A.S.A. Azienda Servizi Ambientali. Comune di Pomarance -PROGETTO DEFINITIVO - DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "A.S.A. Azienda Servizi Ambientali. Comune di Pomarance -PROGETTO DEFINITIVO - DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI."

Transcript

1 A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Comune di Pomarance IMPIANTO DI DEPURAZIONE A SERVIZIO DEL CAPOLUOGO DI POMARANCE -PROGETTO DEFINITIVO - DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI A8 Data Aprile 2015 Codice Progetto L1/1-DP-PO Codice PGI G Codice Commessa DII0076 Centro di Costo DI3009 Referente Progettazione Esecutiva e D.L. Ing. Antiniska Marchini Il Responsabile Progettazione e Direzione Lavori Ing. Marco Ruggiero Il Dirigente Programmazione e Gestione Investimenti Ing. Fabrizio Pacini 1

2 1. 1. SCAVI TRACCIAMENTI SCAVO DI SBANCAMENTO SCAVO DI FONDAZIONE SCAVO LINEARE IN TERRENO AGRICOLO SCAVO LINEARE SU STRADE BIANCHE SCAVO LINEARE SU STRADE ASFALTATE EXTRAURBANE SCAVO LINEARE SU STRADE ASFALTATE URBANE SCAVO IN PRESENZA DI ACQUA RIEMPIMENTI E RIPORTI RILEVATI E RINTERRI RIPRISTINO E RIPORTO IN TERRENO AGRICOLO RIPRISTINO E RIPORTO SU STRADE BIANCHE RIPRISTINO E RIPORTO SU STRADE ASFALTATE EXTRAURBANE RIPRISTINO E RIPORTO SU STRADE ASFALTATE URBANE RILEVATI COMPATTATI RLEVATI E RINTERRI ADDOSSATI ALLE MURATURE E RIEMPIMENTI CON PIETRAME GENERALITÀ E PROVE SUI MATERIALI PAVIMENTAZIONI SOTTOFONDO IN MALTA BASTARDA PAVIMENTO IN GRANIGLIATO DI CEMENTO PAVIMENTO IN GRES PAVIMENTO E RIVESTIMENTO IN MONOCOTTURA PAVIMENTAZIONE IN AUTOBLOCCANTI CALCESTRUZZI CALCESTRUZZO MAGRO CALCESTRUZZO PER FONDAZIONI CALCESTRUZZO PER STRUTTURE IN ELEVAZIONE MURATURA MURATURA DI MATTONI PIENI E/O FORATI MURATURA IN BLOCCHI TERMICI INTONACI, IMPERMEABILIZZAZIONI E COIBENTAZIONI INTONACO DI CALCE BASTARDA INTONACO DI MALTA DI CALCE IMPERMEABILIZZANTI ISOLANTI TERMICI E ACUSTICI SOLAI E COPERTURE SOLAIO IN LATEROCEMENTO TETTO IN COPPI ED EMBRICI ALLA TOSCANA INFISSI FINESTRE IN ALLUMINIO ANODIZZATO PORTE IN ALLUMINIO ANODIZZATO PREFABBRICATI IN CEMENTO ARMATO POZZETTI PREFABBRICATI IN CEMENTO ARMATO POZZETTO PER CADITOIA STRADALE CANALETTE STRADALI CANALETTE BORDO STRADA CORDONATI STRADALI CONDOTTE E PEZZI SPECIALI CONDOTTE IN PVC UTILIZZATE PER FOGNATURA CONDOTTE IN PEAD CONDOTTE IN ACCIAIO AISI CONDOTTE IN MATERIE PLASTICHE CORRUGATI PREFABBRICATI IN MATERIE PLASTICHE E RESINE SERBATOIO STOCCAGGIO ACIDO PERACETICO POZZETTI SPECIALI FOGNATURE CARPENTERIA METALLICA FERRO TONDO LAVORATO PER CALCESTRUZZO RETE ELETTROSALDATA PER CALCESTRUZZO

3 13.30 RECINZIONE REALIZZATA CON RETE IN ACCIAIO ZINCATO CANCELLO IN ACCIAIO ZINCATO GRIGLIATO TIPO KELLER SCALE IN ACCIAIO AISI PARAPETTI IN ACCIAIO AISI STAFFE DI ANCORAGGIO DELLE TUBAZIONI IN ACCIAIO AISI CHIUSINI, CADITOIE, GRIGLIA PER CANALETTE IN GHISA GRIGLIA MECCANICA SUB-VERTICALE A BARRE FILTROCOCLEA PONTE RASCHIATORE A TRAZIONE PERIFERICA (SEDIM. SECONDARIO) ISPESSITORE FANGHI RIMORCHIO DA TRASPORTO E CASSONETTI PER FANGHI DISIDRATATI PARATOIA MANUALE ALTRI ELEMENTI METALLICI POMPE ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (SOLLEVAMENTO DRENAGGI) ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (SOLLEVAMENTO LIQUAMI) ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (RICIRCOLO MISCELA AREATA) ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (RICIRCOLO FANGHI SECONDARI) ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (SPURGO FANGHI SECONDARI) ELETTROPOMPA MONOVITE (ESTRAZIONE FANGHI ISPESSITI) ELETTROPOMPA DOSATRICE (ACIDO PARACETICO) MIXER ELETTROMISCELATORE SOMMERSO (DENITRIFICAZIONE) ELETTROMISCELATORE SOMMERSO (EQUALIZZATORE) VALVOLE E SARACINESCHE VALVOLE DI NON RITORNO, O DI RITEGNO, A CLAPET VALVOLE DI REGOLAZIONE O STABILIZZATRICI VALVOLE A SARACINESCA A CORPO PIATTO VALVOLE A SARACINESCA A CORPO OVALE VALVOLE A FARFALLA RUBINETTI VALVOLE DI REGOLAZIONE FANGHI IDRANTE SOPRASUOLO MACCHINE DISIDRATAZIONE FANGHI ESTRATTORE CENTRIFUGO DISIDRATAZIONE MECCANICA IMPIANTI DI PREPARAZIONE E DOSAGGIO REAGENTI PREPARATORE POLIELETTROLITA SOFFIATORI SOFFIATORE DISTRIBUZIONE ARIA IMPIANTO DI AREAZIONE CON PANNELLI A BOLLE FINI (VASCHE OSSIDAZIONE) IMPIANTO DI AREAZIONE A BOLLE GROSSE (DIGESTIONE) STRUMENTI DI MISURA MISURATORE DI PORTATA IN CANALE APERTO VENTURI MISURATORE DI PORTATA IN CONDOTTA IN PRESSIONE MISURATORE DI ph MISURATORE DI OSSIGENO DISCIOLTO IMPIANTI FABBRICATO APPARECCHI IGIENICI E RUBINETTERIA IMPIANTI IDROSANITARI E RISCALDAMENTO IMPIANTI DI SCARICO MATERIALI ACCESSORI SOGLIE DI MARMO TINTEGGIATURE VERNICIATURE DI MANUFATTI METALLICI OPERE STRADALI STRATO DI TERRENO COMPATTATO CON CALCE STRATO DI BASE INERTI STRATO IN CONGLOMERATO BITUMINUSO

4 24.4 SEGNALETICA STRADALE OPERE DI STABILIZZAZIONE GABBIONE DI PROTEZIONE PER OPERA DI SBOCCO GEOSTUOIE PER PROTEZIONE PENDII TRATTAMENTO ODORI COPERTURE OPERE A VERDE PIANTE ESSENZE MANTO ERBOSO

5 1. SCAVI 1.1 TRACCIAMENTI Prima di porre mano ai lavori di sterro o riporto, l Impresa è obbligata ad eseguire la picchettazione completa del lavoro, in modo che risultino indicati i limiti degli scavi e dei riporti in base alla larghezza del piano del coronamento, all inclinazione delle scarpate. A suo tempo dovrà pure stabilire, nei tratti che fosse per indicare la Direzione dei lavori, le modine o garbe necessarie a determinare con precisione l andamento delle scarpate tanto degli sterri che dei rilevati, curandone poi la conservazione e rimettendo quelli manomessi durante l esecuzione dei lavori. Qualora ai lavori in terra siano connesse opere murarie, l Impresa dovrà procedere al tracciamento di esse, pure con l obbligo della conservazione dei picchetti, ed, eventualmente, delle modine, come per i lavori in terra. 1.2 SCAVO DI SBANCAMENTO Scavo di sbancamento in terreno di qualsiasi natura e consistenza, sia asciutto che bagnato, inclusi eventuali trovanti di volume singolo inferiore a mc, in roccia friabile sia asciutta che bagnata ed in roccia compatta sia asciutta che bagnata comprese le eventuali superfici comunque pavimentate, compresa la puntellatura, le armature e le sbadacchiature, gli aggottamenti e lo scolo delle acque di sottosuolo o soprasuolo, da eseguirsi sia con mezzi meccanici, sia a mano. Si comprendono in questa voce anche il taglio di vecchie fondazioni e strutture murarie di qualsiasi genere. Prima dell esecuzione dei lavori di scavo devono essere eseguite indagini sulla natura del terreno per individuare la presenza di eventuali scavi precedenti, tubazioni acqua, gas e fognature, cavi elettrici e telefonici, cavità sotterranee non indicati nel progetto esecutivo, in modo da poter impiegare mezzi idonei per l esecuzione dei lavori. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno del cantiere. Le rampe di accesso al fondo degli scavi di sbancamento devono avere una carreggiata solida, atta a resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l impiego, ed una pendenza adeguata alle possibilità dei mezzi stessi. La larghezza delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 70 cm, oltre la sagoma di ingombro del veicolo. I viottoli e le scale con gradini ricavati nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Nei lavori di sbancamento eseguiti con mezzi manuali le pareti del fronte di attacco devono avere un inclinazione tale da impedire franamenti. Quando la parete supera l altezza di 1.50 m è vietato il sistema di scavo a mano per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. Quando per la particolare natura del terreno o a causa di piogge o infiltrazioni ì, di gelo o disgelo o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, si deve provvedere all armatura o al consolidamento del terreno. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello 5

6 scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. 1.3 SCAVO DI FONDAZIONE Scavo di fondazione per qualsiasi profondità, sezione delimitata al perimetro delle fondazioni, in terreno di qualsiasi natura e consistenza, sia asciutto che bagnato, inclusi eventuali trovanti di volume singolo inferiore a mc, in roccia friabile sia asciutta che bagnata ed in roccia compatta sia asciutta che bagnata comprese le eventuali superfici comunque pavimentate, compresa la puntellatura, le armature e le sbadacchiature, gli aggottamenti e lo scolo delle acque di sottosuolo o soprasuolo, da eseguirsi sia con mezzi meccanici, sia a mano. Le pareti degli scavi saranno prevalentemente verticali per gli scavi con profondità limitata, mentre assumeranno la pendenza naturale del terreno negli altri casi, i piani di fondazione dovranno essere perfettamente orizzontali e il direttore dei lavori potrà richiedere ulteriori sistemazioni dei livelli, anche se non indicate nei disegni di progetto. Prima dell esecuzione dei lavori di scavo devono essere eseguite indagini sulla natura del terreno per individuare la presenza di eventuali scavi precedenti, tubazioni acqua, gas e fognature, cavi elettrici e telefonici, cavità sotterranee non indicati nel progetto esecutivo, in modo da poter impiegare mezzi idonei per l esecuzione dei lavori. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno del cantiere. Le rampe di accesso al fondo degli scavi di sbancamento devono avere una carreggiata solida, atta a resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l impiego, ed una pendenza adeguata alle possibilità dei mezzi stessi. La larghezza delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 70 cm, oltre la sagoma di ingombro del veicolo. I viottoli e le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Nei lavori di scavo eseguiti con mezzi manuali le pareti del fronte di attacco devono avere un inclinazione tale da impedire franamenti. Quando la parete supera l altezza di 1.50 m è vietato il sistema di scavo a mano per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. Quando per la particolare natura del terreno o a causa di piogge o infiltrazioni, di gelo o disgelo o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, si deve provvedere all armatura o al consolidamento del terreno. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. 6

7 1.4 SCAVO LINEARE IN TERRENO AGRICOLO Scavo lineare o a sezione obbligata in terreno agricolo, di qualsiasi natura e consistenza, sia asciutto che bagnato, inclusi eventuali trovanti di volume singolo inferiore a mc, in roccia friabile sia asciutta che bagnata ed in roccia compatta sia asciutta che bagnata comprese le eventuali superfici comunque pavimentate, compresa la puntellatura, le armature e le sbadacchiature, gli aggottamenti e lo scolo delle acque di sottosuolo o soprasuolo, da eseguirsi sia con mezzi meccanici, sia a mano. Prima dell esecuzione dei lavori di scavo devono essere eseguite indagini sulla natura del terreno per individuare la presenza di eventuali scavi precedenti, tubazioni acqua, gas e fognature, cavi elettrici e telefonici, cavità sotterranee non indicati nel progetto esecutivo, in modo da poter impiegare mezzi idonei per l esecuzione dei lavori. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere devono essere adeguatamente recintate e segnalate. Nello scavo di trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nello scavo di cunicoli devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti della volta e delle pareti. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti allo scavo e all esportazione del materiale scavato, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Quando la parete supera l altezza di 1.50 m è vietato il sistema di scavo a mano per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. 1.5 SCAVO LINEARE SU STRADE BIANCHE Scavo lineare o a sezione obbligata eseguito a sezione uniforme, a gradoni su strade bianche, in terreno di qualsiasi natura e consistenza, sia asciutto che bagnato, inclusi eventuali trovanti di volume singolo inferiore a mc, in roccia friabile sia asciutta che bagnata ed in roccia compatta sia asciutta che bagnata comprese le eventuali superfici comunque pavimentate, compresa la puntellatura, le armature e le sbadacchiature, gli aggottamenti e lo scolo delle acque di sottosuolo o soprasuolo, da eseguirsi sia con mezzi meccanici, sia a mano. 7

8 Prima dell esecuzione dei lavori di scavo devono essere eseguite indagini sulla natura del terreno per individuare la presenza di eventuali scavi precedenti, tubazioni acqua, gas e fognature, cavi elettrici e telefonici, cavità sotterranee non indicati nel progetto esecutivo, in modo da poter impiegare mezzi idonei per l esecuzione dei lavori. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere lungo le strade devono essere adeguatamente recintate e segnalate. Si deve provvedere a disporre opportuna segnaletica di sicurezza e stradale nei pressi dello scavo, limitando eventualmente il passaggio dei frontisti. Nello scavo di trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nello scavo di cunicoli devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti della volta e delle pareti. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti allo scavo e all esportazione del materiale scavato, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Quando la parete supera l altezza di 1.50 m è vietato il sistema di scavo a mano per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. Le materie provenienti dagli scavi, ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate fuori della sede del cantiere, alle pubbliche discariche. Qualora le materie provenienti dagli scavi debbano essere successivamente utilizzate, esse dovranno essere depositate in un luogo apposito per essere poi riprese a tempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno essere di danno ai lavori, alle proprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti in superficie. 1.6 SCAVO LINEARE SU STRADE ASFALTATE EXTRAURBANE Scavo lineare o a sezione obbligata eseguito a sezione uniforme, a gradoni su strade asfaltate extraurbane, compresa la demolizione della sovrastruttura in terreno di qualsiasi natura e consistenza, sia asciutto che bagnato, inclusi eventuali trovanti di volume singolo inferiore a mc, in roccia friabile sia asciutta che bagnata ed in roccia compatta sia asciutta che bagnata comprese le eventuali superfici comunque pavimentate, compresa la puntellatura, le armature e le sbadacchiature, gli aggottamenti e lo scolo delle acque di sottosuolo o soprasuolo, da eseguirsi sia con mezzi meccanici, sia a mano. 8

9 Prima dell esecuzione dei lavori di scavo devono essere eseguite indagini sulla natura del terreno per individuare la presenza di eventuali scavi precedenti, tubazioni acqua, gas e fognature, cavi elettrici e telefonici, cavità sotterranee non indicati nel progetto esecutivo, in modo da poter impiegare mezzi idonei per l esecuzione dei lavori. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere lungo le strade devono essere adeguatamente recintate e segnalate. Si deve provvedere a disporre opportuna segnaletica di sicurezza e stradale nei pressi dello scavo, limitando eventualmente il passaggio dei frontisti, in accordo con l ente gestore della strada. Se necessario, durante i lavori, dovrà essere utilizzata opportuna segnaletica semaforica per la regolarizzazione del traffico. Nello scavo di trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nello scavo di cunicoli devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti della volta e delle pareti. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti allo scavo e all esportazione del materiale scavato, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Quando la parete supera l altezza di 1.50 m è vietato il sistema di scavo a mano per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. Le materie provenienti dagli scavi, ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate fuori della sede del cantiere, alle pubbliche discariche. Qualora le materie provenienti dagli scavi debbano essere successivamente utilizzate, esse dovranno essere depositate in un luogo apposito per essere poi riprese a tempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno essere di danno ai lavori, alle proprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti in superficie. 1.7 SCAVO LINEARE SU STRADE ASFALTATE URBANE Scavo lineare o a sezione obbligata eseguito a sezione uniforme, a gradoni su strade asfaltate extraurbane, compresa la demolizione della sovrastruttura in terreno di qualsiasi natura e consistenza, sia asciutto che bagnato, inclusi eventuali trovanti di volume singolo inferiore a mc, in roccia friabile sia asciutta che bagnata ed in roccia compatta sia asciutta che bagnata comprese le eventuali superfici comunque pavimentate, compresa la puntellatura, le armature e le sbadacchiature, gli aggottamenti e lo scolo delle acque di sottosuolo o soprasuolo, da eseguirsi sia con mezzi meccanici, sia a mano. 9

10 Prima dell esecuzione dei lavori di scavo devono essere eseguite indagini sulla natura del terreno per individuare la presenza di eventuali scavi precedenti, tubazioni acqua, gas e fognature, cavi elettrici e telefonici, cavità sotterranee non indicati nel progetto esecutivo, in modo da poter impiegare mezzi idonei per l esecuzione dei lavori. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere lungo le strade devono essere adeguatamente recintate e segnalate. Si deve provvedere a disporre opportuna segnaletica di sicurezza e stradale nei pressi dello scavo, limitando eventualmente il passaggio degli automobilisti e dei pedoni, in accordo con il Comune. Se necessario, durante i lavori, dovrà essere utilizzata opportuna segnaletica semaforica per la regolarizzazione del traffico. Nello scavo di trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nello scavo di cunicoli devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti della volta e delle pareti. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti allo scavo e all esportazione del materiale scavato, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Quando la parete supera l altezza di 1.50 m è vietato il sistema di scavo a mano per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. Le materie provenienti dagli scavi, ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate fuori della sede del cantiere, alle pubbliche discariche. Qualora le materie provenienti dagli scavi debbano essere successivamente utilizzate, esse dovranno essere depositate in un luogo apposito per essere poi riprese a tempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno essere di danno ai lavori, alle proprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti in superficie. 1.8 SCAVO IN PRESENZA DI ACQUA Qualora gli scavi si debbano eseguire in presenza di acqua e questa si elevi negli scavi, non oltre però il limite massimo di 20 cm previsto nel titolo seguente, l Impresa dovrà provvedere, se richiesto dalla Direzione dei lavori, all esaurimento dell acqua stessa coi mezzi che saranno ritenuti più opportuni. L Impresa dovrà provvedere, a sua cura, spesa ed iniziativa, alle armature, puntellature e sbadacchiature, nelle quantità e robustezza che per la qualità delle materie da scavare siano richieste, adottando tutte le precauzioni per garantire la sicurezza delle cose e delle 10

11 persone. Il legname impiegato a tale scopo, resterà di proprietà dell Impresa, che potrà perciò recuperarlo ad opera compiuta. Nessun compenso spetta all Impresa se, per qualsiasi ragione, tale recupero possa risultare soltanto parziale od anche totalmente negativo. Gli scavi di fondazione che si devono eseguire a profondità maggiore di 20 cm (centimetri venti) sotto il livello costante a cui si stabiliscono le acque eventualmente esistenti nel terreno, sono considerati come scavi subacquei per tutto il volume ricadente nella zona al di sotto del piano di livello situato alle cennate profondità d acqua di 20 cm. Quindi il volume ricadente nella zona dei 20 centimetri suddetti verrà considerato, e perciò pagato, come gli scavi di fondazione in presenza di acqua, precedentemente indicati. Per gli scavi subacquei sarà applicata la voce di Elenco sovraprezzo agli scavi per uso di pompa. L impresa sarà però tenuta ad evitare l affluenza entro i cavi di fondazione di acque provenienti dall esterno. Nel caso che ciò si verificasse resterà a suo totale carico la spesa per i necessari aggottamenti. 11

12 2. RIEMPIMENTI E RIPORTI 2.1 RILEVATI E RINTERRI Formazione dei rilevati o per qualunque opera di rinterro per riempire i vuoti tra le pareti degli scavi e le murature, o da addossare alle murature, e fino alle quote indicate. Per la formazione dei rilevati ed il riempimento degli scavi si devono impiegare in generale, e, salvo quanto segue, fino al loro totale esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi di qualsiasi genere eseguiti per quel cantiere, in quanto disponibili ed adatte, a giudizio della Direzione dei lavori, per la formazione dei rilevati. Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materiali di cui sopra, si preleveranno le materie occorrenti tramite forniture esterne. Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature, devono sempre essere impiegate materie sciolte, o ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e, in generale, di tutte quelle che con l'assorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano generando spinte. Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di eguale altezza, disponendo contemporaneamente le materie bene sminuzzate con la maggiore regolarità e precauzione, in modo da caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un carico male distribuito. Le materie trasportate in rilevato o rinterro con automezzi o altre macchine operatrici non potranno essere scaricate direttamente contro le murature o cavi di condotte, ma dovranno depositarsi in vicinanza dell'opera per essere riprese poi al momento della formazione dei suddetti rinterri. Per tali movimenti di materie dovrà sempre provvedersi alla pilonatura delle materie stesse. E vietato addossare terrapieni a murature di fresca costruzione. I rilevati devono essere realizzati con scarpate regolari e spianate, con i cigli bene allineati e profilati La superficie del terreno sulla quale dovranno elevarsi i terrapieni, sarà previamente scorticata e, se inclinata, sarà tagliata a gradoni con leggera pendenza verso il monte. 2.2 RIPRISTINO E RIPORTO IN TERRENO AGRICOLO Riempimento delle zone scavate mediante ripristino del terreno agricolo, con il terreno scavato se sufficiente, o riportando altro terreno vegetale. Per il riempimento degli scavi effettuati in terreno agricolo si cercherà di utilizzare per quanto possibile il terreno proveniente dagli scavi, fino al loro totale esaurimento. Nella formazione dei rinterri deve essere utilizzata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per stati orizzontali di uguale altezza non superiori ai 30 cm. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e rinterro all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere devono essere adeguatamente recintate e segnalate. 12

13 Nel riempimento delle trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti al riempimento, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Nei lavori di scavo e riempimento con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. 2.3 RIPRISTINO E RIPORTO SU STRADE BIANCHE Riempimento delle zone scavate su strade bianche mediante ripristino del terreno originale o riportando altro terreno. Per il riempimento degli scavi effettuati su strade bianche si cercherà di utilizzare per quanto possibile il terreno proveniente dagli scavi, fino al loro totale esaurimento. Nella formazione dei rinterri deve essere utilizzata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per stati orizzontali di uguale altezza non superiori ai 30 cm. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e rinterro all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere devono essere adeguatamente recintate e segnalate. Nel riempimento delle trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti al riempimento, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Nei lavori di scavo e riempimento con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. 13

14 2.4 RIPRISTINO E RIPORTO SU STRADE ASFALTATE EXTRAURBANE Riempimento delle zone scavate su strade asfaltate extraurbane mediante ripristino del terreno originale se disponibile, altrimenti riportando in loco terreno con le caratteristiche richieste dall Ente gestore della Strada. Nella formazione dei rinterri deve essere utilizzata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per stati orizzontali di uguale altezza non superiori ai 30 cm, e dovranno essere costipati fino ad ottenere le caratteristiche richieste dall ente gestore, per poter poi passare alla posa della sovrastruttura. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere lungo le strade devono essere adeguatamente recintate e segnalate. Si deve provvedere a disporre opportuna segnaletica di sicurezza e stradale nei pressi dello scavo, limitando eventualmente il passaggio degli automobili e dei pedoni, in accordo con l ente gestore della strada. Se necessario, durante i lavori, dovrà essere utilizzata opportuna segnaletica semaforica per la regolarizzazione del traffico. Nel riempimento delle trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti al riempimento, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Nei lavori di scavo e riempimento con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. 2.5 RIPRISTINO E RIPORTO SU STRADE ASFALTATE URBANE Riempimento delle zone scavate su strade asfaltate urbane mediante ripristino del terreno originale se disponibile, altrimenti riportando in loco terreno con le caratteristiche richieste dal Comune. Nella formazione dei rinterri deve essere utilizzata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per stati orizzontali di uguale altezza non superiori ai 30 cm, e dovranno essere costipati fino ad ottenere le caratteristiche richieste dal Comune, per poter poi passare alla posa della sovrastruttura. Durante i lavori deve essere assicurata la viabilità attorno alle zone di scavo e all interno e all esterno del cantiere. Le zone di lavoro esterne al cantiere lungo le strade devono essere adeguatamente recintate e segnalate. Si deve provvedere a disporre opportuna segnaletica di sicurezza e stradale nei pressi dello scavo, limitando eventualmente il passaggio degli automobili e dei pedoni, in accordo con il Comune. Se necessario, 14

15 durante i lavori, dovrà essere utilizzata opportuna segnaletica semaforica per la regolarizzazione del traffico. Nel riempimento delle trincee profonde più di 1.5 m, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti si deve procedere all applicazione delle necessarie strutture di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere almeno 30 cm rispetto al livello del terreno. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3.00 m deve essere disposto a protezione degli operai addetti al riempimento, un robusto impalcato per il passaggio della benna. Le scale con gradini ricavarti nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto, quando il dislivello superi i due metri. Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le precauzioni necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Nei lavori di scavo e riempimento con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione dell escavatore o sul ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori deve esser fatto assoluto divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e in base all altezza dello scavo e alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore deve essere delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo. 2.6 RILEVATI COMPATTATI I rilevati compattati saranno costituiti da terreni adatti, esclusi quelli vegetali da mettersi in opera a strati non eccedenti i cm costipati meccanicamente mediante idonei attrezzi regolando il numero dei passaggi e l aggiunta dell acqua (innaffiamento) in modo da ottenere ancor qui una densità pari al 90% di quella Proctor. Ogni strato sarà costipato nel modo richiesto prima di procedere a ricoprirlo con altro strato, ed avrà superiormente la sagoma della monta richiesta per l opera finita, così da evitarsi ristagni di acqua e danneggiamenti. Qualora nel materiale che costituisce il rilevato siano incluse pietre, queste dovranno risultare ben distribuite nell insieme dello strato. Il terreno di impianto dei rilevati compattati che siano di altezza minore di 0,50 m, qualora sia di natura sciolta o troppo umida, dovrà ancor esso essere compattato, previa scarificazione, al 90% della densità massima, con la relativa umidità ottima. Sarà obbligo dell Impresa, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati, durante la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni richieste dall assestamento delle terre, affinché all epoca del collaudo i rilevati eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle prescritte. Non si potrà sospendere la costruzione di un rilevato, qualunque ne sia la causa, senza che ad esso sia stata data una configurazione tale da assicurare lo scolo delle acque piovane. Nella ripresa del lavoro il rilevato già eseguito dovrà essere spurgato dalle erbe e cespugli che vi fossero nati, nonché configurato a gradoni, praticandovi inoltre dei solchi per il collegamento delle nuove materie con quelle prima impiegate. In corso di lavoro l Impresa dovrà curare l apertura di fossetti di guardia a monte scolanti, anche provvisori, affinché le acque piovane non si addossino alla base del rilevato in costruzione. Nel caso di rilevati compattati su base stabilizzata, i fossi di guardia scolanti al piede dei rilevati dovranno avere possibilmente il fondo più basso dell impianto dello strato stabilizzato. 15

16 2.7 RLEVATI E RINTERRI ADDOSSATI ALLE MURATURE E RIEMPIMENTI CON PIETRAME Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature dei manufatti o di altre opere qualsiasi, si dovranno sempre impiegare materie sciolte, silicee o ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l impiego di quelle argillose ed in generale di tutte quelle che con l assorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano, generando spinte. Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti, dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di eguale altezza da tutte le parti, disponendo contemporaneamente le materie bene sminuzzate con la maggiore regolarità e precauzione, in modo da caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un carico male distribuito. E vietato di addossare terrapieni a murature di fresca costruzione. 16

17 3. GENERALITÀ E PROVE SUI MATERIALI Tutti i materiali, dovranno soddisfare al D.P.R. n 246/93, ovvero presentare la marcatura CE dove previsto; dovranno inoltre soddisfare il D.M Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni per quanto riguarda la produzione di materiali con Sistema di Controllo di Produzione in Fabbrica (CPF). In ogni caso i materiali dovranno essere delle migliori qualità, rispondenti ai requisiti più oltre specificati ed essere accettati dalla D.L.. Inoltre tutti i materiali di rinterro dovranno essere posati in modo da garantire la rispondenza dei requisiti minimi di consolidamento e compattazione che potranno essere verificati, prima di procedere all eventuale definitiva bitumazione, dalla D.L. e/o dai Tecnici Comunali. In ogni caso l impresa esecutrice dovrà provvedere, a sue spese e mediante l utilizzo di propria strumentazione ( es.terra Test 3000 di Piastra Dinamica o simili), alla verifica puntuale della rispondenza dei valori di costipazione previsti dalle norme vigenti e/o regolamenti tecnici degli Enti proprietari delle strade interessate dalle manomissioni, provvedendo inderogabilmente e per ogni lavoro, al rilascio del certificato riportante i valori delle prove dinamiche eseguite. In assenza di un disciplinare specifico o di indicazioni diverse relative alla costipazione del rinterro emesse dall Ente proprietario della strada, verrà preso come riferimento il disciplinare del Comune. Nell'eventualità che detti materiali non risultino idonei alle lavorazioni, l'impresa sarà obbligata a ricorrere ad altri produttori, diversi dai precedenti, di qualsiasi località, specificando che in tali casi, i prezzi stabiliti in elenco, come tutte le varie prescrizioni riferite alla dimensione e qualità dei materiali, salve diverse disposizioni della DL, resteranno invariati. L'Impresa rimarrà totalmente responsabile riguardo l'esecuzione totale dell'opera ed i singoli materiali impiegati, la cui accettazione solleva da ogni responsabilità civile e penale la D.L: e non pregiudica in nessun caso il diritto, in sede di collaudo, della Stazione Appaltante. La D.L. in qualunque momento, sia prima che dopo l'impiego nei lavori, potrà prescrivere prove sui vari materiali inerenti all'appalto. L'Impresa sarà obbligata perciò in ogni momento a presentarsi per effettuare tutte le prove o saggi ritenuti idonei ordinati dalla D.L., e quest'ultima avrà il diritto di dettare qualsiasi norma alternativa o complementare in riferimento alle normali prove di collaudo senza che l'impresa possa trarne motivo di indennizzo alcuno. In ogni caso il prelievo dei vari campioni sarà eseguito in contraddittorio ed i campioni oggetto di prova potranno essere conservati dalla Stazione Appaltante o dalla Direzione Lavori contrassegnati a firma del Direttore Lavori e dell'impresa nel modo adatto a salvaguardare l'autenticità del provino. Le varie prove ordinate potranno essere eseguite presso il cantiere o nello stabilimento di origine o produzione o presso un istituto privato autorizzato nelle forme di legge o presso un istituto universitario per le analisi dei materiali; la scelta sarà a insindacabile giudizio della D.L.. Qualsiasi spesa, per saggi, prelievi, custodia, invio e trasporto dei campioni, nonchè per l'esecuzione delle prove ed i ripristini di qualsiasi manufatto o fornitura che sia reso necessario manomettere, nonché tutte le spese connesse, saranno numero dei saggi o prove prescritte o ordinate dalla D.L. Nell'eventualità che lavori vengano momentaneamente sospesi nell'attesa di regolare certificazione di prove in corso da parte dei vari organi competenti sopra specificati, 17

