RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

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1 ARPA Puglia Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Dipartimento Provinciale di Taranto Direttore Dott. Elio Calabrese RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA Valutazione dei rilevamenti relativi al mese di GENNAIO 2005 nelle stazioni della Provincia di Taranto Relazione a cura della Dott.ssa Micaela Menegotto Responsabile Elaborazione Dati Ambientali Progetto SIMAGE Dip. di Taranto

2 Indice - 1. Introduzione - 2. La Rete di monitoraggio - 3. Risultati del monitoraggio e conclusioni 3.1 In evidenza 3.2 Caratterizzazione meteorologica 3.3 Risultati del rilevamento e giudizio di qualità dell aria pag. 3 pag. 4 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 8 Allegati: - 1. Riferimenti normativi - 2. Parametri chimici e meteorologici rilevati - 3. Grafici e tabelle dei dati rilevati Pag. 2 di 13 Gennaio 2005

3 1 INTRODUZIONE Con la presente relazione si intende fornire una valutazione sintetica dei rilevamenti effettuati, nel mese di gennaio 2005, nelle stazioni della Rete di Rilevamento della Qualità dell Aria (RRQA), che insistono sulla provincia di Taranto e che sono attualmente gestite dal Dipartimento Provinciale ARPA di Taranto dal personale del Progetto SIMAGE. Nelle stazioni vengono utilizzati strumenti predisposti per la misura, continua ed automatica, degli inquinanti previsti dalla normativa e quindi in grado di rappresentare, in maniera corretta, la qualità dell'aria. La rete di monitoraggio dell aria che insiste sull area ad elevato rischio di crisi ambientale di Taranto risulta essere la maggiore della regione per il numero delle stazioni ed il numero di parametri controllati; infatti, data la particolarità dell'area, caratterizzata da un alta densità abitativa ed una zona altamente industrializzata, il numero di centraline è superiore al numero prescritto dalla normativa e dalle più recenti linee guida 1. I rilievi, l elaborazione dei dati e la valutazione dei risultati sono stati eseguiti secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale n.60 del 2 aprile 2002 e dal Decreto Legislativo n. 183 del 21/05/04 per l Ozono. Di seguito e negli allegati si riporteranno solo i grafici e le tabelle relativi agli inquinanti per i quali si è riscontrata una criticità, mentre per tutti gli altri si riporteranno i valori relativi alla centralina in cui si sono registrati i picchi massimi (sempre e comunque al di sotto dei limiti normativi) e grafici sintetici indicanti i giorni tipo di ciascun inquinante. Infine gli inquinanti monitorati, ma per i quali la normativa non prevede più valori limite di concentrazione in aria ambiente, non vengono qui riportati. Per una trattazione più approfondita degli andamenti rilevati in ciascuna stazione fissa o laboratorio mobile, nonché delle campagne di misura discontinue realizzate e tuttora in corso, si rimanda ad apposite e specifiche relazioni tecniche. Contributi: La stesura della relazione e l elaborazione dei dati sono a cura della Dott.ssa Micaela Menegotto, Resp. Elaborazione Dati Ambientali Progetto SIMAGE Dipartimento ARPA di Taranto. 1 Decreto Ministeriale n.60 del 2 aprile 2002 e Decreto Legislativo n. 183 del 21/05/04. Linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell aria in Italia - CTN-ACE Pag. 3 di 13 Gennaio 2005

