DOMENICA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - 14 SETTEMBRE 2014

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1 DOMENICA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - 14 SETTEMBRE 2014 Henry Ossawa Tanner, Nicodemus, 1899, Joseph E. Temple Fund. Celebriamo l'esaltazione della santa Croce, strumento di tortura che non aveva nulla di esaltante ma da quando il Figlio di Dio vi è salito sopra, è diventato lo strumento più prezioso e più determinante per la storia dell'umanità, unico baluardo indistruttibile di salvezza universale per ogni uomo. Attraverso la follia della Croce, lo scandalo della sofferenza può diventare sapienza, e la gloria promessa a Gesù può essere condivisa da tutti coloro che desiderano seguirlo. Henry Ossawa Tanner fu un artista afro americano. Fu il primo pittore afro americano a ottenere successo internazionale, nonostante dovette trasferirsi all estero a causa di numerosi episodi di razzismo nei suoi confronti. Tanner è spesso definito un pittore realista per il suo stile di descrizione minuziosa dei suoi soggetti, come possiamo vedere in Nicodemo. L intimità e la calma della scena ci rende tutti partecipi del messaggio di Gesù, testimoni in prima fila. Con questa festa la Chiesa ci invita a ricevere questa sapienza divina, che Maria ha vissuto pienamente presso la Croce: la sofferenza del mondo, follia e scandalo, diventa, nel sangue di Cristo, grido d amore e seme di gloria per ciascuno di noi. Scelta dell immagine e commento di Sara Veronesi

2 LECTIO SUL VANGELO DELLA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE PREGHIERA O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione Lettura leggo per capire cosa dice il Signore Dal Vangelo secondo Matteo (Gv 3, 13-17) Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo. La salita al cielo è stato un tentativo fallito della mitologia (v. i Titani, Prometeo, Dedalo e Icaro). Non si possono rapire le cose del cielo. Nella visione della fede è il cielo che scende a portare i suoi doni sulla terra. In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: 13 Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell uomo. Innalzato significa esposto come uno stendardo, sacrificato, e anche glorificato. Nella visione della fede, la croce di Gesù è la chiave per il cielo. In Gesù, il Figlio, noi scopriamo l amore di Dio, comprendiamo la nostra dignità e la nostra liberazione dalla morte. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. 16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. L atteggiamento di Dio non è disposto alla condanna, ma alla salvezza. Non c è quindi una predestinazione nei confronti della salvezza, ma solo un accoglienza libera dell uomo attraverso la fede. 17 Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

3 Meditazione cosa Dio dice a me Preghiera cosa io posso dire a Dio Condivisione comunico ai fratelli quello che il Signore mi ha fatto capire Azione cosa può cambiare per me PRIMA LETTURA Dal libro dei Numeri (21, 4b-9) Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita. In quei giorni, 4 il il popolo non sopportò il viaggio. 5 Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». 6 Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d Israeliti morì. 7 Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. 8 Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». 9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita. SALMO RESPONSORIALE - (Salmo 77/78, ))

4 Non dimenticate le opere del Signore! Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l orecchio alle parole della mia bocca. Aprirò la mia bocca con una parabola, rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. Quando li uccideva, lo cercavano e tornavano a rivolgersi a lui, ricordavano che Dio è la loro roccia e Dio, l Altissimo, il loro redentore. Lo lusingavano con la loro bocca, ma gli mentivano con la lingua: il loro cuore non era costante verso di lui e non erano fedeli alla sua alleanza. Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggere. Molte volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore. SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi. (2, 6-11) Cristo umiliò se stesso; per questo Dio lo esaltò. 6 egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l essere come Dio, 7 ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall aspetto riconosciuto come uomo,

5 8 umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. 9 Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, 11 e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. PREGHIERA Mio caro Gesù, perché devi essere innalzato? Certo posto sull altare, elevato perché tutti possano adorarti, alzato perché ognuno di noi possa incontrare il Tuo sguardo mentre leva una preghiera al Cielo. Ma perché crocifisso? Non sopporto neppure l idea: il nostro Dio crocifisso, condannato ad una pena di morte così infamante da essere applicata solo allo straniero, allo schiavo Non sopporto neppure l idea: il Signore nostro umiliato e crocifisso nell incomprensione generale, condannato senza appello dall acredine della massa aizzata dal male Proprio Te, Gesù, il Cristo, inchiodato ad un legno e condannato all estremo supplizio In ogni chiesa, in ogni casa, sui sentieri di montagna e perfino al mio collo Ti incontro, crocefisso, faccio il segno della croce ma ancora non riesco a capire davvero il Tuo sacrificio estremo. Ai miei bambini mostro il segno della croce, che spiega la santissima Trinità. Benedico i miei cari tracciando sulla loro fronte la croce, con il segno che li unisce a Te. Gesù, Ti prego, perdonami per tutte le volte che non capisco e faccio il segno della croce in modo distratto e superficiale ed aiutami a comprendere il mistero della Croce che Tu, Gesù, da strumento di ignominia hai trasformato in strumento di salvezza.

6 La Tua crocifissione, mio caro Gesù, ha però un grande significato: la Tua offerta alla morte di croce manifesta la grandezza dell amore di Dio verso ogni essere umano. Infatti Tu, Gesù, sei morto per noi, per ognuno di noi, per me, per i miei peccati. La croce, odiata dal mondo, è la via misteriosa scelta da Dio per salvare l'umanità. La Tua morte preannuncia la Tua Resurrezione ed anche redenzione e salvezza universali. Il Messia Crocifisso che è scandalo per i Giudei e follia per i Greci è lo spartiacque della storia ed investe tutto il mondo. Gesù, Ti prego, liberami dalla tentazione di voler capire con il solo ragionamento i perché della storia ed aiutami ad affidarmi al sogno divino della salvezza eterna per tutti gli uomini. Concedimi la grazia di vedere nella croce non solo la Tua passione ma soprattutto la Tua glorificazione, perché attraverso la Tua croce siamo liberi dal peccato. La croce può spaventare: non sarei mai pronta per la croce e la sofferenza mi sembra inutile, ingiusta ed insopportabile. Il Tuo Vangelo, Gesù, mi invita però a "prendere e portare la croce" per dare senso a quegli eventi che nella vita mi causano dolore e mi mettono alla prova. La morte, la malattia, le ferite ricevute nella carne e nel cuore diventano per me, piccola creatura, un occasione per conoscerti meglio ed anche per somigliare un po a Te Gesù, Ti prego, liberami della paura che mi incute la croce e rendimi responsabile delle mie azioni di fronte alla sofferenza mia e dei miei fratelli. Donami la forza di ricordare loro che solo di fronte alla croce si può comprendere la gloria di un Dio che ci ama talmente da sacrificare il Figlio unigenito perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Amen. Marina Bosi I martiri della fede di questi giorni ci testimoniano l'attualità della croce. Nessuno di loro l'ha cercata la croce, Ma l'hanno accolta rendendo visibile e attuale l'amore di Cristo. Buona domenica don Giuseppe