Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 15

Transcript

1 B E O T EN U V N 2

2 Luca 24, Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. 16 Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. 17 Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». 1

3 18 Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è 19 accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere 20 e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi 21 l`hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino 23 al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l`hanno visto». 25 Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola 26 dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27 E cominciando da Mosè e da tutti i 28 profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse 2

4 29 Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già 30 volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 3 1 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro 32 vista. Ed essi si dissero l`un l`altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le 33 Scritture?». E partirono senz`indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, 34 dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali 35 dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l`avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 3

5 L avventura della scoperta I loro occhi erano incapaci di riconoscerlo E una situazione che ti riguarda direttamente: quante volte i fatti e personaggi del Vangelo o della Bibbia ti appaiono lontani e freddi, come tante statuine nel presepio. - Ricordati che la Bibbia non è nata come libro scritto, ma come esperienza vissuta e spesso anche sofferta da persone in carne ed ossa come te! - Anche quando non ci pensi o ti lasci distrarre da mille altre cose, Gesù ti vede, anzi, cammina al tuo fianco. Non gli spiace affatto di diventare tuo compagno di viaggio! 4

6 Tu solo sei così forestiero da non sapere ciò che è accaduto in questi giorni? Quante notizie senti o leggi sui giornali. Il più delle volte non ti interessano affatto ed anche quando ciò accade, fai presto a dimenticarle. - In ben 6 anni di catechismo hai sentito un infinità di notizie su Dio e qualcosa è certamente rimasto nella tua memoria. Non basta la memoria per portare il cuore alla Fede. Né tanto meno sono sufficienti alcune idee o conoscenze per aprire il nostro cuore alla meraviglia ed alla gioia di fronte ad eventi che toccano anche te direttamente (passione, risurrezione di Gesù...). - La prima scelta di Fede l hanno fatta i tuoi genitori per te. Le idee, che ti sei fatto, le hai ricevute in gran parte al catechismo. Quando ascolti le letture della Messa o la predica, ti senti un uditore passivo. Non lasciare che siano gli altri a fare tutto: scava nel profondo delle tue convinzioni... forse scoprirai in modo nuovo qualcosa che già hai sentito miriadi di volte. 5

7 Tutto ciò che riguarda Gesù nazareno... Eppure questi erano discepoli, ossia persone che avevano ascoltato direttamente Gesù ed avevano addirittura camminato al suo fianco! Le idee, i ricordi, i ragionamenti, per quanto utili e necessari, non bastano da soli a portare alla Fede. Il più delle volte diventano fonte di dubbio, interrogativi, obiezioni che, comunque, si fermano al cervello. Quelle donne che forse erano meno istruite dei due discepoli, già avevano il cuore colmo di gioia: semplicemente lo avevano incontrato e riconosciuto, grazie al legame di amicizia più che mai vivo nel cuore. - Gli umili, i semplici, coloro che si sentono ancora bisognosi di speranza, riescono a trovare Dio sulla loro strada. Sciocchi... non bisognava che il Cristo... e, cominciando da Mosè... Certe volte basta aprire gli occhi per scoprire il miracolo. Quelle pagine della Sacra Scrittura a cui fa riferimento Gesù, anche tu le hai lette e sentite. Quanti fatti strani (miracolosi) che noi consideriamo normali! Quanti legami tra di essi: il segno più evidente che Dio riesce a ricamare la storia, servendosi del contributo di ciascuno; anche del tuo! 6

8 Resta con noi, perché si fa sera Bellissimo questo invito a Gesù, sorto spontaneo dal cuore dei discepoli. Eppure ancora non lo avevano riconosciuto. Quella sera, accompagnata dal buio a motivo del quale invitano Gesù, riflette ben il loro stato d animo, con la delusione e il dubbio nel cuore. - Spesso anche tu ti trovi in situazioni simili. Non è così importante la sicurezza sul piano delle idee o dei propositi per sentirsi preparati ad ospitare Gesù. - Lascia fare allo Spirito, non vergognarti della tua fragilità. Non è casuale che, in un bellissimo inno, lo Spirito Santo venga indicato come l ospite dolce delle anime. 7