4 2 LA RETE DI MONITORAGGIO Allo stato attuale, presso il centro d Elaborazione dati Ambientali di Taranto, sono allineate le stazioni di rilevamento di tre RETI: Rete Regionale Taranto Via Alto Adige Taranto Q.re Tamburi - Via Machiavelli Taranto Q.re Tamburi - Via Archimede Taranto Fraz. San Vito Statte (TA) Via delle Sorgenti Rete SIMAGE Talsano Fraz di Taranto Taranto presso Casa Circondariale Taranto Q.re Paolo VI Presso CISI Statte (TA) Presso Ponte Wind SS7 dir. Massafra Rete Provincia di Taranto Grottaglie Martina Franca Manduria La rete, inoltre, è integrata da una stazione mobile, che viene di volta in volta utilizzata per campagne di rilevamento mirate, per il controllo di situazioni locali di inquinamento o al fine di provvedere ad un intercalibrazione delle centraline fisse. Tutti i dati confluiscono al Centro di Elaborazione dati Ambientali, sito presso la sede distaccata del DAP di Taranto, sita in Via Lago di Bolsena n. 2 a Taranto, dotata di una struttura informatizzata in cui avvengono le operazioni di verifica, validazione e successiva elaborazione dei dati provenienti dalle 12 stazioni più il mezzo mobile. La tabella seguente riporta la collocazione delle stazioni, la loro classificazione e gli inquinanti monitorati e normati dalla legislazione in vigore. Nella figura successiva è riportata una vista della provincia di Taranto con in evidenza le stazioni di monitoraggio. Pag. 4 di 13 Gennaio 2005

5 Ubicazione, classificazione e caratteristiche delle stazioni della RRQA gestita dal DAP di Taranto. Rete Regionale Rete SIMAGE COMUNE Taranto - Tamburi Taranto Taranto Taranto - Tamburi Statte Talsano - Taranto Taranto - Casa Circondariale Taranto Q.re Paolo VI Statte (TA) presso Ponte Wind STAZIONE Via Archimede Colonia S. Vito Via Alto Adige Via Machiavelli Via delle Sorgenti Via U.Foscolo Via Speziale Presso CISI SS7 per Massafra TIPO ZONA TIPO STAZIONE Coordinate UTM 33 Suburbana Industriale E N Inquinanti monitorati CO Suburbana Fondo SO 2, NO 2 Urbana Traffico SO 2, NO 2 Suburbana Industriale CO, O 3, Benzene, PM 10 Suburbana Industriale SO 2, NO 2 Suburbana Background/Industriale Suburbana Background/Industriale Suburbana Background/Industriale Rurale Traffic/Industrial PM 10 PM 10 PM 10 CO, PM 10, Benzene Grottaglie (TA) Grottaglie Suburbana Background CO, O 3 Rete Provinciale Martina Franca (TA) Manduria (TA) Martina Franca Urbana Traffico Manduria Urbana Traffico NO 2, CO, Benzene, O 3 NO 2, CO, Benzene, O 3 Pag. 5 di 13 Gennaio 2005

6 Mappa delle stazioni della RRQA gestita dal DAP di Taranto e dettaglio dell area dei comuni ad elevato rischio ambientale. Pag. 6 di 13 Gennaio 2005

7 3 RISULTATI E CONCLUSIONI 3.1 IN EVIDENZA Gli aspetti più critici della qualità dell'aria nella provincia di Taranto, ed in particolar modo nell area dei comuni a rischio di crisi ambientale, sono legati alle polveri sottili PM10 frazione respirabile - (polveri composte di particolato con diametro inferiore ai 10 micron), il cui valor medio giornaliero dal 1 gennaio 2005 deve rispettare il limite di 50 µg/nm3, da non superare più di 35 volte all anno. Grazie alle nuove stazioni di rilevamento della Rete SIMAGE, l area è stata dotata di 4 nuovi analizzatori che si vanno ad aggiungere all unico analizzatore di PM10 preesistente. Si sono rilevati nel mese di gennaio alcuni superamenti in due delle centraline della rete di monitoraggio, dettagliati nei paragrafi seguenti. In generale si nota come la distribuzione spaziale di questo inquinante sia caratterizzata da un fondo comune, e da incrementi locali dovuti al traffico in alcune centraline e alla vicinanza con la zona industriale per altre. Inoltre non è sempre possibile discriminare le sorgenti di inquinamento, in quanto l'andamento delle concentrazioni di PM10 è anche strettamente correlato alle condizioni meteorologiche. E stato verificato come la concomitanza di un lungo periodo di assenza di precipitazioni, con calma di vento o venti molto deboli e basse temperature, favorisca in modo determinante il ristagno degli inquinanti, e in particolare delle polveri. La marcata riduzione di PM10 dopo una giornata di precipitazioni intense o di vento apprezzabile ne è una riprova. Nei paragrafi seguenti si riportano e si discutono i dettaglio le tabelle ed i grafici relativi a questo inquinante ed agli altri inquinanti gassosi normati. Pag. 7 di 13 Gennaio 2005

