C.F.F.L.M.P. Planetary Research Team Associazione Astronomica Nazionale di Liberi Pensatori. Circolare n. 9/2007

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1 C.F.F.L.M.P. Planetary Research Team Associazione Astronomica Nazionale di Liberi Pensatori Sede: c/o Osservatorio Astronomico Comunale di S. Giovanni Persiceto - BO - Italy Circolare n. 9/2007 a cura di Rodolfo Calanca planetary_team@tiscali.it sito: Indice o o o o Il punto sul Progetto Vesta Procedura per la fotometria automatica di asteroidi con IRIS Simulazione dell aspetto di Vesta fino al 20 giugno p.v. Aperta una collaborazione con Associazioni Astronomiche africane per la misura della parallasse di Vesta. Questo documento è stato trasmesso a: Cristian Fattinnanzi mail: fattinnanzi.c@gmail.com Gilberto Forni mail: gilbe48@libero.it Valentino Luppi mail: luva4949@libero.it Ferruccio Zanotti mail: fzanotti1@aliceposta.it Pietro Bergamini mail: eispbi@alice.it Valerio Fontani mail: el.crab@libero.it Giuseppe Pupillo mail: G.Pupillo@isac.cnr.it Giovanni Anselmi mail: redazione@coelum.com Carmelo Zannelli mail: c.zannelli@virgilio.it Germano Borgatti mail: omarb@compu-net.it Angelo Angeletti mail: angelo.angeletti@virgilio.it Claudio Bottari mail : bnryb@tin.it Claudio Lopresti Mail: yclop@yahoo.it Claudio Bertozzi Mail:cbertozzi@consulentiassociati.com Silvano Paglierini Mail: fs128@libero.it Questa circolare è inviata anche ad un ampia lista di appassionati di astronomia, potenzialmente interessati ai programmi descritti nel seguito. Nel caso però che le future circolari del Team non fossero gradite (e di ciò ovviamente ci scusiamo), per sospenderne il ricevimento basterà inviare un messaggio a: planetary_team@tiscali.it, riportando la dicitura: circolari non gradite. 7 giugno

2 PROGETTO VESTA 2007 promosso in collaborazione con la rivista COELUM Astronomia Il punto sul Progetto Vesta Le condizioni meteo di queste ultime settimane, non certo favorevoli, stanno fortemente penalizzando le attività connesse al Progetto Vesta. Nello scorso fine settimana alcuni osservatori erano pronti ad approfittare di un qualsiasi spiraglio di sereno tra le nuvole, in particolare Carmelo Zannelli da Palermo e Claudio Lopresti da La Spezia. Purtroppo però non c è stato nulla da fare! Speriamo che il prossimo fine settimana favorisca maggiormente le osservazioni. Per cercare di ottenere qualche risultato nell ambito della misura della parallasse di Vesta ho attivato una serie di contatti con associazioni astronomiche dell Algeria, Etiopia, Ghana, Niger e Sudafrica. Come potrete leggere nell appendice, pare che l associazione astronomica ASSA sudafricana sia disponibile alla raccolta di immagini, anche se le condizioni meteo (lì è inverno), non sono delle migliori. Invito tutti ad impegnarsi al massimo anche nelle riprese astrometriche e di parallasse, non vorrei che arrivassero immagini da migliaia di chilometri e noi invece non avessimo prodotto nulla! Erasmo Taglioni, uno dei più attivi membri del team, continua a realizzare immagini in alta risoluzione, sfruttando ogni momento di cielo sereno. Sono convinto che, con un po di fortuna, ce la farà a risolvere il disco di Vesta! Auguri Erasmo! Le immagini di Vesta del 3 giugno scorso realizzata con webcam da Erasmo Taglioni 2

