Davide Cervi Classe : 3E I.T.E Agostino Bassi - Lodi

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1 INTRODUZIONE AI LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Davide Cervi Classe : 3E I.T.E Agostino Bassi - Lodi

2 I LINGUAGGI DI PRIMA GENERAZIONE rientrano in questa categoria i vari linguaggi macchina proprietari, decisamente complessi e fortemente legati all architettura hardware specifica, il primo in assoluto è il codice binario. Il codice binario è il linguaggio del calcolatore,con il quale il programma fornisce informazioni allo stesso,ed è formato da due soli simoboli, lo zero e l uno (0, 1 ). I linguaggi di prima generazione sono linguaggi a basso livello, ciò significa che comunicano direttamente con il computer, si dice che sono linguaggi macchina. Questo modo di programmare da più libertà al programmatore,ma risulta essere la maniera più difficile perché utilizzare questo tipo di linguaggio,porta il programmatore a scendere al più basso dei livelli formali ciò significa che per scrivere un programma bisogna utilizzare una catena molto lunga di istruzioni elementari. Prima. della nascita dei linguaggi ad alto livello, questo era l unico modo per poter programmare.

3 LINGUAGGI DI SECONDA GENERAZIONE Evoluzione della prima generazione, questi linguaggi erano ancora molto simili al linguaggio macchina, ma avevano la caratteristica di trasformare delle precise istruzioni in simboli più facili da utilizzare per i coders. Anche in questo caso, il codice veniva direttamente assemblato all interno della CPU,questo significa che ogni architettura aveva il proprio linguaggio. I vantaggi erano una velocità maggiore e una massima ottimizzazione del codice per quella determinata architettura, gli svantaggi, invece, era la complessità del codice stesso. Il linguaggi assembly fa parte di questa categoria di linguaggi. Assembly è il più vicino ai linguaggi macchina,anche se è differente da quest ultimo. Spesso viene erroneamente chiamato assembler, anche se assembler è il nome del programma che converte il linguaggio assembly in linguaggio macchina. L'assembly ha lo scopo generale di consentire al programmatore di ignorare il formato binario del linguaggio macchina. Ogni codice operativo del linguaggio macchina viene sostituito, nell'assembly, da una sequenza di caratteri che lo rappresenta in forma mnemonica. A causa di questa "vicinanza" all'hardware, non esiste un unico linguaggio assembly. Al contrario, ogni CPU o famiglia di CPU ha un suo proprio assembly, diverso dagli altri. Il programma scritto in assembly non può essere eseguito direttamente dal processore; esso deve essere tradotto nella forma binaria corrispondente, usando un programma compilatore detto assembler.

4 LINGUAGGI DI TERZA GENERAZIONE Gli sforzi volti a cercare di inventare linguaggi di programmazione che mettessero a disposizione strumenti sempre più potenti e semplici per la codifica di algoritmi, ha portato alla fine della metà del secolo scorso alla nascita di due linguaggi, di concezione diversa rispetto all'assembly, e dedicati alla scrittura di algoritmi riguardanti la risoluzione di problemi legati alle applicazioni dei computer in quegli anni: il Fortran per lo sviluppo di applicazioni scientifiche e il COBOL per lo sviluppo di applicazioni gestionali, tuttora, per la loro solidità, utilizzati. Con la nascita dei linguaggi di terza generazione, nasce anche la concezione di linguaggi ad alto livello. Oltre al Cobol e al Fortran, altri due importanti linguaggi di terza generazione sono il PASCAL e il BASIC. Il PASCAL si basa sul linguaggio ALGOL e fu chiamato cosi in onore del matematica Blaise Pascal, inventore della prima calcolatrice,le caratteristiche principali sono una sintassi molto rigida con l obbligo di dividere il programma in sezioni ben definite, e di dichiarare in anticipo tutte le variabili utilizzate nel programma.il PASCAL è classificato come linguaggio semidinamico. Il BASIC fu progettato per essere un linguaggio semplice da imparare. Per questo enfatizzò la semplicità d uso anziché la potenza espressiva,le istruzioni erano poche e semplici,il BASIC, inoltre,offriva pochi costrutti strutturali,quindi orientati alla creazione di programmi chiari e comprensibili. Fu progettato per programmare algoritmi. Progettato come linguaggio compilato,molte versioni successive fecero uso di interpreti.

5 LINGUAGGI DI QUARTA GENERAZIONE (4GL) Acronimo di fourth-generation programming language. Si tratta di linguaggi tipicamente caratterizzati da sintassi semplice e specificità di applicazione. Esempi potrebbero essere i linguaggi SQL o la sintassi LinQ. Il vantaggio dei linguaggi specializzati è il paradigma ricco di semantica, il quale permette di esprimere facilmente e talvolta elegantemente concetti altrimenti astrusi. Lo svantaggio consiste nella difficoltà di esprimere concetti al di fuori dello specifico campo di applicazione. È da notare che i linguaggi formali 4GL sono comunque turing-completi in quanto riescono a rappresentare la macchina di Turing. Questi linguaggi sono quindi equivalenti. I linguaggi 4GL, quindi, non possono abilitare l'espressione di nuovi concetti, ma ne possono agevolare enormemente la stesura.

6 LINGUAGGI DI QUINTA GENERAZIONE Questi linguaggi vengono impiegati principalmente nell ambito dell intelligenza artificiale,che ha come scopo quello di imitare artificialmente i comportamenti intelligenti attribuiti all uomo. I linguaggi di quinta generazione sono classificabili in tre gruppi: Linguaggi logici : si basano sulle teorie della logica matematica,il linguaggio più rappresentativo è il PROLOG Linguaggi basati su oggetti: si basano sulla definizione di oggetti anziché dei tradizionali algoritmi Linguaggi funzionali: ricostruiscono tutte le possibili funzioni utilizzando come punto di partenza le tre funzioni base: concatenamento,iterazione e la recursione.

7 LINGUAGGI ORIENTATI AGLI OGGETTI (OOP) Acronimo di Object Oriented Programming, è un paradigma di programmazione che permette di definire oggetti software in grado di interagire gli uni con gli altri attraverso lo scambio di messaggi. I vantaggi della programmazione orientata agli oggetti sono: Fornisce un supporto naturale alla programmazione software degli oggetti del mondo reale o del modello astratto da riprodurre Permette una più facile gestione di progetti di grandi dimensioni L organizzazione del codice sotto forma di classi favorisce la modularità e il riuso di codice. Tra i linguaggi orientati agli oggeti il più famoso è Java. I programmi scritti in linguaggio Java, dopo una fase iniziale di compilazione con ottenimento del cosiddetto bytecode, sono destinati all'esecuzione sulla piattaforma Java attraverso una fase di interpretazione (per questo motivo il linguaggio Java è detto anche semiinterpretato) ad opera di una Java Virtual Machine e, a tempo di esecuzione, avranno accesso alle API della libreria standard. Questi due passi forniscono un livello di astrazione che permette alle applicazioni di essere interamente indipendenti dal sistema hardware su cui esse saranno eseguite Il linguaggio java è stato creato per avere queste caratteristiche : 1)essere orientato agli oggetti 2)essere indipendente dalla piattaforma 3) contenere strumenti e librerie per il networking 4)essere progettato per eseguire codice da sorgenti remote in modo sicuro.

8 SITOGRAFIA