18 l'impresa non potrà accampare alcun diritto o pretendere indennizzi di attesa; nell eventualità che tale sospensione risulti considerevole, l Impresa potrà chiedere una proroga sul tempo di ultimazione dei lavori la cui accettazione per altro sarà demandata ad insindacabile giudizio della D.L. Per i materiali già approvvigionati a piè d'opera e riconosciuti non idonei la D.L. deciderà a suo insindacabile giudizio se essi debbano venire scartati oppure se possono ammettersi applicando un'adeguata detrazione percentuale sulla loro quantità o sul prezzo; nel primo caso l'impresa stessa dovrà provvedere, a sue spese, all'allontanamento dal cantiere dei materiali dichiarati non idonei entro il termine di 3 (tre) giorni dalla comunicazione delle decisioni della D.L. Le decisioni della D.L., in merito all'accettazione dei materiali, non potranno in alcun modo pregiudicare i diritti dell'amministrazione appaltante in sede di collaudo. 4. PAVIMENTAZIONI 4.1 SOTTOFONDO IN MALTA BASTARDA Sottofondo per pavimentazioni costituito da massetto impastato con sabbia e cemento dello spessore di cm e successiva posa di massetto in calcestruzzo da cm in sabbia grossa e cemento dosato a 3 qli./mc., L acqua per la realizzazione della malta deve essere dolce, limpida, priva di sali in percentuali dannose, priva di materie terrore e non essere aggressiva. La sabbia dovrà essere priva di sostanza organiche, terrose e argillose, solfati ed avere dimensione massima di 1 mm, deve risultare bene assortita in grossezza e costituita da grani resistenti, non proveniente da roccia decomposta o gessosa. Le calci aeree e i leganti idraulici devono possedere le caratteristiche tecniche e i requisiti previsti dalle vigenti norme. E consentito l uso di malte premiscelate purché ogni fornitura sia accompagnata da una dichiarazione del fornitore attestante il gruppo della malta, il tipo e la quantità dei leganti e degli eventuali additivi. Il tipo di malta utilizzato deve essere conforme a quanto richiesto dal fornitore della pavimentazione. Durante la posa deve essere eseguita la stesura del sottofondo e la lisciatura per dare l'opera completa e finita a perfetta regola d'arte. 4.2 PAVIMENTO IN GRANIGLIATO DI CEMENTO Pavimento in marmette di cemento e graniglia di marmo ad uno o più colori correnti di dimensioni 20x20 o 25x25 cm, dello spessore di cm, poste in opera su di un letto di malta cementizia. L acqua per la realizzazione della malta deve essere dolce, limpida, priva di sali in percentuali dannose, priva di materie terrore e non essere aggressiva. La sabbia dovrà essere priva di sostanza organiche, terrose e argillose, solfati ed avere dimensione massima di 1 mm, deve risultare bene assortita in grossezza e costituita da grani resistenti, non proveniente da roccia decomposta o gessosa. Le calci aeree e i leganti idraulici devono possedere le caratteristiche tecniche e i requisiti previsti dalle vigenti norme. E consentito l uso di malte premiscelate purché ogni fornitura sia accompagnata da una dichiarazione del fornitore attestante il gruppo della malta, il tipo e la quantità dei 18

19 leganti e degli eventuali additivi. Il tipo di malta utilizzato deve essere conforme a quanto richiesto dal fornitore della pavimentazione. Le marmette di cemento devono essere trasportate e conservate secondo quanto indicato dalla ditta produttrice, in modo da evitare che possano essere soggette a rischi di caduta e rottura e al riparo dagli agenti atmosferici. Prima della posa in opera della pavimentazione deve essere pulita la superficie di appoggio, deve essere steso su detta superficie cemento in polvere tipo 325, sopra al quale deve essere postata la malta. Le marmette posate con il disegno in accordo con la direzione lavori, comprensive della sugellatura degli incastri a muro, devono essere stuccate nei giunti. Al termine delle lavorazioni, raggiunta la adeguata maturazione della pavimentazione, deve essere eseguita l arrotatura, la lucidatura e la pulitura finale. Le successive fasi di pulizia e manutenzione devono essere eseguite in accordo a quanto indicato dalla ditta fornitrice del pavimento. Deve essere eseguito un controllo annuale preventivo dello stato della pavimentazione da operai specializzati 4.3 PAVIMENTO IN GRES Pavimento in piastrelle di gres di dimensioni 20x20 o 25x25 cm, posto in opera su di un letto di malta cementizia di spessore non inferiore a 2 cm. L acqua per la realizzazione della malta deve essere dolce, limpida, priva di sali in percentuali dannose, priva di materie terrore e non essere aggressiva. La sabbia dovrà essere priva di sostanza organiche, terrose e argillose, solfati ed avere dimensione massima di 1 mm, deve risultare bene assortita in grossezza e costituita da grani resistenti, non proveniente da roccia decomposta o gessosa. Le calci aeree e i leganti idraulici devono possedere le caratteristiche tecniche e i requisiti previsti dalle vigenti norme. E consentito l uso di malte premiscelate purché ogni fornitura sia accompagnata da una dichiarazione del fornitore attestante il gruppo della malta, il tipo e la quantità dei leganti e degli eventuali additivi. Il tipo di malta utilizzato deve essere conforme a quanto richiesto dal fornitore della pavimentazione. Le piastrelle di gres devono essere trasportate e conservate secondo quanto indicato dalla ditta produttrice, in modo da evitare che possano essere soggette a rischi di caduta e rottura e al riparo dagli agenti atmosferici. Prima della posa in opera della pavimentazione deve essere pulita la superficie di appoggio, deve essere steso su detta superficie cemento in polvere tipo 325, sopra al quale deve essere postata la malta. Le piastrelle posate con il disegno in accordo con la direzione lavori, comprensive della sugellatura degli incastri a muro, devono essere stuccate nei giunti. Al termine delle lavorazioni, raggiunta la adeguata maturazione della pavimentazione, deve essere eseguita il lavaggio con acido e la pulitura finale. Le successive fasi di pulizia e manutenzione devono essere eseguite in accordo a quanto indicato dalla ditta fornitrice del pavimento. Deve essere eseguito un controllo annuale preventivo dello stato della pavimentazione da operai specializzati 19

20 4.4 PAVIMENTO E RIVESTIMENTO IN MONOCOTTURA Pavimento e rivestimento in piastrelle di monocottura gres di dimensioni 20x20 o 25x25 cm, posto in opera su di un letto di malta cementizia di spessore non inferiore a 2 cm. L acqua per la realizzazione della malta deve essere dolce, limpida, priva di sali in percentuali dannose, priva di materie terrore e non essere aggressiva. La sabbia dovrà essere priva di sostanza organiche, terrose e argillose, solfati ed avere dimensione massima di 1 mm, deve risultare bene assortita in grossezza e costituita da grani resistenti, non proveniente da roccia decomposta o gessosa. Le calci aeree e i leganti idraulici devono possedere le caratteristiche tecniche e i requisiti previsti dalle vigenti norme. E consentito l uso di malte premiscelate purché ogni fornitura sia accompagnata da una dichiarazione del fornitore attestante il gruppo della malta, il tipo e la quantità dei leganti e degli eventuali additivi. Il tipo di malta utilizzato deve essere conforme a quanto richiesto dal fornitore della pavimentazione. Le piastrelle di monocottura devono essere trasportate e conservate secondo quanto indicato dalla ditta produttrice, in modo da evitare che possano essere soggette a rischi di caduta e rottura e al riparo dagli agenti atmosferici. Prima della posa in opera della pavimentazione deve essere pulita la superficie di appoggio, deve essere steso su detta superficie cemento in polvere tipo 325, sopra al quale deve essere postata la malta. Le piastrelle posate con il disegno in accordo con la direzione lavori, comprensive della sugellatura degli incastri a muro, devono essere stuccate nei giunti con cemento bianco. Al termine delle lavorazioni, raggiunta la adeguata maturazione della pavimentazione, deve essere eseguita la pulitura finale. Le successive fasi di pulizia e manutenzione devono essere eseguite in accordo a quanto indicato dalla ditta fornitrice del pavimento. Deve essere eseguito un controllo annuale preventivo dello stato della pavimentazione da operai specializzati 4.5 PAVIMENTAZIONE IN AUTOBLOCCANTI Pavimentazione in masselli di calcestruzzo vibrocompresso, con strato di usura di 5 mm, e realizzati con una miscela di quarzi di granulometria massima di 3 mm. Il massello deve avere una tolleranza di spessore di ± 2 mm; una resistenza a compressione minima di 60 N/mm 2, una massa volumica non inferiore a 2,2 kg/dm 3, deve essere non gelivo, deve avere un assorbimento d acqua inferiore al 12 %, una resistenza all abrasione di CLASSE 2, una perdita di massa per rotolamento inferiore al 30 %. I masselli in calcestruzzo devono essere posti in opera secondo il disegno prestabilito su di un sottofondo di misto granulare, su di un letto di sabbia di 3-5 cm. Dove necessario devono essere tagliati a spacco. Al termine della posa deve essere eseguita la compattazione dei masselli a mezzo di piastra vibrante o rulli vibranti. I masselli devono essere sigillati tra i giunti con una stesura di sabbia fine ed asciutta. Deve essere eseguita periodicamente la pulizia della pavimentazione,.deve essere eseguito un controllo annuale preventivo dello stato della pavimentazione da operai specializzati, per evidenziare eventuali movimenti della pavimentazione o rotture. In caso di esito positivo del controllo devono essere sostituiti i masselli danneggiati e la pavimentazione deve essere nuovamente compattata. 20

21 5. CALCESTRUZZI Gli impasti di conglomerato cementizio devono essere eseguiti in conformità di quanto previsto D.M. Infrastrutture 14/01/2008. La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell'impasto, devono essere adeguati alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del conglomerato. Il quantitativo d'acqua deve essere il minimo necessario a consentire una buona lavorabilità del conglomerato tenendo conto anche dell'acqua contenuta negli inerti. Partendo dagli elementi già fissati il rapporto acqua-cemento, e quindi il dosaggio del cemento, deve essere scelto in relazione alla resistenza richiesta per il conglomerato. L'impiego degli additivi deve essere subordinato all'accertamento dell assenza di ogni pericolo di aggressività. L'impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito con modalità atte a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede di progetto. Per i calcestruzzi preconfezionati si fa riferimento alla norma UNI EN e UNI in conformità al D.M. Infrastrutture 14/01/2008 (in S.O. n 30 alla G.U. n 29 del 04/02/2008) che precisa le specifiche tecniche dei materiali costituenti il calcestruzzo, la sua composizione e le proprietà del calcestruzzo fresco e indurito. Fissa inoltre i metodi per la verifica, la produzione, il trasporto, consegna, getto e stagionatura del calcestruzzo e le procedure di controllo della sua qualità. Per i controlli sul conglomerato ci si atterrà a quanto previsto dal D.M. Infrastrutture 14/01/2008. Il conglomerato viene individuato tramite la resistenza caratteristica a compressione secondo quanto specificato nel suddetto D.M. Infrastrutture 14/01/2008. La resistenza caratteristica del conglomerato deve essere non inferiore a quella richiesta dal progetto. Cemento Tutti i manufatti in c.a. e c.a.p. potranno essere eseguiti impiegando unicamente cementi provvisti di attestato di conformità CE che soddisfino i requisiti previsti dalla norma UNI EN 197-1:2006. Qualora vi sia l'esigenza di eseguire getti massivi, al fine di limitare l'innalzamento della temperatura all'interno del getto in conseguenza della reazione di idratazione del cemento, sarà opportuno utilizzare cementi comuni a basso calore di idratazione contraddistinti dalla sigla LH contemplati dalla norma UNI EN 197-1:2006. E prevista una classe di esposizione XA1, secondo le indicazioni della norma UNI EN 206 e UNI 11104, conseguente ad un'aggressione di tipo solfatico o di dilavamento della calce, sarà necessario utilizzare cementi resistenti ai solfati o alle acque dilavanti tipo minimo M.R.S. in accordo con la UNI 9156 o la UNI Controllo della documentazione: in cantiere o presso l'impianto di preconfezionamento del calcestruzzo è ammessa esclusivamente la fornitura di cementi di cui sopra. Tutte le forniture di cemento devono essere accompagnate dall'attestato di conformità CE. Le forniture effettuate da un intermediario, ad esempio un importatore, dovranno essere accompagnate dall'attestato di Conformità CE rilasciato dal produttore di cemento e completato con i riferimenti ai DDT dei lotti consegnati dallo stesso intermediario. Il Direttore dei Lavori è tenuto a verificare periodicamente quanto sopra indicato, in particolare la corrispondenza del cemento consegnato, come rilevabile dalla documentazione anzidetta, con quello previsto nel Capitolato Speciale di Appalto e nella documentazione o elaborati tecnici specifici. 21

22 Inerti Gli inerti possono essere naturali o di frantumazione e devono essere costituiti da elementi non friabili, non gelivi e privi di sostanze organiche, argillose o di gesso; sono classificati in base alle dimensioni massime dell elemento più grosso. Tutte le caratteristiche, la provenienza e la granulometria devono essere soggette alla preventiva approvazione del direttore dei lavori. La curva granulometrica deve essere studiata in modo tale da ottenere la lavorabilità richiesta alle miscele, in relazione al tipo di impiego e la massima compattezza necessaria all ottenimento delle resistenze indicate. Gli aggregati impiegabili per il confezionamento dei calcestruzzi possono essere di origine naturale, artificiale o di recupero come da normativa UNI EN e UNI EN Sabbia La sabbia da usare nelle malte e nei calcestruzzi non deve contenere sostanze organiche, deve essere di qualità silicea, quarzosa, granitica o calcarea, avere granulometria omogenea e proveniente da frantumazione di rocce con alta resistenza a compressione; la perdita di peso, alla prova di decantazione, non deve essere superiore al 2%. La sabbia utilizzata per conglomerati cementizi deve essere conforme a quanto previsto dalla vigenti norme. Acqua Per la produzione del calcestruzzo dovranno essere impiegate le acque potabili e quelle di riciclo conformi alla UNI EN 1008:2003. Deve essere dolce, limpida, scevra di materie terrose od organiche, priva di sali (in particolare cloruri e solfati) e non aggressiva con un ph compreso tra 6 e 8 ed una torbidezza non superiore al 2%; quella usata negli impasti cementizi non deve presentare tracce di sali in percentuali dannose, in particolare solfati e cloruri in concentrazioni superiori allo 0,5%. È tassativamente vietato l impiego di acqua di mare per calcestruzzi armati e per le strutture con materiali metallici soggetti a corrosione. L acqua, a discrezione del Direttore dei lavori, in base al tipo di intervento od uso, può essere trattata con speciali additivi per evitare l insorgere di reazioni chimico fisiche al contatto con altri componenti dell impasto Additivi Gli additivi per la produzione del calcestruzzo devono possedere la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma UNI EN 934 (parti 2, 3, 4, 5). Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma si dovrà verificarne l idoneità all impiego in funzione dell applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E onere del produttore di calcestruzzo verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti, si consiglia l impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale del calcestruzzo e la durabilità dei getti. Nel periodo estivo si consiglia di impiegare specifici additivi capaci di mantenere una prolungata lavorabilità del calcestruzzo in funzione dei tempi di trasporto e di getto. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto. 22

23 Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri. Per i getti sottoposti all azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all impiego di additivi aeranti come prescritto dalle normative UNI EN 206 e UNI Di seguito viene proposto uno schema riassuntivo per le varie classi di additivo in funzione delle classi di esposizione Rck min a/c max WR/SF* AE* HE* SRA* IC* X0 15 0,60 XC1 30 0,60 X XC2 XF1 40 0,50 X X X XF2 30 0,50 X X X X X XF3 30 0,50 X X X X XF4 35 0,45 X X X X X XA1 35 0,55 X X X XC3 XD1 XS1 40 0,50 X X X XC4 XA2 XD2 XS2 XS3 XA3 XD3 45 0,45 X X X * WR/SF: fluidificanti/superfluidificanti, AE: Aeranti, HE: Acceleranti (solo in condizioni climatiche invernali), SRA: additivi riduttori di ritiro, IC: inibitori di corrosione. Lavorabilità Il produttore del calcestruzzo dovrà adottare tutti gli accorgimenti in termini di ingredienti e di composizione dell impasto per garantire che il calcestruzzo possegga al momento della consegna in cantiere la lavorabilità prescritta. Salvo diverse specifiche e/o accordi con il produttore del conglomerato la lavorabilità al momento del getto verrà controllata all atto del prelievo dei campioni per i controlli d accettazione della resistenza caratteristica convenzionale a compressione secondo le indicazioni riportate sulle Norme Tecniche sulle Costruzioni. La misura della lavorabilità verrà condotta in accordo alla UNI-EN dopo aver proceduto a scaricare dalla betoniera almeno 0.3 mc di calcestruzzo. In accordo con le specifiche di capitolato la misura della lavorabilità potrà essere effettuata mediante differenti metodologie. In particolare la lavorabilità del calcestruzzo può essere definita mediante: Il valore dell abbassamento al cono di Abrams (UNI-EN ) che definisce la classe di consistenza o uno slump di riferimento oggetto di specifica; la misura del diametro di spandimento alla tavola a scosse (UNI-EN ). Salvo strutture da realizzarsi con particolari procedimenti di posa in opera non potranno essere utilizzati calcestruzzi con classe di consistenza inferiore ad S4/F4. Sarà cura del fornitore garantire in ogni situazione la classe di consistenza prescritta per le diverse miscele tenendo conto che sono assolutamente proibite le aggiunte di acqua in betoniera al momento del getto dopo l inizio dello scarico del calcestruzzo dall autobetoniera. La classe di consistenza prescritta verrà garantita per un intervallo di tempo di minuti dall arrivo della betoniera in cantiere. Trascorso questo tempo sarà l impresa esecutrice responsabile della eventuale minore lavorabilità rispetto a quella 23

24 prescritta. Il calcestruzzo con la lavorabilità inferiore a quella prescritta potrà essere a discrezione della D.L. : - respinto (l onere della fornitura in tal caso spetta all impresa esecutrice); - accettato se esistono le condizioni, in relazione alla difficoltà di esecuzione del getto, per poter conseguire un completo riempimento dei casseri ed una completa compattazione. Il tempo massimo consentito dalla produzione dell impasto in impianto al momento del getto non dovrà superare i 90 minuti e sarà onere del produttore riportare nel documento di trasporto l orario effettivo di fine carico della betoniera in impianto. Si potrà operare in deroga a questa prescrizione in casi eccezionali quando i tempi di trasporto del calcestruzzo dalla Centrale di betonaggio al cantiere dovessero risultare superiori ai 75 minuti. In questa evenienza si potrà utilizzare il conglomerato fino a 120 minuti dalla miscelazione dello stesso in impianto purché lo stesso possegga i requisiti di lavorabilità prescritti. Inoltre, in questa evenienza dovrà essere accertato preliminarmente dal produttore e valutato dalla D.L. che le resistenze iniziali del conglomerato cementizio non siano penalizzate a causa di dosaggi elevati di additivi ritardanti impiegati per la riduzione della perdita di lavorabilità. Casseforme Per tali opere provvisorie l'appaltatore comunicherà preventivamente alla direzione dei lavori il sistema e le modalità esecutive che intende adottare, ferma restando l'esclusiva responsabilità dell'appaltatore stesso per quanto riguarda la progettazione e l'esecuzione di tali opere provvisionali e la loro rispondenza a tutte le norme di legge ed ai criteri di sicurezza che comunque possono riguardarle. Il sistema prescelto dovrà comunque essere atto a consentire la realizzazione delle opere in conformità alle disposizioni contenute nel progetto esecutivo. Tutte le attrezzature dovranno essere dotate degli opportuni accorgimenti affinché, in ogni punto della struttura, la rimozione dei sostegni sia regolare ed uniforme. Caratteristiche delle casseforme Per quanto riguarda le casseforme viene prescritto l'uso di casseforme metalliche o di materiali fibrocompressi o compensati; in ogni caso esse dovranno avere dimensioni e spessori sufficienti ad essere opportunamente irrigidite o controventate per assicurare l'ottima riuscita delle superfici dei getti e delle opere e la loro perfetta rispondenza ai disegni di progetto. Nel caso di eventuale utilizzo di casseforme in legno, si dovrà curare che le stesse siano eseguite con tavole a bordi paralleli e ben accostate, in modo che non abbiano a presentarsi, dopo il disarmo, sbavature o disuguaglianze sulle facce in vista del getto. In ogni caso l'appaltatore avrà cura di trattare le casseforme, prima del getto, con idonei prodotti disarmanti conformi alla norma UNI Le parti componenti i casseri debbono essere a perfetto contatto e sigillate con idoneo materiale per evitare la fuoriuscita di boiacca cementizia. Nel caso di casseratura a perdere, inglobata nell'opera, occorre verificare la sua funzionalità, se è elemento portante, e che non sia dannosa, se è elemento accessorio. Pulizia e trattamento Prima del getto le casseforme dovranno essere pulite per l eliminazione di qualsiasi traccia di materiale che possa compromettere l estetica del manufatto quali polvere, terriccio etc. Dove e quando necessario si farà uso di prodotti disarmanti disposti in strati omogenei continui, su tutte le casseforme di una stessa opera dovrà essere usato lo stesso prodotto. 24

25 Nel caso di utilizzo di casseforme impermeabili, per ridurre il numero delle bolle d'aria sulla superficie del getto si dovrà fare uso di disarmante con agente tensioattivo in quantità controllata e la vibrazione dovrà essere contemporanea al getto. Predisposizione di fori, tracce e cavità L appaltatore avrà l'obbligo di predisporre in corso di esecuzione quanto è previsto nei disegni costruttivi per ciò che concerne fori, tracce, cavità, incassature, etc. per la posa in opera di apparecchi accessori quali giunti, appoggi, smorzatori sismici, pluviali, passi d'uomo, passerelle d'ispezione, sedi di tubi e di cavi, opere interruttive, sicurvia, parapetti, mensole, segnalazioni, parti d'impianti, etc.. Disarmo Si potrà procedere alla rimozione delle casseforme dai getti quando saranno state raggiunte le prescritte resistenze. In assenza di specifici accertamenti, l appaltatore dovrà attenersi a quanto stabilito all interno delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008). Le eventuali irregolarità o sbavature, qualora ritenute tollerabili, dovranno essere asportate mediante scarifica meccanica o manuale ed i punti difettosi dovranno essere ripresi accuratamente con malta cementizia a ritiro compensato immediatamente dopo il disarmo, previa bagnatura a rifiuto delle superfici interessate. Eventuali elementi metallici, quali chiodi o reggette che dovessero sporgere dai getti, dovranno essere tagliati almeno 0.5 cm sotto la superficie finita e gli incavi risultanti verranno accuratamente sigillati con malta fine di cemento. Stagionatura Il calcestruzzo, al termine della messa in opera e successiva compattazione, deve essere stagionato e protetto dalla rapida evaporazione dell acqua di impasto e dall essiccamento degli strati superficiali (fenomeno particolarmente insidioso in caso di elevate temperature ambientali e forte ventilazione). Per consentire una corretta stagionatura è necessario mantenere costantemente umida la struttura realizzata; l'appaltatore è responsabile della corretta esecuzione della stagionatura che potrà essere condotta mediante: la permanenza entro casseri del conglomerato; l applicazione, sulle superfici libere, di specifici film di protezione mediante la distribuzione nebulizzata di additivi stagionanti (agenti di curing); l irrorazione continua del getto con acqua nebulizzata; la copertura delle superfici del getto con fogli di polietilene, sacchi di iuta o tessuto non tessuto mantenuto umido in modo che si eviti la perdita dell acqua di idratazione; la creazione attorno al getto, con fogli di polietilene od altro, di un ambiente mantenuto saturo di umidità; la creazione, nel caso di solette e getti a sviluppo orizzontale, di un cordolo perimetrale (in sabbia od altro materiale rimovibile) che permetta di mantenere la superficie ricoperta da un costante velo d acqua. I prodotti filmogeni di protezione non possono essere applicati lungo i giunti di costruzione, sulle riprese di getto o sulle superfici che devono essere trattate con altri materiali. Al fine di assicurare alla struttura un corretto sistema di stagionatura in funzione delle condizioni ambientali, della geometria dell elemento e dei tempi di scasseratura previsti, l'appaltatore, previa informazione alla direzione dei lavori, eseguirà verifiche di cantiere che assicurino l efficacia delle misure di protezione adottate. 25

26 Sarà obbligatorio procedere alla maturazione dei getti per almeno 7 giorni consecutivi. Qualora dovessero insorgere esigenze particolari per sospendere la maturazione esse dovranno essere espressamente autorizzate dalla direzione dei lavori. Nel caso di superfici orizzontali non casserate (pavimentazioni, platee di fondazione ) dovrà essere effettuata l operazione di bagnatura continua con acqua non appena il conglomerato avrà avviato la fase di presa. Le superfici verranno mantenute costantemente umide per almeno 7 giorni. Per i getti confinati entro casseforme l operazione di bagnatura verrà avviata al momento della rimozione dei casseri, se questa avverrà prima di 7 giorni. Per calcestruzzi con classe di resistenza a compressione maggiore o uguale di C40/50 la maturazione deve essere curata in modo particolare. Controlli in corso d opera La direzione dei lavori ha l obbligo di eseguire controlli sistematici in corso d opera per verificare la conformità tra le caratteristiche del conglomerato messo in opera e quello stabilito dal progetto e garantito in sede di valutazione preliminare. Il controllo di accettazione va eseguito su miscele omogenee di conglomerato e, in funzione del quantitativo di conglomerato accettato, può essere condotto mediante (Norme Tecniche cap.11): controllo di tipo A; controllo di tipo B (obbligatorio nelle costruzioni con più di 1500 m 3 di miscela omogenea). Il prelievo del conglomerato per i controlli di accettazione si deve eseguire a bocca di betoniera (non prima di aver scaricato almeno 0.3 mc di conglomerato), conducendo tutte le operazioni in conformità con le prescrizioni indicate nelle Norme Tecniche per le costruzioni ( prelievo dei campioni) e nella norma UNI-EN Il prelievo di calcestruzzo dovrà essere eseguito alla presenza della direzione dei lavori o di un suo incaricato. In particolare i campioni di calcestruzzo devono essere preparati con casseforme rispondenti alla norma UNI EN , confezionati secondo le indicazioni riportate nella norma UNI EN e provati presso un laboratorio Ufficiale secondo la UNI EN Getto del conglomerato Prima delle operazioni di scarico devono essere effettuati controlli sulle condizioni effettive di lavorabilità in modo da essere conformi alle prescrizioni previste per i vari tipi di getto. Durante lo scarico devono essere adottati accorgimenti per evitare fenomeni di segregazione negli impasti. Il getto deve essere eseguito riducendo il più possibile l altezza di caduta del conglomerato ed evitando ogni impatto contro le pareti delle casseforme od altri ostacoli; si deve, quindi, procedere gettando in modo uniforme per strati orizzontali non superiori a 40 cm vibrando, contemporaneamente al procedere del getto, le parti già eseguite. Il getto deve essere effettuato con temperature di impasto comprese tra i 5 ed i 30 C e con tutti gli accorgimenti richiesti dal direttore dei lavori in funzione delle condizioni climatiche. Tempi di presa I tempi di presa, sulla base dei quali devono essere predisposte le modalità del getto, sono riportati nella tabella seguente: Cemento di impasto Inizio presa Termine presa Cemento alluminoso non meno di 30 minuti dopo 10 ore Cementi normali e ad alta resistenza non meno di 30 minuti dopo 12 ore 26

27 Cementi a lenta presa non meno di 45 minuti dopo 12 ore Cementi a presa rapida 1-2 minuti dopo 30 minuti Ripresa del getto Il getto deve essere eseguito in modo uniforme e continuo; nel caso di interruzione e successiva ripresa, questa non deve avvenire dopo un tempo superiore (in funzione della temperatura esterna) alle 2 ore a 35 C oppure alle 6 ore a 5 C. Qualora i tempi di ripresa superino tali limiti le superfici del getto devono essere molto rugose e devono essere accuratamente pulite e superficialmente trattate per assicurare la massima adesione tra i due getti di calcestruzzo. La superficie di ripresa del getto di calcestruzzo può essere ottenuta con: scarificazione della superficie del calcestruzzo già gettato; spruzzando sulla superficie del getto una dose di additivo collegando i due getti con malta con collegamento a ritiro compensato. Vibrazione La compattazione del calcestruzzo deve essere appropriata alla consistenza del calcestruzzo. Nel caso di impiego di vibratori l uso non deve essere prolungato per non provocare la separazione dei componenti del calcestruzzo per effetto della differenza di peso specifico e il rifluimento verso l alto dell acqua di impasto con conseguente trasporto di cemento. La compattazione del calcestruzzo deve evitare la formazione di vuoti, soprattutto nelle zone di copriferro. Getti in climi freddi I getti di calcestruzzo in climi freddi non devono essere eseguiti a temperatura inferiore a 0 C. Nei casi estremi la direzione dei lavori può autorizzare l uso di additivi acceleranti. In caso di temperature molto basse il calcestruzzo deve essere confezionato con inerti preriscaldati con vapore ed acqua con temperatura tra 50 e 90 C, avendo cura di non mescolare il cemento con l acqua calda per evitare una rapida presa. A discrezione della Direzione dei lavori anche le casseforme possono essere riscaldate dall esterno mediante vapore acqueo, acqua calda o altro. Getti in climi caldi I getti di calcestruzzo in climi caldi devono essere eseguiti di mattina, di sera o di notte ovvero quando la temperatura risulta più bassa. Il calcestruzzo deve essere confezionato preferibilmente con cementi a basso calore di idratazione oppure aggiungendo additivi ritardanti all impasto. Il getto successivamente deve essere trattato con acqua nebulizzata e con barriere frangivento per ridurre l evaporazione dell acqua di impasto. Nei casi estremi il calcestruzzo può essere confezionato raffreddando i componenti ad esempio tenendo all ombra gli inerti ed aggiungendo ghiaccio all acqua. In tal caso prima dell esecuzione del getto entro le casseforme, la Direzione dei lavori deve accertarsi che il ghiaccio risulti completamente disciolto. 5.1 CALCESTRUZZO MAGRO Conglomerato cementizio per magrone per getti di sottofondazione e fondazione non armati, deve essere confezionato con inerti di varie pezzature atte ad assicurare un assortimento granulometrico adeguato alla particolare destinazione del getto, deve avere resistenza caratteristica Rck non inferiore a 15 N/mmq e consistenza semifluida. 27

28 5.2 CALCESTRUZZO PER FONDAZIONI Conglomerato cementizio per getti di fondazione in c.a., deve essere confezionato con inerti da varie pezzature atte ad assicurare un assortimento granulometrico adeguato alla particolare destinazione del getto, deve avere resistenza caratteristica Rck non inferiore a 25 N/mmq, classe minima XA CALCESTRUZZO PER STRUTTURE IN ELEVAZIONE Conglomerato cementizio per opere in c.a., deve essere confezionato con inerti da varie pezzature atte ad assicurare un assortimento granulometrico adeguato alla particolare destinazione del getto, deve avere resistenza caratteristica Rck non inferiore a 35 N/mmq, classe minima XA1. 6. MURATURA 6.1 MURATURA DI MATTONI PIENI E/O FORATI Muratura di mattoni pieni, semipieni, forati, eseguita con idonea malta dentro e fuori terra a qualsiasi profondità ed altezza. L acqua per la realizzazione della malta deve essere dolce, limpida, priva di sali in percentuali dannose, priva di materie terrore e non essere aggressiva. La sabbia dovrà essere priva di sostanza organiche, terrose e argillose, solfati ed avere dimensione massima di 2 mm, deve risultare bene assortita in grossezza e costituita da grani resistenti, non proveniente da roccia decomposta o gessosa. Le calci aeree e i leganti idraulici devono possedere le caratteristiche tecniche e i requisiti previsti dalle vigenti norme. Nella realizzazione delle murature deve essere curata la perfetta esecuzione, in base alle indicazioni di progetto, degli spigoli, delle volte, degli eventuali archi e devono essere lasciati i relativi incavi, sfondi, canne e fori per ricevere le teste delle travi, le pietre a taglio e quant altro non venga messo in opera durante la realizzazione della muratura; il passaggio delle canalizzazioni verticali; il passaggio delle condutture elettriche, telefoniche e di illuminazione; gli zoccoli, i dispositivi i arresto di porte e finestre, soglie, ringhiere, inferriate, davanzali. La costruzione delle murature deve iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando il perfetto collegamento con le murature già realizzate. I mattoni, prima del loro impiego, devono essere bagnati fino a saturazione per immersione prolungata e mai per aspersione. Essi devono essere posti in opera con giunti alternati ed in corsi ben regolari e normali rispetto alla superficie esterna. Devono essere posati sopra un buono strato di malta e premuti sopra di esso in modo che la malta rifluisca all ingiro e riempia tutte e sconnessure. La larghezza dei giunti non deve essere maggiore d 8 mm, né minore di 5 mm. I lavori di muratura devono esser sospesi nei periodi di gelo, durante i quali la temperatura si mantenga per molte ore al di sotto di zero gradi centigradi. Quando il gelo si verifichi solo per alcune ore, le murature possono essere eseguite nelle ore meco fredde 28

