ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDIO TARGHE AUTOMOBILISTICHE. LA FOTOGRAFIA DEL MESE Carlo Bellini, Caporedattore

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1 ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDIO TARGHE AUTOMOBILISTICHE ITALIAN LICENSE PLATE CLUB ANNO VI n 13 Agosto 2007 LA FOTOGRAFIA DEL MESE Carlo Bellini, Caporedattore Tempo di Convention. Alla fine di questo numero del nostro Bollettino troverete la locandina ed il programma dell incontro di Asti. Visto il successo della scorsa riunione astigiana, ci aspettiamo tutti una magnifica giornata. La fotografia del mese è stata scattata da me circa un mese fa in pieno centro a Genova. E davvero inconsueto vedere una targa di Vanuatu tra le utilitarie ed i motorini di casa nostra. Questo numero è arricchito da un articolo che descrive la storia degli stemmi di Aosta; il grande valore di questo articolo consiste nel fatto che per la prima volta conosciamo i retroscena dell istituzione della targa di Aosta e abbiamo l onore di mostrare il prototipo originale della famosa targa Aosta 1. Grazie di cuore al Sig. Mirko Fresia per averci fornito questo splendido materiale, raccolto ed elaborato con la solita maestria dal nostro Presidente, che non contento, ha firmato anche un completissimo articolo sulle targhe danesi. 1

2 PRESIDENTE VICEPRESIDENTE SEGRETARIO GENERALE TESORIERE CAPO REDATTORE VICECAPO REDATTORE CONSIGLIO DIRETTIVO PROBIVIRI COLLEGIO SINDACALE Marcello Gallina Marcello Taverna Giancarlo Raposo Carla Tonoli Raposo Carlo Bellini Michele Berionne Michele Berionne; Giancarlo Raposo, Roberto Solbiati, Alessandro De Zuani; Paolo Troncatti Paolo Valchi (Presidente); Eugenio Bianchi; Carla Tonoli Raposo Adolfo Arena; Nino Ceraolo; Giuseppe Falato CLUB AISTA QUOTE SOCIALI La quota di iscrizione è così stabilita:euro per l Europa e US $ per il resto del Mondo L anno sociale va dal 1 Gennaio al 31 Dicembre. I versamenti deveno essere effettuati al Tesoriere. ROSTER AISTA N SOCIO QUALIFICA INDIRIZZO TELEFONO 1 Marcello TAVERNA socio fondatore Via Rucellai 20/ Milano marcellotaverna@yahoo.it 2 Marcello GALLINA socio fondatore Piazza Pignolo Lenta VC marcellogallina@tiscalinet.it 3 Carlo BELLINI socio fondatore Viale F. Gambaro 40A/ Genova carlo.bellini@libero.it 4 Paolo TRONCATTI socio fondatore Via Parigi Aosta paolotroncatti@libero.it 5 Giancarlo RAPOSO socio fondatore Loc. Valmanera AstiI gian.raposo@libero.it 6 Alessandro LIBANORE socio fondatore via C. Amati Monza MI alexliba@tiscalinet.it 7 Carla TONOLI RAPOSO socio fondatore Loc. Valmanera Asti gian.raposo@libero.it 9 Alessandro DE ZUANI socio fondatore Via Spiazze 29/ Volano TN dezuani@alice.it 10 Roberto SOLBIATI socio fondatore Via Amendola Trezzo sull Adda MI aista10@yahoo.it 11 Nino CERAOLO socio fondatore Via F. Corridoni Castellanza VA gabriele.ceraolo@aliceposta.it 12 Giuseppe FALATO socio fondatore Via di Cestello Firenze giuseppe.falato@ .it 13 Eugenio BIANCHI socio fondatore Via della Moscova Milano eugenio.bianchi@ .it 14 Paolo VALCHI socio fondatore Via San Valerio Macerata pavalchi@interfree.it 15 Michele BERIONNE socio fondatore Via Rubicone Roma berionne@targheitaliane.it 16 Renata MASOERO socio fondatore Via S. Eugenio Lenta VC marcellogallina@tiscalinet.it 17 Guglielmo EVANGELISTA socio ordinario Via Emilia Broni PV guglievan@libero.it 19 Martin VAN DER VALK socio ordinario Antaresstraat ZK Enschede NL mjvandervalk@hetnet.nl 21 Geoff KNOX socio ordinario PO Box 251 Roseville NSW 2069 Australia 23 Elio AZZOLINI Via Rimembranze Cremenaga VA 24 Mark R. BACARELLI socio ordinario Via di Bellariva Firenze bacarelli@firenze.net 26 Pierluca PECORARI socio ordinario Via Martiri della Bettola RE 28 Walter CHAMOIS socio ordinario Via Bezzi Rovereto TN wovychamois@tin.it 29 Francesco TAVOLETTI socio ordinario Via Poliziano MI gts@tiscali.it 32 Stefano CAPUTO socio ordinario Via Cosseria MI fumelia@infinito.it 33 Nicolò PERTMER socio ordinario P.zza Madonna Pellegrina Revò TN Pertmer2002@yahoo.it 34 Fabiola CESCOLINI socio ordinario P.zza Madonna Pellegrina Revò TN Pertmer2002@yahoo.it 35 Vladimiro MEROLA socio ordinario Via Margottini Maglie LE info@targheusa.com 36 Michelangelo FACCONI socio ordinario Via Monterosa MI mfacconi@iol.it 38 Vittorio IMBRIANI socio ordinario Via d Alemagna PD vimbria@tiscali.it 2

