Ordine Francescano Secolare

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1 1 Ordine Francescano Secolare Chiamati, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, a costruire un mondo più fraterno ed evangelico (Regola Ofs, art. 14) Fraternità Regionale della Campania Prot. N 23/2017/P Marzano di Nola, 21 febbraio 2017 OGGETTO: SECONDA ASSEMBLEA NAZIONALE PRECAPITOLARE LORETO (AN) 31 MARZO-2 APRILE 2017 Ai Ministri e Consigli locali Alle Fraternità OFS in formazione p.c. al Consiglio regionale OFS agli Assistenti Spirituali regionali ai Ministri Provinciali del Primo Ordine e del TOR al Consiglio regionale GiFra alle Sorelle Clarisse Carissimi, nel proseguire il proprio cammino verso la celebrazione del Capitolo Elettivo nazionale, la Fraternità dell Ordine Francescano Secolare d Italia, si ritroverà a Loreto dal 31 marzo al 2 aprile 2017 per vivere la seconda Assemblea nazionale precapitolare. Anche a questo nuovo appuntamento sono invitati, oltre i Consiglieri e gli Assistenti regionali, tutti i Francescani Secolari che desiderano vivere questo particolare percorso. Nella circolare nazionale che vi inviamo in allegato potrete trovare tutte le informazioni utili per vivere questa nuova tappa del cammino verso il Capitolo Elettivo nazionale. Vi chiediamo di condividere tale notizia con le vostre Fraternità e nell eventualità vi siano adesioni darne comunicazione esclusivamente alla Segreteria regionale, trasmettendo all indirizzo di posta elettronica info@ofs.campania.it i dati dei partecipanti (cognome, nome, data di nascita, provincia di residenza, tipo e numero del documento di identità, tipologia di stanza richiesta). Per consentire alla Segreteria regionale di comunicare il numero complessivo dei partecipanti e i relativi dati personali nei tempi indicati nella circolare nazionale, vi invitiamo a far pervenire le vostre adesioni non oltre il 20 marzo In allegato, oltre la circolare nazionale, potrete trovare uno schema di Rosario meditato con riflessioni sul Vangelo delle Nozze di Cana, che vi chiediamo di vivere con le vostre Fraternità in questo tempo di preparazione alla celebrazione del Capitolo Elettivo nazionale. Affidando alla protezione della Vergine Maria la vita dell intero Ordine Francescano Secolare in questo speciale cammino di preparazione al Capitolo, vi salutiamo fraternamente. Per il Consiglio regionale OFS della Campania Antonio Nappi Ministro regionale info@ofs.campania.it twitter.com/ofscampania

2 Roma, 13 febbraio 2017 Prot. N. 6 /2017 Ai Ministri e Consigli regionali Agli Assistenti spirituali regionali OFS Al Presidente e Consiglio nazionale GiFra A tutti i francescani secolari d Italia «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Gv 2,5) Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, pace a voi! La Festa continua e siamo ormai prossimi alla celebrazione del Capitolo elettivo nazionale di giugno La nuova tappa ci conduce a Loreto e ci permetterà di sostare un poco nella casa di Maria. Con Lei, donna della festa, donna forte e attenta, donna delle relazioni; cercheremo di farci grembo fecondo a partire dal suo invito: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Saremo quindi chiamati ad affidarci, a fidarci della Parola di Gesù, "capaci" di acqua, nella certezza che solamente Lui potrà farne vino buono per il banchetto di nozze. L'ascolto animerà quindi il nostro discernimento e ci permetterà di tracciare le caratteristiche di coloro che potranno guidare e animare la fraternità nazionale nel prossimo triennio, al fine di individuare i candidati a questo importante servizio. Come già comunicato e annunciato nel programma degli appuntamenti annuali, con la presente quindi: CONVOCHIAMO