29 del giorno, purché al termine del lavoro vengano prese opportune precauzioni per difendere le murature dal gelo notturno. Deve essere eseguito un controllo annuale preventivo dello stato della pavimentazione da operai specializzati. 6.2 MURATURA IN BLOCCHI TERMICI Muratura portante e tamponatura in blocchetti termici di laterizio alveolato, eseguite con malta cementizia entro e fuori terra a qualsiasi altezza e profondità. L acqua per la realizzazione della malta deve essere dolce, limpida, priva di sali in percentuali dannose, priva di materie terrore e non essere aggressiva. La sabbia dovrà essere priva di sostanza organiche, terrose e argillose, solfati ed avere dimensione massima di 2 mm, deve risultare bene assortita in grossezza e costituita da grani resistenti, non proveniente da roccia decomposta o gessosa. Le calci aeree e i leganti idraulici devono possedere le caratteristiche tecniche e i requisiti previsti dalle vigenti norme. Nella realizzazione delle murature deve essere curata la perfetta esecuzione, in base alle indicazioni di progetto, degli spigoli, delle volte, degli eventuali archi e devono essere lasciati i relativi incavi, sfondi, canne e fori per: ricevere le teste delle travi, le pietre a taglio e quant altro non venga messo in opera durante la realizzazione della muratura; il passaggio delle canalizzazioni verticali; il passaggio delle condutture elettriche, telefoniche e di illuminazione; gli zoccoli, i dispositivi i arresto di porte e finestre, soglie, ringhiere, inferriate, davanzali. La costruzione delle murature deve iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando il perfetto collegamento con le murature già realizzate. I mattoni, prima del loro impiego, devono essere bagnati fino a saturazione per immersione prolungata e mai per aspersione. Essi devono essere posti in opera con giunti alternati ed in corsi ben regolari e normali rispetto alla superficie esterna. Devono essere posati sopra un buono strato di malta e premuti sopra di esso in modo che la malta rifluisca all ingiro e riempia tutte e sconnessure. La larghezza dei giunti non deve essere maggiore d 8 mm, né minore di 5 mm. I lavori di muratura devono esser sospesi nei periodi di gelo, durante i quali la temperatura si mantenga per molte ore al di sotto di zero gradi centigradi. Quando il gelo si verifichi solo per alcune ore, le murature possono essere eseguite nelle ore meco fredde del giorno, purché al termine del lavoro vengano prese opportune precauzioni per difendere le murature dal gelo notturno. Deve essere eseguito un controllo visivo annuale dello stato della muratura da operai e tecnici specializzati. Ogni 15 anni deve essere eseguita una nuova sigillatura dei giunti. 29

30 7. INTONACI, IMPERMEABILIZZAZIONI E COIBENTAZIONI 7.1 INTONACO DI CALCE BASTARDA Intonaco grezzo o rustico di calce bastarda steso su pareti e soffitti, interno ed esterno, costituito da un primo strato di rinzaffo steso fra guide predisposte e da un secondo strato della medesima malta tirato in piano a fratazzo rustico steso con frettazzo o cazzuola dello spessore complessivo di 15 mm. L esecuzione degli intonaci interni od esterni dovrà essere effettuata dopo un adeguata stagionatura (50-60 giorni) delle malte di allettamento delle murature sulle quali verranno applicati. Le superfici saranno accuratamente preparate, pulite e bagnate. L esecuzione degli intonaci dovrà essere protetta dagli agenti atmosferici; lo strato finale non dovrà presentare crepature, irregolarità negli spigoli, mancati allineamenti o altri difetti. Le superfici dovranno essere perfettamente piane con ondulazioni inferiori all uno per mille e spessore di almeno 15 mm. La rasatura per livellamento di superfici piane o curve (strutture in c.a., murature in blocchi prefabbricati, intonaci, tramezzi di gesso, etc.) dovrà essere realizzata mediante l impiego di prodotti premiscelati a base di cemento tipo Portland CEM I 32,5 N, cariche inorganiche e resine speciali, da applicare su pareti e soffitti in spessore variabile sino ad un massimo di mm 8. La calce da usarsi negli intonaci dovrà essere estinta da almeno tre mesi per evitare scoppiettii, sfioriture e screpolature, verificandosi le quali sarà a carico dell Impresa il fare tutte le riparazioni occorrenti. Gli spigoli sporgenti i rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno arrotondamento a seconda degli ordini che in proposito darà la Direzione Lavori. Deve essere eseguito un controllo visivo annuale dello stato dell intonaco da operai specializzati. Nel cado in cui si presentino danni o distacchi dell intonaco si dovrà procedere alla rimozione dell intonaco danneggiato ed al rifacimento delle porzioni mancanti. 7.2 INTONACO DI MALTA DI CALCE Intonaco civile di malta di calce applicato dopo la presa dello strato di intonaco grezzo e sarà costituito da una malta, con grani di sabbia finissimi, lisciata mediante fratazzo rivestito con panno di feltro o simili, in modo da ottenere una superficie finale perfettamente piana ed uniforme. In totale lo strato di intonaco sarà formato da tre strati di cui il primo di rinzaffo, un secondo tirato in piano con regolo e fratazzo e la predisposizione di guide ed un terzo strato di finitura formato da uno strato di colla della stessa malta passata al crivello fino, lisciati con fratazzo metallico o alla pezza su pareti verticali. La sabbia utilizzata per l intonaco faccia a vista dovrà avere grani di dimensioni tali da passare attraverso il setaccio 0,5, UNI

31 L esecuzione degli intonaci interni od esterni dovrà essere effettuata dopo un adeguata stagionatura (50-60 giorni) delle malte di allettamento delle murature sulle quali verranno applicati. Le superfici saranno accuratamente preparate, pulite e bagnate. L esecuzione degli intonaci dovrà essere protetta dagli agenti atmosferici; lo strato finale non dovrà presentare crepature, irregolarità negli spigoli, mancati allineamenti o altri difetti. Le superfici dovranno essere perfettamente piane con ondulazioni inferiori all uno per mille e spessore di almeno 15 mm. La rasatura per livellamento di superfici piane o curve (strutture in c.a., murature in blocchi prefabbricati, intonaci, tramezzi di gesso, etc.) dovrà essere realizzata mediante l impiego di prodotti premiscelati a base di cemento tipo Portland CEM I 32,5 N, cariche inorganiche e resine speciali, da applicare su pareti e soffitti in spessore variabile sino ad un massimo di mm 8. La calce da usarsi negli intonaci dovrà essere estinta da almeno tre mesi per evitare scoppiettii, sfioriture e screpolature, verificandosi le quali sarà a carico dell Impresa il fare tutte le riparazioni occorrenti. Gli spigoli sporgenti i rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno arrotondamento a seconda degli ordini che in proposito darà la Direzione Lavori. Deve essere eseguito un controllo visivo annuale dello stato dell intonaco da operai specializzati. Nel caso in cui si presentino danni o distacchi dell intonaco si dovrà procedere alla rimozione dell intonaco danneggiato ed al rifacimento delle porzioni mancanti. 7.3 IMPERMEABILIZZANTI Impermeabilizzazione con guaina in polimero elastomerico armata con velo di vetro e fili di rinforzo longitudinali, posta a fiamma previa manovra di imprimitura a solvente, posto in opera su coperture a falde inclinate e su strutture di fondazioni verticali ed orizzontali. Prima di iniziare la posa in opera della guaina deve essere eseguita una accurata pulizia del sottofondo da tutte le asperità, residui di lavorazioni, scaglie di qualunque tipo e salti di quota; nel caso di sola impermeabilizzazione su solai costituiti da elementi prefabbricati, tutte le zone di accostamento tra i manufatti dovranno essere ricoperte con strisce di velo di vetro posate a secco. Il posizionamento delle guaine (uno o due strati) deve avvenire con sovrapposizione delle lamine contigue di almeno 70 mm ed esecuzione di una saldatura per fusione con fiamma e successiva suggellatura con ferro caldo (oppure incollate con spalmatura di bitume ossidato a caldo). Inoltre durante la realizzazione si curerà che i risvolti, punti di passaggio di tubazioni, ecc. siano accuratamente eseguiti onde evitare sollecitazioni localizzate o provocare distacchi e punti di infiltrazione. Deve essere eseguito un controllo visivo dello strato di impermeabilizzazione sulla copertura ogni volta che si effettuano manutenzioni in copertura. Deve essere prevista la sostituzione delle strato di impermeabilizzazione ogni 30 anni. 31

32 7.4 ISOLANTI TERMICI E ACUSTICI Materiali per isolamento termico, forniti in lastre preformate in polistirene espanso, posto in opera su coperture a falde inclinate. Le lastre vengono poste direttamente sulla soletta, ricoperta da un massetto sottile di malta cementizia, sul quale successivamente viene aggrappato ed ancorato il manto di copertura. Le lastre preformate vengono prodotte in densità Kg/mc, di spessori mm. Prima di iniziare la posa in opera delle lastre deve essere eseguita una accurata pulizia del sottofondo da tutte le asperità, residui di lavorazioni, scaglie di qualunque tipo e salti di quota. Le lastre non devono essere ancorate alle varie strutture del tetto (l ancoraggio è necessario per pendenze superiori al 75% della falda o in condizioni particolari di vento o neve). Procedere dal basso verso l alto fino ad arrivare al colmo. Le lastre che costituiscono la prima fila devono essere bloccate da un apposito listello in legno o in malta cementizia, per evitarne lo scivolamento. Arrivati alla linea del colmo, tagliare le lastre per farle combaciare perfettamente con quelle della parte opposta. nel caso di fessure, sigillare con schiume isolanti. Deve essere eseguito un controllo visivo dello strato di isolante termico sulla copertura ogni volta che si effettuano manutenzioni in copertura. Deve essere prevista la sostituzione delle strato di isolante ogni 30 anni. Materiali per isolamento acustico, realizzato mediante l accoppiamento di sue strati di poliuretano a base poliestere, a celle aperte, di densità 35 Kg/mc, con all interno una lamina di piombo con spessore variabile da 0.35 a 0.5 mm. Resistente alla temperatura (- 50 C a 110 C). Adatto come fonoisolante grazie alla lamina di piombo e come fonoassorbente grazie ai due strati di poliuretano. Da utilizzare per l isolamento acustico di box, locali compressori, gruppi elettrogeni, ecc. Forniti in pannelli di dimensioni varie. Spessori totali 30,40,50, mm, ecc. Posto in opera mediante collante neoprenico su superfici piane o curve o sui soffitti mediante tasselli. Possibili forniture mediante lato adesivo. Prima di iniziare la posa in opera dei pannelli deve essere eseguita una accurata pulizia della parete o del soffitto da tutte le asperità, residui di lavorazioni, scaglie di qualunque tipo e salti di quota. Deve essere eseguito un controllo visivo dello strato di isolante acustico ogni volta che si effettuano manutenzioni. Deve essere prevista la sostituzione delle strato di isolante ogni 20 anni. 32

33 8. SOLAI E COPERTURE 8.1 SOLAIO IN LATEROCEMENTO Solaio misto in c.a. e laterizio, realizzato interamente in opera per strutture piane, costituito da nervature parallele di c.a. con interposti elementi forati di laterizio (pignatte), elementi opportunamente sfalsati. La soletta di calcestruzzo deve essere non inferiore a Rck 25 N/mmq e spessore minimo 5 cm, il relativo ferro di armatura e ripartizione costituito da barre diritte e sagomate ad aderenza migliorata e da rete elettrosaldata, secondo le specifiche tecniche d seguito riportate. Sono comprese le casseforme e le relative armature di sostegno. Prima dell esecuzione dei lavori devono essere controllati i blocchi in laterizio ed eventualmente eliminati quelli danneggiati. I blocchi di laterizio devono essere accuratamente bagnati Nei solai, la cui armatura è collocata dentro scanalature, qualunque superficie metallica deve risultare contornata 8 mm; distanza netta tra armatura ed armatura 10 mm. Si deve curare il corretto allineamento di blocchi in modo da evitare la forzatura dei blocchi: La composizione del getto deve essere prevista in modo tale da evitare rischi di segregazione o la formazione di nidi di ghiaia per ridurre l entità delle deformazioni differite. Il diametro massimo degli inerti non dovrà superare 1/5 dello spessore minimo delle nervature, né la distanza netta minima tra le armature. Il getto deve essere costipato in modo da garantire l avvolgimento delle armature e l aderenza sia con i blocchi, sia con eventuali altri elementi ancorati. Deve essere evitato il rischio di arresto del getto a livello delle armature. Deve essere prevista un ispezione generale con minimi interventi di manutenzione effettuata da tecnici ed operai esperti ogni 10 anni. La totale sostituzione della struttura dopo 75 anni. 8.2 TETTO IN COPPI ED EMBRICI ALLA TOSCANA Copertura in coppi ed embrici alla toscana, realizzata su tetto a falde inclinato, realizzato con un solaio appoggiato su muratura di mattoni pieni in tavelloni con soletta in c.a. armata con r.e.s. di ripartizione del carico, di spessore minimo 5 cm. Sono comprese le casseforme e le relative armature di sostegno. Sopra la soletta ripartitrice deve essere posato uno strato di impermeabilizzante. La copertura deve essere comprensiva della rete di raccolta delle acque meteoriche, costituita da converse e compluvi in lamiera d alluminio o rame, canali di gronda in rame, scossaline in rame, pluviali in rame. Dovranno essere eseguite con la posa degli embrici sopra lo strato di impermeabilizzante e successivamente i coppi. Dovrà essere previsto un aeratore ogni 20 mq di tetto ed almeno uno ogni falda, in prossimità della linea di colmo. Tutte le tegole e gli embrici di contorno, confinanti con muri, camini, etc. o formanti compluvi e displuvi saranno legate con malta cementizia e dovranno essere posizionate su un orditura di travetti, paralleli alla linea di gronda, da 4 4 cm posti alla distanza di cm 50 ca. fra di loro e da una tessitura di listelli da 4 4 cm, perpendicolari ai listelli di 33

34 orditura, posti alla reciproca distanza di 15 cm (le distanze varieranno in base alle misure dei coppi); tale orditura verrà fissata alla struttura sottostante. In sostituzione della suddetta orditura potranno essere usate delle superfici sagomate, predisposte al montaggio dei coppi, ed approvate dal direttore dei lavori. Le reti di raccolta delle acque pluviali saranno realizzate con le stesse caratteristiche di tenuta ed ispezionabilità, dovranno, inoltre, essere completamente separate dalle tubazioni destinate alla raccolta delle acque di rifiuto, fino agli allacci esterni. Gli impianti e i loro componenti per la raccolta e il deflusso delle acque meteoriche dovranno essere conformi alle prescrizioni della norma UNI 9184 e suo FA Le converse e i compluvi devono essere dello spessore di 6/10 di mm. tagliate e sagomate secondo le prescrizioni progettuali, complete di saldature, chiodature ed una mano di verniciatura antiossidante al cromato di zinco. I canali di gronda devono essere di spessore di 6/10 di mm con bordo a cordone, completo delle lavorazioni e saldature, staffe di ferro (cicogne) murate o chiodate ad una distanza non superiore a m 1,30 l una dall altra, di legature in filo di ferro zincato o rame ed una mano di verniciatura antiossidante al cromato di zinco. Le scossaline devono essere munite di anello copritegola di lunghezza mm 55 e di larghezza mm 175 e con barra della scossalina) di altezza mm 220 da porre in opera con staffa in acciaio Fe 42A zincata e plastificata dello spessore di mm 2 da fissare sul massetto o con chiodature su tasselli di legno a distanza di m 0,80 l una dall altra. I pluviali in rame devono essere muniti di imbocco per incastro a caduta, con resistenza all urto 7 kg/cmq, completo di fermatubo in acciaio Fe 42A del diametro di mm 100 e spessore mm 1, zincato e plastificato da posizionare ogni ml 2. Deve essere prevista un ispezione generale con minimi interventi di manutenzione effettuata da tecnici ed operai esperti ogni 10 anni della struttura in c.a. della copertura. Deve essere eseguita un ispezione annuale della copertura per verificare lo stato dei coppi ed embrici, che se rotti o danneggiati dovranno essere sostituiti. Deve essere eseguita una pulizia dei canali di gronda e dei pluviali semestrale. Deve essere eseguita una manutenzione preventiva delle scossaline, dei canali di gronda e dei pluviali ogni 10 anni. La totale sostituzione della struttura deve avvenire dopo 50 anni. 34

35 9. INFISSI 9.1 FINESTRE IN ALLUMINIO ANODIZZATO Infisso in alluminio anodizzato ad uno o due battenti, con le parti fisse e le parti mobili costituite da profilati estrusi a battentatura multipla a giunto aperto di profondità mm e dello spessore non inferiore a mm 1.8, rifinito con le pari a vista satinate e con superficie totale della lega leggera ossidata anodicamente fornito e posto in opera completo di guarnizioni in E.P.D.M., di apparecchi di manovra di fermavetri a scatto, di pezzi speciali, di cerniere e squadrette, di maniglie; le parti in ferro a contatto con l alluminio devono essere cadmiate, il controtelaio da mm in lamiera zincata da premurare. L infisso deve essere comprensivo di serranda avvolgibile in PVC del tipo pesante da 5 kg/mq, con rullo supporti cinghie e cassonetto in lamiera di ferro verniciato a fuoco e di vetri tagliati a misura sigillati con mastice da vetraio. Vetrate isolanti termoacustiche (vetrocamere), costituite da due lastre di cristallo spessore mm. 4 incolori separate da opportuni distanziatori e da una intercapedine d aria disidratata dello spessore compreso da un minimo di mm 6 fino a mm 12, il tutto racchiuso in un profilo d acciaio inox La posa in opera del vetro deve avvenire previa eliminazione di depositi e materiali dannosi dalle lastre e dai serramenti, collocando i tasselli di appoggio in modo da far trasmettere correttamente il peso della lastra al serramento. Le lastre di vetro che possono essere urtate devono essere rese visibili con opportuni segnali. La sigillatura dei giunti tra lastra e serramento deve essere continua in modo da eliminare ponti termici ed acustici. La posa delle finestre sopra i propri controtelai deve essere effettuata in modo da evitare sollecitazioni localizzate. Il giunto tra controtelaio e telaio dovrà essere realizzato in modo da assicurare la tenuta all aria e l isolamento acustico, che gli interspazi siano sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo, con un fissaggio tale da resistere alle sollecitazioni del vento e/o ai carichi dovuti all utenza. Deve essere prevista la lavatura e l asciugatura della vetratura, del telaio e della ferramenta 1 volta al mese, la riparazione o sostituzione dei vetri in seguito a rottura, la riparazione della ferramenta e dei telai in caso di rottura, il controllo preventivo deve essere eseguito 1 volta all anno. La totale sostituzione dell infisso deve avvenire ogni 40 anni PORTE IN ALLUMINIO ANODIZZATO Porta in alluminio anodizzato ad uno o durante costituita da un anta mobile intelaiata con profilato estruso in alluminio anodizzato,profondità minima 50 mm e spessore non inferiore a 1.5 mm, completa di idonee pennellature, di guarnizioni in pvc, cerniere in alluminio, la serratura a scrocco con chiavi a doppia mandata, le maniglie, eventuali fermavetri a scatto, comprese le viti, le saldature, le bullonature.; le parti in ferro a contatto con l alluminio devono essere cadmiate, il controtelaio da mm in lamiera zincata da premurare. 35

36 La posa in opera della porta sopra i propri controtelai deve essere effettuata in modo da evitare sollecitazioni localizzate. Il giunto tra controtelaio e telaio dovrà essere realizzato in modo da assicurare la tenuta all aria e l isolamento acustico, che gli interspazi siano sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo, con un fissaggio tale da resistere alle sollecitazioni del vento e/o ai carichi dovuti all utenza. Devono essere accuratamente curate le altezze di posa rispetto al livello del pavimento finito. Deve essere prevista la lavatura e l asciugatura del telaio e della ferramenta 1 volta al mese, la riparazione o sostituzione della ferramenta e dei telai in caso di rottura, il controllo preventivo deve essere eseguito 1 volta all anno. La totale sostituzione dell infisso deve avvenire ogni 40 anni. 36

37 10. PREFABBRICATI IN CEMENTO ARMATO 10.1 POZZETTI PREFABBRICATI IN CEMENTO ARMATO Pozzetto prefabbricato in cls vibrocompresso R ck = 40 N/mmq ad elementi componibili, con la funzione di pozzetto di ispezione, di confluenza, di salto, di calma, di allaccio e di sbocco. Il pozzetto dovrà rispondere alla norma DIN 4034 ed essere conformi ai requisiti delle norme UNI vigenti. Il pozzetto di ispezione consente all operatore di verificare lo stato delle tubazioni e la corretta tenuta della struttura. Il pozzetto di salto o di calma è caratterizzato da un apposito setto interno rivestito in materiale resistente all abrasione, posto ad un altezza tale da creare una luce a battente nella parte sottostante. Il pozzetto di confluenza presenta una sagomatura del fondo che facilita l unione dei flussi dei liquami in ingresso. Il pozzetto prefabbricato deve essere costituito da elemento di base con fori di innesto per le tubazioni, completi di idonea giunzione con anello di tenuta in gomma; anelli di prolunga di altezze varie con sedi di incastro maschio femmina e guarnizione elastomerica per torrino di accesso; lastra di copertura carrabile con foro circolare per passo d uomo delle dimensioni utili di cm 60 scalini metallici per discesa nel pozzetto Il pozzetto deve essere munito di impronte laterali su tutti e quattro i lati per l immissione dei tubi. Il pozzetto deve avere spessore delle pareti e del fondo minimo 15 cm, in funzioni delle sue dimensioni interne. Il giunto tra la base e gli elementi di rialzo deve essere sagomato sia nel maschio, che nella femmina, garantendo le tolleranze ottimali per la posa. Il giunto deve presentare l elemento femmina sulla base. Il pozzetto deve essere trattato su tutto il suo interno con resina epossidica data a due mani dello spessore minimo di 400 micron. I gradini per scala di accesso saranno prescritti per pozzetti di altezza libera interna > a 1000 mm, saranno posti negli appositi fori ad interasse verticale di 250 mm. Il pozzetto dovrà essere posto in opera su di un letto di cemento R ck = 20 N/mmq dello spessore di 15 cm, e le pareti dovranno essere protette con riempimento di cemento R ck = 20 N/mmq dello spessore di 10 cm. Il manufatto non deve presentare alcun foro né per il sollevamento, né per la movimentazione. Tali operazioni devono essere fatte con apposite pinze tramite autogrù di adeguata potenza. I manufatti devono resistere alle sollecitazioni trasmesse dai massimi carichi stradali per strade di 1 categoria. 37

38 10.2 POZZETTO PER CADITOIA STRADALE Pozzetto per caditoia stradale prefabbricata semplice in cls vibrocompresso R ck = 40 N/mmq, completa di lastre di sifonatura diritte o circolari. Il pozzetto prefabbricato deve essere costituito da elemento di base competo di idonea giunzione con anello di tenuta in gomma; anelli di prolunga di altezze varie con sedi di incastro maschio femmina e guarnizione elastomerica; lastra di copertura carrabile con foro rettangolare per inserimento griglia carrabile C250 in ghisa sferoidale Il giunto tra la base e gli elementi di rialzo deve essere sagomato sia nel maschio, che nella femmina, garantendo le tolleranze ottimali per la posa. Il giunto deve presentare l elemento femmina sulla base. La caditoia deve essere posta in opera su di un letto di cemento R ck =20 N/mmq dello spessore di 10 cm, e le pareti dovranno essere rinfiancate con riempimento di cemento R ck = 20 N/mmq dello spessore di 5 cm. Il manufatto non deve presentare alcun foro né per il sollevamento, né per la movimentazione. Tali operazioni devono essere fatte con apposite pinze tramite autogrù di adeguata potenza CANALETTE STRADALI Canalette stradali costituite da elementi prefabbricati in calcestruzzo di cemento turbovibrocompressi a sezione nominale in rena ad U confezionati con alti dosaggi di cemento ed aventi un peso specifico non inferiore a 2.4 kg/dcm, con armatura adeguata in acciaio B450C, salvo diverse indicazioni, di cm con lunghezza di cm 100. Ciascun elemento deve avere una lunghezza non inferiore ad 1 m e terminare con apposito incastro maschio-femmina alle due estremità, onde permettere le giunzioni che assicurino il collegamento tra gli stessi, in modo da evitare sbandamenti e l assetto caratteristico del canale. Le giunzioni così ottenute devono essere stuccate con apposita malta antiritiro riempiendo il vano testata a mo di sigillatura. I manufatti devono essere dotati di inserti idonei, oppure di due fori passanti realizzati sulla pareti ad altezza adeguata ed in asse di baricentro in modo da consentirne il sollevamento e la movimentazioni. Tali operazioni devono essere eseguite con apposito bilancino tramite autogrù, evitando tassativamente l uso della benna o similari. Gli elementi devono essere posti in opera su base continua di calcestruzzo con resistenza caratteristica non inferiore a R ck = 20 N/mmq. La preparazione della base di appoggio a fondo scavo deve essere eseguita previa posa in opera di guida di precisione disposta trasversalmente all asse dello scavo. Prima della posa in opera dovrà essere effettuato uno scavo con forma il più possibile vicina alla sezione delle canalette e si dovrà compattare adeguatamente il piano di posa. L ancoraggio degli elementi sarà realizzato con l infissione di n. 2 tondini di acciaio per ciascuna canaletta. 38

39 10.4 CANALETTE BORDO STRADA Canalette bordo strada costituite da elementi prefabbricati in calcestruzzo di cemento turbovibrocompressi a sezione nominale in rena ad U confezionati con alti dosaggi di cemento ed aventi un peso specifico non inferiore a 2.4 kg/dcm, con armatura adeguata in acciaio B450C, di cm con lunghezza di cm 100. Ciascun elemento deve avere una lunghezza non inferiore ad 1 m e terminare con apposito incastro maschio-femmina alle due estremità, onde permettere le giunzioni che assicurino il collegamento tra gli stessi, in modo da evitare sbandamenti e l assetto caratteristico del canale. Le giunzioni così ottenute devono essere stuccate con apposita malta antiritiro riempiendo il vano testata a mo di sigillatura. I manufatti devono essere dotati di inserti idonei, oppure di due fori passanti realizzati sulla pareti ad altezza adeguata ed in asse di baricentro in modo da consentirne il sollevamento e la movimentazioni. Tali operazioni devono essere eseguite con apposito bilancino tramite autogrù, evitando tassativamente l uso della benna o similari. Gli elementi devono essere posti in opera su base continua di calcestruzzo con resistenza caratteristica non inferiore a R ck = 20 N/mmq. La preparazione della base di appoggio a fondo scavo deve essere eseguita previa posa in opera di guida di precisione disposta trasversalmente all asse dello scavo. Prima della posa in opera dovrà essere effettuato uno scavo con forma il più possibile vicina alla sezione delle canalette e si dovrà compattare adeguatamente il piano di posa. L ancoraggio degli elementi sarà realizzato con l infissione di n. 2 tondini di acciaio per ciascuna canaletta CORDONATI STRADALI Cordonati stradali in calcestruzzo per delimitazione sede strale e marciapiede. I cordonati devono presentare una struttura compatta e spigoli pieni. In caso di elemento composto da due strati di calcestruzzo, i due strati devono essere ben collegati. Lo spessore minimo del calcestruzzo a vista deve essere maggiore od uguale ai 10 mm. I cordonati in calcestruzzo devono avere forma prismatica con sezione trasversale rettangolare. Il bordo esterno o di invito deve essere arrotondato. Si ammettono le seguenti tolleranze sulle misure nominali: larghezza ± 3 mm; lunghezza ± 5 mm per la lunghezza nominale di 1 metro; altezza ± 5 mm. I cordoli devono essere montati su massetto in conglomerato cementizio avente spessore non inferiore ai 10 cm. Gli spazi tra gli elementi devono essere sigillati con malta cementizia. 39

40 11. CONDOTTE E PEZZI SPECIALI 11.1 CONDOTTE IN PVC UTILIZZATE PER FOGNATURA Tubazioni in PVC rigido a parete strutturata per condotte fognarie e civili ed industriali costruiti secondo UNI-EN con giunto gielle ed anello di tenuta di materiale elastomerico. I tubi vengono forniti di lunghezza 6 metri. Le tubazioni in P.V.C. con giunti elastomerici devono corrispondere alle norme UNI-EN che prevedono e definiscono tre classi di tubazioni di differenti spessori e rigidità anulare per le diverse aree di applicazione: Classe U per tubazioni interrate a distanza superiore ad 1 metro dalle abitazioni; Classe D tubazioni interrate entro le abitazioni ed esternamente fino alla distanza di 1 metro dalle abitazioni stesse e che possono resistere a scarichi caldi; Classe UD tubazioni idonee per entrambe le applicazioni di cui sopra. La corrispondenza delle classi di tubazioni caratterizzate da diverse rigidità anulari (SN) e da diversi spessori minimi (SDR), come previste dalla norma UNI-EN deve rispettare quanto riportato, per i differenti diametri (DN), nella tabella seguente: CLASSIFICAZIONE APPLICAZIONE UNI-EN SN 2 (SDR 51) UNI-EN SN 4 (SDR 41) Spessore [mm] UNI-EN SN 8 (SDR 34) DN DN DN DN DN DN DN Trasporto, carico, scarico, movimentazione e accatastamento: Nel trasporto dei tubi i piani di appoggio devono essere privi di asperità. I tubi devono essere appoggiate evitando eccessive sporgenze al di fuori del piano di carico. Le imbracature per il fissaggio del carico devono essere realizzate con funi o bande di canapa o di nylon o similari. Nel caso di utilizzo di gru o di braccio di escavatore, i tubi devono essere sollevati nella zona centrale, con un bilancino di ampiezza adeguata. Nel caso di movimentazione manuale si deve evitare lo strisciamento dei tubi. Il piano di appoggio a terra deve essere livellato ed esente da asperità. L altezza dell accatastamento non deve essere superiore 1.5 m. L accatastamento non deve essere esposto per lunghi periodi ai raggi solari, pertanto devono essere predisposte opportune protezioni. I raccordi e gli accessori sono forniti solitamente in appositi imballaggi, e devono essere delle stesse caratteristiche dei tubi. Giunzioni: 40

41 Il sistema di giunzione fra tubo e tubo e fra tubo e raccordo di PVC è di tipo a bicchiere con anello di tenuta (la guarnizione deve essere di materiale elastomerico e posta in un'apposita sede ricavata nel bicchiere stesso). Tale guarnizione dovrà assicurare la perfetta tenuta idraulica come prescritto nelle norme UNI EN 681/1. Posa in opera: Posa in trincea e sotto terrapieno La larghezza minima da assegnare alla trincea è quella determinata dal valore del diametro D della tubazione aumentato di 20 cm da ciascun lato della tubazione stessa. L altezza massima del ricoprimento deve essere di 6 m per tubazioni posate in trincea e di 4 m per tubazioni posate sotto terrapieno. Lo scavo della trincea deve essere effettuato con mezzi idonei, adottando tutti i provvedimenti necessari per il sostegno delle pareti onde evitarne il franamento. Il materiale da scavo deve essere accumulato lungo la trincea ad una distanza sufficiente per consentire lungo la trincea stessa il passaggio del personale addetto ai lavori. La natura del terreno in cui la tubazione trova il suo appoggio deve avere resistenza uniforme e tale da escludere ogni possibilità di cedimenti differenziali da un punto all altro della tubazione. Al fondo della trincea si sovrappone un letto di posa sabbioso così da avere la superficie di appoggio della tubazione perfettamente piana. Lo spessore del letto di appoggio deve essere di almeno 10+D/10 cm. Il materiale deve essere costituito da in prevalenza da granuli aventi diametro 0.10 mm e deve contenere meno del 12% di fino (<0.08 mm); deve essere costipato con attrezzi adatti prima della posa della tubazione. Il costipamento del riempimento che avvolge il tubo deve essere uniforme e raggiungere il 90% del valore ottimale con la prova di penetrazione di Proctor modificata. Il riempimento della restante altezza della trincea fino al piano campagna può essere effettuato con lo stesso materiale di scavo, spurgato di elementi superiori a 100 mm e di residui animali e vegetali. Deve essere effettuato a strati successivi dello spessore massimo di 30 cm, che debbono essere costipati almeno fino ad un metro di copertura sul vertice della tubazione. Il riempimento della trincea, almeno per i primi 50 cm, deve essere eseguito nelle medesime condizioni di temperatura esterna. Si proceda sempre a zone di m, in una sola direzione e in salita, Condotte protette non interrate Devono intendersi quelle inguainate in tubi di protezione, e libere di scorrere; poiché non sono a contatto con il terreno, che può contrastare eventuali dilatazioni termiche, occorre predisporre opportuni giunti di dilatazione in grado di assorbire la massima possibile variazione lineare del tubo. I giunti di dilatazione possono essere: a soffietto in neoprene a cannocchiale Collaudo: Il collaudo di una tubazione in PVC deve accertare la perfetta tenuta della canalizzazione; si deve effettuare sottoponendo a pressione idraulica la canalizzazione stessa mediante riempimento con acqua del tronco da collaudare attraverso il pozzetto di monte, fino al livello stradale del pozzetto a valle, o adottando un altro sistema idoneo a conseguire lo stesso scopo. 41

