Sentenze Consiglio di Stato 01/12/15

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Floriano Valentini
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1 N /2015REG.PROV.COLL. N /2011 REG.RIC. REPU BBLICA ITALIAN A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consig lio di Sta to in sede g iurisdiziona le (Sezione Sesta ) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7234 del 2011, proposto da: Enrico Bandini, rappresentato e difeso dall'avvocato Paolo Stolzi, con domicilio eletto presso losstudio dell avvocato Roberto Ciociola in Roma, viale delle Milizie, 2; c o n t ro Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro pro tempore, Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Firenze Pistoia e Prato, in persona del Soprintendente pro tempore, rappresentati e difesi per leg g e dall'avvocatura g enerale dello Stato, domiciliata presso g li uffici di quest ultima in Roma, via dei Portog hesi, 12; Comune di Firenze; p e r la rif o rma della sentenza 4 febbraio 2011, n. 198, del Tribunale amministrativo reg ionale per la Toscana, Firenze, Sezione II. Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; visti gli atti di costituzione in giudizio; viste le memorie difensive; 1 / 5

2 visti tutti g li atti della causa; relatore nell'udienza pubblica del g iorno 3 novembre 2015 il Cons. Vincenzo Lopilato e uditi per le parti gli avvocati Ciociola, per delega dell avvocato Stolzi, e l avvocato dello Stato D'Avanzo. FATTO e DIRITTO 1. Il sig. Bandini Enrico ha presentato, al Comune di Firenze, domanda di condono edilizio in relazione a un manufatto, destinato a ricovero di attrezzi ag ricoli, costruito nel Il Comune, con atto del dirig ente dell ufficio del 22 settembre 1999, ha recepito il parere favorevole, espresso dalla commissione edilizia integ rata, in ordine alla conformità paesag g istica della suddetta opera. La Soprintendenza di Firenze, con decreto del 26 ottobre 1999, n. 3534, ha annullato la determinazione comunale per mancanza di motivazione, rilevando che è stata realizzata una baracca in lamiera non compatibile, per materiali e tipolog ia, con il contesto paesag g istico e ambientale tutelato dal decreto ministeriale 27 ottobre La parte ha impug nato, innanzi al Tribunale amministrativo reg ionale per la Toscana, tale atto. Il Tribunale amministrativo, con sentenza 4 febbraio 2011, n. 198, ha rig ettato il ricorso, rilevando, tra l altro, che: i) l omessa comunicazione dell avvio del procedimento innanzi alla Soprintendenza non avrebbe effetti invalidanti ex art. 21-octies della leg ge n. 241 del 1990; ii) l atto comunale sarebbe privo di adeg uata motivazione. 3. Il ricorrente in primo g rado ha proposto appello, contestando entrambe le rag ioni poste a base della sentenza impug nata. In particolare, ha dedotto l erroneità della sentenza nella parte in cui non ha ravvisato la sussistenza della violazione dell obblig o di comunicazione. 4. Si è costituito in g iudizio il Ministero, chiedendo, senza arg omentazioni, il rig etto dell appello. 2 / 5

3 5. La causa è stata decisa all esito dell udienza pubblica del 3 novembre L appello è fondato. L art. 4 del decreto ministeriale 13 giugno 1994, n. 495 (Reg olamento concernente disposizioni di attuazione degli articoli 2 e 4 della leg ge 7 ag osto 1990, n. 241, rig uardanti i termini e i responsabili dei procedimenti), nel testo applicabile ratione temporis, prevede l obblig o di comunicazione dell avvio del procedimento innanzi alla Soprintendenza. Nel caso di specie tale comunicazione non è avvenuta. Né varrebbe rilevare, come erroneamente sottolineato dal primo g iudice, che si tratta di un vizio formale non invalidante in quanto comunque l esito del procedimento, ai sensi dell art. 21-octies della leg g e 7 agosto 1990 n. 241, non avrebbe potuto essere diverso. La Soprintendenza ha annullato l atto comunale per difetto di motivazione, rilevando che «l intervento in questione consistente in una baracca in lamiera g recata del tutto estranea, sia per materiali impieg ati che per tipolog ia di realizzazione, al contesto paesistico e ambientale tutelato, che ne risulta danneg g iato». L annullamento è stato, pertanto, disposto a seg uito di valutazioni di merito afferenti alla natura dell intervento e al contesto in cui esso si inserisce. In casi come quello in esame non può operare il meccanismo prefig urato dal citato art. 21-octies, in quanto al g iudice è fatto divieto di sindacare le valutazione di merito dell amministrazione. La partecipazione procedimentale assume, conseg uentemente, una valenza necessariamente rilevante, atteso che soltanto nella sede amministrativa la parte potrebbe, mediante osservazioni e documenti, contestare il contenuto della decisione assunta. In definitiva, nei casi in cui l amministrazione svolg e valutazioni non sindacabili direttamente in sede g iurisdizionale, il g iudizio prog nostico di 3 / 5

4 cui all art. 21-octies, per definizione, non potrebbe essere svolto, con la conseg uenza che la omessa comunicazione dell avvio del procedimento integ ra g li estremi di un vizio formale invalidante. 7. L accog limento del motivo sopra indicato rende non necessario esaminare anche l altro motivo. 8. L amministrazione statale è condannata al pag amento, in favore dell appellante, delle spese di entrambi i g radi di g iudizio, che si determinato in complessive euro 4.000,00, oltre accessori. P.Q.M. Il Consig lio di Stato, in sede g iurisdizionale, Sezione Sesta, definitivamente pronunciando: a) accoglie l appello proposto con il ricorso indicato in epig rafe e, per l effetto, annulla il decreto del 26 ottobre 1999 adottato dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Firenze, Pistoia e Prato; b) condanna l amministrazione statale al pag amento, in favore dell appellante, delle spese di entrambi i g radi di g iudizio, che si determinato in complessive euro 4.000,00, oltre accessori. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 3 novembre 2015 con l'intervento dei mag istrati: Filippo Patroni Griffi, Presidente Claudio Contessa, Consig liere Giulio Castriota Scanderbeg, Consig liere Vincenzo Lopilato, Consig liere, Estensore Marco Buricelli, Consig liere L'ESTENSORE IL PRESIDENTE 4 / 5

5 DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 01/12/2015 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.) 5 / 5

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