3 Ministri e vice Ministri regionali, insieme a tutti i consiglieri regionali e Assistenti spirituali, all ASSEMBLEA NAZIONALE PRECAPITOLARE che si terrà dal 31 marzo al 2 aprile 2017 a Loreto Invitiamo inoltre a partecipare i collaboratori, i membri delle commissioni nazionali e tutti i francescani secolari che desiderano essere presenti. Confidiamo molto su questa libera partecipazione, che costituirà un esempio e un dono prezioso per il cammino dell intera Fraternità nazionale. Chiediamo quindi ai Consigli regionali di dare ampia diffusione all invito, e insieme a questi, alle Fraternità locali di favorire la partecipazione dei loro membri, sostenendone se possibile anche le spese. La presenza degli invitati sarà garantita fino a esaurimento dei posti a disposizione, quindi, non tardate a prenotarvi o a prenotare! Di seguito gli aspetti organizzativi: - luogo: Loreto: Casa Terra dei Fioretti e Casa Redemptoris Mater - convocati: i Ministri, Vice ministri, Assistenti e consigli regionali - invitati: collaboratori, membri delle commissioni nazionali e tutti i francescani secolari d'italia e i giovani della Gioventù Francescana che desiderano condividere questo momento - inizio lavori ore 18 di venerdì 31 marzo fine lavori pranzo di domenica 2 aprile 2017 (il programma dettagliato verrà comunicato sul posto). - Costi: Euro 110 Euro 115 a persona per tutto il soggiorno in camera doppia a persona per tutto il soggiorno in camera singola - l'adesione dovrà essere comunicata entro il 24 marzo 2017 all'indirizzo di posta segretario@ofs.it, provvedendo contemporaneamente al pagamento della quota con bonifico intestato a: Fraternità Nazionale d'italia dell'ordine Francescano Secolare - Via della Cannella CAPODACQUA D'ASSISI (PG) - IBAN: IT 73 E Causale: nome regione contributo fraterno Loreto. Come anticipato nella scorsa assemblea, per questo appuntamento saremo ospitati in due strutture, e pertanto Vi chiediamo la massima disponibilità nell accogliere eventuali piccoli disagi. Le stanze singole saranno limitate e, come sempre, l'assegnazione delle stesse avverrà in base alla data di arrivo delle adesioni. Inoltre, essendo l'incontro aperto a tutti i francescani secolari d'italia, le stesse verranno accettate fino ad esaurimento della disponibilità richiesta alle strutture. Attendiamo un vostro sollecito riscontro, fiduciosi della totale partecipazione. Nell affidare a Maria, donna del SI il nostro cammino, insieme ai fratelli e sorelle del Consiglio nazionale assicuriamo per ognuno di Voi il ricordo nella preghiera e Vi abbraccio fraternamente. per il Consiglio nazionale OFS d Italia la segretaria Marina Mazzego

4 Il Santo Rosario meditato I misteri della Provvidenza Nel 1 mistero della Provvidenza contempliamo la madre di Gesù, presenza stabile per la vita dell uomo Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2, 1-4) Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». La presenza della madre è precisata da Giovanni prima di quella del Figlio, quasi come necessaria perché poi ci fosse anche il Figlio. La madre c era : presenza stabile, sicura. Il figlio viene invitato. La madre c è, dicevamo. C è per rendersi conto di ciò che manca. Questo è un tratto di personalità tipicamente femminile e tanto bello: accorgersi di ciò che

