LANZI SAFETY SYSTEMS. Sicurezza responsabile dal 1978
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- Silvana Mancini
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1 LANZI SAFETY SYSTEMS Sicurezza responsabile dal 1978
2 I NOSTRI MARCHI Release 5/2016 2
3 DISTRIBUZIONE DPI MULTI-BRAND DIVISIONI OPERATIVE PRODUZIONE DPI ARTI SUPERIORI PRODUZIONE DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PRODUZIONE ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Sicurezza, salute e comfort dei lavoratori sono la nostra missione dal Da allora abbiamo condiviso le fasi evolutive delle imprese italiane affiancandole nel periodo di transizione che ha visto il ribaltamento degli equilibri industriali mondiali. Sotto il fuoco della globalizzazione abbiamo capito che chi produce ha bisogno di affidare un area sensibile come la Protezione dei lavoratori a specialisti che sanno associare la ricerca continua di efficienza con prodotti e processi stabili e sostenibili. Quindi sono nostri Clienti le Aziende che considerano la Sicurezza, la Salute e l Ambiente un valore primario per la competitività. Pensando a loro abbiamo introdotto concetti di design accattivanti e materiali ad alte prestazioni per prodotti easy to fit che gli utenti apprezzano e portano volentieri, a beneficio della loro protezione personale e del clima complessivo di fiducia che si diffonde sul luogo di lavoro. Li abbiamo seguiti nelle sfide in nuovi Paesi e abbiamo contribuito a snellirne i modelli gestionali in ottica di Lean Management, progettando prodotti sempre più sicuri e confortevoli e servizi mirati alla riduzione degli sprechi, al recupero attraverso la rigenerazione dei materiali ed alla riduzione dei costi transazionali con visione sistemica. Abbiamo sempre creduto che la creatività e l innovazione rappresentino la sola chiave di lettura del futuro del nostro Paese e abbiamo continuato ad investire sullo sviluppo di DPI specializzati per la protezione degli arti superiori, sugli indumenti e sulla Distribuzione Automatizzata, integrando la nostra produzione con i prodotti di grandi brand internazionali per dare un servizio globale al Cliente, ovunque si trovi ad operare. Abbiamo allestito un esclusivo Laboratorio Tecnologico, approvato da uno dei più importanti Enti Certificatori Europei ( CTC di Lione), che ci permette di verificare le prestazioni e di simulare le condizioni applicative di guanti e indumenti di nostra produzione, al fine di sviluppare nuove soluzioni e garantirne la conformità. La nostra responsabilità verso la Clientela ci richiede la guida di una supply chain snella ed efficiente, in grado di soddisfare con tempestività i 4 requisiti essenziali che rappresentano i business drivers della nostra organizzazione. Q = Zero difetti (conformità alle specifiche) D = Consegne conformi, Just in time I = Innovazione dei prodotti e nei servizi C = Costi totali competitivi I processi operativi sono stati certificati ISO 9002 dal 1996 e ISO 9001:2000 da Marzo 2003 La piena condivisione di questi requisiti con la nostra Clientela ci permette, attraverso il trasferimento delle Best Practices, di proporci come partner ideale delle imprese che cercano specialisti impegnati a perseguire l obiettivo di Best in Class nella Sicurezza, Salute e Ambiente. 3 3
4 4
5 PROGETTAZIONE, PRODUZIONE E CONTROLLO QUALITA' Progettazione e controllo della qualità dei DPI e degli indumenti rappresentano il valore aggiunto della nostra organizzazione, impegnata nel miglioramento continuo della gamma dei nostri prodotti. La nostra struttura tecnica è dotata di un laboratorio attrezzato con le più recenti apparecchiature per prove meccaniche, chimiche e la simulazione delle condizioni di utilizzo di indumenti e guanti. Siamo in grado di determinare le caratteristiche prestazionali dei materiali, di verificarne l'idoneità all'impiego e garantire la conformità e la costanza della produzione dei nostri prodotti nel tempo. Il Laboratorio Lanzi opera con attrezzature e procedure approvate dall Ente notificato CTC di Lione (n 0075) che attesta l idoneità del laboratorio ad emettere Rapporti di Prova (EN388:2004; EN420:2010) formalmente convalidati dall Ente Certificatore. 5 5