3 AOSTA E IL LEONCINO Marcello Gallina AISTA 2 Nelle passate settimane mi ha scritto il sig. Mirko Fresia, per raccontarmi la storia dello stemma presente sulle targhe AOSTA. Il suo contributo è importante e dettagliato poiche suo nonno fu direttamente coinvolto nelle vicende che portarono alla realizzazione dello stemma stesso. Una sintetica premessa. La provincia di Aosta fu creata nel 1927 (Decreto Rattazzi 2 gennaio 1927) con i circondari di Aosta e Ivrea; nel settembre 1945 divenne circoscrizione autonoma e nel 1946, mentre Ivrea veniva annessa alla provincia di Torino, fu proclamata regione autonoma. Tale status le ottenne il privilegio unico in Italia di usare nelle targhe lo stemma regionale al posto del bollo ufficiale. Cio è stabilito dalla legge 10 novembre1947, che allego: oltre alla descrizione del modello ufficiale di targa, viene fissato il 31 dicembre 1948 come termine ultimo per la sostituzione delle targhe senza stemma. Il termine fu poi prorogato al 31 marzo Scrive Mirko, nel 1946 l Assessore alle finanze Ing. Luigi Fresia (suo nonno) si recò a Roma per trattare con Alcide de Gasperi e altri politici le particolarità legate allo statuto speciale. Per le targhe la regione Valle d Aosta aveva ideato un modello con i colori ufficiali ovvero metà rosso Prototipo dello stemma AO e metà nero, con una divisione obliqua dall angolo superiore destro a quello inferiore sinistro. L assessore Fresia, uomo di grande cultura e sensibilità estetica, si ribello a questa idea e propose alla Regione di far realizzare un progetto per la nuova targa al suo studio di ingegneria e architettura, gratuitamente. Il lavoro fu assegnato all arch. Thole, che realizzò uno schizzo poi tradotto in prototipo di targa in metallo. L architetto ebbe la bella intuizione di mantenere lo schema generale delle targhe italiane con l inserimento del famoso leoncino con banda rossa su sfondo nero. Il prototipo della targa AO 1 è oggi di proprietà della famiglia Fresia. Dopo alcune vicissitudini consigliari, il modello di targa venne approvato dalla regione, e all Ing. Fresia, in cambio del progetto gratuito, fu offerta la targa ufficiale AO 1 per la sua nuova Fiat 1100 S. MM. Nelle fotografie si osservano il prototipo della targa, il padre di Mirko Fresia con la vettura e la vettura oggi. 3

