PROVINCIA DI SAVONA SETTORE POLITICHE ECONOMICHE E DEL LAVORO AVVISO PUBBLICO

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1 PROVINCIA DI SAVONA SETTORE POLITICHE ECONOMICHE E DEL LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DEI SOGGETTI ATTUATORI DA INSERIRE NEL CATALOGO REGIONALE PER LA SPERIMENTAZIONE DELLA DISCIPLINA REGIONALE APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE AI SENSI DELLA DGR N.553 DEL 15/05/2012 Pagina 1 di 27

2 1. PREMESSA QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO FINALITA' E OBIETTIVI DELLA SPERIMENTAZIONE OBIETTIVI DELL' AVVISO / CATALOGO FORMATIVO OGGETTO DELLA SPERIMENTAZIONE RISORSE FINANZIARIE SOGGETTI PROPONENTI AZIONI AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO Azioni di sistema Modalità di finanziamento delle azioni di sistema Servizi formativi Articolazione e durata dei percorsi formativi Modalità di erogazione della formazione presso l organismo formativo Modalità di finanziamento dei servizi formativi Destinatari MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DEI VOUCHER PER GLI APPRENDISTI DOMANDA DI AMMISSIONE AL CATALOGO/ CANDIDATURA MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AMMISSIONE AL CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE ISTRUTTORIA DI AMMISSIBILITA' ISTRUTTORIA DI MERITO ISTRUTTORIA ECONOMICA ESITI DELLA VALUTAZIONE PUBBLICAZIONE DEL CATALOGO TERMINI PER LA CONCLUSIONE DELLE ATTIVITA' AGGIORNAMENTO DEL CATALOGO MODALITÀ DI INFORMAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DURC CODICE ANTIMAFIA CONDIZIONI DI TUTELA DELLA PRIVACY...27 ALLEGATO 1 FORMULARIO DI CANDIDATURA ALLEGATO 2 PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE ALLEGATO 3 CORRELAZIONE FRA LE QUALIFICHE DEI CCNL E LE QUALIFICHE PROFESSIONALI ALLEGATO 4 ITER DI ATTUAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE Pagina 2 di 27

3 1. PREMESSA In attuazione della sperimentazione della disciplina regionale dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale approvata dalla Regione Liguria con decreto n del 13/12/2012, la Provincia di Savona programma azioni di sistema e servizi formativi per gli apprendisti assunti presso imprese operative sul territorio provinciale ai sensi dell art. 3 del D. Lgs 167/2011, come attuato dalla L.R. 18/2009 e ss. mm. ii. e dalla disciplina adottata con DGR 553/ QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO VISTI: Il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 Definizione delle norme generali sul dirittodovere all istruzione e alla formazione a norma dell art. 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53 e ss. mm. e ii.; Il Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell art. 2, comma 1, lettera c), della Legge 28 marzo 2003, n. 53 e ss. mm. e ii.; La Legge 27 dicembre 2006, n. 296 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) e ss. mm. e ii. che all art. 1, comma 622 stabilisce che l obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale; Il Decreto del Ministero della Pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell obbligo di istruzione, ai sensi dell art. 1 comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; La Legge 4 novembre 2010, n. 183 Deleghe al governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l impiego, di incentivi dell occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro che, all art. 48, comma 8 prevede che l obbligo di istruzione di cui all art. 1 comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e ss. mm. e ii, si assolve anche nei percorsi di apprendistato per l espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione; Il Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167 Testo unico dell apprendistato, a norma dell art. 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247; Pagina 3 di 27

4 RICHIAMATI L Accordo, ai sensi dell art. 18, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane riguardante la definizione delle aree professionali relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005 n Repertorio atti n. 66/CU del 27 luglio 2011, L Accordo, ai sensi dell art. 18, comma 2 del Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano, riguardante gli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005 n Repertorio atti n. 137/CSR del 27 luglio 2011; L Accordo, ai sensi dell art. 4, comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano, riguardante l integrazione del repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l Accordo in Conferenza Stato regioni del 27 luglio Repertorio degli atti n. 21/CSR del 19 gennaio 2012; L Accordo, ai sensi dell art. 3, comma 2, del Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167, tra il Governo, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano per la regolamentazione dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. Repertorio atti n. 58/CSR del 15 marzo 2012; L Accordo, ai sensi dell art. 4 del Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano per la definizione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze comunque acquisite in apprendistato, a norma dell art. 6 del decreto legislativo 14 settembre 2011, n Repertorio atti n. 96/CSR del 19 aprile 2012; La Legge Regionale 20 agosto 1998 n. 27 Disciplina dei servizi per l impiego e della loro integrazione con le politiche formative e del lavoro e ss. mm. ii; Legge Regionale 1 agosto 2008 n. 30 Norme regionali per la promozione del lavoro e ss. mm. ii; Pagina 4 di 27