6 LABORATORIO DPI ARTI SUPERIORI Il Laboratorio è in grado di verificare la conformità alle norme: UNI EN 420:2010 : requisiti generali per i guanti UNI EN 388:2004 guanti di protezione contro rischi meccanici In base alla norma UNI EN 420:2010, il laboratorio è attrezzato per le seguenti prove: - misurazione del guanto (lunghezza) - determinazione del valore del ph dei guanti - determinazione del contenuto residuo di Cromo Esavalente dei guanti in cuoio - determinazione del livello di destrezza dei guanti Determinazione del valore del ph Strumento ph-metro La misurazione del ph viene effettuata su un estratto acquoso. Una porzione di materiale da testare è polverizzata e miscelata in acqua demineralizzata. La soluzione viene agitata meccanicamente per 6 ore e filtrata prima dell analisi. Il ph-metro viene tarato ad ogni utilizzo: il valore del ph dei guanti deve essere compreso tra 3,5 e 9,5. Determinazione del contenuto residuo di Cromo Esavalente (CrVI) Strumento FOTOMETRO La medesima soluzione utilizzata per la misurazione del ph viene analizzata per rilevare, attraverso una specifica analisi chimica, la presenza del CrVI. In caso positivo, si procede all analisi quantitativa mediante una misurazione fotometrica. Il contenuto di cromo nei guanti di cuoio deve essere minore di 3 mg/kg. In base alla norma UNI EN 388:2004, il laboratorio è attrezzato per le seguenti prove: ABCD Resistenza all abrasione (A) Resistenza al taglio (B) Resistenza alla lacerazione (C) Resistenza alla perforazione (D) I livelli prestazionali di resistenza meccanica sono riepilogati nella seguente tabella: Prova Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Resistenza all abrasione (n di cicli) Resistenza al taglio (indice) 1,2 2,5 5,0 10,0 20,0 Resistenza alla lacerazione (Newton) Resistenza allo perforazione (Newton)
7 Prova di resistenza all abrasione Abrasimetro Martindale (Fig.1) Provini circolari del materiale in esame (tessuto/cuoio/ecc) ruotano a contatto di un abrasivo standardizzato dalla norma ad una pressione prefissata (9 kpa) La resistenza all abrasione è determinata dal numero di cicli necessari alla rottura (formazione di un foro attraverso il provino). Quattro provini vengono testati simultaneamente; ognuno è preparato e montato separatamente in una apposita testa rotante. L abrasivo contro il quale i provini vengono fatti ruotare con un movimento planare ciclico (Movimento di Lissajous) è fissato su piatti circolari. 1 Prova di resistenza al taglio Cut Tester (Fig.2) La misurazione è basata sulla comparazione tra i risultati ottenuti da un campione di controllo (tessuto canvas testimone ) e quelli ottenuti dal campione di prova. Una lama circolare normalizzata ruota alternativamente, guidata da un braccio che trasla orizzontalmente sul tessuto campione alla pressione esercitata da un carico di 5N. Un contatore misura il numero di cicli di taglio fino al contatto con la gomma conduttiva collocata sotto il campione. A questo punto un circuito elettronico arresta automaticamente l apparecchio. La determinazione dell indice di resistenza al taglio si ottiene attraverso l applicazione di una formula matematica definita dalla norma. 2 Prova di resistenza alla lacerazione Dinamometro (Fig.3) Si utilizza per determinare la resistenza alla lacerazione del materiale in esame, sia esso tessuto, cuoio o supporto impregnato. Anche l allungamento e il carico di rottura delle singole fibre possono essere misurati con appositi morsetti. La resistenza alla lacerazione è definita come la forza necessaria a lacerare un provino di dimensioni standard definite dalla norma. La prova viene effettuata mediante un dispositivo di trazione equipaggiato con un sistema di misura di forza a bassa inerzia. 3 Prova di resistenza alla perforazione Dinamometro/Persoz (Fig.4) Un provino circolare di diametro 40 mm è prelevato dall area del palmo del guanto. Il provino viene fissato nell apposito dispositivo con la superficie esterna rivolta verso una punta d acciaio normalizzata che trasla verticalmente a velocità costante fino alla perforazione del provino, determinando la resistenza del materiale alla perforazione
8 LABORATORIO DIVISIONE TESSILE 5 6 La strumentazione di laboratorio dedicata alla divisione tessile permette di effettuare le seguenti prove: Composizione tessile Le singole fibre, dopo essere state scampionate, vengono analizzate al microscopio. Nel caso di fibre miste si utilizzano reagenti o solventi per determinare il peso percentuale dei componenti. La strumentazione utilizzata Becher di laboratorio e reagenti vari (Fig.7) Piastra riscaldante (Fig.5) Cappa aspirante (Fig.8) Forno di essicazione (Fig.9) Bilancia elettronica 1/1000 grammo (Fig.6) Microscopio EU Regulation 1007/ UNI EN ISO :2011 UNI EN ISO :2011 Titolazione Si avvolgono ml di fibra e si pesano, ottenendo il titolo espresso secondo i diversi (Nm, Ne, dtex, den, etc.etc.) La strumentazione utilizzata Aspino Bilancia elettronica UNI EN :1996 8
