Ordinamenti didattici D.M. 270
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- Irene Pizzi
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1 Pagina 1 di 6 false Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca: Ordinamenti didattici d'ateneo In collaborazione con L-43 - Diagnostica per la conservazione dei beni culturali TECNOLOGIE E DIAGNOSTICA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO Università Classe Nome del corso Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Codice interno all'ateneo del corso Il corso é Università degli Studi di CAMERINO L-43 -Diagnostica per la conservazione dei beni culturali TECNOLOGIE E DIAGNOSTICA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO modifica di: TECNOLOGIE E DIAGNOSTICA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO ( ) Technologies and Diagnostics for Conservation and Restoration italiano trasformazione ai sensi del DM 16 marzo 2007, art 1 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali (ASCOLI PICENO cod 57375) Data di approvazione della struttura didattica Data di approvazione del senato accademico Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Modalità di svolgimento Eventuale indirizzo internet del corso di laurea Facoltà di riferimento ai fini amministrativi 13/02/ /02/ /02/ /01/ convenzionale SCIENZE e TECNOLOGIE Massimo numero di crediti riconoscibili 12 DM 16/3/2007 Art 4Nota 1063 del 29/04/2011 Numero del gruppo di affinità 1 Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-43 Diagnostica per la conservazione dei beni culturali I laureati nei corsi di laurea della classe devono essere in grado di eseguire indagini di diagnostica scientifica mirate alla conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche di materiali impiegati nei beni culturali al fine di garantirne la salvaguardia e la conservazione. Pertanto i laureati della classe devono: possedere una solida formazione scientifica di base; possedere una buona padronanza dei metodi e delle tecniche di indagine e d'interpretazione dei dati per la conoscenza, il recupero e la conservazione dei beni culturali; possedere adeguate conoscenze tecnico-scientifiche: - sulle caratteristiche morfologico-strutturali del bene culturale, - sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che lo compongono, - sulle possibili tecnologie d'intervento per il restauro e la conservazione, - sulle applicazioni archeometriche nei diversi campi di interesse; possedere adeguate competenze per individuare interventi mirati a contrastare i processi di degrado e di dissesto dei beni culturali in uno o più dei seguenti settori: architettonico, storico-artistico, archeologico, archivistico e librario, musicale, teatrale, cinematografico, scientifico, ambientale, antropologico; possedere adeguate competenze e metodologie per la gestione dei dati, la comunicazione e la gestione dell'informazione; essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'unione Europea oltre l'italiano.
2 Pagina 2 di 6 I laureati della classe saranno in grado di svolgere: indagini scientifiche per l'individuazione delle cause e dei meccanismi del deterioramento del bene culturale, analisi e valutazione dei risultati e costruzione di modelli utili ad individuare azioni di conservazione e di restauro più appropriate; diagnostica prima, durante e dopo l'intervento di conservazione; lavoro in gruppo al fine di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. attività nelle istituzioni preposte alla gestione ed alla manutenzione del patrimonio culturale e nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo e del recupero ambientale. I laureati della classe svolgeranno attività professionali presso le istituzioni preposte alla gestione e alla manutenzione del patrimonio culturale, enti locali e istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della salvaguardia, conservazione, e tutela dei beni culturali. Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, attività esterne, come tirocini formati-vi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, per il conseguimento dei crediti richiesti per le 'altre attività formative', con le quali sarà possibile definire ulteriormente, per ogni corso di studio, gli obiettivi formativi specifici, anche con riferimento agli specifici profili professionali. Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C) Il presente ordinamento nasce da una revisione del Corso di Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (classe 41 ex-dm509/1999) in accordo con le indicazioni emerse dal Collegio dei Presidenti dei Corsi di Studio delle classi 41 e 12S delle Università italiane. I criteri che hanno originato la presente proposta di modifica sono scaturiti anche dal percorso di accreditamento per la certificazione di qualita' (ISO 9001:2000) che si è sviluppato negli ultimi anni nei corsi di laurea della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell'università di Camerino. La scelta della maggior parte degli insegnamenti proposti è stata fatta con lo scopo di garantire a tutti i laureati della classe L-43 una formazione con forte carattere multidisciplinare. Inoltre, tenendo in consideraazione il decreto interministeriale di emanazione della classe di laurea magistrale a ciclo unico LMR/02 in conservazione e restauro dei beni culturali del 2 marzo 2011 abilitante per la figura di restauratore dei beni culturali, il profilo di competenze che emerge adl nostro ordinamento della classe L-43 è quello del tecnico-diagnosta che opera nel campo dei beni culturali. Tale figura con elevate competenze nelle pricipale discipline scietifiche (SSD CHIM, FIS, GEO, BIO) utili per affinare ed approfondire la conoscenza dei materiali e delle tecniche di indagine sperimentale, possiede anche una buona capacità di comprensione del contesto storico -culturale del bene su cui opera. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione Il Nucleo rileva che le modifiche proposte per le LM 17 e 54 aumentano le possibilità di scelta da parte dell'utenza studentesca senza alcun detrimento della qualificazione dei corsi; per quanto riguarda la modifica riguardante la possibilità di attivare due curricula si prende atto della scelta evidentemente determinata dalla ormai ben definita caratterizzazione dell'attuale percorso formativo che non prevede curricula. Le modifiche proposte per la L-43 appaiono concepite nell'ottica di aderire alle procedure di qualità previste dalla procedura AVA (ANVUR). Il NVA dà quindi il suo parere positivo alle modifiche proposte. Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Il Comitato di Indirizzo si è tenuto il giorno 16 gennaio 2013, Sono stati invitati alla consultazione i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni di categoria, di numerose aziende private. Erano presenti i rappresentanti delle imprese marchigiane: Guzzini, gruppo Loccioni, Faggioliati Pumps, ordine dei chimici, Varnelli. Il Direttore della Scuola illustra ai presenti i principali passaggi del nuovo processo di accreditamento, successivamente i referenti dei corsi di laurea hanno illustrato in modo completo e approfondito l'offerta formativa delle Classi, particolare rilievo è stato dato alla classi LM-17 Physics e LM-54 Chemistry and Advanced Chemical Methodologies, per le quali su richiesta degli studenti, si propone di passare da un regime di double degree obbligatorio' per ogni studente si passa alla possibilità per lo studente di scegliere tra il double degree o un programma di mobilità internazionale, sempre mantenendo la convenzione con l'ateneo straniero partner. Per quanto riguarda la L-43 viene fatta una proposta di modifica del RAD che non comporta alcuna variazione del corso di studi e che consistono nell'inserimento dei seguenti SSD IUS/01, SPS/09 e BIO/02 I presenti (rappresentanti del mondo del lavoro) valutano positivamente l'attivazione di consorzi con università straniere, ritenendo che la mobilità internazionale rientri nella discrezione dello studente, ed approvano le modifiche proposte. I rappresentanti delle Parti intervenute sottolineano l'importanza della conoscenza della normativa vigente e di un contatto diretto con le realtà produttive. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea si pone l'obiettivo della creazione di figure professionali in grado di intervenire, con competenze qualificate di carattere tecnico-scientifico, nel processo che accompagna gli interventi di conservazione e restauro dei beni culturali. In particolare, la figura professionale che scaturisce dal percorso formativo è quella del tecnologo per la diagnostica di beni culturali, già presente in molti altri paesi (europei e non). Tale figura, che ha un'importanza ed un ruolo del tutto paritario rispetto a quello di altre figure professionali, quali storici dell'arte, architetti, archeologi, ecc., favorisce fra l'altro l'adeguamento di Enti quali Sovrintendenze, Musei Archeologici, ecc. agli standard europei e mondiali. Il CdL aiuta gli studenti a sviluppare fin dal primo anno di corso, sia conoscenze teoriche che metodologiche, attraverso l'apprendimento di tecniche sperimentali di laboratorio applicate alle indagini su manufatti riferibili ai beni culturali in senso lato. Per questo motivo il CdL presenta un'attività didattica strutturata sia in corsi di carattere teorico, intesi a fornire le competenze di base in chimica, matematica, fisica, mineralogia, petrografia, biologia; sia in corsi di laboratorio, mirati a fornire le tecniche di indagine sperimentale e di elaborazione dei dati. Il laureato in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione e il Restauro è in grado di intervenire secondo le proprie competenze diagnostiche nel complesso delle fasi di un progetto di conservazione e restauro dei beni culturali, al fine di garantirne la conservazione delle conoscenze acquisite in materia di caratteristiche strutturali, costitutive e proprietà dei materiali che li compongono, nonché delle cause e fenomeni di degrado a cui essi sono sottoposti. La verifica delle competenze acquisite in ogni singola attività formativa (o gruppi di queste) avviene di norma attraverso la valutazione di un elaborato scritto e/o una prova orale. Nel caso di attività di laboratorio la valutazione finale può comportare lo svolgimento di una prova pratica. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati conseguiranno conoscenze e capacità di comprensione nell'ambito delle principali tecniche di diagnostica scientifica per la conservazione e il restauro dei beni culturali, con elementi di cultura multidisciplinare nel campo della storia dell'arte, dell'architettura, della museologia nonche' di discipline tecnologiche. Le discipline scientifiche che consentiranno di raggiungere tale obiettivo saranno la fisica, la chimica, la geologia, la biologia e la matematica con una forte polarizzazione verso gli aspetti applicativi legati alla diagnostica di beni culturali. In particolare i laureati dovranno: - possedere conoscenze di base nelle seguenti discipline scientifiche: chimica, fisica, biologia, geologia, archeometria; - possedere conoscenze di base di storia dell'arte, di storia dell'architettura, di storia del restauro e della museologia; - possedere conoscenze sui materiali e metodi di restauro; - possedere conoscenze integrate di scienza per i beni culturali; - possedere gli elementi di cultura giuridica nel campo dei beni culturali. Tali risultati sono acquisiti attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula, studio individuale, compiti assegnati a casa.la verifica dei risultati
3 Pagina 3 di 6 ottenuti avviene tramite prove scritte intermedie di valutazione durante lo svolgimento dell'attività formativa e con esami scritti e/o orali al termine dell'attività formativa. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Il laureato: - è in grado di usare ed applicare, al campo della conservazione dei beni culturali, tecniche diagnostiche e strumentazioni analitiche di tipo chimico e fisico; - è capace di applicare la conoscenza alla pratica; - è in grado di partecipare alla progettazione, monitoraggio e verifica degli interventi di restauro atti a garantirne la conservazione, conoscendone le caratteristiche strutturali, nonché le caratteristiche e le proprietà dei materiali che lo compongono; - è in grado di eseguire indagini diagnostiche intese alla determinazione dello stato di conservazione; - è in grado di definire gli interventi diagnostici mirati a contrastare i processi di degrado e di dissesto dei beni culturali in uno o più dei seguenti settori: architettonico, storico-artistico, archeologico, archivistico e librario, musicale, teatrale, cinematografico, scientifico, antropologico. - utilizza sistemi informatici per la gestione e la elaborazione dei dati. Tali risultati sono acquisiti attraverso esercitazioni in aula, studio individuale, compiti assegnati a casa, attività di laboratorio ed esperienze di lavori di gruppo. La verifica dei risultati ottenuti avviene tramite prove scritte intermedie di valutazione durante lo svolgimento dell'attività formativa e con esami scritti e/o orali al termine dell'attività formativa. Autonomia di giudizio (making judgements) Il laureato: - è in grado di raccogliere ed interpretare rilevanti dati scientifici derivati dall'osservazione e dalla misurazione in laboratorio; - è capace di programmare e condurre un esperimento, progettarne i tempi e le modalità, esercitare capacità autonoma di giudizio nel valutare e quantificare il risultato; -è capace di formulare un problema analitico e di proporre idee e soluzioni; - è in grado di dare giudizi che includono riflessioni su importanti questioni scientifiche ed etiche; - è capace di adattarsi ad ambiti di lavoro e tematiche diverse, di reperire e vagliare fonti di informazione, dati, letteratura. Tali risultati sono acquisiti attraverso esercitazioni in aula, studio individuale, compiti assegnati a casa ed esperienze di stage e tirocini. La verifica dei risultati ottenuti avviene tramite prove scritte intermedie di valutazione durante lo svolgimento dell'attività formativa, con esami scritti e/o orali al termine dell'attività formativa e prova finale. Abilità comunicative (communication skills) I laureati sanno comunicare (sia in forma scritta che orale) i risultati e le informazioni scientifiche desumibili dalle analisi di laboratorio. Sanno inoltre descrivere adeguatamente