5 Legge Regionale 11 maggio 2009 n. 18 Sistema educativo regionale di istruzione, formazione e orientamento come modificata dalla Legge Regionale 5 aprile 2012 n. 13 Modificazioni alla Legge Regionale 11 maggio 2009 n. 18 (Sistema educativo regionale di istruzione, formazione e orientamento) ed alla legge regionale 1 agosto 2008 n. 30 (Norme regionali per la promozione del lavoro); Deliberazione del Consiglio Regionale Assemblea Legislativa della Liguria 2 febbraio 2010, n.2 Piano triennale regionale dell istruzione, della formazione e del lavoro ; Deliberazione di Giunta Regionale 6 maggio 2011, n. 480 Adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze di base (Decreto Ministeriale 27 gennaio 2010, n.9) ; Deliberazione di Giunta Regionale 17 giugno 2011, n. 704 Approvazione Linee guida per lo svolgimento degli esami di diploma professionale di IeFP anno formativo ; Deliberazione di Giunta Regionale 5 ottobre 2012, n Programmazione percorsi triennali di istruzione e formazione professionale 2013/2016. Avviso di selezione delle candidature; Deliberazione di Giunta Regionale 7 agosto 2012, n.1038 Programmazione percorsi di diploma di Istruzione e Formazione Professionale IV anno Tecnico di IeFP- annualità 2012/2013; Deliberazione di Giunta Regionale 11 maggio 2012, n. 547 Linee guida per lo svolgimento degli esami triennali di istruzione e formazione professionale triennio ; Il Decreto del Dirigente 20 luglio 2009 n Modalità operative per l attuazione dei percorsi di qualifica biennale e annuale ; Il Decreto del Dirigente 15 settembre 2011 n Modalità operative per l accesso all esame di qualifica triennale di istruzione e formazione professionale a favore degli allievi che hanno frequentato con profitto un corso biennale in formazione professionale ; Deliberazione di Giunta regionale 18 maggio 2012, n. 553 Approvazione della disciplina regionale dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi dell art. 3 del D. Lgs. 167/2011 Testo unico dell apprendistato ; Deliberazione di Giunta Regionale 13 dicembre 2012, n Approvazione della Sperimentazione della disciplina regionale dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale ai sensi della D.G.R. 18/05/2012 n. 553 Linee guida per l'attuazione. Impegno di ,00; Il Decreto del Dirigente (Regione Liguria) 18 aprile 2013 n di ripartizione delle risorse Pagina 5 di 27

6 destinate ad azioni di sistema ed impegno a favore delle province liguri; Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 5 del 21 gennaio 2013; Manuale per la Gestione e la Rendicontazione delle attività cofinanziate dal F.S.E. approvato dalla Regione Liguria con Decreto del Dirigente n del 18/10/2011; Deliberazione di Giunta Regionale 21 dicembre 2007 di approvazione del modello di accreditamento delle strutture formative per la macrotipologia A; Deliberazione di Giunta Regionale n. 28 del 22 gennaio 2010 con la quale sono stati approvati il nuovo modello di accreditamento degli organismi formativi della Regione Liguria e l'avviso per la presentazione delle domande di accreditamento degli organismi che svolgono attività di formazione professionale nella Regione Liguria e i relativi criteri di valutazione; Deliberazione di Giunta regionale n del 29 dicembre 2010 con la quale è stata approvata la disciplina della sospensione e/o revoca dell'accreditamento degli organismi formativi in casi particolari; Piano Provinciale Triennale F.S.E. P.O. Obiettivo CRO 2007/2013 approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale N. 32 del 27/05/2010, integrato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 158 del 22/07/2010 e successivamente prorogato con Deliberazione di Giunta Provinciale N. 15 del 6/02/2012; Deliberazione di Giunta Regionale n del 07/10/2010 di approvazione del Piano Provinciale Triennale F.S.E. P.O. Obiettivo CRO 2007/2013 della Provincia di Savona; La Determinazione Dirigenziale (Provincia di Savona) n del 21/02/2013 Approvazione e pubblicazione preavvisi a valere sul Programma Operativo Regione Liguria FSE 2007/2013 OB. CRO Assi I II - III e a valere su risorse statali regionali. 3. FINALITA' E OBIETTIVI DELLA SPERIMENTAZIONE La Regione Liguria con la D.G.R n. 553 del 18/05/2012 ha approvato le Linee guida per l attuazione della sperimentazione della disciplina regionale Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale. La sperimentazione regionale intende promuovere l occupazione giovanile attraverso la diffusione del contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale. La Regione Liguria attua la sperimentazione di interventi finalizzati a: diffondere la conoscenza del nuovo contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma, anche presso e attraverso i soggetti intermediari tra imprese e giovani; Pagina 6 di 27

7 migliorare le condizioni che determinano il matching tra giovani, imprese ed organismi formativi finalizzato all assunzione in apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale; qualificare la formazione dei giovani in apprendistato nel rispetto delle distinte e specifiche funzioni dei soggetti formativi coinvolti. Nello specifico la sperimentazione intende, attraverso percorsi formativi attuati tramite voucher, far conseguire ad apprendisti minorenni la qualifica professionale per il completamento dell obbligo formativo. Stesso obiettivo è rivolto ai giovani apprendisti che pur avendo superato la maggior età non sono in possesso di alcuna qualifica. La sperimentazione inoltre si prefigge, a seguito di percorso formativo attuato tramite voucher, l obiettivo di far ottenere agli apprendisti già in possesso di qualifica il diploma professionale. 4. OBIETTIVI DELL'AVVISO/CATALOGO FORMATIVO Obiettivo del presente avviso è quello di recepire candidature al fine di selezionare l ATS più adatta a svolgere le azioni di sistema e formative previste nella sperimentazione. L'ATS individuata a livello provinciale costituisce il soggetto attuatore dell offerta formativa pubblica territoriale dell apprendistato per la qualifica ed il diploma professionale. L insieme dei cinque cataloghi territoriali costituisce il catalogo regionale dell offerta formativa pubblica per la qualifica e il diploma professionale. 5. OGGETTO DELLA SPERIMENTAZIONE La sperimentazione della disciplina regionale Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale ha come oggetto il finanziamento di: azioni di sistema finalizzate alla promozione sul territorio provinciale ed alla realizzazione di strumenti e metodologie a sostegno dell apprendistato per la qualifica e per il diploma; servizi formativi per gli apprendisti assunti presso imprese operative sul territorio provinciale ai sensi dell art. 3 del D.Lgs 167/2011, come attuato dalla L.R. 18/2009 e ss.mm.ii. e dalla disciplina adottata con DGR 553/ RISORSE FINANZIARIE Le risorse a copertura dei costi dei percorsi formativi, avviati nel corso degli anni e da Pagina 7 di 27

