COMUNE DI ROCCALUMERA Me ssina
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- Flaviana Manzoni
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1 COMUNE DI ROCCALUMERA Me ssina pr oget t o per OPERE DI RECUPERO, RI S TRUTTURAZI ONE E ADEGUAMENTO ALLE NORMATI VE VI GENTI DELLA S CUOLA MATERNA DI VI A TORRENTE S CI GLI O - pr oget t o esecut ivo - Prospetto 1 All. 2: r elazione impiant i elet t r ici I PROGETTI S TI I L S I NDACO I L R.U.P. ARCH. CARMELO LOMBARDO I NG. GI US EPPE PAVONE
2 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI Oggetto: Progetto delle opere di recupero, ristrutturazione ed adeguamento alle normative vigenti della scuola materna di via Torrente Sciglio in Roccalumera (Me).- PREMESSA L impianto elettrico oggetto della presente relazione tecnica è da realizzarsi all interno dei locali di circa mq in cui vi si svolge attività scolastica. Pertanto, trattandosi di locali in cui saranno presenti bambini di età compatibile con il livello scolastico specifico oltre il personale docente e non docente, l impianto sarà realizzato predisponendo i necessari accorgimenti per ridurre al massimo gli eventuali rischi derivanti da contatti diretti e/o indiretti con parti in tensione. DESCRIZIONE E CONSISTENZA DELL IMPIANTO - Ente distributore: ENEL; - Alimentazione: Fase + Neutro; -Tensione d esercizio: 220 Volt; - Potenza installata: 15 kw con limitatori di corrente; - Misuratori: Contatori di energia attiva e reattiva; - Sistema di distribuzione: TT ; L impianto in questione è stato progettato tenendo conto sia delle esigenze derivanti dalla destinazione d uso del locale sia di quelle espresse dal dirigente scolastico: 1) Illuminazione dei locali con lampade di adeguata potenza considerata la destinazione d uso di ogni locale; 2) Illuminazione di emergenza in assenza di tensione di rete realizzata con lampade autoalimentate con indicazione delle vie d uscita e tali da garantire un livello di illuminamento nelle zone di passaggio pari a 5 lux. Pertanto, tenendo conto sia delle esigenze indicate, in ordine all attività da svolgere, che della necessità di realizzare un impianto in possesso dei requisiti funzionali e normativi necessari per ridurre al massimo i rischi citati in premessa, in fase di redazione del progetto, si è predisposto quanto segue: 1
3 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Tale protezione, in accordo alle norme CEI 64-8, dovrà essere realizzata mediante isolamento delle parti attive con materiali, involucri, barriere che ne impediscano il contatto accidentale. L eventuale rimozione dell isolamento dovrà avvenire mediante distruzione dello stesso e la rimozione di barriere e/o involucri dovrà avvenire mediante l impiego di appositi attrezzi. I quadri dovranno avere isolamento e caratteristiche di portata conformi alle norme CEI vigenti. Il grado di protezione degli apparecchi, quadri e dispositivi, considerato il tipo di ambiente preso in esame, dovrà essere almeno IP 40. Protezione addizionale Gli interruttori differenziali, previsti nel quadro elettrico generale, con Idn = 0.03 A, sono da considerarsi come protezione addizionale contro i contatti diretti ad integrazione delle protezioni previste dalla normativa CEI vigente in materia. Linee elettriche Le linee elettriche, secondo lo schema di cui al progetto allegato, sono costituite da conduttori unipolari in corda di rame con isolamento del tipo non propagante l incendio (N07V-K CEI II) ed alloggiati entro canalette di distribuzione e tubi protettivi di adeguata sezione (CEI 64-9). I conduttori di fase e neutro saranno sezionati, secondo gli schemi, mediante interruttori di adeguata portata in funzione del carico servito ed alla lunghezza della linea stessa. La colorazione