42 11.2 CONDOTTE IN PEAD Tubazioni in polietilene, alta densità PN3,2, tipo 303, con spessori e caratteristiche rispondenti alle indicazioni UNI e tubazioni in polietilene PN 8 e PN 10 con spessori e caratteristiche rispondenti alle indicazioni UNI-EN ISO 4427 UNI-EN ISO conforme alle prescrizioni igienico-sanitarie del DM n 174 del 6/4/04. Prescrizioni da normative colore nero con righe azzurre coestruse longitudinali, segnato ogni metro con sigla produttore, data di produzione, marchio e numero distintivo IIP, diametro del tubo, pressione nominale, norma di riferimento; prodotto da azienda certificata ISO 9001 Caratteristiche generali dei tubi in PEAD: fornitura in rotoli di lunghezza variabile in base al diametro fino al D.est. = 110 mm. ed in barre di lunghezza 6,00 12,00 mt. per i diametri superiori; chimicamente inerte rispetto delle sostanze acide ed alcaline contenute nei liquami domestici; estrema levigatezza delle superfici interne e basso coefficiente di scabrezza impermeabilità; buona flessibilità e ottima leggerezza; dimensioni e pesi previsti dalle suddette norme come riportati in tabella CLASSIFICAZIONE APPLICAZIONE UNI SN 2 SDR 33 PFA 3.2 UNI-EN SN 4 SDR 26 PFA 6 Spessore [mm] UNI-EN SN 8 SDR 17 PFA 10 DN DN DN DN DN DN DN Trasporto, carico, scarico, movimentazione e accatastamento: Nel trasporto dei tubi i piani di appoggio devono essere privi di asperità. I tubi devono essere appoggiate evitando eccessive sporgenze al di fuori del piano di carico. Le imbracature per il fissaggio del carico devono essere realizzate con funi o bande di canapa o di nylon o similari. Nel caso di utilizzo di gru o di braccio di escavatore, i tubi devono essere sollevati nella zona centrale, con un bilancino di ampiezza adeguata. Nel caso di movimentazione manuale si deve evitare lo strisciamento dei tubi. Il piano di appoggio a terra deve essere livellato ed esente da asperità. L altezza dell accatastamento non deve essere superiore 2 m. L accatastamento non deve essere esposto per lunghi periodi ai raggi solari, pertanto devono essere predisposte opportune protezioni. I raccordi e gli accessori sono forniti solitamente in appositi imballaggi, e devono essere delle stesse caratteristiche dei tubi. 42

43 Giunzioni: i sistemi di giunzione fra tubo e tubo e fra tubo e raccordo di PEad sono i seguenti: per saldatura mediante elettrofusione, procedimento ad elementi termici per contatto, termoelemento per polifusione nel bicchiere per serraggio meccanico con giunti metallici, raccordi in materiale termoplastico per flangiatura Posa in opera: Posa in trincea e sotto terrapieno Le tubazioni che destinate alla conduzione di acqua potabile devono essere assolutamente posate, secondo le prescrizioni di legge, al di sopra delle tubazioni che trasportano fluidi non potabili (es. liquami domestici, o anche liquame depurato). La larghezza minima da assegnare alla trincea è quella determinata dal valore del diametro D della tubazione aumentato di 20 cm da ciascun lato della tubazione stessa. L altezza massima del ricoprimento deve essere di 6 m per tubazioni posate in trincea e di 4 m per tubazioni posate sotto terrapieno. Lo scavo della trincea deve essere effettuato con mezzi idonei, adottando tutti i provvedimenti necessari per il sostegno delle pareti onde evitarne il franamento. Il materiale da scavo deve essere accumulato lungo la trincea ad una distanza sufficiente per consentire lungo la trincea stessa il passaggio del personale addetto ai lavori. La natura del terreno in cui la tubazione trova il suo appoggio deve avere resistenza uniforme e tale da escludere ogni possibilità di cedimenti differenziali da un punto all altro della tubazione. Al fondo della trincea si sovrappone un letto di posa sabbioso così da avere la superficie di appoggio della tubazione perfettamente piana. Lo spessore del letto di appoggio deve essere di almeno 10+D/10 cm. Il materiale deve essere costituito da in prevalenza da granuli aventi diametro 0.10 mm e deve contenere meno del 12% di fino (<0.08 mm); deve essere costipato con attrezzi adatti prima della posa della tubazione. Il costipamento del riempimento che avvolge il tubo deve essere uniforme e raggiungere il 90% del valore ottimale con la prova di penetrazione di Proctor modificata. Il riempimento della restante altezza della trincea fino al piano campagna può essere effettuato con lo stesso materiale di scavo, spurgato di elementi superiori a 100 mm e di residui animali e vegetali. Deve essere effettuato a strati successivi dello spessore massimo di 30 cm, che debbono essere costipati almeno fino ad un metro di copertura sul vertice della tubazione. Il riempimento della trincea, almeno per i primi 50 cm, deve essere eseguito nelle medesime condizioni di temperatura esterna. Si proceda sempre a zone di m, in una sola direzione e in salita, Condotte protette non interrate Devono intendersi quelle inguainate in tubi di protezione, e libere di scorrere; poiché non sono a contatto con il terreno, che può contrastare eventuali dilatazioni termiche, occorre predisporre opportuni giunti di dilatazione in grado di assorbire la massima possibile variazione lineare del tubo. I giunti di dilatazione possono essere a soffietto in neoprene o a cannocchiale. Collaudo Il collaudo di una tubazione in PEad deve accertare la perfetta tenuta della canalizzazione. Si verifica la tenuta a breve durata con una pressione superiore nominale della linea. La prova idraulica dei tubi in PEad in opera deve essere effettuata su tratte non più lunghe di 43

44 500m per evitare problematiche sia durante il collaudo che in caso di rottura di una saldatura. Dopo la copertura parziale del tubo, si riempie la linea con acqua dal punto più basso della condotta, sfiatando la stessa in vari punti per eliminare totalmente le sacche d aria. Successivamente si procede con la prova di pressione preliminare per 6 ore complessive e con pressione di 1.5 PN che non deve superare il valore PN + 5 bar. Durante questa prova di deve controllare la tenuta delle giunzioni e rinserrare ciclicamente i raccordi flangiati. Al termine di questa prova si procede con quella principale, abbassando la pressione interna ad un livello di 1.3 PN che non deve superare il valore PN+3 bar. Durante la prova principale si controllano tutte le giunzioni senza che si riscontri alcuna perdita visibile CONDOTTE IN ACCIAIO AISI 304 Tubazioni in acciaio AISI 304, inossidabile austenitico base, ottima saldabilità e buona resistenza alla corrosione alla temperatura ambiente. Mantenuto per diverso tempo nell intervallo critico di temperatura fra 450 C e 850 C presente il pericolo di precipitazione intercristallina di carburo di cromo con conseguente corrosione intergranulare. Tubi saldati grezzi in acciaio Inox AISI 304, secondo norme ASTM A 240, prodotto da azienda certificata ISO 9001 Composizione chimica: Denominazione Composizione chimica % EURONORM AISI DIN AFNOR C Ni Cr Mn Si P S X5CrNi Z7 CN Principali tipi di corrosione: generalizzata: si estende su tutta la superficie del tubo; sotto tensione: dovuta alla presenza in ambiente corrosivo di sollecitazioni meccaniche o tensioni residue all interno dei materiali; galvanica: per contatto in presenza di ambiente acido; intergranulare: precipitazione di carburi di cromo ai bordi dei grani di acciai sensibilizzati da un utilizzo in temperatura critica; interstiziale: in corrispondenza di un interstizio nell accoppiamento di due manufatti in ambiente aggressivo; per vaiolatura: mancanza della passivazione in alcuni punti della superficie. Protezioni: passiva: rivestimento delle tubazioni, es. polipropilene in strati; attiva o catodica: abbassamento del potenziale della struttura, al di sotto di un valore di soglia (normalmente -850 mv o -950 mv), ottenuto con alimentazione o con anodi galvanici (o sacrificali, in leghe di magnesio). Trasporto, carico, scarico, movimentazione e accatastamento: Nel trasporto dei tubi i piani di appoggio devono essere privi di asperità. I tubi devono essere appoggiati evitando eccessive sporgenze al di fuori del piano di carico. Le imbracature per il fissaggio del carico devono essere realizzate con funi o bande di canapa o di nylon o similari. 44

45 Nel caso di utilizzo di gru o di braccio di escavatore, i tubi devono essere sollevati nella zona centrale, con un bilancino di ampiezza adeguata. Nel caso di movimentazione manuale si deve evitare lo strisciamento dei tubi. Il piano di appoggio a terra deve essere livellato ed esente da asperità. L altezza dell accatastamento non deve essere superiore 1.5 m. L accatastamento non deve essere esposto per lunghi periodi ai raggi solari e agli agenti atmosferici, pertanto devono essere predisposte opportune protezioni. I raccordi e gli accessori sono forniti solitamente in appositi imballaggi, e devono essere delle stesse caratteristiche dei tubi. Giunzioni: I sistemi di giunzione fra tubo e tubo e fra tubo e raccordo di Acciaio AISI 304 sono i seguenti: per giunzione a saldatura, di testa a bicchiere cilindrico a sovrapposizione (DN 125), a bicchiere sferico a sovrapposizione (DN 150), a bicchiere sferico a sovrapposizione a camera d aria (DN 200); per giunzione a smontaggio, a flangia saldata di testa, filettato a vite e manicotto. Posa in opera: Posa in trincea e sotto terrapieno La larghezza minima da assegnare alla trincea è quella determinata dal valore del diametro D della tubazione aumentato di 20 cm da ciascun lato della tubazione stessa. L altezza massima del ricoprimento deve essere di 6 m per tubazioni posate in trincea e di 4 m per tubazioni posate sotto terrapieno. Lo scavo della trincea deve essere effettuato con mezzi idonei, adottando tutti i provvedimenti necessari per il sostegno delle pareti onde evitarne il franamento. Il materiale da scavo deve essere accumulato lungo la trincea ad una distanza sufficiente per consentire lungo la trincea stessa il passaggio del personale addetto ai lavori. La natura del terreno in cui la tubazione trova il suo appoggio deve avere resistenza uniforme e tale da escludere ogni possibilità di cedimenti differenziali da un punto all altro della tubazione. Al fondo della trincea si sovrappone un letto di posa sabbioso così da avere la superficie di appoggio della tubazione perfettamente piana. Lo spessore del letto di appoggio deve essere di almeno 10+D/10 cm. Il materiale deve essere costituito da in prevalenza da granuli aventi diametro 0.10 mm e deve contenere meno del 12% di fino (<0.08 mm); deve essere costipato con attrezzi adatti prima della posa della tubazione. Il costipamento del riempimento che avvolge il tubo deve essere uniforme e raggiungere il 90% del valore ottimale con la prova di penetrazione di Proctor modificata. Il riempimento della restante altezza della trincea fino al piano campagna può essere effettuato con lo stesso materiale di scavo, spurgato di elementi superiori a 100 mm e di residui animali e vegetali. Deve essere effettuato a strati successivi dello spessore massimo di 30 cm, che debbono essere costipati almeno fino ad un metro di copertura sul vertice della tubazione. Il riempimento della trincea, almeno per i primi 50 cm, deve essere eseguito nelle medesime condizioni di temperatura esterna. Si proceda sempre a zone di m, in una sola direzione e in salita, Condotte protette non interrate 45

46 Devono intendersi quelle inguainate in tubi di protezione, e libere di scorrere; poiché non sono a contatto con il terreno, che può contrastare eventuali dilatazioni termiche, occorre predisporre opportuni giunti di dilatazione in grado di assorbire la massima possibile variazione lineare del tubo. Collaudo: Il collaudo di una tubazione in acciaio deve accertare la perfetta tenuta della canalizzazione; si deve effettuare sottoponendo a pressione idraulica la canalizzazione stessa mediante riempimento del tronco da collaudare attraverso, o adottando un altro sistema idoneo a conseguire lo stesso scopo CONDOTTE IN MATERIE PLASTICHE Tubazioni in materie plastiche, sia rigide che flessibili, strutturate o non strutturate, idonee per particolari tipologie di impianti. Le tubazioni in materie plastiche particolari devono corrispondere alle norme UNI-EN relative, che prevedono e definiscono le classi di tubazioni di differenti spessori e rigidità anulare per le diverse aree di applicazione. A tali normative fa riferimento la corrispondenza delle classi di tubazioni caratterizzate da diverse rigidità anulari (SN) e da diversi spessori minimi (SDR), che devono rispettare quanto riportatovi, per i differenti diametri (DN). Trasporto, carico, scarico, movimentazione e accatastamento: Nel trasporto dei tubi i piani di appoggio devono essere privi di asperità. I tubi devono essere appoggiati evitando eccessive sporgenze al di fuori del piano di carico. Le imbracature per il fissaggio del carico devono essere realizzate con funi o bande di canapa o di nylon o similari. Nel caso di utilizzo di gru o di braccio di escavatore, i tubi devono essere sollevati nella zona centrale, con un bilancino di ampiezza adeguata. Nel caso di movimentazione manuale si deve evitare lo strisciamento dei tubi. Il piano di appoggio a terra deve essere livellato ed esente da asperità. L altezza dell accatastamento non deve essere superiore 1.5 m. L accatastamento non deve essere esposto per lunghi periodi ai raggi solari, pertanto devono essere predisposte opportune protezioni. I raccordi e gli accessori sono forniti solitamente in appositi imballaggi, e devono essere delle stesse caratteristiche dei tubi. Giunzioni: I sistemi di giunzione possono essere di vario tipo in funzione della materia plastica e delle condizioni di applicazione. Si faccia riferimento pertanto alle prescrizioni delle ditte produttrici. Posa in opera: Posa in trincea e sotto terrapieno La larghezza minima da assegnare alla trincea è quella determinata dal valore del diametro D della tubazione aumentato di 20 cm da ciascun lato della tubazione stessa. L altezza massima del ricoprimento deve essere di 6 m per tubazioni posate in trincea e di 4 m per tubazioni posate sotto terrapieno. 46

47 Lo scavo della trincea deve essere effettuato con mezzi idonei, adottando tutti i provvedimenti necessari per il sostegno delle pareti onde evitarne il franamento. Il materiale da scavo deve essere accumulato lungo la trincea ad una distanza sufficiente per consentire lungo la trincea stessa il passaggio del personale addetto ai lavori. La natura del terreno in cui la tubazione trova il suo appoggio deve avere resistenza uniforme e tale da escludere ogni possibilità di cedimenti differenziali da un punto all altro della tubazione. Al fondo della trincea si sovrappone un letto di posa sabbioso così da avere la superficie di appoggio della tubazione perfettamente piana. Lo spessore del letto di appoggio deve essere di almeno 10+D/10 cm. Il materiale deve essere costituito da in prevalenza da granuli aventi diametro 0.10 mm e deve contenere meno del 12% di fino (<0.08 mm); deve essere costipato con attrezzi adatti prima della posa della tubazione. Il costipamento del riempimento che avvolge il tubo deve essere uniforme e raggiungere il 90% del valore ottimale con la prova di penetrazione di Proctor modificata. Il riempimento della restante altezza della trincea fino al piano campagna può essere effettuato con lo stesso materiale di scavo, spurgato di elementi superiori a 100 mm e di residui animali e vegetali. Deve essere effettuato a strati successivi dello spessore massimo di 30 cm, che debbono essere costipati almeno fino ad un metro di copertura sul vertice della tubazione. Il riempimento della trincea, almeno per i primi 50 cm, deve essere eseguito nelle medesime condizioni di temperatura esterna. Si proceda sempre a zone di m, in una sola direzione e in salita, Condotte protette non interrate Devono intendersi quelle inguainate in tubi di protezione, e libere di scorrere; poiché non sono a contatto con il terreno, che può contrastare eventuali dilatazioni termiche, occorre predisporre opportuni giunti di dilatazione in grado di assorbire la massima possibile variazione lineare del tubo CORRUGATI Corrugati in PEad strutturato a doppia parete, utilizzate come cavidotti. Prescrizioni da normative Cavidotto a doppio strato in Polietilene strutturato ad alta densità, corrugato esternamente e con parete interna liscia, costruito con processo di coestrusione, resistenza allo schiacciamento* 450 N, resistenza elettrica di isolamento 100 MOhm, rigidità elettrica 800 kv/cm, giuntabile a manicotto, conforme alle norme IMQ e CEI EN /A1. Disponibile in rotoli con cavo tirasonda o barre da 6 m. Caratteristiche dimensione dei tubi: I valori garantiti, oltre alla rigidezza circonferenziale SN, che dovranno risultare dalle prove sul tubo prodotto, sono indicati dai limiti previsti dalle suddette norme Trasporto, carico, scarico, movimentazione e accatastamento: Nel trasporto dei tubi i piani di appoggio devono essere privi di asperità. I tubi devono essere appoggiate evitando eccessive sporgenze al di fuori del piano di carico. Le imbracature per il fissaggio del carico devono essere realizzate con funi o bande di canapa o di nylon o similari. Nel caso di utilizzo di gru o di braccio di escavatore, i tubi devono essere sollevati nella zona centrale, con un bilancino di ampiezza adeguata. Nel caso di movimentazione manuale si deve evitare lo strisciamento dei tubi. 47

48 Il piano di appoggio a terra deve essere livellato ed esente da asperità. L altezza dell accatastamento non deve essere superiore 1.5 m. L accatastamento non deve essere esposto per lunghi periodi ai raggi solari, pertanto devono essere predisposte opportune protezioni. I raccordi e gli accessori sono forniti solitamente in appositi imballaggi, e devono essere delle stesse caratteristiche dei tubi. Giunzioni: I sistemi di giunzione fra tubo e tubo e fra tubo e raccordo di corrugati sono i seguenti: per manicotto (prodotti per stampaggio, hanno una lunghezza da permettere l inserimento di almeno 2/3 costole dei tubi per parte, in modo da assicurare la coassialità delle tubazioni) per saldatura testa a testa (sigilla il tubo ma non offre una rigidità geometrica paragonabile a quella del manicotto) Posa in opera: Posa in trincea e sotto terrapieno La larghezza minima da assegnare alla trincea è quella determinata dal valore del diametro D della tubazione aumentato di 20 cm da ciascun lato della tubazione stessa. L altezza massima del ricoprimento deve essere di 6 m per tubazioni posate in trincea e di 4 m per tubazioni posate sotto terrapieno. Lo scavo della trincea deve essere effettuato con mezzi idonei, adottando tutti i provvedimenti necessari per il sostegno delle pareti onde evitarne il franamento. Il materiale da scavo deve essere accumulato lungo la trincea ad una distanza sufficiente per consentire lungo la trincea stessa il passaggio del personale addetto ai lavori. La natura del terreno in cui la tubazione trova il suo appoggio deve avere resistenza uniforme e tale da escludere ogni possibilità di cedimenti differenziali da un punto all altro della tubazione. Al fondo della trincea si sovrappone un letto di posa sabbioso così da avere la superficie di appoggio della tubazione perfettamente piana. Lo spessore del letto di appoggio deve essere di almeno 10+D/10 cm. Il materiale deve essere costituito da in prevalenza da granuli aventi diametro 0.10 mm e deve contenere meno del 12% di fino (<0.08 mm); deve essere costipato con attrezzi adatti prima della posa della tubazione. Il costipamento del riempimento che avvolge il tubo deve essere uniforme e raggiungere il 90% del valore ottimale con la prova di penetrazione di Proctor modificata. Il riempimento della restante altezza della trincea fino al piano campagna può essere effettuato con lo stesso materiale di scavo, spurgato di elementi superiori a 100 mm e di residui animali e vegetali. Deve essere effettuato a strati successivi dello spessore massimo di 30 cm, che debbono essere costipati almeno fino ad un metro di copertura sul vertice della tubazione. Il riempimento della trincea, almeno per i primi 50 cm, deve essere eseguito nelle medesime condizioni di temperatura esterna. Si proceda sempre a zone di m, in una sola direzione e in salita. 48

49 12. PREFABBRICATI IN MATERIE PLASTICHE E RESINE 12.1 SERBATOIO STOCCAGGIO ACIDO PERACETICO Serbatoio cilindrico verticale chiuso a fondo piatto e cielo bombato, realizzato in vetroresina antiacida, completo di sfiato superiore PVC, porta inferiore ovale di ispezione apertura interna, e n 2 tronchetti flangiati in vetroresina per il collegamento alle pompe dosatrici. Caratteristiche: Volume 1000 litri Diametro 900 mm Altezza 1700 mm Fondo piatto Boccaporto d. 400 con coperchio in vetroresina Tronchetto flangiato carico DN40 PN10 Tronchetto flangiato scarico DN40 PN10 Anello di ancoraggio Materiali: Serbatoio vetroresina con liner in resina bisfenolica PRFV Posa in opera: Il serbatoio deve essere sollevato con apposito sistema di sollevamento (verificare portata massima del mezzo in corrispondenza del peso del serbatoio) dal mezzo di trasporto (controllare che il veicolo di trasporto sia arrestato e bloccato). Il serbatoio deve essere opportunamente fissato a terra. Squadra tipo: 1 operai comuni 1 operaio specializzato Tempi di posa standard: 2 giornate lavorative Norme di sicurezza da seguire in fase di istallazione: Per prevenire il rischio di incidenti in fase di istallazione devono essere seguite le seguenti norme di sicurezza: Non lavorare mai soli; Osservare le misure igieniche; Assicurarsi che l attrezzatura di sollevamento sia in buone condizioni; Provvedere ad uno sbarramento attorno all area di lavoro; Usare casco, occhiali di sicurezza e scarpe di protezione; Tenere a portata di mano una cassetta di pronto soccorso. Manutenzione periodiche Controllo visivo dello stato dei materiali e verifica del corretto funzionamento delle varie parti del serbatoio. Controllo di tenuta del serbatoio. Lavaggio: in caso di residuo fisso sul fondo. Norme di sicurezza In caso di intervento sul serbatoio devono essere rispettate le seguenti prescrizioni: 49

50 Pulire il serbatoio mediante lavaggio prima di effettuare interventi; Usare sempre occhiali antinfortunistici e guanti di gomma; Osservare buone norme di igiene personale; Porre attenzione al rischio infezioni; In caso di contatto di prodotti chimici nocivi o Con gli occhi: sciacquare immediatamente con acqua corrente e mettersi in contatto con il medico competente; o Con la pelle: togliere gli abiti contaminati; lavare a pelle con acqua e sapone e se necessario fari controllare dal medico. Porre attenzione alla movimentazione manuale dei carichi 12.2 POZZETTI SPECIALI FOGNATURE Pozzetto prefabbricato in materie plastiche e resine con la funzione di pozzetto speciale per fognature. Il pozzetto prefabbricato deve essere costituito da: elemento di base con fori di innesto per le tubazioni; anelli di prolunga di altezze varie; lastra di copertura carrabile con foro circolare per passo d uomo delle dimensioni utili di cm 60. Il pozzetto deve essere posto in opera su di un letto di cemento Rbk =20 N/mmq, e per migliorare proprietà strutturali, sulla superficie laterale del pozzetto deve essere realizzato uno strato di calcestruzzo Rbk =20 N/mmq. L elemento di prolunga da montare sulla parte superiore del pozzetto può essere in plastica o in calcestruzzo. Nel caso vengano montati anelli in cls deve essere realizzato un anello di fondazioni sempre in cls a sostegno della prolunga all altezza del raccordo pozzetto anello di prolunga. I gradini per scala di accesso saranno prescritti per pozzetti di altezza libera interna > a 1000 mm, saranno posti negli appositi fori ad interasse verticale di 250 mm. 50

51 13. CARPENTERIA METALLICA 13.1 FERRO TONDO LAVORATO PER CALCESTRUZZO L acciaio da cemento armato ordinario comprende: - barre d acciaio tipo B450C (6 mm Ø 40 mm), rotoli tipo B450C (6 mm Ø 16 mm); - prodotti raddrizzati ottenuti da rotoli con diametri 16mm per il tipo B450C; - reti elettrosaldate (6 mm Ø 12 mm) tipo B450C; - tralicci elettrosaldati (6 mm Ø 12 mm) tipo B450C; Ognuno di questi prodotti deve rispondere alle caratteristiche richieste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, D.M.14/01/2008, che specifica le caratteristiche tecniche che devono essere verificate, i metodi di prova, le condizioni di prova e il sistema per l attestazione di conformità per gli acciai destinati alle costruzioni in cemento armato che ricadono sotto la Direttiva Prodotti CPD (89/106/CE). L acciaio deve essere qualificato all origine, deve portare impresso, come prescritto dalle suddette norme, il marchio indelebile che lo renda costantemente riconoscibile e riconducibile inequivocabilmente allo stabilimento di produzione. Le proprietà meccaniche devono essere in accordo con quanto specificato nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008). Proprietà fy (N/mm 2 ) ft (N/mm 2 ) ft/fy Agt (%) fy/fy,nom Valore caratteristico 450 α 540 α 1,15 β 1,35 β 7,5 β 1,25 β α valore caratteristico con p = 0,95 β valore caratteristico con p = 0,90 Prova di piega e raddrizzamento In accordo con quanto specificato nel D.M. 14/01/2008, è richiesto il rispetto dei limiti seguenti. Diametro nominale (d) mm Diametro massimo del mandrino Ø < 12 4d 12 Ø 16 5d 16 < Ø 25 8 d 25 < Ø d Aderenza e geometria superficiale I prodotti devono avere una superficie nervata in accordo con il D.M. 14/01/2008. L indice di aderenza Ir deve essere misurato in accordo a quanto riportato nel paragrafo del D.M. 14/01/2008. I prodotti devono aver superato le prove di Beam Test effettuate presso un Laboratorio Ufficiale (Legge 1086). Diametro nominale (mm) Ir 5 Ø < Ø

52 8 < Ø Ø > Controllo della documentazione In cantiere è ammessa esclusivamente la fornitura e l impiego di acciai B450C saldabili e ad aderenza migliorata, qualificati secondo le procedure indicate nel D.M. 14/01/2008 al punto e controllati con le modalità riportate nei punti e del citato decreto. Tutte le forniture di acciaio devono essere accompagnate dell Attestato di Qualificazione rilasciato dal Consiglio Superiore dei LL.PP. - Servizio Tecnico Centrale. Per i prodotti provenienti dai Centri di trasformazione è necessaria la documentazione che assicuri che le lavorazioni effettuate non hanno alterato le caratteristiche meccaniche e geometriche dei prodotti previste dal D.M. 14/01/2008. Le forniture effettuate da un commerciante o da un trasformatore intermedio dovranno essere accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal produttore e completati con il riferimento al documento di trasporto del commerciante o trasformatore intermedio. In quest ultimo caso per gli elementi presaldati, presagomati o preassemblati in aggiunta agli Attestati di Qualificazione dovranno essere consegnati i certificati delle prove fatte eseguire dal Direttore del Centro di Trasformazione. Tutti i prodotti forniti in cantiere dopo l intervento di un trasformatore intermedio devono essere dotati di una specifica marcatura che identifichi in modo inequivocabile il centro di trasformazione stesso, in aggiunta alla marcatura del prodotto di origine. Il Direttore dei Lavori prima della messa in opera è tenuto a verificare quanto sopra indicato; in particolare dovrà provvedere a verificare la rispondenza tra la marcatura riportata sull acciaio con quella riportata sui certificati consegnati. La mancata marcatura, la non corrispondenza a quanto depositato o la sua il leggibilità, anche parziale, rendono il prodotto non impiegabile e pertanto le forniture dovranno essere rifiutate. Le barre di ferro lavorato dovranno essere conformi, in numero, dimensioni, lunghezze, sovrapposizioni, piegature alle indicazioni riportate nel progetto strutturale. La posa delle armature deve avvenire in modo tale da rispettare le distanze tra le varie armature e i copriferri richiesti RETE ELETTROSALDATA PER CALCESTRUZZO Gli acciai delle reti e tralicci devono essere saldabili. L interasse delle barre non deve superare 330 mm. Per le reti e tralicci costituiti con acciaio B450C gli elementi di base devono avere diametro compreso tra 6 mm e 16 mm. Per le reti e tralicci costituiti con acciaio B450A gli elementi di base devono avere diametro compreso tra 5 mm e 10 mm. Il rapporto tra i diametri delle barre componenti reti e tralicci deve essere: Ø min / Ø max 0.6. I nodi delle reti devono resistere ad una forza di distacco determinata in accordo con la norma UNI EN ISO :20047 UNI EN ISO :2009 pari al 25% della forza di snervamento della barra, da computarsi per quella di diametro maggiore sulla tensione di snervamento pari a 450 N/mm 2. Tale resistenza della saldatura del nodo, va controllata e certificata dal produttore di reti e di tralicci secondo le procedure di qualificazione. In ogni elemento le singole armature componenti devono avere le stesse caratteristiche. Ogni pannello o traliccio deve essere dotato di apposita marchiatura che identifichi il produttore della rete o del traliccio stesso. 52

53 I fogli di rete elettrosaldata devono essere conformi, in numero, dimensioni, sovrapposizioni, alle indicazioni riportate nel progetto strutturale. La posa deve avvenire in modo tale da rispettare le distanze tra le varie armature e i copriferri richiesti RECINZIONE REALIZZATA CON RETE IN ACCIAIO ZINCATO Recinzione metallica realizzata con reti metalliche zincate a maglie romboidali fissate con fili di ferro zincato su idonei sostegni verticali metallici su cordoli o plinti di fondazione realizzati in calcestruzzo con adeguata armatura. L altezza dei supporti verticali metallici deve essere di m 2 fuori terra e l interasse tra i supporti stessi deve essere non inferiore ai m 3 ca.; in corrispondenza dei vari angoli della recinzione, con conseguenti cambiamenti di direzione e, in ogni caso, ogni 15 m ca. di andamento rettilineo, dovranno essere posti in opera dei rinforzi diagonali (costituiti sempre da paletti metallici) da fissare ai due lati del supporto metallico interessato CANCELLO IN ACCIAIO ZINCATO Cancello in acciaio zincato per passaggio automezzi, a disegno semplice realizzato con profilati normali (quadri, tondi, piatti, angolari) completo di montanti, serratura, maniglie, guide, ruote ed ogni altra ferramenta di fissaggio, apertura e chiusura. Il cancello deve essere installato su piantane, sostenute e fissate da idonei zoccoli di fondazione in cls, opportunamente armati. Deve essere adeguatamente collegato ai lati con la recinzione in acciaio zincato. Cancello in acciaio zincato pedonale ad una anta a disegno semplice, realizzato con profilati normali (quadri, tondi, piatti, angolari) completo di montanti, serratura, maniglie, guide, ruote ed ogni altra ferramenta di fissaggio, apertura e chiusura. Il cancello deve essere installato su piantane, sostenute e fissate da idonei zoccoli di fondazione in cls, opportunamente armati. Deve essere adeguatamente collegato ai lati con la recinzione in acciaio zincato GRIGLIATO TIPO KELLER Grigliato elettroforgiato tipo Keller per realizzazione piani di lavoro e passaggio sulle vasche, in modo da consentire visibilità verso il basso e permeabilità all aria e alla luce per la vasca. Il grigliato deve essere montato anche per la realizzazione dei gradini delle scale di accesso alle passerelle delle vasche. Il grigliato deve essere fornito in pannelli formati da un piano portante, un collegamento ed un bordo di appoggio, per poter essere fissati alla passerella o alle vasche. Devono essere forniti in pannelli di dimensioni indicative 6mx 1 m, con piano dentellato antisdrucciolo. Il montaggio del grigliato deve avvenire scegliendo tra il sistema di collegamento più idoneo al tipo di installazione. 53

54 13.6 SCALE IN ACCIAIO AISI 304 Scale in acciaio AISI 304 lineari e a chiocciola, realizzate per l accesso alle passerelle e ai vani in elevazione. Devono essere realizzate in acciaio AISI 304 in buono stato, con battuta del piede antisdrucciolo, alzata e pedata adeguate, devono essere accessoriate con parapetto per tutto il loro sviluppo PARAPETTI IN ACCIAIO AISI 304 Parapetti in acciaio AISI 304 atti ad impedire la caduta di persone da passerelle, scale e strutture in elevazione. Il parapetto deve soddisfare le seguenti condizioni: essere costruito in acciaio AISI 304 in buono stato di conservazione; avere un altezza utile di almeno 1 m; essere costituito da almeno due correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra quello superiore e il pavimento; essere costruito e fissato in modo da poter resistere, nell insieme e in ogni sua parte, al massimo sforzo cui può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione; avere una fascia continua poggiante sul piano di calpestio alta almeno 15 cm (arresto al piede). È considerata equivalente ai parapetti definiti ai commi precedenti, qualsiasi protezione, quale muro, balaustra, ringhiera e simili, realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti, non inferiori a quelle prestate dai parapetti stessi STAFFE DI ANCORAGGIO DELLE TUBAZIONI IN ACCIAIO AISI 304 Staffe di ancoraggio delle tubazioni. Devono essere realizzate a sezione piatta, in acciaio AISI 304, disposte alle distanze indicate nel progetto o dalla Direzione lavori e secondo quanto prescritto dalla ditta produttrice delle tubazioni mediante opportuni tasselli chimici o meccanici annegati nel calcestruzzo o con analogo sistema che consenta in ogni momento lo smontaggio della condotta CHIUSINI, CADITOIE, GRIGLIA PER CANALETTE IN GHISA I chiusini e le caditoie devono essere realizzati in ghisa di buona qualità e resistenza meccanica, esenta da impurità, scorie, vuoti difetti di fusione, etc. Queste caratteristiche devono essere ottenute mediante l uso di leghe contenenti un adeguata percentuale di ghisa vergine. Le superficie degli elementi devono essere sabbiate e comunque prive di scorie e residui carboniosi. La tolleranza massima ammessa rispetto alle misure prescritte è di 5 m. I coperchi e le griglie devono avere una superficie di appoggio ai relativi telai tale da non consentire oscillazioni e da non causare rotture degli elementi. I chiusini per pozzetti di ispezione su strade carrabili dovranno rispettare le norme UNI EN 124, avere un carico di rottura pari a 400KN e caratteristiche corrispondenti a quelle della classe D400. Le caditoie devono essere di classe C250. Gli elementi devono essere muniti degli elementi in rilievo necessari per una buona aderenza. 54