3 Ecco cosa scrive a commento delle sue ultime riprese: La situazione meteo non mi aiuta! Solo la sera del 3 Giugno, proprio per esser "tignosi", sono riuscito ad avere una strettissima finestra di circa 15 minuti, dalle alle Seeing ottimo, ma trasparenza molto meno. Non immaginavo che da due filmati presi in fretta e furia, tra una nube e l'altra, potessero in pratica restituirmi immagini che considero sicuramente le migliori fino ad ora realizzate. Probabilmente per l'ottimo seeing, questa volta le dimensioni di Vesta sono comprese davvero in una manciata di pixel (non più di 20). Non si notano particolari, comunque pazienza e speranza, forse si potrebbe fare ancora meglio Porto all attenzione di tutti una immagine a largo campo realizzata da Roberto Pellin che la commenta così: Vi anticipo una foto di Vesta scattata con la mia Eos 350D ieri sera (4 giugno) Tempo di esposizione 0.5 secondi focale di ripresa 800mm a F4, 400 ISO, alla foto e' stato sottratto il relativo Dark e Flat field (a cui a sua volta ho sottratto il dark, flat field). Spero che il meteo ci regali delle serate favorevoli visto che e' il momento migliore! A proposito Vesta era visibile nel mirino della mia reflex... Il campo di Vesta ripreso la notte del 4 giugno fa Roberto Pellin. Si noti che con appena 0,5 secondi di esposizione Roberto ha rilevato una stellina quasi impercettibile di magn. 9 visuale (SD-14441). La stella HR 6140, di magn. 5,7, sarebbe invece potuta servire quale confronto per la costruzione della curva di luce di Vesta. Il campo è di ben 64 x94. Questa immagine di Roberto ci ricorda che uno degli obiettivi principali del progetto Vesta è di ottenere la sua curva di luce. Per conseguire questo risultato basterebbe eseguire, ogni due minuti, una esposizione simile a quella di Roberto, per un periodo di circa tre ore. Al termine delle tre ore avremmo 90 immagini fotometriche che coprirebbero un tempo pari al circa il 60% del periodo di Vesta: PROVIAMOCI, LEGGETE QUI SOTTO I SUGGERIMENTI PER LE RIPRESE! 3

4 ASTROMETRIA E DETERMINAZIONE DELLA PARALLASSE DI VESTA DAL 1 al 20 giugno Le riprese astrometriche (senza filtri) finalizzate alla misura della parallasse, devono essere eseguite con digicam (Canon EOS, Nikon, ecc.) a 400 ISO. Bastano telescopi anche molto piccoli (vanno benissimo cannocchiali di 8-15 centimetri) con focali di circa 1000 mm (per avere un campo molto ampio, con diverse stelle di confronto). Le immagini che a noi interessano possono essere sia in formato JPG sia FITS (però compresse, in modo da essere trasmesse agevolmente per ). FONDAMENTALE: Il dischetto di VESTA NON DEVE AVERE PIXEL SATURI, per questo motivo il tempo d esposizione, in prima approssimazione, si troverà con la formula seguente, utilizzabile per le digicam: t = (10^0.4(m+13.3))/(ISO *D 2 ) Dove: t è il tempo di esposizione in secondi, m, è la magnitudine di Vesta, mentre ISO è la sensibilità del sensore; D (mm) è il diametro del telescopio. Ad esempio, il 31 maggio Vesta è di magnitudine m = 5,4 e se il sensore è tarato su di una sensibilità ISO = 400, con un telescopio di diametro D = 200 mm, avremo: t = 2 secondi circa, mentre se D = 400 mm, avremo: t = 0.5 secondi. Le riprese di Vesta vanno eseguite ESATTAMENTE (± 1 secondo di tempo) nei seguenti orari e nei giorni indicati nella tabella, il tempo indicato (TU, tempo universale) è quello di metà esposizione (nelle serate durante le quali si ritiene di poter acquisire le immagini, non sarà indispensabile eseguire tutta la sequenza, ma bastano anche solo tre o quattro riprese). ESTENDO QUI IL PERIODO DELLE OSSERVAZIONI ASTROMETRICHE DI VESTA PER LA MISURA DELLA PARALLASSE FINO AL 20 GIUGNO INDICO GLI ISTANTI DI META POSA (Importante: il tempo è Universale, TU, qui ci si riferisce all istante di mezza esposizione, l errore ammesso è di ± 1 secondo; sincronizzare il PC o la digicam prima dell inizio delle riprese) 7 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 8 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 9 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 10 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 11 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 12 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 13 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 14 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 15 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 16 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 17 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 18 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 19 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 20 giugno 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 4

