2.1 elencare per le materie prime ed ausiliarie il consumo orario, giornaliero, annuo:
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- Pietro Mosca
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1 Allegato A DOCUMENTAZIONE TECNICA DA ALLEGARE ALL ISTANZA EX ART. 3 C. 1 LETTERA C DPR N. 59 (A.U.A) - RILASCIO, FORMAZIONE, RINNOVO O AGGIORNAMENTO DEL TITOLO ABILITATIVO AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA PER GLI STABILIMENTI DI CUI ALL ART. 269 DEL D.LGS 152/06 E SMI. 1. RELAZIONE TECNICA 1.1 inquadramento generale del sito (sintetico), con indicazione delle coordinate geografiche dello stabilimento (Coordinate Gauss Boaga) e destinazione urbanistica, secondo il PRG Comunale vigente, dell area interessata dall insediamento produttivo 1.2 descrizione del tipo di attività e produzione 1.3 descrizione generale delle linee di produzione e relative fasi 2. MATERIE PRIME, PRODOTTI FINITI 2.1 elencare per le materie prime ed ausiliarie il consumo orario, giornaliero, annuo: Materie prime ed ausiliarie Quantità Fase di lavorazione kg/h kg/g kg/a 2.2 elencare i prodotti finiti e la loro quantità mensile e/o annua; 2.3 elencare le sostanze in deposito, con relativo stato fisico (solido, liquido, gassoso) distinte per: - materie prime - materie ausiliare - prodotti intermedi - prodotti finiti - rifiuti, sottoprodotti, materia prima secondaria (ai sensi della parte Quarta del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) - altro (specificare) 2.4 descrivere per ciascuna sostanza modalità e luogo di stoccaggio 3. CICLI TECNOLOGICI 3.1 Per ogni tipologia di prodotto descrivere le fasi e le operazioni che vengono effettuate nel processo materie prime - prodotto finito con specificazione della durata (in ore/giorno e giorni/anno); 3.2 Fornire lo schema a blocchi del processo con indicazione dei flussi e dei singoli punti di emissione (camini, sfiati, torce, aspirazione da ambiente di lavoro) contrassegnati con sigla progressiva (es. E1, E2, E3, ecc.); 3.3 Per ogni singola fase descrivere: - impianti utilizzati - apparecchiature fisse e mobili utilizzate - condizioni e periodicità di funzionamento di detti impianti e apparecchiature 1
2 3.4 Articolazione dell orario di lavoro ( turni/giorno). 3.5 Nel caso di istanza per modifiche di stabilimento (art. 269 c. 8 D Lgs. 152/06 e smi) descrivere dettagliatamente le modifiche delle quali viene richiesta autorizzazione, indicando le emissioni coinvolte 4. EMISSIONI 4.1 Per ogni singola fase delle lavorazioni elencare le emissioni di fumi, gas, vapori, polveri ed esalazioni, precisando se permangono confinate nell ambiente di lavoro o se vengono introdotte in atmosfera 4.2 Identificare le emissioni che vengono espulse all esterno con una sigla progressiva (vedi punto 4.2). Riportare tale sigla nella planimetria di cui al punto 10.3 in corrispondenza del punto di emissione in atmosfera. 4.3 Elencare e individuare le emissioni diffuse tecnicamente ed economicamente convogliabili e quelle tecnicamente o economicamente non convogliabili 4.4 Elencare e individuare le emissioni convogliabili in un solo punto e le emissioni tecnicamente o economicamente non convogliabili in un solo punto 4.5 Descrivere la gestione dei transitori (fasi di avviamento, fasi di spegnimento) 4.6 Descrivere le condizioni anomale di processo che rendono tecnicamente obbligatorio un by-pass (cause, effetti temporanei, misure di intervento previste) 4.7 Fornire la definizione di minimo tecnico tramite i parametri di impianto che lo caratterizzano (per gli impianti soggetti a tale condizione) 4.8 Allegare il quadro riassuntivo delle emissioni specificando per ogni punto emissivo: - sigla ed origine emissione; - portata (indicando eventuale range o soglia) dell aeriforme in Nm 3 /h. L indicazione di detta portata deve essere corredata da apposita dichiarazione attestante il fatto che la portata di progetto sia stata scelta in modo tale da consentire la diluizione delle emissioni solo nella misura inevitabile dal punto di vista tecnologico e dell esercizio; - sezione (forma geometrica e superficie in m 2 ); - velocità allo sbocco; - temperatura massima dell emissione ( C); - frequenza e durata delle emissioni (h/g, g/a); - quota del punto di emissione (m). L indicazione di detta quota deve essere corredata da apposita dichiarazione attestante il fatto che essa sia stata individuata in modo da garantire l adeguata dispersione degli inquinanti presenti nel punto di emissione in oggetto; - sostanze inquinanti nell aeriforme espresse in flusso di massa (Kg/h) e concentrazione (mg/nm 3 ) (dato da stima o da misura, qualora non sia applicabile o non esista idoneo metodo UNICHIM dovrà essere specificato il metodo adottato) (N.B. le emissioni per le quali è previsto un controllo di tipo analitico dovranno essere dotate in maniera permanente di idonei accessi, piattaforme, bocchelli, prese elettriche e quanto altro necessario al corretto svolgimento delle operazioni di campionamento, secondo le metodiche ufficiali, in accordo alle vigenti norme in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare il proponente può fare riferimento a quanto indicato nell Allegato A alla DGRT del 1 luglio 2013, n. 528 Requisiti tecnici delle postazioni in altezza per il prelievo e la misura delle emissioni in atmosfera ) - Nel caso di modifiche di stabilimento devono essere allegati due quadri riassuntivi delle emissioni: uno che riporta la situazione emissiva prima della modifica, l altro che riporta quella dopo la modifica 4.9 Data presunta inizio attività o trasferimento (GG/MM/AA) 4.10 Date presunta per attuazione modifiche (GG/MM/AA) 4.11 Periodo intercorrente tra la messa in esercizio e la data messa a regime delle emissioni di cui al comma 6 art. 269 del D. Lgs. 152/2006 2
3 5. EMISSIONI DI COV (COMPOSTI ORGANICI VOLATILI) Nel caso in cui nello stabilimento vengano svolte una o più attività rientranti nell ambito di applicazione dell art. 275 del D. Lgs. 152/06 (Parte II Allegato III alla Parte Quinta del D. Lgs. 152/06) fornire: - capacità nominale dello stabilimento - come definita dall art. 268 c. 1 lettera nn) del D. Lgs. 152/06; - consumo massimo teorico di solvente - come definito dall art. 268 c. 1 lettera pp) del D. Lgs. 152/06 - riferito alla capacità nominale dello stabilimento; - fattore di conversione medio per le sostanze presenti nelle emissioni (kgcov/h - KgC/h) - preliminare di piano di gestione dei solventi, secondo quanto previsto dalla parte V dell Allegato III alla Parte Quinta del D. Lgs. 152/06 6. SISTEMI UTILIZZATI PER LIMITARE LE EMISSIONI 6.1 Descrivere gli interventi adottati o in adozione basati sulla miglior tecnologia disponibile quali ad esempio: - utilizzo di materie prime e/o combustibili con caratteristiche migliorative nei riguardi delle emissioni in atmosfera; - modifiche di processo e/o di cicli tecnologici; - utilizzo di impianti di abbattimento delle emissioni; 6.2 Se gli effluenti gassosi sono trattati con appositi impianti di abbattimento, devono essere fornite le specifiche schede il cui fax-simile è riportato in Allegato 2 parte II DGRT 4356/1991, e integrate con i dati di seguito elencati, ove mancanti: - descrizione dettagliata dell'impianto, comprendente il principio di funzionamento e il rendimento in relazione alle caratteristiche chimico-fisiche degli inquinanti da abbattere; - disegno quotato; - tempi e frequenza delle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo le specifiche del costruttore (allegare documentazione comprovante le caratteristiche dell impianto d abbattimento dichiarate dal costruttore); - esistenza nei condotti dei fori per i prelievi ed analisi; - portata massima trattabile dell aeriforme in Nm 3 /h; - se l impianto funziona secondo un ciclo ad umido indicare la destinazione delle acque reflue 7. IMPIANTI TERMICI 7.1 Elencare gli impianti termici specificandone quantità, destinazione d uso (impianti termici civili o impianti termici industriali): 7.2 Compilare per ciascuno degli impianti elencati al punto 8.1 la scheda il cui fax-simile è riportato nella scheda B.1 Allegato 2 parte I