55 Le griglie per canalette a barre dritte devono essere realizzate in ghisa sferoidale GS di buona qualità e resistenza meccanica, esenta da impurità, scorie, vuoti difetti di fusione, etc.. Queste caratteristiche devono essere ottenute mediante l uso di leghe contenenti un adeguata percentuale di ghisa vergine. Le superficie degli elementi devono essere sabbiate e comunque prive di scorie e residui carboniosi. Le griglie devono avere una superficie di appoggio ai relativi telai tale da non consentire oscillazioni e da non causare rotture degli elementi. Le griglie su strade carrabili dovranno avere un carico di rottura pari a 400KN e caratteristiche corrispondenti a quelle della classe D. Gli elementi devono essere muniti degli elementi in rilievo necessari per una buona aderenza. Vernice protettiva idrosolubile di colore nero, non tossica e non inquinante. Secondo la UNI EN 124 (come riferimento alla presente norma) ciascun elemento deve riportare la classe corrispondente (per esempio D 400) o le classi corrispondenti per i quadri utilizzati per più classi (per esempio D E 600), il nome e/o il marchio di identificazione del fabbricante e il luogo di fabbricazione che può essere in codice, il marchio di un ente di certificazione e possono riportare: marcature aggiuntive relative all'applicazione o al proprietario, l'identificazione del prodotto (nome e/o numero di catalogo) Le marcature di cui sopra devono essere riportate in maniera chiara e durevole e devono, dove possibile, essere visibili quando l'unità è installata. La messa in opera degli elementi in ghisa deve essere eseguita su di uno strato di malta cementizia dello spessore minimo di 2 cm che assicuri un appoggio uniforme di tutta la superficie di base del telaio. Nel caso in cui ciò non sia possibile si deve realizzare un nuovo piano di appoggio mediante un nuovo getto, in muratura in mattoni pieni due teste, legata in malte cementizia ed intonacata GRIGLIA MECCANICA SUB-VERTICALE A BARRE Griglia meccanica sub-verticale a barre con pulizia a pettine, da installarsi in canale per la grigliatura di acque di scarico, come da descrizione seguente. Telaio strutturale in lamiera d acciaio pressopiegata a freddo sp. 4 mm con guide per catene, rinforzato con robusti profilati di acciaio elettrosaldati. La macchina è dotata di due pettini pulitori con denti in acciaio, posti in movimento da due giri di catenaria del tipo a rulli con perni pieni con passo 50 e rullo 31. I pettini pulitori in lamiera d acciaio sono dotati di denti sp. 5 mm che intersecano la griglia a barre d acciaio di spessore 8 mm con apposita curvatura di raccordo immersa nel flusso di acqua da filtrare. Albero superiore completo di corone dentate per comando catene. N. 2 supporti per albero con cuscinetti lubrificati a vita e tendicatena. Motoriduttore Bonfiglioli a bagno d'olio del tipo combinato a vite senza fine completo di limitatore di coppia elettromeccanico asservito a microinterruttore contro gli eventuali sovraccarichi del tipo pendolare. Motore elettrico trifase 230/400 Volt, 50 Hz, isolamento classe F, 4 poli, protezione IP 55. Dispositivo a bilanciere per scarico del materiale grigliato. Tramoggia per il convogliamento del materiale in cassonetto tipo RSU Carteratura anteriore di protezione realizzata in lamiera d acciaio inox AISI 304. La macchina è fornita completamente assemblata, pronta per essere installata mediante apposite orecchie di sollevamento, senza bisogno di adottare particolari accorgimenti sull opera civile. Il fissaggio all opera civile stessa si realizza mediante apposite staffe 55

56 ancorate con tasselli ad espansione; tutte le parti rotanti che necessitano di manutenzione e lubrificazione sono poste fuori acqua. Dati caratteristici: Quantità: n 1 Portata: m³/h 150 Larghezza canale: mm 400 Altezza canale: mm 1300 Altezza di scarico: mm 2800 dal fondo del canale Altezza totale griglia: mm 4300 Altezza zona filtrante: mm 1000 Luce di filtrazione: 15 mm N di pettini pulitori: 2 Potenza installata: kw 0,55 Inclinazione griglia: 15 gradi Modalità di funzionamento: Questo tipo di macchina viene installato nel canale di grigliatura prima della grigliatura fine. Serve per la separazione dei solidi dai liquami in ingresso al depuratore. Deve essere installato in canale di cemento armato. I solidi raccolti sono rimossi attraverso pettine pulitore. Installazione: La griglia deve essere installata in un canale in cemento armato di dimensioni adeguate e vincolata in modo da avere la corretta inclinazione seguendo la corretta metodologia di installazione descritta nel manuale. La posa avverrà con l ausilio di un autocarro. Squadra tipo: 2 operai comuni 1 operaio specializzato Tempi di posa standard: 1/2 giornata lavorativa Manutenzione La manutenzione della macchina deve essere effettuata solo da personale autorizzato, esperto ed addestrato. Devono essere controllati la bulloneria e stato del metallo. Una manutenzione regolare deve garantire la pulizia della griglia FILTROCOCLEA Filtrococlea costituita principalmente da una coclea a spirale rotante, comandata da un motoriduttore ad assi paralleli, posta all interno del filtro che provvede alla pulizia tramite delle spazzole in materiale plastico ad usura ridotta ed a una barra di lavaggio dotata di una serie di ugelli spruzzatori che liberano i fori dalle impurità evitando accumuli di materiale ed intasamenti. Durante la fase di trasporto attraverso l'elica della coclea nel tubo trasportatore avviene una fase di lavaggio del residuo di vagliatura che viene così liberato dalle sostante organiche in esso contenute. Nell ultimo stadio della macchina, il residuo viene compresso e disidratato nella relativa zone di compattazione e trasportato alla bocca di scarico; la zona di compattazione è dotata di dispositivo di lavaggio. Dati caratteristici: Quantità: n.2 ( di riserva nel canale di bypass ) 56

57 Larghezza del canale: mm 400 Altezza del canale: mm 1300 Portata Q: m3/h 120 Luce di filtrazione grigliatura: mm 3 Inclinazione della filtrococlea: 35 Altezza di scarico: mm 1500 dal bordo canale Diametro del filtro: mm 300 Diametro coclea: mm 220 Numero di giri coclea: 10 min-1 Potenza motore: kw 0,75 Tensione: 220/380V - 50 Hz 4 poli- trifase Protezione motori: IP 55 classe F Esecuzione: Materiali: acciaio inox AISI 304 Materiale spirale: acciaio al carbonio ST 52 Trattamento di finitura: decapaggio e micropallinatura Movimentazione: La movimentazione di tutto il sistema di filtraggio e trasporto deve avvenire attraverso una singola coclea costruita in acciaio bonificato di grosso spessore. La coclea deve essere collegata nel suo estremo superiore direttamente ad un motoriduttore ad assi ortogonali del tipo a vite senza fine. La coclea, girando sul suo asse per azione del motoriduttore, genera i processi di pulizia della parte filtrante, trasporto e compattazione del grigliato. La coclea deve essere appoggiata su piatti di strisciamento ricambiabili in materiale antiusura. Parte Elettrica Il motore elettrico deve essere del tipo ad induzione eurotensione trifase 230/400-50Hz, 260/440, 60Hz, 1400rpm, con protezione IP55, B5. Il quadro elettrico della macchina di tipo A deve essere completo di protezione e comando automatico su differenziale di livello del liquame, standard IP65, e fissato al pavimento mediante colonnina in acciaio inox AISI 304. Sistema di lavaggio della parte filtrante in acciaio inox AISI 304; parte filtrante a barrette trapezioidali da 0,25 a 2 mm. Cassetta di comando ON/OFF con salvamotore Posa in opera: Scarico e posizionamento Lo scarico ed il posizionamento della macchina devono essere effettuati con mezzi appropriati al peso e alla dimensione della macchina stessa. Sollevare e movimentare sempre la macchina utilizzando i golfari posizionati sulla macchina medesima. Collegarsi ai golfari con ganci dotati di dispositivo di chiusura in sicurezza. E proibito usare ganci, anelli aperti o altri sistemi di sollevamento che non garantiscano la sicurezza nelle operazioni di sollevamento. Installazione Predisporre l area di installazione con un piano in cemento adatto alle dimensioni e al peso della macchina. Mettere la macchina all interno del canale alla corretta inclinazione. Posizionare la parte inferiore del supporto B sotto la macchina. Fissare 57

58 la parte inferiore B alla parte superiore del supporto A utilizzando la vite. Se necessario, regolare l altezza del supporto. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della filtrococlea. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra: il conduttore di terra dovrà essere ca. 50 mm più lungo dei conduttori di fase. Prima dell avviamento (dopo aver letto attentamente il manuale di uso e manutenzione) deve essere controllato: il posizionamento e il fissaggio della macchina; le connessioni idrauliche; i collegamenti elettrici e la scatola morsettiera (deve essere perfettamente sigillata); che tutti i coperchi siano chiusi e bloccati; che il senso di rotazione della coclea sia come indicato dalla freccia adesiva fissata sulla macchina; che tutti i dispositivi di sicurezza al carico ed allo scarico siano presenti; che tutti i cartelli di avviso ed allarme siano presenti sulla macchina; che non siano presenti elementi e/o situazioni che possano fare pensare ad un difetto di funzionamento (vibrazioni, elevato livello di rumorosità, rotazione irregolare, ecc ) La procedura di avviamento deve essere effettuata ogni volta che la macchina e rimasta ferma per un lungo periodo di tempo (oltre una settimana). La posa avverrà con l ausilio di un autogru. Squadra tipo: 2 operai comuni 1 operaio specializzato Tempi di posa standard: 3 giornate lavorative Manutenzione periodiche Prima di procedere con qualsiasi manutenzione, arrestare la macchina e scollegare le utenze elettriche. In caso di particolari condizioni pericolose, insieme al tecnico incaricato della manutenzione deve essere presente una seconda persona. La manutenzione della macchina deve essere effettuata solo da personale autorizzato, esperto ed addestrato. Prima di procedere con la manutenzione, informare il restante personale incaricato nel lavoro. Non effettuare alcuna manutenzione, quando la macchina e in servizio. Ogni volta, prima di effettuare il nuovo avviamento della macchina, assicurarsi che tutte le protezioni di sicurezza siano operative; che tutti gli attrezzi siano stati rimossi; che altro personale non stia lavorando sulla macchina. Allo scopo di garantire la piena efficienza della macchina, devono essere utilizzati solo ricambi originali. Controlli da effettuarsi dopo le prime 10 ore di lavoro: Controlli periodici: DESCRIZIONE Controllo della bulloneria di fissaggio dei piatti antiusura Controllo di tutta la restante bulloneria Motore elettrico: Livello di rumorosità e temperatura. Riduttore: Livello di rumorosità e temperatura. Controllo dell efficienza dei dispositivi di lavaggio 58

59 DESCRIZIONE Spazzole di pulizia (vaglio filtrante) Efficienza del vaglio filtrante Efficienza dei sistemi di lavaggio Controllo della bulloneria di fissaggio dei piatti antiusura Zona di compattazione Bocca di scarico dei grigliati Tubo di ritorno del liquido (dalla compattazione) Riduttore Motore elettrico PERIODICITA 100 ore 100 ore Settimanalmente 100 ore Giornalmente Giornalmente Giornalmente Mensilmente Mensilmente Manutenzione straordinaria sostituzione delle spazzole di pulizia sostituzione del vaglio filtrante sostituzione delle bandelle laterali sostituzione dei piatti antiusura nel cono sostituzione dei piatti antiusura nel tubo lubrificazione del riduttore PONTE RASCHIATORE A TRAZIONE PERIFERICA (SEDIM. SECONDARIO) N 2 carroponti a trazione periferica per il comparto di sedimentazione secondaria. Dimensioni sedimentatore: Diametro interno 6.5 m Altezza d acqua (zona cilindrica) 3.5 m Velocità periferica 1.0 m/min Potenza istallata 0.18 kw Modalità di funzionamento Il ponte a trazione periferica viene montato su di un sedimentatore cilindrico a flusso ascensionale con base formata da un cono rovesciato. La miscela d'acqua e fanghi viene alimentata attraverso la colonna centrale della vasca ed entra in un apposito cilindro centrale di diffusione. I solidi sedimentabili, per gravità, tendono a sedimentare sul fondo dove, mediante apposite raschie poste su di una travata ancorata al centro del sedimentatore e con trazione periferica, vengono inviati nella parte centrale del cono ed estratti mediante pompe. L'acqua che si separa nella parte alta tracima da un apposito profilo posto nella parte periferica del sedimentatore. Gli eventuali materiali flottanti vengono trattenuti da una apposita lama posta all'interno del profilo dove tracima l'acqua e convogliati tramite una lama. Componenti: 59

60 Travata con carico accidentale 250 kg/mq.; freccia 1/500 luce, in tubolare di acciaio al carbonio, completa di piano di camminamento in grigliato zincato, ringhiera in tubolare con corrimano secondo le norme di sicurezza il tutto in acciaio al carbonio zincato a caldo. Cilindro centrale diffusore in acciaio zincato, ancorato alla passerella. Carrello motrice e folle con inclinazione regolabile realizzato in tubolare di acciaio al carbonio zincato a caldo, ruote di corsa in ghisa con bordo in poliuretano e cuscinetti di rotolamento lubrificati a vita. Raschie di fondo costituite da lame regolabili a spirale logaritmica, con ruote di scorrimento in nylon e supporto in acciaio inox 304. La raschiante e` collegata al ponte tramite tubolari in acciaio al carbonio zincato a caldo con snodi regolabili in tutte le direzioni. Pattini raschianti in gomma neoprene sostituibili. Alimentazione elettrica costituita da un collettore rotante centrale a 6 poli, protetto da apposita calotta in materiale plastico e tettoia anti pioggia. Cuscinetto di base a sfere per l'appoggio centrale. Motoriduttore combinato epicicloidale+coassiale accoppiato direttamente ad una delle ruote del carrello; motore elettrico trifase 230/400 V 50 Hz protezione IP 55, classe di isolamento F. Profilo Thomson, paraschiuma e scum-box completi di staffe di supporto tutto in acciaio inox 304. Quadro elettrico di comando e protezione. Posa in opera: Installazione: Individuato il peso del modello da trasportare assicurarsi che: Il mezzo di sollevamento sia omologato per una portata superiore al peso da sollevare il manovratore sia in possesso delle autorizzazioni previste dalla legge vigente nel Paese di installazione. Per caricare e scaricare la macchina bisogna prima passare apposite cinghie di sollevamento facendo uso di una gru, tenendo presente di distribuire il peso in modo tale che la macchina mantenga sempre la posizione orizzontale. La struttura con cui è costruita la vasca di decantazione, e in particolare le pareti su cui deve poggiare il carroponte, deve essere tale da supportare il peso dell' apparecchiatura. Per effettuare il montaggio dell apparecchiatura è obbligatorio procedere come ampiamente descritto nel MANUALE DI USO E MANUTENZIONE della macchina. Collegamenti elettrici: Per portare l'alimentazione elettrica al motore posizionato su carrello di trascinamento del carroponte, deve essere prevista una presa rotante posizionata sulla ralla centrale. guaina che ricopra il cavo di alimentazione. Protezioni: La travata del carroponte deve essere dotata di un parapetto di sicurezza per impedire a chi si trova sulla passerella di cadere all'interno della vasca. Devono essere messi inoltre dei battipiedi in modo da impedire di scivolare, in modo accidentale, al di sotto del parapetto. Deve essere previsto un sistema che impedisca a persone o cose di trovarsi sulla corsa delle ruote di trascinamento del carroponte durante la normale funzione. 60

61 La posa avverrà con l ausilio di un autogru. Squadra tipo: 2 operai comuni 1 operaio specializzato Tempi di posa standard: 4 giornate lavorative Manutenzione periodiche Prima di effettuare una qualsiasi operazione di manutenzione togliere tensione all'impianto e verificate che questo non possa essere riattivato senza preventivo avviso al personale addetto alla manutenzione. Seguire attentamente il piano di manutenzione descritto nel MANUALE USO E MANUTENZIONE allegato alla macchina ISPESSITORE FANGHI Ispessitore dei fanghi da istallare in vasca cilindrica. Dimensioni ingombro: Diametro interno vasca 3 m Altezza media (zona cilindrica) 2.5 m Velocità periferica 1 m/min Potenza istallata 0.18 kw Modalità di funzionamento L ispessitore viene montato su di un sedimentatore cilindrico a flusso ascensionale con base formata da un tronco cono rovesciato. La miscela d'acqua e fanghi viene alimentata nella vasca e si distribuisce su tutta la superficie. I solidi sedimentabili, per gravità, tendono a sedimentare sul fondo dove, mediante apposite raschie ancorate ai traversi inferiori, vengono raccolti nel pozzetto centrale ed evacuati utilizzando delle pompe o per depressione. I fanghi che si trovano all interno della vasca vengono mescolati con i picchetti e liberati da eventuale ossigeno imprigionato durante i trattamenti precedenti. L' acqua che si separa tracima da una apposita uscita ed espulsa dall ispessitore. Componenti: Motorizzazione realizzata con motoriduttore epicicloidale accoppiato ad un sistema lento ad ingranaggi diritti con lubrificazione in bagno d'olio; motore elettrico trifase 220/380 V. 50 Hz, classe di isolamento F. Dispositivo Dinamometrico con molle a tazza a taratura regolabile e switch di segnalazione intervento Cilindro centrale diffusore in acciaio al carbonio, ancorato alla passerella con viti e tasselli Sistema raschiante a doppio braccio con albero centrale accoppiato, con collegamento flangiato, al gruppo motore e guidato alla base da un centraggio con bussola in polietilene. Bracci portalame e albero in acciaio al carbonio con pattini in gomma neoprene sostituibili e picchetti di ispessimento registrabili. 61

62 Bordo di sfioro a profilo dentato Thomson in acciaio inox AISI 304 con staffe in acciaio al carbonio per l'ancoraggio alla vasca. Trattamenti superficiali: ogni parte in acciaio al carbonio è zincata a caldo. Posa in opera: Installazione: Individuato il peso del modello da trasportare assicurarsi che: Il mezzo di sollevamento sia omologato per una portata superiore al peso da sollevare il manovratore sia in possesso delle autorizzazioni previste dalla legge vigente nel Paese di installazione. Per caricare e scaricare la macchina bisogna prima passare apposite cinghie di sollevamento facendo uso di una gru, tenendo presente di distribuire il peso in modo tale che la macchina mantenga sempre la posizione orizzontale. La struttura con cui è costruita la vasca di ispessimento fanghi, deve essere tale da supportare il peso dell' apparecchiatura. Per effettuare il montaggio dell apparecchiatura è obbligatorio procedere come ampiamente descritto nel MANUALE DI USO E MANUTENZIONE della macchina. Protezioni: Gli ispessitori sono apparecchiature che sono installate all interno di vasche circolari alimentate con acqua proveniente da vari tipi di scarichi (civili-industriali). L unica parte che in qualche modo potrebbe causare danni a persone è la piastra di motorizzazione nella quale sono alloggiati gli ingranaggi di trasmissione. Per ovviare a questo inconveniente deve essere realizzato un carter di protezione che escluda ogni possibile contatto con gli organi di trasmissione. La posa avverrà con l ausilio di un autogru. Squadra tipo: 2 operai comuni 1 operaio specializzato Tempi di posa standard: 2 giornate lavorative Norme di sicurezza da seguire in fase di installazione Per prevenire il rischio di incidenti in fase di installazione devono essere seguite le seguenti norme di sicurezza: Non lavorare mai soli. Usare la cintura di sicurezza e la maschera antigas, attenzione al pericolo di annegamento; Assicurarsi che non ci sia presenza di gas velenosi; Controllare il rischio di esplosioni; Osservare le misure igieniche; Assicurarsi che l attrezzatura di sollevamento sia in buone condizioni; Provvedere ad uno sbarramento attorno all area di lavoro; Usare casco, occhiali di sicurezza e scarpe di protezione; Tenere a portata di mano una cassetta di pronto soccorso. Fare attenzione alla movimentazione dei carichi mediante gru; Fare attenzione alla movimentazione manuale dei carichi Manutenzione periodiche Prima di effettuare una qualsiasi operazione di manutenzione togliere tensione all'impianto e verificate che questo non possa essere riattivato senza preventivo avviso al personale addetto alla manutenzione. Seguire attentamente il piano di manutenzione descritto nel MANUALE USO E 62

63 MANUTENZIONE allegato alla macchina. Norme di sicurezza in fase di manutenzione In caso di intervento sull ispessitore devono essere rispettate le seguenti prescrizioni: Controllare che l alimentazione elettrica dell ispessitore sia disinserita e che non possa riavviarsi, neppure accidentalmente prima di iniziare lavorare sullo stesso; Controllare attentamente che tutta la bulloneria che costituisce in qualche modo una giunzione sia fissata saldamente Pulire l ispessitore prima di effettuare interventi; Risciacquare i diversi componenti con acqua dopo averli smontati; Usare sempre occhiali antinfortunistici e guanti di gomma; Osservare buone norme di igiene personale; Porre attenzione al rischio infezioni; In caso di contatto di prodotti chimici nocivi o Con gli occhi : sciacquare immediatamente con acqua corrente e mettersi in contatto con il medico competente; o Con la pelle: togliere gli abiti contaminati; lavare a pelle con acqua e sapone e se necessario fari controllare dal medico RIMORCHIO DA TRASPORTO E CASSONETTI PER FANGHI DISIDRATATI Cassonetto in acciaio zincato a caldo e verniciato. Movimentazione su quattro ruote pivottanti. Dispositivo manuale con serratura per blocco ruote. Bocchettone per lo scarico dei liquami posto sul fondo del cassonetto munito di tappo, per facilitare la pulizia del cassonetto. Coperchio ad apertura manuale basculante, bilanciato con molle registrabili in acciaio, dotato di fermi intermedi e guarnizioni salvamani in gomma. Nervature di rinforzo della scocca. Agganci di sollevamento equipaggiati secondo richiesta (es. tipo DIN, tipo Bologna) facile manovrabilità per gli operatori grazie alle maniglie poste ai lati. Segnaletica angolare colorata applicata sui lati del cassonetto per una maggiore visibilità dello stesso e posta secondo le norme del codice della strada. Utilizzabile per la raccolta del materiale grigliato, o per il fango disidratato. Rimorchio trasporto merci su ruote, in acciaio zincato; apertura superiore. Altezza massima da terra pari a 2 metri PARATOIA MANUALE Paratoia di regolazione e ripartizione del flusso, di tipo piano a strisciamento, con tenuta su 3 o 4 lati, necessaria per regolare e fermare il flusso di liquame all'interno di un canale, o per disconnettere due vasche adiacenti (tenuta 4 lati) L azionamento della paratoia si attuerà girando il volantino, posto sulla parte alta della paratoia, a destra o a sinistra, in modo da alzare o abbassare lo scudo della paratoia variando così l'apertura e la chiusura del canale. Dimensioni: Larghezza mm Altezza paratoia mm Altezza totale (senza volantino) variabile 63

64 Altezza totale (compreso volantino) variabile Materiali: Telaio lamiera presso-piegata in acciaio al carbonio zincato a caldo Scudo lamiera presso-piegata in acciaio al carbonio zincato a caldo Vite di scorrimento TPN in acciaio inox AISI 304 tipo saliente Chiocciole di scorrimento TPN in bronzo incorporato sul volantino Guide laterali in polietilene Volantino materiale plastico caricato a vetro Attuatore elettrico a norme CE Posa in opera: Installazione Il piano di appoggio dell apparecchiatura dovrà essere tale da supportare il peso della macchina. Per effettuare il montaggio dell apparecchiatura è obbligatorio procedere come descritto nel MANUALE DI USO E MANUTENZIONE della macchina. Di seguito si riportano i principali accorgimenti nella fase di montaggio: Prima di inserire la paratoia nel canale controllare accuratamente che le pareti siano parallele e perpendicolari al pavimento del canale. Inserita la paratoia nel canale e posta correttamente, fissare il telaio al muro del canale tramite appositi tasselli. Dopo avere fissato saldamente i tasselli se si creasse della luce tra la struttura della paratoia e le pareti del canale usare del silicone fino a riempire la luce creatasi. La posa avverrà con l ausilio di un mezzo di sollevamento omologato per una portata superiore al peso da sollevare. Squadra tipo: 2 operai comuni Tempi di posa standard: 1 giornata lavorativa Manutenzione periodiche Controllo visivo dello stato dei materiali e verifica del corretto funzionamento delle varie parti della paratoia ALTRI ELEMENTI METALLICI Elementi metallici non classificabili nella specifiche precedenti (es. rame, leghe metalliche, ecc ). Utilizzate per varie applicazioni (es. stramazzi tarati, ecc ). Nella fase di posa di tali elementi, porre attenzione alla possibilità di tagli con lame (utilizzare pertanto tutte le precauzioni, come guanti, occhiali protettivi, indumenti idonei. 64

65 14. POMPE 14.1 ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (SOLLEVAMENTO DRENAGGI) Caratteristiche generali Pompa centrifuga, con girante non intasabile adatta al sollevamento di liquami con elevate concentrazioni di solidi sospesi o fibre lunghe, da istallare nel pozzetto di sollevamento drenaggi. Installazione semifissa in immersione con piede di accoppiamento automatico e tubi guida. Dati di progetto: N pompe 2 Portata unitaria ~ 5,5 mc/h (1.5 l/sec) Prevalenza 7.00 m Solidi sospesi ipotizzati 700 mg/l Potenza nominale 0.9 kw Caratteristiche girante Non intasabile, adatta al sollevamento di liquame con alte concentrazioni di solidi sospesi Installazione semifissa in immersione con piede accoppiamento automatico e tubi guida Materiali: Fusioni principali ghisa GG 25 Girante ghisa GG 25 Tenuta meccanica superiore SIC Tenuta meccanica inferiore SIC Finitura esterna standard Accessori: Piede di accoppiamento automatico da fissare sul fondo vasca, completo di tasselli di fissaggio e portaguide. Catena per il sollevamento in acciaio zincato m. 6 Cavo elettrico sommergibile lunghezza m. 10, di sezione 4x2,5+2x1,5 mm² Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con la pompa in posizione verticale o orizzontale, in modo che non possa rotolare o cadere. La pompa deve essere sollevata servendosi dell apposita maniglia e mai utilizzando il cavo elettrico o il tubo di mandata. Se la pompa non viene usata per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, deve essere ruotata a mano l elica di tanto in tanto (ogni 2 mesi) per evitare che le tenute si incollino. Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Se la pompa viene estratta dall acqua a temperatura ambiente sotto zero, vi è 65

66 il pericolo che la girante possa essere bloccata dal gelo. Per evitare questo problema la pompa deve essere fatta funzionare per un breve periodo fuori dall acqua per svuotarla. Installazione Per sollevare la pompa è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso della pompa e deve avere un fissaggio sicuro. La distanza minima tra il gancio di sollevamento ed il pavimento deve essere sufficiente per poter estrarre la pompa dal pozzo. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o usura. L estremità del cavo non deve essere sommersa e i terminali devono essere fissati attentamente sopra il livello massimo del liquido. La vasca di posizionamento della pompa deve essere pulita dall eventuale presenza di detriti o corpi solidi grossolani, prima della sua messa in funzione. Il livello minimo d arresto deve essere stabilito sulla base delle dimensioni minime di ingombro. Deve essere assolutamente evitato che la pompa possa lavorare a secco. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. L apparecchiatura di comando non deve essere installata in nessun caso nel pozzo di raccolta. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra: il conduttore di terra dovrà essere ca. 50 mm più lungo dei conduttori di fase. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, il livello dell olio nel serbatoio, che la girante possa essere fatta girare liberamente a mano, che funzionino i dispositivi di controllo, il senso di rotazione della girante. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni montaggio attrezzatura. Norme di sicurezza da seguire in fase di installazione Per prevenire il rischio di incidenti in fase di installazione devono essere seguite le seguenti norme di sicurezza: Non lavorare mai soli. Usare la cintura di sicurezza e la maschera antigas, attenzione al pericolo di annegamento; Assicurarsi che non ci sia presenza di gas velenosi; Controllare il rischio di esplosioni; Osservare le misure igieniche; Assicurarsi che l attrezzatura di sollevamento sia in buone condizioni; Provvedere ad uno sbarramento attorno all area di lavoro; Usare casco, occhiali di sicurezza e scarpe di protezione; 66

67 Tenere a portata di mano una cassetta di pronto soccorso. Manutenzioni periodiche Ispezione e intervalli di manutenzione: La pompa deve essere ispezionata almeno una volta all anno, più frequentemente in caso di funzionamento in condizioni particolarmente gravose. In condizioni normali di funzionamento, si deve far revisionare la pompa in officina almeno ogni tre anni per le pompe ad installazione fissa, ogni anno per le pompe portatili. Se sono state sostituite le tenute deve essere effettuato il comando dell olio dopo la prima settimana di esercizio. Devono essere verificate periodicamente la maniglia e la catena di sollevamento. L ispezione comporta il controllo dei seguenti punti: o sostituzione di tutti i componenti usurati; o il regolare serraggio delle viti; o la quantità e la condizione dell olio; o l entrata cavo ed il cavo; o il quadro di comando; o l impianto di rivelazioni anomalie; o le attrezzature di sollevamento o L area attorno alle tenute; o Controllo e sostituzione della girante; o Cambio olio. Norme di sicurezza in fase di manutenzione In caso di intervento sulla pompa devono essere rispettate le seguenti prescrizioni: Controllare che l alimentazione elettrica della pompa sia disinserita e che la pompa non possa riavviarsi, neppure accidentalmente prima di iniziare lavorare sullo stesso; Assicurarsi che la pompa non possa rotolare o cadere ferendo persone o recando danni a cose. Pulire la pompa prima di effettuare interventi; Risciacquare i diversi componenti con acqua dopo averli smontati; Tenere uno straccio intorno alla vite del serbatoio olio quando viene svitata; Usare sempre occhiali antinfortunistici e guanti di gomma; Osservare buone norme di igiene personale; Porre attenzione al rischio infezioni; In caso di contatto di prodotti chimici nocivi o Con gli occhi : sciacquare immediatamente con acqua corrente e mettersi in contatto con il medico competente; o Con la pelle: togliere gli abiti contaminati; lavare a pelle con acqua e sapone e se necessario fari controllare dal medico ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (SOLLEVAMENTO LIQUAMI) Caratteristiche generali Pompa centrifuga, con girante non intasabile a vortice con passaggio libero sferico da istallare nell apposito pozzetto di sollevamento liquami. Installazione semifissa in immersione con piede di accoppiamento automatico e tubi guida. 67

68 Dati di progetto: N pompe 2 Portata unitaria mc/h (10.6 l/sec) Prevalenza 6.5 m Solidi sospesi ipotizzati mg/l Potenza nominale 3.1 kw Caratteristiche girante Non intasabile, adatta al sollevamento di liquame con alte concentrazioni di solidi sospesi Installazione semifissa in immersione con piede accoppiamento automatico e tubi guida Materiali: Fusioni principali ghisa GG 25 Girante ghisa GG25 Albero acciaio inox Tenuta meccanica superiore SIC/SIC Tenuta meccanica inferiore SIC/SIC Finitura esterna standard Accessori: Piede di accoppiamento automatico da fissare sul fondo vasca, completo di tasselli di fissaggio e portaguide. Catena per il sollevamento in acciaio zincato m. 6 Cavo elettrico sommergibile lunghezza m. 10, di sezione 4x2,5+2x1,5 mm² Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con la pompa in posizione verticale o orizzontale, in modo che non possa rotolare o cadere. La pompa deve essere sollevata servendosi dell apposita maniglia e mai utilizzando il cavo elettrico o il tubo di mandata. Se la pompa non viene usata per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, deve essere ruotata a mano l elica di tanto in tanto (ogni 2 mesi) per evitare che le tenute si incollino. Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Se la pompa viene estratta dall acqua a temperatura ambiente sotto zero, vi è il pericolo che la girante possa essere bloccata dal gelo. Per evitare questo problema la pompa deve essere fatta funzionare per un breve periodo fuori dall acqua per svuotarla. Installazione Per sollevare la pompa è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso della pompa e deve avere un fissaggio sicuro. La distanza minima tra il gancio di sollevamento ed il pavimento deve essere sufficiente per poter estrarre la pompa dal pozzo. 68

69 I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o usura. L estremità del cavo non deve essere sommersa e i terminali devono essere fissati attentamente sopra il livello massimo del liquido. La vasca di posizionamento della pompa deve essere pulita dall eventuale presenza di detriti o corpi solidi grossolani, prima della sua messa in funzione. Il livello minimo d arresto deve essere stabilito sulla base delle dimensioni minime di ingombro. Deve essere assolutamente evitato che la pompa possa lavorare a secco. Collegamenti elettrici L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. L apparecchiatura di comando non deve essere installata in nessun caso nel pozzo di raccolta. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra: il conduttore di terra dovrà essere ca. 50 mm più lungo dei conduttori di fase. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, il livello dell olio nel serbatoio, che la girante possa essere fatta girare liberamente a mano, che funzionino i dispositivi di controllo, il senso di rotazione della girante. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni montaggio attrezzatura. Manutenzioni periodiche Ispezione e intervalli di manutenzione La pompa deve essere ispezionata almeno una volta all anno, più frequentemente in caso di funzionamento in condizioni particolarmente gravose. In condizioni normali di funzionamento, si deve far revisionare la pompa in officina almeno ogni tre anni per le pompe ad installazione fissa, ogni anno per le pompe portatili. Se sono state sostituite le tenute deve essere effettuato il comando dell olio dopo la prima settimana di esercizio. Devono essere verificate periodicamente la maniglia e la catena di sollevamento. L ispezione comporta il controllo dei seguenti punti: sostituzione di tutti i componenti usurati; il regolare serraggio delle viti; la quantità e la condizione dell olio; l entrata cavo ed il cavo; il quadro di comando; l impianto di rivelazioni anomalie; le attrezzature di sollevamento L area attorno alle tenute; Controllo e sostituzione della girante; Cambio olio. 69

