CRITERI PER LA STESURA E LA DEFINIZIONE DEI PIANI DI ABBATTIMENTO ~NDIRIZZI GESTIONALI PER I PRELIEVI VENATORI

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1 PROVINCIA DI BELLUNO ASSESSORATO ALLA CACCIA CRITERI PER LA STESURA E LA DEFINIZIONE DEI PIANI DI ABBATTIMENTO ~NDIRIZZI GESTIONALI PER I PRELIEVI VENATORI DELIBERAG.P. n. 218 del e successive modifiche ed Integrazlonl (aggiornato alla delibera di G.P. n. 205 del 21 luglio 20101

2 Criteri per la stesura e la definizione dei piani di abbattimento Ai sensi del presente Disciplinare si intende per censimento la stima della consistenza di una popolazione eseguita tramite metodologie tecnico-scientifiche riconosciute quali conteggi, analisi dei trend degli anni precedenti, l'andamento quali-quantitativo è temporale degli abbattimenti, ecc. I censimenti al cervo e al camoscio sono coordinati dai distretti venatori ed eseguiti, di norma, con frequenza annuale dalle Riserve Alpine di Caccia - RAC, con la collaborazione e la verifica della Provincia. I censimenti al capriolo, al muflone e alla lepre europea e variabile sono effettuati dalle Riserve con frequenza annuale. I censimenti primaverili ed estivi ai Galliformi alpini sono effettuati, nei siti Natura 2000, dalle Riserve con frequenza annuale con la supervisione, collaborazione e verifica della Provincia. Al di fuori dei siti, sono effettuati dalle Riserve con frequenza annuale e verificati dalla Provincia. Le indicazioni metodologiche per i censimenti di cui sopra, così come le schede per la registrazione e la consegna dei rilievi, sono fornite dalla Provincia. I piani di abbattimento sono determinati sulla base dei censimenti annuali, applicando percentuali di prelievo che non potranno superare i limiti massimi definiti per ciascuna specie in funzione dell'obiettivo gestionale, come di seguito specificato. All'interno di tali limiti, le percentuali dovranno essere adattate alle singole unità di gestione (RAC; comprensori cervo, massicci camoscio) tenendo conto delle valutazioni disponibili sia sulla qualità ambientale sia sullo status delle popolazioni. A questo ultimo riguardo, andranno considerati i trend negli anni precedenti dei censimenti, la composizione numerica e per classi di sesso/età dei camieri e la qualità morfologica degli animali. La Provincia approva i censimenti ed i piani di abbattimento per ciascuna Riserva, con le eventuali opportune modifiche definite sulla base dei criteri sopra esposti sentita anche la Conferenza dei Distretti. Non saranno consentiti prelievi qualora i censimenti non raggiungeranno la soglia di densità minima prevista per singola specie, come di seguito specificato. Capriolo SOGLIA O( OENSITÀ MINIMA In provincia il capriolo è distribuito in tutti gli ambienti idonei e viene gestito secondo un approccio adattativo, che comporta l'adeguarnento del prelievo alle f1uttuazioni delle popolazioni e quindi anche la riduzione e/o chiusura temporanea dei prelievi in presenza di f1essioni significative. Non si ritiene necessario, pertanto, proporre densità minime.

