Famiglia: lavoro, riposo e festa

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1 Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia TREVISO CELEBRAZIONE 2 RIPOSO SECONDO AGGIORNAMENTO PER SPOSI E FAMIGLIE FEBBRAIO 2012 Tempi e pause della vita familiare Famiglia: lavoro, riposo e festa Nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto (Gen 2,2) Entrare nel riposo Celebrazione

2 Traccia per la celebrazione La celebrazione fa sperimentare la bellezza del riposo, del ritrovarsi, del ricrearsi che fa partecipare alla creazione (le coppie hanno ricevuto precedentemente un cartoncino dove hanno scritto singolarmente le fatiche che portano con sé ogni giorno. Servirà per il percorso iniziale.) Pres: Nel nome del Padre Amen. Pres: La carità che ci accarezza, la dolcezza della benevolenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo siano con tutti voi. Tutti: E con il tuo Spirito. INTRODUZIONE Carissimi il riposo è una necessità per l uomo e per la coppia e noi vorremmo sperimentarlo e celebrarlo. Sembra una cosa ovvia, ma ha una sua radicale verità. Il riposo è costitutivo del lavoro, è cessare da un attività faticosa, fermarsi, poggiare e riposare sopra qualcuno, è ritrovare unità e armonia, confidenza, gusto della vita, é uscire dalla tensione e dare senso alla fatica, non è un fuggire. Spesso rischiamo di passare dal faticoso meccanismo del lavoro a quello solo apparentemente meno invasivo delle vacanze. Quanto oggi portiamo fuori casa il presunto riposo con le uscite, gli acquisti domenicali ai centri commerciali, con un divertimento spesso massacrante e produttore di altra tensione. Occorre ritrovare l unione creativa nella nostra vita e nelle relazioni a partire da quella sponsale e dalla sua radice radicata nel cuore di Dio. Imparare a poggiare la nostra vita sul Signore e sul nostro caro. Riposare è appoggiarmi su qualcuno che merita la mia confidenza: in te riposa l anima mia. Il riposo è il luogo dove Dio continua la sua creazione 2

3 Abbiamo pensato a questa celebrazione con un percorso iniziale e dei gesti concreti per esprimere la necessità di entrare nel riposo e ritrovare un ritmo di vita più umano e una unità di vita profonda. Canto iniziale: BENEDICI O SIGNORE Nebbia e freddo, giorni lunghi e amari, mentre il seme muore. Poi il prodigio antico e sempre nuovo del primo filo d erba. E nel vento dell estate ondeggiano le spighe: avremo ancora pane. RIT. Benedici o Signore, quest offerta che portiamo a Te. Facci uno come il pane che anche oggi hai dato a noi. Benedici o Signore, quest offerta che portiamo a Te. Facci uno come il vino che anche oggi hai dato a noi. Nei filari, dopo il lungo inverno, fremono le viti. La rugiada avvolge nel silenzio i primi tralci verdi. Poi i colori dell autunno coi grappoli maturi: avremo ancora vino. RIT. 3

4 Primo momento ENTRARE NEL RIPOSO Percorso Dal frutto del nostro lavoro: le nostre stanchezze (Ci si trova in un luogo adatto e dopo il canto e l introduzione si parte in coppia in direzione della Chiesa. Lungo il tragitto gli sposi condividono le stanchezze e le fatiche che stanno vivendo e che hanno precedentemente scritto sul cartoncino. La casa è il luogo della confidenza e la coppia quello dell affidarsi reciproco condividendo senza timori) Secondo momento DEPORRE TUTTO CIÒ CHE CI È DI PESO (al ritorno a casa un gesto familiare e normale è quello di togliersi le scarpe, ma con quelle non riusciamo spesso a togliere anche la tensione lavorativa) Prima di entrare in Chiesa ci si tolgono le scarpe si mettono le ciabatte. Si entra in Chiesa accolti da una musica o canto ( Voi siete di Dio - video musicale reperibile su You Tube ). Si prende posto sui banchi in coppia. 4

5 VOI SIETE DI DIO (Balduzzi/Casucci/Savelli) Tutte le stelle della notte le nebulose e le comete il sole su una ragnatela è tutto vostro e voi siete di Dio. Tutte le rose della vita il grano, i prati, i fili d erba il mare, i fiumi, le montagne è tutto vostro e voi siete di Dio. Tutte le musiche e le danze, i grattacieli, le astronavi i quadri, i libri, le culture è tutto vostro e voi siete di Dio. Tutte le volte che perdono quando sorrido, quando piango quando mi accorgo di chi sono è tutto vostro e voi siete di Dio. E tutto nostro e noi siamo di Dio. Ascoltiamo la Parola: Ebr 12,1-2 Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio 5