5 serve e sta mancando. Maria si sente chiamata ad occuparsi di tutto ciò che riguarda l uomo, da quando ha partorito quel Figlio in lui vede ogni uomo, e la storia di ogni uomo è quella di un suo figlio. Nulla di ciò che riguarda l uomo le è estraneo. Ancora: ciò che la preoccupa è il pericolo che venga meno la gioia, che impallidisca la festa. Nel 2 mistero della Provvidenza contempliamo i servitori, chiamati all inutilità Dal Vangelo secondo Giovanni (2, 5-8) Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d acqua le anfore»; e le riempirono fino all orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Compaiono i servi, ai quali viene chiesto qualcosa di assurdo e inutile. Manca il vino, e viene chiesto loro di fare una gran fatica per recuperare dell acqua, dunque per niente. Docilità e semplicità di fronte alla volontà di Dio: due virtù tipicamente francescane che non dovremmo perdere di vista. A volte ci complichiamo la vita inutilmente, per voler capire tutto. Le anfore alla fine sono le nostre stesse persone, che vanno riempite dell acqua della nostra umanità, così come è, povera e semplice, nella sua verità. Sottolineo: nella sua verità. Nel 3 mistero della Provvidenza contempliamo il maestro di tavola, l intenditore di vino Dal Vangelo secondo Giovanni (2, 9-10) Come ebbe assaggiato l acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l acqua chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Entra in scena a questo punto il maestro di tavola, cioè la figura chiamata a dirigere il banchetto, che di fatto avrebbe dovuto essere il protagonista fin dall inizio. È interessante questa figura, che non fa nulla, mentre dovrebbe essere il protagonista dell episodio; che c è ma non c è! Semplicemente si trova ad un certo punto in mano il vino e lo riconosce come migliore di quello precedente. Di fatto, non è vero che non fa nulla. Discerne e riconosce. E non è poco.

6 Nel 4 mistero della Provvidenza contempliamo gli sposi, un «sì» che anticipa il segno (senza lettura del brano evangelico) La figura degli sposi fa da sfondo. Non pronunciano parola. Anzi, la sposa non viene mai nominata, lo sposo unicamente alla fine, quando il maestro di tavola si complimenta con lui per il vino eccellente. Eppure senza il loro sì il segno di Cana non sarebbe stato possibile. Mi piace nominarli, perché penso sia importante dare adeguata sottolineatura a tutte quelle figure che nella vita della Chiesa sono irrinunciabili, perché con la loro presenza discreta, ma fedele e costante, fanno sì che la Chiesa sia veramente Chiesa, popolo in festa. Nel 5 mistero della Provvidenza contempliamo Gesù, colore e vita di ogni uomo Dal Vangelo secondo Giovanni (2, 1-12) Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d acqua le anfore»; e le riempirono fino all orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l acqua chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto scese a Cafàrnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni. Non a caso siamo arrivati a nominare il Signore alla fine. Questo vangelo è costellato di tanti personaggi, tutti intorno all unico Maestro, ed è costruito in modo tale che bisogna quasi passare attraverso di loro per arrivare al Signore. Ogni personaggio ha senso solo se visto in relazione a Lui: Maria ne è la Madre, e la veneriamo per questo; i servitori obbediscono a un suo comando; il maestro di tavola sa riconoscere il miracolo avvenuto per opera sua; gli sposi hanno avuto

7 la lungimiranza di invitarlo al loro banchetto di nozze. La vita di ciascuno di loro trova il suo significato pieno nella misura in cui è in relazione con Lui, e grazie a questa relazione porta il frutto per cui è stata pensata. Gesù, Verbo eterno del Padre «parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste» (Sl 33,9)! E tutti gli altri personaggi prendono colore e vita nella misura in cui si riferiscono a Lui. Al termine della preghiera, dopo la recita della Salve regina : ed infine, il vino! Il vino è un elemento importante, perché rimarrà nei secoli come specie eucaristica, e di fatto il miracolo di Cana è visto dai commentatori come miracolo eucaristico, al pari della moltiplicazione dei pani: lì Gesù dà il pane in abbondanza, qui il vino con altrettanta abbondanza, quell abbondanza che è segno dei tempi messianici, quando nulla mancherà più a nessuno. Il vino, cioè la gioia, la spensieratezza, l ebbrezza. E il vino di Cana è un vino bello, per tradurre letteralmente, cioè non tale da soddisfare il gusto, ma da rendere bella la vita. Così in questo anno giubilare: ricevere il perdono di Dio non solo ci è necessario per riprendere una vita più piena, più vita come il pane, che è necessario per vivere, ma anche per riprenderla nella gioia! Vangelo di Giovanni 2, 1 12 Ri lessioni di suor Elena Francesca Beccaria