DIOCESI di ANDRIA Ufficio Liturgico l amore non è amato VIA CRUCIS

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1 DIOCESI di ANDRIA Ufficio Liturgico l amore non è amato (S. Francesco) VIA CRUCIS per le famiglie dal cuore ferito 1

2 Introduzione Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. (Salmo 34,19) La Passione e la morte di Cristo, che celebriamo in questa Via Crucis, è il linguaggio supremo e senza retorica della multiforme misericordia che Dio riversa su ogni uomo, soprattutto su chi ha il cuore ferito. Come discepoli di Cristo, Uomo dei dolori, vogliamo volgere il nostro sguardo di amore, di misericordia e di accoglienza verso le famiglie dal cuore spezzato. Così si esprimeva S. Giovanni Paolo II parlando alle famiglie nel Giubileo del 2000: Di fronte a tante famiglie disfatte, la Chiesa si sente chiamata non ad esprimere un giudizio severo e distaccato, ma piuttosto ad immettere nelle pieghe di tanti drammi la luce della parola di Dio, accompagnata dalla testimonianza della sua misericordia. Canto: Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Ass. Amen Cel. O Dio, Padre di ogni uomo, che nella Passione e morte del tuo Figlio hai riversato sull umanità intera l acqua sempre viva e vivificante della tua infinita misericordia, fa che seguendo Cristo sulla Via della Croce, possiamo fare nostre le ansie, le angosce e le speranze di quanti hanno il cuore ferito, per sanarlo con l olio della consolazione. Amen 2

3 PRIMA STAZIONE Gesù è condannato a morte L amarezza del tradimento In quel tempo, mentre cenavano, Gesù disse: Uno di voi mi tradirà Arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». Appena giunto, gli si avvicinò e disse: «Rabbì» e lo baciò. Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Anche per me tutto si rivelò durante una cena. Con quanta cura preparai quella cena, certo che sarebbe stata la prima di una lunga serie di cene di amore. Poi la verità: mia moglie mi confidò che mi tradiva, e me lo disse mentre io, come Gesù, le stavo pronunciando parole di profondo e vero amore: questo è il mio corpo per te. E quella prima cena divenne presto l ultima. Anch io entrai nel Getsemani del dolore e della solitudine. Quanto è amaro il tradimento. Ti senti calpestato. Le uniche parole che risuonano con profondo dolore sono quelle del salmo 41: Anche l'amico in cui confidavo, che con me divideva il pane, contro di me alza il suo piede. Ma qui non si tratta di un amico, qui si tratta di chi è parte di te. 3

4 Santa Madre, deh voi fate Che le piaghe del Signore Siano impresse nel mio cuore. (cantato) 4

5 SECONDA STAZIONE Gesù è caricato della Croce La separazione: destino segnato? Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Ho sempre sperato che tutto potesse rientrare che sarebbe tornata da me. Ma quella raccomandata segnò il destino: presentarsi dal giudice. In quel momento mi sentii soffocato da sentimenti contrastanti che, come spine, pungevano la mia carne. Bastonato, deriso, sputato e beffato, spogliato della mia dignità. Ancora oggi mi chiedo: si può tradire l amore? può l amore non essere amto? Santa Madre, deh voi fate 5

6 TERZA STAZIONE Gesù cade per la prima volta Lo sconforto della rassegnazione Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada. Fino a quel momento ero una persona piena di vita, perché amo l amore. Ma dopo il tradimento e la separazione sono precipitato nella fossa della rassegnazione. Non ho più motivo per vivere, i miei giorni trascorrono inesorabilmente e io mi consumo nel chiedermi il perché di questo abbandono. Rischio di cadere, ho paura di cadere. Santa Madre, deh voi fate 6

7 QUARTA STAZIONE Gesù incontra sua Madre C è una madre per chi resta solo? Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell ora il discepolo l accolse con sé. La mia vita ormai la trascorro con una compagna non desiderata: la solitudine. Anche se sono circondato da tanta gente è incolmabile il vuoto dell amore e forte è il desiderio di una madre. Come ti capisco, Gesù, e come comprendo il dolore che ti è stato inflitto lungo la strada della tua Via Crucis. E tutto a partire da quel bacio! Ma hai avuto con te una madre che ti ha accompagnato nel cammino del tuo dolore, fino a sostenerti quando era ai piedi della croce, divenendo il piede della tua croce. C è una Madre anche per me? Come vorrei che la Chiesa oltre ad essere Maestra di verità, fosse per me anche Madre nella carità. Santa Madre, deh voi fate 7

