D I F O G L I A N I S E PROVINCIA DI BENEVENTO
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- Leone Messina
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1 C I T T A D I F O G L I A N I S E PROVINCIA DI BENEVENTO Prot. n Foglianise, lì Settore I - Affari Generali AVVISO PUBBLICO Ai dipendenti comunali Alle RSU e alle Organizzazioni Sindacali All'Ordine dei Commercialisti All'Ordine degli Ingegneri All'Ordine degli Architetti All'Ordine degli Avvocati Alle Associazioni dei Consumatori Alle Associazioni dei Commercianti A tutti i cittadini PROCEDURA APERTA DI CONSULTAZIONE PER LA REDAZIONE DEL CODICE Dl COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI FOGLIANISE IL SEGRETARIO COMUNALE Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e dell Illegalità Visti: - Il D. Lgs. n. 150/2009, recante "Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni"; - La Legge n.190/2012 recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell' illegalità nella Pubblica Amministrazione";
2 - Il DPR n.62/2013 recante il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'art. 54 del D.Lgs. n.165/2001; - L'art. 54 comma 5 del D.Lgs.165/2001 per cui "Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione e/o nucleo di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento di cui al comma 1... ; Richiamata la delibera n. 75/2013 dell'autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche (A.N.A.C., già C.I.V.I.T.) recante "Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165,/2001)" pubblicata sul rispettivo sito istituzionale in data 24 ottobre 2013; Ricordato che il Comune di Foglianise, con deliberazione della Giunta Comunale n. 52 del 20/07/2012, ha provveduto all'approvazione del Piano Triennale 2013/2015 di prevenzione della corruzione e dell illegalità; Dato atto che tra le misure di prevenzione e di contrasto della corruzione prescritte dalla normativa vigente, è prevista l'adozione da parte di ciascuna amministrazione pubblica di uno specifico Codice di comportamento settoriale contenente misure apposite per tipologie professionali; Al fine di favorire il più ampio coinvolgimento dei vari portatori d'interesse, RENDE NOTO 1. Che questo Ente deve attivare la procedura di partecipazione per l'adozione del Codice di Comportamento del personale dipendente; 2. A tale scopo si allega al presente avviso un apposito schema per consentire ai cittadini, alle Associazioni e alle Organizzazioni in indirizzo di formulare le proprie osservazioni e proposte; 3. Tali osservazioni e proposte dovranno pervenire entro quindici giorni dalla pubblicazione del presente avviso sul sito istituzionale di questo Ente al Segretario Comunale per il tramite dell'ufficio Protocollo (a mano, a mezzo posta ordinaria o segreteria@comune.foglianise.bn.it, utilizzando la modulistica allegata; 4. Che lo scrivente, in qualità di Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e dell illegalità curerà l'istruttoria relativa alle osservazioni e proposte pervenute, con il coinvolgimento del Nucleo di Valutazione; 5. Che lo scrivente, sulla base dei contributi ricevuti dai soggetti interessati, formulerá testo finale del predetto Codice di Comportamento da sottoporre all'approvazione della Giunta Comunale. Foglianise, 20 dicembre 2013 Il Segretario Comunale Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e dell'illegalità Dott.ssa Carmela Balletta
3 C I T T A D I F O G L I A N I S E PROVINCIA DI BENEVENTO SCHEMA PER OSSERVAZIONI E PROPOSTE Al Comune di Foglianise (BN) c.a. del Segretario Comunale Dott.ssa Carmela Balletta Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e dell'illegalità OGGETTO: Proposte/ osservazioni in merito al Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Foglianise (BN). Il sottoscritto...(cognome e nome), in qualità di... (specificare la tipologia dei soggetto portatore di interesse e la categoria di appartenenza; es. organizzazioni sindacali rappresentative, enti o associazioni, ecc.), formula le seguenti osservazioni/ proposte relative ai Codice di comportamento del Comune di Foglianise: 1) Regali, compensi ed altre utilità (art. 4 del D.P.R. n. 62/2013) I codici devono precisare come verranno utilizzati dall'amministrazione i regali ricevuti al di fuori dei casi consentiti. Devono altresì prevedere i criteri per la valutazione dei casi di cumulo di più regali, compensi o utilità con un valore al di sotto dei 150 euro, ferma restando la possibilità di definire un limite inferiore a 150 euro o un divieto di ricezione dei regali o di altre utilità di modico valore o la misura massima del valore economico raggiungibile nell'arco dell'anno. Devono, poi, specificare la tipologia di incarico di collaborazione consentito e vietato ai sensi del comma 6, nonché le categorie di soggetti privati che in genere hanno interessi economici significativi in decisioni o attività inerenti all'amministrazione.
4 2) Partecipazione ad associazioni e organizzazioni (art. 5 del D.P.R. n. 62/2013) I codici devono individuare in modo specifico gli ambiti di interesse che possono interferire con lo svolgimento dell'attività dell 'ufficio e precisare il termine entro cui effettuare la comunicazione. 3) Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d'interesse (art. 6 del D.P.R, n. 62/2013) I codici, ove possibile, individuano le categorie di soggetti privati che hanno interessi in decisioni e attività dell'amministrazione e procedimentalizzano le modalità di comunicazione delle informazioni rilevanti, prevedendo un obbligo periodico di aggiornamento. 4) Obbligo di astensione (art. 7 del D.P.R. n. 62/2013) I codici devono procedimentalizzare - se non fosse già disciplinata nell'ambito dei singoli procedimenti - in comunicazione dell'astensione e delle relative ragioni al responsabile dell'ufficio e prevedere un controllo da parte di quest'ultimo, stabilendo inoltre un sistema di archiviazione dei casi di astensione nell'amministrazione.