9 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero Finalmente il colpo di scena! Eppure non è accaduto nulla di straordinario, nessun miracolo. Quel semplice gesto dello spezzare il pane ha aperto i loro occhi. - Da soli non riusciamo a scorgere la presenza di Dio; abbiamo bisogno dello Spirito Santo. Quel gesto, però, ha avuto un effetto quasi magico solo perché legato ad un esperienza da loro personalmente vissuta. - La Fede è principalmente un esperienza di vita, ma della tua vita reale, quotidiana, con alti e bassi, con entusiasmi e delusioni, con slanci di affetto e sensazioni di solitudine. - Chi pensa che nel campo della Fede prima bisogna capirle e poi farle le cose (Preghiera, Messa, Confessione...) la riduce ad un percorso di tipo scolastico, privandola di ogni sentimento e gusto. 8

10 Il dono della Scienza Chi possiede questo dono è in grado scoprire l amore di Dio al di sopra di ogni creatura. Le stesse creature diventano altrettanti messaggi viventi di tale amore. - La luce dello Spirito ci aiuta a compiere un vero e proprio salto di qualità: dal Dio-creatore al Dio-Padre. - Anche se circondate da tutto il rispetto e l affetto dovuto, le creature non verranno mai trasformate in idoli; si apre una nuova strada che porta a Dio: dalle creature al Creatore. Idoli, creature, semplici oggetti Certamente anche ti sei creato una nicchia in cui conservi veri e propri idoli. - Quali le cose a cui dai eccessiva importanza tanto da diventarne quasi schiavo? - Quali di queste sono solo da ridimensionare e quali addirittura da eliminare? 9

11 Il dono della Pietà Siamo aiutati a dare la giusta risposta a tanto affetto da parte del Padre celeste. - Ci abbandoniamo a Lui in tutta semplicità. - Siamo certi di essere da Lui ascoltati e presi sul serio. - Non dubitiamo del suo premuroso aiuto e sostegno. - Ci sentiamo realmente suoi figli, amati, seguiti e guidati passo per passo. 10 Quel grande dono dimenticato (1 Gv. 3, 1-2) Facile dire Padre nostro, difficile pensare che Lui ci tratti realmente da figli. - In quali occasioni o situazioni di vita dovresti abbandonarti maggiormente a Lui? - Come cambierebbe la tua preghiera se veramente fossi convinto che egli ti ascolta? - Quali i momenti di preghiera in cui spesso il segnale è assente (sua lontananza o tue distrazioni)? Quali le cause? Quali i rimedi?

12 Il dono del Timor di Dio Nonostante la confidenza, è giusto lasciare a Dio tutta la grandezza e il rispetto che gli spetta. - Dio è l Altissimo e non lo si può prendere in giro. Riconoscere la sua superiorità significa prendere coscienza della nostra vera identità e dei nostri limiti. - Un sano Timore di Dio può aiutarci a stare lontano dalle scelte sbagliate che ci tornano solo a danno. - Guardare a Dio come al Giudice supremo significa pure orientare nella giusta direzione la nostra vita, evitando così la dannazione eterna. Dalla tenerezza al giusto rispetto - Quale grado di incidenza ha il giudizio di Dio (Comandamenti, Vangelo...) sulle tue scelte? - Leggi la Parabola della zizzania (Mt. 13, 24-30), applicala alla tua vita. Se Dio ti giudicasse adesso cosa troverebbe come grano buono e cosa, invece, come zizzania da bruciare? - Soffermati sulla Parabola del banchetto (Mt. 22, 1-14) e sulle parole 11 di san Paolo (1 Cor ): le tue Comunioni sono fatte in modo degno o si possono trasformare in motivi di condanna?