8 concludere entro il 30/06/2016 ammontano per la Provincia di Savona a ,00 a valere su risorse statali - Fondo per l Occupazione e formazione di cui all art. 18, c. 1, D.L. 185/2008 convertito con modificazioni dalla L. 2/2009. Per le azioni di sistema la Regione ha previsto un finanziamento pari ad ,00 a valere sul Programma Operativo Competitività regionale e occupazione Fondo Sociale Europeo Regione Liguria , Asse I. La Provincia intende utilizzare tali risorse nel seguente modo: 1.383,64 in pubblicizzazione ed informazione del presente avviso; ,36 renderli disponibili per le azioni di sistema previste dalla sperimentazione. 7. SOGGETTI PROPONENTI L attuazione delle azioni è affidata ad Associazioni Temporanee di Scopo (ATS) composte da almeno un soggetto per ognuna delle tipologie sotto indicate, cui competono specifiche azioni: COMPONENTI ATS Organismi formativi con sedi operative nell ambito territoriale di riferimento e accreditati per la macrotipologia A, ai sensi della dgr 1608/2007 Organismi formativi in possesso di sedi operative nell ambito territoriale di riferimento per le macrotipologie 1 (formazione iniziale) e 2 (formazione superiore) ai sensi della dgr 28/2010. Imprese e loro associazioni di categoria / raggruppamenti d impresa Enti ed altri soggetti impegnati nel recupero sociale giovanile. AZIONI ATTUABILI DAI COMPONENTI DELLE ATS azioni di sistema: realizzano le azioni indicate al paragrafo 8.1. ed in particolare la 1, 3 e 4; azioni formative: realizzano in via esclusiva la formazione relativa alle competenze di base, e, solo se in possesso di accreditamento per la figura/aree professionali cui sono dedicati gli specifici percorsi,erogano la formazione finalizzata all acquisizione delle competenze professionali comuni e specifiche (laddove non siano erogate dall impresa). -azioni di sistema : realizzano le azioni indicate al paragrafo 8.1 ed in particolare la 1, 3 e 4; -azioni formative: erogano la formazione relativa alle competenze professionali comuni e, laddove non attuate (totalmente o parzialmente) dall impresa stessa, delle competenze tecnico-professionali specifiche. azioni formative: erogano la formazione relativa alle competenze tecnico professionali. azioni di sistema: partecipano alla realizzazione di eventi finalizzati al matching tra i giovani seguiti, gli organismi formativi e le imprese. Ogni ATS può candidarsi per operare in uno solo degli ambiti territoriali sotto riportati: 1) Imperia; Pagina 8 di 27

9 2) Savona; 3) area metropolitana di Genova; 4) area del Tigullio; 5) La Spezia. Il capofila dell ATS deve essere un organismo formativo con almeno una sede operativa nell ambito territoriale di riferimento e accreditato ai sensi della DGR 1608/2007 per la macrotipologia A. Ogni soggetto può partecipare ad una sola ATS per ambito territoriale. Non possono partecipare alla presentazione o realizzazione di progetti, soggetti per i quali siano in corso provvedimenti amministrativi o giudiziari in relazione alla percezione di finanziamenti per attività formative non effettivamente svolte (tale limitazione viene meno con l'estinzione dei procedimenti o la restituzione delle somme indebitamente percepite). 8. AZIONI AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO 8.1 Azioni di sistema AZIONI DI SISTEMA Le ATS devono progettare e realizzare le azioni di sistema riportate di seguito: AZIONE AZIONE DI SISTEMA OUTPUT RICHIESTO 1 2 Costituzione di reti territoriali con soggetti intermediari, funzionali alla definizione e attuazione di una strategia condivisa di promozione e diffusione dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale. I soggetti intermediari con cui le ATS devono costituire rete sono indicativamente: associazioni di categoria; organizzazioni sindacali; enti bilaterali centri per l impiego; camere di commercio; istituti comprensivi, scuole secondarie di secondo grado e centri provinciali per l istruzione degli adulti; agenzie autorizzate per l intermediazione; (organismi di rappresentanza dei) consulenti del lavoro; altri soggetti funzionali all attuazione della sperimentazione. Eventi (quali, ad es., incontri pubblici di presentazione) e/o servizi per la conoscenza e diffusione dell apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. Lettera di impegno dei soggetti, che attesta: - adesione alla rete - tipologia e modalità di contributo al successo della sperimentazione (ad es. condivisione di dati, professionalità, ecc.) Piano di comunicazione e diffusione dell apprendistato. Pagina 9 di 27

10 3 4 Definizione delle modalità per il raccordo tra imprese e organismi formativi nell erogazione della formazione in impresa. Realizzazione/acquisizione di moduli didattici per l autoformazione assistita secondo gli standard minimi (La realizzazione dell'autoformazione assistita deve avvenire conformemente agli standard minimi che saranno approvati dalla Regione ). Documento metodologico che illustri il modello di supporto alla formazione in impresa. Materiale didattico digitale per la formazione finalizzata all acquisizione delle competenze di base e professionali-comuni. Pur in considerazione della diversa natura, le reti territoriali di cui all azione di sistema 1 possono considerarsi prodromiche e funzionali alla futura costituzione dei poli tecnico-professionali della Regione Liguria. Pertanto l azione di sistema 1 deve essere realizzata in coerenza e nel rispetto di quanto definito nell allegato C Standard minimi per la costituzione dei Poli tecnico-professionali dello schema di decreto del MLPS recante linee guida in materia di semplificazione e promozione dell istruzione tecnico professionale a norma dell articolo 52 del Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito nella legge 4 aprile 2012 n. 35, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. In particolare, le ATS dovranno includere nella rete i seguenti soggetti: almeno due istituti tecnici e/o professionali; due imprese iscritte presso le competenti CCIAA; esplicitare le risorse professionali e strumentali disponibili; descrivere il programma di rete, a partire dai fabbisogni documentati dell ambito territoriale, individuando gli obiettivi strategici di innovazione e di innalzamento della qualità dei servizi formativi a sostegno dello sviluppo delle filiere produttive sul territorio e dell occupazione dei giovani. In ragione della convenzione stipulata tra Regione Liguria e Italia Lavoro S.P.A, le ATS possono avvalersi del supporto consulenziale di Italia Lavoro (programmi AMVA e FiXO) per la realizzazione delle attività relative alle azioni di sistema 1 (costituzione di reti territoriali) e 2 (promozione sul territorio). In particolare, gli operatori di Italia lavoro offriranno alle ATS il proprio supporto tecnico per: la promozione sul territorio verso imprese e potenziali apprendisti; l attuazione di azioni informative e formative presso i diversi attori coinvolti nella sperimentazione (operatori CPI/SPI, placement degli istituti scolastici e formativi, associazioni datoriali, consulenti del lavoro,..); l espletamento degli adempimenti in capo alle imprese per l accesso al contributo AMVA; Pagina 10 di 27

