REGOLAMENTO COMUNALE PER L'EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI

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1 Comune di Sant Angelo dei Lombardi PROVINCIA DI Avellino APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 25/03/2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L'EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI Cod Cat. V n a Grafiche E. Gaspari Morciano di R

2 Comune di Sant Angelo dei Lombardi PROVINCIA DI Avellino REGOLAMENTO COMUNALE PER L'EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI Il presente regolamento - è stato deliberato dal consiglio comunale nella seduta del 25/03/2003 con atto n.4; - è stato pubblicato all albo pretorio comunale per quindici giorni consecutivi dall 1/4/2003 al 16/04/2003; con la contemporanea pubblicazione, allo stesso albo pretorio ed in altri luoghi consueti, di apposito manifesto annunciante la detta pubblicazione; - è entrato in vigore il 01/01/2003 Data 17/04/2003 TIMBRO Il segretario comunale D.ssa Napoletano Maria Clara 2

3 Comune di Sant Angelo dei Lombardi PROVINCIA DI Avellino. REGOLAMENTO COMUNALE PER L'EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI S O M M A R I O Art. DESCRIZIONE Art. DESCRIZIONE CAPO I - NORME GENERALI Istituzione del servizio Oggetto del regolamento Gestione del servizio Funzionario responsabile Soggetto passivo Definizione e finalità del servizio Categorie delle località CAPO II - SPAZI PER LE AFFISSIONI AFFISSIONI DIRETTE Superficie degli impianti Ripartizione della superficie e degli impianti Spazi privati per le affissioni dirette Autorizzazione per le affissioni dirette Rimborso di spese CAPO III MODALITA PER EFFETTUARE LE AFFISSIONI Modalità per le pubbliche affissioni Consegna del materiale da affiggere Annullamento della commissione CAPO IV - TARIFFE Tariffe Riduzione del diritto Esenzione dal diritto CAPO V MODALITA DI APPLICAZIONE DEL DIRITTO Pagamento del diritto - Recupero di somme Gestione contabile delle somme riscosse Contenzioso Statuto dei diritti del contribuente CAPO VI - SANZIONI E NORME FINALI Sanzioni tributarie e interessi - Sanzioni amministrative Rinvio ad altre disposizioni Pubblicità del regolamento Tutela dei dati personali Norme abrogate Rinvio dinamico Entrata in vigore Cod Cat. V n a Grafiche E. Gaspari Morciano di R 3

4 CAPO I - NORME GENERALI ART. 1 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO 1. E istituito, in tutto il territorio comunale, verso il corrispettivo di diritti, in relazione al disposto dell'art. 18, comma 2, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, il servizio delle pubbliche affissioni. ART. 2 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento disciplina la sola effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni di cui al Capo I del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, così come previsto dall'art. 3, comma 1, del detto D.Lgs. 2. La disciplina dell'applicazione dell'imposta sulla pubblicità é oggetto di apposito separato regolamento. ART. 3 GESTIONE DEL SERVIZIO 1. Il servizio per l'accertamento e riscossione del diritto sulle pubbliche affissioni è di esclusiva competenza comunale e potrà essere gestito: a) in forma diretta; b) da soggetti pubblici o privati aventi i requisiti di cui all'art. 52, comma 5, lettera b, del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n Nel caso in cui venga prescelta la gestione in concessione, con la stessa deliberazione consiliare é approvato il capitolato d'oneri. 3. Nel caso di gestione in forma diretta trovano applicazione le norme di cui agli articoli successivi. ART. 4 FUNZIONARIO RESPONSABILE 1. Il funzionario responsabile di cui all'art. 11 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, entro il mese di gennaio di ciascun anno deve inviare, all'assessore preposto, dettagliata relazione sull'attività svolta nel corso dell'anno precedente con particolare riferimento ai risultati conseguiti sul fronte della lotta all'evasione. 2. Con la relazione di cui al precedente comma debbono essere inoltre evidenziate le esigenze concernenti: a) l'organizzazione del personale; b) l'eventuale fabbisogno di locali, mobili e attrezzature. 3. Con la stessa relazione debbono essere proposte le eventuali iniziative, non di sua competenza, ritenute utili per il miglioramento del servizio. 4. Tutti i provvedimenti del funzionario responsabile assumono la forma di determinazione e debbono essere numerati con unica numerazione annuale progressiva continua. Un originale, munito degli estremi di notifica all'interessato o di pubblicazione all'albo pretorio, deve essere tenuto e conservato con lo stesso sistema osservato per le deliberazioni della Giunta Comunale. 5. Nel caso di gestione in concessione le attribuzioni dei commi precedenti spettano al concessionario. ART. 5 SOGGETTO PASSIVO (Art. 19, comma 1, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Sono soggetti passivi del diritto sulle pubbliche affissioni coloro che richiedono il servizio e, in solido, coloro nell'interesse dei quali il servizio stesso è richiesto. 4