8 3.2 ANALISI METEOROLOGICA La "rosa dei venti" ovvero la direzione di provenienza del vento, ha assunto le caratteristiche riportate nella figura seguente, da cui si evince che nel mese di gennaio è stata registrata una prevalenza dei venti dai settori ONO-NO-NNO pari al 52%, con il solo settore NO al 26%, con un intensità media del vento in questa direzione pari a 6.04 m/s. E doveroso evidenziare che la stazione meteo scelta per rilevare la direzione prevalente del vento è da un lato ideale perché sgombera da ostacoli (come palazzi, etc.) ma al contempo è sita in un punto molto ventoso, trovandosi nelle vicinanze del mare aperto. Quindi la velocità media da considerare per le stazioni di tipo urbano è molto inferiore a quella registrata in tale stazione di rilevamento. La quasi mancanza della direzione SW indica una assenza delle circolazioni locali di brezza, tipiche dei periodi primaverili ed estivi. Vengono cioè a mancare quasi totalmente quei regimi che consentono un efficace ricambio delle masse d aria al suolo. In loro assenza spesso prevalgono condizioni di ristagno e conseguente maggiore accumulo di sostanze inquinanti. Inoltre è evidente come a picchi di vento corrispondano generalmente i minimi di concentrazione degli inquinanti in aria mentre ai minimi di vento corrispondano le concentrazioni più elevate. La percentuale mensile di calma di vento (ovvero dei dati orari di intensità del vento inferiori a 0,5 m/sec), pari al 12%, è coerente con la climatologia del periodo. La precipitazione cumulata mensile e la temperatura media mensile risultano pari rispettivamente a 122 mm e 8 C. Rosa dei venti relativa al mese di Gennaio 2005, rilevata presso la stazione di Taranto San Vito. Pag. 8 di 13 Gennaio 2005

9 3.3 RISULTATI DEL RILEVAMENTO E GIUDIZIO DI QUALITÀ DELL ARIA Dall analisi dei dati, e come già accennato precedentemente, risulta subito evidente che i parametri che più influiscono sulla "bontà" dell aria analizzata, soprattutto nel corso della stagione invernale, sono le polveri PM10. L analisi dei risultati si è quindi concentrata sull inquinante polveri fini PM10 che nel periodo invernale è ormai l unico che manifesta concreti rischi di superamento dei limiti. Al contrario, come nelle attese, la presenza degli altri inquinanti gassosi (ossido di carbonio, biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene e ozono) è stata quasi sempre molto bassa, e in alcuni casi inferiore ai limiti di sensibilità strumentale. Va sottolineato come vi siano alcune differenze negli andamenti riscontrati, dovute alla differente posizione delle centraline. Nelle stazioni urbane si riscontrano i tipici andamenti con due picchi di inquinamento nelle ore di punta, mentre in quelle industriali è facile riscontrare una correlazione tra eventi di picco e direzione del vento, tale da situare la stazione sottovento alla zona industriale. Per quanto riguarda gli inquinanti gassosi, in tabella si riportano i valori massimi riscontrati e la stazione in cui sono stati rilevati, confrontati con i limiti di legge. In allegato 3 si possono trovare grafici esemplificativi degli andamenti mensili di questi inquinanti nelle varie centraline. Inquinante Unità di misura Limiti di legge al 1 gen Massimo valore misurato SO2 NO2 CO µg/m3 µg/m3 µg/m3 mg/m3 Massima Media Oraria Media Giornaliera Massima Media Oraria Massima media mobile sulle 8 ore Benzene µg/m3 Media Annuale 10 O3 µg/m3 Massima media oraria , Stazione Taranto Presso Casa Circondariale Taranto Presso Casa Circondariale Taranto Via Machiavelli Manduria Soglia di attenzione 180 Soglia di allarme (media mensile) Marina Franca Statte Laboratorio Mobile La concentrazione di monossido di carbonio, CO, registra valori ben al di sotto dei limiti di legge. Non si sono infatti verificati superamenti del livello di attenzione. Il giorno tipo (allegato 3), per le stazioni da traffico, mostra il tipico andamento con due massimi in corrispondenza delle ore del mattino e della sera in cui si hanno i maggiori flussi di traffico. Nelle stazioni lontane da fonti da traffico risulta spesso al di sotto dei limiti di rilevabilità dello strumento. La concentrazione di biossido di azoto, NO2, è su valori che rispettano l attuale standard di qualità dell'aria. Il valore limite è infatti rispettato, tenuto conto dell'attuale margine di tolleranza. Il giorno tipo mostra un andamento con due massimi in corrispondenza delle ore del mattino e della sera in cui si hanno i maggiori flussi di traffico, ma con variazioni molto meno marcate rispetto al CO. Un diverso andamento, non confrontabile al giorno tipo (allegato 3) delle centraline da traffico, Pag. 9 di 13 Gennaio 2005