11 favorire la costituzione delle reti anche attraverso l animazione di tavoli. Ai fini della valutazione di ammissibilità al finanziamento delle azioni di sistema le ATS devono presentare una proposta progettuale che descriva le azioni proposte, gli obiettivi, gli strumenti e le metodologie per realizzarle (allegato I parte B - scheda azioni di sistema). La realizzazione di tutte le azioni di sistema deve essere conclusa entro il 31/12/ Modalità di finanziamento delle azioni di sistema Il finanziamento delle azioni di sistema avviene a costi reali, nei limiti delle risorse disponibili individuate al punto 6, previa presentazione del preventivo di spesa formulato attraverso la compilazione dell apposita scheda finanziaria (allegato I - parte D scheda finanziaria azioni di sistema) e degli stati di avanzamento delle attività. All ATS selezionata per ogni ambito territoriale sarà assegnato il finanziamento per la realizzazione delle azioni di sistema. SERVIZI FORMATIVI 8.2 SERVIZI FORMATIVI Sono ammissibili al finanziamento i seguenti servizi formativi: riconoscimento di crediti in ingresso; redazione del piano formativo individuale (Allegato 2) progettazione, tutoraggio (ivi compreso il tutoraggio per la fruizione del materiale didattico multimediale) ed erogazione della formazione strutturata presso l organismo di formazione; progettazione e tutoraggio relativi alla formazione strutturata erogata presso l impresa; certificazione delle competenze in esito alla formazione. Ai fini della valutazione di ammissibilità ai cataloghi territoriali dell offerta formativa, le ATS devono presentare una proposta progettuale che descriva gli strumenti, le metodologie didattiche e l innovazione metodologica che intendono utilizzare nella realizzazione dei servizi formativi proposti (allegato 1 parte C - scheda servizi formativi). La domanda di finanziamento dei servizi formativi rivolti agli apprendisti assunti da imprese che operano nell ambito territoriale di riferimento è presentata alla Provincia dagli organismi formativi appartenenti all ATS selezionata che: prendono in carico apprendisti nei propri percorsi triennali di IeFP oppure che Pagina 11 di 27

12 organizzano percorsi di qualifica o diploma professionale ad hoc per gli apprendisti. In entrambi i casi gli organismi di formazione sono tenuti: 1.alla presentazione del piano formativo individuale in cui si evidenziano: le eventuali attività di formazione, tutoraggio e consulenza, funzionali al conseguimento della qualifica o del diploma professionale in apprendistato, addizionali rispetto a quelle erogate nell ambito del percorso di IeFP; oppure il percorso dell apprendista organizzato attraverso moduli ad hoc. 2.ad avviare il percorso formativo dell apprendista il primo giorno lavorativo successivo all autorizzazione della Provincia e comunque ad erogare la formazione strutturata a proprio carico entro sei mesi dall assunzione dell apprendista, così da consentire lo svolgimento della formazione prevista dal PFI. 3.Di norma l esame finale per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale si svolge nell ambito delle sessioni ordinarie previste dal sistema regionale di IeFP. L erogazione dei servizi formativi deve concludersi entro il 30/06/2016. LA FORMAZIONE DEGLI APPRENDISTI La formazione degli apprendisti ai sensi art. 3 del D. Lgs. n. 167/2011, è finalizzata al conseguimento della qualifica o del diploma professionale per le figure individuate dalla disciplina regionale di cui alla d.g.r. n. 553/2012. Pagina 12 di 27

13 Profili di qualifica e diploma professionale conseguibili in apprendistato AREA PROFESSIONALE DESCRIZIONE DELLE FIGURE DI QUALIFICA IeFP DESCRIZIONE DELLE FIGURE DI DIPLOMA PROFESSIONALE DI TECNICO AGROALIMENTARE OPERATORE AGRICOLO Allevamento animali domestici Coltivazione arboree, erbacee, ortofloricole Silvicoltura, salvaguardia dell'ambiente TECNICO AGRICOLO TECNICO DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE ALIMENTARE OPERATORE DEL MARE DELLE ACQUE INTERNE MANIFATTURIERA E ARTIGIANATO OPERATORE DELLE PRODUZIONI CHIMICHE OPERATORE DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE TECNICO DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE TECNICO DEL LEGNO TECNICO DELL ABBIGLIAMENTO OPERATORE DEL LEGNO OPERATORE DELL ABBIGLIAMENTO OPERATORE DELLE CALZATURE MECCANICA, IMPIANTI E COSTRUZIONI OPERATORE ELETTRICO OPERATORE ELETTRONICO OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE Riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo Riparazioni di carrozzeria OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI OPERATORE MECCANICO OPERATORE EDILE OPERATORE DEL MONTAGGIO E DELLA TECNICO ELETTRICO TECNICO ELETTRONICO TECNICO RIPARATORE DEI VEICOLI A MOTORE TECNICO DI IMPIANTI TERMICI TECNICO PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE TECNICO EDILE TECNICO PER LA CONDUZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI AUTOMATIZZATI MANUTENZIONE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO CULTURA, OPERATORE GRAFICO TECNICO GRAFICO INFORMAZIONE E TECNOLOGIE INFORMATICHE Multimedia Stampa e allestimento SERVIZI COMMERCIALI OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA OPERATORE AMMINISTRATIVO -SEGRETARIALE OPERATORE DEI SISTEMI E DEI SERVIZI TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA LOGISTICI TURISMO E SPORT OPERATORE DELLA RISTORAZIONE TECNICO DI CUCINA Pagina 13 di 27