dell isolamento dei conduttori, per una corretta identificazione della funzione degli stessi, sarà quella prevista dalle norme CEI-UNEL (giallo-verde protezione, blu neutro, grigio, marrone e nero per le fasi). Il conduttore di protezione (PE) avrà sezione uguale a quella del conduttore di fase (per sezioni <= a 6 mmq) e non dovrà mai essere sezionato. Le connessioni tra i conduttori, ove previste, dovranno essere effettuate mediante morsetti idonei allo scopo (a cappuccio). PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI La nuova norma CEI 64-8 impone, al fine di raggiungere un adeguata protezione contro i contatti indiretti, che sia soddisfatta, nei sistemi di distribuzione TT la seguente relazione: Rt * Ig < 50; dove: Rt Resistenza totale dell impianto di terra, in Ohm, nelle condizioni più sfavorevoli; 2
4 Ig Corrente, in Ampere, che provoca l interruzione automatica dell energia elettrica da parte del dispositivo proposto, entro i limiti di tempo definiti; 50 Tensione nominale, in volt, alla quale risulterebbe essere sottoposto il corpo umano in caso di guasto. Nella fattispecie: Ig=Idn=0.03 A (corrente differenziale di intervento). Scelta dei dispositivi di protezione I dispositivi di alimentazione e protezione utenze sono interruttori automatici magneto-termici e differenziali la cui componente magnetica per la protezione dalle correnti di corto circuito e la componente termica per la protezione dai sovraccarichi con corrente nominale In calcolata in funzione del carico da alimentare è in grado di garantire la protezione del cavo dal sovraccarico rispettando sempre la relazione imposta dalle norme: Ib<=In<=Iz Gli interruttori adottati hanno potere di interruzione non inferiore a quello calcolato e precisamente 4.5 ka per il quadro generale ed i quadri di zona. Impianto di terra Ferme restando le prescrizioni generali in ordine alla sezione dei conduttori, alla realizzazione dei collegamenti equipotenziali, ove occorrenti, si precisa che per la realizzazione di un idoneo impianto di terra, conforme alla normativa attuale, si dovrà verificare la sopra menzionata condizione: Rt < 50 / Ig; A tal fine, l impianto di terra verrà realizzato mediante impiego di n. 6 picchetti in profilato di acciaio zincato a croce da 1.5 m, infissi nel terreno ed infine, mediante apposito conduttore di terra, di sezione appropriata, che si diparte dal pozzetto ispezionabile, faranno capo al collettore di terra entro il quadro generale. Al collettore di terra faranno capo tutti i conduttori protezione ed i conduttori dei collegamenti equipotenziali che collegano eventuali masse estranee ed i tubi metallici dell acqua (fredda, calda, scarico, etc.). Dimensionamento impianto di terra Il dimensionamento dell impianto di terra si effettua tenendo conto del tipo di dispersori impiegati, dalle modalità di posa e della natura del terreno in cui si opera, ricordando che la resistenza teorica sarà data dalle seguenti relazioni: 3
5 Rt = ρ/2 L x [ (ln 8L/d) 1] Rt = ρ/2 L x [ (ln 2L/ d x h) -1] 1) per picchetti interrati; 2) per le tracce interrate; dove: per la 1) ρ = resistività del terreno in ohm x metro; L = lunghezza del picchetto in metri; d = diametro del picchetto in metri; dove: per la 2) ρ = resistività del terreno in ohm x metro; L = lunghezza della corda di rame in metri; d = diametro della corda di rame in metri; h = profondità di interramento in metri. Assunto come resistività del terreno il valore di 80 Ω x m ed impiegando n 6 picchetti (lunghezza ml 1.5), la resistenza teorica dell impianto di terra in questione, calcolato secondo la formula di cui al n 1 darà una Resistenza di terra con cui è sempre verificata la condizione: Rt < 50 / Idn per Idn = 0.03 A e pertanto l impianto in questione