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6 1 - Requisiti di prestazione energetica In relazione all applicazione della tabella di cui all art. 5 c. 3 del bando Valori Zona climatica corrispondenti S/V alle prescrizioni D D E E F del DM 311/06 dal 01/01/ ridotti del 30% e in relazione al Regolamento edilizio comunale (REC) vigente. 2. finiture esterne tali da limitare la temperatura superficiale; 3. elevati valori di isolamento termico ed inerzia termica, calcolati secondo UNI EN ISO e tali da raggiungere livelli prestazionali non inferiori alla classe III; controllo termico della radiazione solare incidente sulle strutture trasparenti, tramite: 1. valutazione delle superfici ottimali, tali da consentire adeguati livelli di illuminazione e limitare l assorbimento termico; 2. fattore solare delle vetrature non superiore ai valori indicati dalla tab. B.1, R. 6.4; 3. elevata resistenza termica; 4. schermature mobili; disposizione delle aperture tale da favorire la ventilazione naturale controllata; adozione di sistemi di raffrescamento ventilativo ambientale, con movimento passante ad effetto camino e valutazione dell opportunità di inserire scambiatori geotermici per il raffrescamento dell aria entrante. Rapporto di forma dell edificio S/V Zona climatica Comune di Ravenna E 2227 GG. Epi (kwh/m² anno) Tab. A1 Valore limite dell indice di prestazione energetica Epi per Edifici residenziali di nuova costruzione della classe E1, esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme. La prestazione energetica viene definita con i seguenti criteri e dispositivi. Il fabbisogno massimo di energia primaria per la climatizzazione invernale è definito dall indice di prestazione energetica massimo ammissibile Epi,max, che viene calcolato applicando i seguenti parametri: Zona climatica E, gradi giorno GG = 2227 Tipologia C1 Rapporto di forma S/V = 0,795 Indice di prestazione energetica Epi calcolato secondo tab. 1: 66,36 kwh/m² Tipologia C2 rapporto di forma S/V = 0,665 Indice di prestazione energetica Epi calcolato secondo tab. 1: 57,84 kwh/m² Il controllo del microclima interno all edificio in regime estivo sarà favorito dalla riduzione degli apporti termici (R. 6.4) con l adozione di criteri progettuali bioclimatici rivolti principalmente ai seguenti aspetti: valutazione del microclima dell edificio in rapporto alla situazione ambientale esistente (valutazione della radiazione solare incidente, della ventosità, effetti schermanti dovuti alla vegetazione e agli edifci circostanti); controllo termico della radiazione solare incidente sulle strutture opache, tramite: 1. sistemi schermanti; 35,7 76 L edificio sarà dotato di sistemi per il controllo dei consumi energetici (R. 6.5), volti in particolare ai seguenti aspetti: controllo automatico del funzionamento del generatore di calore, tramite centralina programmabile, in funzione della temperatura esterna; controllo della temperatura massima interna alle singole unità, tramite centralina programmabile su due livelli di temperatura agente sulla valvola di zona; controllo automatico della temperatura interna ai singoli locali, tramite valvole modulanti agenti sui singoli elementi scaldanti; contabilizzazione dei consumi di calore delle singole unità. L impianto elettrico delle singole unità sarà predisposto per un sistema automatico di comando e controllo del tipo bus, con adozione dello standard europeo EIB-Konnex e possibilità di intervento sui singoli componenti dell impianto di climatizzazione, sulle schermature mobili e sui sistemi di ventilazione naturale controllata. La limitazione del fabbisogno di energia primaria da fonte fossile sarà sostenuta dall utilizzo di fonti rinnovabili (R. 6.6) secondo i seguenti criteri: installazione di collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, di dimensioni tali da coprire il 60% del fabbisogno; installazione di impianti fotovoltaici a servizio delle singole unità immobiliari, in ragione di una potenza installata non inferiore ad 1 kw per ogni unità. Verrà valutata la convenienza tecnico-economica all installazione di impianti di potenza tale da coprire il fabbisogno di energia elettrica dell edificio. I moduli fotovoltaici ed i collettori solari termici saranno installati con la massima attenzione alla loro integrazione architettonica, in modo da sostituire funzionalmente i componenti tradizionali, in particolare come schermature e manto di copertura. Inoltre è necessario che l utilizzatore finale dell alloggio sia sensibilizzato ad una corretta gestione dell impianto di riscaldamento, mediante manuale d uso dell alloggio e dell organismo edilizio che sarà inserito all interno della SCHEDA DEL FABBRICATO obbligatoria al momento della richiesta di agibilità dell immobile. Infatti anche all utenza è dato un ruolo attivo all interno del processo per quanto concerne la conservazione nel tempo dei livelli di prestazione raggiunti.