14 SERVIZI ALLA PERSONA Preparazione pasti Servizi di sala e bar OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA Strutture ricettive Servizi del turismo OPERATORE DEL BENESSERE Acconciatura Estetica TECNICO DEI SERVIZI DI SALA E BAR TECNICO DEI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO- SPORTIVA E DEL TEMPO LIBERO TECNICO DELL ACCONCIATURA TECNICO DEI TRATTAMENTI ESTETICI Le ATS debbono strutturare la propria offerta formativa con riferimento a tale elenco e in coerenza con i fabbisogni professionali espressi dall ambito territoriale di riferimento. In sede di proposta di candidatura ai cataloghi, infatti, le ATS proponenti devono motivare la scelta delle figure che costituiscono la propria offerta formativa con l'esplicitazione di analisi di fabbisogni professionali esistenti ( es. Excelsior, camera di commercio...) oppure realizzate ad hoc. L ATS proponente ha facoltà di candidarsi per alcuni o tutti i profili presentii nell elenco dei profili per la qualifica ed il diploma professionali ARTICOLAZIONE E DURATA DEI PERCORSI FORMATIVI I percorsi formativi degli apprendisti devono prevedere le seguenti attività formative: 1.attività comune ad un gruppo classe; 2.attività individuale o di piccolo gruppo; 3.moduli di formazione personalizzata. 1. L attività comune gestita prevalentemente in un gruppo classe ha come oggetto le seguenti aree formative: -Asse dei linguaggi; -Asse matematico; -Asse scientifico-tecnologico; -Asse storico-socio-economico. 2. L attività individuale o di piccolo gruppo, riferita all area professionale, viene svolta in impresa, in Pagina 14 di 27

15 modalità di formazione sia strutturata sia non strutturata A completamento della formazione dell apprendista sono previsti moduli di formazione personalizzata a carico degli organismi formativi, dedicati: alle competenze professionali specifiche non conseguibili attraverso la formazione in impresa; al riallineamento delle competenze (di base, professionali comuni e professionali specifiche), propedeutico all inserimento di nuovi apprendisti in gruppi classe già avviati. La durata e l articolazione dei percorsi di qualifica e di diploma (IV anno) in esercizio di apprendistato sono declinate come riportato nella seguente tabella: Durata e articolazione oraria annua percorsi in apprendistato per la qualifica e il diploma professionale Aree formative Competenze Percors i qualifica <18 anni ORE Percorsi qualifica >18 anni ORE Percorsi diploma ORE Asse dei linguaggi Base Attività comune con prevalenza del gruppo classe a carico dell organismo formativo Asse matematico Asse scientificotecnologico Base Base Prof. comuni Asse storico-socioeconomico Base Attività individuale o di piccolo gruppo Area professionale in impresa (formazione strutturata) Area professionale in impresa (formazione non strutturata) Personalizzazione a carico dell organismo formativo Prof. specifiche Prof. specifiche Base Prof. comuni Prof. specifiche NOTE Ai sensi di quanto disposto nella D.G.R. 553/2012: La formazione aziendale assume caratteristiche di formazione strutturata se risponde ai seguenti requisiti: 1. presenza di risorse umane, in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore a quello alla cui acquisizione è finalizzato il contratto di apprendistato, compreso il datore di lavoro, in grado di trasferire competenze ; 2. individuazione di un tutor aziendale per l'affiancamento dell'apprendista nel percorso formativo, secondo quanto indicato nel PFI; 3. disponibilità di spazi, attrezzature e strumenti funzionali alla realizzazione degli interventi di formazione strutturata previsti dal PFI, anche reperiti all'esterno dell'unità produttiva; 4. registrazione delle attività di formazione strutturata svolte internamente all'impresa su apposito registro formativo individuale. Pagina 15 di 27

16 TOTALE MODALITA' DI EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE PRESSO L'ORGANISMO FORMATIVO Gli organismi formativi debbono erogare in presenza (lezioni con docente e gruppo classe, realizzate presso le aule dell organismo di formazione) almeno metà delle ore previste dal piano formativo individuale (PFI) per la formazione finalizzata all acquisizione delle competenze di base e professionali comuni. Il gruppo classe può essere composto da apprendisti che perseguono qualifiche o diplomi anche afferenti ad aree professionali differenti. La restante parte della formazione può essere realizzata anche attraverso la fruizione di moduli didattici digitali presso l aula dell organismo formativo e in presenza del tutor formativo (autoformazione assistita), al fine di consentire la flessibilità di frequenza della formazione esterna richiesta dalle diverse esigenze lavorative di cui sono portatori gli apprendisti. L autoformazione assistita prevede le seguenti modalità e setting formativo predisposti dall organismo formativo: disponibilità di almeno un aula attrezzata con stazione multimediale e connessione alla rete per la fruizione di materiale didattico digitale; presenza costante di un tutor formativo che gestisca e monitori la fruizione del materiale didattico da parte degli apprendisti in formazione; erogazione dei moduli didattici digitali, realizzati o acquisiti (nell ambito dell azione di sistema 4 e validati dalla Regione Liguria), per un impegno formativo complessivo corrispondente a quanto previsto (in ore) per la formazione in presenza da calcolare secondo il parametro: 1 ORA DI MODULO DIGITALE = 3 ORE DI FORMAZIONE IN PRESENZA Le ulteriori attività di personalizzazione che hanno ad oggetto la formazione per l acquisizione delle competenze di base e/o professionali comuni possono essere erogate con il setting formativo descritto sopra MODALITA' DI FINANZIAMENTO DEI SERVIZI FORMATIVI Il finanziamento dei servizi formativi avviene attraverso l erogazione di voucher. In funzione dei servizi finanziati si distingue tra: Pagina 16 di 27