70 14.3 ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (RICIRCOLO MISCELA AREATA) Caratteristiche generali Pompa centrifuga, con girante non intasabile adatta al sollevamento di liquami con elevate concentrazioni di solidi sospesi o fibre lunghe, da istallare nelle vasche di ossidazione per il ricircolo della miscela aerata. Installazione semifissa in immersione con piede di accoppiamento automatico e tubi guida. Dati di progetto: N pompe 2 (1 per vasca) Portata unitaria 28.8 mc/h (8 l/sec) Prevalenza 6.1 m Solidi sospesi ipotizzati 4000 mg/l Potenza nominale 1.5 kw Caratteristiche girante Non intasabile, adatta al sollevamento di liquame con alte concentrazioni di solidi sospesi Installazione semifissa in immersione con piede accoppiamento automatico e tubi guida Materiali: Fusioni principali ghisa GG 25 Girante ghisa GG25 Albero acciaio inox Tenuta meccanica superiore SIC/SIC Tenuta meccanica inferiore SIC/SIC Finitura esterna standard Accessori: Piede di accoppiamento automatico da fissare sul fondo vasca, completo di tasselli di fissaggio e portaguide. Catena per il sollevamento in acciaio zincato m. 6 Cavo elettrico sommergibile lunghezza m. 10, di sezione 4x2,5+2x1,5 mm² Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con la pompa in posizione verticale o orizzontale, in modo che non possa rotolare o cadere. La pompa deve essere sollevata servendosi dell apposita maniglia e mai utilizzando il cavo elettrico o il tubo di mandata. Se la pompa non viene usata per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, deve essere ruotata a mano l elica di tanto in tanto (ogni 2 mesi) per evitare che le tenute si incollino. Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Se la pompa viene estratta dall acqua a temperatura ambiente sotto zero, vi è il pericolo che la girante possa essere bloccata dal gelo. Per evitare questo 70

71 problema la pompa deve essere fatta funzionare per un breve periodo fuori dall acqua per svuotarla. Installazione Per sollevare la pompa è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso della pompa e deve avere un fissaggio sicuro. La distanza minima tra il gancio di sollevamento ed il pavimento deve essere sufficiente per poter estrarre la pompa dal pozzo. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o usura. L estremità del cavo non deve essere sommersa e i terminali devono essere fissati attentamente sopra il livello massimo del liquido. La vasca di posizionamento della pompa deve essere pulita dall eventuale presenza di detriti o corpi solidi grossolani, prima della sua messa in funzione. Il livello minimo d arresto deve essere stabilito sulla base delle dimensioni minime di ingombro. Deve essere assolutamente evitato che la pompa possa lavorare a secco. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. L apparecchiatura di comando non deve essere installata in nessun caso nel pozzo di raccolta. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra: il conduttore di terra dovrà essere ca. 50 mm più lungo dei conduttori di fase. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, il livello dell olio nel serbatoio, che la girante possa essere fatta girare liberamente a mano, che funzionino i dispositivi di controllo, il senso di rotazione della girante. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni montaggio attrezzatura. Manutenzioni periodiche Ispezione e intervalli di manutenzione: La pompa deve essere ispezionata almeno una volta all anno, più frequentemente in caso di funzionamento in condizioni particolarmente gravose. In condizioni normali di funzionamento, si deve far revisionare la pompa in officina almeno ogni tre anni per le pompe ad installazione fissa, ogni anno per le pompe portatili. Se sono state sostituite le tenute deve essere effettuato il comando dell olio dopo la prima settimana di esercizio. Devono essere verificate periodicamente la maniglia e la catena di sollevamento. L ispezione comporta il controllo dei seguenti punti: sostituzione di tutti i componenti usurati; il regolare serraggio delle viti; la quantità e la condizione dell olio; 71

72 l entrata cavo ed il cavo; il quadro di comando; l impianto di rivelazioni anomalie; le attrezzature di sollevamento L area attorno alle tenute; Controllo e sostituzione della girante; Cambio olio ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (RICIRCOLO FANGHI SECONDARI) Caratteristiche generali Pompa centrifuga, con girante non intasabile adatta al sollevamento di fanghi con elevate concentrazioni di solidi sospesi, da istallare nell apposito pozzetto per il ricircolo dei fanghi secondari. Installazione semifissa in immersione con piede di accoppiamento automatico e tubi guida. Dati di progetto: N pompe 2 Portata 37.5 mc/h (10.4 l/sec) Prevalenza 7.5 m Solidi sospesi ipotizzati mg/l Potenza nominale 2.4 kw Caratteristiche girante Non intasabile, adatta al sollevamento di liquame con alte concentrazioni di solidi sospesi Installazione semifissa in immersione con piede accoppiamento automatico e tubi guida Materiali: Fusioni principali ghisa GG 25 Girante ghisa GG 25 Tenuta meccanica superiore SIC/SIC Tenuta meccanica inferiore LIPSEAL Finitura esterna standard Accessori: Piede di accoppiamento automatico da fissare sul fondo vasca, completo di tasselli di fissaggio e portaguide. Catena per il sollevamento in acciaio zincato m. 6 Cavo elettrico sommergibile lunghezza m. 10, di sezione 4x2,5+2x1,5 mm² Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con la pompa in posizione verticale o orizzontale, in modo che non possa rotolare o cadere. La pompa deve 72

73 essere sollevata servendosi dell apposita maniglia e mai utilizzando il cavo elettrico o il tubo di mandata. Se la pompa non viene usata per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, deve essere ruotata a mano l elica di tanto in tanto (ogni 2 mesi) per evitare che le tenute si incollino. Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Se la pompa viene estratta dall acqua a temperatura ambiente sotto zero, vi è il pericolo che la girante possa essere bloccata dal gelo. Per evitare questo problema la pompa deve essere fatta funzionare per un breve periodo fuori dall acqua per svuotarla. Installazione Per sollevare la pompa è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso della pompa e deve avere un fissaggio sicuro. La distanza minima tra il gancio di sollevamento ed il pavimento deve essere sufficiente per poter estrarre la pompa dal pozzo. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o usura. L estremità del cavo non deve essere sommersa e i terminali devono essere fissati attentamente sopra il livello massimo del liquido. La vasca di posizionamento della pompa deve essere pulita dall eventuale presenza di detriti o corpi solidi grossolani, prima della sua messa in funzione. Il livello minimo d arresto deve essere stabilito sulla base delle dimensioni minime di ingombro. Deve essere assolutamente evitato che la pompa possa lavorare a secco. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. L apparecchiatura di comando non deve essere installata in nessun caso nel pozzo di raccolta. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra: il conduttore di terra dovrà essere ca. 50 mm più lungo dei conduttori di fase. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, il livello dell olio nel serbatoio, che la girante possa essere fatta girare liberamente a mano, che funzionino i dispositivi di controllo, il senso di rotazione della girante. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni montaggio attrezzatura. Norme di sicurezza da seguire in fase di installazione Per prevenire il rischio di incidenti in fase di installazione devono essere seguite le seguenti norme di sicurezza: Non lavorare mai soli. Usare la cintura di sicurezza e la maschera antigas, attenzione al pericolo di annegamento; 73

74 Assicurarsi che non ci sia presenza di gas velenosi; Controllare il rischio di esplosioni; Osservare le misure igieniche; Assicurarsi che l attrezzatura di sollevamento sia in buone condizioni; Provvedere ad uno sbarramento attorno all area di lavoro; Usare casco, occhiali di sicurezza e scarpe di protezione; Tenere a portata di mano una cassetta di pronto soccorso. Manutenzioni periodiche Ispezione e intervalli di manutenzione: La pompa deve essere ispezionata almeno una volta all anno, più frequentemente in caso di funzionamento in condizioni particolarmente gravose. In condizioni normali di funzionamento, si deve far revisionare la pompa in officina almeno ogni tre anni per le pompe ad installazione fissa, ogni anno per le pompe portatili. Se sono state sostituite le tenute deve essere effettuato il comando dell olio dopo la prima settimana di esercizio. Devono essere verificate periodicamente la maniglia e la catena di sollevamento. L ispezione comporta il controllo dei seguenti punti: sostituzione di tutti i componenti usurati; il regolare serraggio delle viti; la quantità e la condizione dell olio; l entrata cavo ed il cavo; il quadro di comando; l impianto di rivelazioni anomalie; le attrezzature di sollevamento L area attorno alle tenute; Controllo e sostituzione della girante; Cambio olio. Norme di sicurezza in fase di manutenzione In caso di intervento sulla pompa devono essere rispettate le seguenti prescrizioni: Controllare che l alimentazione elettrica della pompa sia disinserita e che la pompa non possa riavviarsi, neppure accidentalmente prima di iniziare lavorare sullo stesso; Assicurarsi che la pompa non possa rotolare o cadere ferendo persone o recando danni a cose. Pulire la pompa prima di effettuare interventi; Risciacquare i diversi componenti con acqua dopo averli smontati; Tenere uno straccio intorno alla vite del serbatoio olio quando viene svitata; Usare sempre occhiali antinfortunistici e guanti di gomma; Osservare buone norme di igiene personale; Porre attenzione al rischio infezioni; In caso di contatto di prodotti chimici nocivi o Con gli occhi : sciacquare immediatamente con acqua corrente e mettersi in contatto con il medico competente; o Con la pelle: togliere gli abiti contaminati; lavare a pelle con acqua e sapone e se necessario fari controllare dal medico. 74

75 14.5 ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE (SPURGO FANGHI SECONDARI) Caratteristiche generali Pompa centrifuga, con girante non intasabile adatta al sollevamento di fanghi con elevate concentrazioni di solidi sospesi, da istallare nell apposito pozzetto lo spurgo dei fanghi secondari verso l ispessitore o il chiariflocculatore. Installazione semifissa in immersione con piede di accoppiamento automatico e tubi guida. Dati di progetto: N pompe 2 Portata 8 mc/h Prevalenza 7 m Solidi sospesi ipotizzati mg/l Potenza nominale 0.9 kw Caratteristiche girante Non intasabile, adatta al sollevamento di liquame con alte concentrazioni di solidi sospesi Installazione semifissa in immersione con piede accoppiamento automatico e tubi guida Materiali: Fusioni principali ghisa GG 25 Girante ghisa GG25 Tenuta meccanica superiore SIC/SIC Finitura esterna standard Accessori: Piede di accoppiamento automatico da fissare sul fondo vasca, completo di tasselli di fissaggio e portaguide. Catena per il sollevamento in acciaio zincato m. 6 Cavo elettrico sommergibile lunghezza m. 10, di sezione 4x2,5+2x1,5 mm² Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con la pompa in posizione verticale o orizzontale, in modo che non possa rotolare o cadere. La pompa deve essere sollevata servendosi dell apposita maniglia e mai utilizzando il cavo elettrico o il tubo di mandata. Se la pompa non viene usata per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, deve essere ruotata a mano l elica di tanto in tanto (ogni 2 mesi) per evitare che le tenute si incollino. Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Se la pompa viene estratta dall acqua a temperatura ambiente sotto zero, vi è il pericolo che la girante possa essere bloccata dal gelo. Per evitare questo problema la pompa deve essere fatta funzionare per un breve periodo fuori dall acqua per svuotarla. 75

76 Installazione Per sollevare la pompa è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso della pompa e deve avere un fissaggio sicuro. La distanza minima tra il gancio di sollevamento ed il pavimento deve essere sufficiente per poter estrarre la pompa dal pozzo. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o usura. L estremità del cavo non deve essere sommersa e i terminali devono essere fissati attentamente sopra il livello massimo del liquido. La vasca di posizionamento della pompa deve essere pulita dall eventuale presenza di detriti o corpi solidi grossolani, prima della sua messa in funzione. Il livello minimo d arresto deve essere stabilito sulla base delle dimensioni minime di ingombro. Deve essere assolutamente evitato che la pompa possa lavorare a secco. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. L apparecchiatura di comando non deve essere installata in nessun caso nel pozzo di raccolta. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra: il conduttore di terra dovrà essere ca. 50 mm più lungo dei conduttori di fase. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, il livello dell olio nel serbatoio, che la girante possa essere fatta girare liberamente a mano, che funzionino i dispositivi di controllo, il senso di rotazione della girante. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni montaggio attrezzatura. Manutenzioni periodiche Ispezione e intervalli di manutenzione: La pompa deve essere ispezionata almeno una volta all anno, più frequentemente in caso di funzionamento in condizioni particolarmente gravose. In condizioni normali di funzionamento, si deve far revisionare la pompa in officina almeno ogni tre anni per le pompe ad installazione fissa, ogni anno per le pompe portatili. Se sono state sostituite le tenute deve essere effettuato il comando dell olio dopo la prima settimana di esercizio. Devono essere verificate periodicamente la maniglia e la catena di sollevamento. L ispezione comporta il controllo dei seguenti punti: sostituzione di tutti i componenti usurati; il regolare serraggio delle viti; la quantità e la condizione dell olio; l entrata cavo ed il cavo; il quadro di comando; l impianto di rivelazioni anomalie; le attrezzature di sollevamento 76

77 L area attorno alle tenute; Controllo e sostituzione della girante; Cambio olio ELETTROPOMPA MONOVITE (ESTRAZIONE FANGHI ISPESSITI) Caratteristiche generali Pompa monovite volumetrica composta di un rotore (rocchetto-pignone a dentatura elicoidale) ed uno statore (dentatura elicoidale interna a doppio filetto e a passo doppio di quello del rotore) per l estrazione dei fanghi ispessiti da inviare alla disidratazione. Caratteristiche tecniche N pompe 1 Pressione di mandata 2 bar Pressione limite/ di progetto 4 bar Prevalenza 5 m Frequenza 50 Hz Portata 124 mc/h Potenza nominale 0.8 kw Corpo pompa in ghisa GG25, flangia di aspirazione e di mandata in ghisa GG25, albero e rotore in acciaio inox, statore NBR. Tipo di tenuta meccanica singola e con materiali silicio-silicio-viton. Protezioni: Copertura della scatola di connessione elettrica del motore; Carter di protezione delle asole di ispezioni e regolazione degli anelli di tenuta della pompa; Carter di protezione dell albero della pompa, Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto deve avvenire in posizione orizzontale su di una superficie di appoggio, con una protezione di un film di plastica o da una scatola di cartone. Lo scarico deve essere eseguito con una gru a funi previa imbracatura. Se la pompa non viene usata per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Se la pompa viene estratta a temperatura ambiente inferiore ai 5 C zero deve essere svuotata del liquido Per lunghi periodi di fermata o di immagazzinamento le parti non verniciate devono essere ricoperte di grasso privo di acidi. Installazione Durante la fase di fissaggio del basamento si deve evitare che lo stesso non tenda a distorcersi a causa di un errato imbullonamento. Nell installazione della macchina deve essere lasciato disponibile lo spazio necessario all estrazione della pompa per le operazioni di manutenzione. Il collegamento tra pompa e i tubi di alimentazione di 77

78 mandata deve essere effettuato con una tubazione flessibile. In aspirazione alla pompa deve essere deve essere prevista una tubazione collegata alla rete idrica. Le tubazioni all interno devono essere pulite prima di essere collegate. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, tutte le operazioni di collegamento elettrico e messa siano state eseguite correttamente, il senso di rotazione dell albero della pompa sia corretto e tutte le operazioni di collegamento meccanico ed idraulico siano tate eseguite correttamente. Prima di effettuare il primo avviamento versare del prodotto nel corpo pompa attraverso l aspirazione. Per gli avviamenti successivi non sarà più necessario. La pompa non deve mai funzionare a secco. Per la fermata della macchina deve essere ridotto al minimo il numero di giri, senza spegnere il motore, lavare la pompa con acqua e poi spegnere il motore. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 3 giorni montaggio attrezzatura. Manutenzioni periodiche Manutenzione ordinaria Deve essere effettuata la pulizia della pompa che può avvenire in linea, tramite collegamento alla rete idrica o tramite smontaggio della pompa. Deve essere regolata la baderna, previo smontaggio dei carter di protezione. Deve essere sostituito l olio o il grasso al motovariatore. Manutenzione correttiva La manutenzione correttiva deve essere eseguita da personale specializzato. In questa fase deve essere eseguita la sostituzione della tenuta della baderna. Prima di effettuare il montaggio degli anelli deve essere pulita la camera della baderna, la superficie della bussola e dell albero e se usurati devono essere sostituiti ELETTROPOMPA DOSATRICE (ACIDO PARACETICO) Pompa dosatrice magnetica con comandi a microprocessori, con resa di dosaggio in l/h o corse/min, e sistemi di regolazione della lunghezza e della frequenza della corsa. Caratteristiche tecniche Contropressione massima 4 bar 78

79 Portata a contropressione massima 12.3 l/h Portata 1.14 ml/corsa Contropressione media 2 bar Portata a contropressione media 14.2 l/h Portata 1.31 ml/corsa Numero di corse 180 Raccordo (eφ / iφ) 8 / 5 mm Altezza di aspirazione 3 m Ws Altezza di adescamento 2 m Ws Collegamento elettrico V, +- 10%, 50/60Hz Materiale: PTFE/PTFE Posa in opera Trasporto e magazzinaggio La pompa deve essere trasportata e tenuta in magazzino nell imballo originale, deve essere protetta contro l umidità e l azione dei prodotti chimici. Le condizioni ambientali per il trasporto ed il magazzinaggio devono essere comprese nei seguenti valori: temperatura: da -10 a +50 C; umidità dell aria < 92 %. Installazione La pompa dosatrice deve essere messa in funzione seguendo esattamente le indicazioni del libretto di istruzioni. Prima di effettuare lavori sulla pompa dosatrice i condotti devono essere sempre depressurizzati e deve essere svuotata e sciacquata l unità di alimentazione. Per eseguire l installazione devono essere montate le seguenti parti: la pompa dosatrice che deve essere posizionata su di un supporto orizzontale fisso con le valvole di aspirazione e di mandata in posizione verticale ed o in modo tale da consentire la manutenzione, i tubi flessibili che devono essere disposti in modo tale che la pompa possa essere estratta lateralmente, il condotto di aspirazione che deve essere il più corto possibile, ed il condotto di mandata, che deve essere posato in modo tale che i picchi di pressione in una corsa di dosaggio non superino la massima pressione d esercizio consentita. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato secondo quanto indicato nel libretto di istruzioni. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura.. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra. Funzionamento La membrana di dosaggio viene spinta nella testata erogatrice, la cui pressione fa chiudere la valvola di aspirazione e dalla quale il mezzo di dosaggio defluisce attraverso la valvola di mandata. Attratta la membrana fuori dalla testata, per la depressione generata si chiude la valvola di mandata e dalla valvola di aspirazione fluisce di nuovo il mezzo di dosaggio. Non deve mai essere utilizzata la pompa contro un otturatore chiuso sul lato di mandata. Prima della messa in funzione deve essere 79

80 eliminata l acqua presente nell unità di alimentazione se si utilizzano mezzi che non devono entrare in contatto con l acqua. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 1 giorni montaggio attrezzatura. Manutenzioni periodiche Manutenzione ordinaria Deve essere effettuata la manutenzione ordinaria ogni 3 mesi per una sollecitazione normale (circa 305 del regime continuo) ad intervalli più brevi per sollecitazioni più forti (regime continuo). In fase di manutenzione devono essere effettuati i seguenti controlli: Controllare che la membrana di dosaggio non sia danneggiata Controllare che dal foro di scarico non esca prodotto Controllare che i condotti di dosaggio sia fissi sull unità di alimentazione Controllare che la valvola di mandata e quella di aspirazione sia ben fisse in sede Controllare l ermeticità di tutta l unità di alimentazione Controllare che l alimentazione sia corretta Controllare integrità dei collegamenti elettrici Controllare che le viti della testa siano ben fisse Manutenzione correttiva La manutenzione collettiva deve essere eseguita da personale specializzato. In questa fase deve essere eseguita la sostituzione dei cavi di collegamento alla rete e la sostituzione dei fusibili e del dispositivo elettronico di comando; la pulitura o la sostituzione di una valvola di mandata o di aspirazione, la sostituzione della membrana. Prima della riparazione o dell0 invio della pompa in officina la pompa deve essere pulita e l unità di alimentazione deve essere lavata 80

81 15. MIXER 15.1 ELETTROMISCELATORE SOMMERSO (DENITRIFICAZIONE) Caratteristiche generali N 2 miscelatori (1 per vasca) ad avviamento diretto con elica a tre pale, per liquidi e fanghi contenenti corpi solidi e fibrosi, da istallare nelle nuove vasche di denitrificazione. Il miscelatore è stato previsto per operare completamente in immersione. Elica senza anello convogliatore. Caratteristiche: N miscelatori 2 (1 per vasca) Volume unitario vasca 100 mc Solidi sospesi ipotizzabili 4000 mg/l Potenza nominale 2.1 kw Materiali Elica acciaio inox Albero acciaio inox Mozzo acciaio inox Guida di scorrimento acciaio inox Tenuta meccanica primaria V-ring, Radial Lip Seal Tenuta meccanica secondaria SIC/SIC Accessori: Struttura di installazione in acciaio AISI, argano a bandiera in acciaio zincato. Attrezzatura di sollevamento composta da bandiera in acciaio zincato con argano e fune. Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con il mixer in posizione verticale o orizzontale, in modo che non possa rotolare o cadere. Se il mixer non viene usato per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, deve essere ruotata a mano l elica di tanto in tanto per evitare che le tenute si incollino. Se il mixer rimane fermo più di 6 mesi questa rotazione è obbligatoria. Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Installazione Per sollevare il mixer è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso del mixer. Deve essere evitata l installazione dove vi siano ostacoli di fronte al mixer; il flusso dell aspirazione del mixer sia ostruito a causa della forma della vasca; l elica del mixer possa aspirare aria. Per l istallazione deve essere tenuto conto della spinta di reazione del mixer I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o usura. L estremità del cavo non deve essere sommersa e i terminali devono 81

82 essere fissati attentamente sopra il livello massimo del liquido. Il mixer può essere installato sul tubo guida in posizione orizzontale o con un angolo standard di circa ± 10 o ± 20. Il mixer deve sempre potersi muovere facilmente su è giù sul cavo guida alla profondità desiderata. Collegamenti elettrici: Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa del mixer. Il motore non deve essere collegato a tensioni differenti. Per prevenire infiltrazioni d acqua nel mixer deve essere controllato che i gommini pressacavo e le rondelle corrispondano al diametro esterno del cavo e che la guaina isolante esterna on sia danneggiata. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, il livello dell olio arrivi almeno fino alla mezzeria dell albero, l elica possa essere fatta girare liberamente a mano, funzionino i dispositivi di controllo, il senso di rotazione dell elica (senso orario, vista dal motore), il mixer sia fissato al tubo guida durante la prova di avviamento, il mixer sia completamento sommerso per evitare il surriscaldamento. Durante il funzionamento deve essere controllato che: il mixer non vibri, che non vi siano sovracorrenti eccessive. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni montaggio attrezzatura. Manutenzioni periodiche: Seguire attentamente le ispezioni e le manutenzioni periodiche illustrate nel MANUALE DI USO E MANUTENZIONE allegate al mixer ELETTROMISCELATORE SOMMERSO (EQUALIZZATORE) Caratteristiche generali N 2 miscelatori (1 per vasca) ad avviamento diretto con elica a tre pale, per liquidi e fanghi contenenti corpi solidi e fibrosi, da istallare nelle nuove vasche di denitrificazione. Il miscelatore è stato previsto per operare completamente in immersione. Elica senza anello convogliatore. Caratteristiche: N miscelatori 2 (1 per vasca) Volume unitario vasca 130 mc Solidi sospesi ipotizzabili 4000 mg/l Potenza nominale 2.7 kw Materiali Elica acciaio inox Albero acciaio inox Mozzo acciaio inox 82

83 Guida di scorrimento acciaio inox Tenuta meccanica primaria V-ring, Radial Lip Seal Tenuta meccanica secondaria SIC/SIC Accessori: Struttura di installazione in acciaio AISI, argano a bandiera in acciaio zincato. Attrezzatura di sollevamento composta da bandiera in acciaio zincato con argano e fune. Posa in opera Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con il mixer in posizione verticale o orizzontale, in modo che non possa rotolare o cadere. Se il mixer non viene usato per lunghi periodi deve essere protetto contro il caldo e l umidità, deve essere ruotata a mano l elica di tanto in tanto per evitare che le tenute si incollino. Se il mixer rimane fermo più di 6 mesi questa rotazione è obbligatoria. Prima della messa in funzione deve essere controllato con particolare cautela con particolare riguardo alle tenute e all entrata cavo. Installazione Per sollevare il mixer è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso del mixer. Deve essere evitata l installazione dove vi siano ostacoli di fronte al mixer; il flusso dell aspirazione del mixer sia ostruito a causa della forma della vasca; l elica del mixer possa aspirare aria. Per l istallazione deve essere tenuto conto della spinta di reazione del mixer I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o usura. L estremità del cavo non deve essere sommersa e i terminali devono essere fissati attentamente sopra il livello massimo del liquido. Il mixer può essere installato sul tubo guida in posizione orizzontale o con un angolo standard di circa ± 10 o ± 20. Il mixer deve sempre potersi muovere facilmente su è giù sul cavo guida alla profondità desiderata. Collegamenti elettrici: Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa del mixer. Il motore non deve essere collegato a tensioni differenti. Per prevenire infiltrazioni d acqua nel mixer deve essere controllato che i gommini pressacavo e le rondelle corrispondano al diametro esterno del cavo e che la guaina isolante esterna on sia danneggiata. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: tutte le parti visibili non siano danneggiate, il livello dell olio arrivi almeno fino alla mezzeria dell albero, l elica possa essere fatta girare liberamente a mano, funzionino i dispositivi di controllo, il senso di rotazione dell elica (senso orario, vista dal motore), il mixer sia fissato al tubo guida durante la prova di avviamento, il mixer sia completamento sommerso per evitare il surriscaldamento. Durante il funzionamento deve essere controllato che: il mixer non vibri, che non vi siano sovracorrenti eccessive. 83

84 Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni montaggio attrezzatura. Manutenzioni periodiche: Seguire attentamente le ispezioni e le manutenzioni periodiche illustrate nel MANUALE DI USO E MANUTENZIONE allegate al mixer. 84

85 16. VALVOLE E SARACINESCHE 16.1 VALVOLE DI NON RITORNO, O DI RITEGNO, A CLAPET Caratteristiche generali valvole di ritegno: Valvola che permette il flusso in una sola direzione. L azione di interdizione sul flusso inverso avviene automaticamente, senza l intervento di alcun organo esterno. L apertura della valvola è effettuata dalla differenza di pressione sulle due facce dell otturatore. Nelle valvole a battente l otturatore è costituito da un clapet incernierato ed oscillante, che fa tenuta su una sede del corpo. Possono essere montate orizzontale, verticale od obliqua, e hanno la caratteristica di una risposta molto pronta, sia in apertura che in chiusura. Caratteristiche costruttive: Attacchi a flangia Corpo, coperchio e cuneo costruiti in ghisa GG25 in rispetto alla norma DIN 3352 Perno del battente in acciaio inox Anello di tenuta sul battente in gomma oppure in ottone Coperchio asportabile per l intervento all interno della valvola in opera Flangie forate e dimensionate secondo UNI 2277 PN 10 per acqua fredda e calda, e liquidi non aggressivi Manutenzione periodica: Controllo periodico ogni 6/12 mesi. Manutenzione generale da provvedere ogni 5 anni VALVOLE DI REGOLAZIONE O STABILIZZATRICI Caratteristiche generali valvole di regolazione Valvole stabilizzatrici che adempiono a molteplici funzioni: Regolare e controllare una pressione Regolare e controllare una portata Controllare il livello in un serbatoio Proteggere e controllare dispositivi Per le valvole di regolazione è necessario realizzare un circuito di pilotaggio. Caratteristiche costruttive Bulloneria e viteria in acciaio inox Viti per presa di pressione Indicatore di pressione con spurgo in ottone e acciaio inox Cappello in ghisa rivestito epoxy Membrana EPDM Sede profilata smontata in acciaio inox Corpo in ghisa rivestimento epoxy Tappo di spurgo in ottone 85

86 Manutenzione periodica Controllo periodico ogni 6/12 mesi. Verifica e pulizia del filtro del circuito di pilotaggio e del filtro della canalizzazione principiale (ove presente). Spurgo della camera di comando tramite l indicatore visuale di posizione. Prova in portata soprattutto per le valvole poco sollecitate. Manutenzione generale da provvedere ogni 5 anni VALVOLE A SARACINESCA A CORPO PIATTO Caratteristiche generali saracinesche Valvola di intercettazione pura, adatta per essere impiegata completamente chiusa o completamente aperta; in quest ultimo caso offrono una sezione di passaggio libera pari a quella degli attacchi, con limitatissime perdite di carico. Da non utilizzare al di fuori di questi due casi, es. regolazione, per le forti turbolenze provocate nel flusso dal cuneo di chiusura. Caratteristiche costruttive Corpo, coperchio e cuneo costruiti in ghisa GG25 in rispetto alla norma DIN 3352 Organo di otturazione ottenuto mediante anelli di ottone riportati nel corpo e sul cuneo, in appositi alloggiamenti, oppure mediante brasatura Madrevite del cuneo in ottone o bronzo Albero di manovra in acciaio inox Cr 13% con anello di battuta e vite trapezoidale ottenuti mediante rullaggio a freddo, in modo da assicurare la massima resistenza alla coppia in apertura o chiusura Volantino in ghisa GG20 Flangie forate e dimensionate secondo UNI 2277 PN 10 Verniciatura in colore grigio Pressione e temperatura massima di esercizio: 10 Kg/cmq fino alla temperatura di 120 C secondo le norme UNI 1284 per acqua fredda e calda, vapore e liquidi non aggressivi Manutenzione periodica Controllo periodico ogni 6/12 mesi. Manutenzione generale da provvedere ogni 5 anni VALVOLE A SARACINESCA A CORPO OVALE Caratteristiche generali saracinesche Valvola di intercettazione pura, adatta per essere impiegata completamente chiusa o completamente aperta; in quest ultimo caso offrono una sezione di passaggio libera pari a quella degli attacchi, con limitatissime perdite di carico. Da non utilizzare al di fuori di questi due casi, es. regolazione, per le forti turbolenze provocate nel flusso dal cuneo di chiusura. Caratteristiche costruttive Corpo, coperchio e cuneo costruiti in ghisa GG25 in rispetto alla norma DIN

87 Organo di otturazione ottenuto mediante anelli di ottone riportati nel corpo e sul cuneo, in appositi alloggiamenti, oppure mediante brasatura Madrevite del cuneo in ottone o bronzo Albero di manovra in acciaio inox Cr 13% con anello di battuta e vite trapezoidale ottenuti mediante rullaggio a freddo, in modo da assicurare la massima resistenza alla coppia in apertura o chiusura Volantino in ghisa GG20 Flangie forate e dimensionate secondo UNI 2277 PN 10 Verniciatura in colore grigio Pressione e temperatura massima di esercizio: 10 Kg/cmq fino alla temperatura di 120 C secondo le norme UNI 1284 per acqua fredda e calda, vapore e liquidi non aggressivi Manutenzione periodica Controllo periodico ogni 6/12 mesi. Manutenzione generale da provvedere ogni 5 anni VALVOLE A FARFALLA Caratteristiche generali valvole a farfalla Valvola di intercettazione pura, adatta per essere impiegata con grandi portate e con pressioni non troppo elevate; offrono una sezione di passaggio ampia, con perdite di carico quasi trascurabili. Da non utilizzare come valvola di regolazione, per le forti turbolenze provocate nel flusso dalla lente di chiusura. Caratteristiche costruttive Corpo costruito in monoblocco, ricavato da fusione in ghisa a grafite sferoidale GGG50 in rispetto alla norma DIN 3230 Sede di controtenuta sul corpo, resistente a corrosione ed usura, ottenuta con il riporto, mediante saldatura di nichel finemente lavorato Lente in ghisa a grafite sferoidale GGG50, con attacchi a doppio eccentrico rispetto all asse del corpo Guarnizione anulare di tenuta sulla lente in profilato EPDM Perni della lente in acciaio inox X20 Cr 13 Tenute secondarie dei perni mediante serie di anelli O-RING in EPDM Protezione interna ed esterna con resine epossidiche Flangie forate e dimensionate secondo UNI 2277 PN 10 Verniciatura in colore grigio Pressione e temperatura massima di esercizio: 10 Kg/cmq fino alla temperatura di 120 C secondo le norme UNI 1284 per acqua fredda e calda, vapore e liquidi non aggressivi Manutenzione periodica Controllo periodico ogni 6/12 mesi. Manutenzione generale da provvedere ogni 5 anni. 87