la natura delle problematiche analizzate e proporre le possibili soluzioni individuate, sia ai vari interlocutori specialisti (chimici, fisici, biologi, geologi, ecc.) che ai non specialisti (archeologi, storici dell'arte, architetti, geometri, conservatori-restauratori, ecc.) Il laureato, inoltre, conosce una seconda lingua europea tra le principali, possiede capacità di analisi e di sintesi (in senso generale) ed è in grado di lavorare in gruppo. Tali risultati sono perseguiti attraverso lo svolgimento di attività formative caratterizzanti che prevedono la preparazione di relazioni orali e documenti scritti, la partecipazione a gruppi di lavoro nei progetti, l'esposizione orale dei medesimi e le relative prove di verifica. La verifica delle abilità sopraelencate è prevista inoltre tramite la redazione della prova finale e la discussione della medesima. Per tali abilità sono previste ampie modalità di verifica, colloqui, discussione dei progetti, presentazioni predisposte mediante l'ausilio di computer e strumenti multimediali. Capacità di apprendimento (learning skills) Il laureato: - sviluppa quelle abilità di apprendimento che sono necessarie per intraprendere studi futuri con un sufficiente grado di autonomia; - acquisisce un metodo di studio, capacità di lavorare per obiettivi, di lavoro in gruppo ed in autonomia; - è in grado di lavorare autonomamente e di continuare la propria formazione professionale. Tali risultati sono acquisiti attraverso studio individuale, compiti assegnati a casa, preparazione di seminari, preparazione della prova finale ed esperienze di stage e tirocini. La verifica dei risultati ottenuti avviene tramite esami scritti e/o orali al termine dell'attività formativa, presentazione di argomenti specifici in forma seminariale e la prova finale. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) E' richiesto il possesso di una adeguata cultura generale e scientifica. Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. Il regolamento didattico del corso di laurea precisa in maniera più dettagliata conoscenze e competenze richieste e le modalità con cui la struttura didattica competente provvede a verificarle. Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d) La prova finale consiste nella verifica della capacità di elaborare, esporre e discutere, davanti ad una Commissione Giudicatrice, con chiarezza e padronanza un elaborato di tesi derivante dal lavoro sperimentale svolto presso Enti pubblici o privati o presso un laboratorio universitario e concernente un argomento connesso alle finalità del Corso di Laurea Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) Il laureato può svolgere il seguente ruolo professionale e relative funzioni negli ambiti occupazionali indicati: Tecnologo/diagnosta L'art. 29 del D.Lgs n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) identifica la qualifica di tecnologo/diagnosta risultante dall'ottenimento della laurea in Tecnologie per la conservazione e il restauro tra i ruoli professionali relativi ad attività complementari al restauro e conservazione dei beni culturali. Funzioni: - partecipa ad interventi di diagnosi sui beni di interesse storico-artistico, archeologico e monumentale; - supporta le diverse fasi dell'intervento di restauro sulla base di precise conoscenze in merito alla composizione materica, allo stato di conservazione del bene e ai materiali e metodi di intervento; - partecipa a studi archeometrici sui beni culturali (datazione, provenienza, autenticità, tecniche di produzione, ecc.): Sbocchi occupazionali: - Università ed Enti di Ricerca pubblici e privati preposti alla gestione e alla manutenzione del patrimonio culturale; - Istituzioni del Ministero dei Beni Artistici e Culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, ecc.);
4 Pagina 4 di 6 - Laboratori di restauro; - Aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della diagnostica, della conservazione, del restauro e della tutela dei beni culturali. Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT) Curatori e conservatori di musei -( ) Tecnici dei musei -( ) Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art Attività di base ambito disciplinare settore Formazione scientifica di base Beni Culturali CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/12 Chimica dell'ambiente e dei beni culturali FIS/01 Fisica sperimentale FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) GEO/06 Mineralogia GEO/07 Petrologia e petrografia INF/01 Informatica ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni MAT/01 Logica matematica MAT/02 Algebra MAT/03 Geometria MAT/04 Matematiche complementari MAT/05 Analisi matematica MAT/06 Probabilita' e statistica matematica MAT/07 Fisica matematica MAT/08 Analisi numerica MAT/09 Ricerca operativa ICAR/17 Disegno