17 VOUCHER DI INSERIMENTO; VOUCHER DI BASE; VOUCHER AGGIUNTIVO. VOUCHER INSERIMENTO è riconoscibile all organismo formativo una sola volta nel corso dell intero percorso (anche pluriennale) formativo dell apprendista; viene assegnato e liquidato dalla Provincia all organismo formativo in fase di avvio del percorso formativo, a seguito di presentazione del PFI; è pari a 280,00 euro e finanzia i seguenti servizi: valutazione di crediti in ingresso per la determinazione della durata del PFI; progettazione del PFI; Il voucher comprende anche gli eventuali servizi di valutazione/certificazione intermedia delle competenze in caso di interruzione del percorso prima del termine. VOUCHER BASE è riconoscibile all organismo formativo una sola volta per ogni anno di durata del percorso formativo dell apprendista; viene assegnato dalla Provincia all organismo formativo a seguito di presentazione del PFI; finanzia i seguenti servizi: progettazione della formazione strutturata erogata presso l organismo di formazione e presso l impresa; tutoraggio presso l organismo di formazione e presso l impresa; erogazione di formazione strutturata presso l organismo di formazione; è articolato a seconda del percorso formativo e vale rispettivamente: A ,00 euro per i percorsi di qualifica rivolti agli apprendisti < 18 anni; B ,00 euro per i percorsi di qualifica rivolti agli apprendisti > 18 anni; C ,00 euro per i percorsi di diploma; viene liquidato a seguito di comunicazione all amministrazione provinciale, da parte dell organismo formativo, di conclusione dei servizi formativi sopraindicati e delle successive verifiche. Pagina 17 di 27

18 VOUCHER AGGIUNTIVO è riconoscibile all organismo formativo fino ad un massimo di tre volte per ogni anno di durata del percorso formativo dell apprendista; viene assegnato dalla Provincia all organismo formativo a seguito di presentazione del PFI; finanzia i seguenti servizi: progettazione della formazione strutturata erogata presso l organismo di formazione e presso l impresa; tutoraggio presso l organismo di formazione e presso l impresa; erogazione di formazione strutturata presso l organismo di formazione; è articolato a seconda del percorso formativo e vale rispettivamente: A ,00 euro per i percorsi di qualifica rivolti agli apprendisti < 18 anni; B ,00 euro per i percorsi di qualifica rivolti agli apprendisti > 18 anni; C. 913,00 euro per i percorsi di diploma; viene liquidato a seguito di comunicazione all amministrazione provinciale, da parte dell organismo formativo, di conclusione dei servizi formativi sopraindicati e delle successive verifiche. Pertanto, per gli apprendisti che devono conseguire la qualifica o il diploma professionale è possibile richiedere un voucher di inserimento e, per ogni annualità formativa, un unico voucher base e al massimo 3 voucher aggiuntivi. Nel dettaglio: 1. Percorsi di qualifica per apprendisti < 18 anni VOUCHER Inseriment o Base Aggiuntiv o N. ORE IMPORTO VOUCHER N. MAX VOUCHER MAX IMPORTO ANNUO 14 ore per redazione PFI 280,00 euro 1 per percorso 280,00 euro 105 formazione gruppo classe 42 formazione individuale/piccoli gruppi 35 tutoraggio autoformazione apprendisti 20 tutoraggio impresa 35 formazione gruppo classe 14 formazione individuale/piccoli gruppi 12 tutoraggio autoformazione apprendisti 7 tutoraggio impresa 3.236,00 euro 1.090,00 euro 1 per annualità di percorso 3 per annualità di percorso Max finanziamento 1 anno apprendista Max finanziamento 2 e 3 anno apprendista 3.236,00 euro 3.270,00 euro 6.786,00 euro 6.506,00 euro Pagina 18 di 27

19 2. Percorsi di qualifica per apprendisti >18 anni VOUCHER Inseriment o Base Aggiuntiv o N. ORE IMPORTO VOUCHER N. MAX VOUCHER MAX IMPORTO ANNUO 14 ore per redazione PFI 280,00 euro 1 per percorso 280,00 euro 97 formazione gruppo classe 42 formazione individuale/piccoli gruppi 33 tutoraggio autoformazione apprendisti 23 tutoraggio impresa 33 formazione gruppo classe 14 formazione individuale/piccoli gruppi 11 tutoraggio autoformazione apprendisti 8 tutoraggio impresa 3.145,00 euro 1.064,00 euro 1 per annualità di percorso 3 per annualità di percorso Max finanziamento 1 anno apprendista Max finanziamento 2 e 3 anno apprendista 3.145,00 euro 3.192,00 euro 6.617,00 euro 6.337,00 euro 3. Percorsi di diploma VOUCHER Inseriment o Base Aggiuntiv o N. ORE IMPORTO VOUCHER N. MAX VOUCHER MAX IMPORTO ANNUO 14 ore per redazione PFI 280,00 euro 1 per percorso 280,00 euro 100 formazione gruppo classe 20 formazione individuale/piccoli gruppi 34 tutoraggio autoformazione apprendisti 20 tutoraggio impresa 34 formazione gruppo classe 7 formazione individuale/piccoli gruppi 11 tutoraggio autoformazione apprendisti 7 tutoraggio impresa 2.694,00 euro 1 per percorso 2.694,00 euro 913,00 euro 3 per percorso 2.739,00 euro Max finanziamento 1 anno apprendista 5.713,00 euro La gestione dei voucher avviene secondo le Disposizioni di dettaglio per la gestione dei voucher dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale che saranno approvate con provvedimento successivo dalla Regione Liguria. Pagina 19 di 27