7 2 - Uso razionale delle risorse idriche RV. 8.1 Riduzione del consumo di acqua potabile La limitazione del consumo idrico sarà ottenuta mediante il controllo dei seguenti parametri: quantità di flusso erogato; durata dell erogazione; temperatura d impiego. Si prevede d adozione dei seguenti componenti specifici: 1. Utilizzo di wc a scarico ultrabasso che vuotano la coppa con 2-5 litri d acqua pressurizzata o di aria compressa invece che ricorrere a grandi volumi di acqua a pressione atmosferica. Il water, a cui è imputabili circa il 30% del consumo idrico domestico, potrebbe altrimenti essere dotato di sciacquoni con lo scarico a tasto di stop, oppure quelli a doppio tasto con scarico differenziato; 2. dotare gli appartamenti di frangigetto o miscelatori di acqua e aria, che sono piccoli apparecchi da applicare ai rubinetti: il principio di funzionamento è molto semplice: all acqua del rubinetto viene miscelata dell aria in modo da avere un getto egualmente potente ma con un risparmio idrico che può arrivare al 50%; 3. per quanto riguarda i telefoni doccia, verranno scelti telefoni doccia già in commercio a risparmio idrico (erogazione di 10 litri al minuto anziché 20 tradizionali); 4. miscelatori termostatici automatici per il controllo della temperatura nelle vasche e nelle docce. dell acqua recuperata all interno della rete duale, secondo le disposizioni impartite dal gestore. Per quanto riguarda il progetto, il requisito verrà soddisfatto mediante la raccolta di acqua piovana dalla copertura, ed il suo riutilizzo per uso esterno, cioè annaffiatura delle aree verdi, lavaggio delle aree pavimentate, lavaggio auto. Funzionamento del sistema: L acqua piovana viene raccolta dalle grondaie, e tramite un sistema di tubature viene convogliata verso il filtro posizionato all imbocco del serbatoio. Il filtro ha la funzione di depurare l acqua dalla sporcizia e di incanalarla all interno del serbatoio tramite una tubazione la cui parte finale è rivolta verso l alto al fine di non creare turbolenze e quindi non rimuovere eventuali sedimenti nel fondo del serbatoio. L aspirazione della riserva d acqua avviene all interno del serbatoio a 15 cm. sotto il livello dell acqua tramite un tubo flessibile con galleggiante in modo da pescare l acqua più pura. L utente finale verrà sensibilizzato anche ad evitare sprechi, mediante manuale d uso dell alloggio che sarà inserito all interno della SCHEDA DEL FABBRICATO obbligatoria al momento della richiesta di agibilità dell immobile. Infatti anche all utenza è dato un ruolo attivo all interno del processo per quanto concerne la conservazione nel tempo dei livelli prestazione raggiunti. RV.8.2 Recupero per usi compatibili delle acque meteoriche Il requisito è convenzionalmente soddisfatto se vengono predisposti sistemi di captazione, filtro e accumulo delle acque meteoriche provenienti dalla copertura dell edificio e se vengono consentiti usi compatibili delle acque stesse. Gli usi compatibili esterni alle unità abitative sono i seguenti: annaffiatura delle aree verdi; lavaggio delle aree pavimentate; lavaggio auto; usi tecnologici; Gli usi compatibili interni alle unità abitative sono i seguenti: alimentazione delle cassette di scarico dei wc; alimentazione di lavatrici (a ciò predisposte); lavaggio auto; usi tecnologici relativi, per esempio, a sistemi di climatizzazione passiva/attiva. In presenza di una rete duale di uso collettivo gestita da Ente pubblico o privato, come prevista dal D.Lgs. 11/05/99 n. 152, è ammesso, come uso compatibile, l immissione di una parte

8 3 - Contenimento delle emissioni nocive nei materiali delle strutture, degli impianti e delle finiture RV.9.1 Impiego di materiali ecocompatibili Le murature esterne presenteranno spessore di 400 mm e saranno del tipo a cassetta, con muratura interna in blocchi di laterizio microporizzato con farina di legno, spessore 200 mm, intercapedine con isolamento termico in sughero, spessore 70 mm. La copertura sarà di tipo ventilato con tavolato ed isolamento termico in legno. I restanti maturali saranno eco-compatibili e riciclabili con ottime prestazioni termiche, come di sequito riportato: intonaci isolanti di calce e silicati; caldana in calce idraulica e sabbia; tinteggiature con pittura naturale a calce colorata con colori minerali per interno ed esterno.

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