapporto Lo Stato dell Ambiente in Lombardia 2006 ARPA Lombardia). La raccolta dei rifiuti è garantita in modo coordinato per tutto il territorio da un unica azienda che gestisce anche il loro trattamento e smaltimento, nonché il parziale recupero come energia presso l impianto di termocombustione di Valmadrera. La raccolta differenziata, che ha visto una crescita continua negli anni, nel 2006 ha raggiunto il 55,7%, una prestazione di eccellenza se paragonato con altre aree italiane. Complessivamente, il recupero di materia ed energia sale all 88% ed è il più elevato in Lombardia. Nel 2006 la produzione annua complessiva di rifiuti urbani in provincia di Lecco è di tonnellate, con un incremento complessivo tra gli anni 2002 e 2006 pari a circa il 2,9%. La produzione provinciale annua pro capite è di circa 479 kg, mentre è superiore nelle zone del Lario Orientale e della Valsassina, anche a causa dei flussi turistici. La produzione di rifiuti speciali nel 2006 è pari a tonnellate. I consumi di energia sono al centro delle preoccupazioni ambientali di scala globale. Per quanto riguarda l energia elettrica, la mostra una tendenza all aumento dei consumi (+5,6% dal 2001 al 2006), soprattutto domestici e del settore terziario. Nella porzione meridionale della Provincia si registrano i consumi più elevati. 16

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