4 LEGGE MINISTERIALE 1O Novembte 1947 CARATTERISTICHE DELLA TARGA DI RICONOSCIMENTO PER GLI AUTOVEICOLI DELLA VALLE D'AOSTA. IL MINISTRO PER I TRASPORTI Viste le norme per la tutela delle strade e per la circolazione approvate con regio decreto 8 dicembre 1933, n. 174O; Visto il decreto legislativo luogotenenziale 7 settembre 1945, n.545, recante l'ordinamento amministrativo della Valle d'aosta; Di concerto col Ministro per i lavori pubblici; Decreta: Articolo unico La targa di riconoscimento per gli autoveicoli della Valle d'aosta, che deve corrispondere alle caratteristiche indicate nell'art. 72 delle norme per la tutela delle strade e per la circolazione, approvate con regio decreto 8 dicembre 1933, n. 174O, porta riprodotto, a colori, nella riga superiore, a destra del contrassegno di individuazione della provincia lo stemma della Valle d'aosta, le cui dimensioni misurano mm. 97 di altezza e mm.67 di larghezza. La targa anteriore, analogamente a quanto disposto al comma precedente, porta, nella parte esterna destra, lo stemma medesimo, le cui dimensioni misurano mm.5o di altezza e mm.37 di larghezza. I relativi modelli sono depositati presso il Ministero dei Trasporti (Ispettorato Generale della Motorizzazione Civile e dei trasporti in concessione). Entro il 31 dicembre 1948, le attuali targhe di riconoscimento devono essere sostituite con quelle di nuovo tipo. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Roma, addì 10 novembre 1947 IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI IL MINISTRO PER I TRASPORTI TUPINI CORBELLINI (Su gazzetta Ufficiale n.283 in data 10/12/1947 pag. n.3646) 4

5 IN ALTO: PROTOTIPO DELLA TARGA AO CON STEMMA; IN BASSO: ESEMPI DI STEMMI 5

6 Descrizione dei diversi modelli di stemmi succedutisi nel tempo sulle targhe di Aosta. 1. Modello iniziale, conforme al bozzetto, su targa posteriore per autoveicoli (1948) 2. Modello iniziale per targa anteriore 3. Targa posteriore in plastica per autoveicoli (1963) 4. Targa anteriore in plastica per autoveicoli (1963) 5. Targa posteriore su due righe modello Targa posteriore su una riga modello Targa posteriore per autoveicoli modello 1985, versione iniziale con leone piccolo 8. Variante applicata dopo pochi mesi, con leone grande 9. Stemma autoadesivo applicato sulle targhe centralizzate (1994) 10. Stemma e sigla sulla targa posteriore per autoveicoli attuale (dal 1999) 11. Lo stesso per targa anteriore 12. Modello iniziale per motocicli (1948) 13. Modello adesivo usato sulle targhe metalliche per motocicli intorno al Variante successiva impressa nel metallo (anni '60) 15. Targa in plastica per motocicli (1968) 16. Targa per motocicli modello Stemma adesivo applicato sulle targhe per motocicli centralizzate (1994) 18. Stemma e sigla sulla targa per motocicli attuale (1999) Nota: le immagini nonn sono in scala. Si può avere un'idea delle dimensioni confrontandole con quelle dei vari tipi di caratteri. 6

