2.11 Ville S.Pietro- Borgomaro (IM)

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1 2.11 Ville S.Pietro- Borgomaro (IM) Dati generali L attività di monitoraggio del sistema franoso, localizzato in un area ove affiora il Flysch di Sanremo (Fig.295), è in essere dal 2009 sugli inclinometri I1, I2, I3, I4 (I5 non risulta più leggibile) e sui piezometri P1, P2, P3 e P5. La frana di dimensioni maggiori ha probabilmente rimodellato una frana più antica, verosimilmente uno scivolamento, che ha coinvolto masse rocciose distaccatesi nella parte alta del versante dove la giacitura degli strati può essere stata causa predisponente al collasso. I corpi di frana di tipologia complessa assommano caratteristiche tipiche dello scorrimento e del colamento; di un certo rilievo è la riattivazione dell antico corpo di frana che sta interessando la parte centrale dell abitato con effetti immediati sugli edifici ( Atlante dei Centri Abitati Instabili della Liguria - CNR). Le installazioni presenti ricadono all interno di un esteso corpo di frana di tipo scivolamento/scorrimento esteso per l intero l abitato di Ville San Pietro (Fig.296) che comprende anche due corpi minori. Il sistema franoso è così stato censito nell Inventario dei fenomeni franosi (Progetto IFFI) come segue: inclinometri : I1, I3 e I4 Tipo Stato Scivolamento rotazionale/traslativo Quiescente generico Identificativo Area [mq] Inclinometri: I2 Tipo Stato Sprofondamento Attivo/riattivato/sosp Identificativo Area [mq] Inclinometri: I5 Tipo Stato Scivolamento rotazionale/traslativo Attivo/riattivato/sospeso Identificativo Area [mq] zona estesa attorno agli altri corpi di frana Tipo Stato Scivolamento rotazionale/traslativo Relitto Identificativo Area [mq]

2 Di seguito si riassume l attività di monitoraggio del Data Attività Strumentazione Sistema di misura 12/05/ lettura di esercizio sulle guide A1/A3 e sequenza di letture A1B1/A3B3 20/10/ lettura di esercizio sulle guide A1/A3 e sequenza di letture A1B1/A3B3 Inclinometri I1, I2, I3,I4 Piezometri P1, P2, P3 Inclinometri I1, I2, I3,I4 Piezometri P1, P2, P3 Sonda servoaccelerometrica biax. S Sonda servoaccelerometrica biax. S Tab Misure effettuate nel 2015 nel sito di Ville S. Pietro Fig Stralcio Carta Geologica Regionale (CARG) sc.1:25.000

3 I1 I2 P1 P2 I3 P3 I4 P5 I5 Fig Posizione degli inclinometri I1, I2, I3, I4 e I5 e piezometri P1, P2, P3 e P5 all interno del corpo di frana

4 Analisi dei dati inclinometrici Inclinometro I1 (20 m) zona mediana della frana e immediato valle dell abitato (cimitero) La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nei cicli di letture effettuate. Dall elaborazione integrale si registrano sia nella lettura di maggio che in quella di ottobre 2015 deboli incrementi e in 6 anni di tempo si sono rilevati spostamenti globali pari a circa 88mm in direzione N-NE, coerentemente con l'orientazione del versante. Dall elaborazione locale si può osservare come la deformazione lungo il piano di taglio principale, localizzato tra 10-11m, abbia evidenziato valori di 50mm (Figg.297 e 298). Considerando il tempo intercorso dal 2009 ad oggi si può sintetizzare il comportamento della frana in una sequenza di stasi e riattivazioni, queste ultime registrate nei periodi dicembre 2010-maggio 2011, settembre 2012-luglio 2013, novembre 2013-luglio 2014 (la maggiore deformazione) e in ultimo un debole incremento nel Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro I1.

5 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro I1

6 Inclinometro I2 (20 m) zona mediana della frana e centro abitato La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nei cicli di letture effettuate. Dall elaborazione integrale si registra nel corso del 2015 un debole incremento nel mese di maggio e una successiva stasi in autunno: in 6 anni di tempo si rileva uno spostamento globale di circa 76mm in direzione N-NE, coerentemente con l'orientazione del versante. Il piano di taglio principale risulta localizzato a 12m e non sono presenti altri livelli di deformazione: i valori dello spostamento sono confermati dall'elaborazione differenziale locale che rileva il picco di deformazione di 35mm a circa 12m (Figg. 299 e 300). Considerando il tempo intercorso dal 2009 ad oggi si può sintetizzare il comportamento della frana in una sequenza di stasi e riattivazioni, queste ultime registrate nei periodi dicembre 2010-maggio 2011, settembre 2012-luglio 2013 e novembre 2013-luglio Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro I2.