5 5) Prevenzione della corruzione (art. 8 del D.P.R. n. 62/2013) I codici rinviano alle misure contenute nel Piano triennale di prevenzione della corruzione. Specificano, altresi, gli obblighi di collaborazione dei dipendenti con il Responsabile per la prevenzione della corruzione, soprattutto con riferimento alla comunicazione di dati, segnalazioni, ecc., e indicano le misure di tutela del dipendente che segnala un illecito nell'amministrazione, in raccordo con quanto previsto dalla legge e dal Piano triennale di prevenzione della corruzione. 6) Trasparenza e tracciabilità (art. 9 dei 1).PR. n 62/2013). I codici devono rinviare ai contenuti del programma triennale per la trasparenza e l'integrità, prevedendo eventuali regole volte a favorire un comportamento collaborativo da parte dei titolari degli uffici tenuti a garantire la comunicazione, in modo regolare e completo, delle informazioni, dei dati e degli atti oggetto di pubblicazione 7) Comportamento nei rapporti privati (art. 10 del D.P.R. n ) I codici devono individuare, anche sulla base delle peculiarità e delle esperienze registrate dalla singola amministrazione, i comportamenti tenuti dai dipendenti nei rapporti privati ritenuti lesivi della sua immagine.
6 8) Comportamento in servizio (art. 11 del D.P.R. n. 62/2013) I codici individuano, in merito all'equa ripartizione dei carichi di lavoro, l'obbligo per il responsabile dell'ufficio di rilevare e tenere conto delle eventuali deviazioni dovute alla negligenza di alcuni dipendenti. Devono prevedere, inoltre, l'obbligo per il responsabile dell'ufficio sia di controllare che l'uso dei permessi di astensione avvenga effettivamente per le ragioni e nei limiti previsti dalla legge e dai contratti collettivi, evidenziando eventuali deviazioni, sia di vigilare sulla corretta timbratura delle presenze da parte dei propri dipendenti, segnalando tempestivamente all'upd le pratiche scorrette. I codici devono anche stabilire regole sull'utilizzo adeguato di materiali, attrezzature, servizi e più in generale di risorse nella prospettiva dell'efficienza e dell'economicità dell'azione pubblica. 9) Rapporti con il pubblico (art. 11 del D.P.R. n. 62/2013) I codici devono indicare termini specifici per la risposta alle varie comunicazioni (degli utenti, nei casi in cui non sia già previsto, soprattutto quando si tratta di comunicazioni che non determinino l'attivazione di procedimenti amministrativi stricto sensu. Inoltre, precisano che alle comunicazioni di posta elettronica si deve rispondere generalmente con lo stesso mezzo, riportando tutti gli elementi idonei ai fini dell'identificazione del responsabile e della esaustività della risposta. In questa parte, e opportuno inoltre che i codici stabiliscano regole puntuali sul rilascio, do parte di dirigenti o dipendenti, di dichiarazioni pubbliche o altre forme di esternazione in qualità di rappresentanti dell'amministrazione, precisando quali tipi di manifestazione sono presi in considerazione. Per migliorare l'efficacia dell'attività delle amministrazioni e in sua rispondenza esigenze degli utenti, i codici devono poi assicurare il collegamento con il documento o in carta di servizi contenente gli standard di qualità secondo le linee guida formulate dalla CiVIT e specificare gli obblighi specifici di comportamento del dipendenti degli URP, degli sportelli e di altri uffici che operano a contatto con il pubblico, a seconda delle peculiarità dell'amministrazione.
7 10) Disposizioni particolari per i dirigenti (n.d.r.: leggasi anche "Titolari di Posizione Organizzativa") (art. 13 del D.P.R. n. 62/2013) I codici devono definire le modalità di comunicazione dei dati relativi ai conflitti di interesse di cui al comma 3 del citato art. 13, prevedendo anche un obbligo di aggiornamento. Devono altresì prevedere l'obbligo del dirigente di osservare e vigilare sul rispetto (delle regole in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di lavoro da parte dei propri dipendenti, anche al di evitare pratiche non consentite di "doppio lavoro". Ai fini della equa ripartizione dei carichi di lavoro, i dirigenti tengono anche conto di quanto emerge dalle indagini sul benessere organizzativo di cui all'art. 14, comma 5, D, L.gs. n. 150/ ) Vigilanza, monitoraggio e attività formative (art. 14 dei D.P.R. n ) I codici devono contenere una parte appositamente dedicata ai contratti pubblici, al fine di regolare il comportamento degli addetti ai relativi uffici, con indicazioni specifiche di carattere comportamentale. in particolare, la previsione di tali regole è ancora più rilevante per quelle amministrazioni che svolgono in via prevalente la propria attività istituzionale in stretto contatto con soggetti privati, attraverso la conclusione di contratti o altri strumenti negoziati. Data FIRMA Allegare copia documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore.
8 Informativa: Ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs n. 196/2003 si informa che il Comune, in qualità di Titolare del trattamento, tratterà i dati forniti esclusivamente per lo svolgimento delle attività connesse e per l'assolvimento degli obblighi prescritti dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti Comunali in vigore. I dati personali acquisiti saranno trattati, anche con modalità elettronica, da Responsabili e incaricati autorizzati al trattamento. L'interessato potrà esercitare i diritti previsti dall'art. 7 del Codice di Protezione dei dati Personali, presentando richiesta al Responsabile del trattamento che è il Segretario Comunale. Via Municipio Foglianise (BN) - P.I Tel Fax info@comune.foglianise.bn.it
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