5 NOTE DI FOTOMETRIA PER LA COSTRUZIONE DELLA CURVA DI LUCE DI VESTA NEL MESE DI GIUGNO Le riprese per la fotometria di Vesta (con CCD o fotocamere digitali a 400 ISO), vanno eseguite a partire dalle 22:30 TU e dovrebbero essere condotte per almeno 3 ore, con intervalli tra un immagine e l altra di 2 minuti. E assolutamente fondamentale che il pixel più luminoso di Vesta non superi il 50% della FWC, ciò per avere un alta precisione fotometrica nella costruzione delle curve di luce. UTILIZZATE ANCHE FILTRI R OPPURE V. Una complicazione non da poco è che nella zona di Vesta vi sono pochissime stelle più luminose della 10 a, pertanto la focale del telescopio non dovrebbe superare 1 metro. Riassumo di seguito la procedura per le riprese fotometriche. PROCEDURA PER LA RIPRESA DI IMMAGINI FOTOMETRICHE PER LA CURVA DI LUCE 1. Data l alta luminosità di Vesta, si possono utilizzare anche piccoli telescopi (rifrattori da 8 cm in su; per i riflettori si può tranquillamente partire dal 114). Chi possiede fotocamere digitali le preferisca ai CCD classici, in modo da sfruttare il maggior campo angolare coperto a parità di focale. E ovvio che in un campo di grandi dimensioni possiamo reperire un numero molto maggiore di stelle per la fotometria e l astrometria (esempio: l immagine di Roberto Pellin mostrata sopra). Qualunque siano le dimensioni del telescopio, per il programma di fotometria finalizzato alla curva di luce consiglio di non superare il metro di focale. Chi possiede filtri V oppure R li utilizzi senza incertezze. 2. Sincronizzare l orologio della digicam sul Tempo Universale (NO ORA LEGALE), a ±1 secondo di tempo. 3. Sfocare leggermente l immagine, come nell esempio qui sotto. La sfocatura migliora la precisione della misura fotometrica. A fianco, esempio di immagine sfocata di un asteroide. La luce è distribuita su di un area maggiore, pertanto l aumento della superficie di misura consente precisioni fotometriche migliori. E però da tener conto che si dovrà allungare anche di 4 o 5 volte il tempo di esposizione. NON DIMENTICARE MAI CHE NESSUN PIXEL DELL ASTEROIDE DOVRA ESSERE IN SATURAZIONE! Anzi, il pixel più luminoso dovrebbe avere un valore ADU pari a circa la metà del valore di saturazione. 4. Riprendere (ad ISO 400) almeno 3 flat con il metodo Valentino, usando cioè lo schermo di un portatile (vedere mio articolo su Coelum n. 103, pp ), sempre che il telescopio non superi i 20 cm di diametro. In alternativa, riprendere uno schermo da diapositive uniformemente illuminato da lampade alogene. Eseguire i dark e i bias. 5. Puntare il campo di Vesta ed acquisire le immagini necessarie per determinare con esattezza il tempo di esposizione, con la procedura seguente. Misurare Vesta con IRIS od altro, prendendo il valore del suo pixel più luminoso, inserire quindi i diversi punti, in funzione del tempo di esposizione, in un grafico EXCEL. 6. Ora si potrà determinare il tempo di esposizione prendendo quello che fornisce un valore del pixel più luminoso dell asteroide pari a circa il 50% della FWC. QUESTO TEMPO DI ESPOSIZIONE E QUELLO CHE SARA UTILIZZATO DURANTE TUTTE LE RIPRESE DI VESTA. 7. Le riprese dell asteroide ai fini fotometrici ed astrometrici si effettueranno ogni due minuti e per un tempo di 3-5 ore. 5