6 Deponiamo il peso fisico, abbandonarsi alle mani del Signore (il riposo fisico. Introduzione per riprendere contatto con l interiorità e chi la abita ) La preghiera dell abbandono Padre mio, Io mi abbandono a te: fa di me ciò che ti piace! Qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature. Non desidero niente altro, mio Dio. Rimetto la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l amore del mio cuore, perché ti amo. Ed è per me un esigenza d amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani senza misura, con una confidenza infinita, poiché tu sei il Padre mio. 6

7 Terzo momento POGGIARE IL CAPO SU CRISTO Davanti in vista è collocato un Crocifisso, viene fatta l esposizione eucaristica. Ogni coppia andrà davanti al Crocifisso, deporrà i fogli con le stanchezze, appoggerà la testa sul costato di Cristo e passando davanti all Eucaristia riceverà un cuscino. Gli sposi andranno poi al posto e lo porranno in mezzo a loro. Mentre viviamo questo momento ci accompagna l ascolto della Parola e il canto del Canone: Solo in Dio riposa la mia anima da Lui la mia salvezza. Guida: Riposo è lasciarci accogliere dall Amato, affidargli quanto ci angustia e preoccupa, sentire che cammina con noi, che abita le nostre fatiche e i nostri affetti. Mentre ci accostiamo a Lui ci accompagna la sua Parola creativa e generante, parola che invita a poggiare la nostra vita su di Lui con confidenza, senza timore, sicuri che Lui ci accoglie amandoci. Egli è qui e si comunica a noi senza riserve. Ascoltiamo con attenzione e riconoscenza le sue parole cariche di benevolenza e gioia nell incontro. Vivo con calma e serenità questo tempo di intimità col suo amore crocifisso, con la sua vita spezzata per noi, senza la preoccupazione di capire ma con il desiderio di affidare e lasciarci accogliere e custodire. In cuore esprimiamo la gratitudine per i doni e il bene che ci dona il Signore, proviamo a riconoscere i segni della sua opera, gli affidiamo tutto quello che stiamo vivendo. 7

8 Genesi 2, 1-3 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando. Matteo 11,27-28 Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Matteo 6,25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 8

9 Quarto momento SPENDERMI PER SPOSARTI OGNI GIORNO AFFIDARSI E PENDERSI CURA RECIPROCAMENTE Invitiamo la sposa a poggiare il capo sul petto o sulla spalla dello sposo, il cuscino è tra i due (tra noi Dio, nostro riposo!) e ad esprimere in confidenza quello che abbiamo in cuore: a te offro, ti dono, il Signore ti ti ringraziamo Signore Un dialogo cuore a cuore davanti al Signore in un gesto creativo e ricreativo Silenzio Padre nostro (durante il canto si fanno entrare i figli e ci si raccoglie in un abbraccio per la benedizione) VORREI SAPERTI AMARE Io vorrei saperti amare come Dio, che ti prende per mano, ma ti lascia anche andare, vorrei saperti amare senza farti mai domande, felice perché esisti, e così io potrei darti il meglio di me, 9

10 con la forza del mare, l eternità dei giorni, la gioia dei voli, la pace della sera l immensità del cielo, come ti ama Dio. Io vorrei saperti amare come ti ama Dio, che ti conosce e ti accetta come sei, tenerti tra le mani come voli nell azzurro, felice perché esisti, e così io potrei darti il meglio di me. io vorrei saperti amare come Dio, che ti fa migliorare con l amore che ti dona, seguirti tra la gente con la gioia che hai dentro, felice perché esisti e cos io potrò darti il meglio di me. con la forza del mare, l eternità dei giorni, la gioia dei voli, la pace della sera l immensità del cielo, come ti ama Dio. Pres: Preghiamo. Donaci, o Padre, la luce della fede e la fiamma del tuo amore, perché adoriamo in spirito e verità il nostro Dio e Signore, Cristo Gesù, presente in questo santo sacramento. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. Benedizione Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. 10

11 Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Canto: Ora è tempo di gioia L'eco torna d'antiche valli, la sua voce non porta più ricordo di sommesse lacrime di esili in terre lontane. Ora è tempo di gioia, non ve ne accorgete? Ecco faccio una cosa nuova:nel deserto una strada aprirò. Come l'onda che sulla sabbia copre le orme e poi passa e va, così nel tempo si cancellano le ombre scure del lungo inverno. Ora è tempo di gioia... Fra i sentieri dei boschi il vento con i rami ricomporrà nuove armonie che trasformano i lamenti in canti di festa. Ora è tempo di gioia... 11

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