contro nei confronti di per l'annullamento

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1 N /2013 REG.PROV.COLL. N /2013 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA Sul ricorso numero di registro generale 6925 del 2013, proposto da X...; contro Agenzia Delle Entrate - Direzione Provinciale Di..., rappresentato e difeso per legge dall'avvocatura, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12; nei confronti di Y...; per l'annullamento del diniego, mediante silenzio rifiuto, di accesso ai documenti di cui all istanza del ricorrente del 17/5/2013, ricevuta dall Amministrazione il 23/5/2013 a mezzo raccomandata A/R; per l accertamento del diritto del ricorrente a prendere visione ed estrarre copia degli atti menzionati nella suddetta istanza di accesso del 17/5/2013, per la condanna dell Amministrazione resistente all esibizione della suddetta documentazione. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Agenzia Delle Entrate - Direzione Provinciale Di... e di Y;

2 Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 2 ottobre 2013 il dott. Maria Grazia Vivarelli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO Il ricorrente è stato convenuto in giudizio dalla Sig.ra Y, dinanzi al Tribunale Civile di Z, con ricorso per separazione personale del 24/10/2012, depositato il 26/10/2012, con il quale veniva chiesto al Tribunale di pronunciare la separazione personale dei coniugi. Il ricorrente, al fine di tutelare i propri interessi nel giudizio di separazione, con nota del 17/5/2013, inoltrata il 21/5/2013 e ricevuta dall Amministrazione il 23/5/2013 a mezzo raccomandata, chiedeva all Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale..., di esercitare il diritto di accesso con riferimento ai documenti fiscali del coniuge Y e, in particolare, alle dichiarazioni dei redditi degli anni 2009, 2010 e 2011, contratti di locazione a terzi delle proprietà immobiliari dal 2009 alla data odierna, comunicazioni inviate da tutti gli operatori finanziari dell Anagrafe tributaria sezione Archivio dei rapporti finanziari relative ai rapporti continuativi, alle operazioni di natura finanziaria ed ai rapporti di qualsiasi genere, riconducibili alla Sig.ra Y anche in qualità di delegante o di delegata, dal 2009 alla data odierna, motivando il proprio interesse all esame e all estrazione di copia dei relativi documenti al fine di dimostrare la capacità reddituale della moglie. Decorso il termine di trenta giorni, l Amministrazione ha successivamente opposto diniego sotto forma di silenzio rifiuto. Il ricorrente affida il ricorso ai seguenti motivi: - violazione e falsa applicazione degli artt. 22, 24 e 25 della legge 7/8/1990 n. 241 s.m.i.; eccesso di potere per carenza di istruttoria e manifesta illogicità, in quanto

3 avrebbe un interesse attuale e concreto ad accedere alle dichiarazioni dei redditi della moglie, nonché ai contratti di locazione a terzi delle proprietà immobiliari della medesima e, infine, alle comunicazioni inviate da tutti gli operatori finanziari dell Anagrafe tributaria relative ai rapporti continuativi, alle operazioni di natura finanziaria e a rapporti riconducibili alla medesima Sig.ra Y, la quale avrebbe dichiarato una circostanza inverosimile, e cioè la titolarità di un unico conto corrente bancario presso un istituto bancario (...) peraltro diverso da quello in cui la stessa risulta titolare di un mutuo ipotecario (...); - violazione e falsa applicazione dell art. 2 della legge 7/8/1990 n. 241 s.m.i. in relazione agli artt. 22, 24 e 25 della medesima norma; violazione del principio di trasparenza dell azione amministrativa; eccesso di potere per carenza di istruttoria e manifesta illogicità. Nelle date del 7 e 8 agosto 2013 si costituivano in giudizio rispettivamente la controinteressata e la resistente. In prossimità dell udienza in Camera di Consiglio, la controinteressata depositava memoria e allegava documenti, insistendo per l inammissibilità del ricorso in quanto infondato in fatto e in diritto. Nella camera di consiglio del 2 ottobre 2013 la causa è trattenuta in decisione. DIRITTO Con ricorso a questo Tribunale notificato il 16 luglio 2013 e depositato il successivo 17 luglio il ricorrente, ai sensi dell art. 116 c.p.a., lamentava il diniego di accesso ai documenti di cui all istanza del 17/5/2013, ricevuta dall Amministrazione il 23/5/2013 a mezzo raccomandata A/R. I motivi dedotti con il ricorso possono essere trattati congiuntamente e in quanto fondati, possono essere accolti. In particolare, la giurisprudenza amministrativa ha riconosciuto il diritto del coniuge, anche in pendenza del giudizio di separazione o divorzio, di accedere alla

4 documentazione fiscale, reddituale e patrimoniale del coniuge, al fine di difendere il proprio interesse giuridico, attuale e concreto, la cui necessità di tutela è reale ed effettiva e non semplicemente ipotizzata sussiste uno stretto nesso di pertinenza tra il documento e la tutela dell interesse (cfr. TAR Lazio, Sez. I, n. 672/2011), in quanto i documenti fiscali del coniuge risultano oggettivamente utili al perseguimento del fine di tutela. Ritenuto, pertanto, che sussistono tutti i presupposti di legge il ricorso va accolto. Conseguentemente, il Collegio, accertato il diritto del ricorrente a prendere visione ed estrarre copia degli atti menzionati nell istanza di accesso del 17/5/2013, annulla il diniego tacito, condanna l Amministrazione resistente all esibizione della documentazione oggetto della richiesta nel termine di 30 giorni decorrente dalla comunicazione-notificazione della presente sentenza. Spese compensate per giusti motivi. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l effetto, annulla i provvedimenti impugnati e ordina alla Amministrazione di esibire al ricorrente, entro trenta giorni dalla comunicazione e/o notificazione della presente sentenza, i documenti da lui richiesti. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 2 ottobre 2013 con l'intervento dei magistrati: Franco Bianchi, Presidente Daniele Dongiovanni, Consigliere Maria Grazia Vivarelli, Consigliere, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

5 DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 21/10/2013 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)