7 Divagazioni sulle targhe danesi Marcello Gallina Le targhe danesi di una volta, quelle rilasciate fino al 1976 per intenderci, mi piacciono molto. Le trovo eleganti, nella loro semplicità. Quelle attuali mi piacciono un po'meno, ma almeno, in un panorama europeo sempre più uniforme mantengono una personalità spiccata. Fino a quando? Sul notiziario Europlate di maggio 2007 è apparsa la notizia che dal 2008 ci sarà l'eurobanda opzionale. Speriamo che trovino il modo di mantenere qualche carattere distintivo, come hanno fatto recentmente gli slovacchi con la reintroduzione dello stemma nazionale insieme all'eurobanda. Tornando alle targhe danesi, il sistema di immatricolazione è abbastanza noiosetto: centralizzato, con ripartizione a blocchi per categorie di veicoli. Si trovano comunque delle cose interessanti, frugando nelle pieghe. Ma come? basta esplorare il sito interne ricchissimo di dati e di documenti legislativi. la parte descrittiva è in danese e, parzialmente, in inglese; i documenti sono solo in danese. Mi sono fatto aiutare da mio figlio, che conosce un po'la lingua, ed ecco i risultati. La targatura dei veicoli a motore su tutto il territorio del Regno iniziò nel 1903 (Copenaghen era partita un po'prima), con un sistema territoriale molto simile a quello adottato quasi contemporaneamente dalla Prussia: una lettera indicativa della provincia (Amt), e un numero sequenziale ripartito in blocchi alle unità amministrative di livello inferiore, che tenevano i registri locali. Per fare un esempio, l'assegnazione iniziale alla provincia di Copenaghen (København Amt), esclusa la capitale che ha sempre avuto un proprio registro, era la seguente: Lettera A Blocco Distretto Ufficio competente A 1 A 299 Frederiksberg Frederiksberg A 300 A 499 København Nord København A 500 A 599 København Sud København A 600 A 699 Amager København A 700 A 799 Roskilde città Roskilde A 800 A 899 Ramsø Tune Roskilde A 900 A 999 Lejre Roskilde A 1000 A 1099 Køge città e distretto Køge Si trattava di unità amministrative piccolissime, tanto che uno stesso ufficio ne serviva spesso più di una. Il sistema cominciò a scricchiolare già negli anni 20 per raggiungere un discreto stato confusionale negli anni 50. Le cause furono: 19. l'acquisizione, al termine della prima guerra mondiale, del territorio extedesco del NordSchleswig (ribattezzato Søderjylland), 20. una serie di riforme amministrative con riduzione del numero di distretti e trasferimenti di territori da una provincia all'altra. I territori acquisiti dalla Germania erano quattro Kreise della provincia prussiana di Schleswig: Apenrade (Aabenraa), Hadersleben (Haderslev), Sonderburg (Sønderborg), e Tönder (Tønder). Tra parentesi i nomi danesi. Il Kreis Hadersleben divenne la provincia danese di Haderslev, ricevette per le targhe la lettera D, e tutto finì lì. Gli altri tre vennero tagliati e ricuciti in vari modi, fino a costituire la provincia di Tønder (lettera Æ in blocchi discontinui) e la provincia di AabenraaSønderborg che rilasciava targhe N dagli uffici di Aabenraa e Graasten, targhe Æ, in blocchi diversi dai precedenti, dall'ufficio di Sønderborg. Un bel papocchio, non c'è che dire. Gli effetti delle riforme amministrative portarono il papocchio a livello di singoli uffici. Infatti i territori trasferiti da altra provincia, non solo portavano al nuovo ufficio i loro vecchi registri, ma in genere continuavano a ricevere targhe con la vecchia lettera. 7