8 QUINTA STAZIONE Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce L amicizia, sorgente di consolazione Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Quanta consolazione avrai provato, Gesù, quando, schiacciato dal peso della croce, unica sposa che potevi abbracciare, sei stato raggiunto da un estraneo, Simone di Cirene, che ha voluto condividere con te un tratto della via dolorosa, divenendo tuo amico. Ci sarà anche per me un amico che possa colmare il vuoto dei mie giorni e sollevarmi dal peso della solitudine? E intanto leggo e rileggo le parole consolanti del Siracide: Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele, non c'è prezzo, non c'è peso per il suo valore. Un amico fedele è un balsamo di vita. Santa Madre, deh voi fate 8

9 SESTA STAZIONE La Veronica asciuga il volto di Gesù Lacrime e sangue invocano ascolto Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia. Ancora oggi la separazione è motivo di scandalo Sei guardato a vista, giudicato, deriso, calunniato e, perfino escluso Anche la famiglia di origine prende le distanze perché si sente disonorata. Eppure io sono il tradito, non il traditore. La solitudine diventa più amara e le lacrime sono solo le mie compagne, mio cibo notte e giorno Nessuno è disposto ad ascoltarmi. Ci sarà anche per me una Veronica disposta a raccogliere nel suo sudario le lacrime del mio dolore? Santa Madre, deh voi fate 9

10 SETTIMA STAZIONE Gesù cade per la seconda volta La tentazione di farla finita Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce... Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri... Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere. L amore non amato a volte rischia di trasformarsi in odio. Quanta violenza nelle famiglie: femminicidio, infanticidio, carezze che si trasformano in schiaffi e pugni E asfissiante il profumo di morte che si respira nelle nostre famiglie. Forse perché il dolore è così insopportabile da eliminare chi è causa del tuo male? Quando è forte la tentazione di farla finita con me e con chi mi ha lasciato, fa, o Signore che io mi ricordi di Te, Amore non amato, che hai continuato ad amare l amore. Santa Madre, deh voi fate 10

11 OTTAVA STAZIONE Gesù incontra le donne di Gerusalemme La carezza dell amore vero Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Il tradimento, la separazione, provocano molto dolore. Piange chi ha tradito, piange chi è stato tradito, piangono i figli del tradimento. Le lacrime di chi è stato tradito trovino consolazione, quelle dei figli trovino una madre che sappia asciugarle con la carezza dell amore vero.. Ma quelle di chi ha tradito siano lacrime di pentimento. Santa Madre, deh voi fate 11

12 NONA STAZIONE Gesù cade per la terza volta Fedeltà nella fragilità È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca,forse c'è ancora speranza; porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai... Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia. Quando si è soli e abbandonati forte è la tentazione di cercare in altri ciò che solo chi ami veramente può darti e così cadi e l infedeltà subita genera nuova infedeltà Sembra di riascoltare Osea, il cantore dell amore tradito: Seguirò i miei amanti, che mi danno il mio pane e la mia acqua, la mia lana, il mio lino,il mio olio e le mie bevande. Inseguirà i suoi amanti, ma non li raggiungerà, li cercherà senza trovarli. Allora dirà: «Ritornerò al mio marito di prima perchè ero più felice di ora. Nell ora della fragilità, io sappia restare fedele e la fedeltà mi premierà. Santa Madre, deh voi fate 12

13 DECIMA STAZIONE Gesù è spogliato delle vesti Non si può strappare la famiglia I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. Come avrei voluto che anche la mia famiglia fosse come la tunica di Gesù, senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo, così che niente e nessuno potesse strapparla e ridurla in brandelli. Eppure ciò che non fu possibile ai soldati è stato possibile a me: la mia famiglia è stata lacerata, cancellati gli affetti, divisi noi e divisi anche i miei figli Chi si prenderà cura di loro, che fine faranno? Santa Madre, deh voi fate 13