13 12 Siracide 16, 24-17,12 Genesi 3, 4-6 Luca 15, Sapienza 13, 1-9 Isaia 64, 6-7 Geremia 31, 9 Esodo 3, 7-10 Luca 11, Giovanni 3, 1-2 Osea 11, 1-4 Salmo 16 Salmo 34, 4-15 Esodo 3, 1-6 Luca 1, Galati 6, 6-10 Siracide 1, Matteo 13, Matteo 22, 1-14 Matteo 24, Cor. 11, 23-29

14 13 Spirito Santo, tu sei dispensatore di doni. Donami la Scienza e la Pietà e il Timor di Dio. Donami la Scienza vera, che va al di là dei calcoli astronomici e mi aiuta a scorgere il vero volto del Creatore.

15 Donami la Pietà! Fammi sentire che il Padre è sempre vicino a me; che mi vuole bene e mi perdona sempre, anche quando mi allontano da lui; che è sempre pronto ad accogliermi, abbracciarmi e farmi festa. Donami il santo Timore di Dio: la trepidazione e l ammirazione che si prova davanti a chi è grande, a chi è buono, a chi è bello. Fammi sempre sentire che lui è grande e io sono piccolo; lui è creatore e io creatura. 14

16 Ascolta...! 15 Vivo e presente nella Storia A differenza di noi egli guarda dall alto e riesce e cogliere l intero cammino della vita. Le strade, anche se alcune volte risultano un po storte, portano comunque ad una meta precisa. Davanti a lui siamo sempre in movimento è ciò non può che lasciare spazio alla speranza.

17 Bibbia: altro che semplice carta stampata! Troppo spesso siamo abituati a leggere la Bibbia come un libro qualsiasi, il cui argomento e Dio. Ma lui si è rivelato di persona, nei fatti concreti; i personaggi della Bibbia sono persone in carne ed ossa che lo hanno potuto incontrare realmente. Sarà Gesù ad invitarci a chiamare Dio con il nome di Padre. Già fin dalle prime pagine della Bibbia comunque Dio si comporta come tale e ci tratta come suoi amati figli. La speranza che è in noi L uomo che spera conta i fiori del suo giardino, non le foglie che cadono. L uomo che spera costruisce il futuro e gode in anticipo il futuro. L uomo che spera cammino come se avesse il cuore in tasca. 16 L uomo che spera nasce nuovo ogni mattina.

18 Non tutti possono diventare grandi, ma tutti possono diventare buoni. L uomo guarda l apparenza, Dio guarda il cuore 17 Le pecore talora si smarriscono perché brucano l erba senza mai alzare la testa.

19 Geremia 1, 4-16 Identikit di un giovane profeta Risposi: Ahimè, Signore Dio, ecco, io non so parlare, perché sono giovane Le vie del Signore sono infinite, ma spesso anche molto strane e indecifrabili! Questo giovane apparteneva ad una famiglia di sacerdoti maledetti e malvisti dalle autorità religiose di allora. Era giovane e si sentiva del tutto incapace per un compito così elevato e difficile (Ger. 1, 4-19). Bisogna però dire che non si è tirato indietro, anche se Dio ha giocato molto di astuzia: non gli ha rivelato tutto e subito: Dio non spreca mai la sua luce, ma accende una lampadina per volta. E così il nostro bravo giovane si ritrova con le 18 spalle al muro!(ger. 12, 1-6)

20 Geremia, il Signore voleva affidarti un incarico difficile: parlare a suo nome. Tu non volevi accettare. Avevi paura. Perché eri giovane. Il Signore ha insistito: Ho pensato a te prima che ti formassi nel grembo di tua madre, Fidati! Io sarò con te e ti proteggerò. E tu hai accettato. 19

21 Geremia, il Signore ha pensato anche a me, come a tutti, da sempre, e chiede a me di vivere secondo il suo progetto su di noi. Noi possiamo dirgli di no. Io posso dirgli di no. Perché ci ha creati liberi. Ma lui ci ha pensati alla grande; se gli diciamo di no, saremo poca cosa.. 20 Geremia, aiutami a vincere le mie paure e a dirgli sempre di si. Anche se mi chiamasse a cose difficili, anche se tutti mi dessero contro, anche se mi prendessero per un illuso. Non voglio deluderlo, Non voglio essere una cosa da poco.