DGRT 4356/1991 o in alternativa fornire i seguenti dati: - caratteristiche merceologiche dei combustibili utilizzati (D. Lgs. 152/06 Allegato X Disciplina dei combustibili ); - potenzialità effettiva in Kcal/h e MW termici; - consumo combustibile in Kg/h; - funzionamento dell impianto termico espresso in giorni/settimana e giorni/anno; - viscosità del combustibile espressa in E a 50 C; - zolfo totale (% in peso); - temperatura fumi in uscita al camino espressa in C; - portata fumi espressa in Nm 3 /h; - velocità fumi espressa in m/s; - concentrazione degli inquinanti in mg/ Nm 3 ; - altezza del camino dal suolo espressa in m.; - forma geometrica e sezione (in mq) del camino; 3
4 - presenza di sistemi e/o dispositivi di additivazione ed emulsionamento, con indicazione della quantità e qualità delle sostanze impiegate 8. EMISSIONI SCARSAMENTE RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 272 c. 1 D.LGS. 152/06 e smi Elencare gli impianti e le attività le cui emissioni sono scarsamente rilevanti agli effetti dell inquinamento atmosferico, così come classificati nella Parte I, Allegato IV alla Parte Quinta del D.Lgs. 152/06 e smi 9. VALUTAZIONE DI IMPATTO DELLE EMISSIONI SULL'AMBIENTE Per gli impianti e le attività non soggette alla disciplina sulla valutazione di impatto ambientale, potrà essere richiesta, ai fini del prosieguo dell iter istruttorio, una valutazione dell impatto delle emissioni sull ambiente realizzata attraverso l utilizzo di modelli diffusionali che permettano di descrivere l evoluzione spaziotemporale delle concentrazione degli inquinanti nell aria. 10. ALLEGATI 10.1 Estratto di mappa catastale; 10.2 Planimetria orientata (scala 1:2000 ove disponibile, altrimenti in scala 1:10000) della località ove è ubicato lo stabilimento indicando in particolare la zona occupata dallo stesso, la destinazione urbanistica dell area e gli edifici con le loro altezze per un raggio di 500 metri Planimetria (in scala 1:100) dello stabilimento che dovrà riportare: 10.3.a il perimetro della proprietà e dello stabilimento; 10.3.b l indicazione delle lavorazioni che si effettuano nei singoli locali; 10.3.c il tracciato di massima delle linee di convogliamento, trasporto ed espulsione degli aeriformi; 10.3.d i punti di emissione con la loro denominazione in sigla (E1, E2, E3, ecc.); 10.4 Prospetti (in scala 1:100) dei lati dello stabilimento lati dove si prevede la presenza di emissioni, con indicazione dei relativi camini; 10.5 schede di sicurezza di tutte le materie prime utilizzate; 10.6 Quadro riassuntivo delle emissioni come da fax-simile scheda A.1 Allegato 2 parte I della DGRT 4356/1991; per le emissioni oggetto di modifica i quadri emissivi da allegare sono due, uno che riporta la situazione emissiva prima della modifica, l altro che riporta quella dopo la modifica 10.7 Eventuali schede di impianti di abbattimento come da fax-simile Allegato 2 parte II della DGRT 4356/ Schede di impianti termici come da fax-simile scheda B.1 Allegato 2 parte I della DGRT 4356/1991 4
5 QUADRO RIASSUNTIVO DICHIARATO DELLE EMISSIONI (a) Stabilimento. Ubicazione.. Comune.. Sigla Origine Portata fumi secchi (Nm 3 /h) Sezione (m 2 ) Temp. Emiss. ( C) Velocità allo sbocco (m/sec) Altezza camino (m) Durata emissione h/g g/a Impianto di abbattimen to (2) Stima Inquinanti emessi (3) Inquinanti mg/nm 3 kg/h Nota: (a): per domande di modifica di stabilimentoi quadri emissivi da allegare sono due, uno che riporta la situazione emissiva prima della modifica, l altro che riporta quella dopo la modifica : il dato può derivare da stima (2): vedi elenco impianti di abbattimento (3): indicare in allegato la metodologia di stima impiegata elenco abbreviazioni impianti di abbattimento: C= ciclone; FT= filtro a tessuto; PE= precipitatore elettrostatico; AU= abbattitore ad umido; AUV= abbattitore ad umido venturi; AS= assorbitore; AD= adsorbitore; PT= post-combustore termico; PC= post-combustore catalitico; altro: specificare. data. Timbro e firma del professionista 5
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