ICAR/18 Storia dell'architettura L-ANT/01 Preistoria e protostoria L-ANT/05 Papirologia L-ANT/07 Archeologia classica L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale L-ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica L-ART/01 Storia dell'arte medievale L-ART/02 Storia dell'arte moderna L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia M-STO/09 Paleografia Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 36: - min max minimo da D.M. per l'ambito Totale Attività di Base Attività caratterizzanti ambito disciplinare Scienze e tecnologie per la conservazione Discipline delle scienze della terra e della natura settore CHIM/01 Chimica analitica CHIM/02 Chimica fisica CHIM/04 Chimica industriale CHIM/06 Chimica organica CHIM/12 Chimica dell'ambiente e dei beni culturali FIS/03 Fisica della materia FIS/04 Fisica nucleare e subnucleare FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) GEO/09 Georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche per l'ambiente e i beni culturali ICAR/19 Restauro ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale ING-IND/21 Metallurgia ING-IND/22 Scienza e tecnologia dei materiali BIO/01 Botanica generale BIO/02 Botanica sistematica BIO/03 Botanica ambientale e applicata min max minimo da D.M. per l'ambito
5 Pagina 5 di 6 Formazione multidisciplinare BIO/08 Antropologia BIO/19 Microbiologia generale FIS/06 Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre GEO/01 Paleontologia e paleoecologia GEO/02 Geologia stratigrafica e sedimentologica GEO/05 Geologia applicata GEO/07 Petrologia e petrografia GEO/08 Geochimica e vulcanologia GEO/11 Geofisica applicata AGR/06 Tecnologia del legno e utilizzazioni forestali IUS/10 Diritto amministrativo IUS/11 Diritto canonico e diritto ecclesiastico IUS/14 Diritto dell'unione europea L-ANT/02 Storia greca L-ANT/03 Storia romana L-ANT/06 Etruscologia e antichita' italiche L-ANT/09 Topografia antica M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche M-STO/01 Storia medievale M-STO/02 Storia moderna M-STO/04 Storia contemporanea M-STO/05 Storia della scienza e delle tecniche M-STO/07 Storia del cristianesimo e delle chiese SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 54: Totale Attività Caratterizzanti Attività affini ambito disciplinare Attività formative affini o integrative settore BIO/07 - Ecologia GEO/03 - Geologia strutturale GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia GEO/05 - Geologia applicata IUS/01 - Diritto privato SPS/09 -Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/10 -Sociologia dell'ambiente e del territorio min max minimo da D.M. per l'ambito Totale Attività Affini Altre attività ambito disciplinare min A scelta dello studente Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera c) Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) max Per la prova finale 4 7 Per la conoscenza di almeno una lingua straniera 3 6 Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. c - Ulteriori conoscenze linguistiche - - Abilità informatiche e telematiche - - Tirocini formativi e di orientamento 6 6 Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d - - Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - - Totale Altre Attività Riepilogo totali per il conseguimento del titolo 180 Range totali del corso
6 Pagina 6 di 6 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività affini (GEO/05 ) Si ritiene opportuno riproporre tra le attività affini e integrative anche insegnamenti nei SSD offerti nelle attività di base e caratterizzanti per consentire allo studente di acquisire ulteriori conoscenze e competenze per l'approfondimento delle valutazioni di natura geologica nell'ambito dell'archeometria e diagnostica applicate ai materiali lapidei antichi. Si ritiene opportuno,inoltre, inserire tra le attività affini i seguenti SSD: SSD IUS/01-DIRITTO PRIVATO, per consentire allo studente di acquisire gli elementi di cultura giuridica presenti nella "legislazione dei beni culturali" utili alla successiva gestione dei beni storico-artistici; SSD SPS/09-SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO per consentire allo studente di acquisire conoscenze nel campo della "Sociologia del bene culturale", utili alla futura divulgazione del patrimonio storico artistico. Note relative alle altre attività Note relative alle attività di base Note relative alle attività caratterizzanti Si ritiene opportuno aggiungere, tra le attività caratterizzanti, il SSD BIO/02-BOTANICA SISTEMATICA per permettere allo studente di acquisire le basi scientifiche appropriate per poi poter affrontare la problematica dei "Deteriogeni vegetali dei beni culturali". RAD chiuso il Per informazioni e comunicazioni:offertaformativa@cineca.it - tel 051/
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