88 16.6 RUBINETTI Caratteristiche generali rubinetti a maschio Il rubinetto a maschio è costituito da un corpo in cui ruota un maschio troncoconico, munito di un passaggio a sezione circolare o rettangolare. Questi tipi di rubinetti sono adatti per fluidi molto viscosi o fortemente erosivi o corrosivi, perché le superfici fra le quali avviene la tenuta non sono mai esposte all azione del fluido, né a rubinetto aperto, né chiuso. Rubinetto provvisto di premistoppa, con il corpo chiuso nella parte inferiore, che esercita una pressione elastica sul maschio, tale da ottenere l eventuale ripresa del gioco dovuto all usura. Adatti per pressioni non superiori alle 10 Ate. Caratteristiche costruttive Corpo in ghisa di qualità Vite spingimaschio nella parte inferiore Manutenzione periodica Controllo periodico ogni 6/12 mesi. Manutenzione generale da provvedere ogni 5 anni VALVOLE DI REGOLAZIONE FANGHI Valvola telescopica in acciaio zincato per il passaggio dei fanghi dal sedimentatore secondari al pozzetto di sollevamento fanghi IDRANTE SOPRASUOLO Caratteristiche generali Idranti a colonna per impianti antincendio con scarico automatico antigelo che assicura lo svuotamento dell idrante a completa chiusura della valvola di regolazione. Dotati di dispositivo di chiusura costituito da un tampone di ghisa provvisto di una guarnizione di tenuta di gomma. Diametri nominali DN 50 Pressione nominale PN 10 Altezza corpo soprasuolo 70 cm Altezza corpo sottosuolo 75 cm Altezza totale 145 cm Caratteristiche costruttive Corpi superiore, intermedio ed inferiore, cappuccio di manovra e tappi fusi in ghisa GG20 ISO 185 Tampone dell otturatore fuso in ghisa GG20 ISO 185 Anello sede, madrevite, vite ed asta di manovra in ottone OT 58 Attacchi per manichetta e motopompa fusi in ottone, secondo le norme UNI 810 Albero di comando otturatore in acciaio Verniciatura della parte soprasuolo con vernice epossidica rossa 88

89 catramatura della parte sottosuolo realizzata ad immersione in catramino di colore nero flangia di attacco inferiore forata UNI PN 10 Pressioni di prova: 24 bar ad idrante aperto, e 21 ad idrante chiuso profondità di posa 1,00 m. 89

90 17. MACCHINE DISIDRATAZIONE FANGHI 17.1 ESTRATTORE CENTRIFUGO DISIDRATAZIONE MECCANICA Caratteristiche generali Estrattore centrifugo ad alto rendimento applicato per la separazione di due o più fasi di peso specifico diverso, nel comparto di disidratazione meccanica dei fanghi. La separazione solido-liquido avviene all interno di un tamburo rotante a forma cilindricotroncoconica, sulla cui periferia si stratifica la fase solida, più pesante, che viene continuamente scaricata mediante la coclea interna. Sistema idraulico per la variazioni dei giri differenziali della coclea. Sul prodotto di alimentazione può essere additivato un polielettrolita. Motore elettrico pilotato in potenza da un inverter per effettuare la regolazione di velocità di rotazione del tamburo e quindi della forza centrifuga agente sul prodotto in lavorazione. Tutti i collegamenti e cavi devono essere realizzati con rame di qualità. Il motore elettrico fornisce la potenza necessaria per l azionamento di tutto il sistema rotante: direttamente al tamburo e tramite il circuito idraulico alla coclea. Il controllo della velocità differenziale di rotazione tra il tamburo e la coclea deve essere realizzato da un PLC, programmato per il controllo del ciclo di lavorazione e per la protezione del sistema da eventuali sovraccarichi di coppia. Il sistema di controllo deve avere come valori in ingresso le velocità della coclea e del tamburo, per la gestione istantanea della velocità differenziale tra questi due componenti. Deve essere possibile una programmazione del dispositivo di controllo PLC, in modo da far adattare automaticamente la macchina alle diverse condizioni di carico. Prestazioni richieste di progetto Portata idraulica 10 mc/h Potenza motore principale 11 kw Potenza motore coclea 5.5 kw Potenza motore raschiasolidi 0.18 kw Efficienza del processo > 95 % Materiali Tamburo AISI 304 Coclea AISI 304 Tubo di alimentazione AISI 304 Scarichi solido-liquidi AISI 304 Raschiasolidi AISI 304 Copertura esterna acciaio al carbonio Struttura d appoggio acciaio al carbonio Le parti più soggette ad usura dovranno essere in materiale ceramico o protette con riporti di carburi di tungsteno, gli oring in gomma Buna-N/Viton, le guarnizioni a doppio labbro in NBR/Viton. Il bancale e la carcassa di contenimento sono in acciaio saldato, verniciato con sistema multistrato resistente alla corrosione. Quadro elettrico attrezzato con DPC ( Decanter Process Controller ). 90

91 Sensori di livello ON-OFF o a ultrasuoni (4-20 ma), misuratori di portata, sensori di vibrazione, sonde per la temperatura e quant altro di cui l impianto necessita. Protezioni: della puleggia e cinghia motore del riduttore e della trasmissione tamburo-coclea della trasmissione motore-raschiatore per manutenzione del raschiatore per manutenzione del tamburo per manutenzioni (2) della puleggia e della frizione cinghia ammortizzatori per ridurre le vibrazioni ed il rumore alimentazione motore trasmissione alimentazione motore rinvio Posa in opera Installazione La macchina deve essere sollevata negli appositi punti con una gru a funi (previa imbracatura) dal mezzo di trasporto (controllare che il veicolo di trasporto sia arrestato e bloccato) Controllare le condizioni di temperatura (+5 C +45 C) e umidità relativa 15% 100%. Ai fini del sostentamento del terreno o area di appoggio considerare il peso dinamico della macchina. Nella fase di posizionamento la macchina deve essere appoggiata al suolo mediante speciali supporti antivibranti, provvisti di fori per l ancoraggio. Deve essere previsto lo spazio necessario per la manutenzione. Il collegamento idraulico tra pompa di alimentazione ed estrattore centrifugo deve essere effettuato tramite tubazione flessibile di corredo. Il deflusso del liquido chiarificato deve essere libero e i fori di drenaggio devono scaricare liberamente. Collegamenti elettrici: Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa dell estrattore. Il motore non deve essere collegato a tensioni differenti. Il collegamento fra il quadro elettrico e le morsettiere dei motori deve essere effettuato a triangolo se si hanno a disposizione le tensioni più basse indicate in targa, o a stella con le tensioni più alte indicate. Verificare attentamente l esatto senso di rotazione del motore in accordo alla freccia riportata sulla flangia di supporto. Funzionamento Prima dell avviamento deve essere controllato che: il voltaggio dei motori ed il collegamento della morsettiera siano quelli corrispondenti al voltaggio della rete di alimentazione; che il tubo di alimentazione sia ben fissato al braccio di supporto; le cinghie di trasmissione e di rinvio siano ben tese; il livello dell olio nel riduttore e nel giunto sia quello specificato nei manuali di uso della macchina. Durante il funzionamento deve essere controllato che: non si verifichino intasamenti nella fase di scarico del materiale solido. 91

92 Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 2 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato: 3 giorni montaggio attrezzatura. Norme di sicurezza da seguire in fase di installazione Per prevenire il rischio di incidenti in fase di installazione devono essere seguite le seguenti norme di sicurezza: Non lavorare mai soli; Assicurarsi che non ci sia presenza di gas velenosi; Controllare il rischio di esplosioni; Osservare le misure igieniche; Assicurarsi che l attrezzatura di sollevamento sia in buone condizioni; Provvedere ad uno sbarramento attorno all area di lavoro; Usare casco, occhiali di sicurezza e scarpe di protezione; Tenere a portata di mano una cassetta di pronto soccorso. Manutenzioni periodiche: Seguire attentamente le ispezioni e le manutenzioni periodiche illustrate nel MANUALE DI USO E MANUTENZIONE allegate alla centrifuga. 18. IMPIANTI DI PREPARAZIONE E DOSAGGIO REAGENTI 18.1 PREPARATORE POLIELETTROLITA Unità compatta a 3 comparti per la preparazione, maturazione e lo stoccaggio di soluzioni di polielettrolita da sostanza secca. Il prodotto in polvere prima di essere utilizzato per la flocculazione del fango da trattare, viene diluito in acqua in modo da ottenere il titolo di concentrazione desiderato e subisce un processo di maturazione sufficientemente lungo (min 30/40 min.) prima di essere utilizzato. Il polielettrolita in polvere viene caricato in una tramoggia dotata di coclea dosatrice che trasporta il prodotto da idratare attraverso un condotto riscaldato facendolo cadere sul dispositivo a lama d acqua. Il prodotto idratato viene diluito nel primo settore per mezzo del primo agitatore, quindi per mezzo del sistema a sifone entra nel secondo settore. In questo settore anch esso dotato di elettroagitatore, a basso n. di giri, avviene la maturazione della soluzione. Attraverso un secondo sifone la soluzione passa nel terzo settore dove avviene l ulteriore maturazione e lo stoccaggio del prodotto pronto per essere pompato in linea. Nel terzo settore, quando richiesto, possono essere installati sia un terzo agitatore sia la pompa dosatrice completa della circuitazione idraulica comprendente valvole di intercettazione, flussimetro, e circuito di ricircolo. Il sistema di preparazione deve essere automatico per mezzo di sonde di livello per l attivazione della preparazione e per l interruzione in caso di riempimento nei tre settori. Le regolazioni di preparazione avvengono parzializzando la portata dell acqua di diluizione e/o sulla portata della coclea dosatrice agendo sul motovariatore. Prestazioni richieste di progetto 92

93 Volume tramoggia 50 l Volume vasca di stoccaggio 400 l Volume vasca di maturazione 400 l Volume vasca di diluizione 400 l Portata coclea 1 3,5 kg/h Potenza coclea 0.18 kw Miscelatore diluizione 0,18 kw Miscelatore maturazione 0,18 kw Miscelatore stoccaggio 0,18 kw Materiale di costruzione acciaio INOX. Trasporto e magazzinaggio Il trasporto ed il magazzinaggio deve essere effettuato con la macchina vuota. Durante il trasporto non si devono verificare carichi concentrati sulla parete del contenitore, né carichi da vibrazione e da urto. La temperatura ambiente ammessa per il trasporto e il magazzinaggio deve essere fra -10 c e +50 C. Installazione Per sollevare la macchina è necessaria un attrezzatura apposita, che dovrà avere una portata non superiore a due volte il peso della pompa e deve avere un fissaggio sicuro. In caso di utilizzo di sollevatori a forcella, le forcelle devono essere lunghe come tutta la profondità del contenitore. Se il mezzo di sollevamento è una gru, anche in presenza di ganci ad occhiello, le fasce di trasporto devono essere poste in modo da evitare assolutamente l insorgere di potenze di taglio. Per la posa in opera deve essere predisposta una superficie piana rinforzata (cementata) adeguata alle dimensioni e al peso dell impianto stesso. La temperatura di utilizzo è compresa fra +5 C e +40 C. L impianto non deve essere esposto all irradiazione solare diretta. Collegamenti elettrici: L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Deve essere verificato che la tensione e la frequenza della rete corrispondano ai dati di targa della pompa. I cavi elettrici non devono essere piegati o pressati in maniera da essere soggetti a rotture o a usura. Tutti i componenti elettrici compreso i dispositivi di controllo devono essere collegati a terra. Nel collegare gli aggregati, si deve fare attenzione alla corretta disposizione dei morsetti e al corretto senso di rotazione dei motori. Funzionamento La polvere viene convogliata dalla tramoggia di carico in un dispositivo di miscelazione, dove viene inumidita con acqua, quindi viene amalgamata tramite un agitatore nella camera di miscelazione del serbatoio a tre camere. La miscela ottenuta fluisce nella camera di maturazione, e poi nella camera polmone. Raggiuntovi il livello di commutazione inferiore si inserisce il procedimento di miscelazione. Il dispositivo di comando, misura ed elabora la portata d acqua, e 93

94 calcola la necessaria quantità di polimero in funzione della concentrazione della soluzione desiderata, garantendola costante anche in caso di fluttuazioni. Prima dell avviamento deve essere controllato che: i collegamenti meccanici ed elettrici siano realizzati correttamente; la tensione, la frequenza e il tipo di corrente applicati nel quadro comandi concordino con i dati indicati sulla targhetta del modello; tutte le parti visibili non siano danneggiate, che funzionino i dispositivi di controllo, che le materie prime siano disposte in quantità sufficienti; le tre aperture di ispezione siano ermeticamente chiuse. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali ed utensili elettrici portatili e di apposita attrezzatura per il sollevamento Squadra tipo: 2 operai comuni 1 operaio specializzato Tempi di posa standard: 2 giornate lavorative Manutenzione periodiche Ispezione e intervalli di manutenzione: La manutenzione ordinaria comporta il controllo dei seguenti punti: Controlli del dosatore di polvere e del dispositivo di lavaggio; Pulitura dell inserto filtro nel riduttore di pressione; Apertura e pulitura valvola magnetica; Smontaggio e controllo misuratore di portata; Funzionalità del fusibile di rete nel dispositivo di comando (Togliere la tensione); Smontaggio dei coperchi di ispezione del recipiente a tre camere; Lavaggio del recipiente a tre camere 19. SOFFIATORI 19.1 SOFFIATORE Gruppo di compressione azionato da motore elettrico, completo dei silenziatori, di tutti gli accessori necessari per l installazione e l esercizio e della cabina di insonorizzazione. Componenti: Soffiatore, basamento silenziatori reattivi di aspirazione con filtro (classe di efficienza 93%, secondo EU4 DIN 24185) e di scarico, valvola di non ritorno, valvola di avviamento e sicurezza, raccordo elastico, supporti antivibranti, carter, cabina insonorizzata con ventilatore di estrazione aria calda. Dati di progetto soffiatori per ossidazione: N soffiatori 2 (1+1) Gas aria atmosferica Portata unitaria 1071 mc/h Velocità di rotazione motore 2930 rtm Pressione di mandata 1,513 bar Dati di progetto soffiatori per digestione: N soffiatori 1 94

95 Gas aria atmosferica Portata unitaria 723 mc/h Velocità di rotazione motore 2925 rtm Pressione di mandata 1,513 bar Compressori-depressori ad aspi rotanti a 3 lobi. Cuscinetti in acciaio ad alto grado di deidrogenizzazione, tenute gas a zero attrito. Cabina fonoisolante con ventilazione forzata realizzata con pannelli in lamiera zincata con spessore di 50 mm fonoassorbente in lana minerale (70 kg/m 3 ). Lamiera microforata. Posa in opera Trasporto e posizionamento Il trasporto deve essere eseguito con l ausilio di un muletto. Se viene ritenuto opportuno realizzare il fissaggio a terra questo deve essere eseguito aprendo i pannelli laterali e fissando i longheroni mediante 4 tasselli ad espansione. Installazione Deve essere verificata la corretta ventilazione dei locali di installazione. La portata totale Q a (mc/h) che entra nel locale è la somma delle portate aspirate dai soffiatori funzionanti contemporaneamente. La portata di ventilazione Q v (mc/h) si calcola a partire dalla somma N o (kw) delle potenze dei motori funzionanti contemporaneamente nel locale con la relazione seguente: Q v =30xN o. Collegamenti delle tubazioni Devono essere inseriti i manicotti elastici e le relative fascette sui tubi terminali dell impianto. Collegamenti elettrici L impianto elettrico deve essere eseguito da personale qualificato. Controllare sulle targhette del motore elettrico principale e del ventilatore: tensione, corrente nominale, frequenza e numero di fasi. Controllare lo schema di collegamento contenuto nella morsettiera del motore, se non disponibile richiederlo al costruttore del motore. I cavi non devono essere disposti vicino a sorgenti di calore o a spigoli acuti. Il motore del ventilatore deve essere collegato in modo che parta o si fermi insieme con il motore principale che aziona il soffiatore. Entrambi i motori devono essere protetti con un interruttore automatico tarato sulla corrente nominale dei motori. Deve essere installato un quadro locale con pulsante di emergenza, facilmente raggiungibile dall operatore, tra linea di alimentazione e soffiatore in prossimità dell ingresso dei cavi. L impianto deve essere protetto mediante un adeguato sistema di messa a terra. Tutte le operazioni sul soffiatore devono essere condotte in assenza di tensione dal circuito di alimentazione. Funzionamento Prima della messa in esercizio devono essere tolte le sicurezze di trasporto del motore e dei supporti antivibranti, deve essere verificata la corretta posizione delle cinghie e l efficienza delle protezioni di sicurezza, deve essere rifornito di olio il soffiatore e ingrassati i cuscinetti del motore elettrico. Al primo avviamento deve essere verificato il funzionamento della valvola di avviamento. La pressione di funzionamento deve essere aumentata progressivamente fino al valore di contratto. Inoltre deve essere tarata la valvola 95

96 limitatrice, regolata la valvola di avviamento e regolati i silenziatori secondo le indicazioni riportate sul manuale. Per gli inconvenienti di funzionamento si rimanda alla tabella riportata sul manuale di uso e manutenzione. Montaggio effettuato con ausilio di utensili manuali, utensili elettrici portatili e mediante l utilizzo di un muletto e di pallet. Squadra tipo: 1 operaio specializzato 1 operaio comune;. Tempo stimato : 2 giorni. Manutenzioni periodiche Ispezione e intervalli di manutenzione: Controllo visivo Devono essere controllati i parametri pressione, temperatura, potenza assorbita, portata liquido raffreddamento, rumori, ogni giorno con la macchina in funzione. Controllo lubrificazione Devono essere controllati i parametri livello olio e viscosità ogni 500 ore di funzionamento, perdite olio una volta a settimana, cambio olio ogni 4000 ore di funzionamento, il primo cambio olio va effettuato dopo 500 ore di lavoro. Queste operazioni devono essere eseguite con la macchina ferma. Controllo filtro Devono essere controllati la depressione e l intasamento del filtro rispettivamente una volta al giorno e una volta al mese, la depressione del filtro deve essere controllata con una pressione < 35 mbar. Controllo trasmissione Devono essere controllati l usura e la tensione delle cinghie ogni 2000 ore di funzionamento e devono essere sostituite le cinghie ogni ore di funzionamento o ogni 24 mesi. Queste operazioni devono essere eseguite a macchina ferma. In caso di montaggio, smontaggio, eventuale riparazione e rimontaggio del soffiatore devono essere eseguiti solo da personale qualificato con l ausilio dell apposito manuale di montaggio e di attrezzature adeguate. 96

97 20. DISTRIBUZIONE ARIA 20.1 IMPIANTO DI AREAZIONE CON PANNELLI A BOLLE FINI (VASCHE OSSIDAZIONE) Sistema di aerazione a bolle fini costituito da pannelli a membrana, posizionati sul fondo della vasca di ossidazione. I pannelli, del tipo a bandelle lunghe e strette e ad ampia superficie, operano a portate d aria specifiche comprese in un intervallo pari a Nm3/m2/h, sono costituiti da un telaio di supporto in PVC e da una membrana in polimero sintetico speciale, senza additivi plastificanti alcuni,dotata di specifica foratura anti-intasamento. La distribuzione dell aria ai pannelli verrà prevista con tubazioni e raccorderia in polietilene nero, in discesa dal collettore aeraulico posto generalmente sulla cima delle vasca. Ogni discesa (2 PE) alimenterà due pannelli da 3 m e sara isolabile attraverso una valvola di intercettazione in ottone. DATI PROGETTO S.O.T.R.tot: medio 44,12 / max 73,5 KgO2/h Tipologia di vasche: rettangolare n. vasche: 2 lunghezza: 17 m larghezza: 5 m Livello idrico: 4,0 m Volume: 340 m3 SISTEMA DI AERAZIONE Dimensioni (L x l): 3,0 x 0,18 m Superficie: 0,53 m2 N.ro di pannelli: 16/32 [vasca/impianto] Superficie coperta: 8,4/16,8 m2 [vasca/impianto] Fattore di copertura: 9,9 % Numero di calate PE: 8/16 [vasca/impianto] Diametro calate: 2 N diffusori/calata: 2 97

98 1)Capacita di ossigenazione in condizioni standard, in acqua c (Tolleranza 10%) (2)Dati Taria=0 C ad una presenza di ossigeno in aria pari a 300 go2/nm3 (3)Dati verificabili/certificabili secondo UNI EN (Misurazione trasferimento di ossigeno in acqua pulita nei bacini a fanghi attivi) (4)A membrane pulite Elementi componenti le reti di distribuzione Il sistema deve essere semplice e robusto: tutti i tubi devono essere mantenuti in posizione da supporti che permettono movimenti longitudinali, in modo da non creare tensioni inaccettabili per raccordi e tubi in PVC ed evitare completamente l uso di giunti di dilatazione che risultano a lungo o medio termine punti pericolosi per perdite d aria o infiltrazione di fanghi. I tubi porta diffusori usati devono essere di grande dimensione, D 110, per meglio uniformare la distribuzione d aria ed evitare perdite di carico elevate e conferire robustezza al sistema. Supporti tubi I supporti devono essere del tipo scorrevole facilmente regolabili in altezza in acciaio inox AISI 304 completi di tasselli chimici di fissaggio con barre filettate in AISI 304. Tubi di alimentazione (per ciascuna vasca) N 8 calata in PVC da 2 per vasca. N 1 collettori di distribuzione orizzontale per vasca in PVC DN 80 PN 10 con 8 derivazioni flangiate in corrispondenza di ciascuna calata. Tubi porta diffusori N 3 tubi porta diffusori per vasca in PVC D 110 PN 10 lunghi circa 24.0 m, forniti in barre di lunghezza non superiore a 6 metri flangiate. I tubi porta diffusori saranno predisposti per il fissaggio dei diffusori a disco con selle di derivazione in PVC da 3/4 NPT saldate a solvente a filo del bordo esterno. Bulloneria La bulloneria a fissaggio delle flangie deve essere realizzata in AISI 304. Le aste dei tasselli chimici, dadi e rondelle devono essere in AISI 304. Posa in opera Trasporto e magazzinaggio: 98

CAPO II. - Disposizioni di carattere generale. Art viabilità dei cantieri

CAPO II. - Disposizioni di carattere generale. Art viabilità dei cantieri Fattore di rischio settore delle costruzioni scavi Decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 e s.m.i. "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della

Dettagli

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza Corso di aggiornamento per coordinatori CEFAS 12/09/2012 AUSL Viterbo: Ing. Giancarlo Napoli e Dott. Sandro Celli Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza Titolo IV Sezione III (Art. 118

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO 1 12.3.YS5.02 STRATI DI COLLEGAMENTO IN CONGLOMERATO BITUMINOSO SEMIAPERTO BINDER Esecuzione di pavimentazione in conglomerato bituminoso "semiaperto ""binder"" costituito da graniglia e pietrischetto,"

Dettagli

CITTÀ DI CANELLI Provincia di Asti

CITTÀ DI CANELLI Provincia di Asti CITTÀ DI CANELLI Provincia di Asti LAVORI DI REALIZZAZIONE FOGNATURA IN REGIONE MONFORTE PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO UNITARI Tavola: 2 Alba, lì 02 aprile 2007. V.TO IL R.U.P. STUDIO DI INGEGNERIA ING.

Dettagli

Computo Metrico. N. Ord ,265 83,265 mc. 20 Strutture c.a. e acciaio

Computo Metrico. N. Ord ,265 83,265 mc. 20 Strutture c.a. e acciaio Pagina 1 10 Opere edili Movimenti terra 1 A.20.20.10 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA Scavo a sezione obbligata a pareti verticali, eseguito a macchina, di materie di qualsiasi natura e consistenza,... a - con

Dettagli

Città di Gattinara. Rifacimento pavimentazione dei portici del centro storico

Città di Gattinara. Rifacimento pavimentazione dei portici del centro storico Città di Gattinara R I P O R T O pag. 2 LAVORI A CORPO 1 Disfacimento di pavimentazione con 01.A02.C10 accatastamento del materiale 015 utilizzabile entro la distanza massima di metri 300, compreso il

Dettagli

Stima dei Lavori a base d'asta

Stima dei Lavori a base d'asta Pagina 1 10 Opere edili Movimenti terra 1 A.20.20.10 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA Scavo a sezione obbligata a pareti verticali, eseguito a macchina, di materie di qualsiasi natura e consistenza,... a - con

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO E QUADRO ECONOMICO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO E QUADRO ECONOMICO Comune di Villanova d'albenga Provincia di Savona E QUADRO ECONOMICO OGGETTO: Progetto Definitivo Esecutivo - LOTTO 1 Realizzazione Piazza in frazione Bossoleto COMMITTENTE: Comune di VILLANOVA D'ALBENGA

Dettagli

Quadro Economico. Somme a Disposizione della amministrazione

Quadro Economico. Somme a Disposizione della amministrazione Quadro Economico LAVORI A MISURA 71.125,45 IMPORTO DEI LAVORI A BASE DI GARA 71.125,45 71.125,45 ONERI PER LA SICUREZZA A MISURA 1.250,00 IMPORTO ONERI PER ATTUAZIONE PIANI DI SICUREZZA 1.250,00 1.250,00

Dettagli

FEBBRAIO REVISIONE _REV1

FEBBRAIO REVISIONE _REV1 FEBBRAIO 2019 1 REVISIONE _REV1 1.1 BONIFICA ORDIGNI BELLICI 1 21.28.10.1 LOCALIZZAZIONE E BONIFICA DELLE AREE MEDIANTE RICERCA SUPERFICIALE DI EVENTUALI ORDIGNI ESPLOSIVI. Localizzazione e bonifica delle

Dettagli

a) LAVORI 2 Demolizione di baracca metallica delle dimensioni di m. 2x2,10 h.2 e trasporto a discarica. al mc 12,41 (al metro cubo Euro 12/41)

a) LAVORI 2 Demolizione di baracca metallica delle dimensioni di m. 2x2,10 h.2 e trasporto a discarica. al mc 12,41 (al metro cubo Euro 12/41) a) LAVORI 1 Formazione di impianto di cantiere e relativo smontaggio a lavori ultimati comprendente: recinzione della zona di lavoro, installazione di baracche per ricovero attrezzature ed operai, impianto

Dettagli

Computo Metrico Estimativo

Computo Metrico Estimativo CITTA' DI BORDIGHERA SETTORE TECNICO Servizio Idrico Integrato LAVORI Sostituzione e potenziamento delle tubazioni dell'aqcuedotto comunale in via degli Inglesi, via Corombeire e in strada Computo Metrico

Dettagli

Computo metrico Nr. IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI. Par.ug Lung. Larg. H/peso unitario TOTALE 1 E a

Computo metrico Nr. IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI. Par.ug Lung. Larg. H/peso unitario TOTALE 1 E a 1 E.01.015.0 Scavo a sezione obbligata, eseguito con mezzi meccanici, anche in presenza di battente d'acqua fino a 20 cm sul fondo, compresi i trovanti di volume fino a 0,30 mc, la rimozione di... ogni

Dettagli

Computo metrico estimativo

Computo metrico estimativo Computo metrico estimativo 1 PR.U.0410. INTERVENTO GENERALE MOVIMENTI DI MATERIE- Rinfianco di tubazioni con sabbia o sabbiella 2 PR.E.0140. 3 PR.U.0520. 4 PR.U.0520. 10.c 5 PR.U.0420. 70.FT 6 PR.U.0420.

Dettagli

12,56 4 TRASPORTI Autocarro 50 q.li h 0,05 32,40 1,62

12,56 4 TRASPORTI Autocarro 50 q.li h 0,05 32,40 1,62 Progettazione definitiva, esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e realizzazione di Urbanizzazioni Primarie nel Piano di Zona della nuova "167" - 2 e 3 Triennio NPA.01 Sollevamento

Dettagli

Sardegna Ingegneria Scarl

Sardegna Ingegneria Scarl Sardegna Ingegneria Scarl N.R. ARTICOLO DESCRIZIONE U.M. Q.TA' LC LC LAVORI A CORPO LC.1 LC.1 SERBATOIO IDRICO PORTO SAN PAOLO 1 D.01-002 SCAVO DI SBANCAMENTO IN ROCCIA mc 194,94 20,86 4.066,45 0,66 128,66

Dettagli

UNITA' DI MISURA QUANTITA' PREZZO IMPORTO DESCRIZIONE OPERE IN SANATORIA

UNITA' DI MISURA QUANTITA' PREZZO IMPORTO DESCRIZIONE OPERE IN SANATORIA 1 LOCALE TECNICO LOCALE TECNICO Opere aggiuntive per esecuzione di locale tecnico seminterrato in luogo del previsto interrato. 1_1 Intonaco civile pre-miscelato per esterni in malta bastarda eseguito

Dettagli

QUADRO INCIDENZA MANODOPERA

QUADRO INCIDENZA MANODOPERA Comune di Valli del Pasubio Provincia di Vicenza pag. 1 QUADRO INCIDENZA MANODOPERA OGGETTO: COMMITTENTE: SMOTTAMENTO DELLA SCARPATA DI VALLE DELLA STRADA COMUNALE CON INTERESSAMENTO DEL CIGLIO STRADA

Dettagli

COMPUTO METRICO. Comune di Bernalda Provincia di Matera

COMPUTO METRICO. Comune di Bernalda Provincia di Matera Comune di Bernalda Provincia di Matera pag. 1 COMPUTO METRICO OGGETTO: Intervento urgente per il ripristino della transitabilità su Via De Filippo, consolidamento versante fosso Entrovalle ed efficientamento

Dettagli

Manutenzioni straordinaria presso gli asili nido - anno ,00 18,00 -

Manutenzioni straordinaria presso gli asili nido - anno ,00 18,00 - Montaggio e smontaggio di ponteggi metallici a 1 6 norma di legge, compreso PIMUS e castello di tiro: mq 125,00 x /mq 15,00 = 125,00 15,00 1.875,00 Realizzazione di parapetto perimetrale: 2 7 mq 180 x

Dettagli

Nuove residenze in Strada dell Alto

Nuove residenze in Strada dell Alto COMUNE DI ANDORA PROVINCIA DI SAVONA PROGETTO URBANISTICO OPERATIVO Zona Re Co 4 del vigente PUC (Modifiche allo Strumento Urbanistico Attuativo vigente e Variante in corso d'opera alla Concessione Urbanistica

Dettagli

Attestamento del cantiere. 70 g. Realizzazione della viabilità del cantiere. Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere

Attestamento del cantiere. 70 g. Realizzazione della viabilità del cantiere. Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere Attestamento del cantiere Nome attività Durata 7 g Settimana 1 Settimana 2 Settimana 3 Settimana 4 Settimana 5 Settimana 6-2 -1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Pag. 1

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Pag. 1 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Pag. 1 Importo 1 2 3 4 01.A02.A08.0 01.A02.A50.0 01.A01.A.0 25.A03.A00.0 DEMOLIZIONE PARZIALE DI STRUTTURE DI FABBRICATI FUORI TERRA, CON MEZZI MECCANICI, VALUTATA PER LA CUBATURA

Dettagli

ALLESTIMENTO DEL CANTIERE. 11 g. Preparazione delle aree di cantiere. 3 g. Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantier

ALLESTIMENTO DEL CANTIERE. 11 g. Preparazione delle aree di cantiere. 3 g. Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantier Nome attività ALLESTIMENTO DEL CANTIERE Preparazione delle aree di cantiere Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantier Apprestamenti del cantiere Durata 1 4 g 05 Mar 18 12 Mar 18 19 Mar

Dettagli

Computo. tratto 1 (san marco dei cavoti) N Tariffa Descrizione dei lavori P.U. Lunghez. Larghez. Alt./Peso Quantità Unitario Totale 1 E

Computo. tratto 1 (san marco dei cavoti) N Tariffa Descrizione dei lavori P.U. Lunghez. Larghez. Alt./Peso Quantità Unitario Totale 1 E Computo metrico estimativo lavori di messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente dei comuni di san marco dei cavoti - reino - colle sannita Computo 1 E.01.15.10. tratto 1 (san marco dei

Dettagli

OPERE IDRAULICHE E STRUTTURALI. StudiO CrocE. Voce el.pr. MISUR A DESCRIZIONE LAVORI

OPERE IDRAULICHE E STRUTTURALI. StudiO CrocE. Voce el.pr. MISUR A DESCRIZIONE LAVORI PROVINCIA DI PISA INTERVENTI STRAORDINARI SUL BACINO DEL FIUME CECINA- PROGETTAZIONE DEFINITIVA, ESECUTIVA E COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE PROGETTUALE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO SUL

Dettagli

B - COMPUTO METRICO ESTIMATIVO CITTÁ DI BONDENO. Provincia di Ferrara SERVIZIO LAVORI PUBBLICI PROGETTO PRELIMINARE QUADRO ECONOMICO.

