Torino, 3 aprile Giuseppe Chiappero

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1 IL REVISORE DEGLI ENTI LOCALI E IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI alla luce del D.L. 10/10/2012. n. 174, convertito dalla L. 07/12/2012 n. 231 e della L. 28/11/2012, n. 120 Torino, 3 aprile 2013 Le nuove modalità di scelta dei revisori degli enti locali: la comunicazione degli esiti del sorteggio e il procedimento di nomina Giuseppe Chiappero 1

2 2 6 ENTE 5 Ruolo del revisore designato nel nuovo sistema di nomina PREFETTURA MINISTERO INTERNO REVISORE DESIGNATO ENTE 4 1. Scadenza organo di revisione 2. Data estrazione 3. Esito estrazione 4. Designazione 5. Disponibilità all accettazione della carica e dichiarazioni soggettive 6. Deliberazione di nomina 7. Conclusione procedura informatica e comunicazione della nomina al Ministero

3 Il revisore designato Riceve la comunicazione dell esito del sorteggio da parte dell Ente Si informa sulle caratteristiche dell Ente e verifica le condizioni soggettive per la nomina Comunica all Ente la propria disponibilità ad accettare la carica, oppure l eventuale rinuncia, dichiarando nel contempo (i) la non sussistenza di cause di incompatibilità o ineleggibilità e (ii) il rispetto dei limiti al numero di incarichi Riceve conferma dell avvenuta nomina da parte del Consiglio dell Ente, con determinazione del relativo compenso entro i limiti massimi di legge Si insedia per iniziare la propria attività derivante dall incarico, con decorrenza dalla data di esecutività della delibera o di immediata eseguibilità della stessa (art. 235, c. 2, Tuel) 3

4 La comunicazione dell Ente Indica l ordine di estrazione Designazione per la nomina In alcuni casi viene per completezza fornito il verbale della Prefettura contenente l esito completo del procedimento di estrazione Designazione per eventuale rinunzia o impedimento del/i primo/i estratto/i Contiene l invito a trasmettere la disponibilità ad accettare l incarico oltre a una serie di dichiarazioni necessarie a perfezionare il procedimento di nomina Insussistenza cause di incompatibilità e ineleggibilità Rispetto limite numero incarichi 4

5 La bussola della trasparenza 5

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7 Accettazione dell incarico L accettazione dell incarico implica che siano state concordate tutte le condizioni che verranno applicate con l atto formale di nomina (deliberazione del Consiglio), incluse le condizioni economiche nonché l eventuale attribuzione di funzioni aggiuntive E opportuno che lo statuto o il regolamento di contabilità dell ente subordinino la nomina del revisore all accettazione della carica e all attestazione, resa nelle forme di legge (D.P.R. 445/2000), di non sussistenza delle cause di incompatibilità e ineleggibilità e del rispetto del limite al numero di incarichi A volte nella comunicazione dell Ente vengono indicate le condizioni economiche applicate dal precedente revisore 7

8 La determinazione del compenso Non è il revisore che propone il compenso, ma deve accettare quello stabilito dal Consiglio dell ente all atto della nomina DETERMINAZIONE LIMITE MASSIMO FISSATO CON DECRETO POSSIBILI APPROCCI DETERMINAZIONE BASATA SULLA QUANTIFICAZIONE DEI TEMPI 8 Art. 3, c. 5, lett. d) D. Lgs. 138/2011 D.M. 20/05/2005 Art.10, c. 10, e art. 32 D. Lgs 39/2010 Esigenza di definire una buona prassi/linee di indirizzo per rendere omogeneo il comportamento del revisore designato in questa delicata fase

9 9 9 D. Lgs. 138/2011 convertito in L. 148/2011 Art. 3 comma 5 lettera d) d) il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all'atto del conferimento dell'incarico professionale (...). Il professionista è tenuto, nel rispetto del principio di trasparenza, a rendere noto al cliente il livello della complessitàdell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico. In caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell'interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia.

