Progetto Urbes Il Bes nelle città
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1 Comune di Trieste Progetto Urbes Il Bes nelle città Giornata Italiana della Statistica Trieste, 23 ottobre 2014 Antonella Primi Comune di Trieste
2 Il progetto UrBes Nasce nel 2012 come una rete di città metropolitane per la sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile, promossa da Istat e ANCI Si configura come una declinazione territoriale del Progetto Bes, incentrata sul ruolo delle città e dei sistemi urbani (altro progetto territoriale è quello del Bes delle Province condotto in collaborazione con Provincia di Pesaro e Urbino e CUSPI) 2
3 I primi passi del progetto Ulteriore coinvolgimento di alcuni Comuni capoluogo di provincia ma non di area metropolitana, che hanno manifestato uno specifico interesse: Brescia, Bolzano e Pesaro, insieme alla Provincia di Pesaro e Urbino Dopo il varo degli indicatori del Bes (22 giugno 2012), otto Comuni svolgono una ricognizione su quelli disponibili a livello locale (provinciale/comunale) Dibattito sul livello territoriale possibile e opportuno degli indicatori e sulle strategie per colmare i vuoti informativi Alcuni Comuni (Bo, Ge, Ve, Mi) attivano processi di consultazione dei cittadini, indirizzati a specifici segmenti della popolazione, dedicati in particolare alla valutazione dei domini più rilevanti per il Bes 3
4 2013: realizzazione del primo Rapporto UrBes Presentato a Pesaro il 15 giugno 2013 Un numero zero, utile e necessario per: innescare una dinamica di incremento della base informativa a livello centrale e locale alimentare il dibattito e le iniziative di consultazione sperimentare un metodo di lavoro cooperativo tra Istat e Uffici di statistica del Sistan sul territorio E il Rapporto della rete che Comuni e Città Metropolitane costituiscono in materia di Bes con il supporto dell Istat 4
5 Caratteristiche del primo Rapporto UrBes q Una prima analisi dei dati sul benessere nelle città e la presentazione dei risultati delle consultazioni dei cittadini in quattro città (Bo, Ge, Mi, Ve) q Formato molto agile, per rendere i messaggi del rapporto Urbes fruibili anche da un pubblico non specializzato q Pubblicato solo in formato elettronico 5
6 Caratteristiche del primo Rapporto UrBes Il nucleo centrale del Rapporto è costituito dai 15 capitoli delle città, nei quali gli Uffici di statistica del comune raccontano il Bes del proprio territorio -> ciascun territorio ha il proprio Rapporto UrBes Filo conduttore delle analisi: il percorso dei territori in direzione degli obiettivi del Bes, i punti di forza e gli spazi di miglioramento che ogni territorio deve affrontare La base informativa: un set di indicatori comuni a tutte le città forniti dall Istat, con la possibilità per ciascun ente di aggiungere indicatori locali per approfondire alcuni temi 6
7 Introduzione Struttura del Rapporto Il Bes dei territori q Torino q Genova q Milano q Brescia q Venezia q Bologna q Firenze q Pesaro e Urbino q Roma q Napoli q Bari q Reggio di Calabria q Palermo q Messina q Cagliari Appendice A - Gli indicatori Bes del Rapporto Appendice B - Gli indicatori aggiuntivi dei Comuni Appendice C La consultazione dei cittadini sui temi del Bes: le iniziative di alcuni Comuni All indirizzo sono scaricabili tutte le parti del Rapporto, le tavole statistiche complete e le schede metadati degli indicatori aggiuntivi dei Comuni 7
8 Dopo il Rapporto 2013: il workshop - Idee e progetti per il futuro di Urbes e Smart cities (CNEL, Roma - 29 nov. 2013) Principali temi dibattuti: le potenzialità di utilizzo a breve, medio e lungo periodo delle informazioni statistiche disponibili a livello centrale e locale, per produrre più indicatori del Bes urbano le esperienze territoriali per l utilizzo di Urbes in vari ambiti: a) nei processi di programmazione e valutazione delle politiche urbane; b) nelle iniziative di consultazione, confronto e dibattito con i cittadini; c) nei progetti Smart City in cui sono impegnate molte amministrazioni comunali. 8
9 La progettazione operativa di un nuovo set di indicatori più articolato per la misurazione del Bes nelle città Affidata ad un nucleo misto Istat/Comuni, a cui hanno partecipato gli uffici di statistica di nove Comuni (Palermo, Bologna, Firenze, Brescia, Reggio Emilia, Prato, Perugia, Terni e Cesena) febbraio - marzo 2014 Requisiti fondamentali: idoneità a fornire una misura diretta di miglioramento/peggioramento per aspetti significativi nella qualità della vita delle città; fattibilità e accuratezza necessarie per l utilizzo a fini di comparazione temporale e territoriale. 9 Lo sforzo di focalizzazione sulle tematiche urbane, in particolare grazie alla rilevazione Dati ambientali nelle città, ha portato ad arricchire i domini del Bes soprattutto su Ambiente, Paesaggio e patrimonio culturale, Qualità dei servizi.