B - COMPUTO METRICO ESTIMATIVO CITTÁ DI BONDENO. Provincia di Ferrara SERVIZIO LAVORI PUBBLICI PROGETTO PRELIMINARE QUADRO ECONOMICO. CITTÁ DI BONDENO Provincia di Ferrara S E T T O R E T E C N I C O SERVIZIO LAVORI PUBBLICI Tipologia: PROGETTO PRELIMINARE Oggetto: REALIZZAZIONE DI UN PONTE SUL CANALE DI BURANA A BORGO SCALA E DELLA

Dettagli

CANTIERE DI LAVORO RELATIVO ALLA SISTEMAZIONE DELLA STRADA COMUNALE SERRA E DELLA STRADA COMUNALE ROSELLE - GIANCAVALLO

CANTIERE DI LAVORO RELATIVO ALLA SISTEMAZIONE DELLA STRADA COMUNALE SERRA E DELLA STRADA COMUNALE ROSELLE - GIANCAVALLO C O M U N E D I B I S A C Q U I N O Provincia Regionale di Palermo UFFICIO TECNICO Via Stazione, 90032 Bisacquino (PA) Telefono 091.8308016 www.comune.bisacquino.pa.it Oggetto: Località CANTIERE DI LAVORO

Dettagli

COMPUTO METRICO 295 * intera sede stradale 295 * 8 *

COMPUTO METRICO 295 * intera sede stradale 295 * 8 * TRONCO A2 Scavi e movimenti di materia 1 0015 Disfacimento di pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso 295 * 3 885.000 2 0016 Fresatura di pavimentazione stradale Totale mq 885.000 885.000 intera

Dettagli

mq x /mq = 8' ) Fornitura in opera di n 8 alberi H= mt.2,5/3,0 mt. N 08 x /cad = 1'600.00

mq x /mq = 8' ) Fornitura in opera di n 8 alberi H= mt.2,5/3,0 mt. N 08 x /cad = 1'600.00 A) VERDE PUBBLICO 1) Sistemazione piano di campagna mediante riporto di terra da coltivazione, fresatura e relativa semina di manto erboso. mq 835.00 x /mq 10.00 = 8'350.00 2) Fornitura in opera di n 8

Dettagli

STIMA INCIDENZA MANODOPERA

STIMA INCIDENZA MANODOPERA Comune di Ameglia Provincia di La Spezia pag. 1 STIMA INCIDENZA MANODOPERA OGGETTO: Riqualificazione urbana ed infastrutturale delle arginature lungo il fiume Magra e dei centri abitati COMMITTENTE: Comune

Dettagli

Città di Gattinara. Prolungamento pavimentazione di Corso Valsesia Tratto finale

Città di Gattinara. Prolungamento pavimentazione di Corso Valsesia Tratto finale Città di Gattinara R I P O R T O pag. 2 LAVORI A CORPO 1 Disfacimento di pavimentazione con 01.A02.C10 accatastamento del materiale 015 utilizzabile entro la distanza massima di metri 300, compreso il

Dettagli

DESIGNAZIONE DEI LAVORI par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE R I P O R T O

DESIGNAZIONE DEI LAVORI par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE R I P O R T O pag. 1 R I P O R T O LAVORI A MISURA OPERE EDILI (SpCat 1) 1 Rimozione manuale e/o a macchina di elementi in acciaio, quali NP7 ringhere, paratoie, sgrigliatori, grigliati, ecc., compreso l'eventuale taglio

Dettagli

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) Via Trieste, Ravenna (RA) STIMA OPERE DI URBANIZZAZIONE. (ai sensi dell art. 31 L.R. n 20/2000 e s.m.i.

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) Via Trieste, Ravenna (RA) STIMA OPERE DI URBANIZZAZIONE. (ai sensi dell art. 31 L.R. n 20/2000 e s.m.i. SOGGETTI RICHIEDENTI PROGETTO PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) PROGETTISTI Piazza G. Alessi, 1/8 16128 Genova Tel. +39 010 2470894 Fax +39 010 2514623 CODICE REVISIONALE Rev. B LOCALIZZAZIONE Via Trieste,

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO LAVORI A.01.001 SCAVO DI SBANCAMENTO IN MATERIE DI QUALSIASI NATURA 1.557,764 A.01.001 SCAVO DI SBANCAMENTO IN MATERIE DI QUALSIASI NATURA 621,840 A.01.001 SCAVO DI SBANCAMENTO IN MATERIE DI QUALSIASI

Dettagli

COMUNE DI SAN MARCO LA CATOLA

COMUNE DI SAN MARCO LA CATOLA Comunità Europea Regione Puglia COMUNE DI SAN MARCO LA CATOLA PROVINCIA DI FOGGIA Contenuto: COMUNE DI SAN MARCO LA CATOLA PROGETTO ESECUTIVO ESL002 PROGETTISTA E D.LL. ing. Antonio LEMBO DENOMINAZIONE

Dettagli

INTERVENTO DI VALORIZZAZIONE ED ADEGUAMENTO DEL CENTRO DELLA FRAZIONE DI S.ANDREA DI COLOGNA VENETA COMUNE DI COLOGNA VENETA ARCH.

INTERVENTO DI VALORIZZAZIONE ED ADEGUAMENTO DEL CENTRO DELLA FRAZIONE DI S.ANDREA DI COLOGNA VENETA COMUNE DI COLOGNA VENETA ARCH. INTERVENTO DI VALORIZZAZIONE ED ADEGUAMENTO DEL CENTRO DELLA FRAZIONE DI S.ANDREA DI COLOGNA VENETA COMUNE DI COLOGNA VENETA ARCH. SIMONE MALGARISE COMPUTO METRICO ESTIMATIVO - PRIMO STRALCIO C - DIC.

Dettagli

Lista delle categorie e forniture

Lista delle categorie e forniture DA. 10 DEMOLIZIONI DA.50 Demolizione completa di loculi prefabbricati in c.a. 1 mc 48,000... Euro...... DA.60 Taglio di strutture in c.a. 2 A. platea spess. cm.45 circa m 33,70... Euro...... 3 B. muretti

Dettagli

COMUNE DI SUVERETO. Action A.5 (B4) Ricarica falde Computo Metrico Estimativo

COMUNE DI SUVERETO. Action A.5 (B4) Ricarica falde Computo Metrico Estimativo A.S.A. Azienda Servizi Ambientali S.p.A. COMUNE DI SUVERETO - PROGETTO LIFE REWAT GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE DELLA BASSA VAL DI CORNIA ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DELLA DOMANDA IDRICA, LA RICARICA DELLE

Dettagli

strada OPERE DI PAVIMENTAZIONE

strada OPERE DI PAVIMENTAZIONE strada OPERE DI PAVIMENTAZIONE 7.4.25 Fornitura e posa di cordoli di cemento posto su sottofondo di c.l.s. compreso i rinfianchi in c.l.s. lo scavo e la sigillatura dei giunti m 86,50 x euro 24,00 = euro

Dettagli

Num.Ord. TARIFFA par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE

Num.Ord. TARIFFA par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE pag. 1 R I P O R T O LAVORI A MISURA 1 Opere strutturali - vedi computo allegato NP 001 1,00 SOMMANO a corpo 1,00 512 731,39 512 731,39 2 Rimozione di segnali stradali di dimensione fino a 1 m2, W2.03.015.0

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Comune di Ferrara Provincia di Ferrara pag. 1 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO OGGETTO: Messa in sicurezza Quadrante Est: primo intervento per la realizzazione di un sistema di rimozione del percolato Progetto

Dettagli

1 SCAVO DI SBANCAMENTO IN MATERIE DI QUALSIASI NATURA A SOMMANO... m ,56 3, ,84

1 SCAVO DI SBANCAMENTO IN MATERIE DI QUALSIASI NATURA A SOMMANO... m ,56 3, ,84 pag. 2 R I P O R T O LAVORI A CORPO ANAS 2012 Compartimento della Viabilita per la Puglia (SpCap 1) 1 SCAVO DI SBANCAMENTO IN MATERIE DI QUALSIASI NATURA A.01.001 SOMMANO... m3 5 586,56 3,51 19 608,84

Dettagli

TABELLA ANALITICA GANTT

TABELLA ANALITICA GANTT TABELLA ANALITICA GANTT ALLESTIMENTO DEL CANTIERE Preparazione delle aree di cantiere Tabella Analitica Gantt F A S I D I L A V O R O Z I gg L gg C data Iniziale data Finale Realizzazione della recinzione

Dettagli

ALLEGATO B. Via Strambio n EUPILIO (CO) Realizzazione di rampa disabili presso l area attrezzata Parco giochi Ponte d Inach

ALLEGATO B. Via Strambio n EUPILIO (CO) Realizzazione di rampa disabili presso l area attrezzata Parco giochi Ponte d Inach Via Roma n. 12 23867 SUELLO (LC) Codice Fiscale CSN FRZ 62A06 C933R P.IVA 01761510138 Tel: 031 657.370 Fax: 031 657.370 E-mail: cecstudio@tin.it COMMITTENTE : COMUNE DI EUPILIO Via Strambio n. 9 22030

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Lavori di: PIANO DI LOTTIZZAZIONE AMBITO IR8 Esecutore: COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Progettista: Arch. Sauro Pelonara Computo: Descrizione: Allargamento strada comunale 19.01.001 Scavo a sezione obbligata

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DOC.8 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO REV.0 Trento: maggio 2006 INDICE PREVENTIVO DI SPESA CASSA BOSCHI PREVENTIVO DI SPESA DEPENSILIZZAZIONE PREVENTIVO DI SPESA CASSA MONTESEI PREVENTIVO DI SPESA CANALE SCOLMATORE

Dettagli

1di4. Cat. List. Reg. Puglia Unità di Misura par. ug. lung. larg. H/peso Sup. unitario TOTALE DESCRIZIONE LAVORI

1di4. Cat. List. Reg. Puglia Unità di Misura par. ug. lung. larg. H/peso Sup. unitario TOTALE DESCRIZIONE LAVORI 2012 DESCRIZIONE LAVORI Misura par. ug. lung. larg. H/peso Sup. unitario TOTALE E 01.01 Scavo di sbancamento effettuato con mezzi meccanici compresa la rimozione di arbusti e ceppaie, la profilatura delle

Dettagli

A R I P O R T A R E 697,200

A R I P O R T A R E 697,200 Pagina Nr. 1 A A.1 A.1.1 Lavori a base d'appalto Lavori a misura Movimenti di terra, demolizioni e rilevati 1 F.02.01.00 DEMOLIZIONE DI MURATURE DI QUALSIASI GENERE 2 3 4 5 F.02.08.a F.02.08.b F.02.09.a

Dettagli

Comune di Villanova d Albenga

Comune di Villanova d Albenga Comune di Villanova d Albenga (Provincia di Savona) LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO PUBBLICO AUTO E MOTO NELL AREA ANTISTANTE IL CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE NEL CAPOLUOGO, A SERVIZIO DEL CENTRO

Dettagli

ALLARGAMENTO VIA GIOIESIMA E TOMBINATURA CAVO IRRIGUO

ALLARGAMENTO VIA GIOIESIMA E TOMBINATURA CAVO IRRIGUO ALLARGAMENTO VIA GIOIESIMA E TOMBINATURA CAVO IRRIGUO art. 1 A1.4B.7 Scavo di sbancamento per pulizia e preparazione fondo del cavo ed area di intervento, eseguito con mezzo meccanico in terreno di qualsiasi

Dettagli

LIBRETTO DELLE MISURE N. 1 di pagine N.

LIBRETTO DELLE MISURE N. 1 di pagine N. Esempio Comune di Ancona Lavori di: Ristrutturazione e manutenzione di edificio in zona centrale Esecutore: Impresa Bianchi Costruzioni LIBRETTO DELLE MISURE N. 1 di pagine N. Il Responsabile del Procedimento:

Dettagli

COMUNE DI ANZIO PROVINCIA DI ROMA CONSORZIO DI LAVINIO S. OLIVO E S. ANASTASIO LAVORI DI RIPAVIMENTAZIONE E BONIFICA RADICI

COMUNE DI ANZIO PROVINCIA DI ROMA CONSORZIO DI LAVINIO S. OLIVO E S. ANASTASIO LAVORI DI RIPAVIMENTAZIONE E BONIFICA RADICI COMUNE DI ANZIO PROVINCIA DI ROMA CONSORZIO DI LAVINIO S. OLIVO E S. ANASTASIO LAVORI DI RIPAVIMENTAZIONE E BONIFICA RADICI Via dei Gladioli (tratto) e Via Monti COMPUTO METRICO VIA DEI GLADIOLI (tratto

Dettagli

COMUNE DI MONTE SAN SAVINO

COMUNE DI MONTE SAN SAVINO COMUNE DI MONTE SAN SAVINO Località Verniana AREA CO ex C16 di R.U. OPERE DI URABINIZZAZIONE PRIMARIA OPERE IN VARIANTE RELAZIONE TECNICA Arch. Massimo Balò Lottizzazione C16 Verniana 1 La lottizzazione

Dettagli

QUADRO DI INCIDENZA DELLA MANODOPERA

QUADRO DI INCIDENZA DELLA MANODOPERA Comune di Ferrara Provincia di Ferrara pag. 1 QUADRO DI INCIDENZA DELLA MANODOPERA OGGETTO: Messa in sicurezza Quadrante Est: primo intervento per la realizzazione di un sistema di rimozione del percolato

Dettagli

E.P. Lavorazione e descrizione U.M. Quantità Prezzo unitario [ ] Importo [ ]

E.P. Lavorazione e descrizione U.M. Quantità Prezzo unitario [ ] Importo [ ] 2 CANTIERE 2.1 Cantiere a corpo 1,00 751.000,00 751.000,00 2.2 Piani di lavoro provvisionali sostitutivi m2 50,00 33,60 1.680,00 752.680,00 Totale cantiere 752.680,00 3 SCAVI 3.2 a) Scavi di sbancamento

Dettagli

STIMA INCIDENZA MANODOPERA

STIMA INCIDENZA MANODOPERA Comune di Bernalda Provincia di Matera pag. 1 STIMA INCIDENZA MANODOPERA OGGETTO: Intervento urgente per il ripristino della transitabilità su Via De Filippo, consolidamento versante fosso Entrovalle ed

Dettagli

DESIGNAZIONE DEI LAVORI

DESIGNAZIONE DEI LAVORI R I P O R T O pag. 2 LAVORI A MISURA OG 3 (Cat 1) 1 / 1 SCAVO DI SBANCAMENTO CON USO DI MEZZI A01.001 MECCANICI Scavo di sbancamento, anche a campione di qualsiasi lunghezza, eseguito con uso di qualsiasi

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO COMPUTO METRICO ESTIMATIVO N d'ord. Art. di elenco prezzi 1 1 DESIGNAZIONE DEI LAVORI U.M. QUANTITÀ PREZZO Parziali Totali UNITARIO Scavo eseguito con mezzi meccanici in materie sciolte o di scarsa consistenza

Dettagli

Num.Ord. TARIFFA SOMMINISTRAZIONI unitario TOTALE R I P O R T O

Num.Ord. TARIFFA SOMMINISTRAZIONI unitario TOTALE R I P O R T O pag. 1 R I P O R T O LAVORI A MISURA 1 SCAVO DI SBANCAMENTO, ESEGUITO ANCHE IN PRESENZA DI 001 ACQUA. SOMMANO mc 2 945,90 5,55 16 349,75 4 165,92 25,480 2 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA ESEGUITO ANCHE IN 002

Dettagli

Comune di NORCIA Provincia di PERUGIA COMPUTO METRICO

Comune di NORCIA Provincia di PERUGIA COMPUTO METRICO Comune di NORCIA Provincia di PERUGIA pag. 1 COMPUTO METRICO OGGETTO: COMMITTENTE: PROG. ESEC. DELLE OOUUPP RELATIVE ALLA FORNITURA, TRASPORTO E MONTAGGIO DI SOLUZIONI ABITATIVE D'EMERGENZA S.A.E. PER

Dettagli

Progetto preliminare redatto da Oasi Consulting srl Viale Duccio di Buoninsegna, 8 AREZZO

Progetto preliminare redatto da Oasi Consulting srl Viale Duccio di Buoninsegna, 8 AREZZO 2 3 4 1.1 1.2 1.3 1.4 5 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 6 7 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 8 9 10 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 11 - - - - - - - - - - - 12 - - - - 13 14 15 CRONOPROGRAMMA DELLE LAVORAZIONI - individuazione

Dettagli

LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L APPALTO DEI LAVORI DI

LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L APPALTO DEI LAVORI DI ALLEGATO 5 REALIZZAZIONE INFRASTRUTTURE NELLA ZONA 167 DI VIA ACQUARICA, IN UGENTO, NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA INTEGRATO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE (PIRP). Importo complessivo di progetto 798.600,00

Dettagli

PROGETTO: Quadro incidenza della manodopera

PROGETTO: Quadro incidenza della manodopera PROGETTO: Quadro incidenza della manodopera 7 Comune di S. Bartolomeo in Galdo Provincia di Benevento pag. 1 STIMA INCIDENZA MANODOPERA OGGETTO: SISTEMAZIONE ADEGUAMENTO E RIPRISTINO DELLA STRADA RURALE

Dettagli

LAVORI DI ALLARGAMENTO VIA TORINO

LAVORI DI ALLARGAMENTO VIA TORINO COMUNE DI Termoli (provincia di Campobasso) LAVORI DI ALLARGAMENTO VIA TORINO Progetto esecutivo ELABORATO: COMPUTO METRICO ESTIMATIVO QUADRO ECONOMICO TAV. 9 SCALA 1: DATA: ottobre 2009 AGGIORNAMENTO

Dettagli

Computo metrico e quadro economico

Computo metrico e quadro economico Servizio Infrastrutture di Comunicazione, viarie, ferroviarie, Espropri, Patrimonio Immobiliare, Edilizia Scolastica e Sportiva, Protezione Civile, Sicurezza Computo metrico e quadro economico Progettisti:

Dettagli

COMUNE DI LONATO DEL GARDA - PROVINCIA DI BRESCIA. SECONDA VARIANTE AL PIANO DI RECUPERO "La Serra" IN VIA LAVAGNONE IN AMBITO DI RICONVERSIONE

COMUNE DI LONATO DEL GARDA - PROVINCIA DI BRESCIA. SECONDA VARIANTE AL PIANO DI RECUPERO La Serra IN VIA LAVAGNONE IN AMBITO DI RICONVERSIONE COMUNE DI LONATO DEL GARDA - PROVINCIA DI BRESCIA SECONDA VARIANTE AL PIANO DI RECUPERO "La Serra" IN VIA LAVAGNONE IN AMBITO DI RICONVERSIONE Committente IMMOBILIARE "LA SERRA S.r.l" Sede: Via Poiano

Dettagli

CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA

CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA LAVORI DI SISTEMAZIONE DI PIAZZA RONCAS PROGETTO PRELIMINARE (NOVEMBRE 2013 AGGIORNAMENTO APRILE 2014) PREMESSA Il costo totale dei lavori previsti in progetto, al netto dell

Dettagli

Pagina 1 di 5. Studio Tecnico Ing. Pasinelli Donato

Pagina 1 di 5. Studio Tecnico Ing. Pasinelli Donato Pagina 1 di 5 Studio Tecnico Ing. Pasinelli Donato 7.2.3.28.a FRESATURA DI PAVIMENTAZIONE STRADALE con idonea macchina operatrice, compreso ogni onere per la segnaletica e la regolazione del traffico,

Dettagli

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIA OPERATIVO DI CUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI Committente (nome o ragione sociale, indirizzo e numeri di telefono): Titolo del progetto (copiare il titolo del progetto

Dettagli

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIA OPERATIVO DI CUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI Committente (nome o ragione sociale, indirizzo e numeri di telefono): Titolo del progetto (copiare il titolo del progetto

Dettagli

N. Codice Indicazione dei lavori e delle somministrazioni UM Quantità Prezzo Importo

N. Codice Indicazione dei lavori e delle somministrazioni UM Quantità Prezzo Importo Capitolo: formazione del rilevato 17.03.033 Geotessuto in filamenti di poliammide e poliestere. Geotessuto in filamenti di poliammide e poliestere, fornito e posto in opera, avente le seguenti funzioni:...

Dettagli

FORMAZIONE PISTA CICLOPEDONALE via G. da Cermenate, 10/b Cadorago - Bulgorello 14/05/2012 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

FORMAZIONE PISTA CICLOPEDONALE via G. da Cermenate, 10/b Cadorago - Bulgorello 14/05/2012 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO tratto Cadorago-ponte 0.10.70 Decespugliamento selettivo di area boscata con pendenza media superiore al 50 %, invase da (90,00+85,00) * 5,00 875,00 Totale mq. 875,00 2,00 1.750,00 2 10.10.80 Abbattimento

Dettagli

DISCARICA DI ORVIETO - LOC PIAN DEL VANTAGGIO 35/A, ORVIETO ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ALLA DISCARICA IN ESERCIZIO E DI SUPPORTO ALLA COLTIVAZIONE

DISCARICA DI ORVIETO - LOC PIAN DEL VANTAGGIO 35/A, ORVIETO ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ALLA DISCARICA IN ESERCIZIO E DI SUPPORTO ALLA COLTIVAZIONE DISCARICA DI ORVIETO - LOC PIAN DEL VANTAGGIO 35/A, ORVIETO ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ALLA DISCARICA IN ESERCIZIO E DI SUPPORTO ALLA COLTIVAZIONE ELENCO PREZZI Il presente elaborato è stato redatto sulla

Dettagli

Par.ug Lung. Larg. H/pes unitario TOTALE 2073,00 0, ,50

Par.ug Lung. Larg. H/pes unitario TOTALE 2073,00 0, ,50 1 W1303 Scavo di sbancamento in terreno asciutto di 000010 qualsiasi natura, escluse la roccia, i trovanti b0 rocciosi, i residui di muratura di volume superiore a 0,2 m3 e altre interferenze da sottoservizi,

Dettagli

Indice Generale. Indice Generale

Indice Generale. Indice Generale Indice Generale Indice Generale 133 1 Oggetto ed ammontare dell appalto. Designazione, forma e principali dimensioni delle opere Art. 1 - Oggetto dell appalto... Pag. 5 Art. 2 - Ammontare dell appalto...»

Dettagli

PIANO DI LOTTIZZAZIONE AMBITO DI TRASFORMAZIONE "E" PRODUTTIVO. VARIANTE n 1

PIANO DI LOTTIZZAZIONE AMBITO DI TRASFORMAZIONE E PRODUTTIVO. VARIANTE n 1 1- OPERE STRADALI / PARCHEGGI COMUNE DI LENO (BS) PIANO DI LOTTIZZAZIONE AMBITO DI TRASFORMAZIONE "E" PRODUTTIVO VARIANTE n 1 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA PER LA MODIFICA

Dettagli

COMPUTO METRICO. Comune di Albagiara Provincia di Oristano. Manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità extraurbana comunale OGGETTO:

COMPUTO METRICO. Comune di Albagiara Provincia di Oristano. Manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità extraurbana comunale OGGETTO: Comune di Albagiara Provincia di Oristano pag. 1 COMPUTO METRICO OGGETTO: Manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità extraurbana comunale COMMITTENTE: Amministrazione Comunale Albagiara Albagiara,

Dettagli

REL. L ARCH. CAPPELLI LUIGI VIA V. EMANUELE II, SAN MICHELE SAL. (BR)

REL. L ARCH. CAPPELLI LUIGI VIA V. EMANUELE II, SAN MICHELE SAL. (BR) ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "MAURO PERRONE" VIA SPINETO MONTECAMPOLO,29-74011 - CASTELLANETA (TA) Tel: 0998491151-0998447161 Fax: 0998491151 Pec: tais03900v@pec.istruzione.it INTERVENTO

Dettagli

COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME Settore 3 Settore Territorio e Infrastrutture Servizio Patrimonio e Infrastrutture PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME Settore 3 Settore Territorio e Infrastrutture Servizio Patrimonio e Infrastrutture PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME Settore 3 Settore Territorio e Infrastrutture Servizio Patrimonio e Infrastrutture PROGETTO ESECUTIVO Elaborato 4 Titolo Computo Metrico Estimativo Revisione documento: Rev.

Dettagli

Scavo di sbancamento eseguito con mezzi meccanici, in terreni sciolti. compresi carico, trasporto e scarico agli impianti di smaltimento autorizzati.

Scavo di sbancamento eseguito con mezzi meccanici, in terreni sciolti. compresi carico, trasporto e scarico agli impianti di smaltimento autorizzati. Codice completo Tipologia Capitolo Voce Articolo U.M. Prezzo senza S.G. TOS16_01.A04.001.002 TOS16_01.A04.008.001 TOS16_01.A04.011.001 TOS16_01.A05.001.001 TOS16_01.B02.002.001 compiuto e finito a regola

Dettagli

Progetto di fattibilità tecnica ed economica

Progetto di fattibilità tecnica ed economica ING. ANDREA CANTARINI Piazza Giustinian Recanati, 7 31100 TREVISO Cell 338 1510175 E-mail: andreacantarini.ing@alice.it Committente: Comune di Villorba LAVORI DI MIGLIORAMENTO SISMICO DELL EDIFICIO DENOMINATO

Dettagli

Esempio Comune di Ancona Lavori di: Esecutore: Quadro di raffronto

Esempio Comune di Ancona Lavori di: Esecutore: Quadro di raffronto Comune di Ancona Lavori di: Ristrutturazione e manutenzione di edificio in zona centrale Esecutore: Impresa Bianchi Costruzioni Ancona, 19/12/2011 Capitolo: Lavori a misura/scavi, RINTERRI, DEMOLIZIONI,

Dettagli

DIAGRAMMA DI GANTT. cronoprogramma dei lavori (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n.

DIAGRAMMA DI GANTT. cronoprogramma dei lavori (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. ALLEGATO "A" Comune di Moliterno Provincia di PZ DIAGRAMMA DI GANTT cronoprogramma dei lavori (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: P.O.

Dettagli

Settore 2 Viabilità, LL.PP. e Manutenzione Stradale

Settore 2 Viabilità, LL.PP. e Manutenzione Stradale PROVINCIA di CHIETI REGIONE ABRUZZO Settore 2 Viabilità, LL.PP. e Manutenzione Stradale OGGETTO: Opere di consolidamento frana complessa su strada provinciale tra Villa Tucci e capoluogo S.P. N. 42 Canosa-Crecchio

Dettagli

CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA

CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA N. CODICE INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE 1 1 Impianto di cantiere adeguato alla portata del lavoro, compresi gli oneri per l'impianto e lo spianto delle attrezzature fisse

Dettagli

Studio Tecnico Arch. Giuseppe Martinelli San Secondo P.se PR via G. Verdi 28 - Tel pag. 2 DESIGNAZIONE DEI LAVORI R I P O R T O

Studio Tecnico Arch. Giuseppe Martinelli San Secondo P.se PR via G. Verdi 28 - Tel pag. 2 DESIGNAZIONE DEI LAVORI R I P O R T O San Secondo P.se PR via G. Verdi 28 - Tel. 0521-873697 pag. 2 R I P O R T O LAVORI A MISURA 1 Esecuzione in opera di scavo di sbancamento eseguito U10.022 con mezzi meccanici per superfici aperte per una

Dettagli

Comune di PALERMO. Provincia Palermo COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

Comune di PALERMO. Provincia Palermo COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Comune di PALERMO Provincia Palermo COMPUTO METRICO ESTIMATIVO OGGETTO Lavori di manutenzione straordinaria del manto di copertura dell'asilo nido "Grillo Parlante" di via Caduti senza Croce, 22 - PA COMMITTENTE

Dettagli

08/03/2018 TIPOLOGIE ATTIVITA DI MOVIMENTO TERRA TIPOLOGIE ATTIVITA DI MOVIMENTO TERRA

08/03/2018 TIPOLOGIE ATTIVITA DI MOVIMENTO TERRA TIPOLOGIE ATTIVITA DI MOVIMENTO TERRA TIPOLOGIE ATTIVITA DI MOVIMENTO TERRA Scavi di splateamento e sbancamento Gli scavi di splateamento e di sbancamento vengono effettuati su aree di notevoli dimensioni e presentano problematiche di sicurezza

Dettagli

Unità di misur. Per materiali, noli, trasporti, ecc. mc 1,00 2,80 2,800

Unità di misur. Per materiali, noli, trasporti, ecc. mc 1,00 2,80 2,800 1 1 COMPUTO DELLA MANO D'OPERA Espurgo di materiali di qualsiasi natura e consistenza escluse le materie luride, anche in presenza di acqua, in canali scoperti rivestiti e non rivestiti comprese la configurazione

Dettagli

COMPUTO METRICO. COMUNE DI MAGIONE Provincia di Perugia

COMPUTO METRICO. COMUNE DI MAGIONE Provincia di Perugia COMUNE DI MAGIONE Provincia di Perugia pag. 1 COMPUTO METRICO OGGETTO: COMMITTENTE: LAVORI PER L' AMPLIAMENTO DEL COMPLESSO IMPIANTI SPORTIVI IN LOCALITA' SOCCORSO DI MAGIONE - II INTERVENTO - PROGETTO

Dettagli

Manutenzioni straordinaria presso gli asili nido - anno ,00 45,00-0,00 18,00 -

Manutenzioni straordinaria presso gli asili nido - anno ,00 45,00-0,00 18,00 - Indicazione dei lavori e delle provviste Quantità Prezzo unitario Importo Importo totale 1 6 Ponteggio mobile trabattello tubolare per facciata etc. a corpo 1,00 1.500,00 1.500,00 2 7 Rimozione e smaltimento

Dettagli

Comune di Cellino San Marco Provincia di Brindisi STIMA LAVORI. Rimozione dello stato di rischio idraulico dal territorio comunale - 2 STRALCIO

Comune di Cellino San Marco Provincia di Brindisi STIMA LAVORI. Rimozione dello stato di rischio idraulico dal territorio comunale - 2 STRALCIO Comune di Cellino San Marco Provincia di Brindisi STIMA LAVORI OGGETTO: Rimozione dello stato di rischio idraulico dal territorio comunale - 2 STRALCIO COMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CELLINO

Dettagli

SOMMARIO REGISTRO DI CONTABILITA' Comune di Porcari Provincia di Lucca OGGETTO: Realizzazione di nuovi marciapiedi nella via comunale Romana Ovest"

SOMMARIO REGISTRO DI CONTABILITA' Comune di Porcari Provincia di Lucca OGGETTO: Realizzazione di nuovi marciapiedi nella via comunale Romana Ovest Comune di Porcari Provincia di Lucca pag. 1 SOMMARIO REGISTRO DI CONTABILITA' OGGETTO: Realizzazione di nuovi marciapiedi nella via comunale Romana Ovest" COMMITTENTE: COMUNE DI PORCARI IMPRESA: CENTRO

Dettagli

Comune di PALERMO. Provincia Palermo COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

Comune di PALERMO. Provincia Palermo COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Comune di PALERMO Provincia Palermo COMPUTO METRICO ESTIMATIVO OGGETTO Lavori di manutenzione straordinaria del manto di copertura dell'asilo nido "Pantera Rosa" di via Cortigiani, 43- PA COMMITTENTE Comune

Dettagli

SOMMARIO. 1 Premesse Attività di cantiere Interferenze Pericoli specifici delle lavorazioni... 4

SOMMARIO. 1 Premesse Attività di cantiere Interferenze Pericoli specifici delle lavorazioni... 4 SOMMARIO 1 Premesse... 2 2 Attività di cantiere... 2 3 Interferenze... 3 4 Pericoli specifici delle lavorazioni... 4 1 1 PREMESSE Il presente documento inquadra le problematiche di sicurezza del cantiere

Dettagli

Città di Tolmezzo 07/12/2016 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO. Articolo INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE PREZZO. N. Codice MISURE UNITARIO

Città di Tolmezzo 07/12/2016 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO. Articolo INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE PREZZO. N. Codice MISURE UNITARIO INTERVENTO n 1 - STRADA COMUNALE CAZZASO - SALARIS 1 0 A.165 Formazione di massicciata stradale di spessore medio di cm. 10 per la preparazione del piano di posa atto a ricevere il successivo asfalto composto

Dettagli

REALIZZAZIONE NUOVI CAMMINAMENTI CAMPO CALCIO E PARCO CENTRO SCOLASTICO

REALIZZAZIONE NUOVI CAMMINAMENTI CAMPO CALCIO E PARCO CENTRO SCOLASTICO COMUNE DI SAN GIORGIO PIACENTINO Provincia di Piacenza REALIZZAZIONE NUOVI CAMMINAMENTI CAMPO CALCIO E PARCO CENTRO SCOLASTICO QUADRO INCIDENZA MANODOPERA CAMPO CALCIO "BARBIERI" N DESCRIZIONE U.M. QUANTITA

Dettagli

COMUNE DI AVIANO Provincia di Pordenone REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DEI RIPRISTINI STRADALI

COMUNE DI AVIANO Provincia di Pordenone REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DEI RIPRISTINI STRADALI COMUNE DI AVIANO Provincia di Pordenone REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DEI RIPRISTINI STRADALI ART. 1 Gli scavi devono, di norma, essere eseguiti a pareti verticali e avranno le dimensioni minime occorrenti

Dettagli

CALCOLOSOMMARIODELLASPESA

CALCOLOSOMMARIODELLASPESA CALCOLOSOMMARIODELLASPESA CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA Il presente elaborato è redatto ai sensi dell art. 22 del D.P.R. 207/2010, al fine di determinare per ciò che concerne opere o lavori, l ammontare

Dettagli