20 8.2.4 DESTINATARI I servizi formativi sono rivolti a giovani in possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado di età compresa tra i 15 anni compiuti e fino al compimento del 25esimo anno di età, assunti con contratto di apprendistato ai sensi dell art. 3 del D.Lgs 167/2011 e ss.mm.ii. con una qualifica contrattuale riconducibile ad una o più figure di qualifica o diploma professionale individuate dalla disciplina regionale di cui alla d.g.r. n. 553/2012, e che non abbiano già conseguito titolo equivalente o superiore alla qualifica o al diploma professionale. I maggiorenni senza diploma di scuola secondaria di primo grado, dovranno dimostrare di essere iscritti presso un CTP, con il vincolo di conseguire il titolo entro il primo anno di contratto. 9. MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DEI VOUCHER DEGLI APPRENDISTI Al fine di erogare agli apprendisti i servizi formativi compresi nel catalogo dell offerta formativa pubblica, l organismo formativo, appartenente all ATS selezionata per ogni ambito territoriale, che prende in carico l apprendista, è tenuto a presentare alla Provincia il PFI dell apprendista completo dell indicazione del numero di voucher necessari sino al termine del percorso. Il PFI deve essere redatto sul modello apposito (allegato 2). La Provincia, valutata la conformità della richiesta di voucher e la sua congruità rispetto al PFI presentato, prenota i voucher richiesti per tutte le annualità previste dal PFI e autorizza l avvio delle attività formative entro 10 giorni lavorativi, trascorsi i quali vale la regola del silenzio assenso. Al termine dell attività formativa relativa ad ogni voucher, la Provincia effettua i controlli amministrativi previsti e, in assenza di irregolarità, liquida l importo del voucher. 10. DOMANDA DI AMMISSIONE AL CATALOGO/CANDIDATURA Ogni ATS è tenuta a presentare alla Provincia due distinte domande di finanziamento : la prima si riferisce esclusivamente al finanziamento dei costi di realizzazione delle azioni di sistema ed è contestuale alla presentazione della Domanda di ammissione al catalogo dell offerta formativa pubblica di cui all allegato 1; la seconda, si riferisce al finanziamento dei servizi formativi in attuazione del PFI di ogni apprendista preso in carico. Pagina 20 di 27

21 11. MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AMMISSIONE AL CATALOGO DELL'OFFERTA FORMATIVA La proposta di candidatura contenente tutti i documenti richiesti e di seguito elencati, dovrà essere presentata in busta chiusa recante a margine la dicitura Sperimentazione della disciplina regionale dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale Proposta di candidatura. Le modalità di presentazione delle candidature sono le seguenti: consegna a mano: le candidature dovranno essere consegnate entro le ore 11,30 del giorno 21 GIUGNO 2013 presso l ufficio protocollo della sede del Settore Politiche Economiche e del Lavoro, via Molinero, SAVONA. L orario di apertura del suddetto ufficio per il ricevimento delle candidature è il seguente: dal LUNEDI al VENERDI dalle 10,00 alle 11,30; il MARTEDI e il GIOVEDI anche dalle ore 15,00 alle 16,30 ; spedizione tramite servizio postale: le candidature dovranno essere inviate entro il 21 GIUGNO 2013 (FA FEDE IL TIMBRO POSTALE) al seguente indirizzo: PROVINCIA DI SAVONA SETTORE POLITICHE ECONOMICHE E DEL LAVORO VIA MOLINERO SAVONA La Provincia di Savona non si assume alcuna responsabilità per la dispersione delle candidature o per un tardivo recapito dipendenti da inesatte indicazioni da parte del proponente, né per eventuali disguidi, siano essi postali, attribuibili a terzi, a caso fortuito o di forza maggiore, o comunque per fatti non imputabili alla Provincia stessa. Si ricorda che la presentazione di candidature in base al presente avviso costituisce, da parte del proponente, accettazione di tutte le norme contenute nelle stesso, nonché di quelle contenute nei provvedimenti e nei documenti richiamati, emessi da autorità nazionali e comunitarie. La domanda per l ammissione al catalogo dell offerta formativa pubblica e, conseguentemente, per l accesso al finanziamento delle azioni di sistema, deve essere compilata sul formulario di cui all Allegato 1 e deve essere sottoscritta da tutti i soggetti partecipanti all ATS. Il formulario è composto, oltre che dalla domanda, dalle seguenti parti: Pagina 21 di 27

22 PARTE A SCHEDA ANAGRAFICA COMPONENTI ATS; PARTE B SCHEDA AZIONI DI SISTEMA; PARTE C SCHEDA SERVIZI FORMATIVI; PARTE D SCHEDA FINANZIARIA AZIONI DI SISTEMA; PARTE E ANALISI FABBISOGNI PROFESSIONALI TERRITORIALI. Alla domanda devono essere allegati: a) copia conforme dell atto costitutivo dell ATI/ATS (nel caso di ATI/ATS già costituita) oppure dichiarazione attestante l impegno dei diversi soggetti a costituirsi un ATS, in caso di ammissione al finanziamento, comprensiva dell indicazione dei ruoli e delle ripartizioni finanziarie previsti per ciascun soggetto (nel caso di ATS costituenda); b) fotocopia del documento di identità dei firmatari della domanda. c) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà riportante gli estremi di iscrizione all'inps ed all'inail e la dichiarazione di regolarità degli obblighi contributivi previsti dalla normativa vigente; tale dichiarazione dovrà essere prodotta da tutti i componenti del raggruppamento; d) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa all'assenza di fallimento o di procedure concorsuali, a carichi pendenti e a provvedimenti amministrativi o giudiziari in relazione alla percezione di finanziamenti pubblici; tale dichiarazione dovrà essere prodotta da tutti i componenti del raggruppamento; e) in caso di ATI/ATS che non ha ancora attivato la procedura di abilitazione e accesso al sistema web regionale allegare alla candidatura la relativa richiesta e dichiarazione di impegno. f) i soggetti non accreditati che hanno avviato il relativo iter a seguito del preavviso/invito ad accreditarsi emesso dalla Provincia dovranno allegare copia della domanda di accreditamento presentata alla Regione Liguria; g) curricula, in formato europeo, aggiornati, debitamente firmati e datati, del personale impegnato nelle azioni. La Provincia di Savona si riserva di richiedere al soggetto proponente eventuale documentazione integrativa. Pagina 22 di 27