8 Ad esempio, negli anni '50 l'ufficio di Køge distribuiva il blocco A A per il suo territorio storico, e il blocco H H per il territorio di BregentvedGisselfeld, evidentemente ereditato. Di casi simili ne ho trovati parecchi, e questo fu probabilmente uno dei motivi della riforma del 1958: ogni ufficio attivo a tale data ricevette un proprio codice di due lettere, salvo quelli delle città più grosse che ne ebbero due, o tre e Copenaghen 20 (KA.. KZ). Il numero di serie aveva al massimo 5 cifre ed era ripartito in blocchi fra varie categorie di veicoli. Il sistema era ancora sostanzialmente a base territoriale, ma aveva introdotto il principio della segregazione numerica in base alla categoria dei veicoli. Forse, al ministero competente, pensavano già al passo successivo, che venne realizzato gradualmente fra il 1966 e il 1968: centralizzazione del registro accompagnata da una nuova segregazione numerica in categorie più dettagliate. Chi ha inventato questo sistema doveva odiare profondamente i targofili, perchè la transizione avvenne senza cambiare minimamente l'aspetto e la composizione delle targhe (almeno dei tipi più diffusi). Semplicemente cambiò il significato delle lettere, che diventavano seriali, e la ripartizione dei blocchi di numeri. Questo è il sistema ancora in uso attualmente, anche se nel 1976 cambiò totalmente la grafica delle targhe, e i blocchi di numeri subirono rimaneggiamenti nel corso degli anni. Le coppie di lettere seriali utilizzabili sono 293, e si ottengono escludendo: quelle formate con le lettere F, G, I, Q, W, Æ, Ø, Å. quelle con O come seconda lettera le coppie BH, BU, CC, CD, DK, DU, KZ, MU, PU, PY, SS, UD, UN, VC escluse per il loro significato. le 111 coppie effettivamente utilizzate nel sistema 1958 (v. tabella) la coppia ZB, che, a detta della fonte danese, forse non è stata utilizzata per dimenticanza. Infatti faceva parte del piccolo gruppo di coppie allocate nel sistema 1958 ma non utilizzate. Tutte le altre (AB, AJ, AK, AS, AV, BB, KP..KY, MB, UJ, XJ) furono riutilizzate nel sistema 1966, ad eccezione di ZB. L'assegnazione dei blocchi numerici alle categorie di veicoli si è modificata nel tempo, come mostra la tabella seguente: Carrozzette passeggeri per moto Carrozzette passeggeri per moto Trattori registrati Trattori registrati Ciclomotori registrati Carrozzette merci per moto Carrozzette merci per moto Ciclomotori registrati Trattori registrati Roulottes Roulottes Roulottes Roulottes Roulottes Rimorchi Rimorchi Rimorchi Rimorchi autoveicoli autoveicoli autoveicoli autoveicoli autoveicoli moto moto moto moto moto Trattori omologati Trattori omologati Trattori omologati Trattori omologati Rimorchi persone persone persone persone persone promiscuo promiscuo Trattori omologati 8

9 merci merci merci merci merci Corpo Diplomatico Corpo Diplomatico Corpo Diplomatico Corpo Diplomatico Corpo Diplomatico quadrata Enti Internaz. assimilati Enti Internaz. assimilati Enti Internaz. assimilati promiscuo promiscuo trasp. merci trasp. merci trasp. merci trasp. merci trasp. merci trasp. merci trasp. merci trasp. merci Alcune tra le categorie riportate in tabella meritano due righe di spiegazione: Carrozzette per moto (per persone e merci). Fino al 1976 in Danimarca le motocarrozzette o sidecar portavano due targhe: una per la moto e una (circolare) per la carrozzetta, immatricolata separatamente come fosse un rimorchio. Credo che sia un caso unico al mondo! Trattori: a parte quelli non targati, autorizzati a circolare solo sui terreni privati, esiste la categoria dei trattori omologati, autorizzati sulle strade pubbliche con limitazioni, un po'come veicoli eccezionali. Nel 1976 è stata aggiunta la categoria dei trattori registrati, che rispettano tutte le prescrizioni per circolare liberamente. Da notare che nel 1966 ai trattori omologati fu allocato un blocco da 6000, e nel 1976 uno da 700 ai trattori registrati. I blocchi risultarono a consuntivo sovradimensionati, e nel 1998 il blocco dei trattori omologati fu ridotto a 500, per fare spazio ai rimorchi che avevano esaurito tutte le loro combinazioni. Quello dei trattori registrati fu ridotto a 300 per fare spazio ai ciclomotori. Tutto ciò mi sembra indicativo della trasformazione dell'economia danese negli ultimi 40 anni. Ciclomotori: a parte un fugace tentativo nei primi anni '50, fino al 1994 non erano targati. In quell'anno furono targati i classici cinquantini con velocità fino a 40 km/h (st re knallert in danese). Dal 2006 anche le biciclette con motore ausiliario e velocità fino a 30 km/h (små knallert) hanno un targhino con due lettere e 4 cifre in nero su giallo, apparentemente al di fuori dello schema di numerazione.illustrato. Trasporto promiscuo: il concetto è chiaro, forse la regolamentazione lo era meno, visto che la categoria fu abolita nel Mi chiedo soprattutto cosa fossero i motocicli per promiscuo. Forse i motocarri con due posti in cabina? 9