10 si rileva nelle stazioni più direttamente interessate dalle vicine fonti emissive di natura industriale. Nelle centraline più spiccatamente industriali in fatti gioca un ruolo fondamentale l esame delle direzioni prevalenti dei venti e della relativa possibilità di trovarsi sottovento all area industriale. Non a caso, considerando il livello che dovrà essere rispettato nel 2010 (pari a 200 µg/m3, da non superare più di 18 volte per anno civile) si è rilevato un unico superamento di un ora nella stazione di Via Machiavelli a Taranto, Q.re Tamburi (allegato 3). Tale evento di picco è dovuto a particolari condizioni meteoclimatiche, nella fattispecie debole vento da nord, con la stazione di rilevamento sottovento alla zona industriale. In genere il livello medio per questo inquinante si attesta intorno ai 60 µg/m3, per questa stazione, mentre su valori inferiori per le altre stazioni. Per quanto riguarda il biossido di zolfo, SO2, questa sostanza risulta ormai presente in modo quasi totalmente trascurabile nel centro abitato, mentre può essere rilevato nelle centraline locate in modo tale da consentire considerazioni riferite all inquinamento di carattere industriale piuttosto che da traffico. In allegato 3 si riporta un esempio di picco di SO2 in una stazion sottovento alla zona industriale. Non si rileva comunque alcun superamento dei limiti normativi, trovando mediamente valori ben al di sotto di questi ultimi. La concentrazione di ozono, O3, ha registrato valori sempre inferiori ai limiti previsti. Date le sue caratteristiche, infatti, non ci si aspettano elevate concentrazioni di ozono nella stagione invernale né in prossimità di aree ad alta densità di traffico, poiché in presenza di inquinanti tipici di tali situazioni reagisce prontamente. Anche nelle centraline più periferiche non si è rilevato alcun superamento dei limiti (allegato 3). Per ciò che attiene al benzene (allegato 3), anche nelle stazioni più spiccatamente da traffico si sono rilevati valori medi mensili inferiori al limite (annuo). Per quanto riguarda le polveri PM10, si è già fatto cenno a come queste rappresentino l unica vera criticità dell area in oggetto. Le fonti di questo inquinante sono da ricondurre alle emissioni di impianti termici (soprattutto d inverno) come pure ad emissioni industriali e da motori. Durante il periodo invernale si registra un peggioramento della situazione dell aria a causa dell inversione termica e della scarsa ventilazione. Si sono rilevati superamenti del limite di legge (50 µg/m3 da non superare più di 35 volte nell arco dell anno civile) in due stazioni molto diverse per classificazione Nelle tabelle e nel grafico successivo si riportano i valori di polveri PM10 rilevati nelle relative 5 stazioni più il mezzo mobile, ubicato attualmente a Statte, nei pressi della stazione fissa della Rete Regionale. Inquinante Unità di misura Limiti di legge PM10 µg/m3 Media Giornaliera (da non superare più di 35 volte all anno) 50 Media Annuale 40 Numero superamenti nel mese 13 Stazione Taranto Via Machiavelli 3 Taranto -Talsano Val max riscontrato nella media mensile 52 Taranto Via Machiavelli Pag. 10 di 13 Gennaio 2005