5 ART. 6 DEFINIZIONE E FINALITA DEL SERVIZIO (Art. 18, comma 1, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Il servizio delle pubbliche affissioni è inteso a garantire specificatamente l'affissione, a cura del comune, in appositi impianti a cioè destinati, di manifesti di qualunque materiale costituiti, contenenti comunicazioni aventi finalità istituzionali, sociali o comunque prive di rilevanza economica, ovvero, di messaggi diffusi nell'esercizio di attività economiche. ART. 7 CATEGORIE DELLE LOCALITA CAPO II - SPAZI PER LE AFFISSIONI AFFISSIONI DIRETTE Non viene esercitata la facoltà di cui all art. 4 del D.Lgs. 15 novembre 1997, n. 507 come modificato dall art. 10, comma 1, lettera b), della legge del 28 dicembre2001, n. 448 per cui tutto il territorio comunale viene compreso in una unica CATEGORIA ORDINARIA. ART. 8 SUPERFICIE DEGLI IMPIANTI (Art. 18,comma 3, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. La superficie degli impianti da adibire alle pubbliche affissioni viene stabilita in mq.10 (dieci) per ogni mille abitanti. 2. La giunta comunale, con apposite deliberazioni, determina la superficie e la localizzazione di ciascun impianto. ART. 9 RIPARTIZIONE DELLA SUPERFICIE E DEGLI IMPIANTI (Art. 3, comma 3, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. La superficie degli impianti pubblici di cui al precedente articolo 8, da destinare alle affissioni, viene ripartita come segue: a) alle affissioni di natura istituzionale, sociale e comunque prive di rilevanza economica 30% b) alle affissioni di natura commerciale % c) a soggetti privati, comunque diversi dal concessionario del pubblico servizio, per l'effettuazione di affissioni dirette % 100 % 2. Ai fini della ripartizione di cui al precedente comma si considerano rilevanti i messaggi diffusi nell'esercizio di una attività economica allo scopo di promuovere la domanda di beni o servizi, ovvero finalizzati a migliorare l'immagine del soggetto pubblicizzato. ART. 10 SPAZI PRIVATI PER LE AFFISSIONI DIRETTE 1. Per la realizzazione degli impianti per le affissioni dirette previste dall'art. 12, comma 3, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, sono osservate le procedure di cui al presente capo. 2. Qualora gli impianti siano installati su beni appartenenti o dati in godimento al comune, l'applicazione del diritto sulle pubbliche affissioni non esclude la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, nonché il pagamento di canoni di locazione o di concessione. 5