3 DETERMINAZIONE DEL PIAl'lO DI l'relievo Le RAC trasmettono alla Provincia il censimento, prima dei parti e disaggregato per sesso, dichiarando un obiettivo gestionale e proponendo di conseguenza un piano di prelievo che si collochi entro le percentuali massime di seguito riportate. Cervo I censimenti vengono svolti a livello comprensoriale per gruppi di riserve (comprensori cervo) così individuati: OBIE'ITIVO COMPRENSORIO CERVO: RISERVE AUMENTO DELLA POPOLAZIONE % STABlUTÀ DELLA POPOLAZIONE % MASCHI:. 15% dei maschi MASCHI: 22% dei maschi FEMMINE E PICCOLI: 15% delle femmine FEMMINE E PICCOLI: 22% delle femmine Camoscio I censimenti, comprensivi dei piccoli, vengono eseguiti per unità di popolazione corrispondenti a massicci montuosi e successivamente ripartiti per Riserva Il Piano Faunistico Venatorio conferma i carichi di Piano della precedente edizione, secondo i quali la soglia di densità minima corrisponde al 20% del suddetto carico, Comelico - Sappada Val Ansiei Centro Cadore Val Boite Alto Agordino Medio Agordino Basso Agordino Longaronese Zoldano Alpago Sappada, S. Stefano, S. Pietro, S. Nicolò, Comelico Superiore, Danta Auronzo Pieve di Cadore, Calalzo, Domegge, Lozzo, Vigo, Lorenzago Valle, Zoppè, Cibiana, Vodo, Borca, S.Vito, Cortina Selva, Colle S. Lucia, Livinallongo, Rocca Pietore, Alleghe Cencenighe, S. Tomaso, Canale, Vallada, Falcade Taibon, Agordo, La Valle, Rivamonte, Gosaldo Zoldo Alto, Forno di Zoldo, Longarone, Castellavazzo, Soverzene, Ospitale,Perarolo, Ponte Alpi nord Pieve d'aipago, Puos, Chies, Tambre, Farra est, Ponte Alpi est il Le percentuali di prelievo, tenendo conto di quanto sopra esposto nella norma generale, rispetteranno i limiti massimi di seguito riportati. OBIETTIVO AUMENTO DELLA l'opolazione STABILITÀ DELLA l'oi'olazione 15% Limitatamente alle RAC interessate dall'epidemia di rogna sarcoptica e a quelle con esse confinanti, il piano di abbattimento potrà tuttavia prevedere, a seconda di quanto opportuno nella specifica fase epidemica, anche la chiusura temporanea della caccia o il superamento delle percentuali sopra esposte. MASCHI 1/3 Val Belluna Sinistra Piave Belluno, Sedico, Limana, Trichiana, Ponte Alpi sud, Farra ovest Mel, Lentiai, Vas Destra Piave Sospirolo, S. Gregorio, S. Giustina, Cesiomaggiore, Feltre nord, Pedavena Cismon Grappa Sovramonte, Lamon, Fonzaso nord, Arsiè nord Alano, Quero, Feltre sud, Seren del Grappa, Fonzaso sud, Arsiè sud In provincia il cervo raggiunge densità molto variabili ma tali da aver permesso anche nei comprensori di più recente colonizzazione l'avvio del prelievo, Le popolazioni sono inoltre in generale crescita e la gestione segue un approccio adattativo. Non si ritiene necessario, pertanto, proporre densità minime. FEMMINE E PICCOLI 1/3 YEARLING 1/3 senza distinzione fra i sessi Le percentuali di prelievo, tenendo conto di quanto sopra esposto nella nonna generale, dovranno rispettare i limiti massimi di seguito esposti. 2 3

4 PERCENTUALE DII'RELIEVO :\<IASSIMA 08IETflVO AUMENTO DELLA l'oi'olazione 25% STA8ILIT'\/CONTlèNIMENTO DELLA l'oi'olazione Il Piano di abbattimento per ogni Comprensorio verrà ripartito tra le RAC interessate, salvo loro unanime proposta, e così approvato. Con l'accordo unanime delle RAC, il piano potrà essere approvato a livello comprensoriale. In questo caso le bacheche delle Riserve dovranno essere aggiornate contemporaneamente. IMASCHI FEMMINE E PICCOLI 2/3 1/3 Le RAC trasmettono alla Provincia il censimento annuale e propongono un piano di prelievo rispettando le percentuali massime di seguito esposte. 08IETIIVO L"ICREMENTO DELLA l'oi'olazione % STABILITÀ DELLA l'oi'olazione % LEPRE EUROPEA 30% LEPRE EUROPEA 50% LEPRE VARIABILE 20% LEPRE VARIABILE 30% Muf/one Galliformi alpini Nei siti Natura 2000 il prelievo delle specie di Galliformi alpini (Fagiano di monte maschio, Pernice bianca e Coturnice) è regolamentato secondo le norme previste nelle misure di Secondo quanto riportato nel Piano Faunistico Venatorio , il muflone viene gestito att~nuazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale. con l'obiettivo di stabilizzare e/o ridurre le colonie esistenti. Non è pertanto necessario introdurre valori di densità minima. SOGLIA DI DENSITÀ ML'/IMA Nelle percentuali di determinazione del prelievo di seguito riportate sono già previste soglie.determinazione DEL l'iano DI PRELIEVO minime relative al successo riproduttivo. Secondo quanto riportato nel Piano Faunistico Le RAC trasmettono alla Provincia il censimento annuale, comprensivo dei piccoli, e Venatorio , inoltre, si considerano soglie di densità minime, nei censimenti propongono di conseguenza un piano di abbattimento che si collochi entro le percentuali primaverili, valori pari a: massime di seguito riportate. FAGIANO DI MONTE 1 maschio/l 00 ha OBIETTIVO PERNICE BIANCA COTURNICE 1,5 maschi Il 00 ha 2 maschili 00 ha STABILITÀ DELLA POPOLAZIONE RIDUZIONE DELLA l'oi'olazione 45% IMASCHI 1/2 1/2 Lepre europea, Lepre variabile Densità molto basse per la lepre europea sono legate ad una gestione basata sui ripopolamenti, che però è stata superata nella gran parte delle RAC da una gestione basata su censimenti e prelievi sostenibili, che ha consentito l'incremento delle popolazioni naturali. Si ritiene pertanto opportuno adottare i limiti di densità già previsti per i ripopolamenti. Tali limiti si estendono anche alla lepre variabile. DETERMINAZIONE DIlI PIANI DI PRELIEVO Una volta acquisiti i censimenti e determinate le stime, la Provincia approva i piani di abbattimento per ogni RAC secondo le seguenti percentuali massime, tenendo conto anche dei criteri esposti nella norma generale. Fagiano di monte maschio SR (PULLIIFEMMINA) PERCI'NTUAI..E MASSIMA <1.35 o ,0 7.5% 2,1-2, % 2,6-3, % >3.0 15,00% 4 5