6 L ALTA RISOLUZIONE DI VESTA Tutti coloro che desiderano riprendere l asteroide in alta risoluzione dovranno effettuare le osservazioni tra le 23:00 e 0:30 TU. In particolare, suggerisco di eseguire delle riprese ogni 120 secondi (con focali comprese tra i 6 e i 10 metri, in funzione delle condizioni del seeing, con telescopio diametro compreso tra i 20 e i 40 cm) con inizio nei seguenti istanti: 23:00; 23:10; 23:20; 23:30; 23:40; 23:50; 24:00; 0:10; 0:20; 0:30. Vi prego di rispettare gli istanti indicati: ciò ci consentirà di accertare, dal confronto tra immagini ottenute da osservatori diversi, se eventuali macchie di albedo sono reali oppure introdotte da artefatti di elaborazione. I TEMPI DI RIPRESA PER L ALTA RISOLUZIONE DIFFERISCONO DA QUELLI PER LA PARALLASSE, TENETE CONTO! PROCEDURA PER LA FOTOMETRIA AUTOMATICA DI ASTEROIDI CON IRIS 5.41 CON ESEMPIO Alcuni membri del Team mi hanno chiesto di illustrare una procedura che consenta di costruire rapidamente la curva di luce di un asteroide. Naturalmente tale procedura potrà essere applicata al caso di Vesta. Così, nel seguito, illustro l intero algoritmo, ed i relativi singoli passaggi, necessari per realizzare la fotometria d apertura automatica di asteroidi con la versione 5.41 di IRIS. Utilizzo, come esempio, 60 immagini di 39 LAETITIA realizzate da Valentino Luppi e Gilberto Forni all Osservatorio di S. Giovanni Persiceto il 14 dicembre Le immagini dell asteroide saranno già state pretrattate, e quindi i file che useremo saranno dei FITS calibrati (tramite l applicazione del bias, dark e flat field). Il campo dell asteroide 39 Laetitia la notte del 14 dicembre ripreso da Valentino Luppi e Gilberto Forni all Osservatorio di S. Giovanni Persiceto (BO). Le stelle di confronto per la Fotometria d apertura sono indicate con i numeri 1 e 2. Le immagini sono leggermente Sfocate, offrono perciò un area maggiore di misura che migliora la qualità fotometrica. 1. Operazione di messa a registro delle immagini. Caricare la prima immagine (39-laetitia1.fit) e delimitare un area quadrata intorno ad una stella (non sull asteroide!). Quindi entrare in: >PROCESSING > STELLAR REGISTRATION ed inserire le informazioni richieste. IRIS genera una sequenza di immagini lae1; ; lae90, allineate. 6

7 Con il tasto sinistro del mouse si delimita una zona quadrata o rettangolare Intorno ad una stella (non intorno all asteroide!). La zona delimitata deve essere ampia (anche 300x300 pixel) per compensare l eventuale shiftaggio delle immagini. In STELLAR REGISTRATION si compila l intero modulo, iniziando con il nome generico, l output ed il numero dei file (60 file). 2. E opportuno controllare che l allineamento delle 60 immagini dell esempio sia realmente avvenuto, con la procedura: >VIEW >ANIMATE; se tutto è OK, si vedrà molto bene il moto dell asteroide. IMPORTANTE: Mentre preparavo queste note, al punto n. 1 della procedura ho delimitato un area troppo piccola (50x50) intorno alla stella e l allineamento non è riuscito. Ho quindi allargato il quadrato fino a 300x300 pixel e, con quest area, finalmente tutte le immagini si sono allineate. Si controlli, con i comandi di animazione, se la messa a registro di tutte le 60 immagini è realmente avvenuta. 3. Calcolare lo spostamento in pixel dell asteroide tra la prima e l ultima immagine. Si rilevi il Giorno Giuliano corrispondente alla prima e dell ultima immagine. Supponiamo di operare sui 60 file di immagini di 39 LAETITIA, prenderemo la prima e l ultima immagine originale: > Load 39-laetitia60 > Info Giorno giuliano = > load 39-laetitia1 > info Giorno giuliano = Differenza giorni 7