6 ART. 11 AUTORIZZAZIONE PER LE AFFISSIONI DIRETTE 1. L'affissione diretta di cui al precedente articolo è consentita esclusivamente sugli appositi impianti autorizzati. 2. L'autorizzazione dovrà essere richiesta dagli interessati con allegate n.3 copie: a) della dichiarazione di consenso del proprietario del terreno o del fabbricato su cui l'impianto dovrà essere realizzato; b) relazione sulle caratteristiche dell'impianto; c) planimetrie della zona con localizzato l'impianto che si intende realizzare; d) disegno dell'impianto. 2. L'autorizzazione, sentito l ufficio tecnico-edilizia ed accertato il rispetto delle norme a tutela delle cose di interesse artistico o storico e delle bellezze naturali, dei regolamenti edilizio e di polizia urbana, sarà rilasciata dal responsabile del servizio. 3. Ai sensi dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il termine per la conclusione del procedimento relativo alla richiesta avanzata ai sensi del precedente comma 2 è fissato in Due mesi. Qualora vengano richiesti da parte dell'ufficio chiarimenti o integrazioni della documentazione prodotta, il termine è prorogato di un mese. ART. 12 RIMBORSO DI SPESE 1. Alla richiesta di autorizzazione di cui al precedente articolo 10 deve essere allegata la quietanza dell'economo comunale attestante la costituzione di un fondo rimborso spese di.25,822., così determinato: a) Diritti di istruttoria - compresi i sopralluoghi ,658 b) Rimborso stampati , Tornano...25, L'ammontare del fondo di cui al precedente comma potrà essere variato in ogni momento con deliberazione della giunta comunale. CAPO III MODALITA PER EFFETTUARE LE AFFISSIONI ART. 13 MODALITA PER LE PUBBLICHE AFFISSIONI (Art. 22 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Le pubbliche affissioni devono essere effettuate secondo l'ordine di precedenza risultante dal ricevimento della commissione, che deve essere annotata in apposito registro cronologico. 2. La durata dell'affissione decorre dal giorno in cui è stata eseguita al completo; nello stesso giorno, su richiesta del committente, il comune deve mettere a sua disposizione l'elenco delle posizioni utilizzate con l'indicazione dei quantitativi affissi. 3. Il ritardo nell'effettuazione delle affissioni causato dalle avverse condizioni atmosferiche si considera causa di forza maggiore. In ogni caso, qualora il ritardo sia superiore a dieci giorni dalla data richiesta, il comune deve darne tempestiva comunicazione per iscritto al committente. 4. La mancanza di spazi disponibili deve essere comunicata al committente per iscritto entro dieci giorni dalla richiesta di affissione. 5. Nei casi di cui ai commi 3 e 4 il committente può annullare la commissione senza alcun onere a suo carico ed il comune è tenuto al rimborso delle somme versate entro novanta giorni. 6. Il committente ha facoltà di annullare la richiesta di affissione prima che venga eseguita, con l'obbligo di corrispondere in ogni caso la metà del diritto dovuto. 6