11 Tabella delle medie giornaliere di concentrazione di PM10, nel mese di gennaio 2005, rilevate in 4 stazioni fisse più il mezzo mobile. Nota: la stazione situata presso l area CISI è stata attivata a metà del mese di gennaio. Pag. 11 di 13 Gennaio 2005

12 Pag. 12 di 13 Gennaio 2005

13 Il periodo più critico è stato quello compreso fra il 5 ed il 13 gennaio, in cui si sono rilevati otto superamenti consecutivi (su un totale di 13 nel mese) nella stazione di Via Machiavelli. Inoltre lo strumento di misurazione delle polveri ha avuto un avaria nei giorni seguenti e non è possibile sapere se la criticità si sia estesa anche a questi giorni, anche se osservando gli andamenti delle altre centraline e l arrivo della piogge, si può supporre una decrescita nelle concentrazioni. Le condizioni meteorologiche (calma di vento, persistenza di alta pressione, mancanza di piogge) hanno favorito questa situazione di accumulo. Negli stessi giorni si sono infatti rilevati alti valori, con 3 superamenti, nella stazione di Talsano, che è ubicata lontano dal traffico e può essere considerata di fondo, a dimostrazione della marcata influenza delle condizioni meteo su questo inquinante e della ubiquità dello stesso. Queste stime devono essere considerate in fase di valutazione complessiva dei risultati ma si deve anche sottolineare come, per questa parte dell anno (il periodo più freddo), le condizioni meteo evidenziate rappresentano sostanzialmente la norma. In conclusione considerando che la legge prevede un numero di giorni di superamento non superiore ai 35 giorni/anno, si presume che la stazione di Via Machiavelli supererà questo limite nell arco di pochi mesi. Per le altre centraline si sono rilevati andamenti della media giornaliera sempre inferiori al limite di legge, come si evince dalla tabella precedente. Per quanto riguarda la media mensile l unica centralina che supera il valore medio annuale previsto è sempre quella di via Machiavelli, con un valor medio pari a 52 µg/m3, contro i 40 previsti per legge. Questo confronto è solo una stima indicativa, in quanto il valor medio annuale è sempre minore dei valori medi registrati nei mesi invernali che sono i più critici. In conclusione giova ricordare una serie di iniziative che il personale del Progetto SIMAGE sta portando avanti in questo periodo per una migliore comprensione dei fenomeni di inquinamento che caratterizzano l area di Taranto, oltre alle normali attività quotidiane di gestione delle reti ed analisi dei dati. Si sta procedendo alla realizzazione di una lunga serie di campagne di analisi sul territorio mediante mezzo mobile, monitoraggio della qualità dell aria che sta interessando larga parte del territorio provinciale e molti comuni. Si sta ora provvedendo alla redazione delle relative relazioni conclusive. Si sta provvedendo ala realizzazione di campagne di qualificazione delle polveri (contenuto di IPA e metalli) mediante campionamenti ad alto volume ed analisi di laboratorio. Si sta provvedendo ad iniziative che prevedono la diffusione dei dati della qualità dell aria, ma anche sulle altre matrici ambientali, attraverso internet, mediante la realizzazione di un sito provinciale. Si sta procedendo infine alla compilazione di un catasto georeferenziato delle fonti di emissioni inquinanti. Pag. 13 di 13 Gennaio 2005