8 La somma della prima e dell ultima immagine della serie mostra bene lo spostamento di 39 Laetitia. In COMMAND sono mostrati, in successione, i comandi per la somma. Nel riquadro superiore di OUTPUT evidenzio in rosso lo spostamento sui due assi Dell asteroide. Per trovare lo spostamento dell asteroide tra la prima e l ultima immagine della sequenza: > load lae1 > add lae60 > dist Con il comando dist si attiva l invito a cliccare sulla prima e sulla seconda posizione di 39 LAETITA. Nel riquadro appare: DX = DY = Si calcola ora lo spostamento giornaliero di 39 LAETITIA: VX = DX/DIFFERENZA = 96,234/ = 1172,156 pixel/giorno VY = DY/DIFFERENZA = 5,575/ = 67,905 pixel/giorno 4. ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DI FOTOMETRIA AUTOMATICA. Caricare la prima immagine allineata (lae1.fit), quindi entrare nel menù ANALYSIS, attivare il comando SELECT OBJECTS; apparirà il simbolo a fiocco di neve ; selezionare, per primo, l asteroide e, in successione, le stelle di confronto (in questo esempio ne ho scelte due). Ancora nel menù ANALYSIS, attivare il comando AUTOMATIC PHOTOMETRY, apparirà il seguente riquadro: 8

9 E fondamentale compilare tutta la maschera, come qui sopra indicato. Nel nostro caso, Input generic name è il file generico lae, Number è il numero delle immagini (60), il file di uscita (output data file) è fotom.dat. Attiviamo anche l uscita in magnitudini relative (magnitude output, con la quale, nel file fotom.dat le magnitudine relative sono calcolate con la formula: m = -2.5 log (I)). Con #1, abbiamo le coordinate di LAETITIA; #2 e #3, quelle delle stelle di confronto. Si noti che è indispensabile inserire i valori VX e VY, calcolati al punto 3. Si dovrà anche selezionare la voce: Aperture photometry e si dovrà anche compilare ogni campo indicato con Radius. I valori dei campi (20; 25; 32), non sono stati scelti a caso. Il più importante è il radius 1, che circoscrive l immagine dell oggetto da misurare, esso non deve essere troppo piccolo, altrimenti si rischia di perdere una parte della luce dell oggetto (si vedano anche le importantissime considerazioni al punto 6). L output fornisce la media (mean) = ; e lo scarto (deviation) = Il file fondamentale è FOTOM.dat, nel quale abbiamo: 1 colonna = Giorno Giuliano; 2 colonna = magnitudine strumentale di LAETITIA, le altre due colonne contengono le magnitudini strumentali delle stelle di confronto. 5. La curva fotometrica di LAETITIA si può costruire con l ausilio di due file: DELTA.dat, il quale dà, però, in ascissa, un semplice numero crescente; il secondo file è DELTA2.dat, nel quale invece è riportato il 9

10 giorno giuliano e la differenza di magnitudine tra l asteroide e le stelle di confronto. Personalmente preferisco usare quest ultimo file. Si utilizzi EXCEL per tracciare il grafico della curva di luce. Grafico della parte di curva di luce ottenuta con le 60 riprese eseguite da Luppi e Forni. Ho utilizzato il file DELTA2.dat, ma ho soppresso, per ragioni di visualizzazione, la parte intera del Giorno Giuliano. La curva mostra che 39 LAETITIA, in due ore, aumenta di luminosità di circa 0,25 magnitudini. 6. MOLTO IMPORTANTE: E necessario verificare la qualità delle stime di magnitudine attraverso le variazioni dello scarto tipico (deviation), ripetendo il passo 4: si dovrà variare il raggio del cerchio interno di misura (radius 1). Ripetendo ogni volta la procedura 4, si può costruire la seguente tabella: Raggio interno (radius 1) Scarto tipico (deviation) 14 pixel pixel pixel pixel pixel pixel Appurato che lo scarto tipico minore corrisponde ad un raggio di 14 pixel, sarà questo il valore del radius 1 che utilizzeremo per raffinare la costruzione della curva di luce. RICORDARE CHE LA SCELTA DI UNA CORRETTA DIMENSIONE DEL CERCHIO DI MISURA INTERNO MIGLIORA LA PRECISIONE DELLA CURVA FOTOMETRICA. 10