10 Codici dei distretti nel sistema AA, (AB) Frederiksberg Unito a København 1960 NA Haderslev AH,(AJ,A K) Nordre Birk Unito a København 1960 ND Toftlund AR,(AS,A T) Søndre Birk & Amager Birk Unito a København 1960 NH Aabenraa AT Roskilde Trasferito succ. NL Sønderborg AV Roskilde NP Gråsten AY Køge NT Tønder AZ Haslev OA Nyborg BA, (BB) Helsingør OH Svendborg BE Hørsholm ON Rudkøbing BL Hillerød OR Ærøskøbing BP Helsinge OT Faaborg BS Frederikssund PA Sæby BV Frederiksværk PD Dronninglund CA Holbæk PH Frederikshavn CE Nykøbing S. PK Skagen CM Kalundborg PN Hjørring CR Samsø Unito a Kalundborg 1965 PS Brønderslev Unito a Pandrup 1959 DA Herning PV Pandrup DB Herning Aggiunta succ. RA, RB Horsens DE Holstebro RJ Silkeborg DL Lemvig RR Skanderborg DP Ringkøbing SA Thisted DS Skjern SE Hurup EA Slagelse SK Nykøbing M. ED Høng Unito a Slagelse 1962 TA Skive EK Skælskør TE, TH Viborg EN Korsør UA Nibe ES Ringsted UC Løgstør 10

11 EX Sorø UH, (UJ) Aalborg HA Næstved UP Nørresundby HH Store Heddinge VA Grenaa HM Præstø VE Ebeltoft HR Vordingborg VL, VM Randers HU Stege VR Hadsund JA Rønne VV Hobro KA, KB, KC, KD, KE, KH, KJ, KK, KL, KM, KN, (KP, KR, KS, KT, KU, KV, KX, KY, KZ) København XA, XB Århus Købstad LA Nykøbing F. XH, (XJ) Brabrand Unito a Århus 1961 LE Sakskøbing XL Hammel LK Nysted XR Odder LN Rødby XU Viby Unito a Århus 1961 LR Maribo YA Fredericia LU Nakskov YH, (YJ) Kolding MA, (MB) Odense Købstad YP, YR Vejle MH Odense Herred Unito a Odense K ZA, (ZB) Varde MM Kerteminde ZD Grindsted Separato da Kolding 1962 MP Bogense ZH Esbjerg MT Assens ZN Ribe MX Middelfart ZR Holsted 11

12 12

13 Figure A8731 AB AM 6964 AP AS BD 344 BZ 3892 CU DR DV EB 390 EE EM 7823 SV XA XA 2589 YC ZA 3194 Amt K benhavn, Nordre Birk (195058) normale Sistema nazionale (196676), normale posteriore quadrata Sistema nazionale (196676), trattore agricolo Sistema nazionale (196676), promiscuo Sistema nazionale (1976), diplomatica Sistema nazionale (197698), trattore agricolo registrato Sistema nazionale (196676), rimorchio commerciale Sistema nazionale (1976), veicolo commerciale, posteriore quadrata Sistema nazionale (1976), normale posteriore quadrata Sistema nazionale (196676), normale Sistema nazionale (1998), ciclomotore registrato Sistema nazionale (1976), moto Sistema nazionale (1998), rimorchio commerciale Sistema nazionale (1999), ripetitrice per portapacchi e sim. Amt Århus (195868), moto Amt Århus (195868), carrozzetta da moto Sistema nazionale (1976), normale Amt Varde (195868), rimorchio commerciale 13

14 DUCH MOPED PLATES TARGHE DEI CICLOMOTORI OLANDESI MARTIN VAN DER VALK COMMENTO DI MARCELLO TAVERNA Many thanks for the AISTA newsletters which I received in good order today. Nice stories and photos as well. Especially the SMOM plate beats all. In the late 50's I watched a movie about missionarie workers in Eritrea. I recall me a Landrover with a ASM 81 front plate, two lines and in white on black. I later realized that this was a car from Asmara, the capital of Eritrea in those days. Unfortunately no photo. As you are already aware of, permanent Dutch moped plates started on 1st of September 2005, last year. The D series on Dutch moped plates became exhausted on the 11th of April, Now, the F series are in use and the first issue with 01FBB1 was issued on 24th of March See photos. To complete the F series I need a photo of a narrow plate in white/refl. blue but these are to be seen in traffic each day. 14

