TITOLO N. II ARTICOLO N. 60 COMMA N. 8 APPENDICI (1,2) Centralità metropolitane Progetti strutturati

Transcript

1 TITOLO N. II ARTICOLO N. 60 COMMA N. 8 APPENDICI (1,2) Capo 6 Centralità metropolitane Progetti strutturati e urbane 1) Aggiungere dopo P.R.G.: comprendendo anche i piani d area già approvati

2 TITOLO N. IV ARTICOLO N. 92 COMMA N. 2.1 APPENDICI (1,2) Capo 4 Progetti urbani per Infrastrutture infrastrutture di trasporto per la mobilità 2) Aggiungere dopo internodale: proseguimento della Metropolitana B1 da Conca d Oro a Bufalotta e realizzazione di una bretella su ferro che unisca la ferrovia Roma-Nord all Area Bufalotta, con realizzazione di un parcheggio di scambio presso la Stazione FM1 di Fidene

3 TITOLO N. I ARTICOLO N. 15 COMMA N. 7 APPENDICI (1,2) Capo 3 Formazione e attuazione Attuazione e gestione degli interventi indiretti del Piano 3) Aggiungere dopo comunale competente : da approvare contestualmente all approvazione del N.P.R.G.

4 TITOLO N. I ARTICOLO N. 10 COMMA N. 3 APPENDICI (1,2) Capo 2 Categorie di intervento Parametri e ambientale classificazioni 4) Aggiungere dopo interventi trasformativi : anche di tipo abusivo ; aggiungere dopo campagna romana : e di altre aree naturalistiche

5 TITOLO N. I ARTICOLO N. 17 COMMA N. 3.f APPENDICI (1,2) Capo 3 Programma integrato Attuazione e gestione del Piano 5) Aggiungere dopo beni culturali : e archeologici

6 TITOLO N. I ARTICOLO N. 17 COMMA N. 4 APPENDICI (1,2) Capo 3 Programma integrato Attuazione e gestione del Piano 6) Aggiungere dopo seguente procedura : nel rispetto dell Art. 15 comma 8.

7 TITOLO N. IV ARTICOLO N. 97 COMMA N. 1 APPENDICI (1,2) Capo 6 Reti energetiche Reti tecnologiche 7) I valori riportati, del rapporto tra KV e distanza, superati dai risultati delle ricerche scientifiche internazionali, finanziati dalla Comunità Europea, fanno riferimento ad un valore di induzione magnetica H di 100 µtesla. Per la Comunità Europea il valore di H, tenendo conto del Principio di Precauzione, non esistente nel DPCM del 23 aprile 1992, è di 0,2 µtesla (art. 174, paragrafo 2 del Trattato Istitutivo dell Unione Europea) equivalente alle distanze di seguito riportate: linee 132KV > 70m; linee 220KV > 80m; linee 380KV > 150m. Il valore di 100 µtesla deve raggiungere 0,5 µtesla nell arco di 10 anni. È paradossale che il N.P.R.G., che ha validità presumibile di alcuni decenni, non tenga conto di tale riduzione volto ad assicurare la tutela della salute della popolazione, professionale o non. A 0,5 µtesla, lontano dal valore stabilito dall Unione Europea, al quale anche l Italia dovrà adeguarsi, corrispondono approssimativamente le seguenti distanze: linee 132KV > 35m; linee 220KV > 40m; linee 380KV > 75m. Si chiede tale adeguamento.

8 TITOLO N. IV ARTICOLO N. 99 COMMA N. 2 APPENDICI (1,2) Capo 6 Reti impianti televisivi Reti tecnologiche e telefonia mobile 8) Il limite di esposizione prolungata, dichiarato nel DM 381/98 è di 6 V/M. Detto limite è stato ribadito nel decreto Gasbarri del 2.VIII.2002, a sua volta respinto dalla Corte Costituzionale. Diverse Regioni e Comuni Italiani hanno approvato valori rispettosi del Principio di Cautela, superando il DM 381/98 e lo stesso decreto Gasbarri. Pertanto si richiede il valore di 0,5 V/M, calcolato in base alla medesima potenza di antenna e misurato con uno strumento, con distanza minima dalle abitazioni e siti sensibili di almeno 100m.