11 APPENDICE CONTATTI CON ASSOCIAZIONI ASTRONOMICHE AFRICANE PER L APERTURA DI UNA COLLABORAZIONE SUL PROGETTO VESTA Di seguito riporto la lettera e la documentazione che ho inviato ad Associazioni del Sud Africa. Mi ha immediatamente risposto, con grande gentilezza, Georg Mayer, Chairman della ASSA Cape Centre. Ecco il testo del suo messaggio: Bon giorno Rodolfo, thanks for your message which I have passed on to some of our members which have the necessary equipment. Having Winter here in Cape Town, we don't know what the weather will do. Let's see if anybody get's some data/pictures for you. Best regards and clear skies Georg Mayer Chairman ASSA-Cape Centre The Astronomical Association of Southern Africa Cape established Devo dire però che qualcuno ha già declinato l invito, adducendo la scarsità di strumentazione e l impreparazione tecnica. Tra questi, Jamal Mimouni, Presidente dell associazione algerina SIRIUS scrive: Dear Rodolfo Calanca, Thanks for the contact. Unfortunately, although your project is of much interest, and I did personnaly spent one hour last night watching Vesta with my kids, our Association don't have the instruments and expertise to be helpfull in that project.(we do have an ETX with a Toucam Pro but lack expertise at the level needed in your project). May be collaboration with Italian clubs may help fill the gap.yours kindly. Jamal Dr.Jamal Mimouni President Sirius Astronomy Association Che tradotto suona così: grazie per averci contattato. Purtroppo nonostante che il tuo progetto sia molto interessante e io stesso la scorsa notte abbia trascorso un'ora ad osservare Vesta con i miei figli, la nostra associazione non ha la strumentazione e la conoscenza necessarie per poter contribuire al progetto. (Abbiamo un ETX con una Toucam Pro ma ci mancano l'esperienza e la conoscenza al livello richiesto dal tuo progetto). Forse la collaborazione con altre associazioni italiani può aiutare a colmare questo gap. Cordiali saluti, Jamal

12 TESTO DELL INVITO AD ADERIRE AL PROGETTO CHE HO INVIATO AD ALCUNE ASSOCIAZIONI SUDAFRICANE, IN GHANA, ETIOPIA ED ALGERIA To the attention of the members of the Association, The Italian astronomy magazine Coelum ( of which I am the assistant editor, together with the Planetary Research Team (with seat at the astronomical observatory of San Giovanni Persiceto, Bologna, Italy) has promoted a research programme on the asteroid Vesta during the current opposition, joined by many Italian astronomy lovers. Please find enclosed the last issue of the team circular, unfortunately available only in Italian. One of the aims of the project is to obtain the measurement of Vesta parallax and, to do so, it would be necessary to have also astrometric observations far from Italy. For this reason I decided to contact the astronomical associations working in the southern hemisphere and ask for cooperation: would you be available to carry out observations simultaneously with observations conducted in Italy in the days mentioned below? In case you are, please find here below the programme and research methods (also including Vesta photometry). ASTROMETRY AND DETERMINATION OF VESTA PARALLAX Astrometric shootings (without filters) shall be performed with a digicam (Canon EOS, Nikon, etc.) at 400 ISO with small telescopes (10-15 cm telescopes are fine) with a ca mm focal length (in order to have a wide FOV). Images may be both in JPG or FITS format (zipped is better so they can be easily sent by ). VESTA DISK SHALL NOT HAVE SATURATED PIXEL, for this reason the time exposure, at first approximation, can be calculated with the following formula, when using a digicam: t = (10^0.4(m+13.3))/(ISO *D 2 ) where: t is the exposure time in seconds, m is Vesta magnitude and ISO is the sensor sensitivity; D (mm) is the telescope diameter. For example, on May the 31st Vesta magnitude is m = 5,4 if the sensor is calibrated at an ISO sensitivity = 400, with a telescope having a diameter D = 200 mm, the result is: t = about 2 seconds, whereas if D is = 400 mm, the result is: t = 0.5 secondi. Vesta shootings will be carried out EXACTLY (± 1 second) at the following times and in the days indicated in the table (time is Universal Time, UT), the time indicated is at about half of the exposure (it won t be necessary to perform the entire sequence in the evenings when it will be deemed possible to acquire the images): DATE AND TIME (UT) FOR ASTROMETRIC SHOOTING 1st June 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45; 22:48; 22:51; 22:54; 22:57; 23:00 2nd June 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45; 22:48; 22:51; 22:54; 22:57; 23:00 3rd June 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45; 22:48; 22:51; 22:54; 22:57; 23:00 4th June 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45; 22:48; 22:51; 22:54; 22:57; 23:00 5th June 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 6th June 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 7th June 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 8th June 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 9th June 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 10th June 22:15; 22:18; 22:21; 22:24; 22:27; 22:30; 22:33; 22:36; 22:39; 22:42; 22:45 12