7 7. Il comune ha l'obbligo di sostituire gratuitamente i manifesti strappati o comunque deteriorati e, qualora non disponga di altri esemplari dei manifesti da sostituire, deve darne tempestivamente comunicazione al richiedente mantenendo, nel frattempo, a sua disposizione i relativi spazi. 8. Per le affissioni richieste per il giorno in cui è stato consegnato il materiale da affiggere od entro i due giorni successivi, se trattasi di affissioni di contenuto commerciale, ovvero per le ore notturne dalle 20 alle 7 o nei giorni festivi, è dovuta la maggiorazione del 10 per cento del diritto, con un minimo di. 25,82 per ciascuna commissione; tale maggiorazione può, con apposita previsione del capitolato d'oneri, essere attribuita in tutto o in parte al concessionario del servizio. 9. Nell'ufficio del servizio delle pubbliche affissioni devono essere esposti, per la pubblica consultazione, le tariffe del servizio, l'elenco degli spazi destinati alle pubbliche affissioni con l'indicazione delle categorie alle quali detti spazi appartengono ed il registro cronologico delle commissioni. 10 Nessuna affissione può avere luogo prima del pagamento dei diritti dovuti. 11. Con la comunicazione di cui ai precedenti commi 3 e 4 dovrà essere indicato il giorno in cui l'affissione avrà luogo. 12. Il materiale abusivamente affisso fuori degli spazi stabiliti é immediatamente defisso e quello negli spazi stabiliti, coperto, salvo la responsabilità, sempre solidale, a norma del presente regolamento, di colui o coloro che hanno materialmente eseguito l'affissione e della ditta in favore della quale l'affissione è stata fatta. ART. 14 CONSEGNA DEL MATERIALE DA AFFIGGERE 1. Il materiale da affiggere deve essere consegnato dagli interessati dopo aver soddisfatto, nelle forme di legge, gli eventuali adempimenti fiscali. 2. Un esemplare del manifesto o fotografia é trattenuto dall'ufficio per essere conservato negli archivi. Detta copia non può essere restituita neppure nel caso di revoca della richiesta di affissione. 3. Il richiedente e colui nell'interesse del quale l'affissione viene richiesta, restano comunque direttamente responsabili delle eventuali infrazioni di legge sia penali, che civili, che fiscali, vigenti in materia. ART. 15 ANNULLAMENTO DELLA COMMISSIONE 1. L'annullamento della commissione, salvo i casi previsti dai commi successivi, non dà diritto alla restituzione delle somme versate. 2. Nei casi previsti dai commi 3 e 4 del precedente articolo 13, la richiesta di annullamento deve pervenire al comune o al concessionario almeno il giorno precedente quello indicato nella comunicazione di cui al comma 11 dello stesso articolo L'annullamento della richiesta di affissione prevista dal comma 6 del precedente articolo 13 deve pervenire all'ufficio comunale o al concessionario almeno il giorno precedente quello dell'affissione. 4. L'annullamento della commissione e l'ammontare delle somme da rimborsare devono risultare da apposita determinazione del responsabile del servizio. 5. Il materiale relativo alle commissioni annullate, ad eccezione di un esemplare che resta acquisito agli atti, é conservato, per sessanta giorni da quello in cui ha avuto luogo la riscossione della somma rimborsata, a disposizione dell'interessato. 6. Decorsi i sessanta giorni il materiale é avviato alla segreteria comunale per essere compreso fra gli atti da consegnare alla Croce Rossa Italiana, con la procedura prevista per lo scarto degli atti dell'archivio comunale. 7

8 CAPO IV - TARIFFE ART. 16 TARIFFE (Art. 19 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Per il servizio delle pubbliche affissioni è dovuto, al comune o al concessionario che vi subentra, un diritto nella misura risultante dalle tariffe deliberate a norma del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, con le maggiorazioni, le riduzioni e le esenzioni di cui agli articoli 19, 20 e 21 del richiamato decreto legislativo. 2. Un esemplare della tariffa deve essere esposto nell'ufficio cui è affidato il servizio sulle pubbliche affissioni, in modo che possa essere facilmente consultato da chi vi abbia interesse. ART. 17 RIDUZIONE DEL DIRITTO (Art. 20 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. La tariffa per il servizio delle pubbliche affissioni è ridotta alla metà: a) per i manifesti riguardanti in via esclusiva lo Stato e gli enti pubblici territoriali e che non rientrano nei casi per i quali è prevista l'esenzione ai sensi dell'art. 19; b) per i manifesti di comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non abbia scopo di lucro; c) per i manifesti relativi ad attività politiche, sindacali e di categoria, culturali, sportive, filantropiche e religiose, da chiunque realizzate, con il patrocinio o la partecipazione degli enti pubblici territoriali; d) per i manifesti relativi a festeggiamenti patriottici, religiosi, a spettacoli viaggianti e di beneficenza; e) per gli annunci mortuari. ART. 18 ESENZIONI DAL DIRITTO (Art. 21 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Sono esenti dal diritto sulle pubbliche affissioni: a) i manifesti riguardanti le attività istituzionali del comune da esso svolte in via esclusiva, esposti nell'ambito del proprio territorio; b) i manifesti delle autorità militari relativi alle iscrizioni nelle liste di leva, alla chiamata ed ai richiami alle armi; c) i manifesti dello Stato, delle regioni e delle province in materia di tributi; d) i manifesti delle autorità di polizia in materia di pubblica sicurezza; e) i manifesti relativi ad adempimenti di legge in materia di referendum, elezioni politiche, per il parlamento europeo, regionali, amministrative; f) ogni altro manifesto la cui affissione sia obbligatoria per legge; g) i manifesti concernenti corsi scolastici e professionali gratuiti regolarmente autorizzati. 8