9 Massa areica (peso al mq) Un provino fustellato avente superficie predeterminata viene pesato. La strumentazione utilizzata Fustellatrice Bilancia elettronica EN 12127: Armatura dei tessuti I fili di ordito e trama vengono contati partendo da un provino di 1 x 1 cm. Lente contafili EN :1996 Abrasione I provini circolari vengono montati sull abrasimetro che, eseguendo rotazioni secondo il movimento di Lissajous, abrade uniformemente la superficie, tramite una carta abrasiva normalizzata e registra il n di cicli fino alla rottura dei provini. Abrasimetro Martindale (Fig.10) UNI EN ISO : Resistenza alla trazione e alla lacerazione Le strisce di cm 20 x 5 vengono fissate agli appositi morsetti del dinamometro che elabora la misurazione con apposito software per determinare i valori di resistenza in Newton. Dinamometro elettronico (Fig.11) UNI EN ISO :2013 Perforazione (metodo della punta - vedere pag.7) Dinamometro elettronico (Fig.12) UNI EN 388:
10 Determinazione del restringimento Simulazione lavaggio domestico: Il capo viene tracciato e vengono misurate le dimensioni da monitorare. Dopo ogni lavaggio, eseguito secondo le istruzioni dell etichetta, (con detersivo commerciale), il capo viene asciugato a temperatura controllata e misurato nuovamente per rilevare le variazioni dimensionali conseguenti al lavaggio. Lavatrice Asciugatrice Rilevatore temperatura elettronico (Fig.13) EN ISO 5077:2008 EN ISO 6330:2012 EN ISO 3759:2011 Degradazione e scarico colore Appositi marker di tessuti di varie composizioni vengono apposti sul capo prima del lavaggio e dopo il lavaggio si confrontano le gradazioni di grigio catturate con una scala certificata che determina il livello di scolorimento. Tabella scala dei grigi (Fig.14) ISO 105-A02 (degradazione colore ) ISO 105-A03 (scarico del colore ) Colorimetria La verifica della corrispondenza dei colori dei tessuti a colori campione viene effettuata con i seguenti sistemi: verifica ottica - in una camera dotata di lampade a luce costante con l utilizzo del fotometro elettronico Pantone che analizza i campioni e fornisce la lettura dei colori Pantone riscontrati. Pantone Capsure (Fig.15) Cartelle colori Pantone (Fig.15) Coated/Uncoated e TCX (Fig.15) Camera a luci costanti (Fig.16)
11 ARGO PRO SISTEMI DI AUTOMAZIONE Il Lean Management dei materiali ausiliari Argo TM PRO Sistema di gestione della distribuzione di materiali indiretti Argo DA PRO-XL Distributore automatico di DPI di piccole/medie dimensioni Argo TS PRO Magazzino automatizzato di ricambi a piatti rotanti La logica del Lean management è applicata dalle imprese manifatturiere per ridurre gli sprechi e snellire i processi gestionali. I nuovi Sistemi Automatizzati Argo PRO rappresentano la sintesi di oltre 15 anni di esperienza della ns. Azienda nella distribuzione automatica dei DPI. Li abbiamo recentemente progettati e realizzati interamente in Italia per offrire risposte rapide e flessibili alle imprese che scelgono la gestione Lean dei materiali ausiliari (DPI, MRO, utensili, attrezzature d officina). Mettiamo a disposizione degli utenti punti di distribuzione in prossimità delle aree di utilizzo, per assicurare la disponibilità e la tracciabilità dei materiali h24x365. Distributori Automatici, Armadi automatizzati, Terminali di magazzino, Unità di raccolta, Controllo accessi sono progettati con Design Concept comuni, connessi on-line in tempo reale su rete Ethernet, Wi- Fi, GSM e utilizzano la nostra nuova piattaforma Software Argo PRO interfacciabile con i SW gestionali delle aziende utenti, dal Procurement alla Logistica e Risorse Umane. Gli utenti abilitati, identificati con la lettura del badge individuale o altri mezzi di identificazione, sono autorizzati o inibiti ai prelievi/accessi secondo i parametri assegnati ai profili di appartenenza, impostati su data base user friendly, con il monitoraggio in tempo reale di tutti gli eventi. Un ampia reportistica personalizzabile permette l analisi dei dati e la loro archiviazione. Argo GR PRO Unità per la raccolta automatizzata La nostra struttura tecnica offre un servizio di assistenza hardware e software tramite il portale e mette a disposizione degli utilizzatori un ampia esperienza per l integrazione del software Argo PRO con i più diffusi sistemi gestionali ( es. SAP, AS400, Teamsystem, Microarea, Zucchetti ) Argo LK PRO Armadio automatizzatto multifunzionale 11 11
12 Lanzi srl Via Giulio Natta 27/a Torino - Italia Tel / Fax commerciale@lanzi.net web site:
safety QUALITY EHS EHS EHS QUALITY QUALITY HEALTH SAFETY HEALTH HEALTH HEALTH SAFETY SAFETY SOCIAL RESPONSIBILITY EHS EHS EHS ENVIRONMENT
safety ENVIRON SOCIAL RESPONS Via Giulio Natta 27/a 10148 Torino - Tel.+39 0112284011 - Fax +39 0112284022 e-mail: lanzisrl@ipsnet.legalmail.it - website: www.lanzisafety.com POLITICA INTEGRATA QUALITA,
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