13 PHOTOMETRY The shootings for Vesta light curve with digicam at 400 ISO shall be carried out from 11:30 p.m. TU and shall last minimum 3 hours, with 2 minutes intervals between one image and the other. It is important that the brightest Vesta pixel does not exceed 50% of the saturation value, in order to have a high photometric precision in the construction of light curves. R or V filters shall be used (please send the trasmittance curve). The telescope and the focal length to be used is the same as for the astrometry of the asteroid. 13

14 PROGETTO VESTA Elenco partecipanti Elenco aggiornato al 31 maggio Coloro che desiderano aderire, e ancora non l hanno fatto, possono richiedere la scheda di partecipazione a: planetary_team@tiscali.it Aree interesse Osservatorio o persona Latitudine (N) Longitudine (E) h.s.l.m. Telescopi utilizzati Sistemi di ripresa Astrom. Fotom. Alta risoluz. Osserv. S. Giovanni P m Rifl. 40 cm; rifr. 15 cm Can. 20Da; 350D; Vesta x x x Osserv. Monte d Aria m Rifl. 41cm; rifr. 17,8 cm Vesta Pro, ST7, Can. 20Da x x x Osserv. Scandiano m Rifl. 40 cm; rifr. 15 cm Vesta Pro; Canon 20Da x x x E. Canestrelli m Rifr. 7 cm; rifl. 15 cm CCD Meade DSI pro x G. Ciampechini m Celestr. XTL 91/4 Vesta Pro, Star. SXV-M7C x T. Colombo m Mak-New 15 cm Toucam Pro; Meade dsi x x R. di Nasso m SC C91/4; rifl. 8 cm SPC900; Can. 350D mod. x C. Fattinnanzi m Rifl. 25 cm Vesta Pro; Can. 20Da x G. Fontana m Mak 15 cm; SC 20 cm Toucam pro; Pentax ist x x V. Fontani m SC 20 cm; MTO 100 Toucam pro; Can. 400D x x x D. Gasparri m SC 23 cm; SC 35 cm Vesta Pro, ST-7XME x C. Lopresti m Rifr. 12 cm; Rifl. 18 cm ST-10xme x R. Pellin m Rifl. 20 cm Can. 350D x x E. Taglioni m SC 28 cm Toucam II, Can. 20Da x N. Tosi m Rifr. 12 cm; RC 30 cm Can. 350D; Can. D1 x x x G. Zanier m SC 20 cm Vesta pro x C. Zannelli m SC 28 cm; Rifl. 41 cm Vesta pro; Lumen. 2-1M x 14

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