14 UNDICESIMA STAZIONE Gesù è inchiodato sulla Croce La croce dell abbandono Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Inchiodato sulla croce della mia solitudine, anche io, come Gesù, sperimento il freddo dell abbandono. Ho dovuto lasciare anche casa, perché il giudice l ha destinata a mia moglie e ai miei bambini, pur stando io dalla parte della ragione. Ma prima delle miei ragioni, viene il bene dei miei figli. E ho accettato ed ora vivo per strada, perché non ho la possibilità di pagare un fitto. Ho chiesto a mia madre di ospitarmi, ma non c è posto per un disonorato. Tutti mi hanno abbandonato. Anche tu, Dio, mi abbandoni? Santa Madre, deh voi fate 14

15 DODICESIMA STAZIONE Gesù muore sulla Croce Morire per riconciliare Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Gesù,vedendoti morire così, comprendo che per te riconciliare la terra con il cielo vale più della tua vita. Hai dato la vita perché Dio e l uomo, separati dal peccato, potessero tornare a vivere insieme. Ora comprendo che per ricostruire l unità della famiglia è necessario morire all orgoglio e sacrificare sulla croce dell amore ogni risentimento e rancore. Padre, perdona loro sono le ultime parole da te pronunciate sulla croce. Anch io, come te, sono pronto a perdonare. Santa Madre, deh voi fate 15

16 TREDICESIMA STAZIONE Gesù è deposto dalla Croce La Chiesa: il lenzuolo dell accoglienza Venuta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo. Quando sei sull orlo della disperazione e deponi ogni speranza e fiducia; quando sembra che ormai nessuno è disposto ad ascoltarti e accoglierti, ecco che c è chi, come Giuseppe d Arimatea, sa prenderti e ti avvolge nel lenzuolo dell accoglienza. Oggi Giuseppe d Arimatea è la Chiesa, che non si dimentica mai dei suoi figli e, anche di quelli lontani dalla comunione Privo degli affetti umani, sperimenti la fraternità di una famiglia più grande. E presto per ritornare a vivere, ma almeno un alba nuova scorgi all orizzonte. Santa Madre, deh voi fate 16

17 QUATTORDICESIMA STAZIONE Gesù è deposto nel Sepolcro Perseveranza nell attesa Poi lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all entrata del sepolcro. Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto. Sulla mia storia d amore qualcuno ha fatto rotolare la pietra. Tutto è finito, il buio mi avvolge, bende di morte mi soffocano mettendo a tacere il mio grido di aiuto. Con me muore anche la speranza di un ritorno, di un ricongiungimento. Sono stanco di aspettare. Per me amare è stato solo morire Ma ecco, all improvviso un rumore: la pietra si sposta, un raggio di luce squarcia le tenebre. L amore non si è dimenticato di me e, con voce potente, mi ordina: Vieni, fuori. E torno a sperare! Santa Madre, deh voi fate 17

18 Riflessione del Celebrante Preghiera comunitaria Signore Gesù, ai piedi della tua croce vogliamo pregarti per la famiglia: che nessuna famiglia cominci per caso, che nessuna famiglia finisca per mancanza d'amore, che gli sposi siano l'uno per l'altra con il corpo e con la mente e che nessuno al mondo separi una coppia che sogna. Che la famiglia cominci e finisca seguendo la sua strada e che l'uomo porti sulle spalle la grazia di essere padre, che la sposa sia un cielo di tenerezza di accoglienza e di calore e che i figli conoscano la forza che nasce dall'amore. Che il marito e la moglie abbiano la forza di amare senza misura e che nessuno si addormenti senza aver chiesto perdono e senza averlo dato, che i bambini apprendano il senso della vita e che la famiglia celebri la condivisione dell'abbraccio e del pane. Che il marito e la moglie non si tradiscano e non tradiscano i figli, che la gelosia non uccida la certezza dell'amore tra i due sposi, che nel firmamento la stella più luminosa sia la speranza di un cielo qui adesso e dopo. Amen (Madre Teresa di Calcutta) Benedizione Canto finale 18