7 Fig. 300-Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro I2

8 Inclinometro I3 (23.5 m) zona mediana della frana e centro abitato La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nei cicli di letture effettuate. Dall elaborazione integrale si rileva uno spostamento globale di 70mm in direzione N coerentemente con l'orientazione del versante in 6 anni di tempo, considerando nel corso del Il piano di taglio principale risulta localizzato a 18m e non sono presenti altri livelli di deformazione. I valori dello spostamento sono confermati dall'elaborazione differenziale locale che registra il picco di deformazione a circa 18m (Figg. 301 e 302). Nel corso del 2015 non si sono verificati spostamenti di una certa entità: nel mese di maggio un debole incremento e nel mese di ottobre una stasi. Considerando il tempo intercorso dal 2009 ad oggi si può sintetizzare il comportamento della frana in una sequenza di stasi e riattivazioni, queste ultime registrate nei periodi dicembre maggio 2011, settembre 2012-luglio 2013 e novembre2013-luglio Fig. 301-Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro I3.

9 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro I3

10 Inclinometro I4 (25 m) zona mediana della frana e centro abitato La verifica dei dataset nell anno 2015 attraverso i checksum e la deviazione standard non ha evidenziato anomalie strumentali nei cicli di letture effettuate. Dall elaborazione integrale si conferma lo spostamento globale di circa 80mm in direzione N-NE coerentemente con l'orientazione del versante in 6 anni di tempo. Il piano di taglio principale risulta localizzato a 22m e non sono presenti altri livelli di deformazione. I valori dello spostamento sono confermati dall'elaborazione differenziale locale che rileva il picco di deformazione a circa 22.5m (Figg.303 e 304). Considerando il tempo intercorso dal 2009 ad oggi si può sintetizzare il comportamento della frana in una sequenza di stasi e riattivazioni, queste ultime registrate nei periodi dicembre maggio 2011, settembre 2012-luglio 2013 e novembre 2013-luglio Nel corso del 2015 si è verificato un debole incremento in primavera e una stasi in autunno. Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro I4.

11 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro I4

12 Inclinometro I5 (13.5 m) zona mediana della frana e immediata periferia del centro abitato Nel corso del 2013 si è verificata la rottura della tubazione con l impossibilità ad acquisire i dati della deformazione e mediante telecamera da foro si è ripreso il punto dello schiacciamento con un evidente scalino (Fig. 305). Dall elaborazione integrale si è rilevato uno spostamento globale di circa 27mm in direzione N-NE coerentemente con l'orientazione del versante in tre anni di tempo. Il piano di taglio principale risulta localizzato a 10m e non sono presenti altri livelli di deformazione. I valori dello spostamento sono confermati dall'elaborazione differenziale locale che rileva un picco di 20mm di deformazione a circa 10m (Figg. 306 e 307). Nel corso del 2012 si sono verificati deboli incrementi a seguito dell accelerazione registrata nell inverno Fig da ispezione televisiva si può osservare la forte deformazione dell inclinometro I5 che alla profondità di 10m non consente più il passaggio della sonda inclinometrica

13 Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro I5.

14 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro I5

15 Conclusioni I movimenti cui è soggetto l abitato di Ville S.Pietro si sviluppano lungo piani di scivolamento localizzati a profondità variabili, intorno a 10-12m per la zona di valle (I2, I1 e I5), mentre per gli inclinometri topograficamente più elevati (I3 e I4) a profondità superiori (18m per I3 e 23m per I4). La direzione del movimento risulta complessivamente orientata nei quadranti NE in modo coerente con l'inclinazione del versante e le deformazioni principali in realtà possono corrispondere a un'unica superficie di scorrimento, localizzata a profondità variabili in funzione della morfologia del versante (Figg. 308 e 309). In una prima fase, dal 2009 al 2012, si è evidenziata una leggera diversificazione nella velocità del fenomeno: infatti nella zona centrale del Paese si sono registrati sostanzialmente gli stessi valori di spostamento, mentre nella zona periferica più a est si sono rilevati valori più alti. Questo aspetto sembrava confermare la presenza di corpi morfologici indipendenti che si spostano con differenti cinematismi. In particolare l inclinometro I5, ubicato tra due caseggiati in cui sono particolarmente evidenti fessurazioni dalla base fino al tetto così come molti altri edifici, ha mostrato una superficie di taglio intorno a 10m, profondità alla quale è stata registrata una costante presenza di circolazione idrica sotterranea. Nel 2013 si è verificata la rottura dell inclinometro con spostamenti totali superiori a 27mm nel periodo Fig Direzione di movimento dell area in frana nell abitato di Ville S.Pietro