5 Pernice bianca SR (GIOVANIIADUIifl) PERCENTUALE MASSIMA <1,1 () > l,i 10% Camoscio da 2 a 6 anni (Il classe) 50% femmine da 2 a Il anni (Il classe) 5D% di 7 anni e più (m classe) 50% femmine di 12 anni e più (III classe) 50% Coturnice Cervo SR (GIOVANIIADULTI) PERCENTUALE MASSIMA <l,l 1,1-3 8% 3,1-4 13% >4 15% Per i nuclei di popolazione parzialmente o totalmente all'esterno dei siti Natura 2000, in assenza di censimenti estivi si applicheranno i valori di SR registrati nei siti limitrofi. In ogni caso, se necessario per aumentare l' affidabilità delle stime, i valori di SR potranno essere mediati per raggruppamenti secondo criteri geografici e climatici di più siti Natura 2000 e/o aree campione esterne. I permessi speciali per l'abbattimento della coturnice e della pernice bianca sono assegnati in numero pari ai capi concessi dai piani di abbattimento per singola RAC. Indirizzi gestionali per i prelievi vena tori La ripartizione del piano di abbattimento per classi di età e di sesso dovrà rispettare le seguenti proporzioni: Capriolo MASCHI % FEMMINE E PICCOLI % giovani di I anno (I classe) 45% piccoli di entrambi i sessi (classe O) 33% di 2 anni e più (Il classe) 55% sottili di I anno (I classe) 33% O di 2 anni e più (Il classe) 33% di l anno - fusoni (I classe) 40% piccoli di entrambe i sessi (classe O) 50% di 2 e più anni (Il e III classe) 60% femmine ( I, II e Il! classe) 50% Muflone " di 1-2 anni (l classe) 50% piccoli di entrambe i sessi (classe D) 30% di 3 e più anni (li classe) 50% femmine (I e II classe) 70% Norma Generale Fino al 30 novembre il prelievo di femmine allattanti è consentito solo se viene preventivamente abbattuto il piccolo che l'accompagna, eccezion fatta per i prelievi sanitari. Le femmine di cervo allattanti possono essere prelevate senza l'abbattimento del piccolo, a partire dall'apertura stabilita dal calendario venatorio provinciale dopo il periodo degli amori. La violazione a tale norma comporta la sospensione dell' esperto selezionatore dall'albo per la singola specie per una stagione venatoria..penalizzazioni Il superamento dei capi concessi in piano di abbattimento potrà comportare la corrispondente riduzione nel piano di abbattimento dell'anno successivo. Eventuali significativi scostamenti degli abbattimenti nel rapporto di prelievo tra paleuti e fusoni di cervo, femmine e piccoli di cervo, e il superamento delle percentuali previste per le classi dei maschi e femmine di camoscio e dei maschi di muflone comporteranno compensazioni nel piano di abbattiinento degli anni successivi; per il cervo i conteggi sono effettuati a livello di Comprensorio di gestione e, nel caso di assegnazione di capi per Riserva, le compensazioni sono attribuite alle relative Riserve. L'adozione delle cornpensazioni e/o riduzioni del piano di abbattimento sono adottate sentita la Conferenza dei Distretti. 6 7 \

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