è da ritenersi idoneo per la protezione contro i contatti indiretti. MATERIALI DA IMPIEGARE I materiali, le apparecchiature, i dispositivi e le macchine da utilizzare nella realizzazione dell impianto di cui al presente progetto devono: - rispondere a tutti i requisiti previsti per la costruzione a regola d arte; - essere certificati dai fabbricanti con marchio di qualità; - essere messi in opera secondo le prescrizioni normative previste per tali applicazioni; - essere idonei all impiego previsto. CONCLUSIONI FINALI Alla luce di quanto previsto nella presente relazione tecnica e negli elaborati di progetto, che fanno parte integrante della stessa, a cui il Committente dovrà scrupolosamente attenersi rivolgendosi, per l adeguamento o posa dell impianto, a soggetti qualificati in possesso dei requisiti di legge, si può affermare che l impianto di cui all oggetto è stato progettato tenendo conto delle normative tecniche e legislative vigenti in materia. 4
6 Il proprietario dell immobile dovrà, inoltre, curare la manutenzione dell intero impianto con regolari interventi finalizzati a mantenerne la piena efficienza, sia dal punto di vista funzionale che da quello della sicurezza. Roccalumera, lì I Tecnici 5
7 CALCOLO SUPERFICIE CAPTANTE NECESSARIA A PER IL RISCALDAMENTO DELL'ACQUA Dati di progetto 1) LOCALITA': ROCCALUMERA (ME) -> per i dati statistici si sceglie la stazione più vicina: stazione di MESSINA 2) PERIODO DI FUNZIONAMENTO IMPIANTO: Tutto l'anno 3) NUMERO DI PERSONE: 4) FABBISOGNO GIORNALIERO ACQUA CALDA: 5) TEMPERATURA DI UTILIZZO: 6) TEMPERATURA ACQUA FREDDA DI litri x persona x n ore di utilizzo (si ipotizzano 5 ore di utilizzo al giorno) 43 C -> Dt = = 30 ALIMENTAZIONE: 13 C 7) FABBISOGNO TERMICO GIORNALIERO: =n pers. x fab.acqua calda x Dt x n ore= Kcal 8) TEMPERATURA DELL'ACQUA CALDA DA Con un unico accomulatore l'acqua si riscalda da +13 C a 53 C UTILIZZARE: 9) TEMPERATURA MEDIA DI LAVORO DEL FLUIDO CIRCOLANTE NEL PANNELLO SOLARE: La temperatura media di lavoro del pannello solare risulta di qualche grado alla temperatura dell'acqua sanitaria, proporzionalmente alla capacità termica dello scambiatore-accumulatore. Il differenziale medio da introdurre nel calcolo è di 5 C. - tempertura media acqua sanitaria durante la fase di riscaldamento: ( )/2 = 33 - tempertura media di lavoro del pannello solare: ( )= 38 10) STABILIRE L'INCLINAZIONE DEI PANNELLI SOLARI RISPETTO ALL'ORIZZONTALE : L'inclinazione dei pannelli solari si sceglie in funzione della latitudine e del periodo stagionale di utilizzazione, che nel caso specifico è tutto l'anno. La stazione di Messina ha una latitudine di 38 12' ne segue che i pannelli saranno inclinati di 38. Con i dati di progetto si può compilare il seguente prospetto: A B C D E F G H I L M N Mese n giorni per mese Radiazione solare statistica sup. inclinata 38 Temp. amb. esterno Durata giornaliera della radiazione g Kcal/mq/g C ore/g Radiaz. Solare statistic a oraria: col C / col E Dt tra pannello solare = 38 C e tempe-ratura esterna h del pannello solare Potenza utile risultante unitaria giornaliera col H x col C Kcal/mq /h C h Kcal/mq/g Potenza utile risultante unitaria mensile col I x col B Kcal/mq/ mese Fabbisogno termico mensile Kcal x col B Kcal / mese Superfi-cie captante teorica necessaria col M / col L Gennaio ,6 3, ,4 0, ,87 Febbraio ,5 4, ,5 0, ,95 Marzo , , ,81 Aprile ,2 6, ,8 0, ,59 Maggio ,9 7, ,1 0, ,80 Giugno ,9 7, ,1 0, ,10 Luglio ,2 9, ,8 0, ,03 Agosto ,5 9, ,5 0, ,46 Settembre , , ,45 Ottobre ,9 6, ,1 0, ,18 Novembre ,3 4, ,7 0, ,45 Dicembre ,4 3, ,6 0, ,42 Il numero di pannelli scelti è stato ricavato utilizzando la superficie captante necessaria nel mese di ottobre. mq
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