10 I limiti massimi del compenso RIFERIMENTI NORMATIVI DM 25/09/1997 n. 475 Regolamento recante norme per la determinazione dei limiti massimi del compenso spettante ai revisori degli enti locali DM 31/10/2001 Determinazione dei limiti del compenso base annuo lordo spettante ai componenti degli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali DM 20/05/2005 Aggiornamento dei limiti massimi del compenso spettante ai revisori dei conti degli enti locali (G.U. 04/06/2005, n.128) Riduzione del 10% rispetto agli importi previsti alla data del 30/04/2010 per gli organi collegiali comunque denominati corrisposti dalle pubbliche amministrazioni ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo (D.L. 78/2010 art.6 ) ritenuta applicabile anche al compenso spettante ai revisori degli enti locali 10

11 D.M. 20/05/2005 PRINCIPIO (ART. 241, COMMA 1, TUEL) CLASSE DEMOGRAFICA TABELLA A - FASCE DI POPOLAZIONE (COMPENSO BASE) SPESE DI FUNZIONA- MENTO SPESE DI INVESTIMENTO TABELLA B - SPESA CORRENTE ANNUALE PRO-CAPITE (MAGGIORAZIONE 10%) TABELLA C - SPESA PER INVESTIMENTO ANNUALE PRO-CAPITE (MAGGIORAZIONE 10%) LIMITE MASSIMO DEL COMPENSO AGG GIORNAMENTO TRIENNALE 11

12 12 Decreto Ministero dell Interno del 20/05/2005 Importi da considerarsi al netto di IVA e contributo cassa di previdenza (art. 2) Previsto il rimborso a consuntivo (art. 3): delle spese di viaggio, determinato secondo i criteri stabiliti dal regolamento di contabilità o, in mancanza, nella deliberazione di nomina o in apposita convenzione delle spese di vitto e alloggio, nella misura determinata per i componenti della Giunta Essendo i compensi determinati su base annua, al revisore in prorogatio si ritiene competa pro-quota un ulteriore compenso a fronte dell attività esercitata nel regime di proroga (fino a 45 giorni da fine mandato)

13 CAUSE DI INCOMPATIBILITA Dichiarazione sostitutiva Art. 236 c. 1 Tuel (con richiamo alle ipotesi di incompatibilità ex art c.c. comma 1) Art. 236 c. 2 Tuel Art. 236 c. 3 Tuel Rapporti di parentela con membri della Giunta (coniuge, parenti e affini entroil quarto grado) Condizioni previste dall art c.c. Conflitto di interessi Incarichi e consulenze ALTRI IMPEDIMENTI Artt. 235 c. 3 Tuel Impossibilità derivanteda qualsiasicausa a svolgere l incarico NUMERO INCARICHI Art. 238 c. 1 Tuel Limiti all affidamento di incarichi (non più di 8 di cui4 in comuni con pop.< ab., 3 fra e , 1 oltre ) 13

14 Accettazione dell incarico e nomina Con riferimento a Vs comunicazione prot. del, in qualità di revisore designato a seguito di estrazione a sorte ai sensi del Decreto del Ministero dell Interno 15/02/2012 n. 23, dichiaro la mia disponibilità ad accettare l incarico di revisore dei conti del Vostro Ente per il triennio. Allego inoltre la seguente documentazione: Dichiarazione sostitutiva circa l inesistenza di cause di incompatibilità di cui all art. 236 Tuel o di altri impedimenti previsti dagli articoli 235 e 238 dello stesso decreto; Dichiarazione sostitutiva circa il rispetto del limite al numero di incarichi previsto dall art. 238 Tuel; Copia documento d identità personale in corso di validità A QUESTO PUNTO SIAMO DIVENTATI REVISORI DELL ENTE!!! CORTE DEI CONTI ORGANO DI REVISIONE CONTROLLI INTERNI 14 DELIBERAZIONE DI NOMINA CONTROLLO COLLABORATIVO D L. 174/2012

15 Grazie per l attenzione Dott. Giuseppe Chiappero 15