9 CAPO V MODALITA DI APPLICAZIONE DEL DIRITTO ART. 19 PAGAMENTO DEL DIRITTO - RECUPERO DI SOMME (Art. 19, comma 7, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Il pagamento del diritto sulle pubbliche affissioni deve essere effettuato contestualmente alla richiesta del servizio secondo le modalità di cui all'art. 9 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n Per il recupero di somme comunque dovute a tale titolo e non corrisposte si osservano le disposizioni dello stesso articolo 9 del D.Lgs. n. 507/1993. ART. 20 GESTIONE CONTABILE DELLE SOMME RISCOSSE 1. Per la gestione contabile delle somme riscosse dovranno essere osservate puntualmente le disposizioni emanate in relazione al disposto dell'art. 35, comma 4, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n Il responsabile dell ufficio di ragioneria ed il funzionario responsabile di cui al precedente articolo 4 sono personalmente responsabili, ciascuno per la parte di competenza, del rigoroso rispetto delle norme richiamate nel precedente comma. ART. 21 CONTENZIOSO 1. Contro gli atti di accertamento è ammesso ricorso alla commissione tributaria provinciale, territorialmente competente, con le modalità previste dal D.Lgs. 31/12/1992, n ART. 22 STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE 1. Per quanto occorre ed in quanto compatibile, si applicano: - la legge 27 luglio 2000, n. 212 concernente lo statuto dei diritti dei contribuenti. CAPO VI - SANZIONI E NORME FINALI ART. 23 SANZIONI TRIBUTARIE ED INTERESSI - SANZIONI AMMINISTRATIVE (Artt. 23 e 24 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Per tutte le violazioni delle norme relative al servizio delle pubbliche affissioni trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli 23 e 24 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, nonché le norme del regolamento generale per la disciplina delle entrate comunali, adottato ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446 e 50 della legge 27 dicembre 1997, n ART. 24 RINVIO AD ALTRE DISPOSIZIONI 1. Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento si rimanda alle norme contenute nel D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, nonché alle speciali norme legislative e regolamentari vigenti in materia. 9

10 ART. 25 PUBBLICITA DEL REGOLAMENTO 1. Copia del presente regolamento, a norma dell'art. 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, é tenuta a disposizione del pubblico perché ne possa prendere visione in qualsiasi momento. ART. 26 TUTELA DEI DATI PERSONALI 1. Il comune garantisce, nelle forme ritenute più idonee, che il trattamento dei dati personali in suo possesso, si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, ai sensi della legge 31 dicembre 1996, n. 675, e successive modifiche e integrazioni. ART. 27 NORME ABROGATE 1. Con l entrata in vigore del presente regolamento sono abrogate tutte le norme regolamentari con esso contrastanti. ART. 28 RINVIO DINAMICO 1. Le norme del presente regolamento si intendono modificate per effetto di sopravvenute norme vincolanti statali e regionali. 2. In tali casi, in attesa della formale modificazione del presente regolamento, si applica la normativa sopraordinata. ART. 29 ENTRATA IN VIGORE (Art. 36,comma 2, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507) 1. Il presente regolamento entra in vigore con il primo gennaio

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