23 12. MODALITA' E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione della domanda viene effettuata nel rispetto dei criteri di selezione definiti dalle Disposizioni attuative di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 824 del 19/06/2009, che sono stati validati nella prima seduta del Comitato di Sorveglianza P.O. ob. CRO FSE - Regione Liguria del 15 gennaio In particolare, ai fini dell ammissione ai cataloghi territoriali delle ATS che presentano domanda, l istruttoria sarà articolata in: -istruttoria di ammissibilità; -istruttoria di merito (80% del punteggio); -istruttoria economica (20% del punteggio). 13. ISTRUTTORIA DI AMMISSIBILITA' Non saranno considerate ammissibili le domande: pervenute fuori dai termini indicati nell'avviso; redatte su modulistica diversa dagli allegati al presente avviso; non corredate dagli allegati obbligatori richiesti (Allegato 1: Formulario di candidatura e allegato a) di cui al punto 11: copia conforme dell atto costitutivo dell ATI/ATS / dichiarazione attestante l impegno dei diversi soggetti a costituirsi un ATS); presentate da soggetti diversi da quelli indicati al punto 7; incomplete in quanto non compilate integralmente. 14. ISTRUTTORIA DI MERITO L istruttoria di merito è volta a valutare la qualità della proposta progettuale nel suo complesso (azioni di sistema e servizi formativi) secondo i criteri, gli indicatori e le modalità di seguito indicati. Dove non indicata una specifica scala/formula di valutazione, verrà applicata la seguente: scala ponderata * - da 0 a 4 (0: insufficiente; 1: sufficiente; 2: soddisfacente; 3: buono; 4: ottimo) CRITERIO INDICATORE MODALITA DI VALUTAZIONE Coerenza delle figure proposte con i fabbisogni professionali Disponibilità di sedi operative per la formazione nell ambito territoriale di riferimento corrispondenza delle figure proposte con il fabbisogno rilevato dall analisi allegata alla domanda oscheda servizi formativi (Allegato 1 - Parte C sezione C.1 e C.2); o analisi dei fabbisogni (Allegato 1 - parte E). n. sedi formative o scheda anagrafica (Allegato 1 Parte A - sezione A6): controllo di tutte le domande pervenute e calcolo del punteggio di ogni domanda secondo il seguente algoritmo: Pagina 23 di 27 PUNTEGGI O MAX 50 70

24 Rispondenza dei servizi formativi proposti agli obiettivi e coerenza interna della proposta educativa Qualità delle azioni formative Qualità delle azioni di accompagnamento proposte Sistema di monitoraggio dei processi formativi congruenza della proposta educativa rispetto agli obiettivi congruenza delle modalità di raccordo tra formazione interna ed esterna all impresa rispetto alla proposta educativa grado di innovatività e sperimentabilità delle modalità di personalizzazione dell offerta formativa grado di innovatività e sperimentabilità delle metodologie didattiche grado di innovatività e sperimentabilità delle metodologie impiegate per il supporto della formazione in impresa grado di innovatività e sperimentabilità delle metodologie adottate per l attuazione e per la promozione e diffusione del contratto valutazione della congruenza del sistema di monitoraggio in itinere dei processi formativi presso l impresa e presso il soggetto attuatore oalla domanda con il numero di sedi disponibile maggiore è attribuito un punteggio di 10; ole altre domande vengono classificate in base alla seguente formula: punteg. = proposta con più sedi x 10 proposta considerata scheda servizi formativi (Allegato 1 Parte C sezione C3). scheda servizi formativi (Allegato 1- Parte C - sezione C.7); scheda azioni di sistema (Allegato 1 Parte B sezione B.3). scheda servizi formativi (Allegato 1 Parte C sezione C.4). scheda azioni di sistema (Allegato 1 Parte B sezione B.4). scheda servizi formativi (Allegato 1 Parte C - sezione C.5). scheda servizi formativi (Allegato 1 Parte C - sezione C.6). scheda azioni di sistema (Allegato 1I.B) sezione I.B.3. scheda azioni di sistema (Allegato 1 Parte B sezione B.1 e B.2). scheda servizi formativi (Allegato 1 Parte C sezione C.8) ISTRUTTORIA ECONOMICA L istruttoria economica è volta a valutare la congruità dei costi e la proposta più vantaggiosa in termini finanziari in riferimento alla scheda finanziaria relativa alle azioni di sistema. Pagina 24 di 27

25 CRITERIO MODALITÀ DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO MAX Congruità dei costi Controllo sulla scheda azioni di sistema (Allegato 1 - Parte B) e sulla relativa scheda finanziaria (Allegato 1 parte D) della coerenza dei costi con gli standard definiti nel manuale di gestione e rendicontazione approvato con Decreto del Dirigente n del 18/10/ Vantaggiosità della proposta in termini finanziari Valutazione del contenuto economico della proposta in base al seguente procedimento algoritmico: - all offerta economica più bassa è attribuito un punteggio di 10 - le altre vengono classificate in base alla seguente formula: punteggio = proposta più bassa x 10 proposta considerata ESITI DELLA VALUTAZIONE L attività di valutazione è svolta dal nucleo di valutazione provinciale. Al termine della valutazione ogni Provincia approva la graduatoria riferita ad ogni ambito territoriale ed individua come soggetto attuatore delle azioni della presente sperimentazione l ATS che ha totalizzato il punteggio più elevato, alla quale assegna il finanziamento delle azioni di sistema e dei servizi formativi. Saranno considerati ammissibili a finanziamento esclusivamente i progetti che raggiungano un punteggio minimo complessivo di 600 punti. Gli esiti delle selezioni dei progetti presentati saranno sottoposti all approvazione degli organi competenti, di norma nel rispetto dei termini previsti dalla normativa sul procedimento amministrativo, a meno che il numero e la complessità dei progetti pervenuti non giustifichi tempi più lunghi. Sulla base dei risultati dell istruttoria l Amministrazione Provinciale provvede a notificare ai soggetti proponenti, mediante lettera raccomandata: l accettazione della proposta e l ammissione ai finanziamenti, l accettazione della proposta e la sospensione per mancanza di finanziamenti, la non ammissibilità della proposta ai finanziamenti. L accettazione del finanziamento da parte dei beneficiari determina l inclusione nell apposito elenco ( elenco beneficiari delle operazioni ), che sarà pubblicato sul sito internet di questa Amministrazione, dove saranno indicati: i beneficiari, la denominazione delle operazioni finanziate e l importo del finanziamento pubblico destinato alle operazioni stesse. Pagina 25 di 27

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