16 Fig.309- DTM dell orografia dell area circostante con particolare riferimento all area a monte: il sito ove è posizionata la strumentazione è caratterizzato da una minore pendenza rispetto al crinale A partire dal 2013 il monitoraggio inclinometrico ha rilevato incrementi elevati nello spostamento anche negli altri inclinometri, con valori massimi di 33mm in 8 mesi, spostamenti globali pari a 77mm nel periodo e sviluppo di piani di scorrimento principali a profondità comprese tra 10-12m nella zona di valle e 18-22m per la zona di monte. Una prima importante fase di riattivazione si sviluppa nell inverno-primavera 2011, preceduta e seguita da fasi di debole attività e/o stasi. La fase successiva ha determinato importanti deformazioni e può essere divisa in due periodi intervallati da una breve stasi : il periodo settembre 2012-luglio 2013 e novembre 2013-luglio Questa fase di riattivazione viene registrata in tutti gli inclinometri con la lettura di luglio 2013 cui fa seguito una pausa rilevata nella lettura di novembre 2013 e l ultima riattivazione si è registrata nel luglio 2014 con valori simili in tutti i tubi inclinometrici. Considerando che l ultima riattivazione ha determinato un sostanziale incremento dello spostamento, la velocità media, che fino al 2012 era di circa 4-7mm/anno, passa a 15mm/anno in tutte le aree del versante confermando la riattivazione dello scorrimento. La media della velocità tende a diminuire nuovamente nel 2015 con una fase di debole movimento e/o stasi (11-14mm / anno). Per quanto riguarda l idrogeologia i valori misurati indicano un livello superficiale inferiore a 4-5m, un livello intermedio intorno a 8m e un livello più profondo a 14m, funzione della topografia. Trattandosi di una coltre franosa sovrapposta a un basamento stratificato con frequenti cambi

17 litologici, è logico pensare che le differenze più sostanziali del livello freatimetrico siano dovute a una falda di versante in coltre e a una circolazione in roccia più profonda (Fig.310). Fig Velocità delle deformazioni e soggiacenza della falda Il rapporto tra eventi meteorici e movimenti del versante dal 2009 al 2015 sono descritti nei grafici seguenti (Figg.311, 312 e 313): -anni 2009 e 2010: piogge distribuite come intensità e durata nel periodo autunnale con cumulate mensili di 300mm e una risposta bassa dell attività del versante; -anni 2011 e 2012: l attività della frana in riattivazione risulta ancora debole (eccezione per la zona periferica) ma comunque soggetta ad apporti meteorici significativi con una distribuzione delle piogge nei mesi autunnali;

18 -anni 2013 e 2014: il fenomeno gravitativo appare in uno stato di decisa riattivazione con la più grande accelerazione, intervallata da una breve stasi estiva 2013, in concomitanza con un invernoprimavera piovosi (cumulata mensile di marzo 383mm ed eventi intensi pari a 203mm) e soprattutto con i mesi di dicembre 2013 e gennaio 2014 rispettivamente aventi cumulate mensili di 456mm (449mm/6gg) e di 575 (394/7gg). La zona periferica sembra rispondere alle piogge invernali con una rottura definitiva dell inclinometro I5. Per la restante parte del 2014 non si registrano eventi meteorici rilevanti con la diminuzione dell attività della frana che entra in una fase di decelerazione, anche considerando l anomalia del mese di novembre 2014 con 682mm di pioggia (222mm/3gg); -anno 2015: mentre la cumulata di novembre 2014 non ha avuto grandi conseguenze sul piano degli spostamenti nel corso del 2015, anno relativamente scarso di precipitazioni, gli spostamenti rilevati vanno nella direzione di una decelerazione fino alla quiescenza del fenomeno gravitativo.. Fig. 311 Andamento pluviometrico mensile, eventi estremi (stazione BMARO) e letture inclinometriche I5

19 Fig. 312 Andamento pluviometrico mensile, eventi estremi (stazione BMARO) e letture inclinometriche I1 Fig. 313 Andamento pluviometrico mensile, eventi estremi (stazione BMARO) e letture inclinometriche I3

20 I dati interferometrici (desunti dal sito Ambiente in Liguria della Regione Liguria) evidenziano nel periodo (dati ERS) e nel periodo (RADARSAT) uno spostamento limitato del centro abitato mentre la zona periferica a est rileva una velocità più elevata (circa 5mm/anno) in linea di massima in accordo come ordine di grandezza con i dati inclinometrici. Si rileva che nel periodo (dati ENVISAT) compaiono valori elevati pari a 7mm/anno in varie parti del centro abitato compatibili anch essi con i dati inclinometrici, che però a partire dal 2012 assumono valori di velocità in media più elevati.

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