10 Rapporto 2014: 61 indicatori di cui di cui 45 direttamente riferibili agli indicatori nazionali del Bes e 16 nuovi indicatori concernenti tematiche e risvolti significativi soprattutto in un ottica di benessere urbano Ipotesi allo studio: circa 20 indicatori, difficilmente realizzabili nel breve periodo, ma meritevoli di approfondimento sul piano della fattibilità e/o su quello della pertinenza e rilevanza (ad es: stime ad hoc disaggregate a livello comunale per un indicatore di soddisfazione complessiva per la vita inerente al dominio Benessere soggettivo ; indicatori comunali di disuguaglianza del reddito sulla base di archivi fiscali ecc..) 10
11 Secondo rapporto UrBes: obiettivi Realizzare una serie di avanzamenti del Progetto UrBes, per quanto riguarda: la capacità informativa sul Bes nelle città, attraverso il nuovo set di indicatori il rafforzamento della rete dei Comuni aderenti al Progetto la connessione con gli strumenti e i progetti delle politiche urbane l impulso ulteriore ai percorsi di ricerca sulla misurazione del benessere urbano e la relazione con le policy 11
12 Secondo rapporto UrBes: le partnership Tutte le Città metropolitane: 10 individuate e costituite nelle regioni a statuto ordinario in base alla Legge 7 aprile 2014, n.56; 4 individuate dalla legislazione regionale in Sicilia e Sardegna Altri Comuni che hanno già partecipato al primo Rapporto, oppure che hanno manifestato interesse verso il progetto UrBes nei mesi successivi (tra i quali vi è il COMUNE DI TRIESTE) Laboratorio Urbano, centro di ricerca e documentazione sulle città che ha partecipato fin dagli inizi alla promozione del Progetto UrBes Altre espressioni associative del mondo dei Comuni 12
13 13 Perché il comune di Trieste aderisce alla stesura del Secondo rapporto UrBes? Perché l'ingrediente essenziale delle nuove azioni mirate a misurare il benessere e la qualità della vita oltre il PIL è la dimensione partecipativa (non solo quindi i maggiori esperti dei diversi aspetti che contribuiscono al benessere, ma anche la società italiana in senso lato) Per l'ufficio statistica tale esperienza è in linea con la filosofia di collaborazione fra pari che deve presiedere al funzionamento della rete del SISTAN di cui l'ufficio fa parte Per avere un quadro statistico descrittivo delle condizioni socioeconomiche del territorio urbano in ottica dinamica Per fornire dati ufficiali, supportati da robuste fondamenta metodologiche, a sostegno della pianificazione strategica e gestionale dell Amministrazione.
14 Secondo rapporto UrBes: struttura Il Rapporto potrebbe avere una struttura modulare, con: una prima parte di carattere generale, di taglio prevalentemente scientifico e metodologico; una seconda parte composta dalle schede comunali, con finalità informative specifiche di misurazione del benessere equo e sostenibile per ogni città aderente al progetto A differenza del primo Rapporto, le schede comunali dovrebbero invece presentare un carattere autonomo (ad es. nel frontespizio e nella numerazione di pagine), in modo da essere stampabili a livello locale come prodotto a sé stante, pur con i dovuti riferimenti alla parte generale 14
15 Secondo rapporto UrBes Schede comunali Documenti pdf stampabili di pagine (se in formato A4), realizzati insieme a ciascun Comune partecipante e composti di: Frontespizio (pag.1), che in pratica funge da copertina del Rapporto Urbes comunale Il Bes a NOMECITTA : in evidenza: (pagg.2-3): sono due pagine in cui il Comune introduce in forma discorsiva le principali evidenze ricavabili dal set di indicatori UrBes, soffermandosi su alcuni dati letti soprattutto in chiave dinamica. Ciò richiederà un lavoro di analisi e selezione sulle tavole ricevute, che potrà essere supportato dall Istat con i referenti territoriali. 15
16 Secondo rapporto UrBes Schede comunali Tavola 1 - Indicatori Urbes per comune, provincia, regione, ripartizione, Italia (pag.4-6): è la tavola con il dato più recente di tutti gli indicatori Urbes Serie storiche degli indicatori Urbes (pag.7-12): sono i grafici (12 per pagina) con gli andamenti del Bes urbano in confronto a quello nazionale SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA MASCHI (NUMERO MEDIO DI ANNI) 80,0 79,5 79,0 78,5 78,0 77,5 77,0 76, SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA FEMMINE (NUMERO MEDIO DI ANNI) 85,0 84,5 84,0 83,5 83,0 82, TASSO DI MORTALITÀ INFANTILE (PER NATI VIVI) 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,
17 Ipotesi di calendario operativo (IN MAIUSCOLO LE FASI/OPERAZIONI AFFIDATE PRINCIPALMENTE AI COMUNI) 19 settembre CONFERMA QUADRO DELLE ADESIONI 31 ottobre Fornitura delle tavole degli indicatori ai Comuni aderenti 3-28 novembre REDAZIONE E RESTITUZIONE DI: DUE PAGINE DI TESTO INTRODUTTIVO DELLE SCHEDE COMUNALI (TUTTI) FOCUS TEMATICI (OPZIONALI) 1-18 dicembre Revisione e armonizzazione contributi comunali 1-28 novembre Inserimento grafici e tavola 1 nella struttura di capitolo 3 ottobre 18 dicembre Ottobre/novembre Dicembre gennaio 2015 Febbraio 2015 Redazione parte generale, CON POSSIBILI CONTRIBUTI DI SINGOLI COMUNI SU ESPERIENZE E PROGETTI IN ATTO PER L UTILIZZO DELLE MISURE DEL BENESSERE NELLE POLITICHE URBANE Progettazione editoriale Realizzazione editoriale Evento di presentazione, pubblicazione nel sito Istat 17
18 Dopo l uscita del secondo rapporto UrBes: diffusione e utilizzo a livello locale News sull uscita del Rapporto Comunicato stampa / Conferenza stampa Pubblicazione del Rapporto nel sito istituzionale e/o link al sito Istat Evento di presentazione del progetto e dei risultati anche con l auspicata e possibile collaborazione dell Istat! L assenza di un impegno di valorizzazione e condivisione dei risultati vanifica la partecipazione del Comune al progetto Integrazione delle misure del benessere in progetti specifici (ad es. Smart City), nei documenti di programmazione, negli strumenti di rendicontazione 18
19 Grazie per l attenzione
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