15 Also moped dealer plates exist and snapped a pair of such plates at a moped shop. See photo. Series starts with HC, followed by one numeral and on the bottom line 3 more numerals.these plates have hologrammes with a GAIK inscription and is done to avoid fraud. Hologrammes are 20 x 20 mm. No such plates seen in traffic so far. Each mopedshop gets an oblong and square plate. GAIK means: Gecontroleerde Afgifte Inamen Kentekenplaten in Dutch: In English: Controlled allocation and intake of numberplates, this means in general that plates are officially issued and must be returned after scrapping a vehicle and the plates will be destroyed. COMMENTO L amico Martin ci manda una bella panoramica sulle nuove targhe olandesi per ciclomotori, compresi i tipi prova. Per completare il quadro ho aggiunto la foto del modello stretto a fondo azzurro presa dal sito di Francoplaque L autore è sempre Martin. Secondo il regolamento in vigore in Olanda dal 1 settembre 2005, i ciclomotori e assimilati sono soggetti a una vera e propria immatricolazione con procedura simile a quella per i veicoli maggiori e vengono targati, mentre le targhe che portavano in precedenza erano contrassegni annuali di assicurazione. Le targhe a fondo azzurro sono destinate ai ciclomotori con velocità massima fino a25 km/h, in pratica biciclette con motore ausiliario, mentre quelle a fondo giallo servono ai classici cinquantini con velocità fino a 45 km/h. La distinzione è importante in Olanda perchè con la targa a fondo azzurro si può circolare sulle piste ciclabili, con quella a fondo giallo no. (Notizie ricavate dal sito RDW è qualcosa di simile alla nostra Motorizzazione). In tema di ciclomotori, si può ricordare che anche da noi il 15 aprile sorso è stato pubblicato sulla G.U. il D.P.R. 6 marzo 2006, n.153 Modifiche agli articoli 248, 249, 250, 251, 252 nonchè agli allegati al titolo III del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada) riguardante appunto le targhe per i ciclomotori (vedi disegno quotato). Per concludere, sottolineo la citazione di Martin di una targa Eritrea ASM 81, che sicuramente solleticherà i nostri archeologhi, me compreso. 15

16 Alcune belle immagini inviate al Bollettino da G. Evangelista. 16

17 Convention AISTA a PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE ore 8,30: arrivo dei partecipanti in piazza San Secondo 1 (Palazzo Civico) e allestimento tavoli ore 9: apertura manifestazione con esposizione e mostra scambio ore 12: Assemblea dei soci e direttivo ore 13: Pausa pranzo presso l'attiguo Ristorante "Reale" a prezzo agevolato come lo scorso anno ore 14,30: ripresa convention ore 16: asta di targhe pro AISTA ore 19: chiusura lavori Essendo la piazza San Secondo sede della convention zona pedonale, vi è possibilità di parcheggio gratuito sull attigua piazza Alfieri a mt. 100 o sulla piazza del Palio a mt Per chi arriva in treno, la sede della convention si trova a 300 mt dalla stazione percorrendo la via Cavour. Chi dovesse trasportare dal parcheggio alla convention voluminosi contenitori di targhe, può comunicarcelo all arrivo e la nostra auto con accesso autorizzato alla piazza San Secondo potrà prelevare il materiale. Vi invitiamo pertanto a far pervenire la vostra adesione, segnalando la necessità di tavoli espositivi. Si richiama ancora l attenzione di tutti sull asta: più targhe portate da lanciare all asta più profitto vi sarà per il nostro Club, in quanto, come sapete, le spese di gestione stampa notiziario e spese postali sono elevate e le risorse del Club traggono profitto unicamente dalla tessera sociale. Vi alleghiamo la locandina dell'evento e attendiamo la vostra comunicazione. Un caloroso arrivederci ad Asti. Giancarlo e Carla Raposo Tel Cellulari: Bollettino AISTA, ANNO VI, n 13,

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